< Return to Video

Right Thinking - Sister Jina - Winter Retreat - 2016.12.02

  • 0:15 - 0:20
    Caro rispettato Thay
  • 0:20 - 0:22
    cara sorella
  • 0:22 - 0:25
    perché c'è solo una sorella monaca qui
  • 0:25 - 0:27
    e cari amici
  • 0:27 - 0:34
    oggi è giovedì 1 dicembre 2016
  • 0:34 - 0:37
    siamo al New Hamlet
  • 0:37 - 0:44
    questa mattina, quando è sorto il sole
  • 0:44 - 0:46
    ho guardato fuori
  • 0:46 - 0:48
    la prima cosa che ho notato è stato il
    cielo azzurro
  • 0:51 - 0:56
    ed immediatamente mi è venuta
    in mente una canzone
  • 0:56 - 1:00
    "La mente è un limpido cielo blu"
  • 1:00 - 1:05
    C'è qualcuno qui conosce la canzone?
  • 1:06 - 1:11
    alcuni, più di uno
  • 1:11 - 1:15
    forse la possiamo cantare in inglese
    e in francese
  • 1:15 - 1:20
    la mente è un limpido cielo blu
  • 1:20 - 1:26
    la mente è un limpido cielo blu
  • 1:26 - 1:32
    i pensieri vengono, i pensieri vanno
  • 1:32 - 1:36
    la mente è un limpido cielo blu
  • 1:36 - 1:37
    in francese
  • 1:37 - 1:42
    l'’ésprit est un ciel tout bleu
  • 1:42 - 1:47
    l'’ésprit est un ciel tout bleu
  • 1:47 - 1:53
    les pensées vont et viennent,
  • 1:53 - 1:58
    l’ésprit est un ciel tout bleu,
  • 1:58 - 2:00
    grazie molte
  • 2:01 - 2:03
    in questo ritiro invernale
  • 2:03 - 2:13
    stiamo esaminando il nobile
    ottuplice sentiero
  • 2:13 - 2:17
    abbiamo già esaminato della retta visione
  • 2:17 - 2:22
    e abbiamo iniziato ad esaminare
    il retto pensiero
  • 2:22 - 2:37
    oggi vorrei condividere un po' di più
    sul retto pensiero e sul pensiero in generale
  • 2:37 - 2:46
    c'è cosi tanto da dire che ho
    difficoltà a scegliere di che cosa parlare
  • 2:46 - 2:50
    il Dharma è profondo e amorevole
  • 2:50 - 2:54
    il punto non è di cosa parlare,
  • 2:54 - 3:00
    ma su cosa condividere
  • 3:00 - 3:07
    vorrei iniziare condividendo alcune
    esperienze personali
  • 3:07 - 3:16
    che riguardano la mente ed il pensiero
  • 3:18 - 3:25
    quando ero giovane, attorno ai
    vent'anni
  • 3:25 - 3:32
    sono stata colpita da
    forti episodi di emicrania
  • 3:48 - 3:58
    e ho trovato un modo per guarire la
    mia emicrania
  • 4:00 - 4:04
    l'unica cosa che potevo fare quando avevo
    l'emicrania era
  • 4:04 - 4:13
    sdraiarmi - ma non completamente, un po'
    sollevata -
  • 4:13 - 4:17
    tenere la stanza completamente al buio
  • 4:17 - 4:21
    e con un po' di aria fresca
  • 4:21 - 4:30
    se c'era anche solo un po' di luce, questa
    avrebbe peggiorato l'emicrania
  • 4:30 - 4:33
    non potevo sopportare l'incenso:
  • 4:33 - 4:38
    l’incenso, o un profumo forte,
  • 4:38 - 4:46
    andavano direttamente su dal naso fino
    alla testa peggiorando la mia emicrania
  • 4:47 - 4:51
    un giorno mentre ero sdraiata nella stanza
    buia
  • 4:51 - 5:01
    al fresco, senza rumori o odori,
    né luci
  • 5:04 - 5:12
    ho notato che se la mia mente era molto
    tranquilla e calma
  • 5:12 - 5:17
    il dolore si calmava
  • 5:17 - 5:28
    e potevo effettivamente essere e consapevole dei pensieri
    che passavano come nuvole nel cielo
  • 5:28 - 5:39
    e di tanto in tanto era come se 'afferrassi'
    una nuvola ed entrassi in relazione con essa
  • 5:39 - 5:42
    cioè era come se saltassi
    su quel pensiero
  • 5:42 - 5:46
    e nel minuto - o nel secondo in cui facevo questo
  • 5:46 - 5:55
    mi veniva un dolore in testa,
    come un lampo,
  • 5:55 - 6:01
    ed era così doloroso che mi dicevo:
    "Non pensare"
  • 6:01 - 6:04
    e immediatamente lasciavo andare
  • 6:04 - 6:14
    e tornavo a questo spazio dove
    potevo vedere le nuvole cha passavano
  • 6:15 - 6:22
    all'epoca non meditavo "ufficialmente"
  • 6:22 - 6:28
    quindi volevo dare parole
    a questa esperienza
  • 6:28 - 6:30
    e dopo averla sperimentata
    per la prima volta,
  • 6:30 - 6:36
    lo facevo più volte quando
    emergeva l’emicrania:
  • 6:36 - 6:39
    mi sdraiavo in una stanza buia
  • 6:39 - 6:44
    e andavo in questo spazio dove potevo
    osservare le nuvole
  • 6:44 - 6:50
    o piuttosto, dove ero consapevole
    dei pensieri che passavano nella mente
  • 6:51 - 6:53
    e ogni volta che mi coinvolgevo con un
    pensiero
  • 6:53 - 6:59
    mi dicevo: "Non pensare", e tornavo
    immediatamente a quell'altro spazio
  • 6:59 - 7:03
    Quindi ho pensato: ho scoperto
    che ci sono due modi di pensare,
  • 7:03 - 7:06
    e uno l'ho chiamato pensiero passivo
  • 7:06 - 7:12
    i pensieri che vanno e vengono
    come le nuvole nel cielo
  • 7:12 - 7:18
    l'altro tipo di pensiero l'ho chiamato
    pensiero attivo
  • 7:18 - 7:26
    quando mi sentivo coinvolta in uno dei
    pensieri che mi passavano per la mente
  • 7:29 - 7:33
    Ogni volta che avevo un emicrania,
  • 7:33 - 7:40
    praticavo – ora direi così -
  • 7:40 - 7:46
    e lentamente i periodi tra un emicrania e
    e l'altro si allungarono
  • 7:46 - 7:52
    non era più ogni due settimane ma una
    volta al mese, ogni due mesi
  • 7:52 - 7:54
    e improvvisamente una volta ho pensato
  • 7:54 - 7:57
    “oh, non ho più avuto l’emicrania da sei mesi”,
  • 7:57 - 7:59
    e poi un intero anno
  • 7:59 - 8:05
    e poi ho dimenticato completamente
    di aver mai avuto delle emicranie.
  • 8:06 - 8:14
    questa è un'esperienza che ho fatto con
    l'emicrania
  • 8:14 - 8:17
    o con il pensiero
  • 8:17 - 8:24
    poi mi sono iscritta ad un gruppo
    che praticava meditazione
  • 8:25 - 8:34
    l'insegnante parlava di diversi tipi
    di scuole di meditazione
  • 8:35 - 8:44
    e un giorno parlò del fatto che
    nella tradizione zen giapponese
  • 8:46 - 8:54
    i praticanti non pensano, - questo è zen,
    non pensi -
  • 8:54 - 8:56
    così pensai
  • 8:56 - 9:02
    "io so come si fa e penso
    che andrò in Giappone"
  • 9:02 - 9:08
    non avevo mal di testa e quindi non so
    quanto fossi motivata al non pensare
  • 9:09 - 9:13
    tornerò su questo più tardi
  • 9:14 - 9:23
    quindi [questa è] un esperienza con il pensiero che
    ho chiamato pensiero passivo e attivo
  • 9:35 - 9:40
    man mano che continuavo
    la mia pratica di meditazione
  • 9:40 - 9:47
    sono tornata lentamente a
    focalizzare la mente su una sola cosa
  • 9:47 - 9:49
    il mio respiro
  • 9:49 - 9:55
    e usavo parole per accompagnare il mio
    respiro, come: inspiro/espiro
  • 9:55 - 9:58
    questo è stato prima di
    venire a Plum Village
  • 9:58 - 10:05
    “inspiro, espiro”, finché la mia mente
    si focalizzò soltanto su “inspiro, espiro”,
  • 10:05 - 10:12
    poi lasciavo andare spontaneamente
    [le parole] “inspiro, espiro”
  • 10:12 - 10:21
    e restavo ancora in questo spazio dove
    i pensieri semplicemente passano.
  • 10:26 - 10:31
    Alcuni anni dopo, e dopo altre
    esperienze di vita
  • 10:32 - 10:36
    stavo facendo un ritiro silenzioso
    di un mese
  • 10:36 - 10:45
    avevo avuto dei momenti difficili nella
    mia vita
  • 10:45 - 10:53
    e quando praticavo la meditazione seduta
    mi sforzavo veramente di concentrarmi.
  • 10:53 - 11:00
    e ogni volta che notavo che la mia mente
    vagava, dicevo: no, torna indietro,
  • 11:00 - 11:07
    questo è l’argomento, è su questo che
    mi sto focalizzando, la meditazione”.
  • 11:07 - 11:13
    Dopo una settimana di quel ritiro
    silenzioso di un mese,
  • 11:13 - 11:21
    ogni volta che andavo a sedermi sul cuscino
    immediatamente mi veniva un mal di testa lancinante
  • 11:21 - 11:25
    e ci sono volute alcune meditazioni sedute
    scoprire che avevo creato un conflitto
  • 11:25 - 11:32
    in me stessa, mi sforzavo
  • 11:32 - 11:36
    non stavo guardando quello che sorgeva
    nella mente,
  • 11:36 - 11:47
    lo sopprimevo e cercavo con forza di
    focalizzarmi sull'inspirazione e sull'espirazione
  • 11:48 - 11:53
    per porre rimedio a questo decisi,
    che ogni volta
  • 11:53 - 12:01
    che praticavo la meditazione seduta avrei
    lasciato che la mia mente andasse dove voleva andare
  • 12:01 - 12:06
    lasciandola vagare in qualunque luogo
  • 12:06 - 12:09
    restando semplicemente
    consapevole di dove andava
  • 12:09 - 12:15
    se era lì, se stava pensando al domani, se
    stava pensando al giorno prima,
  • 12:15 - 12:21
    oppure magari se era spaventata da qualcosa
    che stava succedendo in sala…
  • 12:21 - 12:25
    Dopo alcuni giorni in cui facevo così,
  • 12:25 - 12:30
    - e alcuni giorni significava parecchie
    sessioni di meditazione seduta -
  • 12:30 - 12:37
    ho potuto andare, sedermi sul cuscino
    e concentrarmi
  • 12:38 - 12:45
    tornare al respiro e davvero
    respirare con gioia.
  • 12:54 - 13:03
    Un altra esperienza, è qualcosa che può
    capitare anche ad altri qui tra noi:
  • 13:03 - 13:09
    ho avuto un periodo di depressione
  • 13:10 - 13:15
    ero realmente sorpresa perché amo
    la natura
  • 13:15 - 13:19
    e passavo del tempo in natura
    ma immusonita
  • 13:19 - 13:22
    non consapevole di niente,
  • 13:22 - 13:28
    ma fuori dalla casa dove vivevo,
  • 13:28 - 13:32
    c'erano due bellissimi alberi di
    ciliegio
  • 13:32 - 13:36
    era aprile ed erano entrambi fioriti,
    completamente fioriti
  • 13:36 - 13:43
    uno con fiori bianchi e l'altro rosa
  • 13:43 - 13:47
    quindi pensai: “Quei due
    alberi di ciliegio,
  • 13:47 - 13:53
    ogni volta che li guardo, ogni anno
    in aprile , li guardo con gioia,
  • 13:53 - 14:01
    ma ora esco, li vedo, e dico
    ‘uffa e allora?’
  • 14:01 - 14:08
    Forse li guarderò e mi fermerò
    semplicemente per un attimo a guardarli,
  • 14:08 - 14:11
    solo a guardarli;
  • 14:11 - 14:15
    so che c’è gioia in quegli
    alberi di ciliegio,
  • 14:15 - 14:18
    l'ho sperimentato questo per molti anni".
  • 14:18 - 14:24
    Quindi lo facevo ogni volta che uscivo
    dalla casa, guardavo gli alberi,
  • 14:24 - 14:29
    li guardavo semplicemente,
  • 14:29 - 14:37
    e dopo non molti giorni sono uscita
    li ho guardati, ho detto “oh!”,
  • 14:37 - 14:39
    [poi di nuovo] “uffa”,
  • 14:39 - 14:43
    un momento in cui ho detto “bellissimo”,
    poi basta, proprio un secondo,
  • 14:43 - 14:48
    ma nel secondo in cui avevo di nuovo
    sperimentato la gioia, ho capito
  • 14:48 - 14:56
    che c’era gioia negli alberi di ciliegio
    e ho continuato a farlo.
  • 14:56 - 15:01
    E dopo che i ciliegi avevano smesso di
    fiorire, ho guardato altre cose
  • 15:01 - 15:05
    attorno alla casa, cose che amavo
  • 15:05 - 15:13
    e dopo poco tempo
    mi sentivo già molto meglio
  • 15:13 - 15:15
    all'epoca ho anche realizzato
  • 15:15 - 15:18
    che in tutte le meditazioni
    sedute che avevo fatto,
  • 15:18 - 15:26
    concentrare la mente, essere in questo regno
    dove in cui i pensieri passano come nuvole
  • 15:26 - 15:35
    in realtà non avevo imparato
    molto della mia mente
  • 15:36 - 15:43
    così ho iniziato a cercare luoghi in cui
    praticare, sono arrivata a Plum Village
  • 15:43 - 15:49
    e qui ho trovato quello
    che stavo cercando.
  • 15:49 - 16:02
    A Plum Village noi pratichiamo yoniso
    manaskara che significa "attenzione appropriata"
  • 16:04 - 16:10
    portare l'attenzione alle cose che
    nutrono il nostro benessere
  • 16:10 - 16:15
    che ci aiuteranno ad aiutare gli altri a
    nutrire il loro benessere
  • 16:15 - 16:21
    prestare attenzione in un modo che ci aiuterà
    a guarire e a trasformare la nostra sofferenza
  • 16:21 - 16:29
    e condividerlo con altri, in modo che anche loro
    possano trasformare e guarire la loro sofferenza.
  • 16:29 - 16:32
    Mi sono resa conto che
  • 16:32 - 16:35
    quando uscivo dalla casa
  • 16:35 - 16:37
    e guardavo agli alberi di ciliegio
  • 16:37 - 16:40
    stavo praticando yoniso manaskara,
  • 16:40 - 16:48
    anche se non ne sapevo nulla
    ufficialmente,
  • 16:51 - 16:56
    quindi, quando osserviamo la nostra mente
  • 16:58 - 17:01
    poniamoci la domanda
  • 17:01 - 17:08
    quale è l'attuale inclinazione della
    nostra mente
  • 17:08 - 17:12
    quale è l'attuale tendenza della nostra
    mente
  • 17:12 - 17:15
    vediamo delle possibilità
  • 17:15 - 17:19
    o vediamo dei problemi
  • 17:19 - 17:24
    le situazioni che incontriamo
    durante la nostra vita quotidiana,
  • 17:24 - 17:31
    tendiamo a vederle come difficoltà o come
    opportunità, come possibilità?
  • 17:37 - 17:42
    il Buddha disse:
  • 17:42 - 17:51
    “Qualunque cosa noi pensiamo
    o su cui riflettiamo frequentemente
  • 17:51 - 17:56
    diventa l’inclinazione della nostra mente”.
  • 17:58 - 18:04
    E come possiamo sapere qual è
    l’inclinazione della mente, come lo scopriamo?
  • 18:04 - 18:15
    Come scopriamo questa inclinazione
    della mente?
  • 18:47 - 18:55
    Il discorso sul modo migliore
    per vivere soli
  • 19:07 - 19:13
    il Buddha insegnò le seguenti cose sul
    modo migliore per vivere soli
  • 19:13 - 19:16
    Non inseguite il passato
  • 19:16 - 19:20
    Non perdetevi nel futuro
  • 19:20 - 19:23
    Il passato non c’è più
  • 19:23 - 19:27
    il futuro non è ancora arrivato
  • 19:27 - 19:31
    Osservando a fondo la vita così com’è
  • 19:31 - 19:33
    proprio qui e ora,
  • 19:33 - 19:39
    il praticante dimora
    nella stabilità e nella libertà
  • 19:39 - 19:42
    Dobbiamo essere diligenti oggi,
  • 19:42 - 19:45
    domani sarebbe troppo tardi:
  • 19:45 - 19:48
    la morte arriva inaspettata.
  • 19:48 - 19:51
    Come si può scendere a patti con essa?
  • 19:51 - 19:55
    Il saggio chiama una persona
    che dimora
  • 19:55 - 19:58
    nella presenza mentale notte e giorno
  • 19:58 - 20:04
    “colui che conosce il modo migliore
    per vivere soli”
  • 20:05 - 20:09
    che cosa si intende con
    inseguire il passato?
  • 20:09 - 20:14
    Quando noi con­sideriamo come
    era il nostro corpo in passato,
  • 20:14 - 20:16
    come erano le nostre sensazioni in passato
  • 20:16 - 20:19
    come erano le nostre percezioni in passato
  • 20:19 - 20:22
    come erano le nostre for­mazioni
    mentali in passato
  • 20:22 - 20:24
    come era la nostra coscienza in passato
  • 20:24 - 20:27
    quando consideriamo queste cose
  • 20:27 - 20:32
    e la nostra mente è oppressa
    e attaccata a queste cose
  • 20:32 - 20:34
    che appartengono al passato
  • 20:34 - 20:38
    allora quella persona sta
    inseguendo il passato.
  • 20:40 - 20:43
    Non dice che non possiamo pensare
    al passato,
  • 20:43 - 20:49
    dice: "siate consapevoli di come pensate
    al passato",
  • 20:49 - 20:51
    possiamo pensare al passato,
  • 20:51 - 20:54
    possiamo osservare a fondo le
    esperienze del passato
  • 20:54 - 20:59
    e capire come quelle esperienze sono
    venute in essere
  • 20:59 - 21:05
    e quello che possiamo aver imparato da
    quelle esperienze
  • 21:05 - 21:09
    quindi pensare al passato
  • 21:09 - 21:12
    è qualche cosa che io talvolta chiamo
  • 21:12 - 21:18
    "un tentativo di riscrivere la storia",
  • 21:21 - 21:25
    ho passato molte ore a cercare di farlo,
  • 21:25 - 21:30
    ma non sono riuscita a cambiare nulla,
    non sono andata lontano...
  • 21:30 - 21:36
    Perciò, quando notiamo questa tendenza,
  • 21:36 - 21:46
    la pratica è esserne consapevoli
    e tornare al momento presente.
  • 21:49 - 21:56
    Tornare al momento presente per
    praticare yoniso manaskara
  • 21:56 - 22:01
    l'attenzione appropriata
  • 22:03 - 22:04
    e nutrirci in un modo
  • 22:04 - 22:06
    da trovare pace e calma
  • 22:06 - 22:09
    quando la nostra mente è calma ed in pace
  • 22:09 - 22:11
    abbiamo chiarezza
  • 22:11 - 22:14
    e possiamo praticare yoniso manaskara
  • 22:14 - 22:18
    e vedere le cose del passato
  • 22:18 - 22:21
    e osservare a fondo come sono successe,
  • 22:21 - 22:26
    e non ne saremo trascinati via.
  • 22:27 - 22:33
    Il Buddha continua così:
  • 22:41 - 22:44
    "Quando consideriamo il modo
    in cui era il nostro corpo in passato,
  • 22:44 - 22:46
    le nostre sensazioni in passato,
  • 22:46 - 22:47
    le percezioni
  • 22:47 - 22:48
    le formazioni mentali
  • 22:48 - 22:50
    la coscienza
  • 22:50 - 22:53
    quando consideriamo queste cose,
  • 22:53 - 22:56
    ma la nostra mente non é schiava né
    attaccata
  • 22:56 - 22:59
    a queste cose che appartengono al passato
  • 22:59 - 23:04
    allora non stiamo inseguendo il passato.
  • 23:04 - 23:07
    Quindi guardare a fondo come sono
    successe queste cose,
  • 23:07 - 23:15
    è guardare nel passato senza
    inseguire queste cose
  • 23:15 - 23:18
    che appartengono al passato.
  • 23:18 - 23:22
    Cosa si intende per perdersi nel futuro?
  • 23:22 - 23:25
    Quando consideriamo il modo in cui
    il nostro corpo sarà in futuro,
  • 23:25 - 23:31
    come saranno le sensazioni, le percezioni,
    le formazioni mentali, la coscienza,
  • 23:31 - 23:32
    quando consideriamo queste cose
  • 23:32 - 23:36
    e la nostra mente è oppressa e fa
    sogni a oc­chi aperti su queste cose
  • 23:36 - 23:42
    che appartengono al futuro, allora
    ci stiamo perdendo nel futuro.
  • 23:42 - 23:47
    Questi sono gli scenari
    che riguardano il futuro.
  • 23:47 - 23:51
    Ho scritto molti scenari sul futuro
  • 23:51 - 23:56
    e forse non sono l'unica.
  • 24:00 - 24:03
    A seconda dell'inclinazione della nostra
    mente,
  • 24:03 - 24:09
    questi scenari sono scenari di disastro,
  • 24:09 - 24:22
    oppure sono eventi splendidi, fantastici.
  • 24:26 - 24:30
    gli scenari disastrosi ci causano
    molta paura
  • 24:30 - 24:37
    ci rendono spaventati del futuro
  • 24:37 - 24:48
    e ci portano via la capacità
    di essere nel momento presente.
  • 24:48 - 24:50
    Quando arriva il momento
    presente nel futuro,
  • 24:50 - 24:55
    cioè quando il momento presente
    diventa futuro -
  • 24:55 - 24:57
    visto che abbiamo programmato
    la nostra mente pensando
  • 24:57 - 25:03
    che sarebbe stato un disastro,
  • 25:06 - 25:10
    oppure abbiamo completamente
    sopravvalutato il futuro -
  • 25:12 - 25:16
    quando esso diventa presente
  • 25:16 - 25:19
    e siamo davvero messi davanti a
    quello che sta succedendo nel presente,
  • 25:19 - 25:25
    potremmo cadere di colpo sul pavimento
  • 25:25 - 25:32
    o potremmo non essere in grado di
    vedere che cosa sta succedendo davvero,
  • 25:32 - 25:38
    e come per lo scenario disastroso
  • 25:38 - 25:39
    non saremo in grado di reagire in modo
  • 25:39 - 25:45
    da dare una risposta appropriata alla
    situazione.
  • 25:52 - 26:01
    Poi continua: “cosa significa
    non perdersi nel presente?
  • 26:12 - 26:14
    Quando noi pensiamo:
  • 26:14 - 26:16
    questo corpo è me;
  • 26:16 - 26:17
    io sono questo corpo
  • 26:17 - 26:19
    Queste sensazioni sono me
  • 26:19 - 26:21
    io sono queste sensazioni
  • 26:21 - 26:22
    Questa percezioni sono me,
  • 26:22 - 26:24
    io sono queste percezioni,
  • 26:24 - 26:26
    questa formazione mentale è me,
  • 26:26 - 26:28
    io sono questa formazio­ne mentale,
  • 26:28 - 26:30
    questa coscienza è me,
  • 26:30 - 26:32
    io sono questa coscienza,
  • 26:32 - 26:36
    allora siamo sopraffatti dal
    presente”;
  • 26:40 - 26:47
    quando facciamo il contrario
    non siamo catturati dal presente.
  • 27:04 - 27:09
    Il retto pensiero significa
  • 27:09 - 27:13
    retta visione
  • 27:13 - 27:15
    il retto pensiero deriva dalla
    visione
  • 27:15 - 27:19
    e retta visione significa
  • 27:19 - 27:25
    vedere la natura dell'interessere di
    tutto ciò che è
  • 27:31 - 27:38
    vedere la natura impermanente e di non sé
    di tutto ciò che è
  • 27:38 - 27:46
    vedere che il se è fatto di elementi
    di non sé.
  • 27:46 - 27:48
    Abbiamo un canto bellissimo
  • 27:48 - 27:49
    che si chiama
  • 27:49 - 27:54
    "Il sutra della visione profonda che ci
    conduce all'altra riva"
  • 27:54 - 27:55
    conosciuto anche come
  • 27:55 - 27:57
    "Sutra del Cuore"
  • 27:58 - 28:01
    quando leggiamo il Sutra del Cuore,
    o lo cantiamo,
  • 28:01 - 28:04
    possiamo essere molto colpiti
  • 28:05 - 28:08
    dalla visione veramente profonda
  • 28:08 - 28:10
    degli esseri illuminati
  • 28:10 - 28:16
    che hanno composto questo testo.
  • 28:17 - 28:20
    La visione profonda che ci porta
    all'altra riva
  • 28:20 - 28:23
    è una pratica
  • 28:23 - 28:28
    è una guida alla pratica
  • 29:04 - 29:08
    Corpo, sensazioni, percezioni, formazioni
    mentali
  • 29:08 - 29:11
    e coscienza
  • 29:11 - 29:18
    sono vuote di un sé separato;
  • 29:22 - 29:28
    non sono entità con un sé separato
  • 29:28 - 29:30
    quando abbiamo realizzato questo
  • 29:30 - 29:37
    allora abbiamo il retto pensiero
  • 29:47 - 29:57
    Quindi come scopriamo qual è l'inclinazione
    della nostra mente?
  • 30:00 - 30:03
    Se vogliamo imparare a conoscere la mente
  • 30:03 - 30:08
    dobbiamo osservare la mente
  • 30:08 - 30:10
    e possiamo farlo durante la meditazione
    seduta,
  • 30:10 - 30:14
    ma non solo durante la meditazione
    seduta,
  • 30:14 - 30:19
    possiamo farlo anche nella nostra vita
    quotidiana
  • 30:19 - 30:23
    naturalmente quando sediamo
    possiamo osservare
  • 30:26 - 30:31
    quali sono i nostri pensieri
  • 30:31 - 30:33
    e quando vediamo un pensiero
  • 30:33 - 30:38
    possiamo dire: bene,
  • 30:40 - 30:43
    qual è la natura di questo pensiero?
  • 30:43 - 30:44
    In altre parole:
  • 30:44 - 30:49
    che cosa sto pensando e come sto
    pensando a qualcosa,
  • 30:49 - 30:54
    come sto pensando quello che sto pensando?
  • 30:54 - 30:57
    Di nuovo, vedo possibilità
  • 30:57 - 31:02
    o vedo dei problemi?
  • 31:03 - 31:07
    Il mio pensiero esprime la
    visione profonda
  • 31:07 - 31:12
    che non sono
    un’entità senza un sé separato,
  • 31:12 - 31:16
    oppure il mio pensiero esprime
    l'esperienza di essere catturata dall'idea
  • 31:16 - 31:20
    di essere un'entità con un sé separato?
  • 31:21 - 31:26
    Di essere catturata dall'idea di avere
    un se separato
  • 31:26 - 31:30
    che non ha niente a che fare con
    nessun altro?
  • 31:30 - 31:36
    Forse possiamo ascoltare un
    suono di campana.
  • 32:04 - 32:11
    Quindi, quando stiamo pensando
  • 32:11 - 32:16
    a qualcosa che è accaduto nel passato
  • 32:18 - 32:22
    qualche cosa che abbiamo fatto,
  • 32:22 - 32:30
    qualcosa che abbiamo detto,
  • 32:34 - 32:37
    qualcosa che abbiamo fatto o detto
  • 32:37 - 32:42
    di cui non siamo veramente contenti,
  • 32:42 - 32:47
    e ci biasimiamo, e ci incolpiamo
    tutto il tempo
  • 32:54 - 32:58
    ci giudichiamo,
  • 32:58 - 33:02
    ci diciamo che siamo cattivi,
  • 33:02 - 33:06
    terribili
  • 33:06 - 33:09
    - questo è quello che chiamiamo
    dialogo interiore
  • 33:09 - 33:11
    è un modo di parlare a noi stessi,
  • 33:11 - 33:16
    molto negativo;
  • 33:16 - 33:20
    abbiamo sviluppato la tendenza
  • 33:20 - 33:22
    nella nostra mente
  • 33:22 - 33:26
    a parlare a noi stessi in modo negativo
  • 33:36 - 33:44
    Nel 1990 nel primo ritiro dei 21 giorni
  • 33:44 - 33:49
    dal 6 di giugno sino alla fine di giugno,
  • 33:49 - 33:57
    Thay ci diede da fare una meditazione di
    gentilezza amorevole.
  • 34:01 - 34:04
    Ho portato i miei appunti dell'epoca
  • 34:05 - 34:09
    è una buona idea tenere gli appunti e
    riguardarli di tanto in tanto
  • 34:09 - 34:11
    [per ricordare] che cosa Thay ci
    ha insegnato
  • 34:11 - 34:14
    di tutte le cose che abbiamo ricevuto,
  • 34:14 - 34:20
    e che cosa davvero pratichiamo.
  • 34:22 - 34:28
    Thay ci diede una meditazione sulla
    gentilezza amorevole
  • 34:29 - 34:32
    e ci chiese di osservare a fondo
  • 34:32 - 34:39
    come siamo diventati.
  • 34:46 - 34:50
    Una meditazione di maitri, che facciamo
    prima per noi stessi
  • 34:50 - 34:55
    e poi per gli altri,
  • 34:58 - 35:01
    e Thay ha detto: Prima
    di tutto visualizza te stesso,
  • 35:01 - 35:04
    visualizza il tuo fisico, il tuo corpo
    vedi te stesso,
  • 35:04 - 35:09
    così come sei ora,
  • 35:22 - 35:24
    guarda il tuo stato di salute
  • 35:24 - 35:29
    così come è adesso,
  • 35:29 - 35:34
    e poi guarda il tuo
    stato di salute com'era
  • 35:34 - 35:45
    all'epoca di un particolare evento della
    tua vita di cui non sei molto contento;
  • 35:53 - 36:00
    poi osserva il tuo stato mentale
  • 36:00 - 36:02
    com'è ora,
  • 36:07 - 36:14
    e ricorda com'era all'epoca di
    quell'episodio;
  • 36:27 - 36:33
    osserva anche la tua situazione economica,
    nella vita,
  • 36:33 - 36:37
    così come è ora
  • 36:41 - 36:47
    e com'era all'epoca di quell'evento;
  • 36:53 - 36:57
    poi osserva la tua situazione sociale
  • 36:57 - 37:06
    così com'è ora e com'era
    all'epoca di quell'evento.
  • 37:23 - 37:27
    Allora capirai
  • 37:27 - 37:32
    che qualunque siano state
    le tue azioni all'epoca,
  • 37:33 - 37:38
    sono state così per tutte quelle
    cause e condizioni:
  • 37:38 - 37:41
    la tua salute fisica,
  • 37:41 - 37:43
    il tuo benessere mentale,
  • 37:43 - 37:46
    il tuo ambiente sociale,
  • 37:46 - 37:50
    la tua situazione economica
  • 37:50 - 38:00
    tutti quegli elementi sono le condizioni
    che ti hanno formato a quell'epoca.
  • 38:03 - 38:06
    In questo modo possiamo
    acquisire una migliore comprensione
  • 38:06 - 38:17
    del perché abbiamo pensato, detto, e fatto
    qualunque cosa abbiamo fatto,
  • 38:17 - 38:27
    così possiamo generare comprensione e
    compassione per noi stessi.
  • 38:28 - 38:33
    Inoltre un elemento importante è questo:
  • 38:33 - 38:36
    all'epoca abbiamo avuto accesso a
    qualunque tipo di insegnamento
  • 38:36 - 38:43
    che ci aiutasse a capire noi stessi?
  • 38:44 - 38:50
    Questo è un elemento chiave,
  • 38:51 - 38:53
    e capendolo possiamo anche capire che,
  • 38:53 - 38:58
    considerando tutte quelle condizioni,
  • 38:58 - 39:05
    abbiamo fatto del nostro meglio.
  • 39:08 - 39:11
    Qualche volta si dice: " non avrei dovuto
    dire quello,
  • 39:11 - 39:14
    non avrei dovuto fare quello",
  • 39:14 - 39:17
    si, adesso abbiamo la visione profonda
  • 39:17 - 39:22
    che forse non è stato il modo più abile
    di agire,
  • 39:22 - 39:23
    adesso,
  • 39:23 - 39:28
    ma in quel momento non avevamo quella
    intuizione profonda,
  • 39:28 - 39:31
    non sapevamo come reagire
    a quella situazione
  • 39:31 - 39:35
    non sapevamo come guardarla
    per capirla,
  • 39:35 - 39:40
    ed è così che sorge la compassione.
  • 39:40 - 39:43
    Poi Thay ci ha chiesto di fare
    la stessa cosa
  • 39:43 - 39:47
    per gli altri.
  • 39:53 - 39:57
    Per quello che riguarda il nostro
    ambiente sociale
  • 39:58 - 40:05
    ci è stato anche chiesto di considerare
    com'è stata la nostra infanzia,
  • 40:05 - 40:11
    come siamo stati condizionati dalla nostra
    infanzia.
  • 40:14 - 40:19
    Questo è successo 26 anni fa,
  • 40:19 - 40:24
    io penso che possiamo riscrivere quella
    meditazione
  • 40:24 - 40:27
    e inserire tutti gli elementi
  • 40:27 - 40:32
    che nel frattempo abbiamo già capito,
  • 40:32 - 40:42
    per esempio l'importanza dell'innaffiare
    in modo selettivo
  • 40:42 - 40:44
    i semi della nostra
  • 40:44 - 40:47
    coscienza deposito
  • 40:47 - 40:57
    attraverso yoniso manaskara,
    l'attenzione appropriata.
  • 41:01 - 41:05
    L'inclinazione della nostra mente
  • 41:05 - 41:07
    è fondamentalmente un espressione
  • 41:07 - 41:11
    della manifestazione dei semi più forti
  • 41:11 - 41:15
    della nostra coscienza deposito;
  • 41:15 - 41:18
    i semi che emergono di più,
  • 41:18 - 41:21
    questi sono l'inclinazione
    della nostra mente;
  • 41:21 - 41:27
    quindi se non siamo tanto felici
    dell'inclinazione della nostra mente,
  • 41:27 - 41:38
    controlliamo per vedere quali semi
    stiamo innaffiando in noi nella giornata.
  • 41:45 - 41:52
    Pratichiamo la consapevolezza dei pensieri
  • 41:52 - 41:55
    che emergono
  • 41:55 - 41:59
    e quando vediamo che un certo pensiero
    è un pensiero
  • 41:59 - 42:05
    che non porta benessere a me stesso
    o agli altri,
  • 42:05 - 42:13
    pratichiamo quello che viene chiamato
    "cambiare il piolo" o cambiare la traccia di un CD,
  • 42:13 - 42:17
    non so come lo chiamate adesso,
  • 42:17 - 42:18
    o un MP4,
  • 42:19 - 42:21
    di qualunque cosa si tratti,
  • 42:21 - 42:33
    cambialo, ascolta qualcos'altro,
    scegli qualcos'altro.
  • 42:33 - 42:37
    Per essere in grado di scegliere, dobbiamo
  • 42:37 - 42:40
    essere in grado di tornare
    al momento presente,
  • 42:40 - 42:46
    essere nel momento presente
  • 42:49 - 42:51
    ed è questo che facciamo quando
    ascoltiamo la campana.
  • 42:51 - 42:54
    Quando ascoltiamo la campana,
  • 42:54 - 42:58
    che ascolteremo tra un attimo,
  • 42:58 - 43:02
    portiamo la mente a casa nel corpo,
  • 43:02 - 43:05
    diventiamo consapevoli che il nostro corpo
    respira,
  • 43:05 - 43:07
    che siamo vivi
  • 43:07 - 43:12
    e possiamo semplicemente dire:
    bene, cosa sto pensando?
  • 43:12 - 43:21
    Qual è la tendenza della mia mente
    proprio in questo momento?
  • 43:21 - 43:23
    Qual è l'inclinazione della mia mente
  • 43:23 - 43:29
    espressa da questo pensiero?
  • 43:30 - 43:33
    Forse possiamo ora ascoltare un suono
    della campana
  • 43:33 - 43:39
    e fare esattamente questo.
  • 44:21 - 44:32
    Una domanda: quando stavamo tornando a
    casa in noi stessi
  • 44:32 - 44:36
    diventando consapevoli dei nostri pensieri,
  • 44:36 - 44:43
    stavamo praticando yoniso manaskara?
  • 44:43 - 44:47
    Che cosa avrebbe dovuto essere
    yoniso manaskara
  • 44:47 - 44:52
    in quel momento?
  • 44:54 - 44:56
    "Non dovrei pensare a quella cosa"
  • 44:56 - 45:00
    sarebbe definibile come yoniso manaskara?
  • 45:00 - 45:04
    Non necessariamente.
  • 45:04 - 45:06
    Qualunque cosa io stia pensando,
    questo è quello che sto pensando
  • 45:06 - 45:08
    e va bene,
  • 45:08 - 45:11
    il punto fondamentale è che io lo sappia,
  • 45:11 - 45:16
    questo è yoniso manaskara.
  • 45:16 - 45:20
    Quindi quando ascoltiamo il suono
    della campana,
  • 45:20 - 45:22
    pratichiamo il tornare a noi stessi,
  • 45:22 - 45:25
    diventiamo consapevoli di quello che
    stiamo pensando
  • 45:25 - 45:28
    e abbracciamolo con gentilezza
    amorevole
  • 45:28 - 45:32
    parliamo a noi stessi in modo amorevole:
  • 45:32 - 45:37
    questa è attenzione appropriata.
  • 45:47 - 45:50
    Poi potremmo dire:
  • 45:50 - 45:52
    "Quel pensiero che è emerso,
  • 45:52 - 46:00
    è emerso perché il seme di quel pensiero
    è molto forte";
  • 46:00 - 46:03
    quando nell'arco della giornata divento
    consapevole
  • 46:03 - 46:05
    di quel tipo di pensiero che emerge,
  • 46:05 - 46:10
    posso dire: " Bene posso pensare
  • 46:10 - 46:21
    a qualunque cosa io stia pensando,
    ma in modo diverso?".
  • 46:27 - 46:32
    Vediamo qualcuno,
  • 46:32 - 46:39
    per esempio vedo una delle mie sorelle
  • 46:39 - 46:46
    che attraversa la sala da pranzo
  • 46:48 - 46:51
    mette qualcosa sul tavolo
  • 46:51 - 46:55
    e poi esce dalla sala da pranzo,
  • 46:55 - 46:58
    e il mio pensiero è questo:
  • 46:58 - 47:01
    " Sta lasciando le cose in giro,
  • 47:01 - 47:07
    non è il posto per lasciare le cose".
  • 47:07 - 47:12
    Questo pensiero da dove arriva?
  • 47:12 - 47:14
    Questa è una mente giudicante,
  • 47:14 - 47:17
    ma posso anche pensare:
  • 47:17 - 47:21
    "Sta andando da qualche parte
  • 47:21 - 47:23
    ha messo lì le cose per qualche motivo,
  • 47:23 - 47:26
    probabilmente ha un buon motivo per
    metterle lì,
  • 47:26 - 47:29
    tornerà e le raccoglierà,
  • 47:29 - 47:35
    e altrimenti posso sempre prenderle io e
    metterle dove devono andare",
  • 47:35 - 47:37
    va bene, no?
  • 47:37 - 47:39
    In questo modo sto innaffiando
    un altro seme
  • 47:39 - 47:41
    il seme della comprensione,
  • 47:41 - 47:42
    della gentilezza amorevole
  • 47:42 - 47:45
    e della compassione,
  • 47:45 - 47:47
    e più innaffiamo quel tipo di seme
  • 47:47 - 47:53
    e più emergerà e diventerà
  • 47:53 - 47:56
    l'inclinazione della nostra mente,
  • 47:56 - 47:58
    il che è meraviglioso per noi stessi
  • 47:58 - 48:03
    e per gli altri.
  • 48:14 - 48:17
    Il corpo e la mente
  • 48:17 - 48:19
    con cui viviamo la nostra vita quotidiana
  • 48:19 - 48:21
    è lo stesso corpo e mente
  • 48:21 - 48:22
    che portiamo sul cuscino quando
  • 48:22 - 48:25
    pratichiamo la meditazione seduta
  • 48:25 - 48:26
    qualche volta diciamo:
  • 48:26 - 48:30
    "mi siederò, voglio avere un po' di pace"
  • 48:30 - 48:36
    e andiamo, agitati, camminiamo
    molto velocemente
  • 48:36 - 48:40
    verso l'angolo tranquillo in cui sederci,
  • 48:40 - 48:43
    e mentre ci sediamo possiamo
    ancora sentire
  • 48:43 - 48:47
    questa energia nel corpo,
  • 48:47 - 48:50
    questa irrequietezza,
  • 48:50 - 48:55
    questa agitazione nella nostra mente
  • 48:55 - 49:01
    ed è qui che subentra di nuovo
  • 49:01 - 49:07
    la pratica di abbracciare.
  • 49:07 - 49:08
    "Bene, sono qui,
  • 49:08 - 49:11
    il mio corpo non è ancora calmo,
  • 49:11 - 49:14
    la mia mente non è ancora calma,
  • 49:14 - 49:21
    l'abbraccerò e starò con lei".
  • 49:27 - 49:31
    Ispirando, sono consapevole del corpo/
  • 49:31 - 49:39
    Espirando, lascio andare la
    tensione nel corpo.
  • 49:40 - 49:46
    Inspirando, sono consapevole delle
    mie formazioni mentali/
  • 49:46 - 49:52
    Espirando, calmo le mie formazioni mentali.
  • 49:56 - 49:59
    Calmare le formazioni mentali.
  • 49:59 - 50:08
    per esempio l'agitazione, l'irritazione,
    forse la rabbia,
  • 50:08 - 50:13
    respirando e abbracciandole con
    il nostro respiro:
  • 50:13 - 50:20
    possiamo farlo come pratica mentale,
  • 50:20 - 50:23
    essendo consapevoli di quello
    stato mentale
  • 50:23 - 50:26
    ed abbracciandolo con il nostro respiro.
  • 50:26 - 50:29
    Possiamo anche controllare
  • 50:29 - 50:35
    per vedere dove questa agitazione,
    questa irritazione, questa rabbia
  • 50:35 - 50:47
    si esprime come sensazione fisica
    nel mio corpo:
  • 50:47 - 50:51
    è un senso di tensione al petto,
  • 50:51 - 50:53
    al plesso solare?
  • 50:53 - 50:58
    Nell'addome, nelle spalle?
  • 50:58 - 51:01
    Qualunque cosa ci sia nella mente
    è anche nel corpo,
  • 51:01 - 51:07
    quello che c'è nel corpo è nella mente.
  • 51:07 - 51:12
    Se scopriamo che pratichiamo,
    che cerchiamo di praticare,
  • 51:12 - 51:17
    abbracciando la formazione mentale
    ad un livello mentale,
  • 51:17 - 51:21
    continuiamo ad essere trascinati via dalla
    narrazione
  • 51:21 - 51:32
    e forse investiamo più energia
    nella storia,
  • 51:32 - 51:36
    rendendo così ancora più forte la
    formazione mentale,
  • 51:36 - 51:37
    allora potrebbe essere bene
  • 51:37 - 51:43
    controllare dove e come si esprime
    nel corpo
  • 51:43 - 51:48
    e respirare con quella sensazione fisica.
  • 51:48 - 51:52
    Ogni volta che la nostra mente vaga
    verso la storia
  • 51:52 - 51:56
    diciamo: "sto respirando con te"
  • 51:56 - 52:01
    prendendoci cura della sensazione fisica.
  • 52:01 - 52:03
    Nella mia esperienza,
  • 52:03 - 52:06
    quando la sensazione fisica si calma,
  • 52:06 - 52:09
    quando in un certo senso si scioglie
  • 52:09 - 52:12
    e se ne va, miracolosamente
  • 52:12 - 52:18
    anche l'agitazione nella mente si calma,
  • 52:18 - 52:20
    e allora sono pronta a guardare
  • 52:20 - 52:23
    come si è verificata,
  • 52:23 - 52:29
    cosa è successo davvero.
  • 52:29 - 52:34
    Forse possiamo goderci un altro
    suono di campana
  • 53:23 - 53:29
    Il retto pensiero
  • 53:29 - 53:35
    vuol dire anche essere
    consapevoli dell'impermanenza;
  • 53:35 - 53:44
    c'è una frase che uso quando
    vengo catturata dal pensiero
  • 53:44 - 53:52
    che le cose resteranno così per sempre.
  • 53:59 - 54:08
    Quando mi trovo in una situazione
  • 54:08 - 54:13
    che ritengo difficile, mi dico:
  • 54:13 - 54:21
    "anche questo passerà"
  • 54:26 - 54:28
    e questo mi dà energia,
  • 54:28 - 54:37
    non sono più persa nella disperazione.
  • 54:37 - 54:42
    Quando sono in una situazione che mi piace
    davvero molto:
  • 54:42 - 54:47
    essere con il sangha,
  • 54:47 - 54:50
    un tempo meraviglioso,
  • 54:50 - 54:52
    un bel ritiro,
  • 54:52 - 54:54
    mi dico:
  • 54:54 - 55:00
    "anche questo passerà"
  • 55:00 - 55:05
    e così no spreco il mio tempo
  • 55:05 - 55:07
    e me lo godo davvero,
  • 55:07 - 55:13
    mi permetto di esserne nutrita:
  • 55:16 - 55:21
    questa è l'impermanenza.
  • 55:32 - 55:34
    Il retto pensiero è anche espressione
  • 55:34 - 55:40
    del non sé,
  • 55:43 - 55:52
    è sapere che la felicità non è una
    questione individuale.
  • 55:56 - 55:59
    Quando mia sorella non è felice,
    non posso essere felice;
  • 55:59 - 56:05
    per quanto io mi sforzi
  • 56:13 - 56:16
    in qualche modo il suo dolore
    è il mio dolore,
  • 56:17 - 56:20
    benché io non voglia necessariamente
    accettarlo,
  • 56:21 - 56:23
    ma la mia esperienza è
  • 56:23 - 56:29
    che non posso essere felice davvero.
  • 56:37 - 56:41
    Il tempio cinese Bailin
  • 56:41 - 56:50
    è un tempio dove un maestro chiese
    ad un praticante:
  • 56:50 - 56:54
    "Hai visto l'albero di cipresso nel cortile"
  • 56:54 - 57:01
    E' un koan. Sul cancello di entrata ci sono
    due parole in cinese
  • 57:01 - 57:03
    "non due",
  • 57:03 - 57:08
    non dice uno, dice "non due"
  • 57:08 - 57:13
    penso che mia sorella ed io non siamo due,
  • 57:13 - 57:18
    non siamo esattamente uno,
    ma non siamo due,
  • 57:18 - 57:20
    e questo mi aiuta, se ho una difficoltà,
  • 57:20 - 57:27
    a sedermi e a pensare qual è veramente
    questa difficoltà, che cos'è,
  • 57:27 - 57:35
    qual è "il problema"?
  • 57:35 - 57:41
    Qualche volta noto che sto cercando
    la risposta al di fuori del problema,
  • 57:41 - 57:45
    come se da una parte ci
    fosse il problema e la soluzione
  • 57:45 - 57:49
    fosse da un'altra parte,
  • 57:49 - 57:57
    ma ho scoperto che se voglio conoscere la
    soluzione al problema,
  • 57:57 - 58:00
    devo guardare a fondo il problema,
  • 58:00 - 58:06
    questo è l'unico luogo dove
    posso trovarla,
  • 58:06 - 58:12
    "non due" soluzione/problema,
  • 58:12 - 58:16
    "non due" cose separate;
  • 58:16 - 58:23
    non sé, non-due è il non sé,
  • 58:23 - 58:27
    e [devo] praticare
    questo nella vita quotidiana
  • 58:27 - 58:41
    con la calligrafia di Thay
    "La felicità non è una questione individuale".
  • 58:43 - 58:49
    Poi trovo un modo di comunicare
    con la sorella
  • 58:49 - 58:59
    per arrivare alla pace,
    per arrivare di nuovo alla pace.
  • 59:03 - 59:11
    Non due, non sé, è retto pensiero.
  • 59:22 - 59:26
    Thay ci ha posto tre domande in passato
  • 59:26 - 59:36
    per aiutarci a praticare yoniso manaskara,
    l'attenzione appropriata
  • 59:36 - 59:41
    e il retto pensiero.
  • 59:43 - 59:47
    La prima è una calligrafia che mi piace davvero,
  • 59:47 - 59:52
    ce l'ho sullo schermo del mio laptop
  • 59:52 - 59:54
    "Sei sicuro?"
  • 59:54 - 59:57
    Sei sicura che siete davvero due persone
    completamente diverse
  • 59:57 - 60:00
    che non hanno a che fare
    l'una con l'altra?
  • 60:00 - 60:04
    Sei davvero sicura
  • 60:04 - 60:08
    Sei davvero sicura che
    la salute della Terra non ha niente
  • 60:08 - 60:13
    a che fare con la tua salute?
  • 60:13 - 60:21
    Penso che tutti noi sappiamo già
    qual è la risposta a questa domanda:
  • 60:21 - 60:24
    Sei sicura?
  • 60:24 - 60:31
    Sei sicuro che la difficoltà che hai è
    tutta colpa dell'altro e non tua?
  • 60:31 - 60:33
    Sei davvero sicura?
  • 60:33 - 60:36
    Anche se sei davvero sicura
    controlla di nuovo,
  • 60:36 - 60:42
    questo è quello che Thay ci consiglia
    di fare
  • 60:48 - 60:56
    La seconda domanda è: "Che cosa sto facendo?"
  • 60:58 - 61:07
    Quello che sto facendo è innaffiare
    i semi positivi?
  • 61:15 - 61:24
    Siamo consapevoli di quello che stiamo
    facendo fisicamente?
  • 61:24 - 61:27
    Se siamo consapevoli di quello
    che stiamo facendo
  • 61:27 - 61:31
    potremmo anche essere consapevoli
    di come lo stiamo facendo
  • 61:31 - 61:38
    e a Plum Village la nostra pratica è
    di fare tutto in presenza mentale,
  • 61:38 - 61:45
    per coltivare l'energia della presenza
    mentale
  • 61:45 - 61:53
    in modo da poter essere consapevoli
    del nostro pensiero,
  • 61:53 - 61:58
    delle nostre parole e delle nostre azioni.
  • 61:58 - 62:06
    La terza è: "Ciao energia dell'abitudine,
  • 62:09 - 62:11
    stiamo pensando in un modo
  • 62:11 - 62:19
    che innaffi i semi della sofferenza in noi
    stessi e negli altri?"
  • 62:22 - 62:28
    La nostra parola, la nostra azione
    nasce dal nostro pensiero,
  • 62:28 - 62:35
    il nostro pensiero nasce dalla
    nostra visione.
  • 62:38 - 62:41
    La quarta è:
  • 62:41 - 62:45
    "Generare la mente d'amore,
  • 62:45 - 62:53
    il profondo desiderio di coltivare
    la comprensione
  • 62:53 - 63:01
    e la compassione"
  • 63:12 - 63:22
    Queste sono le quattro domande che
    Thay ci ha dato molti anni fa.
  • 63:22 - 63:26
    C'è una pratica che mi piace molto,
  • 63:26 - 63:29
    è il Toccare la Terra.
  • 63:29 - 63:36
    Mi piace praticare il Toccare la Terra,
    i Cinque Toccare la Terra
  • 63:36 - 63:41
    Chi non ha ancora praticato i Cinque
    Toccare la Terra
  • 63:41 - 63:45
    li può trovare nel libro dei canti
  • 63:45 - 63:52
    e li può trovare anche sul sito di
    Plum Village
  • 63:52 - 64:00
    I Cinque Toccare la Terra ci aiutano
  • 64:01 - 64:09
    a capire noi stessi e gli altri;
  • 64:09 - 64:22
    per me questa è una pratica che porta a
    ricominciare da capo e alla guarigione
  • 64:22 - 64:31
    ristabilendo relazioni, relazioni sane
  • 64:43 - 64:49
    mi è piaciuta molto anche la pratica
    dei Tre Toccare la Terra;
  • 64:49 - 64:53
    di nuovo se non la avete praticati
    li trovate nel libro,
  • 64:53 - 64:56
    se avete praticato il toccare la terra con
    Sister Chan Kong,
  • 64:56 - 64:59
    avete avuto la combinazione dei tre e dei
    cinque insieme
  • 64:59 - 65:04
    e anche di più,
  • 65:04 - 65:08
    ma potrebbe piacervi vedere da dove
    vengono
  • 65:08 - 65:11
    quindi il Toccare la Terra di
    Sister Chan Kong
  • 65:11 - 65:19
    è nato dalla sua esperienza dei tre e
    dei cinque Toccare la Terra.
  • 65:19 - 65:25
    I Tre Toccare la Terra mi hanno aiutato a
    vedere che sono
  • 65:25 - 65:36
    la continuazione dei miei antenati,
  • 65:36 - 65:42
    e che loro sono molto
    presenti dentro di me.
  • 65:42 - 65:47
    Io pratico per loro, per guarirli,
  • 65:47 - 65:52
    e prendo rifugio in loro
  • 65:52 - 65:57
    quando ho bisogno di forza.
  • 66:07 - 66:09
    Proprio nel momento
  • 66:09 - 66:32
    in cui dirigiamo la nostra attenzione a
    ciò che è integro,
  • 66:32 - 66:33
    sano
  • 66:33 - 66:36
    e che porta al nostro benessere e
    al benessere degli altri,
  • 66:36 - 66:45
    allora stiamo praticando yoniso manaskara,
  • 66:48 - 66:53
    e c’è un modo di dire che conosciamo tutti
  • 66:53 - 66:58
    e possiamo applicare
    questo modo di dire a yoniso manaskara:
  • 66:58 - 67:11
    "Non c'è una via per yoniso manaskara,
    yoniso manaskara è la via".
  • 67:11 - 67:17
    Yoniso manaskara è la via per rendere
  • 67:17 - 67:29
    il nostro dialogo interiore integro, pieno
    di comprensione e compassione
  • 67:29 - 67:35
    e anche per rendere le nostre interazioni
    con gli altri
  • 67:35 - 67:44
    piene di compassione e comprensione.
  • 67:45 - 67:49
    Infine, qualcuno ha chiesto:
  • 67:49 - 67:52
    "Che cosa faccio?
  • 67:52 - 67:56
    Io dubito, dubito così tanto,
  • 67:56 - 68:01
    sono indeciso non so se fare
    questo o quello, cosa devo fare?
  • 68:01 - 68:08
    Devo fare questo oppure devo
    fare quell'altro? Ho un problema."
  • 68:08 - 68:16
    Di nuovo, cerchiamo sempre di trovare
    la risposta a quella domanda
  • 68:16 - 68:23
    da qualche altra parte, al di fuori del
    momento presente.
  • 68:23 - 68:28
    Per sapere cosa fare, la cosa migliore
    nella mia esperienza
  • 68:28 - 68:32
    è di tornare al momento presente.
  • 68:32 - 68:34
    Qualche volta uno dei nostri amici dice:
  • 68:34 - 68:40
    non so se devo stare a Plum Village o se
    devo andare da un'altra parte,
  • 68:40 - 68:43
    fare qualcosa di diverso,
  • 68:43 - 68:48
    se devo tornare qui oppure no;
  • 68:48 - 68:52
    siamo a Plum Village e la cosa migliore
    da fare per capire
  • 68:52 - 68:54
    se dobbiamo restare o andarcene,
  • 68:54 - 69:02
    è di essere al 100% a Plum Village
    (lo ripete).
  • 69:02 - 69:08
    Facciamo questo e sapremo se dobbiamo
    restare o andarcene.
  • 69:08 - 69:11
    ma finché non siamo qui al 100%
  • 69:11 - 69:15
    non lo sapremo.
  • 69:15 - 69:17
    Magari potremmo andare,
    stare da un altra parte e dire:
  • 69:17 - 69:21
    "Ma devo tornare indietro a Plum Village?
    O forse dovrei restare qui?"
  • 69:21 - 69:23
    Stessa cosa, se te ne vai,
  • 69:23 - 69:26
    vai e stai al 100% dove sei,
  • 69:26 - 69:29
    e saprai se è il posto per te,
  • 69:29 - 69:35
    oppure se magari desideri tornare
    a Plum Village.
  • 69:35 - 69:44
    Quindi possiamo praticare l'osservazione
    del "problema"
  • 69:44 - 69:46
    e troveremo lì la soluzione,
  • 69:46 - 69:57
    perché non sono due
    [problema e soluzione non sono due].
  • 70:05 - 70:19
    Quindi come pratica, soprattutto per il
    vostro tempo qui a Plum Village,
  • 70:19 - 70:23
    praticate alla luce delle parole del Buddha:
  • 70:23 - 70:25
    "Ogni cosa che frequentemente pensiamo,
    o su cui riflettiamo,
  • 70:25 - 70:34
    diventa l'inclinazione della nostra mente."
  • 70:34 - 70:36
    Quando ascoltiamo il suono della campana
  • 70:36 - 70:39
    non limitiamoci a fermarci,
  • 70:39 - 70:42
    godiamo del nostro respiro
  • 70:42 - 70:44
    e diciamo: qual è l'inclinazione della
    mia mente?
  • 70:44 - 70:47
    Che tipo di seme c'è qua sotto?
  • 70:47 - 70:49
    Forse invece di innaffiare quel seme
  • 70:49 - 70:59
    posso stare più attenta
    ad innaffiare un altro seme
  • 71:02 - 71:08
    Quando camminiamo diventiamo consapevoli
    di ciò che stiamo pensando,
  • 71:08 - 71:14
    potremmo essere consapevoli di ciò che
    stiamo pensando, dell'inclinazione
  • 71:14 - 71:18
    forse posso lasciare quel pensiero
    da parte
  • 71:18 - 71:26
    e stare con i miei passi.
  • 71:39 - 71:41
    Thay dice:" quando camminiamo,
  • 71:41 - 71:46
    investiamo il 100% nel camminare
  • 71:46 - 71:49
    e fermiamo la nostra RPC
  • 71:49 - 71:54
    la nostra Radio del Pensiero Continuo."
  • 71:54 - 71:55
    Ci ho pensato e mi sono detta:
  • 71:55 - 72:02
    che cosa di sta dicendo di smettere
    di fare Thay?
  • 72:02 - 72:09
    E sono tornata alla mia esperienza del
    pensiero attivo e del pensiero passivo,
  • 72:09 - 72:15
    e ho pensato: forse Thay intende quello
    che io avevo chiamato "pensiero attivo";
  • 72:15 - 72:20
    posso lasciare andare
  • 72:20 - 72:22
    i pensieri che io elaboro
  • 72:22 - 72:25
    e ritornare ai miei passi,
  • 72:25 - 72:32
    i pensieri passano semplicemente come le
    nuvole nel cielo;
  • 72:32 - 72:36
    non sono questi che io voglio fermare,
  • 72:36 - 72:40
    se facessi questo, creerei un conflitto,
  • 72:40 - 72:46
    si calmeranno da soli.
  • 72:46 - 72:52
    Se io continuo a tornare ai miei passi
    e a gioire dei miei passi,
  • 72:52 - 72:55
    i pensieri possono stare da qualche parte
  • 72:55 - 72:56
    sullo sfondo
  • 72:56 - 72:58
    e va bene.
  • 72:58 - 73:05
    lo stesso quando mangio,
  • 73:05 - 73:10
    quando pulisco il pavimento
  • 73:10 - 73:13
    -cosa che talvolta faccio se nessuno
    sta guardando,
  • 73:13 - 73:16
    perché se stanno guardando
    magari mi portano via la scopa,
  • 73:16 - 73:23
    perché le sorelle anziane non devono
    spazzare il pavimento, lo fanno le sorelle giovani.
  • 73:23 - 73:25
    Quindi quando ho l'occasione di spazzare
    il pavimento,
  • 73:25 - 73:29
    che è una cosa che mi piace fare,
  • 73:29 - 73:31
    qualunque cosa stia facendo,
  • 73:31 - 73:33
    qualunque azione fisica,
  • 73:33 - 73:38
    cerco di portare sempre la mente
    al mio corpo
  • 73:38 - 73:42
    e quando scopro che sono trascinata via
  • 73:42 - 73:46
    - per esempio da un pensiero
    molto emozionante,
  • 73:46 - 73:49
    che alla fine magari non è emozionante
    affatto -
  • 73:49 - 73:52
    posso lasciarlo andare e tornare
    a quello che sto facendo
  • 73:52 - 73:57
    portando la mente a casa nel corpo.
  • 73:57 - 74:05
    In questo modo noi sviluppiamo
    yoniso manaskara
  • 74:05 - 74:08
    e avremo la pace e la calma
  • 74:08 - 74:09
    per guardare a fondo,
  • 74:09 - 74:12
    per vedere la natura impermanente
    e di non sé di tutto quello che è
  • 74:12 - 74:25
    e questo è il Retto Pensiero.
  • 74:25 - 74:30
    Quindi cominciamo a praticare
    la consapevolezza
  • 74:30 - 74:32
    del nostro pensiero quotidiano,
  • 74:32 - 74:35
    Questa potrebbe essere la porta
    per il Retto Pensiero.
  • 74:35 - 74:40
    Vi ringrazio tanto per essere stati qui
Title:
Right Thinking - Sister Jina - Winter Retreat - 2016.12.02
Video Language:
English
Duration:
01:15:33

Italian subtitles

Revisions Compare revisions