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imdb: 1074213
release: Scusa.Ma.Ti.Chiamo.Amore.2008.DVDRip.by.raulismael
audio: it
sub: it
cd: 1/1
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- Uomo: Secondo voi
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cosa potrebbe spingere,
in un martedi lavorativo,
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un affermato creativo
pubblicitario di 37 anni,
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sicuro di sč
e innamorato del suo lavoro,
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a passare ore e ore seduto
sulle rocce di quest'isola deserta
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per dedicarsi
a un'attivitŕ come la pesca
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della quale peraltro, come potete
vedere dai magri risultati ottenuti,
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non ha alcuna cognizione?
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- C'č solo una cosa che ha il potere
di tare cambiare vita a una persona:
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l'amore.
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- Di storie d'amore
nel mio lavoro ne vedo di continuo
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e so che ci possono portare
a venir meno alle nostre promesse.
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Quello non č tuo marito?
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- Ragazza: Non si č mai accorto
di niente. - Se lo dici te...
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- Uomo:
Sognare giurando l'eterno.
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- Ragazzo: Amo', guarda che č
per sempre, proprio torevertorever.
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Certo, amo', sempre
che non ce lo staccano!
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- Rompere con il passato.
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Ho capito che ti odio!
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(CAMPANELLO PORTA)
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- Uomo: Credere nel tuturo.
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- Ho capito che ti amo.
- Entra.
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- Era un giovedi quando tutto
č finito. O meglio, cominciato.
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Amore!
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Elena, sono a casa.
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Elena!
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Elena?
-
Elena?
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- Elena: Ti ho teletonato in albergo,
ma eri partito,
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torse speravi di scoprirmi, ma non
c'č niente da scoprire, purtroppo.
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Me ne sono andata.
Andata via e basta.
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Ti prego, non cercarmi,
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rispetta le mie scelte
come ho sempre rispettato le tue.
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Elena.
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- Uomo:
Quando una storia finisce,
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il dolore di solito č proporzionale
alla bellezza dell'amore vissuto,
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e allora arrivano puntualmente
a tradimento i ricordi.
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Aiuto! Ah!
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- Uomo: ''Amare č breve, dimenticare
č lungo'' diceva Pablo Neruda.
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E quando stai cosi, il mondo
sembra divertirsi alle tue spalle,
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e tutto ti ricorda che lei se ne č
andata, perfino un semplice film.
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- Verdone (dalla TV):
Quale ragazza, Adriana? Sto solo!
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- Sono rimasto da solo
in una casa vuota,
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con un analista
perchč sto pure in analisi
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e tanta solitudine,
hai capito? Tanta.
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- Senti, vuoi che cambio?
Se vuoi, io cambio, eh? - Mh!
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- Mi vuoi piů risoluto, piů torte,
piů cinico? Dimmi che vuoi.
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- Attrice: Quanto mi sei mancato!
E quanto mi mancherai!
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- Uomo: Allora sei costretto
a ricorrere ai mezzi piů bassi,
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che non avresti il coraggio
di confidare a nessuno.
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''Amore tragico'' no.
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''Separazione:
come riprendersi in 12 passi''.
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''Quando lei ha detto basta''.
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ll primo passo da neo single:
quello che č importante č lo stogo.
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Alzati, uomo terito,
riprenditi. Urla.
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(sommessamente) Ah...
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(in crescendo) Ah... Ah... Ah!
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(ALEX GRlDA)
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- Vicino: Oh! Hai finito?
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Che stai a prova' l'allarme? Eh?
Te va de gioca'?
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- Guarda che te vedo!
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lo er giorno lavoro
e la notte vojo dormi', capito?
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- Si te rode,
vatte a ta' 'na passeggiata!
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- Uomo:
Ho conosciuto Alex per lavoro
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e torse č proprio
perchč sa di cosa mi occupo
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che sono diventato
il suo miglior confidente,
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e mi ha raccontato tutto
di queste quattro diciassettenni,
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un'etŕ in cui le ragazze
sono a dir poco complicate.
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Si tanno chiamare le ''ONDE''
dalle iniziali dei loro nomi:
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Olly, Niki, Diletta ed Erica.
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Naomi! Dovresti
ta' sul serio la modella!
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Capirai,
con quello che se beve!
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- Uomo:
Olly, vero nome Olimpia,
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estroversa, disinibita, casinista,
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diciamo che lei all'amore
ancora non ci crede troppo.
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- l ragazzi vanno presi e lasciati.
Sesso, solo sano sesso! - Ma va'!
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- Uomo: Erica, piů tranquilla di Olly,
č giŕ fidanzata,
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o meglio č fidanzata
da troppo tempo con un ragazzo
-
troppo preciso, troppo metodico
e, soprattutto, troppo noioso.
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Amore, dobbiamo finire
di ripassare per domani.
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- Non mi va di tare tardi.
- Madonna, Gio', non rompere!
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Vabbč, vado a casa.
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Questo č lo scotto
che si paga per amore.
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- Uomo: Diletta: sana, saggia, sportiva.
Una sola cosa la separa dalle altre,
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una cosa che le ONDE
le ricordano sempre:
-
č ancora vergine.
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Si, ma, e tu quando lo paghi
questo scotto?
-
Che palle!
Ve l'ho giŕ detto mille volte:
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al momento giusto
con la persona giusta.
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- Ma la ragazza di cui mi sono
dovuto occupare di piů č lei:
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Niki, imprevedibile,
a volte ragazzina,
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poi improvvisamente donna.
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- Generosa, crede nell'amore
e nella torza del sogno.
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(CAMPANELLO PORTA)
-
A bello! Ma che tai, non vieni
alle teste dove mi inviti?
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Alessia era molto dispiaciuta.
-
Mh, si, scusa, Pietro,
mi sono dimenticato.
-
Meno male che mi sono ricordato io!
Stasera tacciamo fiesta!
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- Te l'ho portata qua!
-Alex: Pietro?
-
- Dai, ragazze, salutate Alex!
- Ciao!
-
Che tai? Che stai tacendo?
-
- Come che taccio? Facciamo una testa.
-A casa mia?
-
E che a casa mia,
con mia moglie?
-
Loro sono le modelle russe della
vostra ultima campagna, le riconosci?
-
Veramente le avevamo scelte
per lavorare.
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- Un sacco di gente si porta
il lavoro a casa. - Si, vabbč.
-
- Che tai? - Che č?
- Lo devi offri alla russa. - Ah.
-
- Che sandali ti sei messo?
- Perchč? - Sembri un trate!
-
- So' brutti?
- Eh! Non se possono vede'.
-
Da casa.
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Eccoci!
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- Uomo: L'uomo abbracciato
a questa bella ragazza č Pietro,
-
uno dei migliori amici di Alex.
-
- Fa l'avvocato,
ha due figli, č sposato,
-
ma questa non č sua moglie.
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- E neanche questa.
-
- Sua moglie si chiama Susanna
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e ha appena scoperto
che lo yoga con i figli
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č una disciplina
che aiuta l'armonia tamiliare.
-
Ecco, questo č il momento: state
aprendo un contatto con la terra.
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- Mamma, io c'ho tame.
- Sst, zitto! Non senti il momento?
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- Ci sono poi Flavio e Cristina
-
e questo č il loro momento
di massima passione.
-
- Tisanina? - Eh?
- Brodino. - Eh.
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(BRUSlO DALLA TV)
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- ...ed Enrico e Camilla.
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- Lei scalmanata e libera,
lui irrequieto, paranoico
-
e fissato con qualsiasi
tipo di evento culturale.
-
- Una coppia
veramente malassortita.
-
- Questo strano tipo
Alex non lo conosce ancora,
-
ma si rivelerŕ
una persona importante,
-
anche se il loro rapporto,
come ora vedrete,
-
non č proprio partito
con il piede giusto.
-
Ciao, ti ricordi di me?
-
No, mi dispiace, scusa.
-
lo lavoro in agenzia,
-
ho la scrivania accanto
a quella di Elena. Andrea Soldini!
-
- Alex: Ah, si...
Scusa un attimo, eh, Andrea.
-
Scusa, puoi venire?
Ti devo parlare. Scusa.
-
Ti rendi conto
di chi mi hai portato a casa?
-
Certo, t'ho portato
tre modelle russe, tre fighe!
-
M'hai portato uno
che mi parla di Elena.
-
lo come taccio
a staccare la spina?
-
Hai 'sta ossessione Elena, Elena...
Te devi liberare.
-
- Facciamo l'insalata russa.
- No. - Si, guarda che romantica!
-
- Guarda come mangia la ciliegia.
-
- Pensa quando mangia il bananino.
-Ah, e dai!
-
Senti, sono le 2:00,
io vado a dormire.
-
- Uomo: ''Goditi potere e bellezza
della tua gioventů''.
-
- ''The Big Kahuna.''
-
Ragazze, tenete,
questi sono per voi. Uno a te...
-
-A che servono 'sti occhialini?
- Facciamo il Bum Bum Car:
-
č come l'autoscontro,
perň con macchine vere.
-
Quindi scoppiano i vetri,
saltano gli sportelli...
-
Questi servono
a proteggere gli occhi!
-
Tieni. lo non lo taccio.
-
- Ma č fichissimo, l'ho tatto la scorsa
settimana, non č successo nulla. - No.
-
-Voi?
-Vabbč!
-
Madonna, ma chi č quello?
E'fichissimo!
-
Se lui guida,
io sto in macchina con lui.
-
Olly, e tiette 'na volta, madonna!
-
(CLACSON)
Eccoli! Oh, stanno arrivando!
-
(SGOMMATE.
APPLAUSl)
-
- Uomo: 5 macchine rubate,
prese da un carrozziere per 1.000 euro.
-
- Ci si scommette sopra
e l'ultima che cammina, vince.
-
- ll rifiuto del sistema.
E' vero, sarŕ sbagliato,
-
ma quanto mi piacerebbe
essere li in mezzo!
-
Ciao, Niki.
Che tai, vieni con me?
-
Se vinciamo, con i soldi
ti porto a cena e tacciamo pace.
-
Fabio, non stiamo piů insieme.
Quindi niente cena, okay?
-
Va bene, come vuoi.
-
Ragazze, sono di nuovo su piazza.
lo e Niki ci siamo lasciati,
-
quindi chi vuole
venire con me, prego.
-
- Niki: Fabio. Non ci posso credere.
Mi sembrava bellissimo.
-
- Fabio: #Col tuo viso solare,
col tuo sorriso speciale,#
-
#con il tuo sguardo d'amore,
negli occhi lo stesso sapore.#
-
- Niki: Morivo per lui.
-
- La mia prima volta,
il mio primo amore.
-
- E ora lo guardo
e non sento niente.
-
- lnsomma, niente, no.
Perň quant'č stronzo!
-
(CLACSON)
-
(GRlDA.
SGOMMATE)
-
(GRlDA.
APPLAUSl)
-
(ELENA ANSlMA)
-
(COLPl ALLA PORTA)
-
Eccolo...
-
- Che c'č? - Tuo amico male,
malissimo. Andiamo.
-
- Ma chi? Dove?
- Tuo amico, sta nel bagno.
-
- Ylenia: Eccolo, sta qua.
-
- Che č successo?
- Scusa, ma sono cardiopatico.
-
- E allora?
- Ho tatto un tiro di cocaina.
-
Ma come cocaina?
Ma che sei scemo? Madonna mia!
-
Vabbč. Alzati, respira. Prendilo
dall'altra parte. Dov'č Pietro? Pietro!
-
Aiuto! Uomo quasi morto. Aiutatemi!
(SlRENA)
-
Zitta, la tate sta' zitta a questa?
-
Che č successo, oh?
-
- Alex: L'amico tuo
si č tatto un tiro di cocaina
-
ed č cardiopatico.
-
Ma che sei scemo? Sei scemo?
-
Nun te preoccupa',
-
giŕ abbiamo chiamato l'ambulanza
e i Carabinieri, tranquilla!
-
Scusate. Ne ho presa un po'
a casa di Alessia.
-
- Soltanto che... - Che?
- Chi me l'ha data non posso dirvelo.
-
Che ci trega chi te l'ha data!
Deficiente! (CAMPANELLO PORTA)
-
- Deficiente.
- No, te deficiente.
-
-Ah, io deficiente? - Eh!
- Lui deficiente.
-
Hanno suonato, ho aperto.
-
- Buonasera.
- Alex: Buonasera!
-
- Portantino: Chi si sente male?
- Lui. - Lui.
-
Misuriamo subito la pressione.
-
Signori che succede qui?
Strani testini, sembra.
-
Magari! Stavamo tra amici, abbiamo
bevuto qualcosa. Tutto tranquillo.
-
- Come ti senti?
- Malissimo!
-
- Che ta, scrive?
- Perchč, si preoccupa?
-
No, era cosi per dire,
visto che č casa mia.
-
E queste signorine?
Sono straniere?
-
Si, russe, ma tutte
con permesso di soggiorno.
-
- Pietro:
Si, ma tutto in regola, eh!
-
- Alex: Sono modelle
di una nostra campagna pubblicitaria.
-
lo sono un creativo.
-
lo un avvocato. Le posso
offrire qualcosa, capitano?
-
- Brigadiere. - Brigadiere, scusi.
Volevo dire che... Scusi.
-
E'tutta colpa mia. A me stava
andando bene con le ragazze...
-
lrina, le posso presentare
il nostro capitano?
-
- Brigadiere.
- Buonasera.
-
Parla bene italiano,
č affascinata dalla divisa.
-
lo sono generoso,
ho coinvolto i miei amici,
-
lui č cardiopatico,
giuro non lo sapevo,
-
ha bevuto, ha mischiato,
troppi caffč... - Troppi caffč?
-
- ll caffč ta male.
- Carretti, scrivi: troppi caffč.
-
Troppi caffč, eh?
Come sta il signore?
-
Non grave, ma lo portiamo
in ospedale per accertamenti.
-
- Ciao, Alex. Grazie di tutto.
- Carretti: Che tacciamo?
-
Allora, signori, per stavolta
siamo a posto cosi,
-
ma attenti a quello che tate
e niente schiamazzi notturni.
-
- La prossima volta arriviamo, ma col
mandato. Chiaro? - Non si preoccupi.
-
-Arrivederci.
- Alex: Grazie. Buon lavoro. Grazie.
-
- Serra: Arrivederci!
- Alex: Arrivederci.
-
Ahň, t'ho tolto da 'sti casini,
manco col rito abbreviato, eh?
-
-Adesso la testa č finita;
via tutti. - Sicuro? - Sicuro.
-
- Pietro: Ragazze, andiamo!
-
-Almeno una serata divertente,
movimentata, da ripetersi. - Si.
-
ll prossimo weekend?
-
- La giacca!
-
- Uomo: E quando meno te l'aspetti,
-
quando credi che tutto
vada per il verso sbagliato,
-
che la tua vita programmata
in dettaglio nautraghi,
-
(SVEGLlA SUONA)
-
ecco che improvvisamente accade.
-
Porca miseria!
-
Fatti questo come tatuaggio:
un eletantino.
-
Perchč si deve tare un tatuaggio?
Se č come te che te ne sei tatti tre!
-
Pertorza, pari porta sfiga.
-
- Buongiorno, papŕ. - Ciao.
- Buongiorno, mamma.
-
Amore, ti siedi
e mangi una cosa, dai.
-
Bevo solo un po' di succo,
sono in un ritardo tottuto.
-
- Sei sempre in un ritardo tottuto!
- Oh! Ma che parole sono?
-
-Vai piano in motorino! - Me lo dici
ogni mattina! Non portarmi sfiga!
-
Chi le insegna queste parole?
''Sfiga'', ''iella'', sei te!
-
Ma si puň sapere
dove cavolo guardi?
-
No, guarda che veramente
ero io che avevo la precedenza.
-
Che dici, deficiente? Avevi
lo stop, tu, no la precedenza!
-
- Lasciamo perdere, come stai?
- Mi ta malissimo il gomito.
-
- Fa' vedere. Muovilo.
- Si, lo muovo, lo muovo.
-
Guarda, neanche la giacca
ti sei rovinata!
-
Guarda la portiera, invece,
tutta rovinata, guarda.
-
Tu guarda i miei pantaloni,
tutti strappati sul sedere.
-
Ma se li portate tutti cosi
i pantaloni.
-
Che dici? Questi erano nuovi!
Fornarina, hai presente?
-
Certo, dai,
ti do una mano. Tieni.
-
Oh! Attenta, attenta!
-
Madonna, quanto rompi,
sembri mio padre.
-
Non avete rispetto
per le cose degli altri voi.
-
- Ora sembri mio nonno.
- Pure!
-
Ma guarda che danno!
La ruota davanti č tutta storta.
-
Mi spiace, ma io non posso guidarlo.
Mi devi accompagnare a scuola.
-
Non posso,
sono in ritardo, mi spiace.
-
Chiamo i vigili,
l'ambulanza, i Carabinieri,
-
poi vediamo a che ora arrivi.
Andiamo, dai.
-
(''SHE'S THE ONE'' DA AUTORADlO)
-
No, prego, sali tranquillamente.
Non c'č nessun problema.
-
Al Giulio Cesare, Corso Trieste.
Sbrigati, mi chiudono il cancello.
-
- Non so, qualcos'altro?
- No.
-
- No, per sapere.
- Bella la canzone! - Eh.
-
- Comunque io sono Niki.
-
Alessandro Belli.
-
- Scusa, i piedi? - Cosa?
- l piedi dal cruscotto, li togli?
-
- Si, Alessandro Belli.
- Non lo so.
-
Non ce l'hai un soprannome,
un modo in cui ti chiamano gli amici?
-
Mi chiamano Alex.
-
-Ah, vai di qua! - Ferma! Che tai?
- Tagliamo. Lo ta pure mia madre!
-
Togli le mani! Non vedi
che č una corsia preterenziale?
-
Ecco, lo sapevo,
mi hanno tatto la multa.
-
-A rosicone!
- Che tai? Entra dentro!
-
Scusa, ma io li odio i vigili,
č piů torte di me.
-
Ci manca solo che ci arrestano
per oltraggio a pubblico ufficiale.
-
- Madonna, come sei esagerato!
Mamma mia! - lo sono esagerato?
-
Mi vieni addosso,
mi sporchi la macchina,
-
poi ci tanno la multa, ci arrestano.
Le abbiamo tatte tutte.
-
lo e te
non andremo mai d'accordo.
-
lntatti non dobbiamo andare d'accordo,
dobbiamo solo non tare un incidente.
-
-Veramente lo abbiamo giŕ tatto.
- Eh.
-
Comunque, termati qua
che questa č la mia scuola.
-
- Questa?
- Si, questa qui.
-
- Alex: Tieni, il mio biglietto
da visita con tutti i contatti,
-
per l'assicurazione mi chiami,
- Creative director.
-
- E' un ruolo importante?
- Piů o meno.
-
Sapevo che potevo tarti
una causa con i controfiocchi.
-
- E guarda che, se questo č talso,
io adesso prendo la targa, eh?
-
E se č talsa anche quella?
-
- Capo!
- Ciao!
-
Che fine hai tatto?
Ti aspettavo ieri alla mia testa!
-
Scusa, ma non ce l'ho tatta.
Non sai come stavo, guarda.
-
- Ciao, Sandra.
- Ciao!
-
- E' arrivato solo due minuti ta,
non ti preoccupare. - Meno male.
-
- Tu siediti se vuoi, ti chiamo io.
- Okay, grazie.
-
(ALEX SOSPlRA)
-
Stai pensando
se ci siamo giŕ conosciuti?
-
Si, intatti.
-
- Piacere, Marcello Santi.
-Alessandro Belli, piacere.
-
Avevo l'ufficio sopra Elena.
-
-Ah. Pure tu? - Cosa?
- No, niente. Dicevo, che ci tai qui?
-
Ho un appuntamento con Leonardo.
(TELEFONO SQUlLLA)
-
-Ah. Anch'io. - Lo so.
- Sandra: Si? Si, va bene.
-
- Ha detto Leonardo che potete salire.
- Grazie.
-
Prego.
-
Oh, eccoli qua.
Accomodatevi, ragazzi.
-
- Bello, De Kooning, vero?
- Giŕ.
-
Ah! Eletantini,
Gio Ponti, 1930. Belli.
-
- Bravi,
cosi mi piacete: competitivi.
-
- Cosa c'č qui sotto?
- Tutto. - Niente.
-
Giusto, Alessandro. Tutto.
Tutto quello che ci interessa.
-
Queste sono le caramelle LaLUNA,
il tuturo della nostra agenzia.
-
Ci offrono 14 milioni e un'esclusiva
di 2 anni pertutti i prodotti LaLUNA.
-
l giapponesi hanno indetto
una gara tra le nostre agenzie.
-
Allora io che cosa taccio?
Li copio, lo taccio sempre:
-
una gara tra Alessandro Belli
e Marcello Santi.
-
(CELLULARE SQUlLLA)
-
- Scusate. Pronto?
- Ehi, Belli, come va? Ho preso 7!
-
Hai preso 7?
-
Si, esatto!
Non mi capitava da una citra.
-
- Scusi, ma chi parla?
- Come chi parla? Sono Niki.
-
- Niki? - Si, quella che stamattina
stavi per uccidere.
-
Ah, si... Ciao, come stai? Sono
in riunione, scusa, non posso parlare.
-
E io a scuola, in sala protessori.
-
Qui non si puň parlare
liberamente al cellulare!
-
Se mi succedesse qualcosa?
-
Scusa, dobbiamo parlare dopo,
assolutamente.
-
Ne ho parlato col meccanico.
E' passato a prendersi le chiavi.
-
Si, no...
Non posso parlare.
-
Un attimo! Okay, devo attaccare.
Ci vediamo all'uscita.
-
No, Niki, no...
-
Cavalli, ma che ci tai
nella sala protessori?
-
Stavo ripassando.
-
Ma quale ripassando!
Spegni quel cellulare, torza.
-
Non mi tare pentire
del 7 che ti ho dato.
-
- ll 7 me l'ha contermato? - ''ll 7 me
l'ha contermato''? Fila in classe.
-
Presta, che c'č? Pure tu?
-
E' stato ingiusto con me.
Vorrei trattare il mio voto.
-
Dici ''trattare'', eh?
Quindi vuoi tare come diceva Cicerone:
-
''Aliquem liberalitertractare''.
- Cioč?
-
- ''Bisognerebbe
trattare bene qualcuno''. - Esatto!
-
- Non č il tuo caso. Ciao.
- Mortacci tua!
-
- Si? - Sandra,
li taccia entrare. - Subito.
-
Avrete i vostri assistenti personali,
-
gente che non vi deluderŕ.
Vedrete, persone di ottima fiducia.
-
Alessia č perfetta
per questo lavoro.
-
- Alessia sarŕ
l'assistente di Marcello.
-
- Tu e lei
lavorate insieme da troppo
-
e io voglio creare nuove sinergie.
- Benissimo,
-
- Piacere. Faremo
un ottimo lavoro insieme.
-
- Leonardo: Perte, Alessandro, la tua
ombra perfetta, il genio della grafica.
-
- Eccolo qui: Andrea Soldini.
- Salve! Ciao, Alex.
-
- Bene, ragazzi,
adesso andate e lavorate sodo.
-
- ln palio c'č il ruolo
di creative manager estero
-
e un notevole aumento di stipendio.
-
Chi perde, verrŕ trasterito
alla nostra agenzia di Lugano.
-
Perfetto.
-
-Vedrai, Alex, andremo tortissimi!
- Si, come ieri sera.
-
Chi č quello?
-
ll tratello dello sfigato
che ha mollato dopo Natale.
-
- Non sa cosa lo aspetta!
- Ciao, amore.
-
- Hai visto i tuoi amichetti del
Bum Bum Car? - Si. Capirai!
-
- Capirai! Non voglio che ci vai piů.
-Ancora? Che palle! Mollami!
-
Fichissimo.
(CLACSON)
-
Scusa, tieni, eh?
-
- Niki: Allora,
come č andata al lavoro?
-
Bene. Bene, come al solito.
-
Scusa, gentilmente,
puoi togliere i piedi dal cruscotto?
-
Madonna, oh, sei antico!
-
- Fai tanto il finto giovane
con le Adidas sotto al vestito scuro
-
e poi rompi le palle?
-
Che c'entra? E' la tenuta da lavoro.
La sera sono molto piů sportivo
-
Ancora piů finto giovane.
-
Vabbč, senti lasciamo perdere.
Dov'č il meccanico?
-
Ah... Ha detto
che non ce la ta per oggi.
-
- Come non ce la ta? - No.
- Che vuol dire?
-
Che vuoi? Ma prima stondi i motorini,
poi ti stupisci?
-
Ma io che ti sono venuto
a prendere a tare, allora?
-
Mi hai messo sotto stamattina
e non mi offri neanche una cosa?
-
Dai, tacciamo due passi, no?
Ci riconciliamo.
-
E vabbč, riconciliamoci.
-
Ma sei sicura? E' centro storico,
non si puň parcheggiare.
-
Anche i vigili pranzano.
Andiamoci a prendere un trullato.
-
Chi arriva ultimo paga.
-
No... Ma come
''chi arriva ultimo paga''?
-
- Uomo: ''Chiunque abbia amato
porta una cicatrice''. De Musset.
-
- Solo che a volte se ne dimentica.
-
Aspetta!
-
- Oh, ma che tai, superi?
- No, non vale!
-
- Due trullati.
- Cassiera: Ecco a lei. Grazie.
-
(CELLULARE SQUlLLA)
Grazie. Posso avere la cannuccia?
-
- Mamma! - Dove sei?
- Ehm... ln giro con Olly.
-
Ah, strano, perchč Olly
ha chiamato qui, ti cercava.
-
Volevo dire che... ero fino
a un attimo ta con Olly.
-
E adesso con chi sei?
-
- Ho incontrato un mio amico. - Chi?
- Un mio amico. Non lo conosci.
-
- Vabbč, sbrigati a tornare
che devi studiare.
-
Ti lascio da mangiare in trigo
e non aggiungere bugie.
-
- Mamma?
- Mh, si.
-
- Simona: Tua figlia peggiora di giorno
in giorno, non sai che balle inventa!
-
- Fantasia tertile, come sua madre.
- ln che senso?
-
Non ti ricordi le cazzate
che t'inventavi tu coi tuoi?
-
No. Tipo?
-
Tipo che pensavano che sei
arrivata vergine al matrimonio.
-
(SlMONA RlDE)
-
Beh, non penso
che sia il caso di Niki.
-
Ah.
-
- Me l'hanno portata via.
- Sei sicuro? Non era piů avanti?
-
Ma no, era sotto l'arco,
adesso come tacciamo?
-
ln qualche modo risolviamo.
-
Meno male che i vigili
stavano a pranzo.
-
Ti dico che non salgono mai
i controllori, stai tranquillo.
-
Buongiorno. Biglietti, grazie.
-
Biglietti, grazie.
-
- 86,15 euro? - Poliziotto: Si,
piů la multa. - Pure? - Si.
-
-Ah, capito?
- Che c'č?
-
Niente, mi conveniva
ricomprartelo nuovo il motorino.
-
Madonna, non c'č niente di peggio
che il braccino corto, eh!
-
(CELLULARE SQUlLLA)
- Ecco il resto. Prego.
-
- Alex: Pronto?
- Ciao, Alex, sono Andrea Soldini.
-
Ciao, Andrea, come stai?
-
- Siamo qui tutti in ufficio.
-
- Ci chiedevamo se passavi
piů tardi. - Fammi guidare!
-
- Scusa un attimo. Ho detto di no!
- Ho la patente, dai!
-
- Si, Andrea, scusa,
ma ho tatto un po' ritardo,
-
perň tacciamo cosi:
ispirazione libera,
-
cioč ognuno segua
il proprio metodo. Si.
-
- Avanti!
-
Va bene, allora procediamo. Ciao.
(SCHlANTO)
-
Ha detto
''oggi ispirazione libera''. Boh.
-
(ALEX SBUFFA)
-
La sto per prendere la patente.
-
- Perň c'ho il toglio rosa.
-Ah.
-
- Ma sta davvero tanto tanto male?
-A pezzi sta.
-
- Flavio: Anche fisicamente.
E' dimagrito, verdastro.
-
- Porello, perň. - Camilla:
Ha preso una bella botta.
-
Con Elena
stavano per sposarsi, eh?
-
lo provo sempre a chiamarlo,
ma o č spento o non risponde.
-
Non ce la ta piů a parlarne.
Solo Pietro c'č riuscito.
-
Mi sono dovuto presentare
a casa sua,
-
stava malissimo, l'ho trascinato
dal letto, piangeva, 'na tragedia.
-
Non mi voleva mandare via.
-
Ho detto: ''Sono 2:00,
domattina ho un'udienza''.
-
- Lui m'ha detto: ''Dormi con me?''
Che gli dici? - Che gli dici?
-
- L'altra sera, no?
- E certo, l'altra sera!
-
Amore, ma quanto sei dolce?
-
Arriva. Evitiamo commenti su Elena,
che in queste situazioni č antipatico.
-
- Flavio: Ciao Alex!
- Ciao, come stai? - Tutti: Ciao.
-
Ciao.
-
Ciao.
-
- Buonasera a tutti.
Siamo pronti per ordinare? - Direi.
-
Ma la signora stasera
dove l'ha lasciata?
-
Senta, ci puň portare dell'acqua
gentilmente intanto?
-
- Faccia la cortesia, grazie.
- Camilla: Che prendiamo?
-
- Flavio: Fanno buone
le ''pennette del guardiano del taro''.
-
Una bella spigola al sale
e passa tutto.
-
- O con un bicchiere di vino.
- Pure le pennette...
-
- Spigola pertutti?
- Spigola.
-
No, cioč, m'ha tregato i soldi!
-
-Vuoi una mano?
- Si, grazie.
-
Sono esperto. Ha tregato
un sacco di volte pure me.
-
- Che volevi?
-A24, un plumcake. -A24...
-
-Wow, grazie!
- Niente. Ciao! - Ciao!
-
- Uomo:
''L'amore č come il tulmine:''
-
''non si sa dove cade finchč
non č caduto''. Henri Lacordaire.
-
- Olly: Ehi! A chi scrivi
questo messaggio? -A nessuno.
-
- E' una cavolata. Fammi vedere!
- No! - Fammi vedere!
-
Erica:
Prendilo, dacci una mano.
-
- Oh! Leggi un po'.
- Erica: Dai che la teniamo.
-
- Fabio: Ecco, brava,
leggilo pure per me, sono curioso.
-
Guarda che comunque non era perte.
-
- Perchč tu le cose
me le dici in taccia, vero, amore?
-
Si, ma non chiamarmi ''amore''.
-
- Comunque non me ne trega
a chi scrivi. - Meglio.
-
Ero venuto a dirti che ho trovato
il mio nuovo nome d'arte.
-
Fabio Fobia. Ti piace?
-
Molto. Originale, soprattutto
per uno che ta hip hop.
-
- Fabio Fobia!
- Oddio, che nome!
-
Sai perchč non ha tunzionato tra noi?
Perchč sei una rosicona.
-
- Olly:
Peggio non lo poteva trovare!
-
- Alex: E'troppo antico, vecchio.
-
Questo lettering č troppo anni '80,
non va bene.
-
Pensiamo alla luna piů in grande,
in senso metatorico.
-
La luna č
un grande melone bianco.
-
Vabbč. Proviamo in senso storico,
torse č meglio, eh?
-
Quando Armstrong sbarcň sulla luna
trovň queste caramelle.
-
Non vorrei passare la vita
nella ridente Lugano.
-
Perchč,
č cosi brutta 'sta Lugano?
-
Non vorrei neanche pentirmi
di averti salvato, l'altra sera.
-
- Scusate un attimo,
c'č un amico.
-
Continuate a lavorare pertavore?
ldee nuove, nuove, dai!
-
- Enrico! - Ti cercavo! Scusa
se non ti ho avvertito, mi spiace.
-
Figurati, che č successo?
-
C'ho un problemino.
Ti dovrei parlare un attimo.
-
Andiamo li
che non c'č nessuno. Vieni.
-
Li, siediti li.
-
- Allora?
-
C'hai 'na taccia!
-
- Che č successo?
- Camilla mi tradisce.
-
- Camilla? Ma figurati!
- No, no, so' sicuro. - E cioč?
-
leri ha lasciato due paia di scarpe
sotto la sedia dov'era il vestito.
-
Eh. E allora?
-
Come allora? Su! Diane Lane
e Richard Gere? ''L'amore intedele''!
-
Lei lascia due paia di scarpe
sotto la sedia: č indecisa
-
perchč ha un altro!
-
-Adesso una perchč č indecisa
č una troia, scusa? - E dai perň!
-
- E che troia? - No, voglio dire
che non č una cosa allarmante.
-
No, lo č invece, Camilla č cambiata
tantissimo in quest'ultimo periodo.
-
- Ma cambiata come?
- E' cambiata...
-
- Quando tacciamo l'amore
adesso č piů... - Piů?
-
- Piů...
- Piů? - Piů vogliosa, ecco.
-
- Beh, magari averli 'sti problemi,
scusa! - Non sto scherzando.
-
Mi devi tare un tavore:
-
vai da un investigatore privato,
si chiama Tony Costa.
-
No, un investigatore privato, no,
ti prego, dai!
-
Sei l'unico a cui lo posso chiedere.
Fallo per la nostra amicizia.
-
- E va bene, dai.
- Grazie! Ti voglio bene.
-
Niente, niente, niente.
Dai, che devo lavorare, su.
-
- Saranno soldi buttati, perň...
- Speriamo, speriamo.
-
Comunque promettimi una cosa:
basta film con Richard Gere.
-
- Basta.
- Basta.
-
(CELLULARE SQUlLLA)
-
- Pronto?
- Niki: Ciao, Alex!
-
Chi parla?
-
Ancora non hai registrato
il mio numero?
-
Ti aspetto all'uscita!
-
-Ah, Ni-- Niki, ciao. Non posso.
-Vabbč, io ti aspetto lo stesso!
-
E va bene,
ci vediamo a scuola.
-
Alex, non sapevo
che avessi una bambina!
-
Eh, nemmeno io.
-
Tieni.
Non mi piacciono i debiti.
-
Ma figurati, per una merendina!
M'ha tatto piacere offrirtela.
-
Va bene. Comunque
io sono Diletta, piacere.
-
E' vero. Filippo.
Non ci eravamo presentati.
-
- Erika: No, no, t'ho detto
di no, m'hai stancato!
-
- Questi litigano sempre!
- Che palle, c'č Fabio. lo vado.
-
- Dove vai?
- Dopo ti chiamo e ti dico.
-
-Vai, vai, presto!
C'č il mio ex! - E allora?
-
- E allora non capirebbe.
- Non capirebbe che?
-
- Non capirebbe e basta!
Poi č manesco.
-
Vabbč, comunque alzati
che č passata.
-
Comunque sei il peggio,
arrivi con mezz'ora di ritardo.
-
Scusa se avevo
un incontro importante.
-
l piedi! Ti chiedo pertavore:
i piedi sul cruscotto no.
-
-Vai di qua.
- Dove? - Qua.
-
- No, cazzo, č chiuso!
- Come chiuso? - Chiuso, chiuso.
-
- Ti presenti alle 14:00,
č normale, no? Dai. -Ah, pure?
-
E adesso come ci vado a Fregene?
-
- C'č una gara importantissima
oggi li. Ci tengo un sacco.
-
- No. -Vero che mi accompagni?
- Non se ne parla proprio. No.
-
Dai, che mi accompagni.
-
- No, non guardarmi cosi.
Sono irremovibile.
-
- Oh, andiamo, andiamo,
andiamo, dai! - Piano!
-
Ma che non ce la tai?
-
- Uomo: ''Eravamo insieme. Tutto
il resto del mondo l'ho scordato''.
-
- Walt Whitman.
-
- Torno presto, eh? - Si.
- Puoi tenermi questo? - Si.
-
Ah, grazie del passaggio.
-
Prego.
-
(Cioč, mi ha dato un bacio
sulle labbra? Stai calmo.)
-
(Vabbč, l'ha tatto cosi,
per ringraziarti, č normale.)
-
(Perň, quant'č bella!)
-
- Niki:
Bello qui, vero?
-
Questa per me č praticamente
una seconda casa.
-
Anche scuola
č un po' una seconda casa.
-
Sai, alla fine
mi piace andare a scuola.
-
(Alex: Mi piace
che si pulisca con la mano.)
-
(Mi piace che si pulisca
con la mano?)
-
(Tu stai proprio tuori di testa.)
-
(Niki: Oddio, che c'č?
Perchč mi guarda cosi la bocca?)
-
(C'ho sicuro
qualcosa tra i denti.)
-
Grazie.
-
(Niki: Eh, no, non ci siamo.)
-
(Bisogna trovare qualcosa di meglio
per rompere il ghiaccio.)
-
- Raccontami di questa competizione
che ti crea questi problemi.
-
- Ci penso io a risolverteli.
- Si? - Mh-mh.
-
E va bene. Allora,
-
un gruppo di giapponesi vuole lanciare
una caramella sul mercato. - Mh.
-
lo e il mio gruppo dobbiamo trovare
il modo migliore pertarlo. Tutto qua.
-
- Com'č tatta la caramella?
-A torma di luna.
-
Wow!. Allora ci penso io.
Sono un'ottima creativa.
-
(CELLULARE SQUlLLA)
-
Mia madre. Mamma?
-
Niki, sono due ore che ti chiamo.
Era sempre staccato!
-
Lo so. Sono da Erica.
Qui non prende bene, lo sai.
-
(Alex: Da quanti anni non avevi
a che tare con queste teletonate?)
-
(Niki: Chissŕ da quanti anni non avrŕ
a che tare con queste teletonate!)
-
Sicura? A me sembra
di sentire il mare.
-
Macchč, stiamo studiando.
Comunque rimango qui a cena.
-
- (sospirando) Va bene,
ma torna presto. - Okay. Ciao.
-
-Vabbč. Ho avuto un'idea fichissima
per la tua pubblicitŕ. - Spara.
-
(Niki: Oddio, ''spara'' no, eh.)
-
Voglio dire ''racconta''.
-
Okay. Vediamo una cittŕ
-
e improvvisamente tutto
si trastorma in pacchetti di caramelle
-
e perfinire la caramella LaLUNA:
LaLUNA, una cittŕ di dolcezza!
-
Carina, ma l'hanno giŕ tatta.
Gomma del Ponte, 1988.
-
1988, io non ero nata.
-
(''LA TUA RAGAZZA SEMPRE''
lN SOTTOFONDO)
-
Niki:
Perchč ci stiamo termando?
-
Aspettami qui, non uscire dalla
macchina, č un quartiere pericoloso.
-
Si, papŕ.
-
(CAMPANELLO PORTA)
-
Salve, sono Alessandro Belli.
Cerco Tony Costa.
-
- Piacere, sono Adele, l'assistente
di Tony. - Piacere. - Prego.
-
Tony! E' perte!
-
- Tony:
E io invece sono Tony Costa,
-
protessione: investigatore privato.
- Salve.
-
- Rompere e salvare unioni
č la mia specialitŕ.
-
- Lo so cosa state pensando:
che dovrei essere un cinico, un venale,
-
uno che sulle emozioni degli altri
passa sopra come un bulldozer.
-
- Ma non č cosi.
Ogni caso mi sta a cuore.
-
- Le coppie in crisi
me le sogno la notte.
-
- E quando scopro un tradimento,
mi viene la colite.
-
- Come vedete, perň, ho imparato
a ostentare protessionalitŕ.
-
- Fa parte del mestiere.
-
- La gelosia č una malattia
irrazionale, paralizzante, assoluta.
-
- Basta una doccia tuori orario,
una nuova pettinatura,
-
un messaggino
al momento sbagliato
-
e siamo disposti a tutto,
pur di sapere la veritŕ.
-
- Per questo persone come Alex
passano di qui,
-
si siedono davanti a me,
si sbracciano
-
e, con occhi supplichevoli,
mi dicono:
-
Guardi che veramente
č per un mio amico.
-
- E io quasi sempre
decido di crederci.
-
Lascia un acconto?
-
- Un anticipo. Si, certo. 1.500, no?
- 1.500, va bene. - Si, ecco qua.
-
Bene, allora, ci riaggiorniamo
tra qualche settimana. La chiamo io.
-
- Grazie.
-Arrivederci.
-
(ALEX SOSPlRA)
-
- Beh, allora?
Chi sta tradendo chi? - Cosa?
-
Non tare il vago.
Hai citotonato all'investigatore.
-
-Avevo detto di restare in macchina
perň. - E' vero, l'avevi detto!
-
- E allora?
- E allora taccio quello che mi pare.
-
Non mi va di parlare
di questa storia.
-
Tranquillo, ne parlo io. Ti sei
lasciato con la tua ragazza, no?
-
Ma che ne sai?
-
Ma si vede. Cioč, sei proprio
in quella tase, un classico:
-
appena vi lasciate,
le altre donne scompaiono.
-
Non mi hai degnato
neanche di uno sguardo.
-
- T'ho guardato, ho guardato
e ho visto una bambina.
-
Mh. E invece tu saresti l'adulto?
-
Uno che vuole scoprire
se lei ti ha tradito.
-
Magari č stata una bella storia,
che bisogno c'č di tarsi del male?
-
Guarda che non č per me.
E' per un mio amico.
-
Si, vabbč, dicono tutti cosi.
(CELLULARE SQUlLLA)
-
ll mio capo.
Pronto Leonardo?
-
Si, si, si,
abbiamo un sacco di proposte!
-
Domani alle 16:00. Certo, come no?
Perfetto. Puntuale. Okay. Ciao.
-
- Cazzo, lo sapevo! Lo sapevo!
- Che c'č?
-
Devo solo trovare un'idea nuova
e geniale entro domani alle 16:00.
-
Perchč non andiamo da te,
cosi troviamo l'ispirazione?
-
- Questa casa č fichissima!
- Grazie.
-
- No! Ma l'hai tatta te
questa pubblicitŕ?
-
Si, ti piace?
-
- Cavolo, le adoro le tue calze.
Certo, le sfilo sempre, eh,
-
perň alla fine
mica le porto tutti i giorni.
-
Certo.
-
- Che c'č su, un terrazzo?
- Si.
-
- Posso?
- Si, si. Prego.
-
Vuoi qualcosa da bere?
Vodka, rum, gin tonic?
-
- Coca-cola, grazie.
- Coca-cola.
-
- Tieni.
- Grazie. - Prego.
-
- Coca-cola e gelsomini.
- Buono?
-
Potremmo inventare una nuova bevanda:
la Gelsomin-cola.
-
Mi vuoi rubare il lavoro?
-
Comunque non tunzionerebbe:
ha un nome troppo complicato.
-
La gente ama le cose semplici.
-
Perň, senti che buono.
-
- Buono.
- E io?
-
Ho un sapore buono io?
-
Niki...
-
- Scusa, ma... č troppo complicato.
- E' una cosa semplice.
-
Alex: Non posso.
-
Puoi, puoi.
-
- Alex: Hai un protumo dolce.
- Gelsomini.
-
- Alex: Non pensare niente.
- Solo con te.
-
- Alex: Tremi.
- Abbracciami.
-
- Alex: Ti voglio.
-
- Quanto sei bella!
-
- Alex: Solo con te.
- Ti voglio.
-
- Solo con te, Niki.
-
- Alex: Bacio.
-
- Niki: Ecco:
- Ancora...
-
- Alex: Ancora...
-
- Niki: Ancora...
-
La ragazza dei gelsomini.
-
Che tai, tumi?
-
A casa non posso mai tumare.
l miei non lo sanno.
-
lmmagino che invece
tutto il resto lo sappiano.
-
- Tipo, che non sono piů vergine?
- Eh, tra le tante.
-
Sei pazzo? Non hanno mai avuto
il coraggio di affrontare il discorso.
-
Anche se,
quando stavo con Fabio,
-
era ovvio, stavamo
sempre chiusi in camera!
-
(ALEX SOSPlRA)
-
- Che tai, sei geloso?
- lo? No, perchč?
-
- E dai, un po'.
- No.
-
Un po'.
(NlKl RlDE)
-
Che figata!
lo non sopporto la gelosia,
-
perň che tu possa esserlo di me...
Posso anche impazzire.
-
Cazzo, ma č tardissimo!
l miei mi si bevono!
-
Devo tornare a casa.
-
- Martini: Palmiri, 4+.
ll solito disastro.
-
Olly, devi tarmi un tavore enorme.
Mi tai due disegni?
-
Non se ne parla.
-
Primo, dove stavi ieri sera,
-
e secondo, soprattutto,
che cosa hai tatto.
-
Ti giuro che, se mi tai
i disegni, ti racconto tutto!
-
- Nei minimi dettagli?
-Va bene, okay. - Okay.
-
- Martini: Severi, parlami
del tuo interessante parallelismo
-
tra la natura matrigna
di Giacomo Leopardi
-
e questa melanconica sofferenza
di Francesco Totti.
-
(RlSATE)
-
E' che, cioč, quello che penso
-
č che comunque č normale
che Leopardi scriveva poesie d'amore
-
un po' strazianti
-
perchč quando uno c'ha il ditetto
fisico, tipo lui che era gobbo,
-
č normale che sei piů cupo, no?
- Dici?
-
- Certo. Ha visto la taccia di Totti
prima del mondiale, dopo l'intortunio?
-
Certo, come dimenticarla?
-
Era serio, sembrava triste.
(RlSATE)
-
lnsomma, protesso',
magari non ha scritto ''A Silvia'',
-
perň a me la caviglia rotta di Totti
me ta pensa' alla gobba di Leopardi.
-
(RlSATE)
-
Comunque vada, so' due poeti, eh?
(RlSATE)
-
Me la togliete una curiositŕ
tutti e due?
-
- Ma voi quest'anno la volete dare
la maturitŕ? O no? -Volendo...
-
- Olly, mi sono innamorata.
- Davvero, e com'č lui?
-
- Bellissimo, ma c'č un problema.
- Sarebbe? Sta con due?
-
- Macchč! Ha 20 anni di piů!
- Davvero, che figata!
-
E io ancora
che perdo tempo con te!
-
- Che succede? - Niki sta
con uno di 20 anni piů grande!
-
- Ma davvero? E' pazzesco!
-Vado a tarmi raccontare tutto.
-
- 20 anni, ti dico solo una cosa. 20!
- Oh, ma siete impazzite?
-
Non va bene, č vecchia,
pure questa č vecchia.
-
Ci vuole qualcosa di nuovo, meno
classico, piů originale, sorprendente.
-
No.
-
Ragazzi, ho visto
i lavori di Marcello:
-
dobbiamo veramente
avere un lampo di genio.
-
Che carino
che sei venuto a dircelo.
-
(TELEFONO SQUlLLA)
Scusa, Alex.
-
- Alex: Pronto? -Alex, c'č...
- Non ci siamo per nessuno.
-
-Va bene, scusa
- Nessuno.
-
(ALEX SBUFFA)
-
''Te la do io l'idea''!
-
ll tatto č
che io sono pazzo, sono pazzo.
-
Sto a cazzeggiare con
una diciassettenne anzichč lavorare!
-
Che pretendi da una cosi? Non ricorda
le cose sue, figurati le mie.
-
Neanche chiama!
-
La chiamo io.
Ma si, la chiamo.
-
- Ciao, Alex! - Ciao, Niki. Come va?
Hai tatto un altro incidente?
-
Macchč, sto benissimo. Ho avuto
un'ottima idea sulla tua caramella!
-
-Ah si? Dimmi.
- Te l'ho pure tatta disegnare!
-
- E perchč non me la porti?
- Te l'ho portata,
-
ma la tua segretaria dice
di non tar entrare nessuno.
-
- Ma dove sei?
- Fuori dal tuo ufficio.
-
- Ma dai! Come stai?
- Bene.
-
- Sono questi?
- Si, sono questi. -Vieni.
-
- Sicuro? - Si, dai, ti presento
il resto della squadra.
-
Ragazzi, lei č Niki. - Salve.
- Tutti: Ciao.
-
- E ci ha portato un'idea.
- Oh.
-
Ho ripensato a quello che mi ha
detto Alex sulla caramella LaLUNA
-
e mi sono venute in mente
delle cose.
-
l disegni li ha tatti
la mia amica Olly.
-
-Wow!. - Uh!
- Niki, ma č bellissimo!
-
- Brava, Niki. - E' bellissimo!
- Bellissimo questo!
-
- Alex: Dai, vieni con me.
-
- Bello, Niki!
(APPLAUSl)
-
Alex: Vai, corri!
-
Tu aspettami qua.
-
Leonardo,
ho una sorpresa perte.
-
Ci sentiamo dopo.
-
Bravi, bravi!
-
-Vieni con me. Grazie, Niki.
- Figurati. Ma dove mi porti?
-
Basta. Per oggi ho finito.
Hai vinto una lezione di guida
-
e puoi stasciarmi la macchina
quanto ti pare. - Tu sei pazzo!
-
Si?
-
-Avverta i giapponesi
che mandiamo le proposte. - D'accordo.
-
- Tony: ''Siamo tatti
della stessa sostanza dei sogni''.
-
- William Shakespeare.
-
- Sei strano stasera.
- lo, perchč?
-
Mi porti a cena al circolo
il giorno del mio compleanno?
-
Mi sembrava un'idea carina, no?
-
Ma giocano i tuoi amici?
-
No, scherzi?
E' solo per stare soli io e te.
-
Auguri!
-
Camilla! Camilla!
Camilla! Camilla!
-
- Che c'č?
-Vieni.
-
- Che c'č? -Allora?
-Allora che? - Tony.
-
- Tony chi?
- Tony Costa.
-
-Ah, Tony; ha accettato l'incarico.
Tutto a posto. - Meno male. - Si.
-
- Oddio, magari c'č giŕ qualcuno
che ci sta spiando? - Magari.
-
- Era quello che volevi, no?
- E' giusto.
-
- Hai pagato per quello.
- E' chiaro, ho pagato.
-
- Senti, ma hai tatto caso
stasera a Camilla? - Cosa?
-
Si č tagliata i capelli.
-
- Beh? - Alex, ''Una donna,
una canaglia'', Lino Ventura:
-
''Quando una donna
cambia taglio di capelli,''
-
''sta per cambiare uomo''.
-
Enrico, nuova regola:
-
no Richard Gere, no film sentimentali.
Si, di nessun genere.
-
Anzi, tatti una bella settimanella
di cartoni animati.
-
- Di cartoni?
- Si.
-
-Va bene. Oh!
- Si?
-
- Grazie, grazie veramente.
- Ma di che?
-
- Tony Costa, tutta la situazione.
- Ma figurati. - Grazie.
-
- Enri'...
- Che č?
-
- Se non mi lasci il braccio...
- Hai ragione! - Ciao.
-
- Oh!
- Si?
-
(sottovoce) Mi raccomando,
se vedi qualcosa...
-
- Pietro: Allora?
Hai finito di tare l'eremita?
-
Tie', mangiati 'sto giapponese.
-
Ti assicuro che qua dentro
e lŕ tuori č pieno di donne
-
li pronte
che ti stanno aspettando.
-
Non ti preoccupare,
ho le mie piccole soddistazioni.
-
Grande! Ma che tai,
non mi dici niente? Anni?
-
- Che c'entrano gli anni adesso?
- Sono importanti!
-
-Anni?
- Diciasse-- - Eh?
-
Diciassette, ma se dici qualcosa
a qualcuno ti stacco la testa.
-
Diciassett'anni? Ammazza che filone
che hai acchiappato. Sei un mito!
-
Oh! Voglio assolutamente
uscire con le amiche, eh?
-
- Alex: Sei malato. No, no.
-
- Mi porti?
Usciamo con le amiche? - No!
-
Sei proprio un intame.
-
-A che ora gli avevi detto?
- Che ne so, ci ha parlato Alex.
-
A che ora?
-
Non lo so, saranno uscite adesso
da scuola e arriveranno, no?
-
'Sta cosa che escono da scuola
mi eccita!
-
- Enrico:
Sono le 14:00, ho tame!
-
- Pietro: Pensi a mangia'? Eccole!
-
- Carino questo posto!
-Vero?
-
Si, ma chissŕ quanto costa!
-
- Pagano loro? lo non ho un euro.
- Stai tranquilla.
-
- No, cioč, ragazzi, me ne vado.
- Dove vai, dove vai?
-
Sono troppo piccole.
-
Per la roscetta prenderei 30 anni
di galera, ci stanno tutti.
-
- Pietro, mi raccomando.
- Si, si.
-
- Niki, ma chi č Alex?
- Quello a capotavola.
-
- Ammazza, che figo!
- Erika: Bello!
-
- Diletta: Gli altri
sembrano tutti brutti.
-
- No, dai. Quello con la cravatta non
č male. - E' sposato! - Sei la solita.
-
- Salve. Ciao, piacere.
- Ciao.
-
- Piacere, Diletta.
- Ciao, Enrico.
-
(BATTUTE SOVRAPPOSTE)
-
Dai, ragazzi ci vogliamo sedere?
-
Dai, seduti!
Uomo, donna, uomo, donna.
-
- Alex: Lei č Niki.
- Piacere. - Niki
-
- E' Niki.
- Ho capito, registrato.
-
Allora, io mi siedo qua.
-
- Pietro: Oh, eccoci qua,
questo č un giorno memorabile.
-
- Ringraziamo tutti Alex. - Tutti:
Grazie. - Ma, no, dai. Di cosa?
-
- Scusa, offri tu, no?
- E certo, offro io.
-
- Champagne pertutti!
- Champagne?
-
Vuoi l'acqua minerale?
Champagne, bollicine.
-
Sapevo che avreste attaccato
con i discorsi sulle discoteche.
-
- Erica: Saranno 20 anni che non
mettete piede dove si balla. Si vede!
-
Guarda che ti sbagli
e anche di grosso.
-
- Siamo stati recentemente... Come si
chiama? - Goa, scusate, non č pratico.
-
- La testa di... - Flavio: Di Giorgio,
dei 40 anni, ricordi?
-
- l 40 anni al Goa? Manco mi' nonna!
- Come?
-
Ragazzi, zitti,
sennň č un suicidio di gruppo questo.
-
- Molto carine queste unghiette viola
un po' aggressive. - Belle, vero?
-
Che vuoi?
-
- Carina la medaglietta.
Mi ricorda il militare. - Davvero?
-
Si ta sesso a 40 anni come a 16.
-
Anzi, a 40 č anche meglio,
c'č piů esperienza.
-
Non c'č tutta la tretta e la toga
dei 18 anni. Non so se mi spiego.
-
Si, ma chi ci pensa adesso
ai 40 anni? Per me la vita č adesso.
-
Sei la figlia di Claudio Baglioni?
-
(RlSATE)
-
- Carina la mollettina
che hai sui capelli. - Grazie!
-
Perchč vi siete fissati su 'sta cosa?
Non sono geloso. Sono geloso?
-
-Ammazza se sei geloso.
- So' geloso? - No!
-
Ma tu non sei gelosa
del tuo ragazzo?
-
lo? Ma quale ragazzo! Ma ti pare
che mi ingelosisco di qualcuno?
-
Brava! Vedi
per esempio lei č aperta.
-
- Olly:
Vado a tumarmi una sigaretta.
-
Anch'io me vado a tuma'
una sigaretta.
-
- Enrico: Pietro, dove vai?
-
- Non ha mai tumato in vita sua.
- Mai. (RlSATE)
-
lnvece di tumarci una sigaretta,
-
perchč non mi tai provare
il bello dei miei 20 anni?
-
Ci tacciamo un giro in motorino,
ci perdiamo nel vento stretti stretti?
-
- Si, ma non troppo stretti.
- Stretti abbastanza.
-
E va bene, tacciamo questo giro.
-
Pietro! Bambini, papŕ!
-
Amore, che sorpresa!
Un bacio a papŕ.
-
- Mamma mi ha portato
a giocare a calcio. - Bravo.
-
- Che tai qui? - Sono qui
a pranzo con Alex. -Alex.
-
Ah, si, le...
-
Dicevo:
-
via Veneto, dritto, Piazza Ungheria,
a sinistra, dritta ed č arrivata.
-
Ma va', va'.
-
'Sti giovani,
manco ti ringraziano.
-
- Stai coi bambini che saluto Alex.
- No! Piange a rotta di collo.
-
Ho tatto una figura col cameriere!
Meglio di no.
-
- Non riesce a superare
il distacco da Elena. - E' dura.
-
Lo saluto lo stesso.
-
No, ma che scherzi? Ma che effetto
gli puň tare vedere noi, i bambini,
-
l'immagine di una tamiglia telice?
Ci vediamo stasera. Rientro.
-
- Hai ragione. Ciao, stella.
- Ciao, amore.
-
Un bacio.
-
- Ciao bambini!
- Ciao, papi!
-
Diletta: Sta ancora
rosicando per Pietro, eh?
-
Pensa se la moglie
vi beccava due minuti dopo!
-
- Olly: Almeno finalmente
capiva con chi si č sposata.
-
Guardate che se quello sta cosi,
la crisi andava avanti da tempo.
-
Si, si. Tutte le giustificazioni
sono buone, Olly!
-
Ma mi spiegate perchč
parlate sempre e solo di me?
-
Qua dentro c'č qualcun altro che
non ce la racconta giusta, vero, Niki?
-
Fai vedere i segni di Alex,
tammi vedere.
-
- Che cretina che sei! E se tosse?
- Ti sei tatta proprio incastrare.
-
Ma che incastrare!
Niki si sta solo innamorando.
-
Hai detto niente!
-
- Madonna, non si puň vedere
questo arredamento. - No, eh?
-
Cambiamo?
-
(''SEMPLlCEMENTE'' lN SOTTOFONDO)
-
Allarga!
-
Buono!
-
Niki, no dai, cosi rimangono
i segni, ti prego. Niki!
-
Cavalli! Buonanotte!
Da Pascal, l'ho detto mille volte...
-
- Niki: Guarda che meraviglia
questo taro. Leggi qui.
-
Si puň diventare guardiani
per un periodo. Non sarebbe bello?
-
- Cosa? -Andare a vivere
in un taro per un po'.
-
Si, bello,
perň decisamente impossibile.
-
Certo che te ormai
sei proprio schiavo del sistema.
-
Lavorare, produrre, guadagnare,
-
e ancora lavorare,
produrre, guadagnare.
-
Cosi ti perdi
tutte le cose belle della vita.
-
- Tipo? - Me.
-Ah, č vero, mi ero dimenticato.
-
- Ma io ti salverň.
- Grazie. - Prego.
-
(CLACSON)
-
- Buongiorno.
- Buongiorno.
-
Buongiorno. Ancora lei.
-
- Carretti:
E la ragazza chi č? Un'altra russa?
-
- No. - No, italiana.
E ho il toglio rosa. - Contermo.
-
Serra:
Vabbč, lasciamoli andare.
-
- Carretti: Arrivederci.
-Arrivederci. -Arrivederci.
-
(ALEX SOSPlRA)
-
- Beh, che č sta storia delle russe?
- Ma no, una cosa di lavoro. Ahia!
-
-Ah!
- Lavoro, eh?
-
Dai, dai, lascia la trizione.
-
(SGOMMATA)
-
- Niki: Sono tornata!
- Simona: Ciao. - Ciao.
-
Dai, che mi tai perdere!
-
- Papŕ, hai tagliato le basette?
- Un po'. - Fico. Sembri piů giovane.
-
-Vado a studiare.
- Ciao, amore.
-
Mh... E'troppo telice.
-
- C'č qualcosa che devo sapere?
- Cioč?
-
- E' andata a letto con qualcuno?
- Papŕ, ancora non l'hai capito?
-
Cioč, io so' l'ultimo?
-
- Che tai? - E'tardissimo.
Devo tornare a casa,
-
ma tu continua a dormire.
Tranquillo. Prendo un taxi, amore.
-
Cos'hai detto?
-
Ho detto... che sono le 2:00
e che prendo un taxi, tu dormi.
-
No, no. Voglio capire
come mi hai chiamato.
-
Ah, giŕ, ho deciso.
-
- Scusa, ma ti chiamo ''amore''.
- Scusa? - Ma ti chiamo ''amore''.
-
Che cosa?
(NlKl RlDE)
-
- Tony: So cosa state pensando:
che č romantico, vero?
-
- Ma gli italiani
sono un popolo di romantici.
-
- Piů del 50%/ dei loro sms comincia
o finisce con la parola ''amore''.
-
lo voglio il divorzio.
-
Avvocato, č una cosa assurda.
Non ci sono ragioni.
-
- Tony: Questo non vuol dire
che i rapporti filino sempre lisci.
-
- Ragazzo:
Quello non č tuo marito?
-
- Ragazza: Si, ma non si č mai
accorto di niente.
-
Se lo dici te...
-
- Tony:
O che non abbiamo ripensamenti.
-
Perdonami.
-
Ho capito che non posso
vivere senza di te.
-
- Tony:
O decisioni definitive.
-
'Sta stronza. ''Forevertorever''
un par de palle! Mortacci tua!
-
- Niki: E dai ti prego, tallo per me!
- Sei pazza, ma perchč? - Dai!
-
- No, mi sembra troppo. -Almeno sto
pure piů tranquilla. - No. - Dai!
-
Tu stai tranquilla, ma io non so
come dirglielo, cosa gli dico?
-
ln tondo vi capirete,
siete quasi coetanei.
-
(ironicamente) Simpatica!
-
Non vuoi tarmi telice?
-
E dai, tammi telice!
-
- Scusi? - C'č il portiere.
- Grazie, eh.
-
(CAMPANELLO PORTA)
-
- Salve.
- Salve, sono Alessandro Belli.
-
- Sono venuto... - Si, certo!
Venga, la stavo aspettando.
-
-Ah, mi stava aspettando?
- Certo. Mi hanno avvertita. -Ah.
-
- Prego. Visto che bel tempo?
- Si, bello...
-
- Si accomodi.
- Grazie.
-
Ecco. Andiamo subito al sodo.
lo ho 39 anni e mio marito ne ha 45.
-
-Abbiamo avuto mia figlia giovanissimi
e io amo molto Niki. - Certo.
-
- Lei ha figli?
- No! No, no... - Peccato.
-
- Non si sa mai cosa possa succedere
e invece per lei vorremmo sicurezza.
-
Certo, certo.
-
Non le offerto niente da bere.
Vuole qualcosa?
-
Un bicchiere d'acqua, grazie.
-
Per quanto mi riguarda
non ho proprio nessun dubbio.
-
Son contenta che la scelta
sia caduta su di lei,
-
Si, lei mi dŕ
una sensazione... di fiducia,
-
poi ne abbiamo parlato
a lungo con mio marito
-
e insomma siamo convinti tutti e due.
- Con suo marito pure?
-
Per Niki vorremmo...
-
lnvestire 15.000 euro
nel tondo pensionistico.
-
Ah.
-
Che c'č, le sembra poco?
-
No, no giustissimo.
(SlMONA RlDE)
-
Pensavo...
-
- Bene, allora... la taccio
chiamare dal mio ufficio. - Si..
-
Si, cosi avviano la pratica e...
Si, penso che sia meglio cosi.
-
-Aspettiamo la vostra teletonata
e poi tacciamo la firma. - Si. - Okay.
-
-Arrivederci.
-Arrivederci.
-
(CELLULARE SQUlLLA)
-
Si?
-
- Mi ha chiamato il promotore,
quello del tondo pensioni. - Ora?
-
Si. E mi ha detto
che purtroppo oggi non puň venire.
-
- Ci sei, oh?
- Si, si, ci sono.
-
Eh, vabbč, ciao.
-
Non ci credo: mia madre ha scambiato
Alex per uno del tondo pensionistico.
-
E quella ci ha pure creduto!
-
- Perchč, l'hai mandato
a conoscere tua madre? - Certo!
-
- Oddio, andiamo bene!
- Capirai!
-
- Che vuol dire ''capirai''?
- Capirai!
-
Sveglia, Niki!
-
Vuole dire che per lui
sei solo una ragazzina.
-
Quello tra un po'
avrŕ bisogno di donne adulte:
-
gira, lavora, va all'estero.
-
Olly, ma che me la stai a tira'?
E poi io non posso andare all'estero?
-
Che c'entra, torse per una volta
ha ragione Olly.
-
Come tai sapere se puoi
fidarti veramente di lui?
-
lo voglio fidarmi di lui
e poi ci voglio credere nell'amore.
-
- Leonardo: Le idee
non sono passate, mi spiace.
-
Dicono che hanno bisogno
di sogni credibili,
-
non di una ragazza
su un'altalena tra le nuvole
-
o che ta surf tra le stelle.
-
Un mese. Avete un mese,
sennň siamo definitivamente tuori.
-
- Tu come stai?
- Bene.
-
Ho incontrato questa ragazza,
č tranquillissima, carinissima,
-
non crea nessun problema.
-
Veramente una persona
che mi dŕ la telicitŕ, la gioia...
-
(ALLARME DELL'AUTO)
-
- Ma č impazzita?
-Alex!
-
- Ferma! Che tai?
- Lasciami! - Ferma!
-
Ridammi le mie idee! Bastardo!
-
- Ma che succede?
- No, niente, niente.
-
Ti volevo presentare Niki.
Niki, lei č Claudia, mia sorella.
-
Ah, piacere...
-
- T'ha tatto arrabbiare, eh?
E'tatto cosi. - Pure!
-
Vabbč, io vado a casa.
l miei mi aspettano.
-
- Ciao, eh?
- Ciao.
-
E' matta.
-
Spero solo di esserci
quando la presenterai a mamma e papŕ.
-
Perchč, secondo te
come la prendono? Bene, no?
-
- Sul serio ha 17 anni? - Cosa?
Ti sei tatto scappare la mia Elenuccia?
-
Proprio 17-17?
-
l bambini, Alex:
tarne, non mettercisi insieme!
-
Perte ho solo una parola:
guai, tanti guai.
-
Zio, allora anche la tua ragazza
ta la collezione delle Winx?
-
- Forse č meglio che aspetto che ta
18 anni. - Non ha neanche 18 anni?
-
- Susanna: Sicuro
che Alex non rischia la galera?
-
- Flavio: No! Con una
sotto i 16 anni si va in galera.
-
ln ogni caso
Alex potrebbe essere suo padre.
-
- Puň essere suo padre,
ma che problema c'č?
-
- Come che problema c'č? Dai!
- E dai, non tare il moralista!
-
Quali metto?
Queste o quelle rosse?
-
- Esci pure stasera?
- Si!
-
- Non devi dirmi niente?
- No!
-
Tipo qualcosa che riguarda
il tondo pensionistico?
-
Ah, giŕ ma poi l'avete aperto?
-
Ehi! Non tare la spiritosa.
-
Ha 20 anni piů di te,
č un uomo. Pensaci.
-
Mamma, giuro che per adesso
non c'č niente di cui preoccuparsi.
-
(sospirando) Se giuri tu,
sto tranquilla, guarda.
-
Poi almeno te l'ho
tatto conoscere. Ti fidi?
-
No.
-
(MUSlCA)
-
- Niki: Mia madre ha perso
fiducia in me per colpa tua.
-
Anche mia sorella per colpa tua.
-
Mi sento in colpa; pertarmi perdonare
t'ho portato in un centro sociale.
-
- Grazie.
-
Vedi? Questi sono tutti
possibili consumatori LaLUNA.
-
Secondo me questi consumano
tutto tranne le caramelle.
-
Non c'č sera che non tresca
con uno diverso! (RlDONO)
-
- Che bevi?
- Una coca-cola, grazie.
-
Una coca-cola
e una grappa, grazie.
-
- Fabio: Che stai a ta' qua?
-Ahia!
-
- Lasciami, Fabio! Mi tai male!
-
- Questo chi č? -Affari miei!
- Da quanto lo conosci?
-
Che vuoi? Lasciami!
-
- Ecco perchč sei sparita.
- Che succede?
-
- Che devi tarti i cazzi tuoi!
- Niki, se vuoi intervengo.
-
Ti avevo detto
di tarti i cazzi tuoi!
-
- Ragazzo:
Permesso! Che succede?
-
- Bevuto troppo?
Pasticche? Fumo?
-
Macchč! Ha solo preso un cazzotto
in taccia da uno stronzo!
-
-Ah! Brucia, brucia, brucia.
- Scusa, scusa, scusa.
-
Ma che cos'č?
Hai usato questo?
-
- E' per i tunghi.
-Ah! Vabbč, dai, va benissimo!
-
- Comunque mi dispiace per quello
che č successo. -Anche a me.
-
- Dimmi un cosa: č finita?
- Ma no, Niki.
-
Hai paura, eh?
-
Ma no, che c'entra?
E' che uno dei due si tarŕ male.
-
C'č troppa differenza d'etŕ, Niki.
-
Sapevo che sarebbe uscito il discorso,
intatti mi sono preparata, ecco qua:
-
Tom Cruise e Katie Holmes,
-
Luca Cordero di Montezemolo
e Ludovica Andreoli,
-
Woody Allen e Soon-Yi,
-
Pierce Brosnan
e Keely Shaye Smith,
-
tutti telicemente accoppiati
con almeno 20 anni di differenza.
-
Ce la taremo anche noi, amore.
-
-Ah, ah, ah!
- Scusa, scusa.
-
- Tony: ''Una notte d'amore č un libro
letto in meno''. Honorč De Balzac.
-
- Ma a volte quella notte
puň cambiarti la vita.
-
- Ecco, in questi momenti
amo il mio lavoro:
-
quando l'amore non č piů un dramma,
ma una magia
-
e rende improvvisamente la vita
la cosa piů semplice e bella del mondo,
-
e tutto si incastra alla perfezione,
-
e la tua realtŕ č esattamente
come vorresti che tosse.
-
- Allora le idee
che ti mancavano arrivano.
-
(''TOMORROW NEVER''
lN SOTTOFONDO)
-
Ehi, ragazzo delle macchinette!
-
Oh! La ragazza
che non vuole lasciare debiti.
-
- Come stai? - Tutto bene, te?
- Tutto a posto. Che tai qui?
-
- E che taccio qui?
- Domanda scema. - Un po'.
-
- Mi accompagni alla macchina?
Sono in ritardissimo? - Si. - Laggiů.
-
Leonardo:
Sst! Sta arrivando.
-
Se un giorno di questi andassimo
insieme a correre, ti andrebbe?
-
- Si, molto volentieri.
- Dimmi te quando.
-
- Tipo... domenica prossima?
- Si!
-
Yes! Complimenti ad Alex
e alla sua squadra.
-
(TUTTI ESULTANO)
-
Ce l'abbiamo tatta!
-
Complimenti, capo.
-
- Complimenti.
- Grazie.
-
- Bene, allora ci vediamo domenica?
-Va bene, con molto piacere. - Okay.
-
- Un bacio. Ciao.
- Ciao.
-
(STRlDlO DEl FRENl.
SCHlANTO)
-
- Questi sono perte. - Grazie,
ma che hai combinato? - Niente.
-
Stai solo per diventare la protagonista
della nuova campagna de LaLUNA.
-
- Non ci credo. Quando me le hai tatte?
- leri notte mentre dormivi.
-
- Niki: Oh, mio Dio, pazzesche!
No! Non ci credo!
-
- Alex: Ti piacciono?
- Da morire!
-
(CELLULARE SQUlLLA)
-
Olly.
-
Sei pronta a vedermi
in tormato gigante pertutta Roma?
-
Diletta ha avuto un incidente.
Siamo tutte qui all'ospedale.
-
Scusi, scusi.
-
- Niki: Che cazzo č successo?
- Ha battuto la testa.
-
- Dove sta?
- Non si puň entrare!
-
- Dov'č?
- Eccola!
-
- lntermiera: Non potete entrare.
-
-Aspettare tuori. ll medico arriverŕ...
- E' una nostra amica!
-
- ll medico arriverŕ a momenti.
- Momenti? Ma quali momenti?
-
- Fuori. Non potete stare.
- Eccolo. Dottore!
-
La vostra amica ha subito
un torte trauma cranico.
-
Le tunzioni cerebrali sono attive,
ma al momento non possiamo che sperare
-
e aspettare.
-
Aspettare e sperare? Ma come ta
a dire una cosa del genere?
-
Come ta?! Diletta deve guarire,
non puň morire! Deve guarire!
-
Basta! Aspettiamo tuori,
dai. Aspettiamo tuori.
-
-Voglio sapere chi l'ha
ridotta cosi! Chi?! - Lo so io.
-
Le č andata addosso un'auto a Villa
Borghese. Ci eravamo appena salutati.
-
Mi dispiace.
-
(RUMORE DEL RESPlRATORE)
-
-Vi ho portato qualcosa da mangiare.
- Ragazze: Grazie.
-
Ragazze, tornate a casa.
Qui non risolverete nulla.
-
- Niki, Erica, Olly:
#Ci vuole mestiere perchč,#
-
#lavoro di cuore, lo sai.#
-
#Cantare d'amore non basta mai,
nč servirŕ di piů,#
-
#per dirtelo ancora,
per dirti che#
-
#piů bella cosa non c'č,
piů bella cosa di te!#
-
- Erica: Rivoluzione russa?
-
- Questa la so! 1918?
- Ti piacerebbe: 1917. - Cazzo!
-
(RAGAZZE COMMENTANO LE FOTO)
-
Diletta, ti ricordi qua?
Dovevamo tarci le toto da sole.
-
-Alla testa di Marco.
- Che bello!
-
(RAGAZZE COMMENTANO LE FOTO)
-
Guerra civile spagnola?
-
- 1922-1929? - Si, bum!
Hai toppato almeno di 10 anni:
-
1936-1939.
-
- Che palle, non ce la tarň mai!
- Se non ti impegni! Stai studiando?
-
- No, ragazze, non ci riesco.
-
- Niki: ''Sapere aude'':
-
abbi il coraggio di servirti
della tua intelligenza.
-
Capito, Diletta?
-
- E' inutile che tai la turba,
devi tare anche tu la maturitŕ.
-
Allora, adesso passiamo
a una cosa piů difficile:
-
la ''gnosologia'' di Kant.
-
Diletta: Gnoseologia...
-
Devi dirlo con la E.
Sbagli come al solito.
-
''Gnoseologia'' č la parola
piů bella del mondo.
-
S'č svegliata!
-
(RAGAZZE ESULTANO)
-
Grazie! Grazie!
-
Niki, sono veramente telice.
-
Ho una voglia pazzesca
di vederti, amore.
-
Sono a casa,
ma sto uscendo di corsa
-
per andare a controllare
i bozzetti della tua pubblicitŕ;
-
sarŕ una giornata tremenda.
-Almeno sarň sempre li con te.
-
Ma domani ci vediamo?
-
- Si, se ce la taccio, si, va bene?
- Ciao.
-
(NlKl SOSPlRA)
-
- Che ci tai qui?
- Ho sbagliato, ma ho capito.
-
Elena, ma perchč sei sparita?
-
- Te l'ho scritto perchč.
-Ah,
-
quel biglietto,
dimenticavo. Grazie.
-
ln quel momento ho pensato
che sarebbe stato meglio cosi.
-
Quando me lo hai chiesto era troppo,
ho avuto paura. E' normale avere paura.
-
Certo che č normale.
-
-Allora sono sparita, scusami.
- Giusto, tacile sparire, no?
-
Te ne vai, torni...
-
Pensi che le cose poi le trovi
come prima? Le cose cambiano, Elena.
-
Perchč, cosa č cambiato?
Alex, cosa č cambiato?
-
Niente č cambiato.
-
Niente. Fidati di me.
-
Ciao, amore! Che fine hai tatto?
Ti ho cercato tanto ieri!
-
Ehm... ho lavorato un sacco.
-
Che succede, Alex?
-
- Niente, perchč?
- Ti vedo strano.
-
E' che ho ripensato
alla nostra storia.
-
E' la situazione che non va bene.
-
Ancora col problema
della differenza d'etŕ?
-
Dai, lo dice pure la canzone:
''Lo scopriremo solo vivendo'', no?
-
Niki, solo a 18 anni la vita puň
essere meglio di una canzone.
-
- Perchč? - Perchč ci siamo
divertiti, abbiamo sognato.
-
- E'tanto sbagliato vivere un sogno?
- Non č realista.
-
Sei un vigliacco. lo mi sono
messa in gioco, io ti amo.
-
Le cose finiscono se c'č
un motivo valido. Tu ce l'hai?
-
Forse no.
-
Perň non ho neanche
un motivo valido per stare con te.
-
Amore, ma che č? Che hai tatto?
Hai cambiato tutto qua? No, no!
-
Che č 'sta cosa assurda?
No! Sembra la casa dei pazzi.
-
Del resto č colpa mia.
-
- Erica: Vi rendete conto?
-
- E' passato un mese
e guarda come s'č ripresa!
-
Ho sempre detto che era troppo torte
ma ora ti tocca la maturitŕ, non scappi!
-
Tu non ti rendi conto
del rischio che hai corso:
-
potevi andartene
senza averlo mai tatto.
-
- Da domani
si comincia, ci si diverte!
-
Poi se mi diverto troppo,
guarda come finisco.
-
- Olly: lo glielo avevo detto.
- Guardate che sto benissimo! - Eh!
-
- Olly: Comunque, restando in tema,
ti ho portato una bellissima sorpresa.
-
- Guarda chi ti ho portato.
- Ehi!
-
- Si puň?
- Certo!
-
- Come stai?
- Bene.
-
- Ragazze, se se lo tromba,
in ospedale č un mito! - Olly, dai!
-
(''QUANTI ANNl HAl''
lN SOTTOFONDO)
-
(COLPl ALLA PORTA)
Avanti.
-
-Amore, č pronto.
- Devo studiare, non ho tame.
-
- Ehi, ma prima o poi dovrai mangiare.
- Mamma, devo studiare.
-
Basta, č passato un mese.
-
Lo sai quanti ce ne sono lŕ tuori
belli, simpatici, intelligenti
-
e soprattutto della tua etŕ? Eh?
-
- Tony: ''E' meglio aver amato e perso
che non avere mai amato'',
-
diceva Altred Tennyson,
-
ma č anche vero che l'amore
č un po' come giocare a poker:
-
a volte č meglio
andare a vedere quel piatto,
-
perchč almeno rischi di vincere.
-
Niki!
-
Chi č quella? Un'altra sorella?
-
No.
-
Non mi hai detto che era tornata;
avrei accettato tutto piů tacilmente.
-
Mi dispiace, mi dispiace.
-
Non c'era un valido motivo
per stare con me, eh?
-
Mi hai tatto credere che tossi io
a non andare bene.
-
Non dici niente?
-
Certo, in alcuni casi
č molto piů tacile stare zitti.
-
Perň te la voglio dire io una cosa:
-
tra poco avrň la maturitŕ,
-
devo studiare,
sto male, non ci riesco,
-
perň devo prenderla,
perchč significa crescere.
-
Crescere, Alex.
Quello che dovresti tare tu.
-
(''QUELLO CHE Ml DAVI TU''
lN SOTTOFONDO)
-
Voleva sapere a tutti i costi dove
andiamo, ma non le ho detto nulla.
-
Non č che quando arriviamo
quella si butta di sotto?
-
Ma dai, ti pare?
-
Ragazze, sta veramente a pezzi.
-
Non ci posso pensare
a quanto č stato intame Alex.
-
(CLACSON)
-
Ma voi siete pazze!
-
Ragazze, grazie, ma che figata!
-
Si, e qui ho quattro pass
per l'aftershow degli Zero Assoluto.
-
- Perň ora smetti di pensare
ad Alex. -Va bene, ci proverň.
-
-Amore, sono a pezzi.
- Si.
-
- Perň mi aspetti, vero?
Ho l'ayurveda. - Chi?
-
-Amore, il massaggio ayurveda.
Mi aspetti? -Ah, si, come no?
-
- No, se vuoi ci vediamo a casa.
- No, ti accompagno.
-
- Zero Assoluto: #E' stato eterno,
senza fiato, solo un momento,#
-
#giusto il tempo di sentire l'inverno
che ci avvolge stanotte#
-
#e ti ta perdere il senso
che a volte#
-
#sembrava molto piů intenso, molto
piů bello, molto piů torte di questo#
-
#e solo quando ritorni, termo nel tempo,
trovando la torza che ho perso.#
-
- #- Tu... - Tu cosi importante, tu cosi
presente, tu cosi per sempre#
-
#- lo...
- Che mi vesto dei miei limiti,#
-
#tutto se n'č andato,
ma restano i brividi.#
-
- #E mi aspettavo,
sai, tutto piů tacile,#
-
#č che nessuno
ti insegna a ricevere.#
-
- #Forse non serve adesso piů
chiedere scusa,#
-
#lo senti questo silenzio che pesa?#
-
#Non pensavo che#
-
#bastasse cosi poco,#
-
#per ricordare#
-
#chi cercavo di dimenticare#
-
#da tanto tempo#
-
#per paura di non trovare#
-
#un'altra che mi desse#
-
#quello che mi davi tu,
che avevi tu,#
-
#quello che mi davi tu,
che avevi tu,#
-
#quello che mi davi tu,
che avevi tu,#
-
#quello che mi davi tu,
che avevi tu...#
-
- Beh, ma... č tutto a posto, no?
- Diciamo di si.
-
Bene, sono contento.
-
- Questo č pertarle vedere
che ho lavorato seriamente,
-
che non ho rubato
i soldi che mi ha dato. - Certo.
-
- Perň c'č anche questa.
-
Qui ci sono altri togli,
altri giorni, altri tragitti,
-
toto diverse da quelle
che ha appena visto.
-
- Forse. O torse no.
-
Prego, la prenda,
-
cosi lei, o meglio il suo amico,
deciderŕ cosa vuole sapere.
-
Alex mi ha tatto un regalo pazzesco
pertesteggiare la promozione.
-
Magari un po' caro, eh? 1.200 euro,
ma devi vedere cos'č!
-
- E cosa t'ha regalato?
- Spolverino estivo di Scervino da urlo.
-
- Pietro: Non cominciamo
a parlare di spolverini.
-
Ancora non vi siete sposati
e giŕ siamo sprotondati cosi?
-
Tra poco taremo
la classifica delle lavapiatti!
-
Che fine hanno tatto
Alex e Enrico? Che palle!
-
Posso aspettare tutta la vita
un uomo per cena io?
-
Non lo dite a me.
-
- Scusate, la metamorfosi
che ha avuto Alex mentre non c'ero?
-
La casa sembrava il loft
di un ventenne pazzo. (RlDE)
-
- Pietro: Cominciamo a mangiare?
Avrei un languorino. Che dici?
-
(PORTA SBATTE)
Penso che siano arrivati.
-
- Pietro:
La tacciamo questa pasta?
-
- Era ora! - Sono due ore
che abbiamo la pasta in rianimazione!
-
Scusa il ritardo, amore.
Scusate, mi lavo le mani e arrivo.
-
- Pietro: Sbrigati perň!
- Fa' presto, č tutto pronto.
-
- Pietro: Eccolo!
- C'era un sacco di traffico.
-
- Ciao.
- Pietro: Mangiamo la pasta scotta.
-
- Tony: Trovo che la veritŕ
non sia migliore della finzione.
-
- Non che mi piacciano le bugie,
-
ma c'č poi bisogno
di chiamarle ''bugie''?
-
- Non č meglio ''temporanee
sospensioni della realtŕ''?
-
- Per esempio:
-
se quella cartellina rossa
tosse finita in mano a Enrico,
-
oggi le chiacchierate allegre e civili
con Pietro non sarebbero possibili.
-
Com'č la pasta?
-
- Non č tacile dividere
la propria moglie con qualcuno
-
e meno che mai con un amico.
-
(GRlDA E SCHlAMAZZl)
-
lo avrň preso 45, vero?
-
80, rompipalle
che non sei altro, 80!
-
E vi ho tatto un bel regalo
per la maturitŕ: Grecia!
-
No!
-
Oddio!
-
- Niki, se non te lo taccio dimenticare
ad los, mi arrendo. - Speriamo.
-
- Alex: Niki, no, dai, cosi
rimangono i segni, ti prego. Niki!
-
Ma č quello che voglio.
-
Cosi, se mai ci lasceremo,
-
tu un giorno lo vedrai,
ti ricorderai e starai malissimo.
-
- Tony: A volte č un attimo.
Un ricordo e tutto appare nitido.
-
- E con semplicitŕ, la vita
ti ta capire dove hai sbagliato.
-
- Solo tu puoi decidere cosa tare
della tua vita. La ''tua'' vita.
-
Eccoci.
-
Senti, io ne ho presa
solo una di bottiglia,
-
d'altronde gli Alessi l'ultima volta
si sono presentati a mani vuote.
-
No?
-
- Non ce la taccio.
- Cosa? - Mi dispiace.
-
Non ti ci porto piů dagli Alessi,
se ti tanno quest'effetto.
-
No, il problema non sono gli Alessi,
la cosa č molto piů semplice:
-
non ti amo piů. - Cosa?
Cosa c'entra che non mi ami piů?
-
Ti rendi conto
di quello che stai dicendo?
-
Si, purtroppo me ne rendo conto.
-
Dio mio! Ancora con 'sta storia
che me ne sono andata via di casa.
-
Non ti sopporto quando tai cosi.
lo vado. Ne parliamo dopo, eh?
-
- Ah, sei sveglio. Meno male!
-
Amore mio, stamattina
mi sono svegliata e ti ho pensato.
-
Ero ancora tutta eccitata
ripensando a quello che abbiamo tatto.
-
Soprattutto mi eccita da morire
pensare che starai in riunione con lui.
-
Riesci a passare a mezzogiorno?
-
Ho voglia di...
-
Queste le salto
perchč sono una serie di tue porcate.
-
Riprendo da qua.
-
Spero che tu riesca a vincere,
cosi rimarrai a Roma
-
e potremo continuare
a stare insieme,
-
perchč come sto con te,
Marcello...
-
Solo che Marcello,
-
il deficiente che avrebbe dovuto
prendere il mio posto, ha perso
-
ed č stato trasterito a Lugano
-
e, caso strano, paff,
ricompari tu, improvvisamente.
-
Allora sai cosa ho tatto?
Ho preparato queste belle valigie,
-
c'ho messo dentro tutto quello
che c'era di tuo, tutto, prego, prego,
-
c'ho messo dentro
anche le saponette, stai tranquilla.
-
E vorrei che tu tacessi una bella cosa,
che tacessi come le tatine nei film.
-
Anzi, torse piů brava,
piů brava, prego,
-
perchč vorrei che sparissi,
per sempre. Tieni, questa č tua.
-
Alex, non dovevi!
-
Volevo solo ringraziarti, Andrea.
Mi hai aiutato moltissimo.
-
Ma le idee sono tutte tue!
lo ho tatto solo il mio lavoro.
-
Ora perchč
mi ritrovo un computer nuovo?
-
Forse perchč sei un ''amico vero''.
-
Conoscevi Marcello,
hai lavorato con Elena,
-
non č stato poi
cosi difficile scoprirlo.
-
La mail che mi č arrivata
č stata spedita alle 21:45
-
da un computer dell'azienda.
-
E a quell'ora in ufficio
c'eravate soltanto tu e Leonardo,
-
lui non penso che sia stato.
-
Alex, perdonami.
Forse ho sbagliato.
-
Figurati. Anzi, grazie.
-
Questo č il diario di bordo.
La prima notizia l'ho giŕ scritta io:
-
ieri ho lasciato Gio'.
- No! - Niki: Non ci credo!
-
Non solo, voglio tare stragi
incredibili, voglio tare di tutto,
-
ogni pagina avrŕ un nome diverso.
-
Grande Erica!
Questo si che č parlare!
-
Convinci anche queste due, che di
ragioni ne avrebbero pertare casini!
-
lo non piů, mia cara.
Filippo č a casa e mi aspetta
-
e quando tornerň tarň delle tollie
che neanche immagini. - Magari!
-
- Niki: Eccomi qua,
promossa alla maturitŕ,
-
sono qui con le mie amiche
e tutto quello che accadrŕ.
-
- Divertirsi,
divertirsi e non soffrire mai.
-
- Diletta: Ed č amore,
ma ho un po' paura,
-
ma se non ti butti...
Filippo puň essere?
-
- Quanto vorrei essere telice.
Voglio essere telice.
-
- Erica: No, no, sono sicura.
Ho tatto bene a lasciarlo.
-
- A volte si ha paura
di ammetterlo a se stessi.
-
- Era finita, ora ho solo
voglia di innamorarmi di nuovo.
-
- Niki: Non riesco. Bisogna essere
telici per ciň che comunque si č avuto,
-
ma č cosi difficile quando stai male
e qualcosa mi manca da morire.
-
- Mi manchi, Alex,
e non riesco a non pensarti.
-
- Quando perdi il sorriso,
quando vuoi sembrare a tutti telice,
-
quando tai finta, anche
con te stessa, di non pensarci,
-
ecco, torse non basta un viaggio.
-
- Che figata!
- Ma quando l'ha tatta?
-
Ehm, effettivamente
qualcosa mi aveva detto...
-
Certo che sono stati
veramente bravi, eh?
-
- Ormai tanno di tutto, sembrava
veramente che dormisse. - Giŕ.
-
- Simona: Guarda chi c'č.
Vuole proporci un nuovo investimento?
-
- Chi č?
- ll finto promotore finanziario.
-
No, volevo solo darle questa.
-
- Niki non c'č,
torna tra due settimane. - Lo so.
-
Papŕ, chi č, il tamoso fidanzato
di Niki, quello vecchio?
-
Ma che ne sai tu?
Pensa a anda' a casa.
-
- Scusa un attimo.
- No, scusa te, che vuoi tare?
-
Porca miseria, non si legge niente.
Mettiamo su dell'acqua?
-
Perchč, hai giŕ tame?
-
Ma no. Vuole aprirla con il vapore.
-
- Ma dove le leggete queste cose?
- Sull'ultimo numero di Diabolik.
-
Col vapore la apriamo,
la leggiamo e la richiudiamo.
-
Niki neanche se ne accorge.
-
Assolutamente. Niki č maggiorenne.
Ha 18 anni e ta ciň che vuole.
-
- Diamo solo un'occhiatina!
- Lasciami!
-
Dai, io voglio sapere
se Alex e Niki si rimettono insieme.
-
- E' la vita di tua sorella, lascia...
Roberto! - Scusate, pertavore.
-
Niki č stata molto male.
Non mi va piů di vederla cosi.
-
Facciamo una cosa: la mettiamo qui
io ti giuro che non la tocco,
-
ci prendiamo un po' di tempo
per riflettere, okay?
-
Se qualcuno apre questa lettera,
io taccio un putiterio!
-
- Non la devi aprire, chiaro?
- Chiaro.
-
- E anche perte vale.
- Sentito?
-
- Ciao, cosa tai?
- Prendo delle cose che mi servono.
-
La campagna LaLUNA č un successone,
-
i giapponesi ci hanno chiesto
di lavorare su altri progetti.
-
Allora puoi chiamare
il tuo amico da Lugano.
-
- Che vuoi dire?
- Che me ne vado.
-
Ti hanno offerto
un altro lavoro.
-
Se č un problema di soldi,
ne possiamo parlare.
-
No, č che semplicemente
me ne vado in vacanza.
-
Ah, allora ho un'idea:
-
mentre sei via, taccio impostare
tutto ad Alessia, la tua preterita.
-
Non so neanche quando torno.
-
Fai come la pubblicitŕ
del tipo con la carta di credito
-
che si ritrova nudo
sull'isola deserta?
-
Ma perchč pensi
che tutto sia una pubblicitŕ?
-
C'č anche altro nella vita.
-
Sono tornata! Ciao, papŕ!
-
- Eccola. Amore, bentornata!
Che splendore! - Ciao!
-
Ciao.
-
- Hai mangiato? Sei dimagritissima.
- Giŕ ricominci?
-
- E' magra come un'acciuga.
- Guarda come č bella. - Ma si, perň...
-
-Vi ho portato dei regali.
Questo č perte, mamma. - Grazie.
-
Matteo,
queste sono perte, papŕ.
-
E' il sacco di Babbo Natale. Grazie.
-
- Che bello, un pareo!
- Forte, la maglietta dell'Olimpiakos.
-
Hai trovato pure il numero.
-
- Niki: Che c'č,
non vi sono piaciuti i regali?
-
- Hai visto? Abbiamo tatto bene
a non aprirla. - Giŕ. Andiamo, Matte'.
-
Che c'č?
-
Non ci posso credere.
-
- Cosa? - Che sei ancora piů bella.
dopo avertatto l'amore.
-
- Dai, mi prendi in giro?
- E' vero! No, non ti prendo in giro.
-
-Aveva ragione Olly. - Che dice Olly?
- Che ho perso un sacco di tempo.
-
Possiamo recuperare.
-
(VERSl DEl GABBlANl)
-
- Tony: Avete capito ora
cos'ha portato Alex
-
a entrare nell'universo
di bigattini e vermi coreani?
-
- Ma non č finita.
-
- Vi ricordate il taro di Niki
e quel sogno di andarci a vivere?
-
- Ecco, Alex ci č andato.
-
Buongiorno, signora Winspeare.
-
(accento inglese) Buongiorno a lei.
Oggi c'č il rombo, signor Belli.
-
Non per merito mio.
-
- Tony: Ma per realizzare un sogno
bisogna sapere aspettare,
-
riflettere, essere pazienti.
-
- Come per imparare a pescare
o riconquistare una donna.
-
- Da quando vive al taro,
Alex guarda continuamente l'orologio,
-
come se tosse una sorta
di richiamo per Niki.
-
- Ma la bellezza dell'amore
č che non č trutto di nessun calcolo.
-
(CLACSON)
-
Sono 21 giorni, 8 ore, 16 minuti
e 24 secondi che ti aspetto.
-
E allora? lo sono piů di 18 anni
e mica mi sono mai lamentata.
-
Ecco, ripartiamo da qui.
-
(''SHE'S THE ONE'' DA AUTORADlO)
-
Vieni.
-
- Promettimi una cosa.
- Cosa?
-
Quello che sto pensando.
-
Te lo prometto, amore.
-
- Tony:
''ll vero amore č come i tantasmi:''
-
''tutti ne parlano, ma sono pochi
quelli che lo hanno visto davvero''.
-
- La Rochetoucauld.
-
- Tony: Pietro č stato scoperto
da Susanna con una delle sue donne
-
ed č stato cacciato di casa.
-
- E' rimasto intatto
il suo rapporto con Enrico,
-
al quale, naturalmente,
non ha detto nulla.
-
- Camilla, invece,
sembra che trequenti un altro ragazzo.
-
- Flavio e Cristina proseguono
le loro appassionate serate.
-
- Ogni tanto botta di vita:
affittano un horror!
-
- Elena si č trasterita a Lugano,
sperando di riconquistare Marcello.
-
- Per adesso non c'č riuscita.
-
- Andrea Soldini si č fidanzato
con una modella russa.
-
- Non ha mai piů
tatto uso di droga.
-
- Diletta e Filippo
stanno recuperando il tempo perso.
-
- Erika ci ha ripensato
e ha cercato di nuovo Gio':
-
gli ha teletonato
e naturalmente hanno litigato,
-
ma non ha detto nulla alle ONDE.
-
- Simona e Roberto hanno investito
in un tondo pensionistico,
-
ma per se stessi.
-
- Di Niki e Alex nessuna notizia.
-
- C'č chi dice che ancora
non siano usciti da quel taro.
-
- L'altro giorno invece mi č capitata
una cosa strana in ufficio.
-
- Olly: Circa due settimane ta,
questa mia amica di cui le parlavo,
-
č andata in discoteca,
ha conosciuto un ragazzo.
-
Perň ha paura dell'amore.
-
Non mi guardi cosi. Davvero,
non č per me. E' per questa mia amica.
-
Va bene, va bene, č per me.
-
Ma lei non sa, signor Costa, io non
capisco, non sono una che si innamora:
-
ho sempre avuto troppa paura.
-
- Perň, adesso che č successo...
-
beh, č bellissimo, bellissimo!
-
(''SCUSA MA TI CHlAMO AMORE''
lN SOTTOFONDO)
-
Sottotitoli a cura di
STUDlO ASCl - Crema
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