Dalia Mogahed: Gli atteggiamenti che hanno scatenato la Primavera Araba
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0:02 - 0:04Oggi vi parlerò di qualcosa
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0:04 - 0:06di cui forse avete già sentito parlare.
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0:06 - 0:08La Primavera Araba.
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0:08 - 0:10Qualcuno ne ha sentito parlare?
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0:10 - 0:13(Applausi)
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0:13 - 0:18Nel 2011, il potere è passato
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0:18 - 0:21dalle mani di pochi a quelle di molti,
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0:21 - 0:25dagli uffici ovali alle piazze centrali,
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0:25 - 0:28dalle onde radio scrupolosamente protette
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0:28 - 0:30alle reti open source.
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0:30 - 0:35Ma prima che Tahrir fosse un simbolo globale di liberazione,
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0:35 - 0:37c'erano sondaggi rappresentativi
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0:37 - 0:40che già davano voce alla gente
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0:40 - 0:44in modi più discreti ma potenti.
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0:44 - 0:48Studio le società musulmane nel mondo alla Gallup.
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0:48 - 0:51Dal 2001,
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0:51 - 0:54abbiamo intervistato centinaia di migliaia di persone,
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0:54 - 0:56giovani e anziani, uomini e donne,
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0:56 - 0:58istruiti e analfabeti.
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0:58 - 1:02Partirò da questa ricerca
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1:02 - 1:06per capire perché il popolo arabo è insorto
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1:06 - 1:09e quali sono, ora, le sue rivendicazioni.
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1:09 - 1:12Questa è una regione molto variegata
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1:12 - 1:14e ogni paese è unico.
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1:14 - 1:15Ma chi si è ribellato
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1:15 - 1:18condivideva un terreno comune di lamentele
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1:18 - 1:22e oggi ha rivendicazioni simili.
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1:22 - 1:24Mi concentrerò soprattutto sull'Egitto.
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1:24 - 1:28Naturalmente, il fatto che ci sia nata non c'entra affatto.
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1:28 - 1:31Ma è il più grande paese arabo
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1:31 - 1:35ed è anche un paese che esercita moltissima influenza.
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1:35 - 1:39Terminerò allargando la visione su tutta la regione
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1:39 - 1:42per dare uno sguardo
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1:42 - 1:44alle idee religiose e politiche degli arabi
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1:44 - 1:48e il loro impatto sulle donne,
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1:48 - 1:51e vi svelerò man mano qualche sorpresa.
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1:51 - 1:55Dopo aver analizzato montagne di dati,
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1:55 - 1:58abbiamo scoperto
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1:58 - 2:01che la disoccupazione e la povertà da sole
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2:01 - 2:06non hanno portato alle rivolte arabe del 2011.
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2:06 - 2:09Se l'atto di disperazione di un fruttivendolo tunisino
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2:09 - 2:11è stato la scintilla delle rivoluzioni,
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2:11 - 2:15fu lo scarto tra l'esperienza reale vissuta dagli arabi
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2:15 - 2:17e le loro aspettative
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2:17 - 2:19a gettare benzina sul fuoco.
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2:19 - 2:20Per spiegarvi cosa intendo,
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2:20 - 2:22guardate questo trend in Egitto.
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2:22 - 2:25Sulla carta il paese andava bene,
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2:25 - 2:28infatti riceveva gli elogi
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2:28 - 2:31delle multinazionali
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2:31 - 2:33per la propria crescita economica.
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2:33 - 2:35Ma la realtà era ben diversa.
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2:35 - 2:39Nel 2010, prima della rivoluzione,
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2:39 - 2:41benché il PIL procapite
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2:41 - 2:44fosse al 5% da molti anni,
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2:44 - 2:49gli Egiziani non si erano mai sentiti peggio in vita loro.
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2:49 - 2:51Questo dato è molto strano,
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2:51 - 2:54perché tutti sappiamo, e non sorprende,
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2:54 - 2:58che se il paese prospera, tutti ne beneficiano.
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2:58 - 3:01Ci sono migliori opportunità di lavoro
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3:01 - 3:04e lo stato offre servizi sociali migliori.
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3:04 - 3:07Ma in Egitto è successo proprio l'opposto.
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3:07 - 3:09Man mano che cresceva il benessere nel paese,
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3:09 - 3:12di fatto aumentava la disoccupazione,
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3:12 - 3:14e la soddisfazione popolare
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3:14 - 3:20su aspetti quali la casa e l'istruzione crollava.
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3:20 - 3:25Non era solo rabbia per l'ingiustizia economica.
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3:25 - 3:32La gente anelava profondamente alla libertà.
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3:32 - 3:36A dispetto della teoria sullo scontro di civiltà,
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3:36 - 3:40gli arabi non disdegnavano la libertà occidentale,
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3:40 - 3:42anzi la desideravano.
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3:42 - 3:45Già nel 2001,
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3:45 - 3:48chiedemmo agli arabi e ai musulmani in generale nel mondo,
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3:48 - 3:51cosa ammirassero di più del mondo occidentale.
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3:51 - 3:54Tra le risposte più frequenti
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3:54 - 3:56si trovavano libertà e giustizia.
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3:56 - 3:59A una domanda a risposta aperta, con parole proprie
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3:59 - 4:02risposero: "Il loro sistema politico è trasparente
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4:02 - 4:05e segue la democrazia nel vero senso della parola".
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4:05 - 4:07Qualcun altro disse: "libertà a tutti i livelli
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4:07 - 4:10e apertura mentale reciproca".
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4:10 - 4:15La maggioranza, fino e oltre al 90%,
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4:15 - 4:17in Egitto, Indonesia e Iran
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4:17 - 4:20ci disse, nel 2005,
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4:20 - 4:24che se avesse potuto scrivere una nuova costituzione
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4:24 - 4:27per un nuovo, teorico paese
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4:27 - 4:30avrebbe garantito la libertà di parola
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4:30 - 4:32come un diritto fondamentale,
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4:32 - 4:34soprattutto in Egitto.
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4:34 - 4:38L'88% disse che una maggiore democrazia
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4:38 - 4:41favorirebbe il progresso musulmano --
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4:41 - 4:45è la percentuale più alta in tutti i paesi intervistati.
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4:45 - 4:49Ma queste aspirazioni democratiche contrastano
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4:49 - 4:52con un'esperienza quotidiana molto diversa,
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4:52 - 4:54soprattutto in Egitto.
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4:54 - 4:57Benché la maggioranza aspirasse alla democrazia,
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4:57 - 5:02era la popolazione al mondo con meno probabilità
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5:02 - 5:06di poter dire di aver dato voce alle proprie opinioni
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5:06 - 5:08di fronte a un pubblico ufficiale nell'ultimo mese --
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5:08 - 5:12con solo un 4%.
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5:12 - 5:17Ma mentre lo sviluppo economico arricchiva qualcuno,
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5:17 - 5:20lasciò molti in condizioni peggiori;
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5:20 - 5:23e mentre la gente si sentiva sempre meno libera,
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5:23 - 5:27si sentiva anche sempre meno accudita.
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5:27 - 5:31Così, anziché vedere gli ex regimi
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5:31 - 5:34come padri generosi o addirittura iperprotettivi,
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5:34 - 5:38li vedeva essenzialmente come delle guardie carcerarie.
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5:38 - 5:43Ora, dopo aver posto fine al regime trentennale di Mubarak,
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5:43 - 5:45gli Egiziani potrebbero essere
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5:45 - 5:48un esempio per la regione.
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5:48 - 5:49Se l'Egitto riuscirà
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5:49 - 5:53a costruire una società basata sullo stato di diritto,
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5:53 - 5:56potrebbe diventare un modello.
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5:56 - 5:57Ma se non vengono affrontati
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5:57 - 6:01i principali problemi che hanno scatenato la rivoluzione,
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6:01 - 6:05le conseguenze potrebbero essere catastrofiche,
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6:05 - 6:06e non solo per l'Egitto,
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6:06 - 6:10ma per l'intera regione.
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6:10 - 6:13C'è chi dice che i segnali non sono positivi.
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6:13 - 6:18Gli islamisti, e non i giovani liberali della rivoluzione,
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6:18 - 6:21hanno vinto la maggioranza in Parlamento.
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6:21 - 6:22Il consiglio militare ha usato
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6:22 - 6:27il pugno di ferro su protestanti e società civile
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6:27 - 6:30e l'economia del paese continua a soffrire.
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6:30 - 6:35Ma una simile valutazione
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6:35 - 6:39ignora la vera rivoluzione.
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6:39 - 6:42Gli egiziani sono più ottimisti
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6:42 - 6:44rispetto al passato,
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6:44 - 6:48molto meno divisi sul fronte religioso-secolare
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6:48 - 6:49di quanto pensiamo
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6:49 - 6:53e pronti per le rivendicazioni democratiche.
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6:53 - 6:56Che siano islamisti o liberali,
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6:56 - 6:59gli egiziani hanno le stesse priorità per questo governo:
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6:59 - 7:02lavoro, stabilità e istruzione,
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7:02 - 7:04non controllo dell'ordine morale.
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7:04 - 7:05Ma soprattutto,
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7:05 - 7:07per la prima volta in decenni,
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7:07 - 7:11sperano di essere partecipanti attivi, non spettatori,
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7:11 - 7:13degli affari del proprio paese.
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7:13 - 7:17Ho incontrato un gruppo di parlamentari neoeletti
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7:17 - 7:19dell'Egitto e della Tunisia,
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7:19 - 7:20un paio di settimane fa.
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7:20 - 7:23Ciò che mi ha davvero colpito
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7:23 - 7:28non è stato il loro ottimismo
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7:28 - 7:31ma il loro nervosismo;
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7:31 - 7:32non ho un termine migliore.
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7:32 - 7:33Uno di loro mi ha detto:
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7:33 - 7:36"Prima la gente si ritrovava al bar
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7:36 - 7:39per vedere la partita di calcio,
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7:39 - 7:44adesso guardano il Parlamento".
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7:44 - 7:47(Risate)
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7:47 - 7:49"Ci guardano veramente,
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7:49 - 7:53e non possiamo non preoccuparci
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7:53 - 7:56di essere all'altezza delle loro aspettative".
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7:56 - 7:57Quello che mi colpisce veramente
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7:57 - 8:00è che meno di 24 mesi fa,
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8:00 - 8:02era la gente ad essere nervosa
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8:02 - 8:05perché era controllata dal governo.
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8:05 - 8:08Le aspettative sono alte
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8:08 - 8:11perché c'è una nuova, ritrovata speranza per il futuro.
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8:11 - 8:13Poco prima della rivoluzione
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8:13 - 8:17gli egiziani non solo risultavano molto infelici
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8:17 - 8:21ma pensavano che il loro futuro non sarebbe migliorato.
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8:21 - 8:24Dopo l'estromissione di Mubarak
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8:24 - 8:26la vita non era più facile,
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8:26 - 8:28anzi era anche più difficile,
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8:28 - 8:31ma le aspettative sul futuro
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8:31 - 8:33sono aumentate sensibilmente.
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8:33 - 8:35La speranza e l'ottimismo
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8:35 - 8:40hanno resistito a un anno di transizione turbolenta.
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8:40 - 8:43Una delle ragioni di questo ottimismo,
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8:43 - 8:47a dispetto di quanto detto da molti,
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8:47 - 8:51è che molti egiziani pensano che le cose siano davvero cambiate.
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8:51 - 8:54Se prima gli egiziani erano noti
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8:54 - 8:57per il voto a una sola cifra
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8:57 - 9:00prima della rivoluzione,
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9:00 - 9:04l'ultima elezione registrò un'affluenza del 70% circa
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9:04 - 9:06tra uomini e donne.
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9:06 - 9:11Mentre 1/4 scarso credeva nell'onestà delle elezioni nel 2010
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9:11 - 9:12-- e mi sorprende questa cifra --
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9:12 - 9:16il 90% ha pensato che le ultime elezioni fossero oneste.
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9:16 - 9:18Ora, tutto questo conta
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9:18 - 9:21perché abbiamo visto un legame
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9:21 - 9:25tra la fiducia della gente nel processo democratico
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9:25 - 9:29e la fiducia che le persone oppresse
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9:29 - 9:32possano cambiare le cose
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9:32 - 9:36con mezzi esclusivamente pacifici.
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9:36 - 9:46(Applausi)
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9:46 - 9:48So cosa alcuni di voi stanno pensando.
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9:48 - 9:50Gli egiziani e molti altri arabi
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9:50 - 9:54che si sono ribellati, ora in transizione,
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9:54 - 9:57hanno aspettative molto alte sul governo.
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9:57 - 10:02Sono solo vittime di un'autocrazia di lungo corso,
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10:02 - 10:04si aspettano uno stato paternale
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10:04 - 10:06che risolva tutti i problemi.
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10:06 - 10:10Ma questa conclusione ignora
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10:10 - 10:13un cambiamento tettonico che sta avvenendo in Egitto
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10:13 - 10:17lontano dai riflettori di piazza Tahrir,
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10:17 - 10:21ovvero che gli egiziani, le alte aspettative
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10:21 - 10:24le hanno riposte prima su se stessi.
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10:24 - 10:28Nel paese prima noto per la rassegnazione passiva,
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10:28 - 10:30dove, per quanto le cose andassero male,
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10:30 - 10:34solo il 4% aveva espresso la propria opinione a un pubblico ufficiale,
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10:34 - 10:37oggi il 90% ci dice
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10:37 - 10:39che se c'è un problema nella loro comunità,
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10:39 - 10:42tocca a loro risolverlo.
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10:42 - 10:49(Applausi)
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10:49 - 10:51E tre quarti
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10:51 - 10:54ritengono non solo di avere la responsabilità,
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10:54 - 10:57ma anche il potere di apportare dei cambiamenti.
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10:57 - 10:59Questa acquisizione di poteri e responsabilità
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10:59 - 11:02si applica anche alle donne,
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11:02 - 11:04il cui ruolo nelle rivolte
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11:04 - 11:06non può essere sottovalutato.
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11:06 - 11:08Erano dottori e dissidenti,
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11:08 - 11:10artisti e organizzatori.
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11:10 - 11:151\3 di coloro che sfidarono i carri e il gas lacrimogeno
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11:15 - 11:20per chiedere o esigere libertà e giustizia in Egitto
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11:20 - 11:22erano donne.
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11:22 - 11:28(Applausi)
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11:28 - 11:30Ora le persone hanno sollevato alcune preoccupazioni reali
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11:30 - 11:34sul significato dell'ascesa dei partiti islamisti per le donne.
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11:34 - 11:38Abbiamo visto che per ciò che attiene al ruolo della religione
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11:38 - 11:41nel diritto e nella società
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11:41 - 11:44non esiste un consenso femminile.
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11:44 - 11:48Le donne in un paese
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11:48 - 11:50assomigliano molto di più agli uomini di quel paese
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11:50 - 11:54rispetto alle controparti femminili oltre confine.
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11:54 - 11:56Ciò suggerisce che per le donne
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11:56 - 12:00la concezione del ruolo della religione nella società
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12:00 - 12:05è data più dal contesto e dalla cultura del paese in cui vivono
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12:05 - 12:08che da una visione monolitica
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12:08 - 12:11che considera la religione sbagliata per le donne.
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12:11 - 12:14Ad ogni modo, quello su cui le donne concordano
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12:14 - 12:16è il ruolo che svolgono,
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12:16 - 12:19che deve essere centrale e attivo.
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12:19 - 12:24La maggiore differenza tra uomini e donne all'interno di un paese,
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12:24 - 12:26si vede qui, nel tema dei diritti delle donne.
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12:26 - 12:29I sentimenti degli uomini verso i diritti delle donne
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12:29 - 12:32sono importanti per il futuro di questa regione,
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12:32 - 12:35perché abbiamo scoperto un legame
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12:35 - 12:39tra il sostegno degli uomini all'occupazione femminile
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12:39 - 12:42e il numero effettivo di donne che lavorano
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12:42 - 12:45in campi professionali in quel paese.
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12:45 - 12:46Ora la questione diventa:
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12:46 - 12:51cosa spinge gli uomini a sostenere i diritti delle donne?
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12:51 - 12:57Cosa pensano gli uomini della religione e del diritto?
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12:57 - 13:00L'opinione di un uomo
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13:00 - 13:03sul ruolo della religione in politica
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13:03 - 13:07può influenzare le idee sui diritti delle donne?
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13:07 - 13:08La risposta è "no".
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13:08 - 13:11Non abbiamo trovato alcuna correlazione,
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13:11 - 13:13o il benché minimo impatto,
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13:13 - 13:15tra queste due variabili.
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13:15 - 13:19Ciò che spinge gli uomini a sostenere il lavoro femminile
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13:19 - 13:22è il lavoro maschile,
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13:22 - 13:24il loro livello di istruzione
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13:24 - 13:27nonché un alto punteggio
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13:27 - 13:31del loro paese nell'Indice di sviluppo umano dell'ONU.
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13:31 - 13:32Ciò significa
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13:32 - 13:35che lo sviluppo umano,
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13:35 - 13:38non la secolarizzazione,
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13:38 - 13:40è essenziale all'acquisizione di poteri e responsabilità
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13:40 - 13:44per le donne nel Medio Oriente che cambia.
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13:44 - 13:47La trasformazione continua,
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13:47 - 13:51da Wall Street a via Mohammed Mahmoud.
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13:51 - 13:53Mai è stato più importante
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13:53 - 13:55comprendere le aspirazioni
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13:55 - 13:57delle persone comuni.
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13:57 - 13:59Grazie.
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13:59 - 14:09(Applausi)
- Title:
- Dalia Mogahed: Gli atteggiamenti che hanno scatenato la Primavera Araba
- Speaker:
- Dalia Mogahed
- Description:
-
La sondaggista Dalia Mogahed condivide alcuni dati sorprendenti sulle speranze e sugli atteggiamenti del popolo egiziano prima della Primavera Araba e focalizza l'attenzione sul ruolo svolto dalle donne nell'innescare il cambiamento.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 14:32
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