Il nostro sistema per i rifugiati sta fallendo. Così lo possiamo salvare.
-
0:01 - 0:04Ci sono dei momenti in cui
mi vergogno un bel po' -
0:04 - 0:06di essere europeo.
-
0:06 - 0:08Durante lo scorso anno,
-
0:08 - 0:13più di un milione di persone bisognose
del nostro aiuto sono arrivate in Europa -
0:13 - 0:16e la nostra risposta, onestamente,
è stata penosa. -
0:17 - 0:19Ci sono così tante contraddizioni.
-
0:20 - 0:23Piangiamo la morte tragica
-
0:23 - 0:25del bimbo di due anni Alan Kurdi,
-
0:26 - 0:30ma tuttavia, da allora,
più di 200 bambini -
0:30 - 0:32sono annegati nel Mediterraneo.
-
0:34 - 0:35Abbiamo trattati internazionali
-
0:35 - 0:39che sanciscono che quella sui migranti
è una responsabilità condivisa -
0:39 - 0:42e tuttavia accettiamo
che il piccolo Libano -
0:42 - 0:45ospiti più siriani dell'intera Europa.
-
0:46 - 0:50Condanniamo l'esistenza
del traffico di esseri umani, -
0:50 - 0:54e tuttavia lo rendiamo
l'unico modo possibile -
0:54 - 0:56per cercare asilo in Europa.
-
0:57 - 0:59Abbiamo una carenza di forza lavoro,
-
0:59 - 1:04ma impediamo a persone che rispondono
ai nostri bisogni economici e demografici -
1:04 - 1:06di venire in Europa.
-
1:07 - 1:13Rivendichiamo i nostri valori liberali
contro quelli del fondamentalismo islamico -
1:13 - 1:14ma --
-
1:16 - 1:18abbiamo politiche repressive
-
1:18 - 1:21che permettono la detenzione
di bambini richiedenti asilo, -
1:21 - 1:24che separano i bambini
dalle proprie famiglie, -
1:25 - 1:28e che confiscano beni dai rifugiati.
-
1:29 - 1:30Che cosa stiamo facendo?
-
1:31 - 1:33Come siamo arrivati a questo punto,
-
1:33 - 1:38al punto di adottare delle misure così
disumane a una crisi umanitaria? -
1:39 - 1:42Non credo che sia perché
alle persone non importi, -
1:42 - 1:45o perlomeno non voglio credere
che sia così. -
1:45 - 1:48Io credo che ai nostri politici
manchi una visione, -
1:48 - 1:52una visione su come adattare un sistema
internazionale per i rifugiati -
1:52 - 1:55creato più di 50 anni fa
-
1:55 - 1:57a un mondo globalizzato che sta cambiando.
-
1:58 - 2:00Per questo voglio
fare un passo indietro -
2:00 - 2:04e porre due domande fondamentali,
-
2:04 - 2:06due domande che tutti noi dovremmo fare.
-
2:06 - 2:10Prima cosa, perché il sistema attuale
non sta funzionando? -
2:10 - 2:13E seconda cosa, cosa possiamo fare
per aggiustarlo? -
2:15 - 2:17L'attuale regime di protezione
per i rifugiati -
2:17 - 2:21fu creato all'indomani della seconda
guerra mondiale da queste persone. -
2:22 - 2:25Il suo scopo principale è assicurare
-
2:25 - 2:29che quando uno stato fallisce, o peggio,
si rivolta contro il proprio popolo, -
2:29 - 2:31le persone abbiano un posto dove andare,
-
2:31 - 2:35per vivere in sicurezza e dignità,
fino a quando potranno tornare a casa. -
2:35 - 2:40Fu creato esattamente per situazioni
come quella attuale in Siria. -
2:41 - 2:46Tramite una convenzione internazionale,
firmata da 147 governi, -
2:46 - 2:49la Convenzione sullo status
dei rifugiati del 1951, -
2:49 - 2:52e un'organizzazione internazionale,
l'UNHCR, -
2:52 - 2:57gli stati si sono impegnati reciprocamente
ad accogliere nel proprio territorio -
2:57 - 2:59persone che fuggono
da conflitti e persecuzioni. -
3:00 - 3:02Ma, oggi, quel sistema sta fallendo.
-
3:03 - 3:06In teoria, i rifugiati hanno il diritto
di richiedere asilo. -
3:07 - 3:11In pratica, le nostre politiche
sull'immigrazione bloccano loro la strada. -
3:11 - 3:16In teoria, i rifugiati hanno il diritto
di accedere a un percorso di integrazione, -
3:16 - 3:18o di tornare nel paese
dal quale provengono. -
3:18 - 3:22Ma in pratica, rimangono bloccati
in un limbo indefinito. -
3:22 - 3:25In teoria, i rifugiati sono
una responsabilità globale condivisa. -
3:26 - 3:30In pratica, è la geografia a determinare
che i paesi vicini al conflitto -
3:30 - 3:34accolgano una sconvolgente maggioranza
dei rifugiati mondiali. -
3:35 - 3:37Il sistema non è rotto perché
le regole sono sbagliate. -
3:37 - 3:41Siamo noi che non le stiamo applicando
in maniera adeguata al mondo che cambia, -
3:42 - 3:44questo è quello che va rivisto.
-
3:44 - 3:49Quindi vorrei spiegarvi un po'
come funziona il sistema attuale. -
3:49 - 3:51Come funziona realmente il sistema
per i rifugiati. -
3:52 - 3:54Ma non dall'alto al basso,
in maniera istituzionale, -
3:54 - 3:58bensì dalla prospettiva di un rifugiato.
-
3:58 - 4:01Immaginate una donna siriana.
-
4:01 - 4:02La chiameremo Amira.
-
4:03 - 4:07Amira per me rappresenta tutte le persone
che ho conosciuto in quella regione. -
4:08 - 4:11Amira, come circa il 25%
dei rifugiati mondiali, -
4:11 - 4:12è una donna con figli,
-
4:13 - 4:16e non può tornare a casa
perché viene da questa città -
4:16 - 4:18che vedete qui, Homs,
-
4:18 - 4:21che un tempo era
una bellissima città storica -
4:21 - 4:22e ora è ridotta in macerie.
-
4:22 - 4:24Quindi Amira non può ritornarci.
-
4:25 - 4:29Ma Amira non ha nemmeno la speranza
di risistemarsi in una terza nazione, -
4:29 - 4:31perché è come un terno a lotto
-
4:31 - 4:34possibile solo per meno dell'1%
dei rifugiati del mondo. -
4:35 - 4:37Quindi Amira e la propria famiglia
-
4:37 - 4:39devono affrontare una scelta impossibile.
-
4:39 - 4:42Hanno tre opzioni.
-
4:43 - 4:48La prima è che Amira porti
la propria famiglia in un campo. -
4:49 - 4:51Nel campo, potrebbe ricevere assistenza,
-
4:51 - 4:55ma ci sono davvero poche prospettive
per Amira e la sua famiglia. -
4:55 - 4:58I campi si trovano in luoghi
squallidi e aridi, -
4:58 - 4:59spesso nel deserto.
-
5:00 - 5:03Dal campo per rifugiati di Zaatari,
in Giordania, -
5:03 - 5:07di notte si possono sentire
i bombardamenti sul confine siriano. -
5:09 - 5:11L'attività economica è limitata.
-
5:11 - 5:13L'istruzione spesso è di bassa qualità.
-
5:14 - 5:15E in tutto il mondo,
-
5:15 - 5:18circa l'80% dei rifugiati
che si trovano nei campi -
5:18 - 5:21devono restarci per almeno 5 anni.
-
5:21 - 5:23È un'esistenza avvilente,
-
5:23 - 5:25e questo è probabilmente il motivo
per cui, di fatto, -
5:25 - 5:28solo il 9% dei siriani fa questa scelta.
-
5:29 - 5:33In alternativa, Amira può dirigersi
verso un'area urbana -
5:33 - 5:36in un paese confinante,
come Amman o Beirut. -
5:37 - 5:41Questa è la scelta di circa
il 75% dei rifugiati siriani. -
5:42 - 5:45Ma anche in questo caso
le difficoltà sono molte. -
5:46 - 5:50I rifugiati in queste aree urbane
spesso non hanno il diritto di lavorare. -
5:50 - 5:53Spesso non hanno accesso
adeguato all'assistenza. -
5:53 - 5:57E quindi, una volta finiti i risparmi,
ad Amira e la sua famiglia -
5:57 - 6:01rimarrà ben poco e probabilmente
si troveranno in situazioni di indigenza. -
6:02 - 6:04Infine c'è una terza alternativa,
-
6:05 - 6:09ed è quella che sempre
più siriani stanno scegliendo. -
6:10 - 6:14Amira può cercare speranza
per la sua famiglia -
6:14 - 6:18rischiando le proprie vite
in un viaggio pericoloso e rischioso -
6:18 - 6:19verso un altro paese,
-
6:19 - 6:23e questo è quello che stiamo vivendo
in Europa oggi. -
6:23 - 6:29In tutto il mondo, mettiamo i rifugiati
di fronte a una scelta impossibile -
6:29 - 6:31tra tre opzioni:
-
6:31 - 6:35accampamento, indigenza urbana
o viaggi pericolosi. -
6:36 - 6:40Questa scelta, per i rifugiati,
è il regime globale attuale. -
6:41 - 6:42Ma io credo che sia una finta scelta.
-
6:43 - 6:45Io credo che possiamo rivedere
questa scelta. -
6:45 - 6:49Il motivo per cui limitiamo queste opzioni
-
6:50 - 6:53è perché pensiamo
-
6:53 - 6:57che queste siano le uniche opzioni
possibili per i rifugiati, -
6:57 - 6:59ma non lo sono.
-
6:59 - 7:03I politici inquadrano il problema
come un gioco a somma zero, -
7:03 - 7:07come se aiutando i rifugiati,
imponessimo costi ai cittadini. -
7:07 - 7:09Tendiamo tutti a supporre
-
7:09 - 7:12che i rifugiati siano un costo inevitabile
o un peso per la società. -
7:12 - 7:14Ma non è detto.
Possono contribuire. -
7:15 - 7:16Quindi ciò su cui voglio discutere
-
7:16 - 7:20è il fatto che ci siano dei modi
per aumentare le scelte possibili -
7:20 - 7:21a beneficio di tutti:
-
7:21 - 7:23i paesi ospitanti e le comunità,
-
7:23 - 7:27la nostra società e i rifugiati stessi.
-
7:27 - 7:29E voglio proporre quattro modi
-
7:29 - 7:33con i quali trasformare il nostro modo
di percepire i rifugiati. -
7:34 - 7:36Tutti e quattro i modi hanno
una cosa in comune. -
7:36 - 7:40Sono tutti modi per cogliere
le opportunità della globalizzazione, -
7:40 - 7:42della mobilità e dei mercati,
-
7:42 - 7:46e aggiornare il nostro modo di pensare
sulla questione dei rifugiati. -
7:46 - 7:48La prima sulla quale voglio riflettere
-
7:48 - 7:50è l'idea degli ambienti favorevoli,
-
7:51 - 7:54e parte dal semplice presupposto
-
7:54 - 7:56che i rifugiati sono esseri umani
come chiunque altro, -
7:56 - 7:59ma si trovano in
circostanze straordinarie. -
7:59 - 8:01Insieme ai miei colleghi di Oxford,
-
8:01 - 8:04ho intrapreso un progetto
di ricerca in Uganda -
8:04 - 8:07per osservare le vite
economiche dei rifugiati. -
8:08 - 8:12Non abbiamo scelto l'Uganda perché
fosse rappresentativa dei paesi ospitanti. -
8:12 - 8:13Non lo è. È un'eccezione.
-
8:14 - 8:16Al contrario della maggior parte dei
paesi del mondo, -
8:16 - 8:18quello che l'Uganda ha fatto
-
8:18 - 8:20è stato dare ai rifugiati
opportunità economica. -
8:20 - 8:24Ha dato loro il diritto di lavorare.
Ha dato loro la libertà di circolazione. -
8:24 - 8:27Con risultati straordinari
-
8:27 - 8:30sia per i rifugiati che per
la comunità ospitante. -
8:30 - 8:32Nella capitale, Kampala,
-
8:32 - 8:38abbiamo scoperto che il 21% dei rifugiati
ha un'impresa che occupa altre persone, -
8:38 - 8:40e il 40% di questi impiegati
-
8:40 - 8:42hanno la nazionalità del paese ospitante.
-
8:42 - 8:45In altre parole, i rifugiati creano lavoro
-
8:45 - 8:47per i cittadini del paese ospitante.
-
8:48 - 8:51Anche nei campi,
troviamo esempi straordinari -
8:51 - 8:55di attività imprenditoriali
vivaci e fiorenti. -
8:56 - 8:59Ad esempio, in un accampamento
chiamato Nakivale, -
8:59 - 9:02abbiamo trovato esempi
di rifugiati congolesi -
9:02 - 9:05che gestivano attività di scambio
di musica digitale. -
9:05 - 9:08Abbiamo trovato un ruandese
che gestiva un'attività in grado -
9:09 - 9:11di permettere ai giovani
di giocare col computer -
9:11 - 9:15su console e televisori riciclati.
-
9:16 - 9:19Nonostante le avversità
dovute alle restrizioni estreme, -
9:19 - 9:21i rifugiati sono innovativi,
-
9:21 - 9:25e il signore che avete di fronte
è un ragazzo congolese chiamato Demou-Kay. -
9:25 - 9:29Demou-Kay è arrivato nell'accampamento
con pochissimo, -
9:29 - 9:31ma voleva diventare un regista.
-
9:31 - 9:35Così ha avviato una stazione radio locale
con i suoi amici e colleghi, -
9:35 - 9:37ha noleggiato una telecamera,
-
9:37 - 9:38e ora sta facendo film.
-
9:38 - 9:40Ha girato due documentari
-
9:40 - 9:42con e per il nostro team,
-
9:42 - 9:46e ora sta creando un'impresa di successo
partita da niente. -
9:47 - 9:49Sono questi gli esempi
-
9:49 - 9:51che dovrebbero guidare
la nostra risposta ai rifugiati. -
9:51 - 9:53Al posto di considerarli
-
9:53 - 9:56come inevitabilmente dipendenti
dall'assistenza umanitaria, -
9:56 - 9:59dobbiamo fornire loro
le opportunità per uno sviluppo umano. -
10:00 - 10:04Sì, vestiti, coperte, riparo, cibo
-
10:04 - 10:07sono tutte cose importanti
in un momento di emergenza, -
10:07 - 10:10ma dobbiamo anche guardare oltre.
-
10:10 - 10:15Dobbiamo dar loro accesso
a connessione, elettricità, -
10:15 - 10:17educazione, diritto al lavoro,
-
10:17 - 10:19accesso al capitale e ai servizi bancari.
-
10:20 - 10:22Tutte le cose che noi diamo per scontate
-
10:22 - 10:24grazie alle quali siamo connessi
all'economia globale -
10:24 - 10:26possono e devono essere applicate
ai rifugiati. -
10:27 - 10:31La seconda idea di cui voglio parlare
è quella delle zone economiche. -
10:31 - 10:34Sfortunatamente, non tutti i paesi
ospitanti del mondo -
10:34 - 10:36si comportano come l'Uganda.
-
10:36 - 10:40La maggior parte dei paesi ospitanti
non apre le proprie economie ai rifugiati -
10:40 - 10:41allo stesso modo.
-
10:41 - 10:46Ma ci sono ancora altre opzioni
pratiche che possiamo usare. -
10:47 - 10:50Lo scorso aprile, sono stato
in Giordania con un collega, -
10:50 - 10:52l'economista dello sviluppo Paul Collier,
-
10:52 - 10:55e, mentre eravamo lì,
abbiamo avuto un'idea -
10:55 - 10:58insieme alla comunità internazionale
e al governo, -
10:58 - 11:00un'idea per dare lavoro ai siriani
-
11:00 - 11:04sostenendo al contempo la strategia
di sviluppo nazionale della Giordania. -
11:04 - 11:07Questa è l'idea della zona economica,
-
11:07 - 11:11nella quale potremmo potenzialmente
integrare l'occupazione dei rifugiati -
11:11 - 11:14con l'occupazione dei cittadini
della Giordania. -
11:15 - 11:18E a soli 15 minuti dal
campo di rifugiati di Zaatari, -
11:18 - 11:20dove vivono 83 000 rifugiati,
-
11:20 - 11:22c'è una zona economica
-
11:22 - 11:25chiamata la King Hussein
Bin Talal Development Area. -
11:26 - 11:29Il governo ha speso più di
cento milioni di dollari -
11:29 - 11:33per collegarla alla rete elettrica,
per collegarla alla rete stradale, -
11:33 - 11:34ma mancavano due cose:
-
11:34 - 11:37accesso al mondo del lavoro
e investimenti esteri. -
11:37 - 11:40E se i rifugiati potessero lavorare lì
-
11:40 - 11:42invece di essere rinchiusi nei campi,
-
11:42 - 11:46se potessero sostenere le proprie famiglie
e sviluppare capacità professionali -
11:46 - 11:47prima di tornare in Siria?
-
11:48 - 11:50Ne trarrebbe vantaggio la Giordania,
-
11:50 - 11:53la cui strategia di sviluppo
deve fare il salto -
11:53 - 11:56da paese a medio reddito
a paese manufatturiero. -
11:56 - 11:59Ne trarrebbero beneficio i rifugiati,
ma contribuirebbe, inoltre, -
12:00 - 12:02alla ricostruzione postbellica della Siria
-
12:02 - 12:05ammettendo che abbiamo
bisogno di coltivare i rifugiati -
12:05 - 12:08come la miglior fonte per la futura
ricostruzione della Siria. -
12:09 - 12:12Abbiamo pubblicato l'idea
nella rivista Affari Esteri. -
12:12 - 12:14Il re Abdullah l'ha notata.
-
12:14 - 12:17È stata annunciata alla Conferenza
per la Siria di Londra, due settimane fa, -
12:17 - 12:20e in estate verrà iniziato un test.
-
12:20 - 12:24(Applausi)
-
12:25 - 12:28La terza idea che voglio proporvi
-
12:28 - 12:31è quella del matching preferenziale
tra stati e rifugiati -
12:31 - 12:35che possa portare a un lieto fine
come quello che vedete nel selfie -
12:35 - 12:38con Angela Merkel e un rifugiato siriano.
-
12:38 - 12:42Raramente chiediamo ai rifugiati
cosa vogliono, dove vogliono andare, -
12:43 - 12:45ma io affermo che possiamo farlo
-
12:45 - 12:47per il bene di tutti.
-
12:48 - 12:52L'economista Alvin Roth ha sviluppato
un'idea di abbinamento dei mercati, -
12:52 - 12:57dove le classifiche delle preferenze
delle varie parti si incontrano. -
12:58 - 13:01I miei colleghi Will Jones
e Alex Teytelboym -
13:01 - 13:05hanno studiato un modo con il quale
applicare questa idea ai rifugiati, -
13:05 - 13:08chiedendo loro di classificare
le proprie destinazioni preferite, -
13:09 - 13:12ma anche agli stati di classificare
la tipologia di rifugiato che vogliono -
13:12 - 13:15in base alle loro abilità
o a criteri linguistici -
13:15 - 13:17e abbinarli.
-
13:17 - 13:19Ovviamente c'è bisogno di
stabilire delle quote -
13:19 - 13:22basate su cose come diversità
e vulnerabilità, -
13:22 - 13:26ma anche questo è un modo per aumentare
le possibilità di matching. -
13:26 - 13:28L'idea di matching è stata
applicata con successo -
13:28 - 13:33per abbinare, ad esempio,
studenti con università, -
13:34 - 13:36per abbinare donatori
di reni con pazienti, -
13:36 - 13:40e alla sua base c'è quel tipo di algoritmo
che esiste nei siti di incontri. -
13:40 - 13:43Allora perché non usarlo per dare
migliori opportunità ai rifugiati? -
13:43 - 13:45Può anche essere usato
a livello nazionale, -
13:45 - 13:48dove una delle più grandi sfide
da affrontare -
13:48 - 13:51è quella di convincere le comunità locali
ad accettare i rifugiati. -
13:51 - 13:54E al momento, nel mio paese, ad esempio,
-
13:54 - 13:58spesso mandiamo ingegneri in aree rurali
e agricoltori nelle città, -
13:58 - 14:00il che non ha alcun senso.
-
14:00 - 14:04Quindi l'abbinamento dei mercati è un modo
per unire queste preferenze -
14:04 - 14:08e ascoltare i bisogni e le richieste
della popolazione ospitante -
14:08 - 14:10e dei rifugiati stessi.
-
14:11 - 14:15La quarta idea che voglio presentarvi
è quella dei visti umanitari. -
14:15 - 14:18La maggior parte delle tragedie e del caos
avvenute in Europa -
14:18 - 14:20era completamente evitabile.
-
14:20 - 14:24Nasce da una contraddizione di base
nella politica europea d'asilo, -
14:25 - 14:26ovvero la seguente:
-
14:26 - 14:28per poter richiedere asilo in Europa,
-
14:28 - 14:33bisogna arrivarci spontaneamente
imbarcandosi in uno dei viaggi pericolosi -
14:33 - 14:35che vi ho descritto.
-
14:36 - 14:40Ma questi viaggi sono davvero necessari
nell'era delle compagnie aeree low-cost -
14:40 - 14:43e delle moderne capacità consolari?
-
14:43 - 14:45Sono viaggi completamente inutili,
-
14:45 - 14:49e l'anno scorso hanno portato
alla morte di oltre 3 000 persone -
14:49 - 14:52sulle frontiere europee
e all'interno del territorio europeo. -
14:53 - 14:55Se ai rifugiati venisse concesso
-
14:55 - 14:58di viaggiare direttamente
e chiedere asilo in Europa, -
14:58 - 14:59potremmo evitarlo,
-
14:59 - 15:01e c'è un modo di farlo
-
15:01 - 15:03grazie a una cosa chiamata
visto umanitario, -
15:03 - 15:07che permette alle persone
di richiedere un visto in un'ambasciata -
15:07 - 15:09e in un consolato di un paese confinante
-
15:09 - 15:11e poi pagarsi semplicemente un viaggio
-
15:11 - 15:13con un traghetto o un volo per l'Europa.
-
15:14 - 15:16Costa circa un migliaio di euro
-
15:16 - 15:19viaggiare con un trafficante
dalla Turchia alle isole greche. -
15:19 - 15:25Mentre cosa circa 200 euro prendere
un volo low-cost da Bodrum a Francoforte. -
15:25 - 15:29Se permettessimo ai rifugiati di farlo,
ci sarebbero dei vantaggi notevoli. -
15:29 - 15:30Salverebbe delle vite,
-
15:31 - 15:35abbatterebbe il mercato legato
al traffico dei migranti, -
15:35 - 15:38ed eliminerebbe il caos
che vediamo alle porte dell'Europa -
15:38 - 15:40in aree come le isole greche.
-
15:40 - 15:44Ma è la politica che ci impedisce di farlo
piuttosto che una soluzione razionale. -
15:45 - 15:47E quest'idea è stata applicata.
-
15:47 - 15:50Il Brasile ha adottato
un approccio innovativo -
15:50 - 15:54con il quale più di 2 000 siriani
hanno potuto ottenere un visto umanitario, -
15:54 - 15:59sono entrati in Brasile, dove, all'arrivo
hanno richiesto lo status di rifugiato. -
15:59 - 16:02Ogni siriano che è passato attraverso
questo sistema -
16:02 - 16:06ha ottenuto lo status ed è stato
riconosciuto come rifugiato effettivo. -
16:06 - 16:08C'è anche un precedente storico.
-
16:09 - 16:12Tra il 1922 e il 1942,
-
16:12 - 16:16i passaporti di Nansen
furono usati come documenti di viaggio -
16:16 - 16:22per permettere a 450 000 assiri,
turchi e ceceni -
16:22 - 16:23di viaggiare in Europa
-
16:23 - 16:26e chiedere lo status di rifugiato
ovunque in Europa. -
16:27 - 16:29E l'Ufficio internazionale
Nansen per i rifugiati -
16:29 - 16:31ha ricevuto il premio Nobel per la pace
-
16:31 - 16:35in riconoscimento dell'attuabilità
di questa strategia. -
16:35 - 16:38Tutte queste quattro idee
che vi ho presentato -
16:38 - 16:42rappresentano dei modi di ampliare
le possibilità di scelta di Amira. -
16:42 - 16:45Sono dei modi con i quali possiamo
offire più scelte ai rifugiati -
16:45 - 16:49oltre alle tre, basilari
e impossibili opzioni -
16:49 - 16:50che vi ho illustrato,
-
16:50 - 16:52offrendo beneficio anche agli altri.
-
16:53 - 16:56Per concludere, abbiamo davvero
bisogno di una nuova visione, -
16:56 - 16:59una visione che possa ampliare
le scelte dei rifugiati -
16:59 - 17:02e che riconosca che essi
non devono essere un peso. -
17:02 - 17:05È possibile evitare che i rifugiati
rappresentino un costo. -
17:05 - 17:08Sì, rappresentano
una responsabilità umanitaria, -
17:08 - 17:12ma sono esseri umani
con capacità, talento, aspirazioni, -
17:12 - 17:15che possono dare il proprio contributo
se glielo lasciamo fare. -
17:17 - 17:18Nel mondo nuovo,
-
17:18 - 17:21la migrazione non sparirà.
-
17:21 - 17:24Quello che accade in Europa
resterà con noi per molti anni. -
17:24 - 17:25Le persone continueranno a viaggiare,
-
17:25 - 17:27continueranno a essere sfollate,
-
17:27 - 17:31e dovremo trovare dei modi razionali,
realistici di gestire tutto ciò -- -
17:31 - 17:34non in base alle vecchie logiche
dell'assistenza umanitaria, -
17:34 - 17:36non in base alle logiche della carità,
-
17:36 - 17:38ma basandoci sulle opportunità
-
17:38 - 17:41offerte dalla globalizzazione,
dai mercati e dalla mobilità. -
17:41 - 17:44Vi invito ad aprire gli occhi
e invito i nostri politici -
17:44 - 17:46a prendere consapevolezza
di questa sfida. -
17:46 - 17:48Grazie mille.
-
17:48 - 17:57(Applausi)
- Title:
- Il nostro sistema per i rifugiati sta fallendo. Così lo possiamo salvare.
- Speaker:
- Alexander Betts
- Description:
-
Un milione di rifugiati è arrivato in Europa quest'anno, dice Alexander Betts, e "la nostra risposta è stata, francamente, patetica". Betts studia la migrazione forzata, la scelta impossibile per famiglie tra campi, povertà urbana e pericolosi viaggi illegali verso la salvezza. In questa acuta presentazione, ci offre quattro soluzioni per cambiare il modo in cui trattiamo i rifugiati, in modo che possano dare un contributo immediato alla loro nuova casa. "I rifugiati non devono inevitabilmente rappresentare un costo," dice Betts. "Sono esseri umani con capacità, talenti, aspirazioni, e con la possibilità di dare un contributo -- se glielo lasciamo fare."
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:09
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Alessandra Tadiotto approved Italian subtitles for Our refugee system is failing. Here's how we can fix it | |
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Alessandra Tadiotto edited Italian subtitles for Our refugee system is failing. Here's how we can fix it | |
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Massimo Bidussi accepted Italian subtitles for Our refugee system is failing. Here's how we can fix it | |
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