Case digitali di Rachel Rossin | Art21 "New York da vicino"
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0:00 - 0:01[cinguettio]
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0:08 - 0:09[Musica]
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0:19 - 0:20Il modo in cui facevo arte
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0:21 - 0:22prima di
sapere fosse arte, -
0:22 - 0:24era come fare case.
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0:24 - 0:25Cercare di trovare casa.
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0:31 - 0:33La Florida è già strana di suo
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0:33 - 0:38piena di contraddizioni
e strati di caos. -
0:39 - 0:41Crescendo, c'era molta energia
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0:41 - 0:44e i miei genitori erano completamente
in balìa. -
0:45 - 0:47Credo che da questa idea,
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0:48 - 0:51la fuga dalla realtà diventa necessaria.
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0:56 - 1:00È interessante perché vedo molto
di ciò nel mio lavoro ancora oggi. -
1:01 - 1:03Si ripresentano le stesse cose.
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1:08 - 1:10["Case digitali di Rachel Rossin"]
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1:17 - 1:21Ho iniziato a programmarle quando avevo
circa otto anni. -
1:22 - 1:23Usavo la riga di comando
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1:23 - 1:26e se digitavo "stampa",
allora stampava. -
1:26 - 1:31O creavo arte ASCII,
ovvero disporre lettere in un formato -
1:31 - 1:32digitando il tasto "enter" più volte.
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1:32 - 1:33Giocavo.
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1:34 - 1:39Quando uscì Windows 95,
iniziai ad aprire i pacchetti EXE. -
1:39 - 1:41Così vedevo il back-end.
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1:41 - 1:43Aprivo video giochi.
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1:43 - 1:45Aprivo i video giochi preinstallati,
come il Solitario. -
1:45 - 1:47Cercavo di capire come aprirlo
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1:47 - 1:50e poi cercavo di ripararlo
dato che era il computer di famiglia. -
1:51 - 1:54Si tratta di rompere le cose,
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1:54 - 1:56penso sia il modo migliore per imparare.
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1:58 - 1:59[Click con il mouse]
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1:59 - 2:02--Ecco, ora che siete qui,
non funziona niente. -
2:06 - 2:07--Devo calibrarlo.
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2:08 - 2:12Lo strumento migliore per
l'animazione è il motion capture -
2:12 - 2:16perché voglio vedere
qualcosa di vivente dietro -
2:17 - 2:19solitamente
è piuttosto sterile. -
2:19 - 2:21--È buffo
perché è come... -
2:21 - 2:25--Se lavorassi
con il modo in cui si rompe. -
2:26 - 2:30Come se lo avessi manipolato
per vivere nella mia mano. -
2:30 - 2:33--L'algoritmo sta cercando
una figura umanoide -
2:33 - 2:35--usando il motion capture marcato.
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2:35 - 2:39--Invece ha l'unica cosa
a cui si può aggrappare: -
2:39 - 2:40--le mie dita.
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2:43 - 2:45Quando iniziai a giocare,
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2:46 - 2:50Salvavo le attività,
come i modelli 3D. -
2:50 - 2:52Perciò potenziai la libreria
da quando ero piccola -
2:52 - 2:56e recuperato molte risorse
da quegli hard disk. -
2:56 - 2:58["Skinsuit," 2019]
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3:00 - 3:06Il primo avatar che usai
consciamente era un maschio generico -
3:06 - 3:11cercava di trovare
una neutralità in Internet. -
3:13 - 3:17Ed è ciò che ha portato
alla "Man Mask". -
3:17 - 3:20Stavo ripensando
a quando giocavo a Call of Duty, -
3:20 - 3:23usai quell'avatar
maschio per vivere lì. -
3:23 - 3:24Era sicuro--
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3:24 - 3:27cerchi di trovare
un punto neutrale. -
3:29 - 3:31[Musica strumentale]
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3:37 - 3:42C'è questo avatar virtuale
che ho tenuto in studio per me -
3:42 - 3:44Un'arpia,
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3:44 - 3:47metà umana, metà uccello.
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3:48 - 3:49Lei...
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3:50 - 3:54Rappresenta come mi sento
in due posti contemporaneamente. -
3:55 - 3:59Parla ad una realtà
che molti sentono, -
3:59 - 4:03è molto più del nostro spazio
cognitivo ed emozionale virtuale. -
4:05 - 4:06Ehm...
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4:06 - 4:07Ma è ancora...
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4:08 - 4:12legato a un
"involucro mortale". -
4:12 - 4:14[ROSSIN]
- L' hai preso? -
4:14 - 4:15[ASSISTANT]
- Sì. -
4:19 - 4:21[ROSSIN]Si chiama
"I'm my loving memory". -
4:21 - 4:23Il lavoro è fatto
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4:24 - 4:27di otto pezzi
di plexiglass che ho formato -
4:28 - 4:30e un pezzo AR
d'accompagnamento. -
4:33 - 4:34Prima i dipinti
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4:34 - 4:35dipinti digitali.
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4:35 - 4:39Vengono da rendering 3D,
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4:39 - 4:42spazi completamente virtuali.
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4:43 - 4:46Poi stampati sul plexiglass
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4:46 - 4:47solo stampa UV.
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4:48 - 4:50L'UV funziona
incorporato al plexiglass, -
4:50 - 4:52così posso scaldarlo
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4:52 - 4:53e poi modellarlo.
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5:00 - 5:07Agiscono tanto quanto
le impronte del mio corpo. -
5:07 - 5:10Uso fisicamente
il mio corpo per modellarle. -
5:14 - 5:15E...
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5:16 - 5:19Penso a loro come...
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5:19 - 5:20Si, come
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5:21 - 5:22scudi.
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5:26 - 5:28Il modo in cui
viene installato il lavoro -
5:28 - 5:31è importante che
venga mostrata l'ombra -
5:32 - 5:34perché il pezzo AR si fonde
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5:34 - 5:37con le ombre
fatte di plexiglass. -
5:37 - 5:38E...
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5:38 - 5:41Quando entri
nell'impianto, vedi le sculture -
5:41 - 5:43e poi vedi questa finestra
che è il pezzo AR. -
5:43 - 5:46Una volta che lo fai partire,
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5:46 - 5:49si apre questa scena
di fronte a te. -
5:53 - 5:56Si ritorna sempre
alla mia incarnazione -
5:56 - 6:01e come ancorare
questo spazio astratto -
6:01 - 6:04nella dimensione in cui sono.
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6:08 - 6:11È bello come, in molti modi,
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6:11 - 6:13il lavoro non cambia,
semplicemente... -
6:15 - 6:16è diverso.
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6:16 - 6:18Il cuore rimane li in vari modi.
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6:21 - 6:24["siamo tutti connessi"]
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6:26 - 6:26- Bene.
- Title:
- Case digitali di Rachel Rossin | Art21 "New York da vicino"
- Description:
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Come si può avere cura e comfort nel mondo digitale?
Unendo gli strumenti tradizionali della pittura e della scultura con nuove tecnologie come la realtà virtuale sempre più in crescita, Rachel Rossin sfuma in maniera fluida il corpo e il digitale, esplorando le potenzialità emozionali di uno spazio nel mezzo. L'artista racconta la forte energia della sua infanzia in Florida, come ha imparato ad hackerare e programmare un computer, e l'utilizzo sia di internet che dell'arte come via di fuga e riparo.
Dal suo studio DUMBO a Brooklyn, Rossin lavora ad un nuovo dipinto e gioca con un motion capture marcato che usa solitamente nei suoi lavori virtuali. Per i lavori VR come "Skin Suits" (2019) e "Man Mask" (2016), Rossin prende spunto dall'archivio di personaggi ed immaginari hackerati dai videogiochi, incluso l'avatar maschio con cui giocava, da adolescente, nel famoso gioco Call of Duty. per Rossin, questo avatar non è solo una scelta creativa, ma una reazione alla realtà di essere una giovane donna in un mondo di gaming maschile e il bisogno di proteggersi dagli attacchi online tra molestie e bullismo.
Lavorando su una serie di sculture di plexiglass per una mostra con Rhizome e Hyundai Motor Company, Rossin usa il suo corpo per formare e modellare i pannelli in sculture tridimensionali. Le forme agiscono come impronte concave dell'artista e come scudi. L'immagine centrale incorporata nel plexiglass, un avatar arpia, metà donna, metà uccello che Rossin ha usato nel corso della sua vita creativa, è fondamentale per la percezione di sé stessa e per l'esperienza di essere in due posti contemporaneamente. "Molti dei nostri spazi cognitivi ed emozionali sono vissuti virtualmente," dice l'artista. "Si ritorna sempre alla mia incarnazione e a come ancorare questo spazio digitale astratto nella stessa dimensione in cui sono."
Rachel Rossin (b. 1987, West Palm Beach, Florida USA) vive e lavora a Brooklyn, New York. Scopri di più sull'artista al sito:
https://art21.org/artist/rachel-rossin/ - Video Language:
- English
- Team:
- Art21
- Project:
- "New York Close Up" series
- Duration:
- 06:46
Federica.Viello95 edited Italian subtitles for Rachel Rossin's Digital Homes | Art21 "New York Close Up" | ||
Flavio Orlandi edited Italian subtitles for Rachel Rossin's Digital Homes | Art21 "New York Close Up" | ||
Fabiana Bartorilla edited Italian subtitles for Rachel Rossin's Digital Homes | Art21 "New York Close Up" | ||
Fabiana Bartorilla edited Italian subtitles for Rachel Rossin's Digital Homes | Art21 "New York Close Up" |