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Cinture contro seggiolini: le statistiche di Steven Levitt

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    C'era una volta un'orribile malattia che colpiva i bambini.
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    Di tutte le malattie che affliggevano questa terra,
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    era la peggiore, quella che uccideva più bambini.
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    Poi arrivò un brillante inventore, uno scienziato,
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    che inventò una cura parziale per quella malattia.
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    Non era una cura perfetta, morivano ancora molti bambini,
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    ma certo era meglio di quel che avevano prima.
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    Questa cura aveva due vantaggi: era gratuita
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    e molto semplice da usare.
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    Lo svantaggio era che non poteva essere usata
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    sui bambini più piccoli, da 0 a 2 anni.
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    Di conseguenza, qualche anno dopo,
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    un altro scienziato -- forse
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    non proprio brillante come il suo predecessore,
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    ma che si rifaceva all´invenzione del primo --
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    mise a punto una seconda cura.
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    Il bello di questa seconda cura
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    era che si poteva utilizzare sui neonati e sui bambini di un anno.
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    Gli svantaggi erano il costo elevato, e la difficoltà
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    di utilizzo.
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    E per quanto i genitori facessero del loro meglio per seguirla correttamente,
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    quasi tutti finivano per commettere errori.
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    Naturalmente, complicata e costosa com'era,
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    vi ricorrevano solo coi bambini da 0 a 2 anni.
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    E continuavano ad usare la cura precedente
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    sui bambini dai 2 anni in su.
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    Per un po', le cose andarono avanti così. La gente era contenta
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    di avere due cure. Finché una madre
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    perse il figlio, che aveva appena compiuto due anni, proprio a causa di questa malattia.
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    Lei pensò tra sé: "Mio figlio aveva appena compiuto due anni,
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    e finché non ha compiuto due anni, io ho sempre seguito
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    questo trattamento complicato e costoso,
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    Poi sono ricorsa
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    alla cura semplice ed economica, e mi chiedo..."
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    E si chiese, come si chiedono tutti i genitori che hanno perso dei figli:
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    "...se non avrei potuto fare qualcos'altro,
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    come ad esempio continuare a seguire quella cura complicata e costosa".
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    Ne parlò con le altre persone, dicendo loro:
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    "Com'è possibile che una cura
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    tanto semplice ed economica funzioni bene quanto un'altra
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    costosa e complicata?"
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    Gli altri pensarono: "Hai ragione.
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    Probabilmente è sbagliato cambiare sistema
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    e passare alla soluzione semplice ed economica."
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    Il governo sentì la sua storia, sentì le altre persone,
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    e concluse: "Sì, avete ragione, dovremmo promulgare una legge,
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    bandire questo trattamento semplice ed economico,
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    e impedire a chiunque di usarlo sui suoi figli."
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    Le persone tornarono felici e contente.
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    Per molti anni le cose andarono così, e tutto procedeva bene.
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    Poi arrivò un umile economista, anche lui padre,
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    che usava la cura costosa e complicata.
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    Ma conosceva anche la cura economica e semplice.
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    Ci pensò su, e quella costosa
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    non gli sembrava poi così straordinaria. Pensò quindi:
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    "Non so nulla di scienza, ma so qualcosa di analisi dei dati.
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    Forse potrei andare a studiare i dati
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    e vedere se questa cura costosa e complicata
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    funziona davvero meglio di quella semplice ed economica".
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    E con sua sorpresa, studiando i dati
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    scoprì che la soluzione costosa e complicata
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    non sembrava affatto più efficace di quella economica.
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    Almeno per i bambini dai due anni in su--
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    quella economica ancora non funzionava, sui bambini più piccoli.
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    Ne parlò con le altre persone, dicendo loro:
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    "Ho fatto una scoperta sensazionale:
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    sembra che potremmo utilizzare esclusivamente la soluzione semplice ed economica,
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    risparmiando così 300 milioni di dollari all'anno
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    da spendere per i nostri figli in altri modi."
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    Questo irritò molto i genitori, che dissero:
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    "Ma è una cosa terribile: come è possibile che la cura semplice ed economica
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    funzioni bene quanto quella complicata?" Anche il governo era molto irritato,
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    e in particolare, le persone che producevano questa cura costosa
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    erano molto irritate, perché pensavano:
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    "Come possiamo sperare di competere con una soluzione praticamente gratuita?
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    Perderemmo tutta la nostra quota di mercato."
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    Le persone erano molto arrabbiate con l'economista, e gliene dissero di tutti i colori.
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    Così lui decise che forse era meglio lasciare il paese
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    per qualche giorno, cercare persone più intelligenti,
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    dalla mente più aperta, in un posto chiamato Oxford,
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    e raccontare loro questa storia.
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    E così eccomi qui. Non è una favola.
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    È una storia vera, negli Stati Uniti di oggi,
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    e la "malattia" di cui sto parlando sono
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    gli incidenti automobilistici con bambini a bordo.
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    La cura gratuita sono le classiche cinture di sicurezza, e la cura costosa --
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    un mercato da 300 milioni di dollari l'anno -- sono i seggiolini per bambini.
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    E oggi vorrei mostrarvi
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    una parte dei dati che mi fanno pensare
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    che sui bambini dai due anni in su
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    l'adozione dei seggiolini non sortisca alcun beneficio dimostrabile,
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    malgrado gli incredibili sforzi
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    profusi nel promulgare leggi
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    e rendere socialmente inaccettabili
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    le cinture tradizionali sui bambini. Poi parlerò
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    del perché questo è vero.
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    E infine accennerò ad un terzo sistema,
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    un'altra tecnologia probabilmente migliore di tutte quelle attuali,
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    che però non ha sollevato alcun entusiasmo
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    proprio perché le persone sono così attaccate
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    ai seggiolini attuali.
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    Molto spesso, quando si prova a fare ricerca con i dati,
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    il quadro che emerge è complicato. È difficile trovare nei dati--
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    ma non quando si confrontano cinture e seggiolini.
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    Gli Stati Uniti tengono un archivio
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    di ogni incidente mortale avvenuto dal 1975.
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    Ogni volta che in un incidente muore almeno una persona,
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    raccolgono informazioni su tutti.
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    Se consultate quei dati (sono sul sito della National Highway
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    Transportation Safety Administration),
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    vi basta guardare i dati grezzi
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    per iniziare a farvi un'idea di quante poche prove esistano
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    a supporto dei seggiolini sui bambini dai due anni in su.
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    Ecco i dati. Qui ci sono i bambini dai 2 ai 6 anni --
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    sopra i sei anni, praticamente nessun bambino usa i seggiolini,
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    quindi non si possono fare confronti. Il 29,3 per cento dei bambini senza protezione,
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    negli incidenti in cui è morta almeno una persona, sono morti.
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    Quando i bambini erano sul seggiolino, 18,2 per cento di morti.
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    Con la cintura a tre punti, in questi dati,
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    19,4 per cento. A sorpresa, con la cintura orizzontale
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    sono morti il 16,7 per cento dei bambini. Eppure la teoria dice
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    che la cintura orizzontale protegge meno della cintura a tre punti.
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    Questo ci ricorda
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    che, quando si lavora coi dati grezzi, centinaia
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    di fattori di disturbo possono intromettersi.
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    Nel nostro studio -- ora sto presentando
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    le stesse informazioni, ma in un grafico, per facilità di comprensione--
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    la barra gialla rappresenta i seggiolini,
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    l'arancione la cintura a tre punti, e quella rossa quella orizzontale. E questa è
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    la percentuale di miglioramento rispetto ai senza protezione.
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    Più alta è la barra, meglio è.
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    Questi sono i dati appena mostrati.
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    La barra più alta è quella che cerchi di superare.
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    Possiamo poi controllare aspetti di base, come la durezza dell'impatto,
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    dov'era seduto il bambino, la sua età etc.
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    Sono gli istogrammi del gruppo centrale.
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    Potete notare come le cinture orizzontali
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    inizino a sfigurare, quando si inizia a fare così.
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    Infine, nell'ultimo gruppo di istogrammi
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    si analizzano tutti i possibili
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    aspetti di un incidente.
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    50, 75, 100 caratteristiche diverse dell'incidente.
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    Si scopre così che seggiolini e cinture a tre punti,
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    quando si tratta di salvare vite, producono gli stessi risultati.
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    I margini di errore intorno a queste stime sono relativamente stretti,
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    e non solo complessivamente; la dispersione resta minima
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    anche analizzando singolamente qualunque componente.
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    Un aspetto interessante: se analizzate gli incidenti frontali --
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    dove è la parte anteriore della macchina a urtare --
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    notate che i seggiolini proteggono un po' di più.
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    Questo a mio avviso non è casuale.
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    Perché sia omologato, un seggiolino
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    deve soddisfare alcuni standard federali,
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    ciascuno dei quali prevede un test di impatto frontale.
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    Ma quando si osservano altri tipi di incidente, come i tamponamenti da dietro,
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    in realtà i seggiolini non fanno la stessa differenza.
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    Penso che questo avvenga perché sono stati ottimizzati,
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    com'era da aspettarsi,
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    sulle specifiche linee guida
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    riguardanti le conseguenze subite dalla macchina.
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    Un'altra obiezione che potreste sollevare
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    è che i seggiolini sono migliorati nel tempo.
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    Se osserviamo gli incidenti recenti--
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    i dati coprono complessivamente 30 anni di incidenti--
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    non li avrete gli stessi risultati negli incidenti recenti. I nuovi seggiolini sono molto, molto migliori.
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    Ma in realtà, negli incidenti recenti le cinture a tre punti
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    fanno perfino meglio dei seggiolini.
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    Si dirà: non è possibile!
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    E se chiedi ai genitori, il filo del loro ragionamento è:
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    "I seggiolini sono costosi, complicati,
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    hanno tutta questa imbragatura complessa,
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    com'è possibile che non funzionino meglio delle cinture,
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    costosi e complicati come sono?"
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    È una logica interessante,
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    trovo. E un altro ragionamento interessante è:
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    "Beh, il governo non ci avrebbe proibito di usarle
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    se fossero molto migliori."
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    La cosa interessante è che le prescrizioni governative
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    non hanno poi basi tanto solide.
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    In realtà, furono le suppliche accorate di quei genitori
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    che hanno perso figli più grandi di due anni
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    a portare alla promulgazione di tutte queste norme, non tanto i dati.
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    E quindi, queste statistiche astratte non ci aiutano
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    a raccontare il resto della storia.
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    Avevo degli amici a cena, e chiesi loro--
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    era un barbecue -- che consiglio potessero darmi
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    per dimostrare la mia tesi. Dissero: "Perché non fai fare dei crash test?"
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    "Ottima idea", dissi.
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    E cercammo di commissionare dei crash test.
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    Ma quando contattammo qualche azienda indipendente
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    di crash test, in tutta la nazione,
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    nessuna voleva eseguire il nostro,
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    sostenendo (alcune esplicitamente, altre meno):
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    "Tutto il nostro business viene dai produttori di seggiolini.
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    Non possiamo rischiare di perdere clienti testandoli contro le cinture."
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    Alla fine un'azienda acconsentì, purché sotto anonimato.
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    Dissero che avrebbero svolto volentieri questi test,
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    purché sotto anonimato e al prezzo di 1500 dollari a test.
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    Andammo a Buffalo, New York,
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    ed ecco l'anticipazione:
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    questi sono i manichini da crash test
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    che aspettano il loro momento di andare in scena.
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    Ed ecco come funziona il crash test.
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    In realtà, non distruggono tutta la macchina--
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    non serve distruggerla tutta.
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    Usano questi sedili di prova,
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    e ci installano sopra cinture e seggiolini.
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    Volevo farvi vedere questa immagine.
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    Penso ci aiuti a capire perché i genitori considerano
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    i seggiolini tanto efficaci. Guardate il bambino sul seggiolino.
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    Non sembra soddisfatto, pronto a partire,
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    come se potesse sopravvivere a qualunque cosa? Guardate poi il manichino dietro:
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    sembra stia soffocando prima ancora dello schianto.
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    È dura credere, guardando queste immagini,
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    che il secondo manichino se la caverà tanto bene.
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    Il test consisterà
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    nel far scontrare questo oggetto contro un muro
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    a trenta miglia l'ora, e guardare cosa succede.
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    Lasciate che vi mostri cosa succede.
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    Questi sono manichini "di tre anni", per inciso.
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    Questo è il seggiolino. Osservate due cose, ora.
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    Guardate come la testa si sporge in avanti,
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    colpendo le ginocchia, nel test del seggiolino.
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    E guardate come il seggiolino fluttua in aria, nel contraccolpo.
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    Il seggiolino si muove in ogni direzione.
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    Tenete a mente due cose:
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    questo seggiolino è stato installato da una persona
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    che ne avrà montati mille, quindi lo sa fare alla perfezione.
  • 11:07 - 11:08
    E pare anche
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    che questi sedili di prova siano il miglior supporto per seggiolini.
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    Lo schienale piatto rende molto più semplice la loro installazione.
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    Questo test, è dunque molto sbilanciato a favore dei seggiolini,
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    ok? E pertanto il manichino se la cava molto bene.
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    Gli standard federali prevedono
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    un punteggio in questo test inferiore a 1000
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    per l'omologazione di un seggiolino,
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    secondo una scala di misura su cui non mi dilungherò.
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    In questo incidente, il punteggio sarebbe stato di 450 circa.
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    Questo, dunque, era un seggiolino di fascia alta,
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    secondo Consumer Reports, e ha ottenuto un ottimo risultato.
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    Test successivo: stesso incidente, ma il bambino
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    indossa le cinture. Si muove a malapena,
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    rispetto all'altro bambino. L'ironia è che la telecamera
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    rende un pessimo servizio perché l'hanno installata
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    solo per osservare il seggiolino, quindi non hanno nemmeno modo
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    di muoverla, facendo vedere il manichino nel contraccolpo.
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    Ad ogni modo, risulta che in questi due incidenti
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    il manichino "di tre anni" abbia fatto leggermente peggio.
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    Ha preso circa 500 rispetto, su questa scala, a 400 e qualcosa.
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    Nondimeno, se prendessi i dati di questo incidente
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    e li portassi al Governo Federale, dicendo: "Ho inventato un nuovo seggiolino.
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    Vorrei che lo approvaste per la vendita",
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    direbbero: "Questo è un seggiolino fantastico, funziona benissimo!
  • 12:19 - 12:21
    Ha preso solo 500, quando il tetto è 1000."
  • 12:21 - 12:24
    E questa cintura avrebbe facilmente
  • 12:24 - 12:26
    ottenuto l'omologazione.
  • 12:26 - 12:28
    Questo suggerisce, dunque,
  • 12:28 - 12:31
    che il problema non è solo l'incuria nell'installazione, cosa che certo
  • 12:31 - 12:33
    mette i bambini a rischio. È proprio che sostanzialmente
  • 12:33 - 12:35
    i seggiolini non fanno granché.
  • 12:35 - 12:37
    Questo è l'incidente. Sono sincronizzati.
  • 12:37 - 12:39
    Potete vedere che ci vuole molto più tempo con il seggiolino --
  • 12:39 - 12:41
    il contraccolpo dura molto di più,
  • 12:41 - 12:45
    ma il bambino con le cinture si muove molto meno.
  • 12:45 - 12:47
    Vi faccio vedere anche gli incidenti "da sei anni".
  • 12:47 - 12:52
    Il manichino "da sei anni" è nel seggiolino, e pare--
  • 12:52 - 12:57
    sembra un urto terribile, invece è un ottimo risultato. È un 400.
  • 12:57 - 12:58
    Quel ragazzino se la caverebbe bene, nell'incidente.
  • 12:58 - 13:02
    Nulla di tutto ciò sarebbe stato problematico per il bambino, assolutamente.
  • 13:02 - 13:05
    Ecco poi il manichino di sei anni con la cintura.
  • 13:05 - 13:07
    Il punteggio si scosta
  • 13:07 - 13:11
    di appena uno o due punti. Per il bambino di sei anni, dunque,
  • 13:11 - 13:15
    adottare un seggiolino non fa davvero alcuna differenza.
  • 13:15 - 13:18
    E ci sono altre prove, quindi in un certo senso...
  • 13:18 - 13:22
    sono stato criticato da uno scienziato che mi ha detto: "Non ti pubblicherebbero mai
  • 13:22 - 13:24
    uno studio con n=4", intendendo quattro soli incidenti.
  • 13:24 - 13:28
    Gli risposi dicendo: "E se n fosse uguale a 45,004?"
  • 13:28 - 13:30
    Perché avevo anche i dati dei 45000 incidenti del mondo reale.
  • 13:30 - 13:34
    E trovo interessante che attingere
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    ai dati del mondo reale, cosa
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    che molti economisti considerano la cosa giusta da fare,
  • 13:38 - 13:40
    sia una cosa cui gli scienziati di solito non pensano.
  • 13:40 - 13:43
    Preferiscono il laboratorio,
  • 13:43 - 13:45
    la scienza imperfetta dei manichini,
  • 13:45 - 13:49
    ai veri dati raccolti in 30 anni
  • 13:49 - 13:52
    su bambini e seggiolini.
  • 13:52 - 13:56
    Penso che la risposta a questo rompicapo
  • 13:56 - 13:59
    sia una soluzione molto migliore, pronta là fuori,
  • 13:59 - 14:02
    che non interessa a nessuno perché tutti
  • 14:02 - 14:06
    sono soddisfatti di come pensano che i seggiolini funzionino.
  • 14:06 - 14:09
    Immaginate di tornare al momento della progettazione,
  • 14:09 - 14:11
    alla casella di partenza, e dire:
  • 14:11 - 14:13
    "Voglio solo proteggere i bambini seduti dietro."
  • 14:13 - 14:15
    Non penso che in questa stanza ci sia qualcuno che direbbe:
  • 14:15 - 14:16
    "Beh, il modo migliore di cominciare sarebbe
  • 14:16 - 14:19
    fare una buona cintura per adulti.
  • 14:19 - 14:21
    E poi aggiungiamo questo grosso marchingegno
  • 14:21 - 14:24
    da fissare con un innesto a margherita.”
  • 14:24 - 14:27
    Voglio dire, perché non cominciare -- chi si siede di dietro, a parte i bambini?
  • 14:27 - 14:30
    L'idea, sostanzialmente, è di fare una cosa del genere,
  • 14:30 - 14:32
    che non so esattamente quanto possa costare,
  • 14:32 - 14:33
    ma non vedo alcuna ragione
  • 14:33 - 14:35
    per cui debba costare molto più di un seggiolino normale.
  • 14:35 - 14:39
    È proprio.. lo vedete, si ribalta, è dentro il sedile.
  • 14:39 - 14:41
    Avete un sedile tradizionale da adulti, poi lo reclinate,
  • 14:41 - 14:43
    il bambino si siede sopra, ed è incorporato.
  • 14:43 - 14:47
    Mi sembra che non possa costare molto,
  • 14:47 - 14:50
    e che debba funzionare meglio di ciò che già abbiamo.
  • 14:50 - 14:55
    La domanda dunque è: "Abbiamo qualche speranza che una cosa del genere, che probabilmente
  • 14:55 - 14:57
    salverebbe molte vite, sia mai adottata?"
  • 14:57 - 15:01
    Penso che la risposta, forse, si trovi in una storia.
  • 15:01 - 15:05
    La risposta che spiega sia il successo dei seggiolini
  • 15:05 - 15:08
    che la possibile adozione di questa soluzione
  • 15:08 - 15:12
    si trova in una storia che mi raccontò mio padre, di quando era un medico
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    della U.S. Air Force di stanza in Inghilterra. Parliamo di molto tempo fa.
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    Si potevano fare cose oggi proibite.
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    Mio padre riceveva pazienti
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    che pensava non fossero davvero malati.
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    Aveva un grosso barattolo pieno di pillole placebo che dava loro,
  • 15:28 - 15:31
    e diceva: "Torna fra una settimana se ti senti ancora male."
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    Molti di loro
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    non tornavano, ma alcuni sì.
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    E quando tornavano, lui, ancora persuaso che non fossero malati,
  • 15:38 - 15:43
    aveva un altro barattolo di pillole pieno di pastiglioni enormi,
  • 15:43 - 15:45
    quasi impossibili da ingoiare.
  • 15:45 - 15:49
    Quei pastiglioni, per me, sono l'analogia coi seggiolini.
  • 15:49 - 15:53
    Le persone li guardavano e dicevano: "Mio Dio, sono così grandi
  • 15:53 - 15:55
    e difficili da ingoiare! Se questa non funziona,
  • 15:55 - 15:58
    cos'altro potrà farlo?"
  • 15:58 - 16:00
    La maggior parte non ritornava,
  • 16:00 - 16:03
    perché funzionavano. Ma ogni tanto
  • 16:03 - 16:08
    qualche paziente si ostinava a considerarsi malato,
  • 16:08 - 16:11
    e tornava. Mio padre aveva un terzo barattolo di pillole.
  • 16:11 - 16:13
    Nel barattolo, a suo dire,
  • 16:13 - 16:16
    c'erano le pillole più piccole che avesse trovato,
  • 16:16 - 16:18
    così piccole da distinguersi a malapena.
  • 16:18 - 16:20
    E diceva: "Ascolta, so di averti già dato
  • 16:20 - 16:24
    quella pillola enorme e dura da ingoiare,
  • 16:24 - 16:26
    ma ora ne ho una così efficace,
  • 16:26 - 16:28
    piccolissima e quasi invisibile,
  • 16:28 - 16:31
    quasi come questa, che nemmeno riesci a vedere."
  • 16:31 - 16:33
    E mai,
  • 16:33 - 16:36
    in tutto il periodo in cui mio padre somministrò quella piccolissima pillola,
  • 16:36 - 16:39
    qualcuno tornò lamentandosi di essere malato.
  • 16:39 - 16:42
    Mio padre considerò sempre questo fatto come una prova
  • 16:42 - 16:46
    che quella piccola, "potente" pillola
  • 16:46 - 16:50
    fosse il placebo definitivo. E in un certo senso, se le cose sono andate così,
  • 16:50 - 16:52
    penso che vedremo molto presto questi seggiolini
  • 16:52 - 16:56
    integrati su tutte le macchine. L'altra possibile conclusione
  • 16:56 - 16:59
    è che i pazienti, dopo essere andati dal dottore tre volte,
  • 16:59 - 17:01
    aver ricevuto tre placebo, e sentendosi ancora male,
  • 17:01 - 17:03
    siano andati a cercare un altro dottore.
  • 17:03 - 17:05
    Anche questo è assolutamente possibile. E se le cose stanno così,
  • 17:05 - 17:08
    beh, temo che i seggiolini tradizionali resteranno tra noi ancora per un bel po'.
  • 17:08 - 17:09
    Vi ringrazio molto.
  • 17:09 - 17:13
    (Applausi)
  • 17:13 - 17:15
    (Pubblico: Solo una domanda: quando indossiamo le cinture,
  • 17:15 - 17:18
    non lo facciamo solo per evitare le morti.
  • 17:18 - 17:20
    Lo facciamo anche per evitare molti traumi gravi.
  • 17:20 - 17:24
    I tuoi dati misurano solo le morti, non i traumi gravi.
  • 17:24 - 17:26
    Esistono dati che mostrano che i seggiolini
  • 17:26 - 17:29
    sono meno efficaci, o al massimo altrettanto efficaci delle cinture, anche
  • 17:29 - 17:31
    negli incidenti gravi? Perché quello dimostrerebbe la tua tesi.)
  • 17:31 - 17:34
    Ottima domanda. Nei miei dati, e negli altri dati
  • 17:34 - 17:37
    che ho consultato sugli incidenti nel New Jersey,
  • 17:37 - 17:41
    ho trovato differenze molto piccole nei traumi.
  • 17:41 - 17:43
    In questi dati la differenza tra i traumi col seggiolino
  • 17:43 - 17:47
    e quelli con la cintura a tre punti è statisticamente insignificante.
  • 17:47 - 17:48
    Dai dati del New Jersey, che sono differenti
  • 17:48 - 17:51
    perché non misurano solo gli incidenti mortali,
  • 17:51 - 17:53
    ma tutti gli incidenti nel New Jersey,
  • 17:53 - 17:56
    emerge un 10% di differenza nei traumi,
  • 17:56 - 17:58
    ma generalmente sono traumi minori.
  • 17:58 - 18:00
    La cosa interessante, dovrei dirlo come avvertenza,
  • 18:00 - 18:05
    è che c'è della letteratura medica, molto difficile da conciliare con gli altri dati,
  • 18:05 - 18:09
    che suggerisce come i seggiolini siano decisamente migliori.
  • 18:09 - 18:11
    Usano una metodologia completamente differente:
  • 18:11 - 18:14
    dopo che l'incidente è avvenuto, ottengono dalle compagnie di assicurazione
  • 18:14 - 18:16
    i nomi delle persone coinvolte nell'incidente,
  • 18:16 - 18:17
    li chiamano al telefono,
  • 18:17 - 18:18
    e chiedono loro cosa sia successo.
  • 18:18 - 18:21
    Ancora non riesco a conciliare le due fonti,
  • 18:21 - 18:23
    e mi piacerebbe lavorare con questi ricercatori medici
  • 18:23 - 18:26
    per provare a capire come possano sorgere queste differenze,
  • 18:26 - 18:29
    che rendono i dati incompatibili tra loro.
  • 18:29 - 18:32
    Ma è una domanda cruciale, ovviamente.
  • 18:32 - 18:35
    Il punto è -- ci sono abbastanza lesioni gravi
  • 18:35 - 18:38
    da renderli costo-efficaci? È complicato.
  • 18:38 - 18:40
    Anche se hanno ragione, il rapporto
  • 18:40 - 18:41
    costo-efficacia resta controverso.
Title:
Cinture contro seggiolini: le statistiche di Steven Levitt
Speaker:
Steven Levitt
Description:

Steven Levitt ci mostra alcuni dati che suggeriscono come i seggiolini non siano più efficaci delle cinture nel proteggere i bambini durante gli incidenti mortali. Tuttavia, rispondendo ad una domanda alla fine del talk, ci lascia con un'avvertenza fondamentale.

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English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
18:41
Michele Gianella added a translation

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