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Katharina Grosse in "Fiction" - Season 7 - "Art in the Twenty-First Century" | Art21

  • 0:14 - 0:16
    (Karharina)
    Per me è affascinante
  • 0:16 - 0:19
    ricreare una nuova idea di pittura.
  • 0:19 - 0:23
    Non si tratta solo di metodologie formali,
    come il volume e il colore,
  • 0:23 - 0:28
    si tratta anche di come il dipinto appare
    nello spazio pubblico.
  • 0:28 - 0:32
    Se la superficie è rozza e sgraziata,
    la ridipingo con gli acquerelli.
  • 0:32 - 0:33
    il risultato è bizzarro.
  • 0:33 - 0:37
    Si tratta di un tipo di pittura intima,
  • 0:37 - 0:39
    ma su larga scala.
  • 0:39 - 0:41
    È come pensare ad alta voce.
  • 0:41 - 0:43
    Questo è il mio modo di lavorare.
  • 0:44 - 0:48
    Il risultato finale è un volume
    che galleggia per questa foresta.
  • 0:50 - 0:53
    Ho visto questo spazio
    e ho pensato subito
  • 0:53 - 0:57
    che sarebbe stato interessante
    lavorare con gli alberi--
  • 0:57 - 1:02
    Per renderli una parte importante
    dell'immagine complessiva finale.
  • 1:02 - 1:06
    Queste immagini iconiche mi affascinano,
  • 1:06 - 1:10
    ad esempio gli alberi,
    il suolo, il paesaggio.
  • 1:12 - 1:17
    In quel parco, gli alberi sono rigidi
    come piccoli soldati.
  • 1:18 - 1:23
    Ho pensato di inserire qualcosa nel mezzo
    come se fosse un enorme pila di legname,
  • 1:23 - 1:27
    giunta lì in volo per mezzo di un potere
    che non siamo in grado di spiegare,
  • 1:27 - 1:28
    ma sappiamo che c'è.
  • 1:29 - 1:30
    Deve sembrare che sia crollato.
  • 1:31 - 1:34
    Come se un gigante
    l'avesse lasciato cadere.
  • 1:36 - 1:40
    La semplice presenza
    di oggetti di diverse dimensioni
  • 1:40 - 1:43
    ci porta a pensare
    che qualcosa deve essere successo,
  • 1:43 - 1:45
    ma non capiamo cosa sia.
  • 1:48 - 1:53
    Gli alberi sono piccoli e fragili,
    ma sono comunque più alti dell'opera.
  • 1:53 - 1:56
    Gli alberi danno una dimensione
    al mio lavoro.
  • 1:58 - 2:02
    Gli edifici intorno sono alti.
    È una grande sfida lavorare all'aperto.
  • 2:11 - 2:12
    [Inudibile]
  • 2:12 - 2:16
    In questi lavori su grande scala,
    il lavoro di squadra è importante,
  • 2:16 - 2:18
    in particolare per MetroTech.
  • 2:20 - 2:23
    È l'installazione più grande
    che abbia mai fatto.
  • 2:23 - 2:27
    Dovevamo produrre 18 pezzi
    in breve tempo.
  • 2:29 - 2:32
    Ho creato dei modelli
    e ne abbiamo discusso via Skype.
  • 2:33 - 2:35
    Amaral ha creato questi oggetti,
    li ha plastificati,
  • 2:35 - 2:38
    li ha resi duraturi e solidi
    con vetroresina e resina.
  • 2:40 - 2:42
    Ci servivano persone
    che li preparassero,
  • 2:42 - 2:46
    che li portassero a destinazione,
    e capissero come montarli insieme.
  • 2:46 - 2:50
    Per me è più facile ed efficiente
    se li mettiamo insieme.
  • 2:50 - 2:52
    Almeno in gruppi impilati
    di tre o quattro pezzi.
  • 2:52 - 2:55
    Metterli poi tutti insieme,
    ma cominciamo con una pila piccola.
  • 2:55 - 2:56
    Ok.
  • 2:56 - 2:58
    Cominciamo con 18 tagli.
  • 2:59 - 3:01
    Poi, tagliamo 16 o 17-
  • 3:03 - 3:05
  • 3:05 - 3:06
    Ti piace?
  • 3:06 - 3:07
    Sì, è massiccio.
  • 3:08 - 3:13
    Sono molto più grandi.
    Pensavamo ieri all'aspetto del pezzo.
  • 3:13 - 3:16
    Con nastri rosa e sembrava (fischia).
  • 3:17 - 3:19
  • 3:19 - 3:20
    Sarà notevole.
  • 3:20 - 3:21
    Sì, sarà notevole.
  • 3:48 - 3:50
    Vedi come si vede attraverso?
  • 3:51 - 3:52
    Hanno segnato i punti di taglio.
  • 3:52 - 3:54
  • 3:55 - 3:58
    Perciò hanno pensato di fare un buco,
    lì in mezzo.
  • 3:58 - 4:00
    Non è un problema.
  • 4:00 - 4:00
    Ok.
  • 4:05 - 4:07
    Ho iniziato a lavorare
    con mio fratello tre anni fa.
  • 4:08 - 4:09
    È un ingegnere.
  • 4:10 - 4:15
    È la prima volta che ho in squadra
    qualcuno che non sia del mondo dell'arte.
  • 4:15 - 4:20
    Si è unito durante un progetto grande
    per la Temporäre Kunsthalle di Berlino,
  • 4:20 - 4:24
    dove abbiamo costruito elissi
    che si appoggiavano ai muri.
  • 4:24 - 4:26
    E le elissi erano alte circa nove metri.
  • 4:28 - 4:31
    Abbiamo lavorato con un costruttore navale
    e un ingegnere strutturale,
  • 4:31 - 4:34
    per mettere insieme i pezzi
    e issarli al loro posto.
  • 4:35 - 4:37
    È stato un bel momento.
  • 4:37 - 4:40
    Lui sa molto bene come unire
  • 4:40 - 4:43
    la teoria necessaria
    a capire il processo ingegneristico,
  • 4:43 - 4:45
    e conosce il linguaggio e le parole.
  • 4:46 - 4:48
    Poi, può venire da me
    alla fine della giornata,
  • 4:48 - 4:51
    e dire:
    "guarda qui ci serve questo bullone."
  • 4:55 - 4:58
    Da bambini eravamo molto uniti.
  • 4:59 - 5:03
    È diventato un elemento indispensabile
    della mia squadra.
  • 5:22 - 5:25
    Da bambini,
    i nostri genitori ci portavano ovunque.
  • 5:26 - 5:28
    Ci portavano a vedere dipinti, disegni.
  • 5:28 - 5:30
    Andavamo anche spesso a teatro.
  • 5:30 - 5:33
    Entrambi i miei genitori hanno avuto
    una grande influenza.
  • 5:34 - 5:36
    Mia madre disegnava e dipingeva,
  • 5:36 - 5:39
    poi cucinava
    e ci portava a lezione di musica.
  • 5:40 - 5:42
    Non si definiva un'artista.
  • 5:42 - 5:46
    Sono io che mi dico
    che mia madre era un'artista.
  • 5:46 - 5:50
    È lei che ha scoperto
    che avevo un talento per le arti visive.
  • 5:51 - 5:53
    Una mattina, avevo fatto
    un lavoro con gli acquerelli,
  • 5:53 - 5:56
    avevo copiato
    una foto in bianco e nero da un giornale.
  • 5:56 - 5:58
    Pensava fosse fantastico.
  • 5:58 - 6:00
    Mi incoraggiò a continuare.
  • 6:02 - 6:06
    Mia madre ci faceva dipingere
    i muri del garage.
  • 6:06 - 6:09
    Ci riuniva e diceva,
    "facciamo dei piccoli disegni
  • 6:09 - 6:11
    e vediamo qual è il risultato finale."
  • 6:11 - 6:14
    Era normale per noi dipingere.
  • 6:44 - 6:47
    Il mio lavoro non si basa sulle idee,
    ma sui pensieri.
  • 6:47 - 6:51
    Il pensiero è un sentimento più fluido
    che necessita di riscontro
  • 6:51 - 6:54
    e che si modifica nel processo.
  • 6:55 - 6:59
    Quindi, ho un accordo con me stessa
    nel momento in cui inizio qualcosa.
  • 7:02 - 7:04
    Quell'accordo si basa su un giudizio.
  • 7:04 - 7:09
    Per esempio, io voglio che due elementi
    coincidano escludendosi a vicenda.
  • 7:09 - 7:15
    Come può funzionare in quel dipinto
    o nell'ambiente della galleria
  • 7:15 - 7:17
    con la sua struttura architettonica?
  • 7:18 - 7:23
    Mentre lavoro,
    mentre uso strumenti e colori.
  • 7:23 - 7:29
    ricevo un riscontro immediato
    dal materializzarsi di quel primo accordo.
  • 7:29 - 7:33
    E la relazione con quell'accordo
    potrebbe cambiare.
  • 7:35 - 7:40
    Queste informazioni possono cambiare
    a ogni passo.
  • 7:40 - 7:43
    Questo è il flusso dei pensieri
    che. trovo immensamente interessante
  • 7:43 - 7:47
    Non può essere deciso
    e scritto su pietra dall'inizio.
  • 7:53 - 7:57
    Per il Nasher, volevo fare qualcosa
    che non fosse una scultura
  • 7:57 - 8:02
    e che non usasse lo spazio
    come un luogo per essere ostentato.
  • 8:04 - 8:07
    Ci sono due grandi pannelli di vetro
  • 8:07 - 8:08
    e il resto sono muri.
  • 8:08 - 8:12
    E ci si può spostare tra questi
    perciò puoi vedere attraverso l'edificio,
  • 8:12 - 8:17
    verso il giardino, le piante e le sculture
    che si assomigliavano tra loro.
  • 8:22 - 8:26
    Come si può essere riconoscibili
    in questa situazione?
  • 8:26 - 8:32
    Deve essere una sorta di spazio negativo
    che coincida un movimento dipinto.
  • 8:32 - 8:38
    È meraviglioso che l'invito
    a un museo di sculture coincida
  • 8:38 - 8:41
    con il mio desiderio di creare
    uno spazio negativo del volume
  • 8:41 - 8:44
    con un dipinto posto sopra
    a quello spazio negativo.
  • 8:44 - 8:48
    È un confronto fantastico
    tra questi due pensieri.
  • 8:59 - 9:05
    Ho iniziato a pensare all'esperimento
    come qualcosa che occupasse lo spazio
  • 9:05 - 9:08
    come se fosse stato preso dalla scatola
    e gettato lì.
  • 9:08 - 9:12
    Non volevo che il pezzo si relazionasse
    con altre cose,
  • 9:12 - 9:14
    volevo che si appoggiasse al muro
  • 9:14 - 9:19
    esattamente nel punto di connessione
    tra il muro e il pavimento
  • 9:19 - 9:24
    e che quel collegamento fosse coperto
    dal mio lavoro.
  • 9:24 - 9:28
    Così da rendere impossibile riconoscere
    quale fosse il pavimento e quale il muro.
  • 9:28 - 9:33
    Al Nasher, la pietra calcarea del muro
    e il pavimento sono molto simili.
  • 9:36 - 9:39
    E ho fatto qualcosa
    che uscisse da quello spazio.
  • 9:39 - 9:44
    Volevo qualcosa che fosse all'interno
    e uscisse all'esterno oltre il vetro.
  • 10:18 - 10:23
    Questa è la Kunsthaus di Graz, Austria,
    e un edificio meraviglioso.
  • 10:23 - 10:25
    È una bolla, una forma molto organica.
  • 10:26 - 10:32
    Qui farò una mostra relativa
    a uno dei miei temi principali.
  • 10:32 - 10:37
    Come può un dipinto apparire in uno spazio
    e cosa serve per mostrarlo?
  • 10:37 - 10:39
    Non voglio mettere mura in quello spazio
  • 10:39 - 10:41
    che mi permetterebbero
    di mostrare delle tele.
  • 10:47 - 10:49
    La gabbia di metallo è il tetto.
  • 10:49 - 10:52
    L'abbiamo fatto così perché posso lavorare
    nello spazio dall'alto.
  • 10:52 - 10:57
    Questi blocchi di polistirene sono mura solide
    su cui è possibile dipingere.
  • 10:57 - 11:03
    Oltre al polistirene, non ho blocchi
    che determino lo spazio dei muri.
  • 11:04 - 11:08
    Non ci sono finestre eccetto le aperture
    nel soffitto con le luci.
  • 11:09 - 11:15
    Userò la tela o un tessuto spesso,
    forse della tela per vele.
  • 11:15 - 11:17
    La voglio stropicciare.
  • 11:17 - 11:20
    E in certi casi voglio dipingere
    sulla superficie
  • 11:20 - 11:21
    e in atri casi
  • 11:21 - 11:26
    si potrà camminare sulla tela
    o attraverso l'istallazione.
  • 11:29 - 11:31
    La pittura verrà eseguita in loco.
  • 11:33 - 11:37
    Stiamo cercando di capire
    come costruire queste increspature
  • 11:37 - 11:38
    su grandi dimensioni?
  • 11:38 - 11:43
    Perché trovo che lo spazio
    tra le pieghe sia interessante.
  • 11:44 - 11:47
    Mi piace l'idea
    di camminare in una struttura
  • 11:47 - 11:51
    che è difficile percepire come unitaria.
  • 11:54 - 11:59
    Mi affascina la condizione di essere
  • 11:59 - 12:02
    parte di qualcosa
    e allo stesso tempo di osservarla.
  • 12:02 - 12:04
    Credo sia la nostra condizione abituale.
  • 12:05 - 12:06
    Ha a che fare con le dimensioni.
  • 12:06 - 12:10
    Penso che siamo capaci
    di pensare in grande e allo stesso tempo
  • 12:10 - 12:14
    siamo minuscoli in relazione
    a ciò che ci circonda.
  • 12:14 - 12:17
    Perciò cambi le tue dimensioni
    mentre cammini.
  • 12:18 - 12:23
    Il cambio di dimensioni in questa mostra
    è davvero una cosa interessate.
  • 12:23 - 12:26
    E credo che sia quello
    che c'era di interessante a Nasher.
  • 12:29 - 12:32
    La camera del fango al piano di sotto
    era l'unico spazio
  • 12:32 - 12:35
    senza alcun legame con il giardino.
  • 12:35 - 12:39
    E al piano di sopra avevo il pezzo
    più analitico in relazione
  • 12:39 - 12:42
    con il giardino, le piante, eccetera.
  • 12:45 - 12:47
    Sono molto avventurosa.
  • 12:47 - 12:50
    Sono cresciuta facendo escursioni
    e arrampicandomi in montagna.
  • 12:51 - 12:56
    Più tardi sono rimasta affascinata
    dagli spazi che incontri
  • 12:56 - 12:59
    in un paesaggio
    e nel dipingere quel paesaggio,
  • 12:59 - 13:04
    perché ti siedi in un luogo vasto
    e puoi vedere attorno a te a 360 gradi.
  • 13:05 - 13:07
    E poi inizi a pensare se esiste un ordine.
  • 13:07 - 13:08
    Cosa percepisco?
  • 13:08 - 13:13
    E come posso progettare un ordine
    da ciò che mi circonda?
  • 13:16 - 13:18
    Il paesaggio è un luogo non burocratico.
  • 13:19 - 13:22
    In un paesaggio,
    le gerarchie cambiano velocemente.
  • 13:22 - 13:24
    Qualcosa che era utile un minuto fa
  • 13:24 - 13:29
    risulta meno interessante
    un paio di passi più in là sulla destra.
  • 13:29 - 13:36
    Perciò c'è una gerarchia instabile,
    fluida nel paesaggio.
  • 13:40 - 13:44
    [Donna 1] Sono curiosa, come è nata l'idea
    di creare quest'installazione?
  • 13:44 - 13:46
    Dove hai preso l'ispirazione?
  • 13:47 - 13:49
    [Katharina]
    Tutti conosciamo gli alberi.
  • 13:49 - 13:51
    Tutti andiamo al parco o nei boschi.
  • 13:52 - 13:54
    Ma qualcosa è successo agli alberi,
  • 13:54 - 13:57
    non sappiamo cosa,
    ma non sono al loro posto.
  • 14:00 - 14:04
    Amo ciò che accade a materiale
    e all'immagine quando è dipinta.
  • 14:04 - 14:06
    Si trasforma in qualcosa di nuovo.
  • 14:07 - 14:10
    Qualcosa che non è più un albero,
    ma allo stesso tempo è un albero.
  • 14:10 - 14:12
    E amo questo paradosso.
  • 14:12 - 14:14
    [Donna 1]
    È da qui che nasce il titolo?
  • 14:14 - 14:16
    [Katharina]
    Sì, non lo sai davvero.
  • 14:16 - 14:21
    Vedi qualcosa da lontano e pensi,
    "Oh, ma quello è un uccello."
  • 14:21 - 14:24
    Poi, ti avvicini e vedi
    una busta di plastica.
  • 14:24 - 14:28
    Penso che questo tipo di ambiguità
    è sempre presente.
  • 14:31 - 14:35
    [Donna 1] È la prima volta
    che lavori con questi materiali?
  • 14:35 - 14:36
    - [Katharina] Con gli alberi?
    - Sì.
  • 14:36 - 14:40
    Ho iniziato a interessarmi a questa
  • 14:40 - 14:47
    tradizione della scultura dipinta,
    del dipinto 3D .
  • 14:47 - 14:50
    E ho usato un paio di questi elementi
    che sono molto forti,
  • 14:50 - 14:51
    come il fango e il suolo,
  • 14:51 - 14:53
    che sono importanti per la vita.
  • 14:58 - 15:01
    Le foreste hanno una struttura grandiosa,
  • 15:01 - 15:05
    e all'improvviso,
    questa forma lineare si divide.
  • 15:10 - 15:13
    [Donna 2] Come hai messo insieme
    i pezzi a tua disposizione?
  • 15:13 - 15:16
    [Katharina] Lo puoi vedere,
    qui c'è il taglio.
  • 15:16 - 15:17
    Quello è l'albero.
  • 15:17 - 15:19
    Questo è stato messo insieme.
    È tutta finzione.
  • 15:19 - 15:23
    Quando inizia a pensare
    che sia un albero vero, vedi il taglio.
  • 15:24 - 15:26
    È un albero revisionato.
  • 15:27 - 15:29
    - [Donna 2] Giusto.
    - [Katharina] Sì.
  • 15:29 - 15:32
    [Donna 2]
    Come hai scelto i colori?
  • 15:32 - 15:36
    [Katharina]
    Si tratta della luce che hai nello spazio.
  • 15:36 - 15:37
    Lo spazio è molto scuro.
  • 15:38 - 15:40
    Perciò volevo
    che ci fosse qualcosa che riflettesse
  • 15:40 - 15:42
    perciò il giallo era importante per me.
  • 15:44 - 15:47
    Il giallo davanti è diverso
    da quello dietro le radici.
  • 15:47 - 15:48
    Giusto.
  • 15:48 - 15:50
    Perché sembra che brilli.
  • 15:50 - 15:51
    [Donna 2] È vero.
  • 15:54 - 15:57
    [Katharina] Uso colori grezzi,
    non mescolati.
  • 15:58 - 16:03
    Mi piace il rapporto grezzo e diretto
    con il tuo corpo.
  • 16:04 - 16:06
    È come la voce di un cantante, credo,
  • 16:06 - 16:08
    questo è ciò che è il colore.
  • 16:09 - 16:11
    [Donna 1] Hai molto da dire.
  • 16:11 - 16:12
    [Katharina]
    Sì, è vero.
  • 16:12 - 16:14
    Ho molto da dire. Sì.
  • 16:37 - 16:39
    [Uomo 1] Tutti i blocchi formano
    un'unica grande tela.
  • 16:40 - 16:45
    Ora che Katharina ha dipinto,
    metteremo insieme la tela.
  • 16:45 - 16:50
    Perciò allineare le sue pennellate,
    come si suol dire,
  • 16:50 - 16:55
    è molto importate ed essenziale
    alla scultura stessa.
  • 17:03 - 17:06
    [Katharina] Sono una pittrice?
    Sono una scultrice? Non lo so.
  • 17:07 - 17:10
    Parlo con il mondo
    mentre ci dipingo sopra.
  • 17:10 - 17:12
    O con esso., o in esso.
  • 17:12 - 17:17
    È la collisione di cose
    con l'immagine dipinta.
  • 17:17 - 17:22
    Qualcosa che giunge dall'unione di pezzi
    che non possono più essere separati.
  • 17:30 - 17:33
    C'è la parte plastica e scultorea.
  • 17:33 - 17:36
    Se la elimino, il dipinto scompare
  • 17:36 - 17:40
    e se tolgo il dipinto,
    non c'è più la metamorfosi.
  • 17:40 - 17:43
    In un certo senso,
    queste cose sono legate,
  • 17:43 - 17:46
    anche se arrivano da due mondi diversi.
  • 17:50 - 17:53
    Non è necessario decidere se sei
    un pittore o uno scultore.
  • 17:53 - 17:57
    Non rende il tuo lavoro più chiaro
    o radicale.
  • 18:17 - 18:20
    Mi piace proprio osservare le cose.
  • 18:20 - 18:22
    E mi piace avere qualcosa
    di figo da guardare.
  • 18:22 - 18:24
    Perciò faccio questo anche per me stessa.
  • 18:26 - 18:32
    Nel processo creativo, apprezzo molto
    ciò che sorge dalla produzione.
  • 18:33 - 18:36
    Mi diverto, sai?
    È una forma di intrattenimento.
  • 18:36 - 18:42
    Ma deve essere complesso, divertente,
    ridicolo e complicato.
  • 18:42 - 18:46
    Si tratta di inganni,
    che infliggo a me e agli altri.
  • 18:47 - 18:49
    Sono il trickster della pittura.
  • 18:49 - 18:52
    Non dovete credermi.
  • 19:05 - 19:09
    Per saperne di più su Art21
    e sulle sue risorse educative,
  • 19:09 - 19:13
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    Art21 è disponibile in DVD.
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    o chiama il nostro numero.
Title:
Katharina Grosse in "Fiction" - Season 7 - "Art in the Twenty-First Century" | Art21
Description:

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Art in the Twenty-First Century" broadcast series
Duration:
19:36

Italian subtitles

Incomplete

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