Fare ricerca scientifica è come piantare un seme di noce | Piero Martin | TEDxVarese
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0:09 - 0:15Oggi cominciamo da un albero:
un albero di noce, in particolare. -
0:15 - 0:19Il noce è un albero molto nobile,
molto prezioso. -
0:19 - 0:23Dal noce si ottengono frutti,
si ottiene un liquore anche; -
0:23 - 0:29si ottiene anche un combustibile,
dall'olio e naturalmente, -
0:29 - 0:35dopo molti anni, si può ottenere
anche del prezioso legname; -
0:35 - 0:42legname che, ad esempio, storicamente,
nei secoli, è stato utilizzato -
0:42 - 0:47nella città di Venezia
per costruire le forcole. -
0:47 - 0:52Le forcole, che sono quegli oggetti
che sostengono i remi, -
0:52 - 0:57nelle gondole
e in altre imbarcazioni tradizionali -
0:57 - 1:01e che sono costruite da maestri,
come il mio amico Saverio, -
1:01 - 1:07che tramandano
di generazione in generazione -
1:07 - 1:12delle pratiche, delle esperienze
che vengono appunto da assai lontano. -
1:12 - 1:16È stato proprio Saverio a raccontarmi
una storia interessante, -
1:16 - 1:20una tradizione che ha a che fare
proprio con il noce. -
1:21 - 1:28Nelle campagne venete si usava piantare
un noce quando nasceva un bambino piccolo. -
1:28 - 1:37Era una sorta di immaginazione del futuro;
era, se vogliamo, costruire, -
1:37 - 1:40in qualche maniera,
il futuro di questo bambino che nasceva, -
1:40 - 1:45ma non solo suo, anche dei suoi figli
perché, insomma, un noce, prima, -
1:45 - 1:51ad esempio, di diventare utilizzabile
per falegnameria richiede 60-70 anni, -
1:51 - 1:56e questa pratica, questo pensiero,
questa ispirazione -
1:56 - 2:00di pensare al futuro, ai nostri figli
è qualcosa che ci accomuna, -
2:00 - 2:03oggigiorno addirittura per taluni
anche in maniera drammatica, -
2:03 - 2:07pensando a chi per esempio
è costretto ad arrivare al dramma -
2:07 - 2:09di lasciare i propri figli
in mani di qualcun altro, -
2:09 - 2:11perché magari attraversino un mare
-
2:11 - 2:15per abbandonare paesi in guerra
o in povertà. -
2:15 - 2:22Eppure, accade anche che noi
oggi qui, nei nostri ricchi paesi, -
2:22 - 2:25questi noci non li piantiamo più.
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2:25 - 2:28Anzi, in gran parte li abbiam tagliati;
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2:28 - 2:32negli anni '60 -'70
c'è stato un uso indiscriminato -
2:33 - 2:40e non facciamo più questa operazione,
quest'operazione di immaginare il futuro. -
2:40 - 2:44Ed effettivamente è un bel problema;
un bel problema -
2:44 - 2:48perché non solo non lo immaginiamo,
ma in qualche maniera lo subiamo. -
2:48 - 2:51Peggio ancora,
lo facciamo subire agli altri. -
2:51 - 2:54Ci sono molti esempi
che si potrebbero fare, -
2:54 - 2:58ma pensiamo, ad esempio,
al tema dell'ambiente. -
2:58 - 3:03Entro pochi decenni si dice che avremo
più plastica che pesci nel mare; -
3:03 - 3:07oppure, pensiamo anche all'ambiente inteso
come clima in cui viviamo; -
3:07 - 3:10l'uso indiscriminato
che stiamo facendo dell'energia; -
3:10 - 3:13lo spreco di risorse
che la natura ha impiegato, -
3:13 - 3:18veramente, magari centinaia, migliaia,
se non milioni di anni per realizzare. -
3:18 - 3:21Bene, noi forse dovremmo cercare
-
3:21 - 3:26di essere più attenti, anzi senza forse,
senz'altro e per fare questo -
3:26 - 3:31la ricerca scientifica ci può aiutare,
perché la ricerca scientifica -
3:31 - 3:35ha un po' in comune
con la storia del noce, no? -
3:35 - 3:41Perché tante volte si pianta un seme
senza ben sapere cosa succederà, -
3:41 - 3:44o comunque sapendo
che le cose verranno molto, -
3:44 - 3:46i risultati verranno
molto molto in là nel tempo. -
3:46 - 3:48È il caso di Heinrich Hertz,
per esempio, -
3:48 - 3:52il primo fisico che ha rivelato
le onde elettromagnetiche, -
3:52 - 3:57previste qualche anno prima da Maxwell,
Hertz nel 1887, -
3:57 - 4:00e lui non sapeva bene
a cosa sarebbero servite, -
4:00 - 4:03lo disse anche: "è una prova
della teoria del maestro Maxwell, -
4:03 - 4:06ma non ho ben idea di quali saranno
le loro applicazioni". -
4:06 - 4:11Eppure oggi sappiamo che,
solo per fare un paio di esempi fra tanti, -
4:11 - 4:15le onde elettromagnetiche
sono alla base di moltissimi aspetti -
4:15 - 4:18della nostra società:
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4:18 - 4:20pensiamo alle comunicazioni,
giusto per dirne una, -
4:20 - 4:23ma anche, giusto per fare
un altro esempio, alla cura, -
4:23 - 4:26la cura dei tumori, per esempio,
che si fa con microonde, no? -
4:26 - 4:34E quindi, la ricerca scientifica
è proprio, in molti casi, -
4:34 - 4:39un immaginare il futuro
piantando un seme di noce. -
4:39 - 4:43Accade anche oggi,
è notizia proprio di qualche giorno fa -
4:43 - 4:48che sta per partire la realizzazione
di un nuovo grande miglioramento -
4:48 - 4:54dell'acceleratore LHC,
che fra una decina, una quindicina d'anni -
4:54 - 5:00ci permetterà di esplorare nuove frontiere
della fisica, della materia, -
5:00 - 5:02delle interazioni fondamentali.
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5:02 - 5:06Chi lo costruisce oggi forse magari
neanche lo vedrà in operazione, -
5:06 - 5:10o comunque non vedrà tutti i risultati
che potrà ottenere. -
5:10 - 5:13E allo stesso modo
anche noi, anch'io stesso, -
5:13 - 5:17in qualche maniera, nella mia attività
di ricerca mi occupo di qualcosa -
5:17 - 5:22che va forse oltre addirittura
la mia aspettativa di vita: -
5:22 - 5:27il tentativo di portare sulla Terra
un pezzo di Sole, -
5:27 - 5:32ovvero riprodurre in laboratorio
la fusione dell'idrogeno. -
5:32 - 5:35È un problema che nasce
da una necessità impellente; -
5:35 - 5:40vi citavo prima il discorso
della questione energetica. -
5:40 - 5:44Immaginare un futuro significa anche
immaginare un futuro sostenibile -
5:44 - 5:47dal punto di vista energetico per i nostri
figli, per le generazioni future. -
5:47 - 5:51Quello che stiamo avendo oggi
certamente non lo è; -
5:51 - 5:56la fusione può dare una risposta,
può dare un contributo fondamentale, -
5:56 - 5:58da questo punto di vista. Perché?
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5:58 - 6:01Beh, intanto vediamo cos'è la fusione.
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6:01 - 6:05In sostanza è un processo tutto sommato
elementare, attraverso il quale -
6:05 - 6:12due nuclei leggeri, due nuclei di isotopi
dell'idrogeno si fondono uno con l'altro -
6:12 - 6:17e producono un neutrone e dell'elio,
e in questo riarrangiamento -
6:17 - 6:22della struttura nucleare della materia,
si libera energia. -
6:22 - 6:26Energia che poi può essere trasformata
in energia elettrica -
6:26 - 6:29ed ha una serie di pregi notevoli.
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6:29 - 6:32Intanto è un processo
intrinsecamente libero da CO2; -
6:32 - 6:35non si usano combustibili fossili;
-
6:35 - 6:38si basa su un combustibile
sostanzialmente illimitato: -
6:38 - 6:41acqua, da cui si ottiene
il deuterio e litio, -
6:41 - 6:45ampiamente presente
nella crosta terrestre, -
6:45 - 6:47da cui si ottiene poi il trizio.
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6:47 - 6:51È intrinsecamente sicura, non ha questi,
proprio per natura, -
6:51 - 6:53non tanto per scelta dell'uomo.
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6:53 - 6:58Non dà luogo
a scorie radioattive di lunga durata. -
6:58 - 7:03Non espone a rischi
di proliferazione degli armamenti, -
7:03 - 7:09quindi, senza dubbio è una fonte
che ha notevoli vantaggi, -
7:09 - 7:12oltre a quello di darci
la possibilità di costruire, -
7:12 - 7:15insieme alle rinnovabili,
-
7:15 - 7:21insieme all’immagazzinamento dell'energia,
delle fonti concentrate che consentono -
7:21 - 7:24ad esempio lo sviluppo
di un'economia dei trasporti -
7:24 - 7:27basata, per esempio, sull'elettricità.
-
7:27 - 7:31Bene, voi direte,
allora è fatta; in realtà, no. -
7:31 - 7:35Non è ancora fatta. È un po' difficile,
una delle difficoltà fondamentali -
7:35 - 7:37è che questi due nuclei
che vogliamo far fondere, -
7:37 - 7:40in realtà non amano molto
fondersi tra loro -
7:40 - 7:45perché sono carichi positivamente,
quindi tenderebbero a respingersi; -
7:45 - 7:50e noi, per cercare di vincere questa loro
naturale tendenza, li riscaldiamo. -
7:50 - 7:53Li riscaldiamo molto, a temperature
che sono addirittura -
7:53 - 7:57maggiori delle temperature al centro
del Sole - 100 milioni e più -
7:57 - 8:02di gradi centigradi - a queste temperature
questi nuclei acquistano -
8:02 - 8:07velocità estremamente elevate,
si scontrano l'uno con l'altro -
8:07 - 8:15e in questo scontro possono avvicinarsi
a distanze tali da poter far sì -
8:15 - 8:20che la repulsione elettrostatica
venga invece vinta dalla forza attrattiva, -
8:21 - 8:24dall'interazione attrattiva nucleare.
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8:24 - 8:27Ecco, questo è quello
che noi cerchiamo di fare. -
8:27 - 8:28Naturalmente il problema è cercare
-
8:28 - 8:33di realizzare una bottiglia, una scatola
che possa contenere un pezzo di Sole. -
8:33 - 8:37E anche questo, naturalmente,
scientificamente, tecnologicamente, -
8:37 - 8:42non è per nulla banale;
abbiamo imparato a farlo abbastanza bene -
8:42 - 8:44utilizzando dei campi magnetici.
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8:44 - 8:48Sono in sostanza delle ciambelle toroidali
-
8:48 - 8:52in cui disegniamo,
introduciamo dei campi magnetici -
8:52 - 8:54e questi campi magnetici
sono in grado di tenere -
8:54 - 8:58il nostro combustibile
lontano dalle pareti materiali -
8:58 - 9:04del contenitore e quindi tenerlo
insieme in una porzione di spazio limitata -
9:04 - 9:11dove possiamo usarlo proprio per cercare
di ottenere l'energia che ci serve. -
9:12 - 9:18Bene, questa storia
è una lunga storia di ricerca. -
9:18 - 9:22Ha quasi l'età
di un noce, di un noce adulto. -
9:22 - 9:26Nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale,
nei primi anni ‘50. -
9:26 - 9:28Uno dei protagonisti è Andrei Sakharov,
-
9:28 - 9:33forse qualcuno lo ricorda,
vince il premio Nobel per la pace -
9:33 - 9:35ed è stato anche un grandissimo fisico.
-
9:35 - 9:38Proprio a lui si deve,
insieme al suo collega Tamm, -
9:38 - 9:40uno dei primi lavori
che identificano il tokamak, -
9:40 - 9:44che è una di queste configurazioni
che noi usiamo. -
9:44 - 9:47Dall'epoca si è fatta molta strada.
-
9:47 - 9:51Abbiamo fatto errori,
siamo tornati indietro; -
9:51 - 9:55abbiamo avuto
anche tantissimi bei risultati, -
9:55 - 9:58abbiamo fatto grandi spinte in avanti,
ripensamenti; -
9:58 - 10:01insomma un po' l'evoluzione
classica della scienza. -
10:01 - 10:05Da quel seme che han piantato
i nostri maestri decenni fa -
10:05 - 10:09abbiamo fatto tanta strada
anche qui in Italia. -
10:09 - 10:13Per esempio, questo che vedete
è l'esperimento RFX -
10:13 - 10:16a Padova, dove ho lavorato per molti anni,
-
10:16 - 10:20e che è uno degli esperimenti
protagonisti della storia -
10:20 - 10:25ma anche oggi dell'attualità
nella ricerca sulla fusione. -
10:25 - 10:30E sempre qui in Italia tra poco,
anzi proprio in queste settimane, -
10:30 - 10:33abbiamo cominciato la progettazione
di un nuovo grande esperimento, -
10:33 - 10:37che verrà realizzato in Italia
-
10:37 - 10:39e si direbbe completamente
"Made in Italy"; -
10:39 - 10:44si chiama DTT (Divertor Test
Tokamak), e in qualche maniera -
10:44 - 10:50rappresenterà per noi e anche soprattutto
per le generazioni che verranno, -
10:50 - 10:54per i miei studenti di oggi, ma anche
per gli studenti dei miei studenti, -
10:54 - 11:00un po' il futuro e che dovrà dare
un importante aiuto -
11:01 - 11:05per quello che è un po'
il nostro scopo fondamentale, -
11:05 - 11:09cioè quello di realizzare infine
un esperimento, un reattore -
11:09 - 11:15che possa produrre dall'idrogeno,
dalla fusione dell'idrogeno, elettricità. -
11:15 - 11:18Un passo fondamentale sarà quindi ITER.
-
11:18 - 11:20ITER, che è questo esperimento
-
11:20 - 11:23che stiamo costruendo
nel sud della Francia, -
11:23 - 11:28molto più grande anche di DTT,
a cui contribuiscono sette grandi realtà -
11:28 - 11:31come l'Unione Europea, gli Stati Uniti,
il Giappone, la Cina, -
11:31 - 11:34l'India, la Corea, la Russia,
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11:34 - 11:39e che comincerà le sue attività
fra circa una decina d’anni -
11:39 - 11:42e avrà il compito proprio di dimostrare
-
11:42 - 11:44che la fusione
è scientificamente fattibile -
11:44 - 11:49e sarà seguito poi
da un reattore sperimentale -
11:49 - 11:51che si chiamerà DEMO.
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11:51 - 11:57Allora è chiaro che, come vi dicevo,
torniamo al nostro albero, -
11:57 - 12:02è chiaro che questa è una ricerca
che si è sviluppata -
12:02 - 12:06e si sviluppa lungo parecchi decenni.
-
12:06 - 12:09Quando avremo energia
elettrica dalla fusione? -
12:09 - 12:12Una domanda
che spesso mi viene rivolta. -
12:12 - 12:15Ce l'avremo direi,
ormai siamo abbastanza consapevoli, -
12:15 - 12:19forse in passato i maestri
sono stati un po' troppo ottimisti; -
12:19 - 12:22oggi siamo un po' più certi dei tempi,
-
12:22 - 12:27conosciamo le difficoltà
e credo che sia abbastanza tranquillo -
12:27 - 12:30poter dire che avremo
energia elettrica da fusione -
12:30 - 12:33nella seconda metà di questo secolo.
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12:33 - 12:37Certo, si potrebbe anche far prima,
se ci fosse veramente una volontà -
12:37 - 12:41anche da parte dei nostri amministratori
di investire di più, ma tant’è, insomma, -
12:41 - 12:47il problema è complesso e quindi questo
arriverà nella seconda metà del secolo. -
12:47 - 12:50È senz'altro oltre
la mia aspettativa di lavoro -
12:50 - 12:52e probabilmente anche
oltre la mia aspettativa di vita -
12:52 - 12:55e quindi mi viene naturale
col passare degli anni -
12:55 - 12:58anche chiedermi
se ne vale la pena, no? -
12:58 - 13:00Perché mi accorgo che questa cosa
va un po' oltre, -
13:00 - 13:03e alla fine mi rispondo di sì,
certamente, -
13:03 - 13:08perché anche a me, insomma,
piace l'idea di essere anch'io -
13:08 - 13:12una di queste persone che hanno aiutato
a piantare questo piccolo seme -
13:12 - 13:15che mi auguro un domani
possa diventare un grande noce -
13:15 - 13:19e contribuire a risolvere
questa grande questione energetica. -
13:19 - 13:20Grazie.
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13:20 - 13:22(Applausi)
-
13:22 - 13:26[Musica]
- Title:
- Fare ricerca scientifica è come piantare un seme di noce | Piero Martin | TEDxVarese
- Description:
-
- Video Language:
- Italian
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 13:30
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