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Filosofía Aquí y Ahora V - Encuentro 11: Terrorismo de Estado en la Argentina.

  • 0:05 - 0:12
    I Diritti Umani proteggono chi
    è aggredito dai poteri statali
  • 0:12 - 0:16
    Nel Medioevo era impensabile ribellarsi
  • 0:16 - 0:19
    non c'erano diritti per gli esseri umani
  • 0:19 - 0:26
    La figura del Cristo torturato ha
    giustificato le torture di Torquemada
  • 0:26 - 0:32
    Ogni regime autoritario reprime
    dalla radice
  • 0:32 - 0:34
    Primo Levi diceva:
  • 0:34 - 0:38
    "C'è Auschwitz e dunque non può
    esserci un Dio"
  • 0:38 - 0:41
    Dio ignorava la ESMA,
  • 0:41 - 0:44
    le uccisioni del Vietnam.
  • 0:46 - 0:49
    In un mondo in cui il silenzio di Dio
    è assordante
  • 0:49 - 0:53
    noi esseri umani abbiamo l'obbligo
    di prendere la parola.
  • 1:00 - 1:04
    "Filosofía aquí y ahora V"
  • 1:07 - 1:10
    Filosofia e diritti umani
  • 1:11 - 1:17
    11° incontro:
    Terrorismo di Stato in Argentina
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    1) Il progetto economico
  • 1:23 - 1:27
    2) La teoria dei due demoni
  • 1:27 - 1:31
    3) Gli indifferenti e i timidi
  • 1:32 - 1:39
    4) Stato e giustizia: crimini contro
    l'umanità
  • 1:40 - 1:44
    1) Il progetto economico:
  • 1:49 - 1:53
    Questo è il nostro
    undicesimo incontro
  • 1:53 - 1:56
    Di "Filosofía aquí y ahora"
  • 1:56 - 2:02
    E la tematica di questo incontro
    è il Terrorismo di Stato in Argentina
  • 2:02 - 2:05
    Non cambi canale, rimanga lì
  • 2:05 - 2:08
    Riunisca le forze e guardi
  • 2:08 - 2:15
    perché qui sono successe cose terribili
    di cui molti non vogliono sapere
  • 2:15 - 2:20
    Così che quelli che non vogliono sapere,
    devono sapere
  • 2:20 - 2:21
    perché sì,
  • 2:22 - 2:25
    in quel momento non hanno potuto
    fare nulla
  • 2:25 - 2:29
    diciamo che non hanno potuto
    fare nulla
  • 2:29 - 2:34
    ma non poter fare e non voler sapere
    vuol dire già essere complici
  • 2:34 - 2:36
    Capite? Un complice
  • 2:36 - 2:37
    è brutto.
  • 2:38 - 2:40
    Perché, se uno non ha potuto
    fare nulla
  • 2:40 - 2:44
    per lo meno ha il diritto di sapere
    cosa è successo
  • 2:44 - 2:48
    E qui, onestamente, ve lo
    racconteremo bene.
  • 2:48 - 2:51
    Terrorismo di Stato in Argentina:
  • 2:51 - 2:55
    Il 24 Marzo 1976
  • 2:55 - 3:00
    Data infausta della storia Argentina
  • 3:03 - 3:04
    L'esercito
  • 3:04 - 3:08
    I militari, l'esercito, la Marina,
    l'aereonautica...
  • 3:08 - 3:12
    hanno fatto un Colpo di Stato
  • 3:15 - 3:17
    che non è stato solo un Golpe militare
  • 3:17 - 3:23
    Tutti sapevano e dicevano che ciò che
    stava succedendo non era mai successo
  • 3:23 - 3:30
    E non era mai successo perché non si
    era mai arrivati
  • 3:30 - 3:35
    a un livello così estremo di repressione,
    di crudeltà
  • 3:36 - 3:45
    e a un provvedimento come
    l'istituzione di campi di concentramento
  • 3:45 - 3:49
    che in Argentina non erano mai esistiti
    in nessuna dittatura
  • 3:49 - 3:56
    Bene, siamo abituati a credere che
    il Colpo del '76
  • 3:56 - 4:01
    è stato un Golpe prettamente
    militare
  • 4:01 - 4:04
    perché è subito apparsa la Giunta:
  • 4:04 - 4:07
    Videla in mezzo, Agosti e Massera
  • 4:07 - 4:07
    ma no
  • 4:08 - 4:12
    Il Golpe del '76 è stato sostenuto
  • 4:13 - 4:14
    voluto
  • 4:14 - 4:15
    preteso
  • 4:15 - 4:16
    e chiesto
  • 4:16 - 4:20
    da gruppi civili ed economici
  • 4:20 - 4:26
    molto importanti per il liberalismo
    argentino che voleva:
  • 4:26 - 4:29
    la distruzione dello stato
  • 4:29 - 4:31
    la libertà del mercato
  • 4:31 - 4:34
    la libertà dei capitali
  • 4:34 - 4:38
    il capitalismo finanziario
  • 4:38 - 4:41
    e i prestiti esteri
  • 4:41 - 4:46
    che furono quelli che formarono
    il grande debito estero
  • 4:46 - 4:48
    che ha lasciato questo governo
  • 4:48 - 4:53
    oltre il debito interno in quanto
    a vite umane.
  • 4:53 - 4:56
    Il Golpe militare fu facilitato
  • 4:56 - 5:00
    dagli errori di molte persone
  • 5:00 - 5:03
    Fondamentalmente il governo peronista
  • 5:03 - 5:11
    e la guerriglia che compie azioni
    così temerarie e assurde
  • 5:11 - 5:14
    come l'assalto del Monte Chingolo
  • 5:14 - 5:20
    in cui muoiono ammazzati
    molti guerriglieri
  • 5:20 - 5:24
    e quella che, secondo Santuccio,
    è stata l'operazione più grande
  • 5:24 - 5:27
    dopo quella del Montada,
    di Fidel Castro
  • 5:27 - 5:30
    ma ciò che è vero è che stese
    un tappeto rosso al Golpe
  • 5:30 - 5:32
    Lì Videla disse:
  • 5:32 - 5:38
    "Il governo ha 90 giorni per rimediare,
    altrimenti faremo il Golpe"
  • 5:41 - 5:44
    Il vero Golpe non è neanche
    contro il peronismo
  • 5:44 - 5:47
    il vero Golpe è contro il marxismo.
  • 5:48 - 5:59
    L'esercito argentino, istruito seguendo
    la Dottrina di Sicurezza francese,
  • 6:01 - 6:07
    lotta contro il marxismo come parte
    fondamentale della Terza guerra mondiale.
  • 6:07 - 6:10
    Loro stanno combattendo la
    Terza guerra mondiale
  • 6:10 - 6:14
    la Guerra fredda è stata
    la Terza guerra mondiale
  • 6:14 - 6:19
    ma le guerre "calde" della Guerra fredda
    sono avvenute in situazioni
  • 6:19 - 6:21
    come quella avvenuta nel nostro Paese.
  • 6:21 - 6:25
    Qui è avvenuta la guerra calda
    della Guerra fredda
  • 6:25 - 6:32
    Dunque, il governo prende la guerriglia
    come scusa
  • 6:32 - 6:36
    il gruppo guerrigliero era già
    vinto e sconfitto
  • 6:39 - 6:43
    Lo stesso Santuccio, prima di morire,
    fa un'autocritica:
  • 6:44 - 6:49
    I Montoneros (guerriglieri peronisti)
    erano già sconfitti
  • 6:49 - 6:54
    Rodolfo Walsh commenta l'inzio
    del 1976
  • 6:54 - 7:00
    dicendo: "gruppi intellettuali
    e professionali allo sbando"
  • 7:01 - 7:03
    Dunque, terrorizzati
  • 7:03 - 7:08
    Come la maggior parte della popolazione
    che aveva molta paura
  • 7:09 - 7:14
    Beh, la paura è un elemento fondamentale
    del Golpe militare
  • 7:14 - 7:15
    Torniamo fra poco!
  • 7:18 - 7:23
    2) La teoria dei due demoni:
  • 7:27 - 7:32
    La ribellione era già stata
    sconfitta nel 1976
  • 7:32 - 7:35
    Tanto che è stata una scusa
  • 7:35 - 7:37
    La lotta contro la guerriglia
    è stata una scusa
  • 7:37 - 7:40
    per imporre il piano economico
  • 7:40 - 7:43
    e per fare fuori tutti i settori politici
  • 7:43 - 7:46
    dal centro alla sinistra
  • 7:46 - 7:47
    Dunque
  • 7:48 - 7:52
    La scusa della ribellione serve
  • 7:52 - 7:54
    serve costantemente
  • 7:54 - 7:57
    "Lottiamo contro la ribellione"
    "La ribellione è terribile" ecc...
  • 7:57 - 8:01
    Ma serve per instaurare nel Paese
  • 8:01 - 8:06
    un sistema economico che avvantaggi
    le grandi aziende
  • 8:06 - 8:09
    Le imprese medio-piccole falliscono
  • 8:09 - 8:13
    perché tutte le piccole fabbriche
    chiudono i battenti
  • 8:13 - 8:16
    perché tutte le grandi fabbriche
  • 8:16 - 8:19
    i monopoli per i quali il Golpe
    è stato fatto
  • 8:19 - 8:21
    e hanno tratto beneficio dal Golpe
  • 8:21 - 8:23
    divorano le piccole fabbriche
  • 8:23 - 8:26
    o le piccole fabbriche falliscono
  • 8:26 - 8:29
    Il Golpe viene fatto anche
    per rubare
  • 8:29 - 8:31
    PER RUBARE
  • 8:31 - 8:35
    perché Guillermo Walter Klein
    non ha bisogno di prestiti
  • 8:35 - 8:38
    ma le banche nord-americane
    gli offrono prestiti
  • 8:38 - 8:42
    e lui li accetta comunque
  • 8:42 - 8:45
    formando così il debito estero
  • 8:45 - 8:46
    Con questi soldi
  • 8:46 - 8:48
    si corrompono i militari
  • 8:48 - 8:50
    rimangono agli economisti
  • 8:50 - 8:53
    si comprano le coscienze
  • 8:53 - 8:54
    Sono soldi sporchi
  • 8:55 - 9:00
    Questi soldi sporchi dà foma
    al debito estero argentino
  • 9:00 - 9:02
    che è illegale
  • 9:02 - 9:06
    ed è il signor Domingo Cavallo
    colui che li nazionalizza
  • 9:06 - 9:09
    cioè che li legalizza
  • 9:09 - 9:10
    Domingo Cavallo
  • 9:10 - 9:14
    Economista di Menem e di De la Rúa
  • 9:14 - 9:17
    Ora forse starà facendo
    conferenze in giro per il mondo
  • 9:17 - 9:20
    facendosi pagare
    30.000 dollari a conferenza
  • 9:20 - 9:23
    ci sono uomini che nascono
    sotto una buona stella.
  • 9:24 - 9:27
    Il Golpe è estremamente sanguinario
  • 9:29 - 9:34
    e questo terrorizza tutta la popolazione.
  • 9:34 - 9:37
    C'è una teoria con la quale
    inizia il 'Nunca más':
  • 9:37 - 9:43
    "La stessa violenza ha scosso
    l'Argentina negli anni '70"
  • 9:43 - 9:45
    Questo è un grande errore
  • 9:45 - 9:48
    che forse l'alfonsinismo
    ha dato per buono
  • 9:48 - 9:53
    essendo ancora presto
    per dire la verità.
  • 9:53 - 9:58
    Non ci sono state due violenze
    dello stesso genere.
  • 9:58 - 10:04
    La violenza statale è propria
    dello Stato
  • 10:04 - 10:09
    e non può essere paragonata
    a nessun'altra violenza.
  • 10:09 - 10:13
    L'altra violenza può essere quella
    dei gruppi civili
  • 10:13 - 10:17
    ma no, perché i gruppi civili
    non appartengono allo Stato
  • 10:17 - 10:24
    Lo Stato ha, inoltre, il dovere
    di usare legalmente la violenza
  • 10:24 - 10:27
    legata alla giustizia.
  • 10:27 - 10:29
    Ma ciò non è stato fatto.
  • 10:29 - 10:31
    Si è perpetrata una violenza
    clandestina
  • 10:31 - 10:35
    basata sulla scomparsa dei corpi.
  • 10:37 - 10:42
    Due parole sulla scomparsa dei corpi:
  • 10:42 - 10:44
    Non ci sono due demoni
  • 10:44 - 10:48
    per favore, ascoltatemi bene,
    ve lo chiedo per piacere
  • 10:48 - 10:49
    Non ci sono due demoni
  • 10:49 - 10:51
    soprattutto perché
  • 10:52 - 10:55
    di ogni militare morto
  • 10:55 - 10:57
    i familiari avevano il corpo
  • 10:57 - 10:58
    potevano fargli la veglia
  • 10:58 - 11:00
    lo potevano seppellire
  • 11:00 - 11:03
    la madre, il padre, il figlio,
    o chiunque altro
  • 11:03 - 11:04
    poteva andare al cimitero
  • 11:04 - 11:05
    poteva piangere
  • 11:05 - 11:07
    poteva pregare
  • 11:07 - 11:10
    sapeva che era morto e
    che non sarebbe tornato
  • 11:10 - 11:14
    Al contrario, la madre, il padre
    di uno scomparso
  • 11:14 - 11:16
    vive un dolore terribile
  • 11:16 - 11:18
    perché non ha il corpo
  • 11:18 - 11:19
    non può fargli la veglia
  • 11:19 - 11:20
    non può seppellirlo
  • 11:20 - 11:22
    non ha dove metterlo
  • 11:22 - 11:23
    non ha dove piangerlo
  • 11:23 - 11:25
    non può abbracciarlo nella tomba.
  • 11:25 - 11:30
    E sopratutto, continuerà ad
    aspettare il suo ritorno
  • 11:30 - 11:35
    Ad ogni passo sentito nella notte
    crederà sia suo figlio che torna
  • 11:35 - 11:39
    Questo annulla completamente
    la teoria dei due demoni.
  • 11:39 - 11:40
    Ma la annulla completamente
  • 11:40 - 11:43
    Bisogna riflettere su questo
  • 11:43 - 11:45
    Alcuni hanno avuto i corpi
  • 11:45 - 11:47
    Altri non hanno avuto i corpi
  • 11:47 - 11:48
    Punto.
  • 11:49 - 11:50
    Non ci sono due demoni.
  • 11:50 - 11:51
    Torniamo fra poco!
  • 11:51 - 11:54
    Rimanga, abbia coraggio, guardi
  • 11:54 - 11:56
    Lei deve vederlo
  • 11:57 - 11:59
    Continuiamo!
  • 12:02 - 12:08
    3) Gli indifferenti e i timidi:
  • 12:13 - 12:18
    La repressione non serviva
    per soffocare la guerriglia.
  • 12:18 - 12:24
    Ovviamente, i gruppi guerriglieri che
    continuavano a fare piccole azioni
  • 12:26 - 12:28
    di poco peso
  • 12:28 - 12:33
    venivano arrestati, portati all'ESMA,
    eliminati, torturati
  • 12:33 - 12:35
    per farli confessare
  • 12:35 - 12:38
    Ma la repressione è stata fatta
  • 12:38 - 12:41
    e il Golpe è avvenuto
  • 12:41 - 12:44
    per imporre il piano neoliberale
  • 12:44 - 12:47
    di José Alfredo Martínez de Hoz
  • 12:47 - 12:50
    allora presidente di Acindar
  • 12:50 - 12:51
    un'azienda potente
  • 12:51 - 12:52
    rinuncia ad Acindar
  • 12:52 - 12:58
    e diventa ministro dell'economia
  • 12:58 - 13:02
    Martínez de Hoz. Vi è una
    lunga discendenza dei Martínez de Hoz
  • 13:02 - 13:07
    Dai possidenti di terreni, fino a Joe,
    con le sue grandi orecchie
  • 13:09 - 13:14
    e la sua complicità perversa
    con il regime.
  • 13:14 - 13:16
    Tornando a noi
  • 13:16 - 13:19
    Ci sono militari fuori controllo
  • 13:19 - 13:21
    che dicono la qualsiasi
  • 13:21 - 13:25
    perché il livello di impunità
  • 13:26 - 13:29
    era assoluto, da qui nasceva il terrore
  • 13:29 - 13:37
    Un giorno Saint-Jean, in un discorso,
    per rinforzare la paura di tutti, disse:
  • 13:37 - 13:43
    "Noi militari uccideremo prima i ribelli,
  • 13:43 - 13:46
    poi ai loro complici,
  • 13:46 - 13:48
    poi ai loro familiari,
  • 13:48 - 13:51
    poi ai loro amici,
  • 13:51 - 13:53
    poi agli indifferenti,
  • 13:53 - 13:55
    e infine, ai timidi"
  • 13:55 - 13:57
    AI TIMIDI
  • 13:57 - 14:01
    Immaginate di vivere in una società
  • 14:01 - 14:10
    dove il governatore della provincia
    di Buenos Aires, un militare rigido,
  • 14:10 - 14:13
    al quale non interessa uccidere
    chiunque sia necessario,
  • 14:13 - 14:17
    dice che intende uccidere
    perfino i timidi
  • 14:17 - 14:22
    e Lei non solo è timido,
    ma vuole essere indifferente,
  • 14:22 - 14:24
    vuole passare inosservato.
  • 14:24 - 14:27
    No, perché il generale Saint-Jean dice
  • 14:27 - 14:30
    che sarà ucciso anche chi vuole
    passare inosservato
  • 14:30 - 14:32
    e questo lo dice anche
    un altro personaggio
  • 14:32 - 14:38
    contorto quanto il generale Saint-Jean,
    che ora è in carcere
  • 14:38 - 14:43
    e fu il primo civile ad essere arrestato
  • 14:43 - 14:46
    per connivenza
  • 14:46 - 14:53
    per appoggiare e ideologizzare
    il Golpe del 24 Marzo
  • 14:53 - 14:56
    ovvero il dottore Jaime Smart
  • 14:56 - 15:03
    che nel giornale 'La Nación'
    del 12 Dicembre 1976
  • 15:03 - 15:08
    scrivendolo a lettere cubitali
    in copertina
  • 15:08 - 15:12
    il titolo dell'articolo diceva:
  • 15:12 - 15:19
    "Smascherare chi ha
    messo in atto la ribellione"
  • 15:19 - 15:20
    Allora, pensiamo
  • 15:20 - 15:24
    Chi credete che abbia messo
    in piedi la ribellione?
  • 15:24 - 15:28
    Forse le armi che arrivavano
    dall'Unione Sovietica
  • 15:28 - 15:30
    magari quelle che arrivavano
    dalla Cina, da Cuba
  • 15:30 - 15:34
    No, no, no... sapete chi ha messo
    in atto la ribellione?
  • 15:34 - 15:38
    I professori di ogni ordine e grado
  • 15:38 - 15:45
    perché si sbagliano quando si limitano
    a circoscrivere la ribellione
  • 15:45 - 15:50
    ai morti uccisi dalle forze armate.
  • 15:50 - 15:54
    Non ce la fanno, sono fissati con la morte.
  • 15:54 - 16:00
    Al posto di dire "chi è
    in prigione perché ribelle"
  • 16:00 - 16:06
    No, chi è ucciso dalle forze armate
  • 16:06 - 16:08
    I morti, ovviamente
  • 16:10 - 16:11
    Quindi dice:
  • 16:11 - 16:13
    "Il governo della provicia
    di Buenos Aires
  • 16:13 - 16:19
    sa che l'origine della ribellione
    è ideologica"
  • 16:19 - 16:25
    E qui è quando iniziano a pagare
    anche i professionisti,
  • 16:25 - 16:29
    i maestri, i professori, gli accademici
  • 16:29 - 16:33
    Quindi, con grande cinismo,
    il dottor Smart dice:
  • 16:33 - 16:37
    "Ora quelli che hanno messo
    in atto la ribellione
  • 16:37 - 16:39
    vogliono passare inosservati"
  • 16:39 - 16:45
    Come dicendo: "li prenderemo, non
    passeranno inosservati, signori professori"
  • 16:46 - 16:48
    E in effetti, a Bahia Blanca si
    mette in piedi
  • 16:48 - 16:51
    un'impressionante caccia
    alle streghe
  • 16:51 - 16:54
    con a capo il generale
    Acdel Vilas
  • 16:54 - 16:59
    e il giornale 'La Nueva Provincia',
    che collabora con la Marina
  • 16:59 - 17:04
    a una caccia alle streghe che
    costerà la vita di molti profesori
  • 17:04 - 17:07
    che non avevano fatto altro che
    mettere nella loro bibliografia
  • 17:07 - 17:10
    un libro di Paulo Freire o
    di Marx
  • 17:10 - 17:11
    solo questo
  • 17:11 - 17:13
    per questo li hanno fucilati
  • 17:13 - 17:14
    Continuiamo!
  • 17:18 - 17:25
    4) Stato e giustizia: crimini contro
    l'umanità:
  • 17:28 - 17:31
    Tutto questo poteva svolgersi
    in un altro modo
  • 17:31 - 17:34
    senza campi di concentramento,
    senza torture,
  • 17:34 - 17:37
    senza far sparire le persone,
  • 17:37 - 17:43
    senza buttare esseri umani
    vivi dagli aerei al Río de la Plata.
  • 17:43 - 17:45
    Si poteva agire con la giustizia
  • 17:45 - 17:47
    come è stato fatto in Italia
  • 17:47 - 17:51
    con le Brigate Rosse
  • 17:51 - 17:58
    ma, nel finale di Marie-Monique Robin,
    'Escuadrones de la muerte'
  • 17:59 - 18:04
    compare il generale Díaz Bessone,
    un sostenitore della tortura e della morte
  • 18:05 - 18:14
    e dice: "si immagini come avremmo potuto
    fucilare pubblicamente a 8 mila persone,
  • 18:14 - 18:17
    perché erano solo 8 mila"
  • 18:17 - 18:20
    Ad ogni modo, voi sapete che la
    cifra non conta.
  • 18:20 - 18:24
    Le madri dicono 30 mila,
    io credo a loro
  • 18:24 - 18:29
    Ma diciamo, 20 mila, 10 mila, 15 mila,
    volete che negoziamo la cifra?
  • 18:29 - 18:31
    Mettiamoci un morto qui davanti
  • 18:32 - 18:35
    e sarà più forte di qualsiasi
    statistica
  • 18:35 - 18:36
    Un morto qui
  • 18:36 - 18:37
    Lei lo guarda, io lo guardo
  • 18:37 - 18:41
    ed è più impattante di sentire:
    "30 mila, 20 mila,
  • 18:41 - 18:44
    6 milioni, 4 milioni e 800 (mila)"
  • 18:44 - 18:47
    perché, come dice Todorov:
  • 18:47 - 18:53
    "Un morto è una disgrazia,
    20 mila morti sono una statistica"
  • 18:53 - 18:56
    e ciò è molto molto diverso.
  • 18:56 - 18:59
    Dunque, i diritti umani non sono
    stati applicati.
  • 18:59 - 19:01
    Lo Stato ha il diritto
  • 19:01 - 19:03
    la necessità
  • 19:03 - 19:06
    l'imperativo di applicare la giustizia.
  • 19:06 - 19:07
    A questo serve lo Stato.
  • 19:07 - 19:10
    Lo Stato non può essere una banda
  • 19:10 - 19:11
    altrimenti non è uno Stato
  • 19:11 - 19:13
    è una banda.
  • 19:13 - 19:15
    Quindi deve applicare la giustizia
  • 19:15 - 19:19
    ma hanno lasciato da parte la giustizia
    per diventare una banda
  • 19:19 - 19:21
    una banda clandestina
  • 19:21 - 19:23
    e agire tramite la task force.
  • 19:23 - 19:34
    Bene, tutto questo è stato fatto
    per raggiungere un altro Paese
  • 19:34 - 19:44
    per eliminare il populismo statale
    peronista
  • 19:44 - 19:52
    e innaugurare un'economia neoliberale
    di mercato alleata agli Stati Uniti
  • 19:52 - 19:59
    e un'economia che fosse alimentata
    dal credito estero
  • 20:00 - 20:06
    e che lo Stato fosse complice di questa
    attività economica.
  • 20:06 - 20:12
    Rogelio García Lupo,
    un brillante giornalista argentino
  • 20:12 - 20:14
    Nel giornale 'Clarín' ha pubblicato
  • 20:14 - 20:17
    nel 2001
  • 20:17 - 20:21
    'Il complotto del dottor Perriaux
  • 20:22 - 20:24
    La cospirazione civile'
  • 20:24 - 20:26
    Jaime Perriaux
  • 20:26 - 20:27
    Ricordi questo nome
  • 20:27 - 20:29
    Jaime Perriaux
  • 20:29 - 20:34
    è stato un avventuriero, ma anche un
    uomo molto ricco
  • 20:34 - 20:40
    che diede consulenza ai militari
    nelle questioni economiche
  • 20:40 - 20:45
    Perriaux è stato il ponte tra
    i militari e i civili
  • 20:45 - 20:48
    Era un civile, circondato da civili
  • 20:48 - 20:54
    e che, ovviamente, aveva una
    ideologia di collaborazione
  • 20:54 - 20:56
    con il piano delle Forze Armate
  • 20:56 - 21:01
    e molti altri civili hanno
    collaborato al Golpe
  • 21:01 - 21:03
    e dove sono adesso?
  • 21:03 - 21:07
    In Olanda, quando questa
    ragazza, Zorreguieta
  • 21:07 - 21:09
    si vuole sposare e diventare
    principessa
  • 21:09 - 21:13
    iniziano ad indagare suo padre
  • 21:13 - 21:18
    e non gli permettono di partecipare
    al matrimonio della figlia
  • 21:18 - 21:21
    perché lui fu ministro dell'Agricoltura
  • 21:21 - 21:24
    della dittatura assassina argentina
  • 21:24 - 21:26
    Allora l'Olanda
  • 21:26 - 21:31
    che non avrebbe ricevuto la coppa
    del mondiale del '78, se l'avesse vinto
  • 21:34 - 21:39
    impedisce e dice "no, il signor
    Zorreguieta no...
  • 21:39 - 21:44
    la ragazza si sposi pure, ma il signor
    Zorreguita in Olanda non entra
  • 21:44 - 21:48
    perché è stato un complice di un
    governo di assassini"
  • 21:48 - 21:56
    Dunque, sono condannati per
    crimini contro l'umanità
  • 21:56 - 22:00
    e capiamo bene cos'è un
    crimine contro l'umanità.
  • 22:00 - 22:06
    Lo Stato non può commettere
    crimini in modo arbitrario.
  • 22:06 - 22:09
    Lo Stato deve fare giustizia
  • 22:09 - 22:14
    e quando arresta qualcuno
  • 22:14 - 22:20
    deve presumere prima di tutto
    che questa persona è innocente
  • 22:20 - 22:22
    e poi dimostrare la sua colpevolezza.
  • 22:22 - 22:27
    Questo è un principio fondamentale
    della giurisdizione delle nazioni
  • 22:27 - 22:30
    da Hobbes in poi, o prima
  • 22:30 - 22:34
    ma dal Leviatano di Hobbes almeno,
    in poi
  • 22:34 - 22:38
    Bisogna prima dimostrare la colpevolezza
  • 22:38 - 22:42
    e poi si vedrà
  • 22:42 - 22:46
    ma ogni detenuto è innocente
  • 22:46 - 22:50
    quindi non si meravigli se Le dico
  • 22:50 - 22:53
    che i 30 mila, o 20 mila
    o quelli che erano
  • 22:53 - 22:55
    erano tutti innocenti
  • 22:55 - 22:57
    perché nessuno è stato giudicato, capito?
  • 22:57 - 22:59
    Nessuno è stato giudicato
  • 22:59 - 23:03
    e per quelli che si pensa siano morti
    durante gli scontri
  • 23:03 - 23:07
    ci sono molti dubbi su questi scontri
  • 23:07 - 23:12
    perché molti di questi scontri sono
    stati orditi deliberatamente
  • 23:12 - 23:16
    per fare il conteggio dei morti che
    erano già stati fucilati
  • 23:16 - 23:18
    nei campi di concentramento.
  • 23:18 - 23:22
    Quindi dove sono i diritti umani?
  • 23:22 - 23:26
    Sono le Organizzazioni dei Diritti umani
  • 23:26 - 23:31
    che difendono il primo articolo della
    dichiarazione dei diritti umani:
  • 23:31 - 23:37
    "Ogni vita è preziosa e
    insostituibile"
  • 23:37 - 23:46
    Questa dev'essere la prima verità
    che deve annidarsi nel cuore di tutti
  • 23:46 - 23:48
    anche se sfortunatamente non è così
  • 23:48 - 23:54
    ma se fosse così, vivremmo
    in un mondo diverso
  • 23:54 - 23:56
    Il terrorismo di Stato, al contrario,
  • 23:56 - 23:59
    spazza via i diritti umani
  • 23:59 - 24:04
    e non considererà mai
    sacra una vita
  • 24:04 - 24:08
    ma penserà che una vita
    non vale nulla
  • 24:08 - 24:12
    tanto che Ramón Camps disse:
  • 24:12 - 24:17
    "Noi non abbiamo ucciso persone,
    ma ribelli"
  • 24:17 - 24:20
    C'è bisogno di aggiungere altro?
  • 24:20 - 24:22
    Arrivederci. A presto!
Title:
Filosofía Aquí y Ahora V - Encuentro 11: Terrorismo de Estado en la Argentina.
Description:

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Video Language:
Spanish, Argentinian
Duration:
24:55

Italian subtitles

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