Trovare la libertà attraverso il disegno
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0:01 - 0:02Eccoci qua.
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0:02 - 0:06Io sono a casa mia,
come sicuramente molti di voi. -
0:06 - 0:08E tutti quanti abbiamo cominciato a capire
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0:08 - 0:10che il nostro rapporto con noi stessi,
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0:10 - 0:11con gli altri
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0:11 - 0:12e con gli spazi in cui viviamo
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0:12 - 0:16può avere profonde ripercussioni
sul nostro senso di identità e di scopo. -
0:16 - 0:19Sono tante le cose
che sono radicalmente cambiate. -
0:19 - 0:22Oggi c'è un senso di distanza
senza precedenti. -
0:22 - 0:24Ma se vi dicessi
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0:24 - 0:28che c'è un modo per unire
il cuore alla mano, -
0:28 - 0:30per riallacciare i contatti
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0:30 - 0:34e che, se lo fate e mi seguite
lungo questa strada, -
0:34 - 0:37io posso aiutarvi a ricalibrare la mente,
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0:37 - 0:40permettendovi di esplorare
questa nuova realtà con gioia, -
0:40 - 0:44con entusiasmo, fantasia e speranza?
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0:44 - 0:47E per farlo basta un banale pennarello.
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0:48 - 0:49Per accompagnarvi là,
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0:49 - 0:51ripartiamo dall'inizio.
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0:51 - 0:54Da ragazza, vivevo in un quartiere di
case popolari del Sud-Est di Londra, -
0:54 - 0:56ero un'emarginata.
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0:56 - 0:58Io sono la prima di sei figli
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0:58 - 1:00e i miei fratelli hanno tutti
un'aria molto inglese: -
1:00 - 1:03capelli biondi, occhi azzurri,
molto carini. -
1:03 - 1:04E poi c'ero io:
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1:04 - 1:07mezza nigeriana, scura, capelli afro.
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1:07 - 1:10E che ti succede quando
hai un aspetto diverso -
1:10 - 1:12e ti senti diversa,
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1:12 - 1:14e, per molti versi, cominci
a pensarla in modo diverso -
1:14 - 1:17da tutti e tutto quello che ti circonda?
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1:17 - 1:22Come trovi l'uscita da un posto
buio, razzista, omofobo -
1:22 - 1:24e molto solitario?
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1:24 - 1:26È qui che entra in scena il pennarello.
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1:27 - 1:28Ho iniziato a disegnare.
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1:28 - 1:31Vedete, ho questo pennarello
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1:31 - 1:32che sa dove andare.
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1:32 - 1:35E io ho imparato a seguirlo molto bene.
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1:35 - 1:38Per prima cosa, ho seguito questa linea,
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1:38 - 1:41e mi sono tirata fuori da una cultura
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1:41 - 1:44che mi diceva solo cosa non potevo fare.
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1:44 - 1:46Mi sono affidata al mio pennarello,
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1:46 - 1:49che mi ha portata
alla Central Saint Martin's, -
1:49 - 1:51un rinomato istituto artistico di Londra,
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1:51 - 1:53dove mi sono laureata
coi voti migliori del mio anno. -
1:53 - 1:57Ben presto, però, mi sono accorta
che a Londra non c'era posto per me -
1:57 - 2:00perché, crediateci o meno,
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2:00 - 2:04l'Inghilterra rimane un Paese
radicato e funzionante -
2:04 - 2:05in un sistema classista.
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2:05 - 2:11E per una giovane artista come me,
nera, omosessuale, di famiglia operaia, -
2:11 - 2:12non c'era alcuna speranza.
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2:12 - 2:15Così ho lasciato Londra e
mi sono trasferita in Giappone, -
2:15 - 2:19dove la gente non mi chiedeva
da dove venivo davvero. -
2:19 - 2:21Ero semplicemente un'altra gaijin,
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2:21 - 2:24che, ironicamente, significa straniero.
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2:25 - 2:29Mi trovai immersa in una cultura
che rispetta la manualità e l'artigianato, -
2:29 - 2:32dove le persone perfezionano
la loro arte per generazioni. -
2:32 - 2:35È una cultura che domina
il tempo e lo spazio, -
2:35 - 2:38cosicché gli artisti possono
davvero creare in libertà. -
2:38 - 2:42E così ho scoperto un posto
con cui non ero in collera. -
2:42 - 2:44Tokyo non mi aveva fatto alcun male.
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2:44 - 2:47Non potevo più creare con la mia rabbia
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2:47 - 2:48o a partire dalla sofferenza.
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2:48 - 2:52Dovevo farmi coraggio e permettermi
di creare a partire da uno spunto diverso. -
2:53 - 2:56E quel che è trovato è che questo
strumento incredibile -
2:56 - 2:59era qualcosa di più che
una linea sulla carta. -
2:59 - 3:00Ho trovato questa cosa
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3:00 - 3:03che metteva in contatto la
mia testa col mio cuore -
3:03 - 3:05e la mia mano con tutto.
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3:05 - 3:08Potevo vedere il mondo in modi nuovi.
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3:08 - 3:10Ho trovato collegamenti in angoli
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3:10 - 3:13e soluzioni a problemi
di cui ignoravo l'esistenza. -
3:13 - 3:16Come se il mondo,
con i suoi spazi positivi e negativi, -
3:16 - 3:18fosse diventato visibile.
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3:18 - 3:19E semplicemente vedendolo
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3:19 - 3:21fosse scomparsa qualsiasi paura.
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3:21 - 3:24Come se il mio pennarello
fosse una torcia, -
3:24 - 3:26e l'ignoto fosse ancora là,
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3:26 - 3:27ma non facesse più paura.
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3:28 - 3:32Dopo essere vissuta 5 anni in Giappone
concentrandomi sulla mia arte, -
3:32 - 3:34sentii il bisogno di una nuova sfida.
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3:35 - 3:36Così mi trasferii a New York,
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3:36 - 3:38perché questo è quello
che fa un artista, no? -
3:38 - 3:41Ti trasferisci nella città
più grande del mondo -
3:41 - 3:42che riesce a farti sentire
-
3:42 - 3:46totalmente e assolutamente invisibile.
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3:47 - 3:50È a questo punto che ho cominciato
davvero a chiedermi, -
3:50 - 3:52"Ma tu, chi sei?"
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3:52 - 3:55Mi svegliavo al mattino e prima
di iniziare la mia giornata, -
3:55 - 3:57meditavo su questo interrogativo.
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3:57 - 3:59E con questa domanda in testa,
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3:59 - 4:00continuavo a disegnare.
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4:01 - 4:02Seguivo la linea.
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4:02 - 4:04Mi lasciavo guidare da lei.
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4:04 - 4:06Il processo di prendere
in mano un pennarello, -
4:06 - 4:09uno strumento accessibile a chiunque,
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4:09 - 4:12il fatto di permettere a me stessa
di abbandonare -
4:12 - 4:16tutti i pensieri, tutte le paure,
le insicurezze, -
4:16 - 4:18qualsiasi cosa potesse ostacolarmi,
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4:18 - 4:20di permettermi di essere
sino in fondo me stessa, -
4:21 - 4:24è diventato il mio modo
di vivere la libertà. -
4:24 - 4:25Quando arrivai a New York,
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4:25 - 4:28non volevo sottostare alle regole
del mondo dell'arte. -
4:28 - 4:31Ho continuato a lavorare
come un'emarginata. -
4:31 - 4:33Ho continuato a disegnare.
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4:33 - 4:36Ho fatto della curiosità l'inchiostro
del mio pennarello, -
4:36 - 4:38e ho continuato a immergermi più a fondo.
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4:38 - 4:43Col tempo, ho iniziato a crearmi
uno spazio audace, sicuro, -
4:43 - 4:45uno spazio tutto mio.
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4:45 - 4:47All'inizio, era solo
la mia stanza da letto. -
4:47 - 4:50Ma quella stanza da letto
finì sul "New York Times," -
4:50 - 4:53e, improvvisamente, cominciai
ad essere vista e conosciuta -
4:53 - 4:55per questo mondo che avevo creato.
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4:56 - 4:58A partire da quel momento,
ho creato e collaborato -
4:58 - 5:03con alcuni degli artisti,
delle istituzioni e spazi più incredibili, -
5:03 - 5:05dagli schermi di Times Square
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5:05 - 5:09all'incredibile serie di spettacoli
del New York City Ballet sugli artisti -
5:09 - 5:11in cui ho intervistato vari ballerini.
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5:11 - 5:14Le loro storie e le loro parole
sono diventate le base -
5:14 - 5:17di oltre 30 disegni e opere d'arte,
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5:17 - 5:21che hanno invaso le pareti, le finestre
e i pavimenti della Promenade. -
5:22 - 5:23Da molto tempo,
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5:24 - 5:27sognavo di creare uno spazio
per la contemplazione e la poesia. -
5:27 - 5:28E, nel 2019,
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5:28 - 5:32la Fondazione della Governor Island
mi ha dato la possibilità di farlo. -
5:33 - 5:35Mi hanno fornito il fondale ideale
-
5:35 - 5:38sotto forma di un'ex cappella militare.
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5:38 - 5:39Vi presento "The May Room".
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5:40 - 5:44Con disegni sull'esterno
ispirati alla storia dell'isola, -
5:44 - 5:47quando entri, ti togli le scarpe,
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5:47 - 5:49e sul pavimento c'è un disegno
a forma di labirinto -
5:49 - 5:51che ti riporta a te stesso.
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5:51 - 5:54È un invito a trovare la calma.
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5:54 - 5:57E questo ti permette di vedere
le frasi sulle pareti. -
5:57 - 5:59"Possa tu essere saggio".
-
5:59 - 6:01"Possa tu dormire sodo la notte".
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6:01 - 6:03"Possiamo noi salvare alberi".
-
6:03 - 6:06"Possa tu," "possa tu," "possiamo noi".
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6:06 - 6:09E queste frasi sembrano
emergere da dentro di te -
6:09 - 6:11o cadere dentro di te.
-
6:12 - 6:15Ho lasciato che le mie linee
diventassero quasi una lingua -
6:15 - 6:17una lingua che si è dispiegata
praticamente come la vita. -
6:17 - 6:19E quando è sceso il silenzio,
-
6:19 - 6:22ho cercato il contatto
attraverso la conversazione, -
6:22 - 6:24ponendo delle domande
per superare il disagio. -
6:24 - 6:27Il disegno mi ha insegnato
a crearmi le mie regole. -
6:28 - 6:31Mi ha insegnato ad aprire gli occhi
per vedere non solo quello che c'è, -
6:31 - 6:33ma anche quello che potrebbe esserci.
-
6:33 - 6:36E dove ci sono sistemi guasti,
-
6:36 - 6:41possiamo crearne di nuovi che funzionano
davvero e vanno a vantaggio di tutti, -
6:41 - 6:43e non solo di pochi eletti.
-
6:43 - 6:46Il disegno mi ha insegnato
a impegnarmi a fondo nel mondo. -
6:46 - 6:50E quel che ho capito grazie
a questa lingua fatta di linee -
6:50 - 6:52è che l'importante non è farsi vedere,
-
6:52 - 6:55ma casomai il dono della vista
che noi facciamo agli altri -
6:56 - 6:59e che la vera libertà
è la capacità di vedere. -
6:59 - 7:01Non lo dico in senso letterale,
-
7:01 - 7:04perché la vista è solo uno dei modi
in cui si può vedere. -
7:04 - 7:08Quello che intendo è sperimentare
il mondo in tutte le sue forme, -
7:08 - 7:11forse ancor più nei momenti più difficili,
-
7:11 - 7:14come quello che attraversiamo oggi.
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7:14 - 7:15Io sono Shantell Martin.
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7:15 - 7:16Disegno.
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7:16 - 7:18E vi invito a prendere
in mano un pennarello -
7:18 - 7:20per vedere dove vi porta.
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7:20 - 7:23(Musica)
- Title:
- Trovare la libertà attraverso il disegno
- Speaker:
- Shantell Martin
- Description:
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Ma tu, chi sei? Per rispondere a questa domanda, l'artista Shantell Martin ha seguito il suo pennarello. In questa conversazione che è una delizia per gli occhi, Shantell Martin ci presenta il suo caratteristico modo di esprimersi con le linee freestyle - tracciate su qualsiasi supporto, dagli schermi di Times Square ai corpi dei ballerini del New York City Ballet - e ci racconta come l'arte l'ha aiutata a trovare la libertà e una nuova prospettiva. Guardate come il disegno può collegare la vostra mano al vostro cuore e offrirvi un contatto più autentico con il mondo.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 07:47
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