< Return to Video

Josiah McElheny : creazione di un Projection Painting |ART21 "Exclusive"

  • 0:07 - 0:12
    [Josiah McElheny:
    creazione di un Projection Painting]
  • 0:25 - 0:27
    Siamo nello studio del mio amico
  • 0:27 - 0:30
    a proiettare i filmati persi -
    o abbandonati -
  • 0:30 - 0:33
    della grande cineasta Maya Deren.
  • 0:37 - 0:42
    Dopo la morte della Deren, furono trovate
    code di pellicola con scene avanzate
  • 0:42 - 0:44
    e scene mai usate, ma da lei completate
  • 0:44 - 0:48
    custodite in una specie di semplice
    rullo di pellicola
  • 0:48 - 0:50
    senza alcun tipo di montaggio.
  • 1:01 - 1:06
    Ho pensato quindi di dover creare
    una specie di performance
  • 1:06 - 1:08
    nella quale avremmo proiettato il film,
  • 1:08 - 1:12
    poi ho chiamato una troupe cinematografica
    per filmare il film
  • 1:12 - 1:15
    mentre lo proiettavamo sullo schermo.
  • 1:21 - 1:24
    L'idea era di filmare dai posti peggiori.
  • 1:24 - 1:26
    Pensa di essere al cinema
  • 1:26 - 1:29
    seduto a un metro e mezzo dallo schermo,
  • 1:29 - 1:31
    così che quando alzi lo sguardo
  • 1:31 - 1:33
    hai questa visione piuttosto distorta.
  • 1:38 - 1:43
    Uno viene da un film incompiuto e perduto
    che si chiama "Witch's Cradle"
  • 1:43 - 1:47
    nel quale la Deren collaborò
    con Anne Matta Clark e Marchel Duchamp,
  • 1:47 - 1:51
    girato alla famosa galleria
    "Art of the Twentieth Century".
  • 1:55 - 2:00
    Sto cercando di capire la relazione
    tra astrazione e corpo.
  • 2:01 - 2:06
    Lei naviga in quest'area
    tra astrazione e corpo.
  • 2:07 - 2:10
    Il corpo diventa quasi astratto
    in alcuni suoi lavori.
  • 2:12 - 2:15
    Alla fine il film verrà mostrato
    non come film,
  • 2:15 - 2:19
    ma come se fosse un quadro
    su una specie di struttura
  • 2:19 - 2:22
    nella quale la parte anteriore
    è una lastra di vetro
  • 2:22 - 2:26
    e quella posteriore è una specie di
    paesaggio frammentato,
  • 2:28 - 2:32
    che si distorcerà ulteriormente
    sullo stesso quadro.
  • 2:33 - 2:36
    Quando abbiamo usato un film tradizionale
    su queste sculture deformanti
  • 2:36 - 2:38
    non ha funzionato affatto.
  • 2:38 - 2:40
    Sembrava che commentassimo il film,
  • 2:40 - 2:46
    o si sentiva troppo che stavamo guardando
    del materiale preesistente.
  • 2:46 - 2:48
    Mentre con il film incompleto
  • 2:48 - 2:50
    la trasformazione
    è stata molto più facile.
  • 2:50 - 2:53
    È diventato quasi immediatamente
    qualcosa di nuovo.
  • 3:03 - 3:06
    È stato davvero interessante capire
  • 3:06 - 3:09
    quanto, in un certo senso, invidiabile
  • 3:09 - 3:12
    possa essere un'opera d'arte originale,
  • 3:12 - 3:14
    così completa,
  • 3:14 - 3:15
    da non poterla deformare in alcun modo.
  • 3:18 - 3:22
    Che l'opera incompiuta
    era molto più malleabile.
Title:
Josiah McElheny : creazione di un Projection Painting |ART21 "Exclusive"
Description:

Episodio #231: Josiah McElheny esplora la relazione tra l’astrazione e il corpo durante la creazione di “Projection Painting 1” (2015). “Proiettiamo i filmati persi o abbandonati della grande cineasta Maya Deren”, dice McElheny, che spinge l’astrazione delle immagini della Deren filmando “dai posti peggiori”. Il filmato distorto che ne risulta viene a sua volta proiettato sopra un panorama frammentato all’interno di un quadro, in un altro giro di astrazione, creando così l’opera finale. Lavorando con la direttrice della fotografia Martina Radwan in uno studio fotografico di Manhattan, McElheny ha scoperto che un filmato non montato precedentemente "era molto più malleabile” rispetto a un tradizionale film completo, che aveva provato a utilizzare in passato. Il “Projection Painting” finito è stato proiettato a ciclo continuo nella mostra personale di McElheny all’ Andrea Rosen Gallery di New York.

Josiah McElheny crea oggetti di vetro finemente lavorati a mano che combina con fotografie, testo e teche museologiche per evocare nozioni di significato e memoria. L’opera di McElheny usa come soggetto l’oggetto, l’idea e il nesso sociale di vetro come manufatto e concetto. Influenzato dall’opera di Jorge Luis Borges, i lavori di McElheny spesso prendono la forma di romanzi storici. Parte dell’interesse di McElheny per la narrazione viene dall’eredità culturale dell’arte vetraria come parte di una tradizione orale tramandata di generazione in generazione, da artigiano ad artigiano. Prenendo in prestito modelli scultori dagli ideali modernisti, McElheny crea ambienti totalmente contemplativi, allo stesso tempo eleganti seduzioni e parabole che mettono in guardia dai vizi delle aspirazioni utopiche.

Scopri di più sull’artista al sito:
http://www.art21.org/artists/josiah-mcelheny

SI RINGRAZIANO: Produttore: Ian Forster. Consulting Producer: Wesley Miller & Nick Ravich. Intervista: Jarred Alterman & Ian Forster. Montaggio: Jarred Alterman. Riprese: Jarred Alterman. Suono: Ian Forster. Musica: Pinch Music. Opera d’arte per gentile concessione di Josiah McElheny & Andrea Rosen Gallery.
Ringraziamenti speciali: Picture Ray Studio, Martina Radwan & Mark Shortliffe.

ART21 “Exclusive” è finanziato in parte dal New York City Department of Cultural Affairs in collaborazione con il City Council; 21c Museum Hotel, e da contribuenti privati.

more » « less
Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Extended Play" series
Duration:
03:55

Italian subtitles

Revisions Compare revisions