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Mary Reid Kelley: "You Make Me Iliad" | Art21 "Extended Play"

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    [Mary Reid Kelley: "You Make Me Iliad"]
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    [Tu]
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    Timbrato lunedì,
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    il certificato di buona salute -
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    A meno che lo stesso
    giuramento ippocratico
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    abbia macchiato il mio certificato,
    sono pulita.
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    Ottima battuta!
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    La inserisco nella seconda scena,
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    lungo i bastioni della fortezza.
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    Signor tenente, Mach Schnell,
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    mi concedete solo 10 minuti?
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    Non vi trovo interessante.
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    Io faccio audizioni solo per trovare
    ispirazioni per la mia opera.
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    La strofa necessita di un tocco
    locale per essere appetibile,
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    e come figura tragica femminile,
    sei più credibile.
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    Sono sempre stata attratta
    dalla storia delle donne-
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    cosa fanno,
    quali sono le condizioni di vita,
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    come leggi e politica condizionano
    storicamente la vita delle donne.
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    Quando ho iniziato a fare ricerche
    per "You Make Me Iliad,"
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    ho guardato cosa avevano fatto le donne
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    a vari livelli,
    nella Prima Guerra Mondiale
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    un'infermiera,
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    un'operaia-
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    decisi di parlare di una prostituta-
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    un'operatrice del sesso-
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    ma le informazioni sono così poche.
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    Quando cercavo di costruire la narrazione
    di questa donna,
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    all'inizio,
    cercavo di incentrarla più su di lei
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    immaginando cosa le sarebbe successo.
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    Ma sentivo di non voler
    romanzare qualcosa
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    che si era così tanto
    perso nella storia.
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    E così, piuttosto che fare questo,
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    l'ho messa nei registri
    di questi personaggi maschili
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    che ci forniscono le informazioni
    che abbiamo su queste donne,
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    e cioè l'ufficiale medico e i soldati
    che le visitarono
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    e scrissero di loro
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    e che ci hanno fatto sapere che erano lì.
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    Ho imparato i classici
    sulle ginocchia di mio padre.
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    [imene karate fest!]
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    Mi ha messo dei versi in bocca,
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    che io maciullavo.
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    [fret thy namesake!]
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    Uno smemorato e un frigido prodigio,
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    [my frank aesthete!]
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    incapace di esprimere
    il mio Sturm und Drang...
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    -Il trauma, vissuto dalle donne,
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    è spesso tagliato fuori dall'espressione
    o dall'esperienza artistica.
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    [La soluzione salina al 6%]
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    [elimina le Specie più invasive]
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    -Molti uomini di qualsiasi lavoro
    durante la prima guerra mondiale
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    avrebbero scritto poesie.
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    avrebbero scritto un libro di memorie.
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    Le donne non ebbero l'opportunità
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    di elaborare ciò che era successo loro,
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    quindi poterono riversare il trauma
    solamente
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    nel profondo e oscuro
    recesso della storia.
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    Il mio ruolo in tutto ciò,
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    quasi l'unico modo per ricostituire
    quell'esperienza che è così persa
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    è attraverso l'arte,
    è attraverso l'immaginazione.
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    Ricordi la mia casa?
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    Era lungo la strada.
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    Il tuo esercito l'ha saccheggiata
    mentre io piangevo a dirotto-
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    piuttosto impotente-
    ma in questo contesto
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    sono la Femmina Alfa,
    e sono la Scommessa Alfa
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    Cosicché sai fare l'autore
    ma non sai scrivere, disastro.
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    Sei lento a imparare, il che rende
    la pulizia più veloce.
Title:
Mary Reid Kelley: "You Make Me Iliad" | Art21 "Extended Play"
Description:

Episodio 167: Girato bella casa studio di Reid Kelley a Saratoga Springs, New York, la video artist e pittrice parla del suo video work "You Make Me Iliad" (2010). Alla ricerca delle vite e le esperienze delle donne che vissero durante la Prima Guerra Mondiale, Reid Kelleyrimase colpita dalla difficoltà nel reperire racconti di prima mano. Nel creare un racconto immaginario con protagonisti una prostituta, un soldato e un ufficiale medico. Mary Reid Kelley ha cercato di ricostruire una vicenda che si sarebbe altrimenti persa nella storia.

In video in bianco e nero e disegni pieni di giochi di parole e lotte politiche, Mary Reid Kelley presenta il suo punto di vista sullo scontro tra ideologie utopiche e le realtà della vita delle donne nella lotta per la liberazione. Attraverso racconti scritti in versi rimati - con personaggi come infermiere, soldati, prostitute e saltimbanchi - Reid Kelley gioca con i periodi storici per delineare come le preoccupazioni attuali sono radicate nel passato.

Scopri di più sull'artista su:
https://art21.org/artist/mary-reid-kelley/

CREDITI: Produttore: Ian Forster. Produttore consulente: Wesley Miller & Nick Ravich. Intervista: Susan Sollins. Macchina da presa: Joel Shapiro. Suono: Roger Phenix. Montaggio: Morgan Riles. Opere d'arte per gentile concessione di: Mary Reid Kelley. Ringraziamenti speciali: Patrick Kelley. Musica a tema: Peter Foley.

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Extended Play" series
Duration:
03:53

Italian subtitles

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