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1: The Journey Begins | Br. Phap Huu, Sr. Hien Nghiem (Sr. True Dedication)

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    Ciao a tutti, e benvenuti
    nella nostra Casa,
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    nel nostro Monastero.
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    Il nostro insegnante e Maestro,
    Thich Nhat Hanh,
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    arrivò qui, e qui
    fondò una Comunità,
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    e creò questo rifugio,
    così che noi potessimo imparare
  • 0:20 - 0:23
    a sentirci a casa
    nostra in noi stessi.
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    Quando il nostro Maestro
    era un giovane monaco,
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    per le sue idee e convinzioni,
    diventò un attivista,
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    e molte persone lo conoscevano più
    come un attivista che come un monaco.
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    E quindi, questa si è originata
    come una Comunità di attivisti.
  • 0:45 - 0:48
    E io mi sento così
    onorato e così felice
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    di essere seduto in questa
    Sala di Meditazione
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    con tutti voi.
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    E, come continuazione
    dell'eredità del nostro Maestro,
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    con i miei fratelli, le mie
    sorelle, con la mia Comunità,
  • 1:05 - 1:11
    continuiamo a spargere insieme questi semi,
    che chiamiamo semi del Risveglio, semi di Consapevolezza.
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    E questo è ciò
    che coltiveremo insieme,
  • 1:16 - 1:18
    in questo ritiro.
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    Per noi Consapevolezza
    non significa semplicemente
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    essere risvegliati, o illuminati,
  • 1:25 - 1:27
    quello va bene,
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    ma, per noi, è importante riportare
    questo concetto sulla terra,
  • 1:31 - 1:37
    riportarlo ad ogni minuto,
    ad ogni giorno, ad ogni interazione.
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    La consapevolezza deve
    essere vissuta, applicata.
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    E quando abbiamo questa
    comprensione, possiamo vedere,
  • 1:47 - 1:51
    possiamo riconoscere
    che in ognuno di noi
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    c'è un seme del Risveglio, un seme di
    Consapevolezza, che esiste dentro di noi.
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    Dobbiamo solo annaffiarlo
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    così che il seme venga nutrito
  • 2:06 - 2:08
    e possa crescere,
    per essere curato.
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    E questo è ciò che faremo
    insieme in questo viaggio.
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    In ogni minuto, ogni azione
    che compiamo a Plum Village,
  • 2:22 - 2:27
    siamo sempre incoraggiati
    ed invitati a essere più attenti,
  • 2:27 - 2:30
    Ad esempio, quando
    entriamo in questa Sala,
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    abbiamo creato insieme questo spazio,
    in modo che sia uno spazio di quiete.
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    Il nome di questa sala è
    Capanna dell'Immobilità... no,
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    Sala di Meditazione
    dell'Acqua Calma.
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    Capanna dell'Immobilità è il nome
    della casa del nostro Maestro.
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    Sala di Meditazione
    dell'Acqua Calma.
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    Il nostro Maestro
    ha meditato qui
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    per oltre 35 anni.
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    E mi ricordo di quando abbiamo ristrutturato questa sala
    di meditazione, perché la nostra comunità cresceva.
  • 3:04 - 3:09
    Io ero uno dei pianificatori,
    ed eravamo molto ambiziosi,
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    volevamo buttare giù tutto
    e rifarlo più grande,
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    e Thay, il nostro Maestro,
    ha detto: "No, non fatelo,
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    perché, anche la materia
    contiene energia,
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    e queste mura contengono gratitudine verso tutti quelli
    che sono venuti prima di noi e hanno meditato qui,
  • 3:28 - 3:33
    che hanno infuso la loro
    energia collettiva in questo spazio".
  • 3:34 - 3:39
    Quindi questa Comunità è anche
    co-creata da ognuno di noi,
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    e direi che questo è
    anche un invito
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    per tutti voi, ad essere parte
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    dell'energia collettiva
    di Consapevolezza.
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    Noi crediamo veramente che,
  • 3:56 - 4:03
    di questi tempi, una sola
    persona illuminata non basta più.
  • 4:03 - 4:09
    Abbiamo bisogno di un corpo,
    di una Comunità di Buddhas,
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    esseri umani risvegliati,
    affinché possiamo
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    mostrare la via, ed essere
    le persone che vorremmo essere,
  • 4:22 - 4:25
    e tutto inizia qui, nel corpo.
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    Così vorrei invitare
    Sorella Vera Dedizione
  • 4:30 - 4:32
    a condividere con noi l'arte
  • 4:32 - 4:35
    di sedersi e arrivare nel corpo.
  • 4:38 - 4:39
    Grazie fratello.
  • 4:40 - 4:46
    È meraviglioso guardarsi intorno
    in questa sala e riconoscere volti familiari,
  • 4:46 - 4:51
    alcuni di noi già si conoscono, altri
    diventeranno amici nel corso di questa settimana,
  • 4:51 - 4:53
    è davvero meraviglioso.
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    A Plum Village c'è una frase
    per la quale siamo molto conosciuti,
  • 5:02 - 5:08
    ed è la frase:
    "Sono arrivato, sono a casa".
  • 5:10 - 5:15
    Quindi, vi invito a chiudere gli occhi,
    se questo non vi mette a disagio,
  • 5:15 - 5:17
    e a chiedere a voi stessi
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    "Sono arrivato? Sono a casa?"
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    Fino a che punto sono arrivato?
  • 5:28 - 5:33
    Molti di voi hanno viaggiato molto
    e da molto lontano, per essere qui oggi,
  • 5:34 - 5:40
    e mentre sentiamo
    il nostro peso sul cuscino,
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    mentre sentiamo
    il nostro respiro fluire,
  • 5:44 - 5:51
    possiamo permetterci
    di atterrare, di arrivare,
  • 5:51 - 5:54
    nella quiete di questa Sala?
  • 5:58 - 6:04
    Possiamo concederci almeno
    un po' di sentirci a casa
  • 6:05 - 6:08
    in questo momento,
    o nel nostro corpo,
  • 6:08 - 6:12
    o in questo posto,
    o con queste persone?
  • 6:13 - 6:15
    O anche su questo pianeta,
  • 6:15 - 6:20
    qualunque sia la casa che potrebbe essere
    più facile da raggiungere per voi in questo momento.
  • 6:20 - 6:23
    E mentre ascoltiamo
    il suono della campana,
  • 6:23 - 6:28
    possiamo concederci di
    sprofondare in questa sensazione,
  • 6:30 - 6:31
    di: "Sono arrivato...
  • 6:33 - 6:35
    Sono a Casa".
  • 7:27 - 7:29
    Meraviglioso.
  • 7:29 - 7:33
    Stiamo già iniziando
    a sperimentare
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    alcune delle nostre
    pratiche meditative.
  • 7:38 - 7:45
    A Plum Village diciamo che arriviamo
    a casa nel momento presente,
  • 7:45 - 7:51
    con l'aiuto del nostro respiro
    e l'aiuto del nostro corpo.
  • 7:52 - 7:56
    Alcuni di voi potrebbero pensare che, dato che la parola
    consapevolezza (mentalismo) contiene la parola mente,
  • 7:56 - 8:01
    questo sia un esercizio di concentrazione,
    che impegna il nostro intelletto,
  • 8:01 - 8:04
    ma la buona notizia è che
    la nostra mente può riposarsi
  • 8:04 - 8:06
    quando pratichiamo
    la consapevolezza.
  • 8:06 - 8:12
    Infatti è il nostro corpo che sente,
    quindi potremmo chiamarla corporeità.
  • 8:12 - 8:14
    È un'esperienza di sensazioni.
  • 8:15 - 8:18
    E, come abbiamo promesso,
    e siamo stati invitati a fare,
  • 8:18 - 8:24
    vogliamo condividere con voi alcuni degli elementi
    su come generiamo consapevolezza nella tradizione Zen,
  • 8:24 - 8:28
    immagino si possa dire, un insegnamento
    profondo e completo della consapevolezza
  • 8:28 - 8:32
    che è stato trasmesso a noi
    nel corso di molte generazioni.
  • 8:32 - 8:37
    Nella tradizione Zen, la posizione del
    nostro corpo è molto importante.
  • 8:37 - 8:40
    Quindi vogliamo rapidamente
  • 8:40 - 8:45
    mostrarvi alcuni modi in cui
    potete assumere una buona postura.
  • 8:45 - 8:47
    Scoprirete che,
    nei prossimi giorni,
  • 8:47 - 8:51
    ci saranno molti momenti quando
    sarete invitati a stare seduti a terra,
  • 8:51 - 8:54
    per esempio per
    le meditazioni sedute,
  • 8:54 - 8:56
    o a sedervi su una sedia,
  • 8:56 - 8:59
    e vogliamo che lo
    facciate in un modo
  • 8:59 - 9:03
    che si prenda cura
    e rispetti il vostro corpo,
  • 9:03 - 9:07
    in modo che il vostro corpo sia una sorta
    di supporto per la vostra consapevolezza,
  • 9:07 - 9:12
    Sorella Trai Nghiem
    sarà la mia dimostratrice,
  • 9:13 - 9:17
    perché Sorella Trai Nghiem
    ha una bella postura,
  • 9:17 - 9:19
    e quindi ci mostrerà...
  • 9:19 - 9:24
    modi diversi in cui possiamo
    sederci sul nostro cuscino.
  • 9:25 - 9:31
    Anche perché la consapevolezza e la meditazione
    seduta non dovrebbero essere faticose,
  • 9:31 - 9:36
    dovremmo piuttosto sentire che possiamo rilassarci
    comodamente quando siamo seduti sul cuscino.
  • 9:36 - 9:39
    Quindi, se qualcuno di voi si trova
    su una sedia in questo momento,
  • 9:39 - 9:42
    e vorrebbe provare
    a sedere su un cuscino,
  • 9:42 - 9:46
    ci sono dei cuscini disponibili
    lì a lato, quindi potete prendere posto
  • 9:46 - 9:48
    e seguire questo esercizio.
  • 9:49 - 9:55
    In preparazione per domani mattina,
    quando faremo la prima meditazione seduta,
  • 9:55 - 10:00
    potete restare seduti su una sedia, se
    preferite, ma potete anche sedervi su un cuscino.
  • 10:01 - 10:07
    Nella nostra tradizione Zen, è molto importante
    avere molti punti di contatto con la terra,
  • 10:07 - 10:11
    e devo dire che, come attivisti per
    il clima ve la cavate davvero bene,
  • 10:11 - 10:15
    rispetto al genere di persone
    che vengono a Plum Village,
  • 10:15 - 10:20
    quindi molti di voi sui cuscini hanno già
    molti ottimi punti di contatto con la terra,
  • 10:20 - 10:23
    le vostre ginocchia
    dovrebbero toccare terra,
  • 10:23 - 10:28
    e anche le vostre caviglie e,
    ovviamente, il vostro sedere sul cuscino.
  • 10:28 - 10:33
    State andando molto bene, e se vi ritrovate
    con le ginocchia sollevate troppo in alto
  • 10:33 - 10:38
    potrebbe significare che avete bisogno di più cuscini,
    quindi potreste aggiungere un secondo cuscino
  • 10:38 - 10:42
    o potreste spostarvi in avanti
    sul cuscino che avete,
  • 10:42 - 10:48
    in modo da essere seduti sulla
    porzione anteriore del cuscino,
  • 10:48 - 10:51
    quindi, forse...
    Sorella Trai Nghiem...
  • 10:51 - 10:54
    Ok, la nostra Sorella ci sta
    dando un'ottima dimostrazione,
  • 10:54 - 10:59
    potete vedere che è seduta
    sul terzo anteriore del cuscino,
  • 10:59 - 11:02
    o sulla metà anteriore,
  • 11:02 - 11:05
    questo permette di avere una
    leggera angolazione delle anche,
  • 11:05 - 11:07
    in modo che le ginocchia
    possano toccare terra.
  • 11:07 - 11:11
    In questo modo
    la seduta è solida,
  • 11:11 - 11:15
    specialmente se scegliamo...
    Ok, la posizione in ginocchio,
  • 11:15 - 11:19
    Sorella Trai Nghiem ora ci
    mostrerà la posizione in ginocchio,
  • 11:20 - 11:22
    in stile giapponese.
  • 11:22 - 11:26
    Se vi piace avere il
    cuscino tra le ginocchia,
  • 11:26 - 11:28
    assicuratevi che il cuscino
    sia abbastanza alto,
  • 11:28 - 11:35
    e per molti di voi, soprattutto
    quelli di fisionomia maschile,
  • 11:35 - 11:39
    potreste aver bisogno
    di due cuscini,
  • 11:39 - 11:42
    in modo che non ci sia
    tensione sulle caviglie.
  • 11:42 - 11:48
    Quindi ci sediamo sul cuscino,
    con le caviglie un po' piegate dietro,
  • 11:52 - 11:55
    e con le ginocchia così, e questa può
    essere una posizione molto solida
  • 11:55 - 11:58
    che potete mantenere
    per un bel po' di tempo.
  • 11:58 - 12:01
    L'importante è che
    la schiena sia dritta,
  • 12:02 - 12:07
    e dovete sporgervi
    un po' in avanti,
  • 12:07 - 12:10
    ed aprire bene le spalle,
  • 12:10 - 12:12
    e lasciarle ben rilassate.
  • 12:12 - 12:16
    Se qualcuno di voi
    lavora molto al computer,
  • 12:16 - 12:20
    saprà che le spalle hanno la
    tendenza naturale a piegarsi in avanti,
  • 12:21 - 12:25
    quindi, quando siete seduti,
    cercate di aprire le spalle,
  • 12:25 - 12:26
    e lasciatele libere,
  • 12:27 - 12:30
    c'è una bella definizione per questo
    nello yoga, che è "aprire le ali".
  • 12:31 - 12:35
    Questo consentirà anche ai nostri
    polmoni di avere abbastanza spazio
  • 12:35 - 12:38
    per espandersi e
    contrarsi delicatamente,
  • 12:38 - 12:40
    perché useremo la respirazione
  • 12:41 - 12:44
    per aiutarci a rimanere in
    contatto con il momento presente.
  • 12:45 - 12:49
    Nella nostra tradizione,
    ci piace tenere le mani
  • 12:49 - 12:53
    posizionate delicatamente
    una sopra l'altra,
  • 12:54 - 13:02
    e, per me, questo permette alla mia mano destra
    di prendersi cura della mia mano sinistra,
  • 13:02 - 13:06
    alcuni di voi potrebbero preferire che la loro mano
    sinistra si prenda cura della loro mano destra,
  • 13:06 - 13:09
    ma il senso è comunque
    di connessione e cura,
  • 13:09 - 13:13
    molto dolce nelle nostre mani,
    e possiamo lasciare
  • 13:13 - 13:16
    che le dita siano piegate
    in modo naturale,
  • 13:16 - 13:21
    o distese in posizione rilassata.
  • 13:21 - 13:27
    Sappiamo che con l'uso di tastiere e cellulari,
    anche le nostre dita hanno bisogno di riposo.
  • 13:27 - 13:30
    quindi questa può essere
    una posizione buona per esse.
  • 13:30 - 13:34
    Potete anche tenere le mani
    aperte, o sulle gambe,
  • 13:34 - 13:37
    o forse, a seconda della...
  • 13:38 - 13:41
    proporzione tra la larghezza delle spalle,
    la lunghezza delle braccia e l'altezza della schiena,
  • 13:41 - 13:45
    potreste sentire le mani un po'
    troppo strette, se tenute insieme,
  • 13:45 - 13:47
    quindi potreste lasciarle
    leggermente aperte,
  • 13:47 - 13:48
    potete fare delle prove,
  • 13:49 - 13:53
    l'importante è che con la vostra
    postura vi sentiate comodi,
  • 13:53 - 13:55
    rilassati e a vostro agio.
  • 13:56 - 14:00
    Adesso Sorella Trai Nghiem vi mostrerà
    la posizione a gambe incrociate,
  • 14:01 - 14:06
    in questa posizione i piedi...
    persone diverse lo fanno in modo diverso,
  • 14:06 - 14:11
    c'è un'opzione in cui
    entrambi i piedi sono a terra,
  • 14:11 - 14:14
    uno di fronte all'altro,
  • 14:16 - 14:21
    e con la parte bassa della schiena,
    sentite quale posizione è più comoda per voi.
  • 14:22 - 14:26
    Oppure potete scegliere
    la posizione del mezzo Loto,
  • 14:26 - 14:31
    in cui una delle due gambe
    è appoggiata sull'altra coscia,
  • 14:32 - 14:39
    ed essere consapevoli di quale gamba debba
    essere alzata, o di come debba stare la nostra schiena
  • 14:39 - 14:44
    per garantire di sentirci a nostro agio e
    che non stiamo sforzando il nostro corpo.
  • 14:45 - 14:54
    Per quelli seduti su una sedia, provate a stare seduti
    in avanti, staccati dallo schienale della sedia,
  • 14:54 - 14:59
    a tenere i piedi
    ben saldi a terra,
  • 15:00 - 15:04
    e, a seconda di quanto sono lunghe le vostre gambe,
    potreste dover davvero avanzare sulla sedia,
  • 15:04 - 15:06
    perché i piedi tocchino terra.
  • 15:06 - 15:10
    E di nuovo, siamo seduti
    sulle ossa del bacino,
  • 15:10 - 15:12
    quindi la schiena è dritta,
  • 15:12 - 15:14
    le spalle aperte,
  • 15:15 - 15:21
    a volte è utile immaginare che ci sia
    una specie di filo dietro la nostra testa,
  • 15:21 - 15:29
    che ci fa piegare delicatamente il mento in dentro,
    ed estendere la parte posteriore del collo,
  • 15:29 - 15:34
    per dare un po' di spazio e agio anche alla parte
    superiore della colonna vertebrale e del collo.
  • 15:35 - 15:37
    E poi, per finire...
  • 15:37 - 15:40
    ricordatevi di sorridere un pochino.
  • 15:41 - 15:46
    Non vogliamo che prendiate le cose
    troppo sul serio questa settimana,
  • 15:46 - 15:50
    e anche la meditazione
    seduta è un opportunità
  • 15:50 - 15:54
    di alleggerimento, per non prendere
    le cose troppo sul serio,
  • 15:54 - 15:57
    ed accettare
    qualunque cosa ci sia,
  • 15:59 - 16:04
    con leggerezza e gentilezza.
  • 16:05 - 16:09
    E sorridere, per me, quando sorrido,
    allora è più difficile accigliarmi,
  • 16:09 - 16:12
    quindi il sorriso aiuta
    a distendere le sopracciglia,
  • 16:12 - 16:18
    e abbiamo tutti tanti
    motivi per essere accigliati,
  • 16:18 - 16:24
    e preoccupati, quindi sorridere può aiutare
    a rilasciare quei muscoli e a farli riposare un po',
  • 16:24 - 16:26
    durante la meditazione seduta.
  • 16:28 - 16:33
    Quindi, se avete trovato tutti
    una posizione comoda,
  • 16:33 - 16:38
    possiamo continuare
    con questo esercizio,
  • 16:40 - 16:43
    ed entrare in contatto
    con la nostra respirazione,
  • 16:43 - 16:49
    Alcuni di voi potrebbero essere in grado
    di sentire il respiro al livello dell'addome,
  • 16:50 - 16:54
    forse potete sentire
    la pancia espandersi,
  • 16:54 - 16:57
    e contrarsi...
  • 16:59 - 17:04
    altri potrebbero trovare più facile
    seguire il respiro al livello del naso,
  • 17:06 - 17:10
    aria leggermente fresca
    entrare nelle nostre narici,
  • 17:13 - 17:16
    e aria leggermente
    più calda uscire fuori,
  • 17:19 - 17:24
    Qui a Plum Village il nostro
    Maestro ci ha sempre insegnato
  • 17:24 - 17:28
    a lasciare che il respiro
    segua il suo corso naturale,
  • 17:28 - 17:33
    lasciare che sia
    breve, se è breve,
  • 17:33 - 17:35
    o se è un po' irregolare...
  • 17:36 - 17:40
    e accompagnare il nostro respiro
    con l'energia della consapevolezza.
  • 17:43 - 17:50
    Potreste essere consapevoli del vostro respiro
    al livello di tutta la parte superiore del corpo,
  • 17:50 - 17:55
    quindi potreste
    sentire il petto aprirsi,
  • 17:55 - 17:57
    i polmoni espandersi,
  • 17:57 - 17:59
    con l'inspirazione,
  • 18:02 - 18:05
    e rilassarsi dolcemente
    con l'espirazione.
  • 18:11 - 18:17
    Per noi, uno dei modi più profondi per
    riposare la mente e riposare il corpo
  • 18:17 - 18:21
    è accompagnare il nostro
    respiro in questo modo
  • 18:21 - 18:26
    e "arrivare" nel nostro corpo.
  • 18:30 - 18:31
    Sono arrivato...
  • 18:33 - 18:34
    sono a casa.
  • 18:36 - 18:37
    Con il mio corpo...
  • 18:38 - 18:41
    così come è
    in questo momento.
  • 18:42 - 18:44
    Potremmo essere esausti,
  • 18:46 - 18:50
    potremmo avvertire pesantezza,
  • 18:52 - 18:54
    potremmo sentire della tensione.
  • 18:57 - 19:01
    Seguendo la nostra
    inspirazione, ed espirazione,
  • 19:02 - 19:07
    lasciamo che il nostro
    corpo sia così com'è.
  • 19:56 - 19:58
    Grazie mille.
  • 19:59 - 20:05
    Abbiamo iniziato a introdurre alcuni degli
    elementi fondamentali della nostra settimana insieme,
  • 20:05 - 20:12
    e sentirete parlare molto della respirazione
    e del nostro corpo nei prossimi giorni.
  • 20:12 - 20:16
    Grazie mille Sorella
    Trai Nghiem. Grazie.
  • 20:19 - 20:25
    Come avrete sentito, c'era una bellissima
    energia collettiva di consapevolezza
  • 20:25 - 20:28
    e di quiete, e di concentrazione.
  • 20:28 - 20:33
    Quindi, uno degli elementi che
    sperimenteremo questa settimana
  • 20:33 - 20:38
    è la Pratica collettiva,
    la Pratica comunitaria.
  • 20:38 - 20:41
    Sono sicura che molti
    di voi conducono già
  • 20:41 - 20:44
    una pratica di meditazione a casa,
    o una pratica di consapevolezza a casa,
  • 20:44 - 20:48
    ed è davvero un piacere
    essere in ritiro
  • 20:48 - 20:54
    con una grande comunità di altre persone
    per generare questa energia insieme,
  • 20:55 - 20:57
    e così quando riposiamo,
    quando ci rilassiamo,
  • 20:57 - 21:00
    in un certo modo ci
    sincronizziamo anche con il gruppo.
  • 21:01 - 21:06
    E poi, magari, se c'è un momento in cui
    ci sentiamo un po' irrequieti o un po' pesanti,
  • 21:06 - 21:13
    semplicemente possiamo lasciarci andare,
    in seno alla comunità calma, solida, fresca,
  • 21:13 - 21:16
    e questo è qualcosa che ci offriremo
    l'un l'altro questa settimana,
  • 21:16 - 21:20
    quel supporto collettivo nella
    nostra energia di consapevolezza.
  • 21:21 - 21:25
    L'altra cosa che sono sicura avrete
    notato mentre respiravamo insieme,
  • 21:25 - 21:28
    è la qualità del Silenzio.
  • 21:31 - 21:35
    Penso che tutti noi
    siamo sovrastimolati
  • 21:35 - 21:38
    e assetati di silenzio,
  • 21:39 - 21:41
    ma forse anche,
    se siete come me,
  • 21:42 - 21:48
    a volte anche un po' in apprensione per il silenzio perché
    poi possiamo sentire meglio cosa succede intorno a noi.
  • 21:49 - 21:53
    Questa settimana vorremmo
    offrirvi il dono del Silenzio,
  • 21:53 - 21:56
    del Silenzio collettivo,
  • 21:56 - 22:00
    di quello che noi
    chiamiamo Nobile Silenzio,
  • 22:00 - 22:07
    che è la parola del nostro Monastero per indicare
    un silenzio che ha una qualità veramente sacra,
  • 22:07 - 22:13
    non è il silenzio pesante di quando, in una
    riunione, qualcosa è andato storto,
  • 22:13 - 22:18
    e all'improvviso tutti tacciono, e forse abbiamo
    paura che qualcuno possa esplodere,
  • 22:19 - 22:27
    questo è un silenzio molto sacro, che porta con sé
    l'energia della pace, e della curiosità, e della compassione.
  • 22:28 - 22:33
    Quindi, abbiamo fatto
    il primo coraggioso passo
  • 22:35 - 22:40
    di co-decidere, di co-creare
    un'energia del Silenzio.
  • 22:41 - 22:44
    Dalla fine di ogni attività serale,
  • 22:45 - 22:47
    fino al mattino successivo,
  • 22:47 - 22:52
    intorno alle 11:00,
    o alle 11:15,
  • 22:52 - 22:55
    dopo che avremo finito
    le sessioni in questa Sala.
  • 22:57 - 23:02
    E questo ci permetterà
    di ascoltare noi stessi,
  • 23:02 - 23:05
    per regalarci un momento di riposo,
  • 23:05 - 23:10
    per non sentire alcuna pressione
    sociale di chiacchierare o parlare.
  • 23:11 - 23:16
    È anche un invito all'ascolto
  • 23:16 - 23:17
    di Madre Terra,
  • 23:18 - 23:20
    per ascoltare il mondo naturale,
  • 23:21 - 23:24
    il canto degli uccelli mattutini,
  • 23:24 - 23:26
    il vento tra gli alberi,
  • 23:31 - 23:36
    il brusìo degli insetti, o
    lo scricchiolio delle foglie sotto i piedi,
  • 23:37 - 23:42
    il silenzio ci aiuterà ad entrare
    davvero in contatto con la natura.
  • 23:43 - 23:47
    E forse avrete già avuto l'intenzione
    di entrare in contatto con la Natura,
  • 23:47 - 23:53
    ma qui vorremmo offrirvi quel dono profondo,
    così ogni giorno ne avremo il tempo e l'opportunità.
  • 23:56 - 24:04
    E per noi il Nobile Silenzio è ancora più delizioso
    quando è anche libero dagli schermi,
  • 24:07 - 24:09
    quindi è anche
    un silenzio interiore,
  • 24:09 - 24:15
    dove scegliamo di stare con il nostro respiro,
    con il nostro corpo e con il mondo naturale.
  • 24:15 - 24:21
    Quindi vi invitiamo a provare,
    almeno per una mattina,
  • 24:22 - 24:28
    a non usare quel tempo per controllare la posta elettronica,
    o a dedicarvi alle cose che avete in sospeso,
  • 24:29 - 24:31
    e che si avvicinano ad una scadenza,
  • 24:32 - 24:39
    ma vedere se potete osare di scegliere
    di passare un po' di tempo tranquillo.
  • 24:40 - 24:43
    Avrete bisogno
    di organizzarvi un po',
  • 24:43 - 24:46
    magari per attivare la
    risposta automatica alle e-mail,
  • 24:46 - 24:51
    oppure avvisare i
    familiari e gli amici.
  • 24:53 - 24:58
    Fratello Pháp Hữu vi spiegherà
    meglio come gestire i vostri dispositivi.
  • 24:58 - 25:02
    Per esempio, potreste decidere
    un paio di momenti nella giornata
  • 25:02 - 25:06
    in cui controllare i messaggi,
    solo per 5 o 10 minuti.
  • 25:07 - 25:13
    Forse... dopo la fine
    della sessione mattutina,
  • 25:13 - 25:16
    e prima dell'inizio
    della sessione serale.
  • 25:16 - 25:21
    Quello potrebbe essere un modo, e so che è stato
    molto utile per le persone nei nostri ultimi Ritiri.
  • 25:21 - 25:27
    Quindi questo è un invito a vedere se possiamo
    davvero darci quella libertà di arrivare
  • 25:27 - 25:31
    pienamente, e di aprire
    le nostre orecchie al silenzio.
  • 25:33 - 25:37
    Così da godere...
    Ah! Sì,
  • 25:38 - 25:40
    Uno dei modi in cui
  • 25:41 - 25:48
    possiamo integrare l'energia del silenzio
    e della presenza nella nostra giornata,
  • 25:48 - 25:52
    è l'ascolto delle diverse
    campane del Monastero.
  • 25:53 - 25:56
    Abbiamo la Campana qui
    nella Sala di Meditazione,
  • 25:56 - 26:00
    poi forse avrete sentito un'altra
    campana, prima di questa sessione,
  • 26:00 - 26:05
    suonare 10 volte, noi la chiamiamo
    la Campana delle Attività,
  • 26:05 - 26:09
    poi c'è il rintocco dell'orologio
    nella Sala da pranzo,
  • 26:09 - 26:12
    forse l'avrete sentito stasera,
  • 26:12 - 26:16
    forse c'era troppo rumore
    e non lo avete sentito bene,
  • 26:16 - 26:20
    ma c'è una campana nella Sala da pranzo,
    un orologio con i rintocchi,
  • 26:20 - 26:24
    e a volte sentirete anche
    le campane della chiesa,
  • 26:24 - 26:29
    sulla collina, suonare
    mezzogiorno e alle 19:00.
  • 26:30 - 26:38
    Per noi il suono della Campana
    è la voce del Risveglio,
  • 26:39 - 26:42
    noi diciamo la voce del Buddha,
    ma anche la voce del Risveglio,
  • 26:42 - 26:45
    che ci richiama
    alla nostra vera Casa.
  • 26:45 - 26:48
    Quindi, qui nel Monastero,
    noi noi ci sforziamo di fare questo,
  • 26:48 - 26:51
    quando sentiamo la campana, di interrompere
    qualunque cosa stiamo facendo,
  • 26:51 - 26:54
    di interrompere qualsiasi conversazione,
  • 26:54 - 26:59
    e ci prendiamo una
    pausa, ci fermiamo,
  • 27:00 - 27:02
    ci concentriamo sulla
    nostra respirazione,
  • 27:02 - 27:08
    e ci offriamo una sorta di sorriso
    gentile, un sorriso interiore,
  • 27:08 - 27:15
    per alleviare il momento e assaporare il fatto che
    non c'è niente da fare e nessun posto dove andare
  • 27:15 - 27:20
    per i 45 secondi, o minuto
    e mezzo, o qualunque sia il tempo
  • 27:20 - 27:22
    del suono della campana.
  • 27:23 - 27:26
    Non che la Campana
    sia un ordine autoritario,
  • 27:26 - 27:29
    non è come nei film: "Fermi tutti!
    Che nessuno si muova!"
  • 27:29 - 27:31
    No, la Campana
    non funziona così,
  • 27:31 - 27:37
    è come... per me il punto di
    svolta è stato quando ho capito
  • 27:37 - 27:40
    che la Campana era ciò
    che avrei voluto che fosse.
  • 27:40 - 27:43
    Perciò, per ognuno di noi la Campana
    potrebbe significare qualcosa di diverso.
  • 27:43 - 27:47
    E quando ho capito che
    la campana veniva dalla Terra,
  • 27:47 - 27:52
    perché tutti i metalli che compongono
    queste campane derivano dalla Terra,
  • 27:52 - 27:57
    quindi è la Terra che suona
    e che mi richiama a Casa,
  • 27:58 - 28:01
    e che mi ricorda che sono parte
    di qualcosa di molto più grande,
  • 28:02 - 28:06
    quando io mi fermo e
    ascolto il suono della Campana,
  • 28:06 - 28:11
    sento la voce del Pianeta,
    e anche la voce del Cosmo,
  • 28:11 - 28:15
    ed è una sensazione
    molto speciale per me,
  • 28:15 - 28:18
    ed è bellissimo
    fermarmi ad ascoltarla.
  • 28:18 - 28:24
    Ma forse la vostra Campana è di tipo diverso,
    e forse invita in voi un tipo di esperienza diversa.
  • 28:25 - 28:27
    Quindi, questo può aiutarci.
  • 28:27 - 28:32
    Potremmo essere molto presi dalle conversazioni,
    soprattutto nel bel mezzo della nostra giornata,
  • 28:32 - 28:36
    e ogni volta che sentiamo
    quella campana, quello è un invito
  • 28:36 - 28:41
    a fermarci, per godere del
    silenzio insieme, come comunità,
  • 28:41 - 28:44
    per allentare un po' la tensione,
  • 28:45 - 28:49
    per poi riprendere da dove avevamo
    interrotto ma, si spera, un po' cambiati.
  • 28:51 - 28:52
    Grazie.
  • 28:58 - 28:59
    Grazie Sorella.
  • 29:00 - 29:04
    Cari amici, tutto qui
    è un invito, ed è reale,
  • 29:07 - 29:14
    devo confessare che, essendo un monaco,
    io ho iniziato 21 anni fa,
  • 29:15 - 29:20
    quindi Internet e i dispositivi elettronici
    non erano ancora usati nel Monastero,
  • 29:20 - 29:24
    ma il Monastero è anche parte del mondo,
    quindi l'aumento della tecnologia
  • 29:24 - 29:28
    ha fatto sì che questi facessero
    gradualmente la loro apparizione.
  • 29:28 - 29:31
    Così anche io sono
    diventato dipendente dal telefono,
  • 29:31 - 29:33
    e dagli altri dispositivi,
  • 29:34 - 29:36
    un po' me ne vergogno,
  • 29:37 - 29:44
    ma è la realtà, e riconosco che
    anche questo fa parte del mondo,
  • 29:44 - 29:47
    soprattutto in un posto
    come questa Comunità,
  • 29:47 - 29:51
    in cui tutti ci rapportiamo
    e ci riflettiamo a vicenda,
  • 29:51 - 29:58
    io dico sempre così che stiamo co-creando
    questo spazio e questo ritiro insieme.
  • 29:58 - 30:01
    Quindi l'invito è anche
  • 30:02 - 30:04
    quando avete bisogno
    di usare il telefono,
  • 30:04 - 30:09
    per favore fatelo nelle vostre
    camere, o in un luogo appartato,
  • 30:09 - 30:14
    ma non nelle Sale o
    negli altri spazi pubblici,
  • 30:14 - 30:16
    perché creerebbe
    un effetto domino,
  • 30:16 - 30:19
    è successo anche a me,
  • 30:19 - 30:22
    "se gli altri lo fanno,
    allora posso farlo anche io".
  • 30:22 - 30:30
    E questo significa riconoscere ed essere consapevoli
    del modo in cui ci sosteniamo e influenziamo a vicenda,
  • 30:31 - 30:33
    e anche come ci
    cambiamo a vicenda.
  • 30:33 - 30:36
    Quindi, questo è un invito,
  • 30:36 - 30:43
    e, collettivamente, io sto ancora
    imparando a cambiare quell'abitudine in me,
  • 30:43 - 30:47
    e a riflettere sul perché sono sempre
    alla ricerca di qualcosa, da cosa sto scappando,
  • 30:47 - 30:49
    o verso cosa sto correndo.
  • 30:50 - 30:55
    E la Campana
    mi ricorda di rallentare.
  • 30:56 - 30:58
    Una cosa che vorremmo offrirvi,
  • 30:59 - 31:03
    è un'opportunità per tutti voi
    di passare dalla quinta marcia,
  • 31:04 - 31:09
    alla quarta, e poi alla terza,
    e poi alla seconda se possibile.
  • 31:11 - 31:17
    Il nostro Maestro diceva:
    "Camminare sulla Terra è già un miracolo".
  • 31:17 - 31:22
    e questa è una sfida
    che lui ha lanciato a tutti noi studenti,
  • 31:22 - 31:31
    potremmo avere l'opportunità di essere connessi
    24 ore al giorno, di muoverci, di vedere,
  • 31:31 - 31:32
    ma dimentichiamo chi siamo.
  • 31:32 - 31:39
    Quindi rallentare ci aiuta a
    essere più presenti, a essere più vivi,
  • 31:39 - 31:41
    Quindi questo è un invito.
  • 31:42 - 31:45
    E non c'è perfezione nella pratica.
  • 31:48 - 31:51
    Quando io ho inziato,
    ero molto severo con me stesso,
  • 31:51 - 31:53
    volevo essere
    il monaco perfetto,
  • 31:53 - 31:55
    qualsiasi cosa
    questo significasse.
  • 31:56 - 32:01
    Ma più mi sforzavo di esserlo,
    più mi arrabbiavo con me stesso.
  • 32:01 - 32:03
    Ma quando ho capito che...
  • 32:03 - 32:06
    "Ok, voglio essere clemente
    verso i miei modi di fare:
  • 32:06 - 32:09
    Oh, sto correndo troppo. Rallenterò."
  • 32:10 - 32:13
    Ma poi, dopo pochi passi,
    stavo correndo di nuovo?
  • 32:13 - 32:16
    "Oh, Pháp Hữu, rallenta!"
  • 32:17 - 32:22
    Così, ogni volta, rallentare
    significava sorridere per me,
  • 32:22 - 32:26
    voleva dire: "Ti vedo,
    mia abitudine a correre".
  • 32:27 - 32:30
    Quindi, anche
    questo è un invito
  • 32:30 - 32:33
    a rallentare, sia
    individualmente che collettivamente.
  • 32:36 - 32:40
    Abbiamo una meravigliosa
    squadra di volontari, che sono venuti
  • 32:41 - 32:46
    per cucinare cibo delizioso, cibo
    vegano, per noi in questo ritiro.
  • 32:46 - 32:51
    Per noi anche mangiare
    è una gioia e una meditazione,
  • 32:51 - 32:58
    è un'opportunità per connettersi davvero
    alle meraviglie della vita che sono presenti per noi.
  • 32:58 - 33:00
    Il nostro Maestro
    ha scritto in una calligrafia:
  • 33:01 - 33:08
    "Il pane nella mia mano
    è il corpo dell'intero Cosmo".
  • 33:08 - 33:12
    Quando l'ho letto per la
    prima volta non l'ho capito,
  • 33:12 - 33:18
    ma, più vado avanti e più riesco
    a vedere che quella interconnessione
  • 33:18 - 33:21
    è reale, e riesco a sperimentarla
  • 33:21 - 33:25
    almeno tre volte al giorno,
    e molte volte me ne dimentico,
  • 33:25 - 33:28
    ma quando mi ricordo
    di connettermi con il cibo,
  • 33:28 - 33:30
    si manifesta anche della gratitudine,
  • 33:30 - 33:32
    e il cibo così sembra
    ancora più buono.
  • 33:34 - 33:36
    Quando ero un novizio,
  • 33:36 - 33:39
    il mio Mentore mi ha insegnato che,
    dopo aver portato il primo boccone
  • 33:39 - 33:42
    alla bocca,
  • 33:42 - 33:47
    poi bisogna mettere il cucchiaio giù, perché
    altrimenti si pensa già a quello successivo.
  • 33:48 - 33:51
    Quindi, anche questo è un invito,
  • 33:51 - 33:55
    mangiare è anche
    un'opportunità per rallentare.
  • 33:55 - 34:02
    Lo so, molte volte mangiamo
    per socializzare, per connetterci,
  • 34:02 - 34:06
    anche io l'ho fatto, ma ogni volta
    che mi trovo in quella situazione
  • 34:06 - 34:12
    finisce che non mangio, perché non riesco
    a mangiare e parlare allo stesso tempo,
  • 34:12 - 34:13
    almeno non con gioia.
  • 34:13 - 34:18
    Quindi, qui abbiamo
    davvero l'opportunità
  • 34:19 - 34:24
    di connetterci al cibo, anche per una frazione
    di secondo, e riconoscerlo: questa è farina d'avena,
  • 34:24 - 34:26
    questi sono broccoli, questo è riso,
  • 34:26 - 34:30
    e semplicemente concedersi
    il tempo masticare.
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    Non è un miracolo che
    non ci mordiamo mai la lingua?
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    La nostra lingua spinge consapevolmente il cibo
    in modo che possiamo gustarlo e poi digerirlo.
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    E questi piccoli momenti
    diventano momenti in cui ti senti vivo.
  • 34:53 - 34:57
    Avrete notato che nella nostra
    pratica ci inchiniamo molto,
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    ma anche quello
    ha un significato.
  • 34:59 - 35:02
    Quando uniamo le nostre mani,
  • 35:02 - 35:05
    quello rappresenta il
    corpo e la mente insieme.
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    Quindi quando
    mi inchino verso di voi
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    mi inchino con
    tutta la mia presenza.
  • 35:10 - 35:16
    Ma è anche la connessione
    che sento con me stesso,
  • 35:16 - 35:19
    con il posto in cui mi trovo,
    con gli antenati della Terra,
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    con gli antenati spirituali
    e gli antenati genetici
  • 35:24 - 35:30
    io faccio parte di quella discendenza,
  • 35:30 - 35:33
    quindi quando uniamo le nostre mani
    e ci inchiniamo, ecco cosa rappresenta.
  • 35:34 - 35:40
    E vedrete che, nella nostra tradizione,
    noi impariamo ad avere gratitudine
  • 35:40 - 35:43
    verso tutte le cose
    che ci sostengono.
  • 35:43 - 35:46
    Anche quando ci
    sediamo sul cuscino,
  • 35:46 - 35:48
    prima ci inchiniamo
    di fronte ad esso.
  • 35:48 - 35:52
    All'inizio non capivo,
    e me ne chiedevo il perché,
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    poi ho capito: "Oh, è perché
    sostiene la mia seduta,
  • 35:57 - 36:04
    quindi c'è questa gratitudine, e non dò
    per scontato nemmeno lo spazio in cui mi trovo.
  • 36:04 - 36:09
    Se non siete a vostro agio quando ci inchiniamo a voi,
    non dovete per forza inchinarvi anche voi,
  • 36:09 - 36:13
    potete semplicemente mettere la
    mano sul cuore, o qualsiasi altro gesto,
  • 36:13 - 36:20
    ma questa è una pratica che facciamo e che
    ci aiuta anche a stare con i piedi per terra.
  • 36:20 - 36:25
    Di tanto in tanto si può dimenticare,
    ma anche solo le due mani giunte
  • 36:25 - 36:32
    è anche un promemoria a se stessi
    per riportare la Mente a casa, nel corpo.
  • 36:33 - 36:40
    La mia mente è come una stazione radio,
    che corre sempre verso il futuro o poi rievoca il passato,
  • 36:41 - 36:48
    e devo coltivarla per essere presente qui,
    per essere vivo, anche per portare il passato qui,
  • 36:48 - 36:54
    e sapere che qui è dove sto
    progettando e creando il futuro,
  • 36:54 - 36:56
    e non perdermi in esso.
  • 36:58 - 37:02
    Cari amici, grazie mille
    per la vostra attenzione,
  • 37:03 - 37:07
    per quest'ora. Sappiamo
    che siete molto stanchi
  • 37:07 - 37:11
    ma ci state comunque dando
    il 110% della vostra concentrazione,
  • 37:11 - 37:15
    Vorremmo quindi concludere
    questa sessione,
  • 37:15 - 37:18
    e ora ascoltiamo tre suoni
    della campana insieme,
  • 37:18 - 37:25
    e collettivamente
    torniamo al nostro respiro.
  • 37:25 - 37:31
    Accettatelo per ciò che è: se è lungo, lasciate che
    sia lungo, se è breve, lasciate che sia breve,
  • 37:31 - 37:38
    e identificatevi con esso, e state
    con il respiro, mentre inspirate
  • 37:38 - 37:40
    e quando espirate.
  • 37:59 - 38:10
    Sottotitoli: La Stele di Rosetta
    www.youtube.com/@marioleonardi3891
Title:
1: The Journey Begins | Br. Phap Huu, Sr. Hien Nghiem (Sr. True Dedication)
Description:

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Video Language:
English
Duration:
38:55

Italian subtitles

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