Cosa ti manca per essere felice?: Simona Atzori at TEDxLakeComo
-
3:22 - 3:27Io non c'ero una volta, io ci sono adesso.
-
3:27 - 3:31E la mia non è una favola,
è uno spettacolo di vita. -
3:32 - 3:33Amo l'arte perché mi consente
-
3:33 - 3:37di comunicare direttamente,
sotto il filo della coscienza, -
3:37 - 3:41di accedere al linguaggio
della pelle d'oca, della pancia, -
3:41 - 3:45delle strette allo stomaco,
delle lacrime e del sorriso. -
3:46 - 3:50Quel linguaggio è come
un abbraccio universale. -
3:51 - 3:54Non importa
se hai le braccia, o non le hai; -
3:54 - 3:57se sei lunghissimo,
o alto un metro e un tappo; -
3:58 - 4:02se sei bianco, nero, giallo o verde;
-
4:02 - 4:06se ci vedi o sei cieco,
e se hai gli occhiali spessi così; -
4:06 - 4:07se sei fragile o una roccia;
-
4:07 - 4:10se sei biondo, hai i capelli viola
o il naso storto; -
4:10 - 4:12se sei immobilizzato a terra
-
4:12 - 4:16o guardi il mondo dalle profondità
più inesplorate del cielo. -
4:16 - 4:20Un abbraccio di quelli veri,
non bisogna barare, -
4:21 - 4:23è un abbraccio e nient'altro.
-
4:23 - 4:26La tua arte parla per te,
al di là di tutto, -
4:26 - 4:27racconterà chi sei,
-
4:27 - 4:30indipendentemente da quello
che gli altri vedono, -
4:30 - 4:34indipendentemente da quello
che gli altri vogliono vedere. -
4:35 - 4:37La vista è un senso sopravvalutato,
-
4:37 - 4:40e se lo dico io, che sono
una ballerina e una pittrice, -
4:40 - 4:41potete credermi.
-
4:42 - 4:44Io non c'ero una volta,
-
4:44 - 4:47però un inizio ci vuole ed è questo.
-
4:50 - 4:53(Applausi)
-
4:59 - 5:03Questo è il prologo,
l'inizio del mio libro, -
5:03 - 5:06in cui racconto la mia esperienza di vita
-
5:06 - 5:07e si intitola:
-
5:07 - 5:10"Cosa ti manca per essere felice?"
-
5:10 - 5:14Una domanda un po'
provocatoria, un po' tosta, -
5:14 - 5:16con cui ho voluto e desidero
-
5:16 - 5:21invitare le persone
non solo a leggere il mio libro, -
5:21 - 5:25ma anche, così,
a condividere e ad accostarsi -
5:25 - 5:28a quella che è la mia esperienza di vita.
-
5:28 - 5:32Ho voluto iniziare
con un video che è di danza: -
5:32 - 5:39io sono una ballerina,
e l'arte a volte parla davvero per te. -
5:39 - 5:42Non ci sarebbe bisogno di parole,
-
5:42 - 5:46di aggiungere altro
alla danza, alla pittura, alla musica. -
5:46 - 5:50Però mi sono accorta, nel corso
della mia esperienza di vita, -
5:50 - 5:54che le persone poi avevano anche bisogno
-
5:54 - 5:58di capire come una bambina prima,
-
5:58 - 6:01una ragazza, una donna
che è nata senza le braccia -
6:02 - 6:07abbia scelto di diventare una ballerina,
di danzare, di dipingere -
6:07 - 6:10e di fare quello
che la vita mi sta donando. -
6:10 - 6:15E allora ho capito che, in realtà,
dovevo usare anche la mia voce -
6:15 - 6:21per condividere con gli altri
quello che ho avuto in dono, -
6:21 - 6:25ma che non solo ho avuto,
-
6:25 - 6:30ma ho anche scelto e deciso,
insieme alla mia splendida famiglia -
6:30 - 6:32di trasformarlo in vita vera.
-
6:33 - 6:38Così, in realtà io,
seduta dietro questo tavolo -
6:38 - 6:42mi sento un po' come una professoressa
che è venuta qui a insegnarvi qualcosa, -
6:43 - 6:46ma vi assicuro che non è
assolutamente così; -
6:46 - 6:50anzi, io credo che la vita
non si possa insegnare, -
6:50 - 6:56ma la vita ognuno di noi la deve vivere,
però si può condividere con gli altri; -
6:56 - 7:00ed è una delle cose più grandi e più belle
che la vita mi stia donando, -
7:00 - 7:04ma non posso condividere
la mia esperienza con voi -
7:04 - 7:06se non mi metto a mio agio
-
7:06 - 7:09e vi assicuro che così
non sono tanto a mio agio, -
7:09 - 7:11anche se sono bella comoda.
-
7:11 - 7:16Faccio qualcosa che in realtà
una signora non dovrebbe fare, -
7:16 - 7:20ma io sono venuta qui proprio per voi.
-
7:22 - 7:25Intanto salgo sul tavolo
così vi vedo meglio -
7:25 - 7:32è una cosa che non posso non fare
per essere me stessa è quella di - -
7:33 - 7:35son carine le mia scarpe, vero?
-
7:35 - 7:36Vernice... son carine,
-
7:36 - 7:41però così mi sento intrappolata,
mi sento legata -
7:41 - 7:44perché i miei piedi,
che voi avete visto danzare, -
7:44 - 7:45che mi portano in giro,
-
7:46 - 7:49in realtà per me
sono soprattutto le mie mani. -
7:50 - 7:56Quindi vi presento le mie mani
e ora mi sento più libera -
7:56 - 8:01per raccontarmi a voi
in maniera reale, vera, sincera. -
8:01 - 8:05E come mi disse una volta
una bambina di dieci anni, -
8:06 - 8:10"Simona non è vero che tu non hai le mani,
hai le mani in basso". -
8:11 - 8:17E io l'ho trovata la definizione più bella
-
8:17 - 8:19che qualcuno potesse darmi
-
8:19 - 8:22e non mi stupisco che sia stata
una bambina a darmela, -
8:22 - 8:27perché lei in realtà ha visto
quella che è l'utilità: -
8:27 - 8:29io non avendo le braccia,
non avendo le mani - -
8:29 - 8:33le mie mani ci sono,
sono solo spostate un po' più in basso. -
8:33 - 8:36Potenzialmente, quello che ho fatto io,
-
8:36 - 8:39cioè riuscire ad usare
i miei piedi come mani, -
8:39 - 8:42potenzialmente lo avreste
potuto fare tutti voi, -
8:42 - 8:45solo che siete nati
con le mani un po' più in su -
8:45 - 8:50e quindi non avete avuto la necessità
di trasformare i vostri piedi in mani; -
8:50 - 8:53e a volte in realtà, vi confesso,
-
8:53 - 8:57un po' mi dispiace per i vostri piedi
vederli sempre dentro con le scarpe. -
8:57 - 8:58(Risate)
-
8:58 - 9:00(Applausi)
-
9:04 - 9:06Un'altra bambina, questo ultimamente,
-
9:06 - 9:08dopo che io per un po' di tempo -
-
9:08 - 9:13io, come vedete, sono vera italiana,
perché gesticolo - -
9:14 - 9:19e questa bambina mi disse:
"Ma poi come fai a camminare?" -
9:20 - 9:24Perché lei le aveva viste
[come] mani, non più piedi, -
9:24 - 9:26avevano smesso di essere piedi.
-
9:27 - 9:28Questo, mi rendo conto,
-
9:28 - 9:33che agli occhi degli altri
può essere qualcosa di straordinario, -
9:34 - 9:38perché è una cosa
che non è così comune fare, -
9:38 - 9:42però vi assicuro che per me
è la mia ordinarietà. -
9:43 - 9:48Arrivare a questa ordinarietà
è stato non voglio dire facile, -
9:48 - 9:50perché io credo che tutti noi
sappiamo molto bene -
9:50 - 9:54che nella vita di facile
non ci sia assolutamente nulla -
9:54 - 9:59e spesso dalle cose più difficili
riusciamo a trarre, a tirare fuori -
9:59 - 10:00il meglio di noi.
-
10:00 - 10:04È un po' anche questa domanda:
cosa ti manca per essere felice? -
10:04 - 10:07Noi pensiamo che per
essere felici ci serva tutto, -
10:07 - 10:09e pensiamo sempre alla felicità
-
10:09 - 10:12come al raggiungimento
di un traguardo, di un percorso: -
10:12 - 10:14arriviamo e la laurea,
-
10:14 - 10:19piuttosto che qualsiasi
altro target della nostra vita, -
10:19 - 10:23possa essere la fine,
il momento in cui siamo felici. -
10:23 - 10:28Io ho scoperto che invece per me
la felicità è il viaggio, -
10:28 - 10:30riuscire a scoprire che ogni giorno,
-
10:30 - 10:33anche in quello più difficile
della nostra vita, -
10:33 - 10:36noi possiamo comunque avere un momento
-
10:36 - 10:41in cui, diciamo, ci rubiamo,
ci prendiamo per noi un po' di felicità. -
10:41 - 10:45Questo l'ho imparato
nel corso della mia vita -
10:45 - 10:48grazie a dei genitori straordinari,
-
10:48 - 10:52grazie a una famiglia che mi ha accolta
come un grande dono -
10:52 - 10:56e questo per me è stato
l'inizio più bello, più importante -
10:56 - 10:58che io potessi avere;
-
10:58 - 11:03e poi insieme ci siamo costruiti
la nostra vita, abbiamo imparato. -
11:03 - 11:08La mia mamma diceva sempre
che lei è cresciuta con me, -
11:08 - 11:10capendo che le mani
erano un po' più in basso, -
11:10 - 11:11capendo che alcune cose
-
11:11 - 11:14dovevano essere messe nella casa
in un altro posto, -
11:14 - 11:18ma quella diventava la nostra normalità,
-
11:18 - 11:22era la nostra prospettiva
nei confronti della nostra vita. -
11:22 - 11:26E io penso sempre che,
con la nostra semplicità e normalità, -
11:27 - 11:29se lo abbiamo fatto noi,
-
11:29 - 11:31che forse siamo partiti, così,
-
11:31 - 11:33da un punto di partenza
non uguale a quello degli altri, -
11:33 - 11:36non voglio dire più difficile, inferiore,
-
11:36 - 11:38semplicemente diverso
da quello degli altri, -
11:39 - 11:41lo possiamo fare tutti noi.
-
11:41 - 11:45E non ci possono essere scuse
che ci impediscano, di dire -
11:45 - 11:47"No, noi non lo possiamo fare".
-
11:47 - 11:53Questa è la cosa per me più importante
da condividere con gli altri. -
11:53 - 11:56Io sono felice di avervi mostrato
questo video di questa danza, -
11:56 - 11:58perché non è un video a caso.
-
11:58 - 12:03Sono tanti anni che danzo,
che danzo in teatri importanti -
12:03 - 12:05e di video ne avevo davvero tantissimi,
-
12:05 - 12:10tra l'altro lì ballo con un ballerino
del teatro alla Scala di Milano, -
12:10 - 12:11Marco Messina,
-
12:11 - 12:14ma quello era un balletto speciale,
-
12:14 - 12:20perché quel giorno,
l'anno scorso, nel 2012, -
12:20 - 12:22la mia mamma quel giorno veniva operata
-
12:23 - 12:28e io avrei voluto stare accanto a lei,
ma lei me lo ha impedito, -
12:28 - 12:32perché dovevo andare a danzare
in questo evento -
12:32 - 12:37e lei mi disse: "Tu devi andare a fare
-
12:37 - 12:40quello per cui noi abbiamo lottato tanto,
-
12:40 - 12:43e questa danza ci porterà fortuna".
-
12:44 - 12:47Era un concerto per il Papa,
è andato su Rai1 -
12:47 - 12:50e io vi assicuro che sono partita
quel giorno, col treno, -
12:50 - 12:54potete immaginare
con che cosa dentro il cuore, -
12:54 - 12:58ma sapevo che lei aveva ragione,
-
12:58 - 12:59perché lei ha sempre avuto ragione,
-
12:59 - 13:01ha sempre saputo,
-
13:01 - 13:03da quando mi ha tenuto
la prima volta tra le braccia, -
13:03 - 13:07che la nostra vita sarebbe stata speciale,
-
13:07 - 13:11più impegnativa forse, ma intensa;
-
13:11 - 13:13e quindi non dovevamo lasciare
-
13:13 - 13:18che nulla ci impedisse di fare
quello che dovevamo fare. -
13:18 - 13:20Così ho danzato per lei;
-
13:20 - 13:21e ogni volta che lo ridanzo,
-
13:21 - 13:24ogni volta che lo propongo
attraverso di un video, -
13:24 - 13:28lei la vedo che mi sorride,
-
13:28 - 13:33perché sei mesi dopo è salita in cielo,
la vigilia di Natale. -
13:34 - 13:39Quindi ora ho capito
l'importanza di quel video -
13:39 - 13:42e l'importanza che continua
ad avere nella mia vita -
13:42 - 13:45e nella vita delle persone che incontro
-
13:45 - 13:49e questo è un dono,
questo è qualcosa di grande, -
13:49 - 13:55perché anche attraverso il dolore
possiamo comprendere delle cose -
13:55 - 13:59che ci aiutano a dare un senso più grande
-
13:59 - 14:02a quello che in quel momento
pensiamo che stiamo perdendo, -
14:02 - 14:04che non abbiamo più, che ci fa male.
-
14:04 - 14:07Allora io racconto la mia felicità,
-
14:08 - 14:13ma la racconto anche attraverso
le difficoltà, il dolore, la perdita; -
14:14 - 14:20ma con un linguaggio che mi permette, però
di far trasparire, sotto, l'amore, -
14:21 - 14:25la voglia di vivere
e questo grande dono che è la vita. -
14:26 - 14:29Un grande Papa, Giovanni Paolo II, diceva:
-
14:29 - 14:34"Prendete la vita nelle vostre mani
e fatene un capolavoro". -
14:34 - 14:39Al di là che l'abbia detto un Papa,
io credo che sia una frase per tutti noi, -
14:39 - 14:43perché la vita ce l'abbiamo tutti noi,
perché è il nostro capolavoro -
14:43 - 14:47e ogni giorno noi possiamo scegliere
di mettere una pennellata in più, -
14:47 - 14:51un tratto, di cancellare qualcosa a volte,
possiamo fare anche quello. -
14:52 - 14:55Però di renderlo nostro, vivo,
-
14:55 - 15:01che ci permetta di arrivare, anche,
alla fine della giornata con un sorriso -
15:01 - 15:03e di risvegliarci con un sorriso.
-
15:03 - 15:06Questa è la mia filosofia di vita,
-
15:06 - 15:09questo è il modo in cui,
ogni giorno, scelgo di vivere; -
15:11 - 15:13ed è bello condividerlo con gli altri,
-
15:13 - 15:15attraverso la danza,
attraverso la pittura, -
15:15 - 15:20attraverso il mio libro
e attraverso i miei incontri, -
15:20 - 15:25attraverso quello
che ho avuto in più, forse, -
15:25 - 15:28o che ho avuto esattamente
come tutti gli altri. -
15:30 - 15:34Ma l'ho voluto, l'ho preso
e continuo a volerlo e a tenerlo con me, -
15:34 - 15:36che è la mia vita.
-
15:36 - 15:41Io vi lascio con questa frase:
cosa ti manca per essere felice, -
15:43 - 15:46ma non perché ve la faccio io la domanda,
-
15:46 - 15:48ma perché forse tutti noi, ogni giorno,
-
15:48 - 15:51dovremmo svegliarci con un qualcosa
-
15:51 - 15:55che ci dia anche lo stimolo,
verso noi stessi, -
15:55 - 15:58di non sentire sempre
che tutto è così pesante, -
15:58 - 16:01ma di cercare anche
in un giorno qualunque, -
16:01 - 16:04di pioggia, dove tutto va male,
-
16:04 - 16:07un piccolo sorriso
e un piccolo briciolo di felicità, -
16:07 - 16:09che non è quella alta, quella grande,
-
16:09 - 16:15quella che io chiamo, quando dico
che sono spudoratamente felice, -
16:15 - 16:18lo dico perché è un po' una sfida,
-
16:19 - 16:22a provare a far sì che ogni giorno
-
16:22 - 16:24un po' di quella felicità
che ho accumulato -
16:24 - 16:29diventi una cascata di gioia, di amore.
-
16:29 - 16:34Concludo con la fine
-
16:34 - 16:38del mio libro, che dice:
-
16:38 - 16:42"Non è retorica. La vita è una danza.
-
16:42 - 16:46Il coreografo mi ha fatto entrare in scena
in maniera rocambolesca. -
16:47 - 16:50Il resto del cast non lo sapeva
e si sono un po' spaventati lì per lì, -
16:51 - 16:55poi mi hanno fatto spazio
e sono diventata una ballerina anche io. -
16:56 - 16:59Come tutti, ho i miei punti forti
e i miei punti deboli, -
17:00 - 17:03e a furia di danzare
ho scoperto perfettamente quali sono. -
17:06 - 17:10Sono come Sansone, ho la forza nei capelli
e come mio nonno ho la forza nel sorriso. -
17:11 - 17:14Sono come un calabrone,
volo anche se non ho le ali; -
17:15 - 17:19e come Anna mi metto le scarpette rosa
alla faccia dei busti ortopedici. -
17:19 - 17:23Vado in altalena,
mi scapicollo ad istinto, come mia madre -
17:23 - 17:26e poi ho bisogno di silenzio,
come mio padre. -
17:27 - 17:31Sono felice, smodatamente,
spudoratamente felice -
17:31 - 17:34ed è una gioia raccontarla,
questa mia felicità. -
17:35 - 17:40Il mio punto debole è che dopo aver
ballato tanto, dipinto e parlato, -
17:40 - 17:46mi sento fragile, come svuotata,
mi sento esposta; -
17:46 - 17:49e anche se non vorrei mai
scendere dal palco, -
17:49 - 17:53non vorrei mai finire una tela,
non vorrei mai smettere di chiacchierare: -
17:53 - 17:55[ma] devo farlo,
-
17:55 - 17:58altrimenti potrei disperdermi
negli occhi altrui -
17:58 - 18:00e non sarei più io, Simona.
-
18:01 - 18:03Quando viene quel momento mi inchino,
-
18:04 - 18:09mi inchino profondamente a ringraziare
quanti mi hanno dedicato tempo e cuore. -
18:09 - 18:13Sento i capelli scivolare
lungo la schiena, ed arrivare a terra, -
18:13 - 18:16e il respiro farsi più regolare,
e vedo i miei piedi. -
18:17 - 18:21Allora comincio ad immaginare
un nuovo sogno. -
18:23 - 18:25(Applausi)
-
18:30 - 18:32Rimetto le scarpe.
-
18:32 - 18:33Grazie.
-
18:33 - 18:34(Applausi)
- Title:
- Cosa ti manca per essere felice?: Simona Atzori at TEDxLakeComo
- Description:
-
Pittrice e ballerina, membro dell'Associazione internazionale degli Artisti che Dipingono con la Bocca o con il Piede (VDMFK), Simona Atzori è laureata in "Arti Visive" presso la University of Western Ontario in Canada. Ambasciatrice per la danza durante il Grande Giubileo del 2000, porta la danza in chiesa per la prima volta nella storia. Danza durante la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici di Torino 2006. Dal 2008 i suoi quadri sono in mostra permanente nella città di London, in Ontario, Canada. Nel 2009 Simona danza durante due tappe del "Roberto Bolle and Friends". Il suo primo libro "Cosa ti manca per essere felice?" dà il nome all'omonimo spettacolo di danza. Nel 2012 Simona riceve l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano.
- Video Language:
- Italian
- Team:
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- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 18:39
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