Come lavoro per proteggere le donne dai delitti d'onore
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0:01 - 0:03Mentre mi preparavo per il mio discorso,
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0:03 - 0:07riflettevo sulla mia vita
e cercavo di capire -
0:07 - 0:12quando fosse l'esatto momento in cui
era cominciato il mio viaggio. -
0:12 - 0:15È passato molto tempo,
ma tuttora non distinguo -
0:15 - 0:18l'inizio, la parte centrale
o la fine della mia storia. -
0:18 - 0:20Ho sempre pensato che tutto sia iniziato
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0:20 - 0:24un pomeriggio nel mio quartiere
quando mia madre mi disse -
0:24 - 0:27che, all'età di due anni, ero già
scappata a tre matrimoni combinati. -
0:28 - 0:33O una sera, quando l'elettricità mancava
da otto ore nella nostra comunità, -
0:33 - 0:35e mio padre sedeva,
circondato da tutti noi, -
0:35 - 0:39raccontandoci storie di quando da bambino
si batteva per andare a scuola -
0:39 - 0:43mentre suo padre, che era un fattore,
voleva che lavorasse nei campi con lui. -
0:43 - 0:46O in quella notte scura,
quando avevo 16 anni, -
0:46 - 0:50quando tre bambini mi si sono avvicinati
e mi hanno sussurrato all'orecchio -
0:50 - 0:54che la mia amica era stata uccisa
per qualcosa chiamato delitto d'onore. -
0:56 - 0:58Ma poi ho realizzato
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0:58 - 1:02che per quanto questi momenti
avessero contribuito al mio viaggio, -
1:02 - 1:04avessero influenzato il mio viaggio,
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1:04 - 1:06non ne rappresentavano l'inizio.
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1:06 - 1:10Il vero inizio del mio viaggio
fu davanti a una capanna di fango, -
1:10 - 1:13nel Sindh superiore, in Pakistan,
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1:13 - 1:15dove mio padre prese la mano
della mia madre 14enne -
1:15 - 1:18e decisero di andare
fuori dal villaggio -
1:18 - 1:21per andare in una città dove potessero
mandare i proprio figli a scuola. -
1:21 - 1:23In un certo senso,
sento come se la mia vita -
1:23 - 1:29fosse il risultato di queste sagge scelte
e decisioni che hanno fatto. -
1:29 - 1:32Allo stesso modo,
un'altra delle loro decisioni -
1:32 - 1:35fu quella di mantenere i miei fratelli
e me legati alle nostre radici. -
1:35 - 1:39Mentre vivevamo in una comunità
che ricordo con affetto, chiamata Ribabad, -
1:39 - 1:41che significa comunità dei poveri,
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1:41 - 1:45mio padre si assicurò che avessimo anche
una casa nella nostra rurale terra natia. -
1:45 - 1:49Io provengo da una tribù indigena
sulle montagne del Balochistan -
1:49 - 1:51chiamata Brahui.
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1:51 - 1:56Brahui, o Brohi, significa abitante
delle montagne, ed è anche la mia lingua. -
1:56 - 2:00Grazie alle severe norme
sull'attenersi ai costumi, -
2:00 - 2:06ho dovuto vivere una bella vita di canti,
culture, tradizioni, storie, montagne -
2:06 - 2:07e tante pecore.
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2:08 - 2:10Ma allora, vivere tra due estremi,
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2:10 - 2:14tra le tradizioni della mia cultura,
del mio villaggio -
2:14 - 2:18e l'educazione moderna della mia scuola
non fu facile. -
2:18 - 2:22Ero consapevole di essere l'unica ragazza
a godere di una tale libertà -
2:22 - 2:24e mi sentivo in colpa per questo.
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2:24 - 2:28Mentre andavo a scuola
a Karachi e a Hyderbad, -
2:28 - 2:32molte delle mie cugine e amiche
d'infanzia venivano sposate, -
2:32 - 2:35alcune a uomini più anziani,
altre in cambio di qualcosa, -
2:35 - 2:37alcune addirittura come seconde mogli.
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2:37 - 2:43Ho visto una bellissima tradizione
e il suo magico dissolversi di fronte a me -
2:43 - 2:48quando vidi che la nascita
di una bimba era celebrata con tristezza, -
2:48 - 2:50quando alle donne veniva detto
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2:50 - 2:53che la loro principale virtù
era la pazienza. -
2:53 - 2:55Fino all'età di 16 anni,
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2:55 - 2:57alleviavo la mia tristezza piangendo,
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2:57 - 3:00per di più di notte,
quando tutti erano a letto -
3:00 - 3:02e io singhiozzavo nel mio cuscino,
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3:02 - 3:05fino a quella notte in cui scoprii
che la mia amica era stata uccisa -
3:05 - 3:07in nome dell'onore.
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3:08 - 3:11Il delitto d'onore è un'usanza
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3:11 - 3:14in cui donne e uomini, sospettati
di avere una relazione -
3:14 - 3:16prima o fuori dal matrimonio,
-
3:16 - 3:18vengono uccisi dalle proprie famiglie.
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3:18 - 3:22Solitamente chi uccide è il fratello
o il padre o lo zio, in famiglia. -
3:22 - 3:27I rapporti ONU parlano di circa
1000 delitti d'onore all'anno in Pakistan -
3:27 - 3:29e sono solo i casi riportati.
-
3:29 - 3:33Un'usanza che uccide
non aveva alcun senso per me -
3:33 - 3:36e sapevo che avrei dovuto fare qualcosa
quella volta. -
3:36 - 3:38Non avrei pianto
fino a crollare dal sonno. -
3:38 - 3:41Avrei fatto qualcosa,
qualsiasi cosa, per fermarli. -
3:41 - 3:43Avevo 16 anni: cominciai
a scrivere poesie -
3:43 - 3:46ad andare di casa in casa a parlare
a tutti di delitti d'onore -
3:46 - 3:48e di ciò che succedeva,
del perché dovesse essere fermato -
3:48 - 3:50e ad accrescere
la consapevolezza a riguardo -
3:50 - 3:54finché non trovai un modo migliore
di gestire la questione. -
3:55 - 4:01In quei giorni, vivevamo in una casa
a Karachi, piccola, con una solo stanza. -
4:01 - 4:06Ogni anno durante la stagione dei monsoni,
la nostra casa veniva sommersa di acqua, -
4:06 - 4:07acqua piovana e liquami,
-
4:07 - 4:10e mia mamma e mio papà
portavano fuori l'acqua. -
4:10 - 4:15In quei giorni, papà portò a casa
una macchina enorme, un computer. -
4:15 - 4:20Era così grande che sembrava occupare
metà dell'unica stanza che avevamo -
4:20 - 4:24e aveva così tanti pezzi e fili
da connettere. -
4:24 - 4:26Ma era comunque la cosa
più eccitante -
4:26 - 4:29che fosse mai successa
a me e alle mie sorelle. -
4:29 - 4:33Al mio fratello maggiore Ali fu dato
l'incarico di prendersi cura del computer -
4:33 - 4:37e ognuno di noi poteva utilizzarlo
per 10 o 15 minuti al giorno. -
4:37 - 4:40Essendo la più grande di otto figli,
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4:40 - 4:42potevo usarlo solo per ultima,
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4:42 - 4:45dopo aver lavato i piatti,
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4:45 - 4:48pulito la casa,
preparato la cena con mia madre, -
4:48 - 4:51sistemato le lenzuola sul pavimento
per dormire -
4:51 - 4:53e dopo di che correvo
al computer, -
4:53 - 4:54mi connettevo a Internet
-
4:54 - 5:00e provavo pura gioia ed estasi
per 10 o 15 minuti. -
5:00 - 5:05In quei giorni, scoprii un sito
chiamato Joogle. -
5:05 - 5:08[Google] (Risate)
-
5:08 - 5:11Nel mio frenetico desiderio
di fare qualcosa per questa usanza, -
5:11 - 5:15usai Google e scoprii Facebook,
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5:15 - 5:19un sito dove le persone potevano
entrare in contatto con chiunque nel mondo -
5:19 - 5:24e così, dalla mia minuscola stanza
con il tetto di cemento a Kirachi -
5:24 - 5:27mi sono connessa con persone
in UK, negli USA, in Australia e in Canada -
5:27 - 5:29e ho creato una campagna chiamata
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5:29 - 5:32Campagna WAKE UP [svegliamoci]
contro i Delitti d'Onore. -
5:32 - 5:35È diventata enorme in pochi mesi.
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5:35 - 5:38Ho ricevuto un enorme supporto
da tutte le parti del mondo. -
5:38 - 5:39Ci contattavano i media.
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5:39 - 5:43Un sacco di persone cercavano di indurre
consapevolezza insieme a noi. -
5:43 - 5:47È cresciuta così tanto che è passata
dal Web alle strade della mia città natale -
5:47 - 5:50in cui organizzavamo raduni e scioperi
-
5:50 - 5:53cercando di cambiare le politiche
a favore delle donne in Pakistan. -
5:53 - 5:57E mentre pensavo che tutto
fosse perfetto, -
5:57 - 6:01e il mio team, ovvero in pratica
i miei amici e vicini dell'epoca, -
6:01 - 6:03pensava che tutto stesse andando bene,
-
6:03 - 6:07non avevamo idea dell'enorme
opposizione che stava per travolgerci. -
6:08 - 6:10La mia comunità si rivoltò
contro di noi, -
6:10 - 6:14dicendo che stavamo diffondendo
un comportamento anti-islamico. -
6:14 - 6:19Stavamo sfidando usanze secolari
in quelle comunità. -
6:19 - 6:22Ricordo che mio padre
ricevette lettere anonime: -
6:22 - 6:25"Tua figlia sta diffondendo
la cultura occidentale -
6:25 - 6:26nelle onorevoli società."
-
6:26 - 6:29Frantumarono il parabrezza
della nostra auto. -
6:29 - 6:33Un giorno andai in ufficio
e trovai la nostra insegna di metallo -
6:33 - 6:38accartocciata e rotta come fosse stata
colpita più volte con qualcosa di pesante. -
6:38 - 6:41Le cose peggiorarono al punto
che dovetti nascondermi in vari modi. -
6:41 - 6:44Viaggiavo con i finestrini
della mia auto chiusi, -
6:44 - 6:48mi coprivo il volto con il velo,
non parlavo in pubblico, -
6:48 - 6:52ma alla fine la situazione peggiorò
quando la mia vita fu minacciata -
6:52 - 6:57e quindi dovetti tornare a Karachi
e la nostra azione si fermò. -
6:58 - 7:01Di ritorno a Karachi,
all'età di 18 anni, -
7:01 - 7:06pensai che fosse
il peggior fallimento della mia vita. -
7:06 - 7:08Ero devastata.
-
7:08 - 7:11Da teenager, incolpavo me stessa
per tutto ciò che era successo. -
7:11 - 7:14Ma ciò che emerse,
quando cominciammo a riflettere -
7:14 - 7:20fu che in realtà era colpa mia
e del mio team. -
7:20 - 7:25C'erano due grandi ragioni
che avevano fatto fallire la campagna. -
7:25 - 7:27Una di quelle, la prima ragione,
-
7:27 - 7:30era che ci eravamo scagliati
contro i valori chiave delle persone. -
7:31 - 7:34Dicevamo no a qualcosa
che per loro era molto importante, -
7:34 - 7:37sfidando il loro codice d'onore
-
7:37 - 7:39e ferendoli in profondità nel processo.
-
7:39 - 7:42E, numero due, che fu molto importante
per me da imparare, -
7:42 - 7:44e stupefacente, sorprendente
per me da imparare, -
7:44 - 7:47fu che non avevamo incluso
le vere eroine, -
7:47 - 7:49che dovevano lottare per loro stesse.
-
7:49 - 7:53Le donne dei villaggi non avevano idea
che stessimo combattendo per loro. -
7:53 - 7:55Ogni volta che tornavo,
-
7:55 - 7:58trovavo cugine e amiche
con i volti coperti da sciarpe -
7:58 - 7:59e chiedevo loro: "Cos'è successo?"
-
7:59 - 8:02Loro rispondevano:
"I nostri mariti ci hanno picchiate." -
8:02 - 8:05Ma stiamo lavorando per voi nelle strade!
-
8:05 - 8:06Stiamo cambiado le politiche.
-
8:06 - 8:09Come può non avere
un impatto sulle loro vite? -
8:09 - 8:14A quel punto scoprimmo
una cosa stupefacente. -
8:14 - 8:17Le politiche di un Paese
-
8:17 - 8:21non sempre influenzano
le comunità rurali e tribali. -
8:21 - 8:26Era devastante, della serie, "Davvero
non possiamo farci niente?" -
8:26 - 8:29E scoprimmo che c'è
un divario enorme -
8:29 - 8:33tra le politiche ufficiali e la realtà.
-
8:33 - 8:36Quindi questa volta, ci dicevamo,
faremo qualcosa di diverso. -
8:36 - 8:38Useremo la strategia,
-
8:38 - 8:41torneremo indietro e ci scuseremo.
-
8:41 - 8:42Sì, scuse.
-
8:42 - 8:44Tornammo nelle nostre comunità
-
8:44 - 8:47dicendo di vergognarci
per quello che avevamo fatto. -
8:47 - 8:52Siamo qui per scusarci e, infatti,
siamo qui per mettere a posto le cose. -
8:52 - 8:53Come facciamo?
-
8:53 - 8:56Andremo a promuovere
tre dei vostri principali culti. -
8:56 - 9:00Ovvero la musica,
la lingua e il ricamo. -
9:00 - 9:01Nessuno ci credette.
-
9:01 - 9:04Nessuno volle lavorare con noi.
-
9:04 - 9:08Servì una grande opera di convincimento
e discussione con queste comunità -
9:08 - 9:11finché non furono d'accordo nel vederci
promuovere la loro lingua -
9:11 - 9:16creando un fascicolo delle loro storie,
favole e vecchie leggende della tribù -
9:16 - 9:19e poi abbiamo promosso la musica
-
9:19 - 9:24creando un CD delle canzoni della tribù
e di qualche percussione. -
9:24 - 9:26E terza, la mia preferita,
-
9:26 - 9:30promuovevamo il loro ricamo
creando un centro nel villaggio -
9:30 - 9:33dove le donne potessero venire
ogni giorno a ricamare. -
9:34 - 9:36E così cominciò.
-
9:36 - 9:40Lavorammo in un villaggio,
cominciammo con il primo centro. -
9:41 - 9:42Era una giornata stupenda.
-
9:42 - 9:43Aprimmo il centro.
-
9:43 - 9:45Le donne venivano per ricamare
-
9:45 - 9:49e iniziare un processo di educazione
che avrebbe cambiato loro la vita, -
9:49 - 9:53insegnando loro i loro diritti,
ciò che l'Islam dice dei loro diritti -
9:53 - 9:55e lo sviluppo d'impresa,
come fare soldi -
9:55 - 9:57e come fare soldi dai soldi,
-
9:57 - 10:01come potessero combattere le usanze
che avevano distrutto le loro vite -
10:01 - 10:03da così tanti secoli,
-
10:03 - 10:05perché secondo l'Islam, in realtà,
-
10:05 - 10:08ci si aspetta che le donne stiano
spalla a spalla con gli uomini. -
10:08 - 10:12Le donna hanno così tanto potere
che non abbiamo mai sentito, -
10:12 - 10:14che loro stesse non hanno mai sentito
-
10:14 - 10:17e dovevamo dire loro
che dovevano sapere, -
10:17 - 10:20quali fossero i loro diritti i
e come prenderseli da sole, -
10:20 - 10:22perché solo loro potevano farlo,
non noi. -
10:22 - 10:25Quindi questo è il modello
che si presentò in realtà: sorprendente. -
10:25 - 10:28Attraverso il ricamo
stavamo promuovendo le loro tradizioni. -
10:28 - 10:30Andavamo nei villaggi
a mobilitare le comunità. -
10:30 - 10:33Creavamo un centro all'interno
in cui 30 donne venivano -
10:33 - 10:35per sei mesi per imparare
il valore aggiunto -
10:35 - 10:37del ricamo tradizionale,
-
10:37 - 10:41lo sviluppo d'impresa, capacità
e educazione di base, -
10:41 - 10:44i loro diritti e come dire no
a quelle usanze -
10:44 - 10:48e come porsi come leader
per se stesse e per la società. -
10:48 - 10:53Dopo sei mesi, mettevamo in contatto
le donne con finanziatori e mercati -
10:53 - 10:57in cui diventare
imprenditrici locali nelle loro comunità. -
10:57 - 11:00Chiamammo il progetto Sughar.
-
11:00 - 11:04Sughar è una parola locale usata
in molte lingue del Pakistan. -
11:04 - 11:07Significa donna abile e sicura di sé.
-
11:07 - 11:12Credo fermamente che per creare
donne leader ci sia solo una cosa da fare: -
11:12 - 11:17far loro sapere che hanno già
ciò che serve per essere un leader. -
11:17 - 11:18Le donne che vedete qui
-
11:18 - 11:22hanno forti competenze e potenziale
per essere leader. -
11:22 - 11:26Tutto ciò che dovevamo fare, era
rimuovere le barriere che le circondavano -
11:26 - 11:28e fu proprio quello
che decidemmo di fare. -
11:28 - 11:31Ma fu allora, quando pensavamo
che tutto stesse andando bene, -
11:31 - 11:34che tutto era fantastico,
-
11:34 - 11:36trovammo il nostro ostacolo successivo:
-
11:36 - 11:39molti uomini cominciarono a notare
cambiamenti visibili nelle proprie mogli. -
11:39 - 11:41Parla di più,
prende decisioni... -
11:41 - 11:44oddio, gestisce tutto in casa.
-
11:44 - 11:49Quindi impedirono loro
di venire nei nostri centri -
11:49 - 11:52e questa volta, ci dicemmo:
okay, è l'ora della strategia due. -
11:52 - 11:55Andammo nelle industrie
di abbigliamento in Pakistan -
11:55 - 11:58e si decise di svolgere delle ricerche
su cosa succedesse lì. -
11:58 - 12:03Venne fuori che l'industria della moda
in Pakistan è forte, cresce ogni giorno, -
12:03 - 12:07ma con un contributo minore
dalle aree tribali -
12:07 - 12:10e per le aree tribali,
soprattutto per le donne. -
12:10 - 12:15Quindi decidemmo di lanciare
il primo brand per donne delle tribù -
12:15 - 12:17che oggi si chiama Nomads.
-
12:18 - 12:20Così le donne cominciarono
a guadagnare di più, -
12:20 - 12:23a contribuire di più
alle finanze della casa -
12:23 - 12:26e gli uomini dovettero pensarci
due volte prima di dire loro "no" -
12:26 - 12:28quando volevano venire nei centri.
-
12:31 - 12:34(Applausi)
-
12:34 - 12:36Grazie, grazie.
-
12:36 - 12:41Nel 2013, abbiamo lanciato il nostro primo
Sughar Hub invece di un centro. -
12:41 - 12:44Abbiamo creato una partnership
con TripAdvisor -
12:44 - 12:48e creato una sala di cemento
nel bel mezzo del villaggio -
12:48 - 12:52e invitato un sacco di organizzazioni
a lavorarvi all'interno. -
12:52 - 12:55Abbiamo creato questa piattaforma
per le organizzazioni no profit -
12:55 - 12:57così che potessero lavorare
alle tematiche -
12:57 - 12:58su cui non stava lavorando Sughar.
-
12:58 - 13:02Sarebbe stato un luogo a portata
di mano per dare lezioni, -
13:02 - 13:05come scuola per i contadini
o anche come mercato, -
13:05 - 13:07per qualsiasi cosa
lo volessero usare, insomma, -
13:07 - 13:09e lo usarono alla grande.
-
13:09 - 13:13Finora siamo riusciti a supportare
900 donne -
13:13 - 13:16in 24 villaggi del Pakistan.
-
13:16 - 13:21(Applausi)
-
13:22 - 13:25Ma non è ciò che voglio, in realtà.
-
13:27 - 13:31Il mio sogno è raggiungere
un milione di donne nei prossimi 10 anni -
13:31 - 13:33e per far sì che accada,
-
13:33 - 13:36quest'anno abbiamo lanciato
la Fondazione Sughar negli USA. -
13:36 - 13:41Non si tratta di finanziare Sughar,
ma molte altre organizzazioni in Pakistan -
13:41 - 13:43per replicare l'idea
-
13:43 - 13:46e trovare modi ancora più innovativi
-
13:46 - 13:50di liberare il potenziale
delle donne dei villaggi in Pakistan. -
13:50 - 13:52Grazie mille.
-
13:52 - 13:55(Applausi)
-
13:55 - 13:57Grazie. Grazie. Grazie.
-
13:59 - 14:02Chris Anderson: Khalida,
sei una forza della natura. -
14:02 - 14:07Insomma, questa storia, va oltre
l'immaginario in molti modi. -
14:07 - 14:11È incredibile che qualcuno così giovane
sia riuscito a raggiungere così tanto -
14:11 - 14:14con così tanto vigore
ed inventiva. -
14:14 - 14:15Quindi, una domanda:
-
14:15 - 14:20liberare il potenziale di un milione
di donne è un sogno spettacolare: -
14:20 - 14:24quanto del successo attuale
dipende da te, -
14:24 - 14:28dalla forza di una personalità
così magnetica? -
14:28 - 14:31Quanto pesa?
-
14:31 - 14:35Khalida Brohi: Penso che il mio compito
sia dare l'ispirazione, -
14:35 - 14:37promuovere il mio sogno.
-
14:37 - 14:40Non so come insegnarlo,
perché ci sono modi così differenti! -
14:40 - 14:43Noi abbiamo provato solo tre modi.
-
14:43 - 14:46Ci sono centinaia di modi diversi
di liberare il potenziale di queste donne. -
14:46 - 14:49Io darò solo l'ispirazione,
questo è il mio compito. -
14:49 - 14:52Continuerò a farlo.
Sughar continuerà a crescere. -
14:52 - 14:55Stiamo pianificando di raggiungere
altri due villaggi -
14:55 - 14:58e presto credo che cresceremo
anche al di fuori del Pakistan -
14:58 - 15:00nell'Asia Meridionale e oltre.
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15:00 - 15:04CA: È fantastico che, quando parlavi
del tuo team nell'intervento, -
15:04 - 15:06voglio dire, avevi solo 18 anni.
-
15:06 - 15:08Com'era questo team?
-
15:08 - 15:10Erano compagni di scuola, giusto?
-
15:10 - 15:14KB: Le persone qui ci crederebbero
se dicessi che sono in un'età -
15:14 - 15:18in cui nel mio villaggio dovrei già
essere nonna? -
15:18 - 15:23Mia madre si è sposata a nove anni
e io sono la donna non sposata più anziana -
15:23 - 15:27che non fa niente nella vita,
per il mio villaggio -
15:27 - 15:30CA: Aspetta, aspetta, aspetta.
Che non fa niente? -
15:30 - 15:33KB: No.
CA: Hai ragione. -
15:33 - 15:36KB: La gente si dispiace per me,
molte volte. -
15:36 - 15:39CA: Ma attualmente quanto tempo
passi ancora in Balochistan? -
15:39 - 15:41KB: Vivo lì.
-
15:41 - 15:44O meglio, vivo tra Karachi e Balochistan.
-
15:44 - 15:47I miei fratelli vanno ancora a scuola.
-
15:47 - 15:49Sono ancora la più grande
di otto fratelli. -
15:49 - 15:54CA: Ma quello che fai è decisamente
una minaccia per qualcuno laggiù. -
15:54 - 15:58Come fai per la sicurezza?
Ti senti al sicuro? -
15:58 - 16:00Ci sono problemi laggiù?
-
16:00 - 16:04KB: Questa domanda mi è sorta
molte volte -
16:04 - 16:10e mi sembra che la parola "paura"
arrivi e poi sparisca, -
16:10 - 16:14ma c'è una paura che ho
che è diversa. -
16:14 - 16:18La mia paura è: se venissi uccisa,
cosa succederebbe alle persone -
16:18 - 16:20che mi amano così tanto?
-
16:20 - 16:24Mia madre aspetta fino a tardi
che torni a casa. -
16:24 - 16:26Le mie sorelle vogliono imparare da me,
-
16:26 - 16:30e ci sono tante ragazze
nella comunità che vogliono parlare con me -
16:30 - 16:32e chiedermi tante cose diverse
-
16:32 - 16:35e di recente mi sono fidanzata.
(Risate) -
16:35 - 16:37(Applausi)
-
16:37 - 16:41CA: Lui è qui? Devi alzarti.
-
16:41 - 16:44(Applausi)
-
16:48 - 16:52KB: Scappando dai matrimoni combinati,
mi sono scelta io mio marito -
16:52 - 16:56in giro per il mondo, a Los Angeles,
un mondo davvero diverso. -
16:56 - 16:59Ho dovuto combattere per un anno intero.
Questa è un'altra storia. -
16:59 - 17:04Ma penso che sia
l'unica cosa di cui ho paura -
17:04 - 17:10e non voglio vedere mia madre non vedere
nessuno quando aspetta di notte. -
17:10 - 17:12CA: La gente che ti vuole aiutare
a modo suo -
17:12 - 17:15può andare avanti, può vendere
qualcuno dei tuoi vestiti forse -
17:15 - 17:18che hai portato
-
17:18 - 17:21che sono fatti, ricamati, in Balochistan?
-
17:21 - 17:22KB: Sì.
-
17:22 - 17:25CA: O possono entrare nella fondazione.
-
17:25 - 17:27KB: Decisamente. Cerchiamo
tutte le persone che possiamo, -
17:27 - 17:31perché ora che la fondazione è all'inizio
-
17:31 - 17:34sto cercando di imparare molto
su come muovermi, -
17:34 - 17:38come trovare fondi
o raggiungere altre organizzazioni -
17:38 - 17:41specialmente nell'e-commerce,
che è davvero una novità per me. -
17:41 - 17:44Intendo dire, non sono avvezza
al mondo della moda, credetemi. -
17:44 - 17:47CA: Beh, è stato incredibile averti qui.
-
17:47 - 17:52Ti prego, continua a essere coraggiosa,
intelligente e, ti prego, stai al sicuro. -
17:52 - 18:00KB: Grazie, davvero.
CA: Grazie, Khalida. (Applausi)
- Title:
- Come lavoro per proteggere le donne dai delitti d'onore
- Speaker:
- Khalida Brohi
- Description:
-
Ogni anno in Pakistan si riportano circa 1000 delitti d'"onore", omicidi compiuti da un membro della famiglia per comportamenti ritenuti "vergognosi", come le relazioni al di fuori del matrimonio. Quando Khalida ha perso una cara amica a causa di questa pratica, ha deciso di creare una campagna per combatterla. Tuttavia ha incontrato resistenza da una fonte improbabile: proprio la comunità che sperava di proteggere. In questo vibrante, onesto intervento, Brohi condivide come ha analizzato il suo stesso metodo e offre un sagace punto di vista per gli altri appassionati attivisti.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:13
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How I work to protect women from honor killings | |
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Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for How I work to protect women from honor killings | |
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Anna Cristiana Minoli accepted Italian subtitles for How I work to protect women from honor killings | |
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Beatrice Chiamenti edited Italian subtitles for How I work to protect women from honor killings | |
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Beatrice Chiamenti edited Italian subtitles for How I work to protect women from honor killings | |
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Beatrice Chiamenti edited Italian subtitles for How I work to protect women from honor killings |