< Return to Video

La depressione è una malattia della civilizzazione | Stephen Ilardi | TEDxEmory

  • 0:06 - 0:12
    Credo che la depressione sia una
    delle parole maggiormente fraintese
  • 0:12 - 0:14
    nell'intera lingua inglese.
  • 0:14 - 0:15
    Ed ecco il problema:
  • 0:15 - 0:19
    la depressione ha due significati
    completamente diversi,
  • 0:19 - 0:21
    a seconda del contesto.
  • 0:21 - 0:22
    Nelle conversazioni quotidiane,
  • 0:22 - 0:25
    quando le persone dicono
    di essere depresse,
  • 0:25 - 0:29
    usano la parola depressione
    come sinonimo di tristezza.
  • 0:30 - 0:32
    È una normale reazione umana
  • 0:32 - 0:35
    "alle fionde e alle frecce
    del destino oltraggioso" (Shakespeare).
  • 0:35 - 0:40
    In quel senso, tutti noi conosciamo
    il dolore della depressione.
  • 0:40 - 0:43
    Tuttavia, in un contesto clinico,
  • 0:43 - 0:47
    la depressione è la forma abbreviata
    di una malattia devastante.
  • 0:48 - 0:50
    Ci siamo capiti? Ecco qui, ok.
  • 0:50 - 0:51
    Di una malattia devastante.
  • 0:52 - 0:54
    Il termine tecnico con cui
    ci riferiamo ad essa è
  • 0:54 - 0:57
    Grave Disordine Depressivo.
  • 0:57 - 1:00
    Questa è una malattia che
    depriva le persone
  • 1:00 - 1:01
    del loro sonno ristoratore,
  • 1:01 - 1:03
    le depriva della loro energia,
  • 1:03 - 1:04
    della loro concentrazione,
  • 1:04 - 1:07
    della capacità di attenzione,
    della loro memoria,
  • 1:07 - 1:12
    della loro libido, della capacità
    di provare il piacere della vita.
  • 1:12 - 1:13
    Per la maggior parte degli individui,
  • 1:13 - 1:15
    li priva della loro capacità
  • 1:15 - 1:18
    di amare, lavorare e giocare.
  • 1:18 - 1:19
    Li può persino privare
  • 1:19 - 1:22
    del loro desiderio di vivere,
    e vi dirò il perché.
  • 1:22 - 1:25
    Ora sappiamo che
    la depressione accende
  • 1:25 - 1:28
    il circuito del dolore del cervello
  • 1:28 - 1:32
    a un punto tale che
    gli individui maggiormente depressi,
  • 1:32 - 1:34
    se voi ci parlate,
    e loro abbassano la guardia,
  • 1:34 - 1:38
    ve lo diranno, come l'hanno detto a me,
    centinaia di volte:
  • 1:38 - 1:39
    è tormento.
  • 1:39 - 1:40
    È agonia.
  • 1:40 - 1:42
    È tortura.
  • 1:42 - 1:44
    E molti iniziano a guardare alla morte,
  • 1:44 - 1:47
    come una buona via di fuga.
  • 1:47 - 1:50
    La depressione è il principale
    responsabile di un suicidio,
  • 1:50 - 1:53
    che ora si estende a più di
    1 milione di vite ogni anno nel mondo.
  • 1:53 - 1:56
    Ora, so cosa state pensando
    probabilmente a questo punto:
  • 1:56 - 1:59
    questo discorso sarà veramente...
  • 1:59 - 2:01
    (Risate)
  • 2:01 - 2:03
    Sapete... deprimente.
  • 2:03 - 2:06
    Allora sto per darvi
    una piccola anticipazione:
  • 2:06 - 2:08
    non lo è! Davvero!
  • 2:08 - 2:11
    La depressione, tuttavia,
    è un nemico pericoloso.
  • 2:11 - 2:14
    Ma quello che ho scoperto nei miei 20 anni
  • 2:14 - 2:15
    di ricerca e di lavoro clinico
  • 2:15 - 2:18
    è che si tratta di un nemico
    che si può sconfiggere.
  • 2:18 - 2:20
    Questa è la buona notizia,
  • 2:20 - 2:22
    e questa è la notizia
    su cui voglio focalizzare
  • 2:22 - 2:24
    questo discorso stasera.
  • 2:24 - 2:25
    Ma prima, qualche altra cattiva notizia:
  • 2:25 - 2:28
    la depressione ora
    è un'epidemia globale.
  • 2:28 - 2:30
    Infatti, se guardiamo agli Stati Uniti,
  • 2:30 - 2:34
    scopriamo che quasi
    un americano su quattro,
  • 2:34 - 2:39
    proverà il dolore agonizzante
    e debilitante della depressione
  • 2:39 - 2:42
    prima che raggiunga i 75 anni.
  • 2:43 - 2:45
    E andrà peggiorando.
  • 2:45 - 2:48
    La percentuale della depressione
    sembra aumentare
  • 2:48 - 2:50
    generazione dopo generazione.
  • 2:50 - 2:52
    Così, ogni gruppo di nascite successive
  • 2:52 - 2:54
    avrà maggiori probabilità di depressione,
  • 2:54 - 2:57
    rispetto al precedente.
  • 2:57 - 2:59
    Ora, vorrei che guardaste questo grafico.
  • 2:59 - 3:02
    Abbiamo quattro generazioni diverse
    su questo grafico.
  • 3:02 - 3:04
    La linea verde a destra,
  • 3:04 - 3:07
    è la generazione americana più vecchia.
  • 3:07 - 3:09
    E prima che arrivino
  • 3:09 - 3:10
    ai loro 60 e 70 anni,
  • 3:10 - 3:13
    avranno per tutta la vita una percentuale
    di depressione del 10%.
  • 3:13 - 3:15
    È orribile, ma è molto più bassa
  • 3:15 - 3:18
    di ogni generazione successiva.
  • 3:18 - 3:22
    Ora guardate la linea
    che mi sconvolge maggiormente:
  • 3:22 - 3:25
    quella all'estrema sinistra.
  • 3:25 - 3:27
    Sono i nostri americani adulti
    più giovani.
  • 3:27 - 3:29
    Vedete cos'è successo?
  • 3:29 - 3:31
    Prima che raggiungano i 25 anni,
  • 3:31 - 3:35
    hanno già una percentuale di
    depressione del 25%.
  • 3:35 - 3:37
    Ricordate, stiamo parlando
  • 3:37 - 3:38
    di una malattia potenzialmente
  • 3:38 - 3:40
    letale e debilitante.
  • 3:40 - 3:43
    Se non controllata, è una malattia
    che può causare danni al cervello.
  • 3:43 - 3:45
    E se prendiamo quella linea,
  • 3:45 - 3:48
    prima che raggiungano i 50 anni,
  • 3:48 - 3:52
    la percentuale di depressione
    sarà già oltre il 50%.
  • 3:52 - 3:55
    Che sta succedendo nel mondo?
  • 3:55 - 3:57
    Cosa sta scatenando quest'epidemia?
  • 3:57 - 3:59
    Che possiamo fare?
  • 3:59 - 4:01
    Che cosa provoca la depressione?
  • 4:01 - 4:03
    Bene, per certi versi,
  • 4:03 - 4:06
    quando facciamo questa domanda,
  • 4:06 - 4:09
    dobbiamo affrontare una risposta
    che è molto complicata.
  • 4:09 - 4:10
    Ci sono stati, letteralmente,
  • 4:10 - 4:13
    migliaia e migliaia
    di studi pubblicati
  • 4:13 - 4:15
    che hanno identificato
    una vertiginosa serie di fattori
  • 4:15 - 4:18
    implicati nell'esordio
    della depressione:
  • 4:18 - 4:20
    biologici, psicologici,
  • 4:20 - 4:23
    culturali, sociali, comportamentali.
  • 4:23 - 4:25
    Ma se ci addentriamo in questa complessità
  • 4:25 - 4:27
    quello che scopriamo,
  • 4:27 - 4:30
    è che c'è un percorso sottostante comune.
  • 4:30 - 4:31
    Una causa primaria.
  • 4:31 - 4:33
    Un evento scatenante.
  • 4:33 - 4:36
    Io lo chiamo la reazione impazzita
    allo stress del cervello.
  • 4:36 - 4:38
    Conosciamo tutti la reazione allo stress,
  • 4:38 - 4:40
    la immaginiamo come
    la reazione di "attacco o fuga"
  • 4:40 - 4:42
    nella sua forma più estrema.
  • 4:42 - 4:44
    Vorrei che voi pensaste a questa reazione.
  • 4:44 - 4:48
    Ma soprattutto, a come si è evoluta
    e adattata per esserci d'aiuto.
  • 4:48 - 4:51
    La reazione di attacco o fuga
    è stata concepita
  • 4:51 - 4:54
    principalmente per aiutare i nostri antenati
  • 4:54 - 4:57
    quando dovevano affrontare dei predatori,
  • 4:57 - 4:58
    o altri pericoli fisici.
  • 4:58 - 4:59
    Di cosa avevano bisogno?
  • 4:59 - 5:02
    Di un'intensa attività fisica
  • 5:02 - 5:04
    che durasse pochi secondi,
  • 5:04 - 5:06
    o pochi minuti,
  • 5:06 - 5:09
    o, in casi estremi, poche ore.
  • 5:09 - 5:11
    È una reazione molto dispendiosa.
  • 5:12 - 5:16
    Ma va bene, se si interrompe quando deve.
  • 5:16 - 5:17
    Qui sta il problema.
  • 5:17 - 5:20
    Per molti americani, europei,
    e le persone
  • 5:20 - 5:23
    del mondo occidentale,
  • 5:23 - 5:25
    la reazione allo stress va avanti
    per settimane,
  • 5:25 - 5:27
    e mesi, e anno dopo anno.
  • 5:27 - 5:28
    E quando succede,
  • 5:28 - 5:33
    è davvero tossica
    per il corpo e il cervello.
  • 5:34 - 5:37
    È distruttiva per i circuiti neurali
    del cervello
  • 5:37 - 5:40
    che usano sostanze neurochimiche
    di cui avrete sentito parlare,
  • 5:40 - 5:44
    come la dopamina e la serotonina,
  • 5:44 - 5:48
    l'acetilcolina, il glutammato.
  • 5:48 - 5:52
    Questo disturbo può portare
    direttamente alla malattia depressiva.
  • 5:52 - 5:55
    Può anche davvero danneggiare il cervello,
  • 5:55 - 5:57
    se tralasciata per molto tempo.
  • 5:57 - 5:59
    Soprattutto le regioni del cervello
    come l'ippocampo
  • 5:59 - 6:04
    che è coinvolto nel consolidamento
    della memoria e la corteccia frontale.
  • 6:04 - 6:07
    Scatena anche una reazione infiammatoria
  • 6:07 - 6:08
    nel corpo e nel cervello.
  • 6:08 - 6:11
    Ecco cosa abbiamo imparato
    della depressione:
  • 6:11 - 6:14
    il cervello infiammato è
    un cervello depresso.
  • 6:14 - 6:16
    Questo è davvero interessante,
  • 6:16 - 6:20
    perché gli epidemiologi
    hanno identificato un numero,
  • 6:20 - 6:23
    una grande costellazione di malattie
  • 6:23 - 6:26
    che sono incontrollate ed epidemiche
  • 6:26 - 6:29
    in tutto il mondo civilizzato.
  • 6:29 - 6:30
    Guardate questa lista:
  • 6:30 - 6:32
    arteriosclerosi,
  • 6:32 - 6:33
    diabete,
  • 6:33 - 6:34
    obesità,
  • 6:34 - 6:35
    allergie,
  • 6:35 - 6:36
    asma,
  • 6:36 - 6:37
    varie forme di cancro,
  • 6:37 - 6:40
    sono tutte malattie infiammatorie.
  • 6:40 - 6:43
    Sono tutte malattie epidemiche
  • 6:43 - 6:46
    nel mondo industrializzato e moderno,
  • 6:46 - 6:48
    ma pressoché inesistenti
  • 6:48 - 6:52
    negli attuali gruppi di aborigeni.
  • 6:54 - 6:56
    Credo che dovremmo aggiungere
    la depressione,
  • 6:56 - 6:58
    la depressione clinica,
  • 6:58 - 6:59
    a questa lista.
  • 6:59 - 7:03
    Ha tutti gli elementi tipici
    di una malattia della civilizzazione.
  • 7:03 - 7:05
    E sapete cosa significa?
  • 7:05 - 7:09
    È una malattia dello stile di vita.
  • 7:09 - 7:13
    Prendete in considerazione l'esperienza
    del popolo Kaluli,
  • 7:13 - 7:16
    dell'altopiano della Papua Nuova Guinea.
  • 7:16 - 7:18
    Sono stati studiati in modo approfondito,
  • 7:18 - 7:22
    dall'antropologo Edward Shieffelin.
  • 7:22 - 7:25
    Ha dedicato più di 10 anni tra i Kaluli.
  • 7:25 - 7:27
    Una delle sue domande era,
  • 7:28 - 7:31
    con quale frequenza i Kaluli sperimentano
  • 7:31 - 7:33
    il nostro stesso tipo di malattia mentale?
  • 7:33 - 7:35
    Sicuramente ne ha scoperte alcune forme.
  • 7:36 - 7:40
    Ha intervistato più di 2000
    membri dei Kaluli,
  • 7:40 - 7:42
    interrogandoli a lungo
  • 7:42 - 7:45
    sulla loro esperienza
    di depressione clinica.
  • 7:45 - 7:46
    E sapete che cosa ha scoperto?
  • 7:46 - 7:50
    Un solo caso marginale su 2000!
  • 7:50 - 7:53
    Questo porta una percentuale
    di depressione clinica,
  • 7:53 - 7:57
    che è circa 100 volte
    più bassa della nostra.
  • 7:57 - 8:00
    E ora vi dirò perché lo ritengo
    un dato eccezionale.
  • 8:00 - 8:01
    Perché, tra le altre cose,
  • 8:01 - 8:05
    i Kaluli conducono una vita molto,
    molto difficile.
  • 8:05 - 8:06
    Veramente!
  • 8:06 - 8:08
    Hanno tassi alti di mortalità infantile.
  • 8:08 - 8:11
    Hanno tassi alti
    di infezioni da parassiti.
  • 8:11 - 8:13
    Hanno tassi alti di morti violente.
  • 8:14 - 8:16
    Ma non diventano
    clinicamente depressi.
  • 8:16 - 8:19
    Provano dolore, assolutamente.
  • 8:19 - 8:21
    Ma non vengono piegati.
  • 8:21 - 8:23
    Che cosa li protegge?
  • 8:23 - 8:25
    Lo stile di vita.
  • 8:25 - 8:29
    In particolare, i Kaluli vivono una vita
  • 8:29 - 8:32
    molto simile a quella
    dei nostri antenati
  • 8:32 - 8:35
    nel periodo del Pleistocene,
  • 8:35 - 8:39
    che è durato 1,8 milioni di anni.
  • 8:39 - 8:45
    Sapevate che il 99,9%
    dell'esperienza umana e pre-umana
  • 8:45 - 8:48
    era vissuta in un contesto di
    cacciatori e raccoglitori?
  • 8:48 - 8:49
    Che cosa significa?
  • 8:49 - 8:52
    Molte delle pressioni
    della selezione naturale
  • 8:52 - 8:55
    che hanno forgiato e formato
    i nostri genomi
  • 8:55 - 8:57
    appartengono al Pleistocene.
  • 8:57 - 8:58
    Noi ci siamo adattati molto bene
  • 8:58 - 9:01
    a quel tipo di ambiente
    e quel tipo di vita.
  • 9:01 - 9:03
    Non dico che non ci siano stati
    cambiamenti da allora.
  • 9:03 - 9:07
    Perché, naturalmente,
    tra i 10 e i 12,000 anni fa,
  • 9:07 - 9:09
    abbiamo avuto l'invenzione
    dell'agricoltura.
  • 9:09 - 9:11
    E c'è stata anche la selezione genetica
  • 9:11 - 9:13
    in quel periodo.
  • 9:13 - 9:15
    Ma é stata una cosa marginale.
  • 9:15 - 9:18
    Cosa è successo invece 200 anni fa,
  • 9:18 - 9:21
    con la rivoluzione industriale?
  • 9:21 - 9:25
    È stata chiamata
    "il cambiamento radicale dell'ambiente".
  • 9:25 - 9:27
    Mi piace questo termine.
  • 9:27 - 9:32
    È come se la vita
    dell'America moderna e dell'Occidente
  • 9:32 - 9:34
    si sia radicalmente interrotta
  • 9:34 - 9:37
    da tutto ciò che c'era prima.
  • 9:37 - 9:39
    Il nostro ambiente è cambiato
    radicalmente,
  • 9:39 - 9:42
    ma quanto è cambiato il genoma umano
  • 9:42 - 9:45
    negli ultimi 200 anni?
  • 9:45 - 9:47
    Non è cambiato.
  • 9:47 - 9:49
    Non lo è. Sono otto generazioni.
  • 9:49 - 9:51
    Non è un tempo sufficiente.
  • 9:51 - 9:53
    Che cosa significa?
  • 9:53 - 9:55
    C'è una profonda incompatibilità
  • 9:55 - 9:57
    tra i geni che abbiamo,
  • 9:57 - 10:00
    i corpi e i cervelli
    di cui siamo costituiti,
  • 10:00 - 10:02
    e il mondo in cui ci troviamo.
  • 10:02 - 10:06
    Ve lo dirò nel modo
    più conciso possibile:
  • 10:07 - 10:09
    non siamo mai stati progettati,
  • 10:09 - 10:11
    non siamo mai stati progettati per questo.
  • 10:11 - 10:13
    Non siamo mai stati progettati
  • 10:13 - 10:15
    per la vita sedentaria, al chiuso,
  • 10:15 - 10:20
    isolati socialmente, privati del sonno,
  • 10:20 - 10:25
    nutriti coi fast-food,
    al passo frenetico della vita moderna.
  • 10:25 - 10:26
    Il risultato?
  • 10:26 - 10:30
    Un'epidemia di depressione.
  • 10:30 - 10:35
    Ora, io sono un ricercatore
    sulla depressione.
  • 10:35 - 10:40
    Sono stato formato
    con la psicoterapia tradizionale.
  • 10:40 - 10:44
    Ho imparato tutto
    sui farmaci antidepressivi.
  • 10:44 - 10:47
    Voglio dirvi fin dall'inizio:
    non sono contro i farmaci.
  • 10:47 - 10:50
    Io ritengo che si debba combattere
    la depressione
  • 10:50 - 10:55
    con ogni possibile strumento
    che abbiamo a disposizione.
  • 10:55 - 10:57
    Ma sapete una cosa?
  • 10:57 - 11:00
    Se combattiamo questa epidemia
    solo con i farmaci,
  • 11:00 - 11:03
    non la debelleremo.
  • 11:03 - 11:06
    Per lo meno, non l'abbiamo fatto finora.
  • 11:06 - 11:09
    Quanto pensate sia aumentato
    l'uso degli antidepressivi
  • 11:09 - 11:14
    negli ultimi 20 anni?
  • 11:14 - 11:15
    (Risate)
  • 11:15 - 11:17
    Volete indovinare?
  • 11:18 - 11:21
    (Risposte indistinte dal pubblico)
  • 11:21 - 11:22
    Mi piace questo indovinello.
  • 11:22 - 11:27
    1700%? È salito più del 300%.
  • 11:27 - 11:28
    Ci siete andati vicino.
  • 11:28 - 11:31
    (Risate)
  • 11:31 - 11:34
    Più del 300%!
  • 11:34 - 11:34
    E cosa è successo
  • 11:34 - 11:37
    alla percentuale della depressione
    nel frattempo?
  • 11:37 - 11:39
    Ha continuato ad aumentare.
  • 11:39 - 11:42
    Un americano su nove sopra i 12 anni
  • 11:42 - 11:45
    prende un antidepressivo.
  • 11:45 - 11:47
    Uno su nove!
  • 11:47 - 11:49
    In questo momento,
    uno su cinque,
  • 11:49 - 11:50
    secondo certe stime,
  • 11:50 - 11:52
    li ha provati a un certo punto.
  • 11:52 - 11:53
    Abbiamo risolto l'epidemia?
  • 11:53 - 11:56
    No, non l'abbiamo neanche intaccata.
  • 11:56 - 11:59
    La risposta, io credo,
    è cambiare lo stile di vita.
  • 11:59 - 12:01
    Vedrete dietro di voi
  • 12:01 - 12:04
    una lista di sei elementi
    sullo stile di vita.
  • 12:04 - 12:06
    Quando io e il mio gruppo di ricerca,
  • 12:06 - 12:08
    sette anni fa, abbiamo avuto
    questa epifania
  • 12:08 - 12:11
    ci siamo riuniti e abbiamo setacciato
    la letteratura sulla depressione,
  • 12:11 - 12:13
    facendo la domanda:
  • 12:13 - 12:15
    cosa stanno facendo i Kaluli
    che li sta proteggendo?
  • 12:15 - 12:18
    Di specifico, basato su tutto ciò
    che sappiamo sulla depressione.
  • 12:18 - 12:20
    Che facevano i nostri antenati
    che li proteggeva?
  • 12:20 - 12:23
    Abbiamo trovato velocemente
    sei fattori
  • 12:23 - 12:26
    che cambiano la chimica neurale.
  • 12:26 - 12:29
    Sei fattori che sono riconosciuti
    come antidepressivi.
  • 12:29 - 12:32
    Sei fattori che possiamo recuperare
  • 12:32 - 12:33
    e intrecciare nel tessuto
  • 12:33 - 12:36
    della nostra vita quotidiana attuale.
  • 12:36 - 12:37
    Per proteggere noi stessi
  • 12:37 - 12:40
    da questa devastante malattia.
  • 12:40 - 12:42
    E così abbiamo creato
    un nuovo programma di cura.
  • 12:42 - 12:44
    È molto ambizioso, devo ammetterlo.
  • 12:44 - 12:47
    Pensavo che avrebbe funzionato?
    Non ne ero molto sicuro.
  • 12:47 - 12:48
    Sapete una cosa?
  • 12:48 - 12:50
    Non ho studiato come psicoterapeuta,
  • 12:50 - 12:52
    come un ricercatore interventista.
  • 12:52 - 12:57
    Studiavo la psicopatologia
    della neuroscienza di base.
  • 12:57 - 12:59
    Ma volevo vedere quest'epidemia
  • 12:59 - 13:00
    ridotta in ginocchio.
  • 13:00 - 13:03
    Volevo curare le persone
  • 13:03 - 13:06
    che sapevo avevano già provato di tutto,
  • 13:06 - 13:07
    ed erano ancora depresse.
  • 13:07 - 13:10
    E così, con grande trepidazione,
  • 13:10 - 13:12
    abbiamo deciso di creare questo programma.
  • 13:12 - 13:17
    I risultati hanno superato
    i miei sogni più reconditi.
  • 13:18 - 13:20
    Ci sono sei elementi importanti.
  • 13:20 - 13:23
    Li passerò in rassegna più veloce
    che posso nel tempo che ci rimane.
  • 13:23 - 13:25
    Il primo è l'esercizio.
  • 13:25 - 13:28
    Ora, l'esercizio ci fa bene.
  • 13:28 - 13:30
    Quanti di voi...
    Posso vedere le vostre mani?
  • 13:30 - 13:32
    Quanti di voi sono venuti qui oggi
  • 13:32 - 13:35
    sapendo che l'esercizio
    è veramente una cosa buona per noi?
  • 13:35 - 13:37
    Giusto? Tutte le mani si alzano.
  • 13:37 - 13:40
    Ora, il vostro comportamento è cambiato?
  • 13:41 - 13:42
    Per alcuni si.
  • 13:42 - 13:45
    Tutti sanno che l'esercizio fa bene.
  • 13:45 - 13:47
    Ecco il problema:
  • 13:47 - 13:50
    molte persone hanno problemi
    a metterlo in pratica.
  • 13:50 - 13:52
    E sapete una cosa?
  • 13:52 - 13:54
    Molta gente non capisce
    quanto faccia bene l'esercizio.
  • 13:54 - 13:58
    Vi dirò qualcosa che può sembrare
    un po' discutibile,
  • 13:58 - 14:01
    e non parlo in modo metaforico:
    l'esercizio è una medicina.
  • 14:01 - 14:03
    L'esercizio è letteralmente una medicina.
  • 14:03 - 14:06
    Modifica il cervello e il corpo
    in modi benefici
  • 14:06 - 14:07
    che sono più potenti
  • 14:07 - 14:10
    di ogni tipo di pillola.
  • 14:10 - 14:12
    Si, l'ho detto.
  • 14:12 - 14:14
    Più potenti di ogni pillola.
  • 14:14 - 14:16
    Infatti, sto per dire qualcosa di
    ancora più controverso.
  • 14:16 - 14:21
    Se potessimo prendere gli effetti
    neurologici e psicologici dell'esercizio
  • 14:21 - 14:22
    e metterli in una pillola
  • 14:22 - 14:25
    tutti gli effetti benefici
    dei neuro segnali nel cervello,
  • 14:25 - 14:29
    gli effetti anti-età fino al livello
    dei cromosomi
  • 14:29 - 14:30
    in ogni cellula del vostro corpo,
  • 14:31 - 14:34
    gli effetti del potenziamento
    della lucidità mentale,
  • 14:34 - 14:36
    io credo, ditemi se pensate
    che sono pazzo,
  • 14:36 - 14:39
    io penso che questa pillola sarebbe
  • 14:39 - 14:42
    il farmaco più venduto di tutti i tempi.
  • 14:42 - 14:45
    E penso che la gente pagherebbe
    ogni prezzo per averlo.
  • 14:46 - 14:48
    Però c'è un problema.
  • 14:48 - 14:50
    Non facciamo esercizio.
  • 14:50 - 14:51
    Non lo facciamo.
  • 14:51 - 14:54
    Il CDC ci dice che il 60%
    degli adulti americani
  • 14:54 - 14:56
    non fa attività fisica in modo regolare.
  • 14:57 - 15:00
    Tuttavia, se osserviamo i gruppi
    di cacciatori-raccoglitori,
  • 15:00 - 15:04
    fanno quattro o più ore di
    attività energiche ogni giorno.
  • 15:04 - 15:06
    Infatti assomigliano
    ad atleti professionisti,
  • 15:06 - 15:10
    persino quando arrivano
    alla mezza età e oltre.
  • 15:10 - 15:11
    Ecco la cosa che amo tuttavia:
  • 15:11 - 15:15
    se glielo chiedi,
    ti diranno che non fanno esercizio.
  • 15:16 - 15:19
    Non lo fanno! Non si allenano.
  • 15:19 - 15:22
    Allenarsi sarebbe da pazzi per loro.
  • 15:22 - 15:23
    Che cosa fanno? Vivono!
  • 15:25 - 15:27
    Loro vivono!
  • 15:27 - 15:28
    Ecco il...
  • 15:28 - 15:30
    (Risate)
  • 15:30 - 15:33
    Lo so, piace anche a me.
  • 15:33 - 15:35
    Ecco lo sporco piccolo segreto
    della faccenda.
  • 15:35 - 15:39
    E voglio che sappiate, se non vi ricordate
    niente di questo discorso:
  • 15:39 - 15:41
    che l'esercizio non è naturale.
  • 15:41 - 15:43
    Siamo fatti per essere
    fisicamente attivi
  • 15:43 - 15:45
    al servizio di obiettivi flessibili.
  • 15:45 - 15:48
    Non siamo fatti per l'esercizio.
  • 15:48 - 15:50
    Quando mettete un topo su un tapis roulant
  • 15:50 - 15:52
    e lo fate andare fino a quando
  • 15:52 - 15:55
    si muoverà più velocemente
    di quanto voglia muoversi,
  • 15:55 - 15:57
    sapete cosa farà, se lo lasciate?
  • 15:57 - 15:59
    Si metterà accovacciato e il tapis roulant
  • 15:59 - 16:03
    inizierà a indossare la pelliccia
    e la pelle del suo fondoschiena.
  • 16:03 - 16:05
    È come se provasse il nostro dolore,
    giusto?
  • 16:05 - 16:06
    (Risate)
  • 16:07 - 16:10
    Quando sei davanti
    a un attrezzo da palestra,
  • 16:10 - 16:12
    c'è una parte del tuo cervello
    che sta gridando
  • 16:12 - 16:16
    "Non farlo! Non andrai da nessuna parte
    su quella cosa!"
  • 16:16 - 16:18
    (Risate)
  • 16:20 - 16:23
    Come risolviamo questo dilemma?
  • 16:23 - 16:25
    Nel nostro programma di cura,
  • 16:25 - 16:27
    abbiamo fatto due cose.
  • 16:27 - 16:31
    Abbiamo reso l'esercizio naturale
    e l'abbiamo reso sociale.
  • 16:31 - 16:33
    Qual è l'attività più naturale al mondo?
    Camminare!
  • 16:33 - 16:35
    E indovinate cosa?
  • 16:35 - 16:36
    Camminata rapida, la conoscete?
  • 16:36 - 16:39
    Quando siete in ritardo per l'autobus
    o state perdendo l'aereo.
  • 16:39 - 16:42
    Quella camminata porterà
    il battito fino alla soglia aerobica,
  • 16:42 - 16:44
    e lì è dove deve stare.
  • 16:44 - 16:49
    In base alla vostra età, il vostro battito
    deve essere tra 120 e 150.
  • 16:49 - 16:52
    Questo è abbastanza per migliorare
    i segnali
  • 16:52 - 16:55
    nei circuiti della dopamina,
    nei circuiti della serotonina.
  • 16:56 - 17:00
    È stato testato contro lo Zoloft
    per due volte.
  • 17:03 - 17:05
    Nel lungo periodo, ha vinto.
  • 17:06 - 17:07
    A quale dose?
  • 17:07 - 17:09
    Trenta minuti, tre volte a settimana.
  • 17:09 - 17:11
    È una dose bassa,
  • 17:11 - 17:13
    ma può cambiare la tua vita.
  • 17:14 - 17:17
    Ora, vorrei avere il tempo
    di parlare di tutto il resto
  • 17:17 - 17:18
    di cui dovremmo parlare,
  • 17:18 - 17:21
    ma vi dirò solo un'altra cosa:
  • 17:21 - 17:23
    grassi Omega-3.
  • 17:24 - 17:26
    Sapevate che il vostro cervello
  • 17:26 - 17:28
    è fatto per la maggior parte di grasso?
  • 17:29 - 17:32
    Sapevate che il cervello è fatto al 60%
    di grassi in peso secco?
  • 17:32 - 17:35
    Quindi se qualcuno vi chiama
    testa grassa...
  • 17:35 - 17:36
    (Risate)
  • 17:36 - 17:38
    ...forse vi stanno facendo un complimento.
  • 17:38 - 17:41
    (Risate)
  • 17:41 - 17:43
    Bene, ecco il punto:
  • 17:43 - 17:46
    i nostri corpi possono produrre
    tutti i grassi che ci servono,
  • 17:46 - 17:49
    con due eccezioni:
    sono chiamati grassi essenziali.
  • 17:49 - 17:51
    Li avete già sentiti,
    gli Omega-6 e Omega-3.
  • 17:51 - 17:54
    Rivestono dei ruoli complementari
    nel corpo e nel cervello.
  • 17:55 - 17:57
    Gli Omega-6 sono infiammatori.
  • 17:57 - 17:59
    Gli Omega-3 sono antinfiammatori.
  • 17:59 - 18:00
    Ci servono in equilibrio.
  • 18:00 - 18:02
    Siamo concepiti per averli in equilibrio.
  • 18:02 - 18:05
    Omega-3 vengono da graminacee e piante
  • 18:05 - 18:08
    alghe e dagli animali che li mangiano.
  • 18:08 - 18:10
    Omega-6 dai cereali, noci
  • 18:10 - 18:12
    semi e animali che li mangiano,
  • 18:12 - 18:14
    che è, comunque, molta della
    nostra fornitura di carne.
  • 18:15 - 18:19
    I nostri antenati cacciatori-raccoglitori
    assumevano Omega-6 e Omega-3
  • 18:19 - 18:22
    in equilibrio ottimale,
    che è pressappoco 1-1.
  • 18:22 - 18:24
    Possiamo fare bene 2-1.
  • 18:24 - 18:26
    Possiamo andare bene persino a 3-1.
  • 18:26 - 18:27
    Ma indovinate un po'?
  • 18:27 - 18:29
    La moderna dieta americana,
  • 18:29 - 18:32
    permeata di fast-food,
  • 18:32 - 18:34
    e cibo confezionato,
  • 18:34 - 18:36
    e carne nutrita con cereali...
  • 18:36 - 18:38
    Vedete il rapporto lì?
  • 18:38 - 18:43
    17 a 1!
    Le cose sono sproporzionate.
  • 18:43 - 18:44
    È altamente infiammatorio.
  • 18:44 - 18:46
    È altamente depressivo.
  • 18:46 - 18:49
    Questo ci suggerisce ovviamente che
    se potessimo integrare con Omega-3,
  • 18:49 - 18:51
    quello potrebbe essere un antidepressivo.
  • 18:51 - 18:52
    Indovinate cosa?
  • 18:52 - 18:56
    Più di una dozzina di test di ricerca
    hanno dimostrato che questo è il caso.
  • 18:56 - 18:58
    Qual è la dose di antidepressivo,
  • 18:58 - 19:01
    e vi lascerò con questo,
    speranzoso, importante suggerimento.
  • 19:01 - 19:04
    La ricerca migliore indica che
    c'è una specifica molecola di Omega-3
  • 19:04 - 19:06
    chiamata EPA.
  • 19:06 - 19:09
    E a quella dose, una dose piuttosto alta,
  • 19:09 - 19:12
    di 1000-2000 mg al giorno
  • 19:12 - 19:14
    è un antidepressivo.
  • 19:14 - 19:16
    Molti dei nostri pazienti
    hanno avuto benefici notevoli,
  • 19:16 - 19:19
    non solo rispetto alla depressione,
  • 19:19 - 19:21
    ma altre patologie infiammatorie.
  • 19:21 - 19:25
    La mia storia, quando ho iniziato
    i supplementi di Omega-3,
  • 19:25 - 19:27
    diversi anni fa,
  • 19:27 - 19:29
    le tendiniti nel ginocchio sono scomparse,
  • 19:29 - 19:33
    e ho iniziato a correre di nuovo
    sui campi da basket.
  • 19:33 - 19:35
    È passata la secchezza oculare,
  • 19:35 - 19:37
    e ho potuto mettere le lenti.
  • 19:37 - 19:41
    È un aiuto notevole alla salute,
  • 19:41 - 19:42
    in diversi modi.
  • 19:42 - 19:45
    Ora, per quelli che vogliono più dettagli
  • 19:45 - 19:47
    su questo programma di cura,
  • 19:47 - 19:49
    devo tagliare corto,
  • 19:49 - 19:51
    perchè ho finito il mio tempo.
  • 19:51 - 19:54
    Ma c'è molto ancora
    da condividere con voi.
  • 19:54 - 19:56
    Non parlerò davvero di mucche.
  • 19:56 - 19:56
    (Risate)
  • 19:59 - 20:01
    Siamo concepiti come specie molto sociali.
  • 20:01 - 20:03
    Siamo concepiti per legarci.
  • 20:03 - 20:05
    Sapevate che il tempo faccia a faccia,
  • 20:05 - 20:08
    il tempo di presenza fisica
    delle persone che amiamo,
  • 20:08 - 20:11
    in verità frena
    la nostra risposta allo stress?
  • 20:11 - 20:14
    Sapevate che i nostri antenati
    passavano tutto il giorno,
  • 20:14 - 20:18
    ogni giorno, in compagnia
    di chi amavano?
  • 20:18 - 20:19
    Dei loro amici?
  • 20:19 - 20:21
    Pensate al tempo in persona
  • 20:21 - 20:24
    che condividevano con le persone
    più importanti.
  • 20:24 - 20:25
    E noi cosa abbiamo fatto?
  • 20:25 - 20:30
    Abbiamo scambiato il tempo della presenza
    con il tempo dello schermo.
  • 20:30 - 20:33
    Il tempo della presenza per Facebook,
    è meglio?
  • 20:33 - 20:36
    (Risate)
  • 20:36 - 20:39
    E il risultato è devastante.
  • 20:39 - 20:40
    Il risultato è devastante.
  • 20:40 - 20:43
    Siamo nati per essere connessi.
    Ne abbiamo bisogno.
  • 20:43 - 20:46
    Nel nostro protocollo di cura
    lavoriamo molto, molto sodo
  • 20:46 - 20:48
    per aiutare ogni individuo depresso
  • 20:48 - 20:50
    a resistere all'impulso di isolarsi.
  • 20:50 - 20:52
    Perché, quando siete malati,
    il vostro corpo vi dice
  • 20:52 - 20:54
    di chiudervi e allontanarvi.
  • 20:54 - 20:57
    Quando state male fisicamente
    per l'influenza, è adattamento.
  • 20:57 - 20:58
    Quando avete la depressione clinica
  • 20:58 - 21:00
    é la peggior cosa al mondo
    che possiate fare.
  • 21:00 - 21:04
    Anche se ogni fibra del vostro essere
    vi sta dicendo il contrario.
  • 21:07 - 21:10
    Abbiamo tanti buoni risultati
    nei nostri dati
  • 21:10 - 21:13
    e, come ho detto, hanno superato
    ogni nostra aspettativa.
  • 21:13 - 21:15
    Molti dei pazienti che sono venuti da noi
  • 21:15 - 21:19
    hanno provato le medicine
    e non sono stati meglio.
  • 21:19 - 21:22
    Molti di loro hanno provato
    la terapia tradizionale
  • 21:22 - 21:24
    senza avere una risposta.
  • 21:24 - 21:26
    La maggior parte è stata meglio,
  • 21:26 - 21:29
    poiché hanno provato il desiderio
    di cambiare il modo di vivere.
  • 21:29 - 21:31
    Abbiamo avuto un uomo, un anno e mezzo fa,
  • 21:31 - 21:35
    che aveva combattuto la depressione
    per 41 anni.
  • 21:36 - 21:38
    Consecutivamente.
  • 21:38 - 21:41
    Ed è stato uno dei giorni più belli
    della mia vita
  • 21:41 - 21:45
    quando è arrivato ad un incontro,
    dopo 14 settimane,
  • 21:45 - 21:50
    si è guardato intorno
    con le lacrime agli occhi e ha detto,
  • 21:50 - 21:54
    "Ecco come mi ricordavo che era,
    essere liberi".
  • 21:54 - 21:56
    Può succedere!
  • 21:56 - 21:59
    Stiamo ancora lavorando
    per migliorare questo programma.
  • 21:59 - 22:00
    Stiamo lavorando per migliorarlo.
  • 22:00 - 22:02
    Vorrei avere più tempo per esporvi
  • 22:02 - 22:04
    alcune cose che stiamo imparando.
  • 22:04 - 22:07
    Per quelli che vogliono imparare di più
  • 22:07 - 22:08
    vi invito ad andare sul nostro sito.
  • 22:08 - 22:10
    Abbiamo molti dettagli.
  • 22:10 - 22:14
    Vi auguro una vita di gioia e
    libera dalla depressione.
  • 22:14 - 22:15
    Grazie.
  • 22:15 - 22:17
    (Applausi)
Title:
La depressione è una malattia della civilizzazione | Stephen Ilardi | TEDxEmory
Description:

Questo discorso si è tenuto a un evento TEDx usando il formato della conferenza TED ma organizzato indipendentemente da una comunità locale.

Il dottor Stephen Ilardi è un professore di psicologia clinica e autore di "La cura della depressione: il programma in sei fasi per sconfiggere la depressione senza farmaci".
Ha ottenuto il dottorato in psicologia clinica all'Università di Duke nel 1995 e da allora ha lavorato presso le facoltà dell'Università del Colorado e (tutt'oggi) dell'Università del Kansas. Autore di oltre 40 articoli professionali sulla malattia mentale, il Dottor Ilardi è un esperto sulla depressione riconosciuto a livello nazionale. Il suo lavoro è stato premiato col prestigioso Blau Award dall'Associazione Americana di Psicologia per i suoi contributi in questo campo e la sua ricerca sulla neuroscienza della depressione è stata sovvenzionata dall'Istituto Nazionale di Salute Mentale (NIMH).

Il Dottor Ilardi ha ricevuto anche diversi premi importanti come docente, in riconoscimento della sua presenza dinamica e coinvolgente in aula. Recentemente è stato selezionato, tra più di 2000 insegnanti, come beneficiario del più alto onore istituzionale della scuola, il premio "HOPE" per l'eccellenza nell'insegnamento. Pratica anche l'attività clinica e ha curato diverse centinaia di pazienti depressi nel corso della sua carriera. Il Dottor Ilardi vive nel Lawrence, in Kansas, con sua moglie Maria e la figlia Abby.

more » « less
Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
22:21

Italian subtitles

Revisions