Il fascino delle voci dei mammiferi marini
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0:01 - 0:02Grazie mille.
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0:02 - 0:06Cercherò di portarvi in viaggio
nel mondo dei suoni sottomarini -
0:06 - 0:08di balene e delfini.
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0:08 - 0:10Poiché il nostro senso principale
è la vista, -
0:10 - 0:12non sarà una cosa facile da capire.
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0:12 - 0:14Perciò farò uso di immagini e suoni
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0:15 - 0:16sperando di rendere l'idea.
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0:17 - 0:19Poiché la vista è tanto importante per noi
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0:19 - 0:23cosa proviamo facendo snorkeling
e immersioni, quando guardiamo sott'acqua? -
0:23 - 0:25Non riusciamo a vedere molto lontano.
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0:25 - 0:27La nostra vista, tanto efficace nell'aria,
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0:27 - 0:30improvvisamente si fa
molto limitata e claustrofobica. -
0:30 - 0:33Ciò che i mammiferi marini
hanno evoluto -
0:33 - 0:35nelle ultime decine di milioni di anni,
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0:35 - 0:37sono modi di affidarsi ai suoni
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0:37 - 0:39sia per esplorare il proprio mondo
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0:39 - 0:41sia per comunicare con i propri simili.
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0:41 - 0:44I delfini e gli altri odontoceti
usano l'ecolocalizzazione. -
0:44 - 0:45Emettono forti click,
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0:45 - 0:48e per orientarsi usano l'eco
che ritorna dal fondale marino. -
0:48 - 0:50Ascoltano l'eco
riflessa da una preda -
0:50 - 0:52per capire dove si trovi il cibo,
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0:52 - 0:54e decidere quali prede catturare.
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0:54 - 0:56Tutti i mammiferi marini usano i suoni
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0:56 - 0:58per mantenersi in contatto comunicando.
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0:58 - 1:01I grossi misticeti creano
lunghi e bellissimi canti, -
1:02 - 1:04che utilizzano come richiami amorosi
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1:04 - 1:08da maschi e femmine per potersi trovare
e scegliere un compagno. -
1:08 - 1:11Le madri e i piccoli,
e gli esemplari con forti legami -
1:11 - 1:13usano questi canti
per rimanere in contatto. -
1:13 - 1:15Il suono è fondamentale
per la loro esistenza. -
1:15 - 1:17La prima cosa
che mi ha suscitato interesse -
1:17 - 1:19nei suoni di queste creature sottomarine
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1:19 - 1:21il cui mondo
mi era del tutto sconosciuto, -
1:21 - 1:23è stata la prova che delfini in cattività
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1:23 - 1:26riuscivano a imitare suoni
generati dall'uomo. -
1:26 - 1:30Come anticipato, vi mostrerò
alcune immagini visive del suono. -
1:30 - 1:32Ecco il primo grafico,
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1:32 - 1:34della frequenza rispetto al tempo,
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1:34 - 1:36una specie di spartito musicale,
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1:36 - 1:39in cui le note alte si trovano in alto
e quelle basse in basso, -
1:39 - 1:41e il tempo va in questa direzione.
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1:41 - 1:43Ecco il grafico del fischietto
di un addestratore, -
1:43 - 1:45un fischietto per comunicare al delfino
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1:45 - 1:47che ha obbedito, e può ricevere un pesce.
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1:47 - 1:50Ha un suono simile a un 'tweeeeeet'.
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1:50 - 1:52E questo è un piccolo in cattività,
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1:52 - 1:54che sta imitando il suono
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1:54 - 1:56del fischietto dell'addestratore.
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1:56 - 1:58Se fischiettaste questo motivo
al cane o al gatto -
1:58 - 2:00e loro ve lo riproducessero,
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2:00 - 2:02ne rimarreste di certo sorpresi.
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2:02 - 2:04Sono molto rari i mammiferi non umani
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2:04 - 2:06che riescono a imitare un suono.
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2:06 - 2:09È importante per la nostra musica
e per la nostra lingua. -
2:09 - 2:11Ma resta il dubbio:
i rari gruppi di mammiferi -
2:11 - 2:13che lo fanno,
per quale ragione lo fanno? -
2:13 - 2:15Ho dedicato gran parte della mia carriera
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2:15 - 2:17al tentativo di comprendere
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2:17 - 2:19come questi animali
usino ciò che apprendono -
2:19 - 2:21e la capacità di trasformare ciò che dici,
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2:21 - 2:23basato su quello che senti
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2:23 - 2:25all'interno dei propri sistemi
di comunicazione. -
2:25 - 2:28Cominciamo con i richiami
di un primate non umano. -
2:28 - 2:30Molti mammiferi ricorrono
a richiami per comunicare -
2:30 - 2:33per esempio quando madre
e piccolo sono distanti. -
2:33 - 2:36Questo è un tipo di richiamo
prodotto dai saimiri -
2:36 - 2:38quando si trovano isolati.
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2:38 - 2:42Notate, non c'è molta varietà
in questi richiami. -
2:42 - 2:44Al contrario, il fischio tipico
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2:44 - 2:46che un delfino produce per comunicare,
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2:46 - 2:49varia radicalmente
da un esemplare all'altro. -
2:49 - 2:52Si avvalgono della capacità
di imparare i richiami -
2:52 - 2:55per svilupparne
di più complessi e distintivi -
2:55 - 2:57per identificare uno specifico esemplare.
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2:58 - 3:01E il contesto in cui questi animali
devono usare i richiami? -
3:01 - 3:03Diamo un'occhiata a madri e piccoli.
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3:03 - 3:05Normalmente, madre e piccolo di delfino
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3:05 - 3:08spesso si separano
se la madre insegue un pesce. -
3:08 - 3:10Dopo essersi separati,
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3:10 - 3:12devono però ritrovarsi.
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3:12 - 3:15Questo grafico mostra
la percentuale delle separazioni -
3:15 - 3:18durante le quali i delfini fischiano,
rispetto a una distanza massima. -
3:19 - 3:21Quando i delfini sono distanti
tra loro meno di 20 metri -
3:21 - 3:24hanno bisogno di fischiare
meno della metà delle volte. -
3:24 - 3:27Per la maggior parte riescono a ritrovarsi
nuotando in zona. -
3:27 - 3:30Ma ogni volta che sono a una distanza
superiore ai 100 metri -
3:30 - 3:33devono usare questi fischi
che distinguono ogni individuo -
3:33 - 3:35per ritrovarsi e riunirsi.
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3:36 - 3:38La maggior parte
di questi fischi distintivi -
3:38 - 3:40sono abbastanza stabili e stereotipati
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3:40 - 3:42nel corso della vita di un delfino.
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3:42 - 3:44Esistono tuttavia alcune eccezioni.
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3:44 - 3:46Quando un maschio lascia la madre
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3:46 - 3:48spesso fa gruppo con un altro maschio
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3:48 - 3:51con il quale forma una 'alleanza'
che durerà decenni, -
3:51 - 3:54e non appena i due esemplari
creano un legame sociale -
3:54 - 3:56i loro fischi distintivi convergono
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3:56 - 3:58diventando molto simili l'uno all'altro.
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3:58 - 4:01Questo grafico mostra
due individui di una coppia. -
4:01 - 4:03Come vedete, qui in alto,
-
4:03 - 4:05condividono un suono ascendente:
woop, woop, woop. -
4:05 - 4:07Entrambi emettono
quel suono ascendente, -
4:07 - 4:10mentre i membri di questa coppia
fanno 'wo-ot, wo-ot'. -
4:11 - 4:14In questi casi i delfini hanno usato
il processo di apprendimento -
4:14 - 4:17per creare un nuovo segnale
che identifichi il nuovo gruppo. -
4:17 - 4:21È un modo molto interessante
per creare un nuovo identificativo -
4:21 - 4:23per il nuovo gruppo sociale formatosi.
-
4:24 - 4:25Facciamo un passo indietro
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4:25 - 4:27per capire cosa ci dice questo messaggio
-
4:27 - 4:31su come proteggere i delfini
dai disturbi provocati dall'uomo. -
4:32 - 4:35Chiunque osservi questa fotografia
nota che il delfino è circondato, -
4:36 - 4:38e il suo comportamento
è chiaramente disturbato. -
4:38 - 4:40Questa è una brutta situazione.
-
4:40 - 4:44Ma anche quando una sola imbarcazione
avvicina un gruppo di delfini -
4:44 - 4:46a un paio di centinaia
di metri di distanza, -
4:46 - 4:48i delfini cominciano a fischiare,
-
4:48 - 4:51cambiano il comportamento,
formano un gruppo più compatto, -
4:51 - 4:54aspettano che la barca passi,
quindi ritornano alle proprie attività. -
4:54 - 4:56In un luogo come Sarasota, in Florida,
-
4:56 - 4:58l'intervallo di tempo medio
in cui le barche passano -
4:58 - 5:01a un centinaio di metri
da un gruppo di delfini -
5:01 - 5:03è di 6 minuti.
-
5:03 - 5:06Quindi, anche una situazione
che non sia altrettanto negativa, -
5:06 - 5:08ha un impatto sul tempo
che i delfini dedicano -
5:08 - 5:10alle proprie attività.
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5:10 - 5:13Osserviamo un ambiente incontaminato
come l'Australia occidentale. -
5:13 - 5:15Lars Bider ha lavorato
-
5:15 - 5:18confrontando il comportamento
e la distribuzione dei delfini -
5:18 - 5:21prima della comparsa delle barche
per l'avvistamento. -
5:21 - 5:24Con una sola barca,
l'impatto era irrilevante. -
5:24 - 5:27Quando hanno aggiunto la seconda barca,
-
5:27 - 5:29si è visto che alcuni delfini
-
5:29 - 5:31hanno abbandonato del tutto la zona.
-
5:31 - 5:34Tra quelli rimasti,
il tasso di riproduzione è diminuito. -
5:34 - 5:37Ciò potrebbe avere un effetto negativo
sull'intera popolazione. -
5:37 - 5:40Pensare a riserve marine che tutelino
animali come i delfini -
5:40 - 5:45significa fare attenzione alle attività
che consideravamo positive. -
5:45 - 5:47Potremmo dover regolare l'intensità
-
5:47 - 5:50del passaggio di barche da diporto
e lo stesso 'whale watching' -
5:50 - 5:53per prevenire questo tipo di problemi.
-
5:53 - 5:57Vorrei anche sottolineare il fatto
che il suono non ha confini. -
5:57 - 6:00Possiamo tracciare una linea
per proteggere una zona -
6:00 - 6:02ma l'inquinamento chimico e quello sonoro
-
6:02 - 6:04continueranno a diffondersi nella zona.
-
6:04 - 6:08Ora vorrei spostarmi da questo
ambiente costiero che conosciamo bene, -
6:09 - 6:12verso il ben più esteso mondo
dei misticeti nell'oceano aperto. -
6:13 - 6:15Questa è una mappa
che tutti abbiamo visto. -
6:15 - 6:17Il mondo per la maggior parte è blu.
-
6:17 - 6:19Ma vorrei sottolineare che gli oceani
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6:19 - 6:21sono molto più collegati
di quanto pensiamo. -
6:21 - 6:24Notate le minime barriere
al movimento, tra gli oceani, -
6:24 - 6:26rispetto alla terra ferma.
-
6:26 - 6:28A mio avviso l'esempio più incredibile
-
6:28 - 6:30di collegamento tra gli oceani
-
6:30 - 6:32viene da un esperimento acustico
-
6:32 - 6:34in cui alcuni oceanografi,
-
6:34 - 6:37in viaggio verso il sud
dell'Oceano Indiano, -
6:37 - 6:39hanno immerso un altoparlante sottomarino
-
6:39 - 6:41e hanno inviato un segnale acustico.
-
6:41 - 6:43Il medesimo segnale,
-
6:43 - 6:46ha viaggiato verso ovest
e si è sentito alle Bermuda -
6:46 - 6:49mentre verso est
si è sentito a Monterey. -
6:50 - 6:51Quello stesso suono.
-
6:51 - 6:54Sebbene viviamo in un mondo
di comunicazioni satellitari -
6:54 - 6:55e di comunicazione globale,
-
6:55 - 6:57per me resta comunque affascinante
-
6:57 - 6:59che l'oceano abbia delle proprietà
-
6:59 - 7:03che permettono ai suoni a bassa frequenza
di viaggiare essenzialmente ovunque. -
7:03 - 7:06Il tempo di propagazione acustica
di ognuno di questi percorsi -
7:06 - 7:06è di circa 3 ore.
-
7:06 - 7:09È quasi metà del giro intorno al globo.
-
7:09 - 7:11Ora, nei primi anni '70
-
7:11 - 7:13Roger Payne, studioso
di acustica sottomarina, -
7:13 - 7:15pubblicò una ricerca teorica
-
7:15 - 7:17che indicava come fosse possibile
-
7:17 - 7:20che il suono potesse attraversare
enormi distanze, -
7:20 - 7:23ma solo pochi biologi gli credettero.
-
7:23 - 7:25In realtà è stato dimostrato che,
-
7:25 - 7:28sebbene conosciamo la propagazione
a lungo raggio da pochi decenni, -
7:28 - 7:31i cetacei hanno chiaramente evoluto,
-
7:31 - 7:34nel corso di decine di milioni di anni,
un modo per sfruttare -
7:34 - 7:36questa sorprendente
caratteristica degli oceani. -
7:36 - 7:39La balenottera azzurra
e la balenottera comune -
7:39 - 7:40emettono suoni
a frequenze molto basse -
7:40 - 7:42che possono attraversare
enormi distanze. -
7:42 - 7:44In cima al grafico si vede
-
7:44 - 7:46una complicata serie di richiami
-
7:46 - 7:48che vengono ripetuti dai maschi,
-
7:48 - 7:51i cui canti sembrano avere
un ruolo nella riproduzione, -
7:51 - 7:53simile al canto degli uccelli.
-
7:53 - 7:56Qui sotto vediamo alcuni richiami
emessi da maschi e femmine, -
7:56 - 7:59e anche questi attraversano
distanze molto estese. -
8:00 - 8:02I biologi hanno continuato
a rimanere scettici -
8:02 - 8:04sulla comunicazione a grandi distanze
-
8:04 - 8:06ben oltre gli anni '70,
-
8:06 - 8:08fino alla fine della Guerra Fredda.
-
8:08 - 8:10Durante la Guerra Fredda,
-
8:10 - 8:13la Marina USA aveva un sistema,
a quel tempo tenuto segreto, -
8:13 - 8:16usato per localizzare i sottomarini russi
-
8:16 - 8:19Microfoni sottomarini, o idrofoni,
in profondità, cablati a terra, -
8:19 - 8:21tutti collegati a una stazione centrale
-
8:21 - 8:24che poteva ascoltare i suoni
di tutto il Nord Atlantico. -
8:24 - 8:28Dopo la caduta del Muro di Berlino,
la Marina rese disponibili questi sistemi -
8:28 - 8:30agli studiosi di bio-acustica
dei cetacei -
8:30 - 8:32per capire cosa riuscissero a sentire.
-
8:32 - 8:34Questo è un grafico
di Christopher Clark, -
8:34 - 8:36che seguì un esemplare
di balenottera azzurra -
8:36 - 8:38che, passando dalle Bermuda,
-
8:38 - 8:41scese alla latitudine di Miami
e ritornò indietro. -
8:41 - 8:45La seguì per 43 giorni,
lungo un percorso di 1.700 km, -
8:45 - 8:47più di 1.000 miglia.
-
8:47 - 8:49Ciò ci mostra che i loro richiami
-
8:49 - 8:51sono rintracciabili
per centinaia di miglia, -
8:51 - 8:53e che percorrono centinaia di miglia.
-
8:53 - 8:56Sono creature oceaniche
che vivono su scala oceanica -
8:56 - 8:59e comunicano a distanze molto maggiori
di quanto immaginassimo. -
8:59 - 9:02A differenza della balenottera comune
e di quella azzurra, -
9:02 - 9:04che si distribuiscono in acque
temperate e tropicali, -
9:04 - 9:08le megattere si congregano
in aree favorevoli alla riproduzione, -
9:08 - 9:11perciò emettono richiami
a una frequenza leggermente più alta, -
9:11 - 9:13con bande più ampie e più complesse.
-
9:14 - 9:17Qui stiamo ascoltando
gli elaborati canti delle megattere. -
9:17 - 9:21E le megattere, quando sviluppano
la capacità di produrre questi canti, -
9:21 - 9:24stanno ascoltando altre balene
e modificando il proprio canto -
9:24 - 9:26sulla base di ciò che sentono,
-
9:26 - 9:29come gli uccelli o i fischi dei delfini
che vi ho descritto. -
9:29 - 9:31Ciò significa che i canti delle megattere
-
9:31 - 9:33sono una forma di cultura animale,
-
9:33 - 9:35proprio come la musica
per gli esseri umani. -
9:35 - 9:38Credo che uno degli esempi
più interessanti -
9:38 - 9:40arrivi dall'Australia.
-
9:40 - 9:42I biologi della costa
orientale australiana -
9:42 - 9:45stavano registrando i canti
delle megattere in quella zona. -
9:45 - 9:48Questa linea arancione
indica i canti tipici -
9:48 - 9:50delle megattere della costa orientale.
-
9:50 - 9:52Nel '95 emettevano tutte il canto tipico.
-
9:52 - 9:57Ma nel '96 si udirono canti insoliti
e si scoprì che questi strani canti -
9:57 - 9:59erano tipici delle balene
della costa occidentale. -
9:59 - 10:02I richiami della costa ovest
si fecero sempre più frequenti, -
10:02 - 10:04finché, nel 1998,
-
10:04 - 10:06nessuna balena emetteva più
i canti della costa est. -
10:06 - 10:07Erano scomparsi del tutto.
-
10:07 - 10:10Tutte cantavano i nuovi canti
della costa ovest. -
10:10 - 10:13Era come se una nuova moda
avesse completamente cancellato -
10:13 - 10:15lo stile precedente,
-
10:15 - 10:18e nessuna stazione radio
trasmetteva più i vecchi successi! -
10:18 - 10:20Nessuno cantava più le vecchie canzoni.
-
10:20 - 10:23Vi mostro in breve cosa fa l'oceano
a questi richiami. -
10:23 - 10:26Ora state ascoltando una registrazione
fatta da Chris Clark -
10:26 - 10:29a una distanza di 400 metri
da una megattera. -
10:29 - 10:31Potete sentire la banda completa
della frequenza. -
10:31 - 10:34È piuttosto forte,
il suono è molto vicino. -
10:34 - 10:36La prossima registrazione
-
10:36 - 10:38è lo stesso canto,
della stessa megattera, -
10:38 - 10:40a circa 80 km di distanza.
-
10:40 - 10:42La vedete qui in basso.
-
10:42 - 10:44Ora sentite solo le basse frequenze.
-
10:44 - 10:48Sentite il riverbero mentre il suono
attraversa le lunghe distanze oceaniche -
10:48 - 10:50e non è più tanto forte.
-
10:51 - 10:54Ora, dopo che riascolterete
i canti delle megattere, -
10:54 - 10:56sentirete le balenottere azzurre,
-
10:56 - 10:59ma devo accelerarle
perché la frequenza è talmente bassa -
10:59 - 11:01che altrimenti non potreste sentirle.
-
11:01 - 11:04Questo è il richiamo
di una balenottera azzurra a 80 km, -
11:04 - 11:05distanza notevole per le megattere.
-
11:05 - 11:08È forte, distinto,
si sente molto chiaramente. -
11:08 - 11:11Questo è lo stesso richiamo
registrato da un idrofono -
11:11 - 11:13a circa 800 km di distanza.
-
11:13 - 11:16Si sentono molti rumori,
che sono soprattutto di altre balene. -
11:16 - 11:19Ma si riesce ancora a sentire
quel debole richiamo. -
11:19 - 11:23Proviamo ora a pensare
al potenziale impatto dell'uomo. -
11:23 - 11:27Il suono predominante
che l'uomo immette negli oceani -
11:27 - 11:28viene dalle imbarcazioni.
-
11:28 - 11:30Questo è il rumore di una nave,
-
11:30 - 11:32e devo alzare la voce per farmi sentire.
-
11:32 - 11:35Immaginate la balena
che lo sente da 800 km. -
11:35 - 11:37Potenzialmente, sorge il problema
-
11:37 - 11:39che simili imbarcazioni
impediscano alle balene -
11:39 - 11:41di sentire i canti dei propri simili.
-
11:41 - 11:43Ora, questo fatto è noto già da tempo.
-
11:43 - 11:46Questo è un grafico di un testo scolastico
sull'acustica sottomarina. -
11:46 - 11:48Sull'asse delle Y
-
11:48 - 11:51c'è l'altezza del rumore ambientale
medio del suono in profondità -
11:51 - 11:53in relazione alla frequenza.
-
11:53 - 11:56Nelle basse frequenze, questa linea indica
-
11:56 - 11:59il suono che deriva
dall'attività sismica della Terra. -
11:59 - 12:01In alto, queste linee variabili
-
12:01 - 12:04indicano l'aumento del rumore
in questo range di frequenza -
12:04 - 12:06causato dai venti forti e dalle onde.
-
12:06 - 12:09Ma proprio qui nel centro,
dove c'è un punto ideale, -
12:09 - 12:11il rumore è dominato dalle imbarcazioni.
-
12:11 - 12:13Provate a pensarci, è incredibile,
-
12:13 - 12:16che in questo range di frequenze
in cui comunicano le balene -
12:16 - 12:19la fonte principale di rumore,
sul nostro pianeta, -
12:19 - 12:21provenga dalle imbarcazioni.
-
12:21 - 12:24migliaia di imbarcazioni,
distanti, lontane, -
12:24 - 12:26eppure tutte insieme.
-
12:26 - 12:29L'immagine seguente mostra l'impatto
che ciò può avere -
12:29 - 12:31sulla banda in cui comunicano le balene.
-
12:32 - 12:34Qui abbiamo il volume
di un richiamo di una balena, -
12:34 - 12:37e man mano che ci allontaniamo,
il suono si fa sempre più debole. -
12:38 - 12:41Negli oceani pre-industrilai,
come dicevamo, -
12:41 - 12:44il richiamo di questa balena
si sarebbe rilevato facilmente. -
12:44 - 12:47È più forte dei rumori,
a una distanza di 1.000 km. -
12:47 - 12:50Ora aggiungiamo quell'ulteriore
aumento di rumore -
12:50 - 12:52causato dalle imbarcazioni.
-
12:52 - 12:54Di colpo, la distanza effettiva
di comunicazione -
12:54 - 12:57precipita da 1.000 a 10 km.
-
12:57 - 13:00Se questo segnale viene usato
da maschi e femmine -
13:00 - 13:02per ritrovarsi e accoppiarsi,
e loro sono separati, -
13:02 - 13:04immaginate l'impatto che potrebbe avere
-
13:04 - 13:07sulla ripresa delle popolazioni a rischio.
-
13:07 - 13:09Abbiamo anche dei canti di contatto
-
13:09 - 13:12simili a quelli descritti per i delfini.
-
13:12 - 13:14Vi faccio ascoltare un canto
-
13:14 - 13:16che emettono balene franche
per tenersi in contatto. -
13:16 - 13:20Questo è il tipo di canto di mamme
e piccoli di balena franca -
13:20 - 13:22per poi ritrovarsi dopo essersi separati.
-
13:22 - 13:25Ora immaginiamo di introdurre
il rumore della nave. -
13:25 - 13:26Cosa deve fare la madre
-
13:26 - 13:28se la nave si avvicina
e il suo piccolo non c'è? -
13:28 - 13:31Vi mostrerò un paio di strategie.
-
13:31 - 13:33La prima, se il richiamo è qui in basso
-
13:33 - 13:35e il rumore è in questa fascia,
-
13:35 - 13:38è spostare la frequenza del canto
al di fuori dalla fascia del rumore -
13:38 - 13:40per comunicare meglio.
-
13:40 - 13:43Susan Parks, di Penn State,
ha studiato simili situazioni -
13:43 - 13:46nell'Atlantico, ed ecco i dati
dell'Atlantico meridionale. -
13:46 - 13:48Questo è un tipico canto di contatto
-
13:48 - 13:50nell'Atlantico meridionale
negli anni '70. -
13:50 - 13:53Ma ecco cosa è accaduto
al canto medio a partire dal 2000. -
13:53 - 13:54Stessa cosa nel Nord Atlantico.
-
13:54 - 13:56Negli anni '50 rispetto al 2000.
-
13:56 - 13:58Negli ultimi 50 anni,
-
13:58 - 14:00mentre aumentavamo
i rumori negli oceani, -
14:00 - 14:02queste balene hanno dovuto cambiare.
-
14:02 - 14:05È come se l'intera popolazione
avesse dovuto cambiare, -
14:05 - 14:07passando da un registro di basso
a quello di tenore. -
14:07 - 14:09È un cambiamento incredibile,
causato dall'uomo, -
14:09 - 14:11su una scala enorme,
-
14:11 - 14:13sia temporale che spaziale.
-
14:13 - 14:16Noi sappiamo che le balene
riescono a compensare i rumori -
14:16 - 14:19con canti più forti, come ho fatto io
con il rumore della nave, -
14:19 - 14:20aspettando il silenzio
-
14:20 - 14:23e spostando i loro richiami
fuori dalla banda del rumore. -
14:23 - 14:25Forse pagano delle conseguenze
per i richiami più forti -
14:25 - 14:27o per i cambiamenti di frequenze
rispetto ai propri. -
14:27 - 14:29E ci sono probabilmente
occasioni perse. -
14:29 - 14:32Se anche noi
dobbiamo aspettare il silenzio, -
14:32 - 14:34loro potrebbero perdere occasioni
cruciali per comunicare. -
14:34 - 14:36Quindi dobbiamo fare attenzione
-
14:36 - 14:38a quando il rumore degradi
-
14:38 - 14:40i loro habitat al punto
-
14:40 - 14:43da richiedere un prezzo troppo alto
per poter comunicare, -
14:43 - 14:46oppure impossibilitarle
a svolgere attività fondamentali. -
14:46 - 14:48La questione è molto seria.
-
14:48 - 14:50Ma sono felice di poter dire
che si stanno facendo -
14:50 - 14:53importanti passi avanti
in questo campo, -
14:53 - 14:56sull'impatto delle imbarcazioni
sulle balene. -
14:56 - 14:58In termini dei rumori delle imbarcazioni,
-
14:58 - 15:01la International Maritime Organization
delle Nazioni Unite -
15:01 - 15:04ha creato un gruppo
che ha il compito di stabilire -
15:04 - 15:06linee guida per ridurre
i rumori delle navi, -
15:06 - 15:09dire all'industria come ridurre
i rumori delle navi. -
15:09 - 15:10E hanno già scoperto
-
15:10 - 15:13che un design migliore, più intelligente,
delle eliche, -
15:13 - 15:16può ridurre i rumori del 90%.
-
15:16 - 15:21Se si insonorizzano e si isolano
i macchinari partendo dallo scafo -
15:21 - 15:24quei rumori si possono ridurre del 99%.
-
15:24 - 15:27A questo punto, si tratta principalmente
di costi e di standard. -
15:27 - 15:29Se questo gruppo riesce a stabilire
degli standard, -
15:29 - 15:32e gli arsenali li adottano
per costruire le imbarcazioni, -
15:32 - 15:34possiamo vedere la graduale diminuzione
-
15:34 - 15:36di questo potenziale problema.
-
15:36 - 15:39Esiste però un altro problema,
che viene dalle imbarcazioni, -
15:39 - 15:41ed è il problema delle collisioni.
-
15:41 - 15:44Questa balena è riuscita
a male pena a schivare -
15:44 - 15:47una veloce nave cargo
e ha evitato la collisione. -
15:47 - 15:49Ma le collisioni sono un grosso problema.
-
15:49 - 15:52Ogni anno, cetacei in via di estinzione
muoiono per le collisioni. -
15:52 - 15:55È fondamentale cercare
di ridurre il fenomeno. -
15:55 - 15:58Vi mostrerò due approcci promettenti.
-
15:58 - 16:00Il primo caso viene dalla Baia di Fundy.
-
16:00 - 16:02Le linee nere
sono le rotte di navigazione -
16:02 - 16:04in entrata e in uscita
dalla Baia di Fundy. -
16:04 - 16:07L'area colorata
mostra il rischio di collisione -
16:07 - 16:10per le balene franche
in via di estinzione -
16:10 - 16:12a causa delle navi
che seguono questa rotta. -
16:12 - 16:15Si è scoperto che questa rotta, qui,
attraversa un'area importante, -
16:15 - 16:17in cui le balene franche
si nutrono durante l'estate -
16:17 - 16:20e come tale è una zona
ad alto rischio di collisione. -
16:20 - 16:22I biologi,
-
16:22 - 16:24che non hanno accettato un 'no'
come risposta -
16:24 - 16:27hanno interpellato
la International Maritime Organization -
16:27 - 16:28con una petizione che chiedeva:
-
16:28 - 16:31"Non potete spostare quella rotta?
Sono solo linee sul fondale. -
16:31 - 16:34Non potete trasferirle in una zona
a minor rischio?" -
16:34 - 16:37E la International Maritime Organization
ha risposto in modo deciso: -
16:37 - 16:38"Ecco le nuove rotte".
-
16:38 - 16:40Le rotte di navigazione
sono state spostate. -
16:40 - 16:43E il rischio di collisione
è diminuito notevolmente. -
16:43 - 16:45Dunque la situazione
è molto incoraggiante. -
16:45 - 16:49e possiamo essere creati nel pensare
a diversi modi in cui ridurre tali rischi. -
16:49 - 16:54Un'altra azione, di una compagnia
navale indipendente, -
16:54 - 16:57è nata grazie alle preoccupazioni
della compagnia stessa -
16:57 - 17:01nei confronti delle emissioni di gas serra
legate al riscaldamento globale. -
17:01 - 17:03La Maersk Line ha studiato la concorrenza
-
17:03 - 17:06e ha visto che tutti, nel campo,
pensano che il tempo sia denaro. -
17:06 - 17:08Si affannano a entrare
in porto rapidamente. -
17:08 - 17:10Ma spesso si ritrovano
a dover aspettare lì. -
17:10 - 17:12Quindi la Maersk ha pensato
a modi per rallentare. -
17:12 - 17:15Sono riusciti a rallentare
di circa il 50%, -
17:15 - 17:18riducendo i consumi di carburante
del 30% circa, -
17:18 - 17:20con un risparmio denaro,
-
17:20 - 17:23e apportando, allo stesso tempo,
grandi benefici alle balene. -
17:23 - 17:26Se rallenti riduci la quantità
di rumore che generi -
17:26 - 17:28e diminuisci il rischio di collisione.
-
17:28 - 17:30Per concludere, vorrei sottolineare che,
-
17:30 - 17:32come sappiamo, le balene vivono
-
17:32 - 17:34in un meraviglioso mondo di suoni.
-
17:34 - 17:37E si sono evolute nel corso
di decine di milioni di anni -
17:37 - 17:38per poterne trarre vantaggio.
-
17:38 - 17:41E noi dobbiamo essere
molto attenti, vigili, -
17:41 - 17:43nel pensare alle situazioni
in cui le nostre azioni -
17:43 - 17:45possono involontariamente
impedire loro -
17:45 - 17:48di svolgere attività a loro vitali.
-
17:48 - 17:50Al contempo, dobbiamo essere creativi
-
17:50 - 17:53nell'ideare soluzioni che aiutino
a ridurre questi problemi. -
17:53 - 17:55Spero che questi esempi abbiano mostrato
-
17:55 - 17:57alcune delle vie
che possiamo intraprendere, -
17:57 - 17:59oltre alla creazione
di aree protette, -
17:59 - 18:03perché l'oceano resti un luogo sicuro
per la comunicazione tra le balene. -
18:03 - 18:04Grazie mille.
-
18:04 - 18:06(Applausi)
- Title:
- Il fascino delle voci dei mammiferi marini
- Speaker:
- Peter Tyack
- Description:
-
Peter Tyack, di Woods Hole, ci parla di una meraviglia nascosta del mare: i suoni e i canti dei mammiferi marini. Dal palco di Mission Blue ci rivela gli stupefacenti modi in cui i cetacei utilizzano i suoni per comunicare a distanze di centinaia di miglia negli oceani.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:07
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for The intriguing sound of marine mammals | |
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Elena Montrasio added a translation |