How to Turn Movement into a Game Mechanic

Amo i giochi che permettono di muoversi
con velocità, fluidità ed eleganza.

Sto parlando di giochi con un parkour perfetto,

dondolamenti da fumetto,
uno skateboarding eccezionale,

velocità supersoniche e un wall-running
degno dei ninja.

Il problema è: non c'è una risposta
valida per tutti

su come realizzare un tale
sistema di movimento.

Il punto di forza di Rocket League è totalmente
diverso da quello di Sunset Overdrive,

che a sua volta è diverso da quello
di Titanfall 2.

Certo, possiamo concordare su cose ovvie
come controlli reattivi,

effetti visivi e animazioni spettacolari.

Ma forse possiamo andare oltre.

Possiamo analizzare gli svariati modi
in cui funziona il movimento

in alcuni giochi particolarmente notevoli,

e vedere se questi approcci diversi
hanno qualcosa in comune,

contribuendo a rispondere alla domanda su
come rendere divertente il movimento.

Quindi, ciao.

Sono Mark Brown, e questo è
Game Maker's Toolkit.

Ok, iniziamo da Super Mario Odissey.

Questo gioco si basa sul dare al giocatore
molte mosse diverse -

che permettono azioni
leggermente diverse tra loro.

Ci sono salti in alto, in lungo, veloci
e per salvarsi all'ultimo secondo.

Si tratta di sapere quale mossa usare,
e quando.

Ma ancora meglio, queste mosse
possono essere concatenate

per sfruttarne ancora di più i vantaggi.

Il salto, il tuffo e il lancio
del cappello di Mario

possono essere accuratamente
concatenati

per balzare tra i tetti di
New Donk City.

Vediamo qualcosa di simile in altri
platformer 3D

come Sackboy: A Big Adventure e
A Hat In Time.

Ma anche nella serie Tony Hawk, totalmente
focalizzata sulla combinazione di mosse.

Ci sono due azioni - il manual e il revert -
appositamente progettate

per farvi continuare la combo tra
gli elementi dello skate-park.

Il prossimo è lo sparatutto open-world
a tema zombie Sunset Overdrive.

In questo caso, il personaggio principale
non dispone di un complesso set di mosse:

solo i basilari corsa, salto
e rotolamento.

Questo perché il gioco si basa sull'uso
degli elementi ambientali:

correre sui muri, rimbalzare sulle
tende da sole,

scivolare sulle ringhiere e
ondeggiare sui pali.

Sfruttare ingegnosamente l'ambiente
vi darà un grande vantaggio sui nemici.

Altri giochi che si concentrano
sull'interazione ambientale

sono il fantascientifico e
ninjesco Ghostrunner,

e le parti migliori dei titoli Ori, in cui
vi lanciate per allontanarvi da nemici e proiettili.

Poi diamo un rapido sguardo
a The Pathless.

Qui è tutta una questione
di tempismo.

In questo gioco potete aumentare
temporaneamente la vostra velocità

scoccando frecce contro i bersagli
fluttuanti presenti nel mondo

Dovete caricare il tiro e poi scoccare
quando la barra è piena -

dando al gioco una sorta di
azione ritmata

mentre tentate di calcolare
con cura ogni singolo colpo.

Per non parlare del fatto che se scoccate
quando la barra è piena solo a metà,

avrete un accelerazione
molto più grande.

Ma se perdete il momento, fallirete il
tiro e non otterrete nulla.

Passiamo a Titanfall 2.

Questo gioco si basa sullo slancio:
produrlo e mantenerlo.

Il pilota può correre al massimo
a 22 chilometri all'ora.

Tuttavia, potete aumentare
temporaneamente la velocità

correndo e balzando dai muri,
e scivolando sul terreno.

Quindi, per essere realmente veloci,
dovete provare a mantenere quello slancio

concatenando queste mosse
senza interruzioni.

Ma non è tutto.

Giocando in multiplayer,

abbiamo cose come i rampini che si
agganciano ai muri per poi ritrarsi -

simili al rampino di Link
usato come avanti-veloce.

Combinatelo con un salto e potrete
fiondarvi per la mappa a super velocità.

E non abbiamo ancora finito.

Perché quando toccate terra potete
eseguire uno slide-hop -

ovvero vi accovacciate per poi saltare -

per mantenere lo slancio.

I migliori giocatori di Titanfall 2
- cioè non io -

sono quelli alla costante ricerca di un modo
per mantenere lo slancio che hanno prodotto.

C'è qualcosa di simile in sparatutto
più datati come Quake e Counter-Strike,

dove il bunny hopping
per produrre lo slancio

è una strategia emergente non prevista dagli
sviluppatori che sfrutta la fisica di gioco.

La gemma del parkour Mirror's Edge
vi obbligherà a mantenere lo slancio

se vorrete eccellere nelle sue
sfide a tempo.

In Crumble più vi muoverete
più andrete veloci.

E nel platformer N++ dovrete accumulare
slancio per compiere i salti più grandi.

È il turno di Cyberhook - uno speedrunner
in prima persona

in cui vi arpionerete a dei blocchi
per fiondarvi verso l'arrivo.

E penso che questa volta si tratti
di capire le traiettorie.

Pazientate un secondo.

Una traiettoria è il percorso
che seguirà un oggetto

quando è sottoposto all'influenza
di una forza fisica.

E inconsciamente lo valutiamo quando
giochiamo ai platformer,

perché l'arco di ogni salto
è determinato dalla gravità.

Ma nei giochi con il rampino -

come A Story About My Uncle
e Bionic Commando -

l'arco dell'oscillazione è determinato
sia dalla gravità

sia dalla tensione della fune.

Quindi per ottenere il massimo
da questa meccanica

dobbiamo tracciare mentalmente
l'arco dell'oscillazione

e sapere quando agganciarsi e
lasciarsi andare.

Accade anche nei giochi
con meccaniche di planata,

basati sulle figure che il personaggio
traccerà quando è in movimento,

e sul comprendere come usarle
a proprio vantaggio.

E infine voglio parlare di Rocket League.

È un gioco peculiare perché il personaggio
- in questo caso un'automobile -

è fondamentalmente un oggetto fisico,

a cui applicare le forze
nelle varie direzioni.

Questo vi permette di muovere l'auto
in qualunque modo desideriate,

consentendo ai giocatori più abili
di scoprire mosse assurde

come far volare l'auto per il campo da
gioco o eseguire delle folli rovesciate.

Fidatevi, questa è fuori dalla mia portata,
ma pensavo valesse la pena menzionarla.

Ho quindi identificato
sei elementi distinti

usati dai grandi giochi
per rendere divertente il movimento.

Sono le mosse a catena,
l'uso dell'ambiente,

l'ottimizzazione del tempismo,
la produzione dello slancio,

la comprensione delle traiettorie
e lo sfruttamento della fisica.

Non è una lista completa - ed è importante
notare che molti giochi

combinano questi vari elementi.

In Just Cause 3, ad esempio, dovete
arpionare l'ambiente

generando dello slancio quando
ritraete la fune.

Potete quindi aprire il vostro paracadute
per poi sfruttare la vostra tuta alare.

A quel punto calcolerete con cura
la stramba traiettoria ottenuta

mentre vi allontanate
dagli attacchi nemici.

Tutto questo ci offre una sorta di
tavola degli elementi del movimento.

I mattoni che vengono usati e combinati
per creare interessanti interazioni.

Sono queste le cose che rendono
divertente il movimento.

Ma... perché?

Questi approcci differenti al movimento
hanno qualcosa in comune

che possa spiegare il loro fascino?

Primo, tutti questi approcci permettono
una vera libertà di movimento.

Si preoccupano di darvi delle opzioni
per muovervi nel mondo:

potreste compiere un viaggio lento e
tortuoso per salire le scale,

oppure correre sul muro, voltarvi,
balzare dal muro,

e atterrare sul corrimano.

Tutto questo rende l'intero spazio
di gioco un parco giochi diffuso.

Muri e grandi spazi vuoti non sono più
delle barriere che impediscono di continuare:

sono sfide da superare.

E mentre molti giochi sono di fatto
incollati al terreno,

queste meccaniche avanzate di movimento
aggiungono verticalità al mondo.

Secondo, queste meccaniche di movimento
permettono input spiccatamente analogici.

Lasciatemi spiegare cosa intendo.

Quando usate il rampino in Zelda, dovete
mirare ad un punto adatto,

per poi assistere ad un'animazione senza
poter controllare Link

finché non raggiunge la sua destinazione.

Segue un singolo percorso predeterminato.

In Titanfall 2, tuttavia, il rampino
funziona in un modo molto diverso.

Potete agganciarvi a qualsiasi
elemento del mondo,

potete muovervi mentre si ritrae così
da cambiare la sua traiettoria,

potete aumentare la velocità con un salto,

e potete annullare l'aggancio
in ogni momento.

Può seguire un numero quasi infinito
di percorsi,

totalmente basati sul vostro controllo
e sulle vostre intenzioni.

Lo vediamo anche in altre meccaniche, come
gli svariati movimenti a mezz'aria in Mario,

la capacità di lanciarsi in ogni direzione
in Ori,

e l'incredibile input granulare in sistemi
di movimento basati sulla fisica

come in Rocket League.

Vi concedono un controllo
estremamente preciso del personaggio,

o quantomeno la capacità
di influenzare una traiettoria.

Terzo: se ben fatte, queste meccaniche
vi permettono di seguire il flusso,

ovvero di muovervi fluidamente
attraverso un livello

senza fermarvi o rallentare troppo.

Quindi forse significa concatenare
le mosse per un intero livello,

o mantenere lo slancio grazie
ad un'attenta navigazione dello spazio.

Può essere particolarmente divertente
in giochi con interazione ambientale

mentre rimbalzate da un oggetto all'altro,

ma ha tanto a che fare col level design

quanto con le meccaniche
di movimento di base.

Quarto - ed è forse la cosa
più importante -

queste meccaniche avanzate di movimento
sono una prova di abilità.

Per concatenare le mosse, dovete sapere
come e quando collegare queste azioni -

e probabilmente a mezz'aria o quando
vi muovete ad alta velocità.

Quando si tratta di usare l'ambiente,

è necessario un certo livello
di precisione

per guidare il vostro personaggio verso
un corrimano o un trampolino.

E la tempistica, naturalmente,
mette alla prova il vostro tempismo.

Lo slancio ha un intrinseco controllo
delle abilità:

più veloci andate, più diventa difficile
controllare il gioco.

Le traiettorie possono essere
particolarmente difficili da capire

finché non assimilate
i loro archi peculiari.

E i personaggio basati sulla fisica sono
per loro natura impegnativi da governare.

E così, sebbene queste mosse avanzate
offrano degli enormi vantaggi

rispetto ai più basilari corsa e salto -

come andare più veloci,
prendere delle scorciatoie,

o avere la meglio sui nemici
in combattimento -

rappresentano un enorme filtro basato
sull'abilità,

e finché non riuscirete
a superarlo,

preparatevi a spiaccicarvi
più volte e più volte sull'asfalto.

Ma questo ci porta alla quinta
e ultima somiglianza.

Quando avrete acquisito tale abilità,
tutte queste meccaniche di movimento

saranno intrinsecamente
gratificanti da usare.

Se concatenare le mosse

significa eseguire a raffica delle brevi
melodie per pianoforte sul controller,

proverete una magnifica
sensazione sulle dita.

Sfruttare l'ambiente significa pianificare
senza sosta la strada da seguire.

E premere un pulsante centrando una
microscopica finestra temporale,

ottenendo una raffica di feedback,
è sempre piacevole.

Accumulare slancio significa muoversi
a velocità folle,

mettendovi in una situazione da panico mentre
cercate di non schiantarvi contro un muro.

E governare un personaggio con destrezza
sfruttando la gravità

e altre interazioni basate sulla fisica
è semplicemente grandioso.

Sfiorare il suolo con la
tuta alare di Just Cause

è una delizia senza pari.

Sarebbe facile dire che in un gioco
il movimento è piacevole

perché vestite i panni di un personaggio
con abilità straordinarie -

ma penso che sia l'esibizione fisica
del giocatore di queste skill

a risultare appagante -

e non solamente le rappresentazioni supereroistiche a schermo.

Tuttavia lasciatemi aggiungere
un paio di note.

La prima è che i giochi dovrebbero
richiedere precisione ma non perfezione.

È quindi accettabile che un sistema
aiuti il giocatore con discrezione.

Ho parlato in precedenza del 'coyote time'

che permette al giocatore
di saltare da una piattaforma

anche se ha già superato il bordo.

Possiamo applicare qualcosa di simile
agli atterraggi, graziando il giocatore

se si trova a pochi centimetri
dalla sporgenza.

Potreste anche offrire al giocatore delle
mosse per salvarsi da un brutto salto,

come il poter riallineare la tavola
col terreno in Tony Hawk,

o il ralenti con lancio in Ghostrunner -

che può essere usato per riallinearsi
e correre quindi sulle pareti.

E in King of Cards, se venite colpiti
a mezz'aria otterrete una spinta bonus

che può essere usata per una disperata
corsa verso la salvezza.

La seconda ci riporta a qualcosa
che ho analizzato

in un video alla fine dell'anno scorso.

Ci siamo chiesti se al giocatore
debba essere offerta una fantasia potente

attraverso animazioni fluide e
sistemi altamente automatizzati,

o se essa debba essere guadagnata
attraverso skill ottenute con fatica.

In definitiva vogliamo entrambe le cose:

che sia facile da usare
ma difficile da padroneggiare.

Se volete, date un'occhiata a quel video
per altre informazioni e idee

su come rendere questi sistemi di movimento
accessibili ad un pubblico più vasto.

Quindi come creiamo degli interessanti
sistemi di movimento nei giochi?

Se me lo chiedete, abbiamo bisogno di
meccaniche che diano al giocatore

una vera libertà di movimento,
attraverso input analogici

che permettano un pieno controllo
su come si muove il personaggio.

Vogliamo testare - o quantomeno
ricompensare - l'abilità del giocatore,

e creare un movimento che risulti
appagante se eseguito bene -

che sia attraverso un rapidissimo gioco
di dita sul controller,

o una corsa sfrenata sul filo del rasoio.

Ho estrapolato un insieme di elementi
utili a tale scopo -

dal concatenare un gran numero di azioni

al giocare con le traiettorie
di una tuta alare sfidando la gravità

ma probabilmente ce ne sono altri da
scoprire e altri che mi sono perso.

Quindi, nei commenti: qual è il vostro
sistema di movimento preferito in un gioco?

E - più importante di tutto - perché?

È il momento del consiglio indie, e mi
sono divertito molto con Cyber Shadow,

un platformer in stile NES ispirato da
titoli come Ninja Gaiden and Shatterhand.

Non è punitivo come quei vecchi giochi ma
rappresenterà sicuramente una buona sfida.

Se siete pronti, aspettatevi un gran level
design, un enorme set di mosse,

e delle boss fight stellari.

Cyber Shadow è disponibile ora su tutte
le maggiori piattaforme.