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Imprese significanti | Carlo Bagnoli | TEDxCastelfrancoVeneto

  • 0:09 - 0:11
    Sono diventato
    un professore universitario
  • 0:11 - 0:14
    a causa di un passaggio
    generazionale fallito,
  • 0:14 - 0:18
    che mi ha impedito di entrare
    nella centenaria impresa di famiglia.
  • 0:18 - 0:22
    In verità in quella che era la terza
    re-start up familiare,
  • 0:22 - 0:28
    perché ogni generazione della mia famiglia
    partendo da mio bisnonno Augusto Bagnoli,
  • 0:28 - 0:32
    grossomodo nel 1920, passando
    per il suo primogenito Eugenio Bagnoli,
  • 0:32 - 0:37
    nonché mio nonno, fino ad arrivare al suo
    primogenito, nuovamente Augusto Bagnoli,
  • 0:37 - 0:40
    che era mio padre,
    hanno avuto la capacità e il merito
  • 0:40 - 0:42
    di creare un'impresa di successo,
  • 0:42 - 0:45
    ma nel contempo, e nell'arco
    della stessa vita, anche di distruggerla.
  • 0:46 - 0:50
    Appena diplomato con il massimo dei voti,
    ho sviluppato un lavoro estivo
  • 0:50 - 0:53
    per quella che era l'impresa di mio padre
    che si chiamava "Auto Bagnoli".
  • 0:53 - 0:58
    Come vedete, siamo sempre rimasti
    più o meno sul settore dei trasporti.
  • 0:58 - 1:02
    Dopo pochi giorni, sono subito entrato
    in conflitto con mio padre e con mio zio,
  • 1:02 - 1:07
    che mi chiamò e mi disse:
    "Carlo, devi capire che tutti sono utili
  • 1:07 - 1:08
    e nessuno è indispensabile!"
  • 1:08 - 1:13
    Io a questo punto chiesi:
    "Ma questa regola vale anche per te?"
  • 1:13 - 1:16
    e lui mi rispose: "No, io costituisco
    l'eccezione che conferma la regola!"
  • 1:16 - 1:19
    Una cosa che gli statistici
    e i matematici mi devono spiegare,
  • 1:19 - 1:21
    perché non l'ho ancora capita.
  • 1:21 - 1:24
    Ad ogni modo, partendo da questa
    esperienza abbastanza negativa,
  • 1:24 - 1:29
    mi è venuta l'insana voglia
    di capire perché alcune imprese riescono
  • 1:29 - 1:32
    a perdurare a lungo e, secondo me,
    perdurare, durare a lungo
  • 1:32 - 1:35
    è il vero metro di successo
    per un'impresa;
  • 1:35 - 1:39
    mentre altre riescono anche a raggiungere
    dei risultati brillanti dal punto di vista
  • 1:39 - 1:42
    economico-finanziario, ma poi,
    col tempo, si perdono fino a sparire.
  • 1:42 - 1:48
    E così, dopo questa discussione
    con mio zio, che avveniva purtroppo
  • 1:48 - 1:51
    quasi 30 anni fa,
    ho iniziato, prima da studente,
  • 1:51 - 1:56
    poi da ricercatore universitario, a capire
    i driver del successo delle imprese.
  • 1:56 - 2:00
    In realtà "successo" è il participio
    passato del verbo succedere
  • 2:00 - 2:05
    e, come diceva prima il presentatore,
    io mi occupo di innovazione,
  • 2:05 - 2:08
    il participio passato non mi piace tanto,
    quindi, se siete d'accordo,
  • 2:08 - 2:11
    chiamerò queste realtà
    imprese di "succederà".
  • 2:11 - 2:14
    In particolare, in questi 30 anni,
    ne ho studiate molte
  • 2:14 - 2:17
    sono entrato in molte imprese
    e ve ne vorrei raccontare
  • 2:17 - 2:20
    in particolare una che risulta,
    secondo me, molto paradigmatica
  • 2:20 - 2:23
    per spiegarvi i risultati
    a cui sono giunto.
  • 2:23 - 2:27
    L'impresa in questione si chiama
    "Bonotto", è una manifattura tessile,
  • 2:27 - 2:29
    fondata nel 1912 da Luigi Bonotto.
  • 2:29 - 2:32
    Originariamente in realtà
    produceva cappelli di paglia,
  • 2:32 - 2:36
    ma poi sono andati fuori moda
    e si è messo a produrre il tessile.
  • 2:36 - 2:40
    È un'impresa fondata nel '12,
    grossomodo quando il mio bisnonno
  • 2:40 - 2:44
    fondava la "Augusto Bagnoli",
    ma ha avuto una fortuna diversa
  • 2:44 - 2:48
    perché è ancora viva, anzi è una
    delle poche imprese di manifattura tessile
  • 2:48 - 2:53
    che è riuscita a sopravvivere alla crisi
    dell'industria tessile in generale
  • 2:53 - 2:54
    che ha colpito il nostro paese,
  • 2:54 - 2:57
    industria che una volta era
    estremamente importante,
  • 2:57 - 3:00
    e anche all'ultima crisi
    economico-finanziaria
  • 3:00 - 3:02
    partita nel 2007-2008.
  • 3:02 - 3:05
    Giovanni Bonotto,
    che attualmente guida l'azienda
  • 3:05 - 3:08
    ed è il direttore artistico
    di quest'impresa,
  • 3:08 - 3:13
    proprio nel 2007 capì
    che non riusciva a sopportare,
  • 3:13 - 3:16
    nonostante comprasse
    macchinari molto evoluti
  • 3:16 - 3:19
    e cercasse di applicare
    le migliori tecniche di management,
  • 3:19 - 3:22
    non riusciva a contrastare
    la guerra sul prezzo
  • 3:22 - 3:26
    da parte delle aziende dei paesi emergenti
    e in particolare le imprese turche.
  • 3:26 - 3:30
    Quindi iniziò a vendere tutti gli impianti
    di nuova generazione che aveva comprato.
  • 3:30 - 3:33
    La cosa divertente è che i sindacati lo
    chiamarono per chiedergli:
  • 3:33 - 3:36
    "Ma siamo messi così male
    da dover vendere gli impianti?"
  • 3:36 - 3:38
    e lui rispose: "no, ho un'idea!"
  • 3:38 - 3:42
    Lui, in realtà, vendette
    tutti gli impianti nuovi, elettronici
  • 3:42 - 3:47
    e andò in giro per il mondo ad acquistare
    impianti meccanici, degli anni '40 e '50.
  • 3:47 - 3:51
    Impianti assolutamente meno produttivi,
    meno veloci, meno performanti
  • 3:51 - 3:54
    di quelli di ultima generazione,
    ma che permettevano
  • 3:54 - 3:59
    di tessere dei filati particolari,
    come ad esempio il cotone primitivo.
  • 3:59 - 4:04
    Tutti i vostri indumenti di cotone
    derivano da cotone OGM.
  • 4:05 - 4:10
    Esistono solo poche zone, in Africa,
    che coltivano ancora cotone primitivo,
  • 4:10 - 4:12
    quello cioè in cui la pianta,
    produce il seme che genererà
  • 4:12 - 4:14
    la pianta per la stagione successiva.
  • 4:14 - 4:19
    Tesse anche altri filati particolari,
    ve ne racconto solo uno
  • 4:19 - 4:22
    che deriva dalla lepre
    di Patagonia, o marà.
  • 4:22 - 4:25
    Questa lepre vive in Patagonia,
    nella Tierra del Fuego
  • 4:25 - 4:29
    e Bonotto ha stretto un accordo
    col governo argentino,
  • 4:29 - 4:34
    per poter affittare
    un grande terreno in Argentina,
  • 4:34 - 4:39
    radunare le lepri
    in qualche centinaio di metri quadrati,
  • 4:39 - 4:42
    per poi pettinarle
    per prendere questa lanugine.
  • 4:42 - 4:47
    L'operazione dura tra i due e i tre mesi
    e riesce a ricavare 5 o 6 kg di lana.
  • 4:47 - 4:51
    Si riescono a tessere grossomodo
    uno o due cappottini,
  • 4:51 - 4:53
    con la differenza che
    di questo cappottino,
  • 4:53 - 4:58
    solo il tessuto, può valere
    sul mezzo milione di euro.
  • 4:58 - 5:01
    Nel 2015,
    Bonotto raggiunge il massimo fatturato
  • 5:01 - 5:04
    della sua storia centenaria
    e la massima redditività.
  • 5:04 - 5:05
    Io lo incontro a cena,
  • 5:05 - 5:08
    lui è sempre vestito
    o totalmente di bianco, in estate,
  • 5:08 - 5:12
    o totalmente di nero con
    un fifì, e chiedo: "Ma, tu esattamente",
  • 5:12 - 5:15
    questa è stata proprio
    la domanda che gli ho posto,
  • 5:15 - 5:18
    "da dove nasci, da dove derivi?
    In cosa ti sei laureato?
  • 5:18 - 5:20
    Perché mio padre, all'epoca,
    mi ha mandato all'università
  • 5:20 - 5:23
    proprio perché non mi voleva in azienda,
  • 5:23 - 5:26
    ma considerava sostanzialmente
    andare all'università,
  • 5:26 - 5:29
    come andare alle feste universitarie,
    quindi non era molto convinto!"
  • 5:29 - 5:34
    E lui mi dice "Mi sono laureato
    con Umberto Eco in semiotica a Bologna!"
  • 5:34 - 5:38
    Dico: "Come? Ma tuo padre
    ti manda a studiare semiotica,
  • 5:38 - 5:41
    la teoria dei segni dei significati?"
  • 5:41 - 5:43
    Beh, fondamentalmente, ve la faccio breve,
  • 5:43 - 5:47
    il padre, per una questione
    di relazioni familiari, aveva conosciuto
  • 5:47 - 5:52
    tutti gli artisti della controcultura
    europea e americana dell'epoca
  • 5:52 - 5:57
    e quindi era stato arricchito
    da questi stimoli culturali
  • 5:57 - 6:01
    che poi aveva trasmesso al figlio
    facendogli fare studi molto particolari
  • 6:01 - 6:06
    e questo figlio lo ha ripagato
    generando quest'idea della fabbrica lenta.
  • 6:06 - 6:10
    La Bonotto, oggi, è un manifesto
  • 6:10 - 6:13
    contro la produzione industriale seriale
    e le guerre di prezzo.
  • 6:13 - 6:15
    Ma perché vi parlo di questo esempio?
  • 6:15 - 6:22
    Qual è la conclusione a cui sono arrivato
    dopo quasi 30 anni di ricerca?
  • 6:22 - 6:25
    La conclusione è
    che le imprese di successo,
  • 6:25 - 6:29
    o, come abbiamo detto, di "succederà"
    fondamentalmente si basano sul fatto
  • 6:29 - 6:32
    di avere un'identità precisa, una chiara
    definizione della propria identità,
  • 6:32 - 6:34
    della propria missione,
    del proprio scopo,
  • 6:34 - 6:37
    fondamentalmente del significato
    del perché esistono,
  • 6:37 - 6:40
    tanto che ho deciso poi di chiamarle
    "imprese significanti"
  • 6:40 - 6:44
    anche perché "di succederà",
    converrete con me, che non si può sentire!
  • 6:44 - 6:47
    Quando mi chiedono che cos'è
    un'impresa significante,
  • 6:47 - 6:50
    io rispondo
    come facevano i filosofi greci,
  • 6:50 - 6:53
    inizio a partire dall'incontrario,
    dalle imprese insignificanti
  • 6:53 - 6:55
    che è un termine che in
    italiano esiste.
  • 6:55 - 6:59
    Le imprese insignificanti sono quelle
    che producono poco valore per i clienti
  • 6:59 - 7:04
    e per la società, producendo poco valore,
    si concentrano sulle modalità più efficaci
  • 7:04 - 7:07
    per appropriarsene di questo valore,
    della maggior parte di questo valore,
  • 7:07 - 7:10
    ritenendo che il problema
    sia un problema di divisione.
  • 7:10 - 7:13
    Facendo questo,
    creano un circolo vizioso
  • 7:13 - 7:17
    per cui producono ancora meno valore
    per i clienti e per la società.
  • 7:17 - 7:20
    Le imprese significanti invece,
    per contro, creano molto valore
  • 7:20 - 7:24
    per i clienti e per la società,
    collegandomi anche al primo speech
  • 7:24 - 7:27
    sul tema della responsabilità sociale,
    e, creando molto valore,
  • 7:27 - 7:30
    si concentrano sulle modalità più efficaci
    per distribuirlo in maniera equa,
  • 7:30 - 7:34
    convinti che la soluzione sia
    la moltiplicazione di questo valore!
  • 7:34 - 7:37
    Così facendo,
    creano un circolo virtuoso
  • 7:37 - 7:40
    e riescono a creare più valore
    per i clienti e per la società.
  • 7:40 - 7:45
    In più, io ho scoperto un altro aspetto:
  • 7:45 - 7:49
    chi riesce ad avere un'identità
    ben definita a livello di imprese,
  • 7:49 - 7:52
    riesce generalmente anche
    a risolvere dei paradossi.
  • 7:52 - 7:55
    Non so, voi sarete sicuramente andati
    andati da Ikea.
  • 7:55 - 7:58
    Ikea basa molto del suo successo
  • 7:58 - 8:01
    sul fatto di aver risolto
    un paradosso tra ozio e negozio.
  • 8:01 - 8:03
    Voi entrate nel negozio di Treviso,
  • 8:03 - 8:06
    della città di cui prima parlava
    Riccardo Pittis,
  • 8:06 - 8:09
    e magari venite subito aggrediti
    dal "Posso offrirvi qualcosa?
  • 8:09 - 8:12
    Avete bisogno di una mano?
    Sta cercando qualcosa in particolare?"
  • 8:12 - 8:13
    Vi mette ansia, e uscite.
  • 8:13 - 8:16
    Ikea no, Ikea vi dice
    "vieni a perdere tempo"
  • 8:16 - 8:17
    quindi, "vieni a oziare".
  • 8:17 - 8:20
    In realtà, Ikea è una macchina
    da vendite pazzesca
  • 8:20 - 8:23
    e voi non riuscite ad uscire
    senza aver comprato qualcosa!
  • 8:23 - 8:26
    Quindi, un tema di definizione
    chiara dell'identità
  • 8:26 - 8:29
    e un tema, altrettanto chiaro,
    di risoluzione di paradossi.
  • 8:29 - 8:34
    Nei 30 anni di studi
    che hanno costellato la mia carriera,
  • 8:34 - 8:36
    abbiamo cercato
    di dare delle risposte.
  • 8:36 - 8:38
    Qui vedete alcuni paradossi
    che secondo me sono validi
  • 8:38 - 8:42
    per le imprese italiane ideal tipo,
    come il tema di combinare
  • 8:42 - 8:46
    tradizione e innovazione,
    come ha fatto Bonotto,
  • 8:46 - 8:49
    il tema di riuscire a combinare
    il singolo e il sistema,
  • 8:49 - 8:51
    parlavamo dell'accordo storico
    tra le nove università,
  • 8:51 - 8:53
    quindi le singolarità,
  • 8:53 - 8:57
    con un tema di fare un sistema vero,
    tra la teoria e la pratica e via dicendo.
  • 8:57 - 9:00
    Ho cercato di sintetizzare
    queste mie ricerche in un manifesto,
  • 9:00 - 9:05
    come vedete la figura si chiama
    "tetraedro del valore"
  • 9:05 - 9:07
    e fa paura solo a vederla
    anche da lontano.
  • 9:07 - 9:11
    In realtà è una figura significante
    perché è un solido platonico,
  • 9:11 - 9:13
    quella che Platone definiva
    una figura perfetta:
  • 9:13 - 9:16
    una piramide con tutti i lati uguali.
  • 9:16 - 9:21
    Al vertice c'è il tema della visione,
    la missione, per poi arrivare
  • 9:21 - 9:25
    a concetti forse un po' più banali, quali
    le strategie e i modelli di business.
  • 9:25 - 9:29
    Generalmente i nostri imprenditori si
    concentrano invece sugli aspetti di base:
  • 9:29 - 9:32
    come fare il miglior prodotto,
    come riuscire a comunicare meglio.
  • 9:32 - 9:36
    Ma il vero problema è che
    essendoci un grande cambiamento,
  • 9:36 - 9:40
    dovete tenere almeno ferma una cosa
    e questa cosa che bisogna tener ferma
  • 9:40 - 9:43
    è appunto l'identità,
    lo scopo per cui esistete.
  • 9:43 - 9:47
    Dicevo che sono passati 30 anni
    da quella discussione con mio zio,
  • 9:47 - 9:51
    30 anni in cui io ho dedicato
    professionalmente il mio tempo
  • 9:51 - 9:54
    a cercare di analizzare
    queste imprese significanti
  • 9:54 - 9:57
    e dopo un po' mi è venuta la voglia,
    l'anno scorso di creare anch'io un'impresa
  • 9:57 - 10:00
    e quindi ho creato uno spin off
    universitario che si chiama
  • 10:00 - 10:04
    "Strategy Innovation" che ambisce a
    cercare di aiutare, a supportare le
  • 10:04 - 10:08
    imprese nel definire la propria visione,
    la propria missione, la propria strategia,
  • 10:08 - 10:12
    il proprio modello di business,
    i paradossi che deve tentare di risolvere
  • 10:12 - 10:14
    per tentare di perdurare nel tempo.
  • 10:14 - 10:18
    Certamente "Strategy Innovation"
    ha chiara la propria missione
  • 10:18 - 10:21
    che è di mettere in contatto
    le migliori intelligenze
  • 10:21 - 10:24
    prodotte dal mondo universitario
    partendo dagli studenti,
  • 10:24 - 10:28
    insieme alle migliori intelligenze
    prodotte dal mondo imprenditoriale,
  • 10:28 - 10:31
    perché troppe poche volte
    riescono ad incontrarsi.
  • 10:31 - 10:33
    Abbiamo chiaro
    anche quali sono i nostri paradossi,
  • 10:33 - 10:36
    in primis riuscire
    a coniugare pratica e teoria,
  • 10:36 - 10:39
    quindi il mondo accademico
    col mondo imprenditoriale.
  • 10:39 - 10:42
    Per il momento "Strategy Innovation"
    è un'impresa di successo,
  • 10:42 - 10:45
    come dicevo, abbiamo chiare
    le nostre missioni.
  • 10:45 - 10:50
    Il mio meraviglioso team,
    vedete rappresentato qui con le foto,
  • 10:50 - 10:52
    in realtà spera
    che io sia abbastanza vecchio
  • 10:52 - 10:55
    per non perpetuare la tradizione
    di famiglia e quindi che io non riesca
  • 10:55 - 10:57
    a uccidere quest'impresa
    che ho appena creato.
  • 10:57 - 11:02
    Vorrei chiudere
    con un'ultima riflessione da lasciarvi,
  • 11:02 - 11:06
    perché lavorando su questi temi,
    sul problema di definire chiaramente
  • 11:06 - 11:10
    il perché esistiamo, quali sono
    i paradossi che dovremmo risolvere
  • 11:10 - 11:13
    per rendere il mondo migliore,
    io li ho applicati a livello di imprese
  • 11:13 - 11:16
    però poi ho anche provato
    ad applicarli a livello personale,
  • 11:16 - 11:19
    quindi ho iniziato a porre a me stesso
    domande che, generalmente,
  • 11:19 - 11:21
    pongo agli imprenditori,
    come ad esempio:
  • 11:21 - 11:24
    in che cosa credi,
    quali sono le tue convinzioni,
  • 11:24 - 11:26
    qual è il tuo scopo,
    qual è la tua missione.
  • 11:27 - 11:30
    Ecco non sono riuscito ancora
    a darmi delle risposte precise,
  • 11:30 - 11:34
    ma credo che solo porsi delle domande
    mi abbia permesso di capire meglio
  • 11:34 - 11:38
    quello che voglio veramente essere
    e forse anche di farlo capire agli altri,
  • 11:38 - 11:39
    spero anche a voi.
  • 11:39 - 11:42
    L'augurio e l'invito
    che vorrei farvi è di provare
  • 11:42 - 11:45
    ad applicare le stesse domande a voi
    e magari riuscirete a rispondervi
  • 11:45 - 11:48
    più facilmente di quanto sia riuscito
    rispondermi io.
  • 11:48 - 11:49
    Grazie.
  • 11:49 - 11:53
    (Applausi)
Title:
Imprese significanti | Carlo Bagnoli | TEDxCastelfrancoVeneto
Description:

Carlo Bagnoli spiega con grande trasparenza e senza mezze misure cos’è un’impresa insignificante” e cosa invece un’impresa significante”.

Laureato in Economia all’Università degli Studi di Udine, è oggi Ricercatore e Professore Associato di Strategia Aziendale e Sistemi di Programmazione e Controllo presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Direttore del master in Digital & Design Strategy Innovation. Esperto di innovazione strategica ed effetti della crisi economica sulle piccole-medie imprese. Dal 2005 è Associate Editor dell’International Journal of Accounting, Auditing and Performance Evaluation e dal 2008 è Responsabile Scientifico del Progetto Polo Innovazione Strategica (POLINS) di Portogruaro.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
12:04

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