Il segreto per cambiare gli altri | Luca Mazzucchelli | TEDxBologna
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0:15 - 0:20Se avessi la possibilità
di realizzare un desiderio, uno soltanto, -
0:20 - 0:23per cambiare un aspetto della tua vita
che non va come vorresti, -
0:25 - 0:27che cosa cambieresti?
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0:28 - 0:30Voi che cosa cambiereste?
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0:30 - 0:31Alzi la mano chi cambierebbe
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0:31 - 0:34il lavoro, il proprio capo,
i propri collaboratori. -
0:35 - 0:39Avete paura, vi stanno guardando,
per quello, eh? -
0:39 - 0:41Perché qua dietro lo so che c'è ...
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0:41 - 0:44Allora alzi la mano chi cambierebbe
qualcosa del proprio corpo. -
0:44 - 0:48Magari perdere qualche chilo,
o magari guadagnarli in muscoli. -
0:49 - 0:52Vabbè, qua già c’è più libertà.
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0:52 - 0:56Allora, alzi la mano
chi cambierebbe conto corrente. -
0:56 - 0:58In meglio, s'intende.
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0:59 - 1:02Su questa ero certo
che vi avrei preso tutti. -
1:02 - 1:05O magari siete di quelli
che cambierebbero partner. -
1:06 - 1:10(Risate)
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1:13 - 1:16Più volte nel corso della mia vita
mi sono posto questa domanda. -
1:17 - 1:19Intendiamoci,
non se cambiare partner. -
1:19 - 1:21E la risposta variava,
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1:21 - 1:25perché alle elementari avrei voluto avere
una famiglia più unita, -
1:25 - 1:27ma i miei genitori erano separati;
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1:29 - 1:34alle medie avrei voluto essere più bello,
per piacere di più alle ragazze; -
1:34 - 1:37al liceo avrei voluto sentire
i professori più complici, -
1:37 - 1:40mi sembravano tutti ostili
e mi rifugiavo nella musica. -
1:40 - 1:43Qui, i grandi Vuoto a Rendere
in sala prove. -
1:45 - 1:47Finita l’università avrei voluto lavorare,
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1:47 - 1:51ma mi sono scontrato con la difficoltà
di accesso al mercato del lavoro. -
1:51 - 1:53Così, tutta la prima parte
della mia vita -
1:53 - 1:55l’ho passata a combattere e lottare
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1:55 - 1:58per cercare di capire come cambiare
le cose che non mi andavano bene: -
1:58 - 2:02da quello che gli altri pensavano di me
alle grandi manovre economiche; -
2:02 - 2:04dalle relazioni interpersonali
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2:05 - 2:08a delle caratteristiche mie
acquisite fin dalla nascita. -
2:09 - 2:12Quando sono diventato psicologo, invece,
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2:12 - 2:14ho allargato questa mia ricerca
anche alle altre persone -
2:14 - 2:19e mi sono reso conto che loro, come me,
utilizzavano principalmente tre strategie. -
2:19 - 2:22Queste strategie,
se usate in piccola dose, -
2:22 - 2:23potevano anche portare
qualche beneficio. -
2:23 - 2:26Ma se, come nella maggior parte
dei casi accade, -
2:26 - 2:29erano le uniche tre carte
da giocare davanti a una crisi, -
2:29 - 2:31non soltanto
non risolvevano un bel nulla, -
2:31 - 2:34ma finivano per mantenere in vita
la loro problematica. -
2:36 - 2:41La strategia oggi
più diffusa è lamentarsi. -
2:42 - 2:44Ci lamentiamo un po’ di tutto:
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2:45 - 2:48che c’è crisi, che non c’è lavoro,
che c’è traffico, che fa freddo, -
2:48 - 2:50che “io avrei fatto in modo diverso”.
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2:50 - 2:52Ci lamentiamo perché non c’è giustizia.
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2:53 - 2:56Conosco molte persone che cadono
nella trappola della lamentela. -
2:56 - 2:57E il problema è
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2:57 - 2:59che se le si concede spazio mentale
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2:59 - 3:05questa ti paralizza, ti ipnotizza
e si allarga a macchia d’olio. -
3:07 - 3:09Ricordo una ragazza
che veniva nel mio studio, -
3:09 - 3:11la quale non faceva altro
che piangersi addosso -
3:11 - 3:15da quando iniziava a parlare
a quando smetteva per tornare a casa. -
3:15 - 3:18Aveva iniziato lamentandosi
dell’ex fidanzato, che l’aveva lasciata, -
3:18 - 3:21poi della ragazza con la quale
lui l’aveva tradita, -
3:21 - 3:23quindi del fatto
che non aveva lavoro, -
3:23 - 3:26l’ultima manovra del Governo
che non l’aveva aiutata. -
3:26 - 3:28Sentiva di non avere valore, capacità.
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3:28 - 3:30Ed ecco che la lamentela
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3:30 - 3:34aveva completamente colonizzato
tutta quanta la sua quotidianità. -
3:35 - 3:39Ma lamentarsi per tutti noi
è un po’ la grande tentazione, -
3:39 - 3:43perché con un piccolo sforzo
puoi ottenere un grande risultato: -
3:44 - 3:48rivestire il ruolo della vittima,
che va ascoltata, confortata, aiutata. -
3:51 - 3:52Ma badate bene:
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3:52 - 3:57potete lamentarti di notte o di giorno,
da soli o con gli amici, -
3:57 - 4:00ad alta voce
o nella vostra mente. -
4:01 - 4:03Potete lamentarvi
di una cosa già successa -
4:03 - 4:06o di una cosa che magari
un domani potrebbe accadere. -
4:06 - 4:08Potete lamentarvi a torto
-
4:08 - 4:12o, come molto più spesso accade,
potreste lamentarvi a ragione. -
4:12 - 4:15Perché tutti noi avremmo
tante ragioni per poterci lamentare. -
4:16 - 4:19Ma la verità è che per quanto
vi sforzerete di lamentarvi -
4:19 - 4:21difficilmente qualcosa
intorno a voi cambierà. -
4:21 - 4:24Anzi, non farete altro
che dare più attenzione -
4:24 - 4:26a ciò che vi infastidisce.
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4:27 - 4:30Se la strategia che privilegi
quando le cose non vanno come vorresti, -
4:30 - 4:32è quella di lamentarti,
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4:32 - 4:36presupponi che qualcuno sia allo studio
di un piano B per salvarti la pelle. -
4:36 - 4:38In bocca al lupo.
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4:38 - 4:42Altra strategia molto gettonata
quando le cose ci stanno strette, -
4:42 - 4:43è quella di imporci.
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4:43 - 4:45Imporre il nostro bisogno.
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4:46 - 4:50Alla base di questa mentalità
c'è un fattore culturale crescente, -
4:50 - 4:53in base al quale abbiamo imparato
che se qualcosa non ci va bene, -
4:53 - 4:55è sufficiente cambiarlo.
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4:55 - 4:57Possiamo manipolare
a nostro piacimento -
4:57 - 4:59ciò che ci circonda.
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4:59 - 5:00Non ti piace il naso?
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5:00 - 5:02Vai dal chirurgo estetico.
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5:03 - 5:04Ti senti un po' giù?
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5:04 - 5:06Ma perché mai
stare nella sofferenza? -
5:06 - 5:08Prendi due pilloline
e la risolviamo facile. -
5:09 - 5:11Tua moglie ti rompe? Divorzia!
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5:13 - 5:16Hai fresco? Accendiamo tutti quanti
il riscaldamento a palla! -
5:18 - 5:19Tuo figlio non ti ascolta? Menalo!
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5:20 - 5:23È troppo grande
e non riesci più a menarlo? -
5:23 - 5:25Mandalo dallo psicologo:
siamo qui per questo, d’altra parte. -
5:25 - 5:28La mia vocazione - l’ho scelta
per questo questa professione: -
5:28 - 5:30per far sì che il mondo attorno a voi.
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5:30 - 5:33si incastri alla perfezione
con le vostre esigenze. -
5:35 - 5:37Il contesto all’interno del quale
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5:37 - 5:40questa strategia emerge
in maniera molto importante -
5:40 - 5:42sono le relazioni di coppia.
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5:44 - 5:46Ne ricordo una, una coppia,
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5:46 - 5:48durante i colloqui della quale
non facevo altro che ascoltare -
5:48 - 5:50che cosa, secondo l’uno,
-
5:50 - 5:54l’altro avrebbe dovuto cambiare
per risollevare le sorti del loro futuro. -
5:56 - 6:01Lui: “Eh, ma certo che te, per concederti,
ma neanche a pregarti in cinese!” -
6:02 - 6:03Che poi è un classicone.
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6:04 - 6:07Lei: “No, sei tu che non cerchi mai
se non per quello.” -
6:08 - 6:11Lui: “No, sei tu che non ti rendi conto
di tutte le cose che faccio per te.” -
6:12 - 6:13Lei: “No, sei tu che non mi ascolti,
-
6:13 - 6:17altrimenti faresti ben altro
per venirmi incontro.” -
6:17 - 6:20E così via, all’infinito,
un braccio di ferro logorante -
6:20 - 6:23che inizia sempre
con la stessa parola stregata: -
6:24 - 6:25Tu.
-
6:25 - 6:29Perché dobbiamo dimostrare
tutta l’inadeguatezza dell’altro; -
6:29 - 6:32dobbiamo fargli vedere tutti i problemi
cui dovrebbe porre rimedio -
6:32 - 6:36per restituirci la nostra felicità,
che ci ha sequestrato. -
6:38 - 6:42Ma la verità è che sebbene questa cosa
la diciamo spesso in buona fede, -
6:42 - 6:43credendoci profondamente,
-
6:44 - 6:46difficilmente riusciamo
a cambiare qualche cosa. -
6:46 - 6:49Anzi, invece che sciogliere i nodi
alla base della relazione, -
6:49 - 6:52finiamo per irrigidirli,
per appesantirli. -
6:52 - 6:56Se la strategia che privilegi
quando le cose non vanno come vorresti, -
6:56 - 6:58è quella di imporre il tuo bisogno
-
6:58 - 7:00e aspettare che gli altri
si modifichino di conseguenza, -
7:01 - 7:02pensaci su un paio di volte
-
7:02 - 7:08perché vivrai una vita
piena di resistenze, piena di ostilità. -
7:11 - 7:14Terza strategia: quando le cose vanno
in un modo che non ci piace, -
7:14 - 7:16è far finta che non ci siano.
-
7:16 - 7:19Come uno struzzo: prendere la testa
e metterla sotto terra. -
7:20 - 7:23Alla base di questa dinamica, spesso,
-
7:23 - 7:25c’è il timore di affrontare
il conflitto che emergerebbe -
7:25 - 7:28qualora noi dovessimo
dimostrare i nostri bisogni. -
7:28 - 7:30E allora cosa facciamo?
-
7:30 - 7:31Li soffochiamo “per il bene comune”.
-
7:33 - 7:35Ma in questo modo
non prendiamo mai una posizione -
7:35 - 7:38e quindi non riusciamo
a definirci nella nostra identità. -
7:38 - 7:41E viviamo alla mercé dei bisogni altrui.
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7:42 - 7:46Ricordo un ragazzo, un giovane ragazzo,
figlio di genitori separati, -
7:46 - 7:47il quale fin dalla prima infanzia
-
7:47 - 7:50aveva imparato a districarsi
con grande diplomazia -
7:50 - 7:52tra i litigi di mamma e papà,
-
7:52 - 7:54spesso spinto dal timore che,
-
7:54 - 7:56qualora si fosse apertamente schierato
nei confronti dell’uno, -
7:56 - 7:58avrebbe perduto l’amore dell’altro.
-
7:59 - 8:03In questa situazione limite,
imparò delle cose importanti. -
8:03 - 8:10Ad esempio imparò
ad ascoltare, ad accettare, -
8:10 - 8:14a ragionare su delle motivazioni
tra loro anche distanti l’una dall’altra. -
8:14 - 8:16Ma d’altra parte
non imparò mai a dire “no” -
8:16 - 8:18alle cose che non gli andavano bene.
-
8:18 - 8:22Non imparò a dire “no” alle relazioni
che lo andavano a cercare, -
8:22 - 8:24accettava qualsiasi
condizione relazionale, -
8:24 - 8:27e anzi era uno di quelli che doveva
sempre a tutti i costi mediare. -
8:27 - 8:29Ma in questo modo,
dove andavano a finire -
8:29 - 8:32i suoi bisogni, i suoi desideri,
le sue ambizioni? -
8:32 - 8:35Erano sempre sottomesse
alla paura di affrontare il conflitto -
8:35 - 8:38e al bisogno di accontentare tutti quanti.
-
8:38 - 8:42Se la strategia che privilegi
quando le cose non vanno come vorresti, -
8:42 - 8:44è quella di soffocare i tuoi bisogni,
-
8:46 - 8:49prima o poi il tuo corpo
inizierà a parlare per te. -
8:49 - 8:53E invece che accontentare tutti quanti,
finirai per scontentarli. -
8:55 - 8:57Lamentarsi,
-
8:57 - 9:01imporre i propri bisogni o soffocarli
sono 3 strategie limitanti. -
9:01 - 9:03E io ve lo posso dire
con cognizione di causa -
9:03 - 9:06perché io stesso, a lungo,
nella mia vita ne ho stra-abusato. -
9:07 - 9:08Vi racconto cosa mi è successo.
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9:09 - 9:12Un giorno il primario dell’ospedale
presso il quale collaboravo -
9:12 - 9:14mi mandò a chiamare e mi disse:
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9:15 - 9:18“Mazzucchelli, qui per lei
non c’è più posto. -
9:18 - 9:21Se ha piacere di continuare
la collaborazione con noi, -
9:21 - 9:23deve accettare un trasferimento.”
-
9:24 - 9:27E mi indicò un posto lontano,
sperduto, detestato dai più. -
9:27 - 9:29Oltretutto, sarei dovuto andare lì
-
9:29 - 9:31per fare un lavoro
che neanche centrava un granché -
9:31 - 9:34con tutto quello che avevo
studiato fino ad allora. -
9:35 - 9:37Mi sono sentito morire, ok?
-
9:37 - 9:41Però non aveva senso per me lamentarmi,
cercare di fargli cambiare idea: -
9:41 - 9:42“Dottore, ma mandi quell’altro!”
-
9:43 - 9:45E men che meno, perché mai
avrei dovuto accettare -
9:45 - 9:48un compromesso che per me
era inaccettabile. -
9:50 - 9:53Lì compresi che
per ottenere dei risultati diversi, -
9:53 - 9:56avrei dovuto io fare
delle cose diverse. -
9:57 - 10:00Per la prima volta,
chiaramente sulla mia pelle, -
10:00 - 10:06in quel momento compresi
che il segreto per cambiare gli altri -
10:06 - 10:07è cambiare se stessi.
-
10:07 - 10:09Se fossi cambiato io,
-
10:10 - 10:13anche gli altri si sarebbero
dovuti adeguare, modificare, cambiare. -
10:14 - 10:17Se fossi diventato
uno psicologo super brillante, -
10:17 - 10:22competente, completo, unico,
il primario non mi avrebbe mandato via. -
10:22 - 10:24E se anche lo avesse fatto,
-
10:24 - 10:26la cosa non mi avrebbe
colpito più di tanto. -
10:26 - 10:30Anzi, magari me ne sarei andato via io
prima ancora che lui mi cacciasse. -
10:31 - 10:33Ma se ancora non ero quella persona,
-
10:34 - 10:37la risposta non andava cercata
nella colpa degli altri, -
10:37 - 10:42ma dovevo interrogarmi io
nel profondo delle mie responsabilità. -
10:43 - 10:46Perché le cose
non cambiano. -
10:47 - 10:49Siamo noi che cambiamo.
-
10:50 - 10:52E il primo cambiamento
che dobbiamo fare -
10:52 - 10:55va nella direzione di sceglierci.
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10:56 - 11:00Scegliti tu come causa delle cose
che non vanno come vorresti. -
11:08 - 11:10Questo è il nostro bivio.
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11:10 - 11:12Se non trovi lavoro,
ma "È colpa della crisi", -
11:12 - 11:15stai deponendo le uniche armi
a tua disposizione. -
11:16 - 11:18Presto ti troverai
solo e a mani nude -
11:18 - 11:20ad affrontare qualcosa
di troppo più grande di te. -
11:20 - 11:23Voglio dire: è colpa della crisi,
che cosa ci vuoi fare? -
11:24 - 11:27Ma se invece parti da te
e pensi di essere perfettibile, -
11:27 - 11:30che forse hai un margine di cambiamento,
che puoi migliorarti, -
11:30 - 11:32allora ti si aprono
delle porte davanti. -
11:32 - 11:35Perché diventa una tua
responsabilità la faccenda -
11:35 - 11:37e puoi decidere
se imparare una nuova lingua, -
11:37 - 11:38se leggere dei libri,
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11:38 - 11:41frequentare dei corsi
per acquisire nuove competenze -
11:41 - 11:42o consolidare quelle che già hai:
-
11:42 - 11:45puoi lavorare su di te
per diventare unico. -
11:46 - 11:49Perché la vita è di chi la fa.
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11:50 - 11:52Chi non la fa, la subisce.
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11:54 - 11:57Se all’interno della coppia
le cose non vanno bene -
11:57 - 12:00e tu pensi che sia l’altro
a dovere fare il primo passo, -
12:00 - 12:04gli stai inviando
un messaggio di inadeguatezza -
12:04 - 12:05e lo stai allontanando.
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12:05 - 12:07Se invece parti da te,
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12:07 - 12:10e magari provi a porti ogni giorno
questa semplice domanda: -
12:11 - 12:16“Che cosa io posso fare oggi di diverso
per rendere la sua giornata migliore?” -
12:16 - 12:19Allora, le cose cambiano.
-
12:19 - 12:23Ma non cambiano per caso,
cambiano perché sei tu che sei cambiato. -
12:23 - 12:26Prima andavi alla ricerca
delle sue mancanze, -
12:26 - 12:28ora vai alla ricerca dei suoi bisogni.
-
12:28 - 12:32E poi cerchi di adoperarti
per poterli soddisfare. -
12:32 - 12:35È in questo modo
che crei uno spazio mentale -
12:35 - 12:38all’interno del quale
ci si può prendere cura l’uno dell’altro -
12:38 - 12:39invece che farsi la guerra.
-
12:41 - 12:44Se sei una di quelle persone
che vanno con tutti, -
12:44 - 12:45che devono sempre dire di sì,
-
12:45 - 12:48una di quelle persone che chiamo,
perdonatemi il termine, -
12:48 - 12:50"prostituta relazionale”,
-
12:50 - 12:53è chiaro che non soltanto
stai perdendo tempo, -
12:53 - 12:56ma perdono anche di senso
e significato le cose che tu fai. -
12:57 - 13:00Se invece parti da te stesso,
da comprendere i tuoi bisogni, -
13:00 - 13:03cercare di capire quali azioni
mettere in campo per preservarli, -
13:04 - 13:06allora il gioco diventa un qualche cosa
-
13:06 - 13:09all’interno del quale
puoi diventare padrone del tavolo. -
13:09 - 13:11È iniziando a lavorare su di me,
-
13:11 - 13:15considerandomi causa delle cose
che non andavano come volevo, -
13:15 - 13:17invece che loro semplice effetto,
-
13:17 - 13:21che ho anche cominciato ad avvertire
di essere una persona migliore. -
13:22 - 13:24Quando mi sono iscritto
all’università, avevo un sogno: -
13:24 - 13:28il sogno di aiutare le persone
a vivere meglio grazie alla psicologia. -
13:28 - 13:29Far comprendere loro
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13:29 - 13:33che con la mia materia c’erano
degli strumenti pratici, concreti, -
13:33 - 13:34talvolta anche rapidi,
-
13:34 - 13:37per portare grande valore
all’interno della loro vita. -
13:38 - 13:42Però, amici, mi sono scontrato
con un casino di problemi. -
13:43 - 13:46Stereotipi. Pregiudizi.
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13:46 - 13:49“Lo psicologo è il medico dei matti,
lo psicologo è il medico dei deboli, -
13:49 - 13:52ma vai a parlare con un amico,
ma vai dal parroco.” -
13:52 - 13:55Ma io che cosa avrei dovuto fare?
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13:55 - 13:57Avrei dovuto lamentarmi?
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13:57 - 14:00“Oh, possibile non vi accorgiate
di quanto è bella la psicologia?” -
14:00 - 14:03Avrei dovuto cercare di cambiare
le loro priorità mentali? -
14:03 - 14:05Avrei dovuto abbandonare il mio sogno?
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14:06 - 14:09No, ho dovuto imparare
a parlare un linguaggio -
14:09 - 14:12che era quello non accademico
ma più vicino alla gente. -
14:12 - 14:15Ho dovuto imparare
le dinamiche delle piazze virtuali. -
14:15 - 14:18Ho dovuto imparare a utilizzare
i nuovi strumenti tecnologici -
14:18 - 14:20per comunicare in maniera più efficace.
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14:20 - 14:23Ho dovuto imparare
ad ascoltare i loro bisogni, -
14:23 - 14:26invece che imporre il mio.
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14:27 - 14:31Nel giro di poco tempo,
seguendo questa direzione, -
14:32 - 14:36ho ottenuto dei risultati
per me inimmaginabili. -
14:37 - 14:39Quando ho terminato
il colloquio con il mio primario, -
14:39 - 14:41e la sua proposta di trasferimento,
-
14:41 - 14:43non ci ho dormito
per tre giorni e tre notti: -
14:43 - 14:45non sapevo cosa fare.
-
14:49 - 14:53Ci ho pensato e alla fine ho deciso:
avrei accettato il trasferimento. -
14:54 - 14:56Ma non come lo intendeva lui.
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14:56 - 14:58Mi sono trasferito qui.
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14:58 - 15:00Sono tornato a casa,
ho acceso il computer -
15:00 - 15:03e ho registrato un video,
che ho caricato su YouTube, -
15:03 - 15:05nel quale parlavo di psicologia.
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15:05 - 15:08Qui per la cronaca, racconto
di come prendere a pugni l’ansia, -
15:08 - 15:09perché se no
magari pensate che ... -
15:10 - 15:11Nel giro di poco tempo,
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15:11 - 15:14il mio canale YouTube è diventato
il punto di riferimento in Italia -
15:14 - 15:17per quello che riguarda
la psicologia in video. -
15:17 - 15:18E grazie a questa cosa
-
15:18 - 15:22ogni giorno migliaia di persone
si avvicinano alla psicologia -
15:22 - 15:24mettendo in discussione
alcuni degli stereotipi -
15:24 - 15:26di cui prima vi ho accennato.
-
15:26 - 15:30Recentemente,
una rivista che dal 1974, -
15:30 - 15:33io sono del 79,
divulga la psicologia in Italia -
15:33 - 15:35mi ha chiesto di diventare direttore,
e oggi, ogni due mesi, -
15:35 - 15:39nelle migliore edicole in Italia
esce la mia rivista. -
15:39 - 15:41E ciò che mi ha colpito più di tutto,
-
15:41 - 15:44è stato il riconoscimento che i colleghi,
all’inizio un po’ straniti, -
15:44 - 15:46hanno voluto lasciarmi.
-
15:47 - 15:48Perché evidentemente
hanno visto -
15:48 - 15:51che il mio tentativo
di innovare la professione -
15:51 - 15:52e il modo di comunicarla,
-
15:52 - 15:54aveva un qualcosa di sensato.
-
15:54 - 15:56E in Lombardia sono stato eletto
-
15:56 - 15:58alla vicepresidenza
dell’Ordine degli Psicologi. -
15:58 - 16:03I sogni non diventano realtà
-
16:03 - 16:07per caso, per fortuna
o perché hai avuto culo. -
16:08 - 16:10La teoria che “devi avere culo”
-
16:10 - 16:13è quella che sostengono
e che portano avanti -
16:13 - 16:17chi non sa come si costruisce
e ha bisogno di distruggerti. -
16:17 - 16:20Perché il culo te lo
devi fare e anche tanto. -
16:20 - 16:22Devi mettere in discussione
la tua identità, -
16:22 - 16:26i tuoi punti di partenza, le tue certezze
e le tue abitudini di sempre. -
16:26 - 16:29Ecco: se c’è qualcosa che ho imparato
-
16:29 - 16:33da tutto questo mio percorso interiore,
-
16:33 - 16:36è che la transizione più importante,
-
16:36 - 16:39forse quella più delicata
ma anche la più urgente, -
16:40 - 16:42deve avvenire al nostro interno.
-
16:42 - 16:45Dieci minuti fa
vi ho posto una domanda: -
16:45 - 16:49“Se avessi la possibilità di esprimere
un desiderio, uno soltanto, -
16:49 - 16:53per modificare un aspetto della tua vita
che non va come vorresti, -
16:53 - 16:54che cosa cambieresti?”
-
16:55 - 16:59Abbiamo parlato del lavoro,
dell’aspetto fisico, del conto corrente. -
17:00 - 17:04Bene, in chiusura vorrei
lasciarvi con un regalo, -
17:04 - 17:06o quanto meno provarci.
-
17:06 - 17:10È una domanda piccola che a me
personalmente è stata molto utile -
17:10 - 17:11e che si basa sulla logica
-
17:11 - 17:14che per arrivare a produrre
dei grandi cambiamenti, -
17:15 - 17:18bisogna concentrarci
su tante piccole azioni. -
17:19 - 17:22Qual è la cosa più piccola e più semplice
-
17:23 - 17:26che potreste fare fin da ora,
fin da stasera -
17:26 - 17:29quando tornerete a casa
dopo questa bella giornata, -
17:29 - 17:31e che vi permetterà
di fare il primo passo -
17:32 - 17:37per mettere la vostra vita
nella direzione cui auspicate? -
17:38 - 17:39Ci potete pensare?
-
17:39 - 17:42Qual è la più piccola
e più semplice cosa che potete fare -
17:43 - 17:47per mettere la vostra vita
nella direzione cui ambite? -
17:48 - 17:52(Applausi)
- Title:
- Il segreto per cambiare gli altri | Luca Mazzucchelli | TEDxBologna
- Description:
-
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
Luca Mazzucchelli è vicepresidente dell’Ordine Psicologi della Lombardia, Direttore della rivista “Psicologia Contemporanea”, psicologo e psicoterapeuta. Ha fondato il Canale Youtube “Parliamo di Psicologia”, che è partner ufficiale di YouTube; ha dato vita assieme ai colleghi dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia alla “Casa della Psicologia”, che ha sede in Piazza Castello a Milano ed è un importante punto di incontro tra la psicologia e i non addetti ai lavori.
- Video Language:
- Italian
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 18:10
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Silvia Fornasiero approved Italian subtitles for Il segreto per cambiare gli altri | Luca Mazzucchelli | TEDxBologna | |
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Silvia Fornasiero edited Italian subtitles for Il segreto per cambiare gli altri | Luca Mazzucchelli | TEDxBologna |