Kara Walker & Jason Moran: INVIARE UN SEGNALE | Art21 "Extended Play"
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0:09 - 0:13Kara Walker & Jason Moran:
INVIARE UN SEGNALE -
0:15 - 0:18[Suono lontano di una callìope a vapore]
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0:26 - 0:30[Kara Walker]
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0:30 - 0:31[WALKER] "Gli schiavi africani"
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0:32 - 0:36"Nel primo Settecento, su una striscia
di terra oggi erosa dalle acque, -
0:36 - 0:41sorgevano caserme dove
schiavi africani di Senegal e Gambia -
0:41 - 0:44venivano tenuti prima di traghettarli
verso l'altra sponda del fiume -
0:44 - 0:45per essere venduti al mercato.
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0:46 - 0:50Algiers Point ospitava anche
il mattatoio e il deposito delle polveri -
0:50 - 0:51di New Orleans."
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0:55 - 0:57Mi ha fatto pensare
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0:58 - 1:08all'inadeguatezza dei monumenti
in memoria della schiavitù in America." -
1:11 - 1:14[Suono della callìope in sottofondo]
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1:26 - 1:29[Jason Moran]
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1:38 - 1:39[MORAN] Quello è diesis.
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1:39 - 1:41[UOMO] Ok, prendo i guanti.
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1:49 - 1:51[WALKER] Quando ho visitato New Orleans,
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1:51 - 1:54siamo andati ad Algiers Point.
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1:54 - 1:57[Algiers Point, New Orleans]
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1:58 - 2:00Si sentiva questa musica assurda,
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2:00 - 2:03credevo provenisse da una chiesa
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2:03 - 2:04o qualcosa di simile.
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2:04 - 2:07Mi cercavo intorno dicendo:
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2:09 - 2:10"Cos'è?"
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2:10 - 2:13I suoni vagavano nell'aria,
non riuscivo esattamente a collocarli. -
2:13 - 2:16Sembravano quelli di un carnevale,
ma non capivo da dove venivano. -
2:17 - 2:18Cominciai a indagare.
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2:18 - 2:19[MORAN] Già.
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2:20 - 2:25[WALKER] Scoprii che era un organo
a vapore sul battello Natchez. -
2:27 - 2:32La mia callìope e il suo involucro
prendono il nome di "Katastwóf Karavan". -
2:36 - 2:38[MORAN] Ascoltando da Algiers Point
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2:38 - 2:40la callìope sul Natchez
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2:40 - 2:43cosa hai colto nelle melodie che andavano?
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2:43 - 2:44[WALKER] Erano canzoni gioiose.
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2:44 - 2:46Appena le ho sentite
non riuscivo a identificarle, -
2:46 - 2:51ma credo che fossero melodie datate,
dei bei tempi andati. -
2:51 - 2:52[MORAN] Giusto.
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2:52 - 2:55Hanno un codice che evoca
nella gente le stesse sensazioni, -
2:55 - 2:57una password d'accesso
a qualcos'altro. -
2:57 - 3:07[WALKER] Tipo la nostalgia di qualche
bianco sudista per la schiavitù -
3:07 - 3:09o per quel tempo passato.
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3:09 - 3:12Nostalgia non solo
per il potere o controllo, -
3:12 - 3:13ma per l'intimità.
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3:13 - 3:14[MORAN] Wow.
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3:14 - 3:21[WALKER] L'intimità che i corpi
degli schiavi significavano per i loro. -
3:21 - 3:23Mente, corpo, anima.
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3:23 - 3:25Cose del genere
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3:25 - 3:31sono così disgustose da
non poter renderle a parole. -
3:33 - 3:35Quelle canzoni mi suscitano questo
in un certo senso. -
3:36 - 3:42[MORAN] Riallacciandomi anche
al tuo discorso sul sistema industriale -
3:42 - 3:45che si serviva della schiavitù,
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3:45 - 3:50era un'industria con umani che
lavoravano alla stregua di macchine. -
3:50 - 3:51[WALKER] Si.
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3:52 - 3:56[Workshop Art Fabrication, Kingston, NY]
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4:01 - 4:05[WALKER] Volevo proprio dar vita
a questo spazio paradossale, -
4:05 - 4:10per cui l'idea alla base
della manifattura americana, -
4:10 - 4:13la stessa che ci ha portato
alla mercificazione degli schiavi, -
4:13 - 4:16poteva diventare il meccanismo
attraverso cui -
4:16 - 4:22le voci soffocate riaffiorano in eterno.
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4:25 - 4:26È il momento della verità, eh?
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4:26 - 4:28Oddìo!
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4:32 - 4:34Tutto andava oltre le mie certezze.
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4:38 - 4:43Ogni singolo elemento si discosta
dall'involucro della callìope -
4:43 - 4:46che è solo la parte esterna
per catturare lo sguardo. -
4:49 - 4:51È davvero imponente,
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4:51 - 4:55ma dovrebbe risultare attivo e vitale,
non solo un mostro immobile. -
4:55 - 5:00Questo andrebbe contro l'intento
di un monumento dinamico. -
5:00 - 5:02Fammi vedere se trovo...
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5:04 - 5:06[Suoni della calliope a vapore dal telefono]
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5:09 - 5:11[UOMO] Sta suonando Jason?
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5:11 - 5:13[WALKER] Si, è Jason che la strimpella.
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5:14 - 5:16Era fuori di sé
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5:16 - 5:18perché lui ovviamente voleva
una certa nota ma otteneva -
5:18 - 5:19(Strillo acuto)
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5:19 - 5:23Cercava solo di premere i tasti
e farne uscire qualcosa di decente. -
5:23 - 5:24(Risate)
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5:24 - 5:26Quella è stata la prima volta
che vedevamo una calliope -
5:26 - 5:28all'interno della sua carrozza.
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5:29 - 5:31[MORAN] Ero ansioso di provare
questo strumento -
5:31 - 5:34che avevo sentito solo 1 volta
in tutta la mia vita. -
5:35 - 5:39Non scorderò mai quello che provai
ascoltando quel suono -
5:40 - 5:44perché inquieta, anche se cerchi
di suonare della musica rilassante. -
5:49 - 5:51È come se qualcuno stesse fischiando.
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5:51 - 5:52[WALKER] Si.
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5:52 - 5:53[MORAN] Fa così...
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5:54 - 5:55(Moran fischia un motivo)
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5:58 - 6:00[WALKER] Bravo!
(Risate) -
6:00 - 6:04[MORAN] Qualcuno lo fischiava per...
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6:04 - 6:09...era il modo in cui la musica
veniva usata dai prigionieri -
6:09 - 6:13per inviare un segnale
e rivelare la propria presenza. -
6:13 - 6:17Emettevano un segnale,
di sofferenza o richiamo, -
6:17 - 6:20ma comunque per
"celebrare collettivamente". -
6:21 - 6:24(Triennale Prospect.4,
weekend di chiusura) -
6:25 - 6:27(Suono della callìope)
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6:35 - 6:42Era il momento di creare qualcosa
che onorasse milioni di antenati, -
6:42 - 6:46anche se non sapevamo
come la gente avrebbe reagito. -
6:46 - 6:47[WALKER] Esattamente.
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6:47 - 6:50Così mi sono sentita
ad Algiers con la callìope. -
6:51 - 6:53(Suono della callìope)
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7:09 - 7:13È un oggetto fermo,
ha bisogno di essere azionato. -
7:14 - 7:18Gli oggetti o monumenti commemorativi
che riempiono solo uno spazio, -
7:18 - 7:21fatti e messi lì,
alla fine non li noti più. -
7:21 - 7:23Come i Monumenti Confederati,
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7:23 - 7:26che si vedono in giro
da un centinaio di anni, -
7:26 - 7:28prendiamo quello in memoria
di Robert E. Lee ad esempio: -
7:28 - 7:31nel luogo in cui risiede
accade qualcosa di strano, -
7:31 - 7:34diventa una presenza estraniante.
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7:34 - 7:36Per evitare questo
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7:36 - 7:40la callìope doveva avere un suo posto,
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7:40 - 7:41senza però cadere nell'oblio.
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7:44 - 7:48Non è destinata a un luogo specifico.
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7:49 - 7:52Algiers aveva la particolarità
di essere il punto di raccolta -
7:52 - 7:57degli africani da vendere come schiavi.
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7:57 - 8:01Esistono altri posti simili in America,
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8:01 - 8:05e credo che valga la pena
conoscerli meglio. -
8:07 - 8:11La callìope in sé sembra piccola
finché non la suoni, -
8:11 - 8:14e mi chiedo come sia stato
suonarla a cavallo del Mississippi. -
8:15 - 8:18[MORAN] Non credo di essere
mai stato più ansioso, -
8:18 - 8:23sentivo il peso enorme
della responsabilità -
8:23 - 8:24a ogni tasto che premevo.
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8:24 - 8:26(Suono della callìope)
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8:26 - 8:29[WALKER] Ma appena iniziato a suonarla,
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8:29 - 8:34tutta l'ansia, la paura
e il malessere, -
8:34 - 8:36tutte quelle emozioni svanirono,
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8:36 - 8:39perché è come se questi tubi
emettessero delle voci. -
8:40 - 8:41Sei tu che le fai gridare.
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8:42 - 8:43[MORAN] Si.
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8:44 - 8:49[WALKER] Le senti che ti attraversano.
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8:52 - 8:54(Suono della calliope)
- Title:
- Kara Walker & Jason Moran: INVIARE UN SEGNALE | Art21 "Extended Play"
- Description:
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Episodio #258: In una conversazione spontanea a tu per tu, Kara Walker e il musicista Jason Moran parlano della loro collaborazione per la triennale Prospect.4 di New Orleans, dal titolo "Katastwóf Karavan" (2018). Installata presso Algiers Point e azionata per 3 giorni consecutivi nel febbraio 2018, l’opera è costituita da una callìope a vapore a 32 note suonata da Moran e inserita all'interno di una carrozza realizzata dalla Walker.
Callìope dell’era moderna, “Katastwóf Karavan" usa i meccanismi dell’industria manifatturiera americana per esaltare le grida di chi questa aveva cercato di reprimere. Moran afferma che storicamente “è una musica usata dai prigionieri” per manifestare sia sofferenza che soddisfazione. “È un oggetto fermo, dev’essere azionato da qualcuno”, spiega la Walker. “Quando hai oggetti o monumenti commemorativi fatti e messi lì a occupare meramente uno spazio, alla fine nemmeno li noti più”.
Per la Walker e Moran suonare il “Katastwóf Karavan" di Algiers Point rappresenta un tributo a tutti quegli africani che nel Settecento sono stati lì trascinati per essere venduti come schiavi. Con la callìope intendono onorare “milioni di antenati, in un modo mai provato prima”, sostiene Moran. Non ideata per un posto preciso, la Walker spera di portare il monumento negli altri luoghi simili ad Algiers, affermando che “ci sono altri posti come questo in America che credo valga la pena conoscere meglio”.
Il lavoro di Kara Walker indaga senza riserve il punto d’incontro tra razza, genere e sessualità, da cui prendono le mosse le intense narrazioni psicologiche da una prospettiva contemporanea sul contesto storico. Negli ultimi vent’anni la Walker ha emancipato il tradizionale medium della silhouette trasferendolo sulle pareti della galleria e facendone istallazioni immersive che assorbono completamente lo spettatore. Il lavoro multimediale della Walker (che include pittura, acquerelli, video e scultura) spesso porta a una riconsiderazione delle caricature grottesche che ancora persistono nella cultura popolare, trasformando la loro forza soggiogatrice in un atteso riscatto.
Per saperne di più sull’artista:
https://art21.org/artist/kara-walker/CREDITS | Producer: Ian Forster. Editor: Rosie Walunas. Colorist: Jonah Greenstein. Camera: Joshua Bagnall, Sean Brown, Mason Cash, Ian Forster, & Andrew Whitlatch. Sound: James Page & Michael Smedes. Production Assistant: Jazz Henry. Artwork Courtesy: Kara Walker & Jason Moran. Photography Courtesy: Ari Marcopoulos. Special Thanks: Allison Hemler, Mike Koller, Prospect New Orleans, Trevor Schoonmaker, Barb Smith, & Workshop Art Fabrication.
"Extended Play" is supported, in part, by public funds from the New York City Department of Cultural Affairs in partnership with the City Council; the Art21 Contemporary Council; and by individual contributors.
- Video Language:
- English
- Team:
- Art21
- Project:
- "Extended Play" series
- Duration:
- 09:23
Valentina Riccarelli edited Italian subtitles for Kara Walker & Jason Moran: Sending Out A Signal | Art21 "Extended Play" | ||
Valentina Riccarelli edited Italian subtitles for Kara Walker & Jason Moran: Sending Out A Signal | Art21 "Extended Play" |