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Press Conference: Yanis Varoufakis & Democracy in Europe Movement 25

  • 0:01 - 0:14
    Italian subtitles by Giuliano Zoffoli
    www.giulianozoffoli.com/en
  • 0:20 - 0:22
    S: Buongiorno.
  • 0:23 - 0:25
    Iniziamo ufficialmente la
    conferenza stampa di DiEM,
  • 0:25 - 0:27
    Movimento per la Democrazia in Europa.
  • 0:28 - 0:32
    Al mio fianco, Yanis Varoufakis e io sono
    Srecko Horvat.
  • 0:32 - 0:36
    Siamo solo due rappresentanti delle molte
    persone che si sono già unite a DiEM.
  • 0:36 - 0:40
    Oggi capirete di cosa si tratta.
  • 0:41 - 0:43
    La conferenza stampa durerà mezzora,
  • 0:43 - 0:47
    dopodiché continueremo
    con le nostre riunioni strategiche.
  • 0:48 - 0:50
    Una breve introduzione:
  • 0:51 - 0:56
    nel 1969 Theodor Adorno rilasciò
    un'intervista per Der Spiegel.
  • 0:57 - 1:00
    Il giornalista gli chiese:
  • 1:00 - 1:03
    "Professore, due mesi fa
    il mondo filava ancora liscio".
  • 1:04 - 1:07
    E Adorno rispose: "Non per me!"
  • 1:08 - 1:10
    Credo che oggi sia lo stesso.
  • 1:10 - 1:14
    Forse alcune persone credono che l'UE
    vada bene così com'è,
  • 1:14 - 1:19
    ma per noi, e specialmente per Yanis,
    l'ex Ministro delle Finanze greco,
  • 1:19 - 1:21
    non è così.
  • 1:22 - 1:27
    L'anno scorso, la società tedesca del
    linguaggio ha annunciato che...
  • 1:28 - 1:30
    Sono loro per caso?
  • 1:31 - 1:35
    ...che le tre parole più pronunciate
    l'anno scorso erano:
  • 1:35 - 1:38
    al primo posto, Rifugiati.
  • 1:38 - 1:43
    al secondo, Je suis Charlie
    e al terzo, Grexit.
  • 1:43 - 1:47
    Al decimo posto c'era
    "Wir können es schaffen",
  • 1:47 - 1:52
    il "Ce la faremo"
    della Merkel sulla crisi dei rifugiati.
  • 1:52 - 1:56
    Il nostro obiettivo è far arrivare
    "Wir können es schaffen" al primo posto
  • 1:56 - 2:02
    e per questo abbiamo fondato DiEM
    assieme ad altre persone da tutta Europa.
  • 2:03 - 2:07
    Ora la parola a Yanis e poi passiamo
    alle domande.
  • 2:08 - 2:12
    Y: Benvenuti a questa conferenza stampa
    e grazie per essere qui.
  • 2:13 - 2:19
    Siamo onorati di trovarci
    nel cuore dell'Europa, a Berlino.
  • 2:19 - 2:25
    Abbiamo scelto Berlino perché nulla
    può cambiare in modo progressista
  • 2:25 - 2:32
    senza la piena partecipazione della
    Germania nei nostri progetti europei.
  • 2:33 - 2:40
    Purtroppo, molti di noi che
    abbiamo dato inizio a DiEM,
  • 2:40 - 2:44
    sono convinti che
    l'UE si stia disintegrando,
  • 2:44 - 2:47
    e che lo stia facendo molto velocemente.
  • 2:47 - 2:55
    Ne sono prova la crisi europea
    e il clamoroso fallimento dell'UE,
  • 2:55 - 2:59
    sia a livello europeo che nazionale,
  • 2:59 - 3:04
    nella gestione della crisi dei rifugiati
    in modo sensato, razionale e umano,
  • 3:04 - 3:08
    fatta eccezione per Angela Merkel,
    che invece ha fatto un ottimo lavoro.
  • 3:13 - 3:16
    Stiamo vivendo un fenomeno di
    ri-nazionalizzazione dell'ambizione,
  • 3:17 - 3:20
    la nazionalizzazione della speranza,
  • 3:21 - 3:29
    i governi europei stanno adottando
    appieno la mentalità NYMB
  • 3:29 - 3:35
    in materia di debito, rifugiati, Schengen,
    geopolitica
  • 3:35 - 3:39
    o il nostro atteggiamento verso
    il Medio Oriente e la Libia.
  • 3:40 - 3:44
    Bastano le parole "europeo",
    "politica" ed "estera"
  • 3:44 - 3:47
    per mettere insieme una barzelletta.
  • 3:47 - 3:51
    O ancora peggio,
    "politica", "europea" e "immigrazione".
  • 3:53 - 3:55
    Perché l'Europa si sta disintegrando?
  • 3:56 - 4:05
    Per farla breve, abbiamo permesso
    nell'ultimo decennio, o forse due o tre,
  • 4:05 - 4:10
    una depoliticizzazione del processo
    decisionale nel cuore dell'Europa,
  • 4:10 - 4:13
    nelle principali istituzioni europee.
  • 4:13 - 4:18
    Così facendo, si finisce
    per avere una pessima politica
  • 4:18 - 4:21
    e politiche economiche al di sotto
    della norma.
  • 4:21 - 4:25
    A nostro avviso,
    ora ci ritroviamo in un circolo vizioso.
  • 4:25 - 4:29
    Cattive politiche danno cattivi risultati
    economici,
  • 4:29 - 4:33
    come il tasso d'interesse negativo
    dei fondi pensionistici tedeschi
  • 4:33 - 4:35
    o la deflazione in Spagna.
  • 4:35 - 4:38
    Questi cattivi risultati economici danno
  • 4:38 - 4:43
    all'attuale processo decisionale
    tecnocratico e burocratico
  • 4:43 - 4:47
    un incentivo
    verso un maggiore autoritarismo,
  • 4:49 - 4:55
    che a sua volta ci porta a
    trincerarci dietro a cattive politiche,
  • 4:55 - 4:57
    con ulteriori risultati negativi.
  • 4:58 - 5:06
    Ci troviamo così nello stesso contesto di
    disintegrazione dei primi anni '30.
  • 5:06 - 5:10
    A questo si aggiunge uno shock
    esogeno, come il flusso di rifugiati
  • 5:10 - 5:13
    e il risultato è la situazione presente
    in Europa.
  • 5:15 - 5:17
    Facciamoci una domanda molto semplice:
  • 5:17 - 5:21
    se la nostra analisi è corretta,
    se l'UE si sta disintegrando
  • 5:21 - 5:24
    a causa della sua pessima
    governance e struttura,
  • 5:24 - 5:26
    qual è la soluzione?
  • 5:26 - 5:28
    Noi abbiamo chiaro che cosa NON lo è.
  • 5:28 - 5:33
    La soluzione non è tornare agli stati
    nazionali, non è alzare nuove mura,
  • 5:34 - 5:39
    non è tornare a Francia-fortezza,
    Germania-fortezza o Grecia-fortezza,
  • 5:39 - 5:41
    fortezze ovunque.
  • 5:42 - 5:46
    Quelle mura riflettono le nostre
    insicurezze e i nostri fallimenti.
  • 5:46 - 5:48
    Non sono la soluzione.
  • 5:48 - 5:54
    Non lo è nemmeno chiudersi a riccio,
    fingendo di essere sulla buona strada
  • 5:54 - 5:57
    e di dover solo aggiustare
    un po' il tiro delle nostre politiche.
  • 5:57 - 5:59
    Quindi, qual è la soluzione?
  • 6:00 - 6:06
    La nostra risposta a questa
    domanda trascendentale
  • 6:06 - 6:12
    è provare a democratizzare le istituzioni UE
    per raggiungere due cose:
  • 6:12 - 6:18
    Primo, ricalibrare le
    istituzioni e politiche esistenti,
  • 6:18 - 6:22
    così da ristabilire le cinque crisi
    che stanno disintegrando l'Europa:
  • 6:22 - 6:27
    il debito, le banche, bassi investimenti
    ovunque, anche in Germania,
  • 6:27 - 6:32
    l'aumento della povertà, che alimenta
    misantropia e ultra-nazionalismo,
  • 6:32 - 6:33
    e l'immigrazione.
  • 6:35 - 6:40
    Questo deve esser fatto in modo da
    rilegittimizzare il potere politico e
  • 6:40 - 6:42
    ripoliticizzare la politica europea.
  • 6:43 - 6:45
    Come?
  • 6:45 - 6:50
    Creare un partito,
    entro i limiti di uno stato nazionale,
  • 6:50 - 6:53
    fare promesse che non potrai
    mantenere, una volta che sarai al potere
  • 6:53 - 6:55
    sempre se
    arrivi a governare...
  • 6:56 - 6:58
    Questo è un sistema finito.
  • 6:58 - 7:03
    Ho osservato potenti ministri
    delle finanze, anche di questo paese,
  • 7:03 - 7:10
    ridotti a uno stato d'inutilità di fronte
    al Consiglio Europeo e all'Eurogruppo.
  • 7:11 - 7:15
    Se è vero che un altro partito
    e un'altra organizzazione
  • 7:15 - 7:19
    nel contesto di uno stato nazionale
    non sono la soluzione,
  • 7:19 - 7:21
    qual è l'unica alternativa?
  • 7:21 - 7:24
    L'alternativa è
    creare qualcosa mai creato prima,
  • 7:24 - 7:28
    un movimento politico che nasce
    ovunque in Europa allo stesso tempo,
  • 7:28 - 7:34
    aldilà delle frontiere e delle
    relazioni politiche precedenti,
  • 7:35 - 7:37
    con un obiettivo unico:
  • 7:37 - 7:43
    far sedere gli europei a un tavolo
    metaforico digitale, come questo,
  • 7:43 - 7:50
    per discutere, da europei,
    problemi comuni e soluzioni comuni.
  • 7:51 - 7:53
    Se emergerà un consenso,
  • 7:53 - 8:00
    questo s'esprimerà a livello
    municipale, regionale, statale e dell'UE.
  • 8:02 - 8:07
    Ora, la parola a voi e
    alle vostre numerose domande.
  • 8:10 - 8:13
    S: Iniziamo con la prima domanda.
  • 8:15 - 8:22
    Q: Oggi il presidente turco Erdogan ha
    minacciato l'Europa, affermando che
  • 8:22 - 8:29
    se non riceve i finanziamenti,
    invierà folle di rifugiati verso l'UE.
  • 8:29 - 8:34
    In che modo queste minacce vanno
    contro ai vostri obiettivi?
  • 8:36 - 8:42
    Y: Queste minacce e i pericoli che abbiamo
    di fronte, confermano il problema.
  • 8:43 - 8:47
    È ora che ci decidiamo ad affrontarlo
    come un problema comune.
  • 8:47 - 8:52
    Non è un problema greco,
    o un problema da risolvere trasformando
  • 8:52 - 8:56
    la Grecia, l'Italia o la Sicilia
    in un campo di concentramento.
  • 8:57 - 9:04
    È il problema comune di
    una grande unione, potente e ricca,
  • 9:04 - 9:10
    che ha fallito clamorosamente nelle
    ultime settimane, mesi e anni
  • 9:10 - 9:14
    nell'affrontare i problemi comuni
    e sistemici in modo sistematico.
  • 9:14 - 9:18
    La ragione d'essere del nostro movimento
  • 9:18 - 9:23
    è poter guardare guardare negli occhi
    il Signor Erdogan, da europei,
  • 9:23 - 9:32
    con politiche coerenti, nel rispetto
    delle regole di solidarietà in Europa,
  • 9:33 - 9:39
    la stabilizzazione economica e la
    fine della corsa al ribasso
  • 9:39 - 9:44
    che sta portando l'Europa
    alla disintegrazione.
  • 9:45 - 9:48
    Q: Non aiuta quindi giocare a
    calcolare i rischi con questi paesi,
  • 9:48 - 9:51
    e provare d agire
    nel nome dell'Europa
  • 9:51 - 9:55
    quando i tuoi partner extra-europei
    ti puntano una pistola alla tempia?
  • 9:56 - 9:58
    Y: L'unione fa la forza.
  • 9:59 - 10:04
    Se abbiamo una pistola alla tempia,
    l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno
  • 10:04 - 10:08
    è una situazione in cui Berlino
    si mette contro Atene, Atene contro Parigi
  • 10:08 - 10:11
    e Parigi contro Bratislava.
  • 10:12 - 10:15
    Q: La prossima domanda.
  • 10:15 - 10:19
    Q: Dite di voler creare un movimento
    in tutti i paesi europei al tempo stesso.
  • 10:19 - 10:23
    Che cosa vi fa pensare di poter creare
    quello che tutti i movimenti sociali
  • 10:23 - 10:29
    o di protesta, o ATTAC per esempio,
    non hanno mai raggiunto?
  • 10:30 - 10:32
    Y: Assolutamente nulla.
  • 10:32 - 10:34
    Ma è l'unico modo
    per svegliarmi la mattina
  • 10:35 - 10:39
    e sentirmi motivato
    a fare quello che ritengo giusto.
  • 10:40 - 10:43
    Il 2015 è stato un anno cruciale,
  • 10:43 - 10:51
    in cui noi europei abbiamo fallito
    clamorosamente
  • 10:52 - 10:55
    nel gestire una politica economica
  • 10:55 - 11:00
    che ha condannato gran parte delle
    nostre periferie
  • 11:01 - 11:04
    a una recessione permanente.
  • 11:04 - 11:10
    Al tempo stesso, economie avanzate
    come l'Olanda, la Germania etc,
  • 11:10 - 11:14
    sono state condannate a una
    crescita al rallentatore
  • 11:15 - 11:17
    e a un processo di deflazione
  • 11:17 - 11:25
    che in quegli stessi paesi
    sta indebolendo la fiducia nell'UE
  • 11:25 - 11:28
    e la capacità dei singoli stati
    di far fronte alla situazione.
  • 11:30 - 11:33
    Voglio dire un'altra cosa...
  • 11:34 - 11:40
    Per la prima volta, si può dar vita a
    una coalizione di democratici,
  • 11:40 - 11:46
    siano essi socialdemocratici, liberali,
    radicali o verdi.
  • 11:47 - 11:52
    Il 2015 ha dimostrato che la nostra
    governance europea
  • 11:52 - 11:56
    non è in linea con
    la prosperità condivisa.
  • 11:56 - 12:01
    Forse il nostro movimento darà vita a
    questa coalizione,
  • 12:01 - 12:04
    nessuno movimento
    c'è mai riuscito finora.
  • 12:04 - 12:09
    Ricordate che i difensori del capitalismo
    e del libero mercato
  • 12:11 - 12:16
    hanno presentato l'idea di capitalismo
    dinamico.
  • 12:17 - 12:20
    Si tratta cioè
    di un percorso di tentativi,
  • 12:20 - 12:26
    dove il mercato, dopo molti fallimenti,
    determina quale via porta al successo.
  • 12:26 - 12:32
    Forse occorre provare diversi movimenti
    per trovare quello che permetta all'Europa
  • 12:32 - 12:34
    d'integrarsi invece di disintegrarsi.
  • 12:35 - 12:37
    Come dice lei,
    forse anche questo movimento fallirà,
  • 12:38 - 12:44
    ma dobbiamo insistere finché
    il processo storico ed evoluzionistico
  • 12:45 - 12:50
    non instraderà l'Europa
    verso l'integrazione
  • 12:51 - 12:54
    e verso la fine di questa decostruzione.
  • 12:55 - 12:59
    S: Un'altra domanda a destra e poi
    passiamo a sinistra.
  • 13:00 - 13:06
    Q: Vorrei fare una domanda su terminologia
    dei media e orwellianismo.
  • 13:07 - 13:12
    I principali media tedeschi e statunitensi
    parlano di correzioni strutturali,
  • 13:12 - 13:15
    flessibilità del mercato del lavoro e
    misure di salvataggio,
  • 13:15 - 13:18
    come se il paese fosse stato salvato.
  • 13:19 - 13:22
    Noam Chomsky dice che flessiblità
    del libero mercato significa
  • 13:22 - 13:25
    svegliarsi la mattina
    senza la sicurezza di un lavoro.
  • 13:26 - 13:31
    Il vostro movimento cambierà questa
    terminologia per fornire un'immagine
  • 13:31 - 13:34
    più veritiera di ciò che sta accadendo?
  • 13:35 - 13:40
    Y: Tutti noi dovremmo fare attenzione
    all'ambiguità del linguaggio orwelliano
  • 13:40 - 13:44
    e a come il linguaggio viene manipolato
  • 13:44 - 13:51
    per nascondere il significato
    di alcune frasi e politiche.
  • 13:52 - 13:58
    Dobbiamo far luce su
    quello che davvero vogliamo dire.
  • 13:59 - 14:02
    Non sarebbe bello poter usare
    il linguaggio
  • 14:02 - 14:06
    per comunicare
    quello che davvero vogliamo dire
  • 14:06 - 14:08
    ai nostri interlocutori?
  • 14:08 - 14:14
    Il mio esempio preferito di linguaggio
    ambiguo è quello usato durante
  • 14:14 - 14:19
    le nostre negoziazioni con la Troika
    per ridurre le pensioni:
  • 14:19 - 14:23
    "Ripristino intergenerazionale
    della giustizia".
  • 14:27 - 14:30
    Q: Dite che il vostro
    è un profilo di estrema sinistra.
  • 14:30 - 14:35
    Come pensate di raggiungere uno
    spettro politico più ampio?
  • 14:36 - 14:41
    Y: Il nostro manifesto è molto chiaro
    su questo.
  • 14:42 - 14:47
    È un manifesto per la
    democratizzazione dell'Europa
  • 14:47 - 14:52
    e un appello a tutti i democratici,
    indipendentemente da ideologie,
  • 14:52 - 14:57
    concezioni della società ideale e
    affiliazioni politiche.
  • 14:57 - 15:04
    Tutti, io compreso, abbiamo
    pregiudizi e preferenze ideologiche,
  • 15:04 - 15:12
    ma DiEM non è me, Srecko o
    chiunque sarà al Volksbühne questa sera.
  • 15:13 - 15:16
    DiEM è tutti noi, insieme, ed è il nostro
    manifesto,
  • 15:17 - 15:24
    un manifesto che mira a
    includere chiunque voglia
  • 15:24 - 15:30
    riportare la democrazia
    di nuovo al centro dell'Europa.
  • 15:30 - 15:33
    Q: Credete davvero che centro-destra
    e centro-sinistra possano collaborare?
  • 15:33 - 15:35
    È quello che vogliamo.
  • 15:36 - 15:43
    Alcuni dei miei
    più grandi amici, soci
  • 15:43 - 15:47
    e collaboratori politici,
  • 15:47 - 15:53
    sono persone che la Gran Bretagna
    definisce thatcheristi e neoliberisti,
  • 15:53 - 15:58
    persone furiose
    per l'assenza di democrazia
  • 15:58 - 16:02
    a Bruxelles, Francoforte
    e alle istituzioni europee,
  • 16:02 - 16:05
    che stanno facendo
    un pessimo lavoro nel guidare l'Europa.
  • 16:05 - 16:10
    Se io sono amico di queste persone,
    allora DiEM può benissimo accogliere
  • 16:10 - 16:15
    chiunque sia d'accordo con la necessità
  • 16:16 - 16:20
    di ripoliticizzare la politica
  • 16:20 - 16:26
    per arrestare la crisi economica e
    l'eccesso di autoritarismo
  • 16:27 - 16:31
    in questa area senza democrazia
    rappresentata da Bruxelles e Francoforte.
  • 16:32 - 16:35
    S: Vi chiedo di alzare la mano
    per vedere quante domande abbiamo.
  • 16:38 - 16:41
    Diamo la parola là dietro e poi
    ritorniamo davanti.
  • 16:42 - 16:49
    Q: Ripoliticizzare significa difendere
    anche le costituzioni degli stati membri?
  • 16:51 - 16:56
    Y: Il problema... Certo!
    Siamo costituzionalmente democratici.
  • 16:56 - 16:59
    Ma voglio dirle una cosa.
  • 16:59 - 17:02
    Quando abbiamo creato la moneta unica,
  • 17:02 - 17:07
    abbiamo trasferito la sovranità dagli
    stati membri in un buco nero.
  • 17:08 - 17:14
    Non abbiamo creato una federazione,
    altrimenti avremmo trasferito la sovranità
  • 17:14 - 17:17
    dagli stati nazionali a quello federale.
  • 17:17 - 17:21
    Per fare ciò
    occorre una costituzione comunitaria,
  • 17:21 - 17:24
    al di sopra delle costituzioni nazionali.
  • 17:24 - 17:30
    Quindi non c'è più sovranità,
    ma solo opacità e autoritarismo.
  • 17:30 - 17:36
    Ci sono funzionari, che alcuni di voi
    forse conoscono,
  • 17:36 - 17:40
    ma che la maggioranza
    degli europei non ha mai visto,
  • 17:40 - 17:43
    né sa come si chiamano...
  • 17:43 - 17:47
    Questi signori prendono
    decisioni cruciali a nostra insaputa.
  • 17:48 - 17:53
    La maggior parte degli europei,
    siano essi d'accordo con me o no,
  • 17:53 - 17:57
    percepiscono una mancanza di legittimità.
  • 17:57 - 18:01
    Il problema è che,
    in questa spirale deflazionistica
  • 18:01 - 18:05
    in cui la crisi dei rifugiati
    non è gestita in modo collettivo,
  • 18:06 - 18:08
    c'è un pericolo molto serio:
  • 18:08 - 18:16
    l'insoddisfazione per l'assenza di
    legittimità e di una costituzione federale
  • 18:16 - 18:25
    portano a disintegrazione, nazionalismo e
    a barricarci nei nostri stati nazionali,
  • 18:25 - 18:30
    in altre parole, a una versione
    post-moderna degli anni '30.
  • 18:31 - 18:34
    I democratici devono impedirlo!
    Dobbiamo dare alla gente,
  • 18:34 - 18:38
    soprattutto a chi non vuole sentir parlare
    persone come me,
  • 18:39 - 18:43
    la speranza che l'Europa possa
    cogliere la palla al balzo
  • 18:43 - 18:46
    e ripristinare un nuovo processo
    costituzionale e democratico,
  • 18:46 - 18:51
    in risposta alle loro paure e aspirazioni.
  • 18:55 - 18:57
    S: La parola alla signora dietro
    alla telecamera.
  • 18:57 - 19:01
    Q: Continuo a chiedermi il perché
    di questo nuovo movimento.
  • 19:01 - 19:05
    In fin dei conti,
    esistono già partiti di sinistra
  • 19:05 - 19:09
    che lottano per la
    democrazia e l'integrazione.
  • 19:13 - 19:17
    Y: Sarebbe bello non dover fare
    tutto questo
  • 19:18 - 19:22
    e sarebbe bello se i movimenti esistenti
    avessero risolto il problema.
  • 19:22 - 19:24
    Ma non credo che possano farlo,
  • 19:24 - 19:26
    così come non possono
    i movimenti di sinistra.
  • 19:27 - 19:31
    Sono di sinistra, lo sapete.
    Non lo nascondo.
  • 19:32 - 19:35
    Ma voglio essere brutalmente onesto:
  • 19:35 - 19:40
    la sinistra subì una grande sconfitta
    alla fine degli anni '80 e '90.
  • 19:40 - 19:43
    Noi di sinistra
    siamo i principali responsabili
  • 19:44 - 19:49
    per tutti i crimini perpetrati
    dalla sinistra,
  • 19:50 - 19:54
    non dai singoli individui,
    ma dalla collettività
  • 19:54 - 19:56
    nel corso del Novecento.
  • 19:57 - 20:01
    La sinistra non ha più avuto successo
    dopo il 1991
  • 20:01 - 20:05
    e specialmente dopo la crisi finanziaria
    del 2008,
  • 20:06 - 20:12
    che ha dato inizio alla crisi
    dell'euro e dell'UE.
  • 20:12 - 20:17
    Noi di sinistra siamo stati incapaci di
    liberarci da quel passato
  • 20:17 - 20:21
    e uscire dai limiti della minoranza.
  • 20:22 - 20:25
    La Grecia ci riuscì per poco,
  • 20:25 - 20:30
    ma lo stesso non accadde
    in Germania e la Francia.
  • 20:31 - 20:34
    Esattamente come negli anni '30,
  • 20:34 - 20:39
    il problema è cruciale per
    la sopravvivenza dell'Europa
  • 20:39 - 20:42
    e va oltre i limiti della
    sinistra.
  • 20:43 - 20:45
    Ecco perché stiamo formando
    una grande coalizione
  • 20:45 - 20:50
    di democratici liberali, socialisti,
    radicali, verdi e di sinistra
  • 20:50 - 20:53

    che convergano su un'idea molto semplice:
  • 20:53 - 20:56
    il popolo deve tornare al centro della
    democrazia
  • 20:56 - 20:58
    e non essere trattato con disprezzo
    da burocrati
  • 20:58 - 21:02
    che hanno usurpato il
    potere a insaputa dei cittadini.
  • 21:07 - 21:13
    Q: Si parla sempre di rifugiati come una
    minaccia.
  • 21:14 - 21:20
    Lei crede che questo movimento
    possa vederli come una cosa positiva?
  • 21:20 - 21:25
    Come un contributo alla
    crescita demografica dell'Europa,
  • 21:25 - 21:28
    e non più come una minaccia?
  • 21:29 - 21:31
    Y: Il nostro manifesto è molto chiaro su
    questo.
  • 21:31 - 21:35
    Una delle caratteristiche
    dell'Europa dei nostri sogni
  • 21:35 - 21:39
    è quello di un'Europa aperta,
    in grado di capire
  • 21:39 - 21:46
    che mura e frontiere
    riflettono e trasmettono insicurezza
  • 21:46 - 21:49
    nel nome dell'insicurezza.
  • 21:50 - 21:54
    Le parlo ora in nome di Yanis Varoufakis
    e non di DiEM,
  • 21:54 - 21:58
    perché DiEM deve essere
    del tutto democratico,
  • 21:58 - 22:03
    quindi le rispondo personalmente,
    non nel nome di DiEM.
  • 22:04 - 22:06
    Due cose sui rifugiati.
  • 22:07 - 22:11
    Primo, secondo l'antica
    tradizione greca di Filoxenia,
  • 22:11 - 22:15
    se qualcuno bussa
    alla tua porta nel cuore della notte
  • 22:15 - 22:19
    ha fame, paura,
    è ferito e bagnato,
  • 22:19 - 22:24
    non fai un'analisi di pro e contro,
    si apre la porta e basta.
  • 22:25 - 22:29
    Ti preoccupi delle conseguenze più tardi,
    quando a questa persona
  • 22:29 - 22:34
    saranno passate
    paura, freddo, fame e sete.
  • 22:36 - 22:41
    Secondo, è tempo che l'Europa
    faccia i conti con la propria storia.
  • 22:41 - 22:45
    Per centinaia d'anni
    abbiamo popolato la Terra,
  • 22:45 - 22:51
    esportato europei in America,
    Australia, Asia e Africa.
  • 22:51 - 22:56
    Abbiamo colonizzato,
    ucciso tribù e dominato il mondo.
  • 22:57 - 23:00
    Ok, faceva parte del grande esodo europeo.
  • 23:01 - 23:06
    Ma sapete che c'è...?
    La demografia del pianeta sta cambiando
  • 23:06 - 23:11
    e l'Europa sarà in gran parte ripopolata
    da persone extraeuropee.
  • 23:12 - 23:15
    Ci conviene accettarlo,
    imparare a convivere
  • 23:15 - 23:22
    e assorbire tutta l'energia che possiamo
    perché l'Europa sta invecchiando.
  • 23:22 - 23:26
    Meglio concentrarci
    su come gestire la situazione,
  • 23:26 - 23:32
    sulle politiche necessarie per compiere
    questa transizione dinamica,
  • 23:34 - 23:37
    e avvicinarci di molto
    ai valori d'umanità e d'Europa.
  • 23:49 - 23:54
    Q: Leggendo il vostro manifesto, ho notato
    alcuni obiettivi a breve termine,
  • 23:55 - 24:03
    come trasparenza e apertura,
    e obiettivi a medio termine ad esempio
  • 24:04 - 24:10
    le assemblee costituenti elette
    direttamente dai cittadini europei.
  • 24:10 - 24:16
    Potete spiegare quali sono i vostri mezzi
    per far sentire la vostra voce
  • 24:16 - 24:19
    e raggiungere quegli obiettivi
    nel contesto europeo?
  • 24:19 - 24:25
    Y: Nessun mezzo, inizia tutto questa sera.
    Prima di questa sera non esistiamo.
  • 24:27 - 24:30
    È proprio questo
    il significato di DiEM.
  • 24:30 - 24:33
    Si spiegano
    principi e obiettivi,
  • 24:34 - 24:37
    si invitano tutti i cittadini europei a unirsi,
  • 24:37 - 24:43
    se credono che ci sia un vuoto,
    una mancanza
  • 24:43 - 24:47
    per la quale valga la pena seguirti
  • 24:48 - 24:52
    e promuovere in modo collettivo
    quegli obiettivi.
  • 24:53 - 24:59
    La nostra voce sarà proporzionale al
    numero di persone che si uniscono a DiEM,
  • 24:59 - 25:04
    assumendo un ruolo attivo verso il
    raggiungimento di quegli obiettivi comuni.
  • 25:04 - 25:06
    Questa è democrazia!
  • 25:09 - 25:12
    Q: Un'altra domanda su Lesbo.
  • 25:12 - 25:16
    È in corso una vera e propria
    militarizzazione a Lesbo.
  • 25:16 - 25:22
    Non è solo una questione europea. Ci sono
    molti rifugiati, una crisi politica.
  • 25:23 - 25:26
    Qual è la vostra risposta?
  • 25:26 - 25:30
    Voi non vi opponete all'Europa,
    né alle istituzioni,
  • 25:31 - 25:35
    ci sono solo volontari al lavoro,
    da tutte le parti del mondo.
  • 25:36 - 25:44
    Quale sarà il vostro appello concreto,
    questa sera,
  • 25:44 - 25:48
    per trovare un'alternativa
    alla militarizzazione,
  • 25:48 - 25:52
    una soluzione politica
    a questo enorme problema,
  • 25:52 - 25:56
    di cui le armi e la crisi economica
    sono solo una di tante facce.
  • 26:00 - 26:03
    Y: Esatto.
    Il fallimento appena descritto
  • 26:03 - 26:08
    è la ragione per la quale crediamo
    che occorra un nuovo movimento in Europa,
  • 26:08 - 26:12
    che permetta agli europei di parlarne
    da europei
  • 26:12 - 26:14
    e non da cittadini dei singoli
    stati membri.
  • 26:15 - 26:20
    Questo non è il momento di illustrare
    i dettagli di una politica,
  • 26:20 - 26:23
    ma voglio dire una cosa importante.
  • 26:24 - 26:26
    A proposito di Lesbo,
  • 26:26 - 26:32
    l'estate scorsa il governo greco è stato
    obbligato a capitolare
  • 26:32 - 26:36
    e accettare un accordo che ha
    prestato al nostro governo insolvente
  • 26:36 - 26:38
    altri 85 miliardi di euro.
  • 26:40 - 26:43
    Nel 2012, nonostante le proteste
    di strada, ci hanno obbligati
  • 26:43 - 26:46
    ad accettare altri 130 miliardi.
  • 26:46 - 26:50
    Nel 2010, altri 110 miliardi.
  • 26:50 - 26:56
    Tutto nel nome della solidarietà verso
    la Grecia, o meglio verso le banche.
  • 26:57 - 27:02
    Se si possono far trangugiare a forza
    miliardi su miliardi a una nazione
  • 27:02 - 27:05
    che evidentemente
    non se li può permettere,
  • 27:05 - 27:14
    ci deve essere uno strumento
    per risolvere questa crisi umanitaria
  • 27:14 - 27:17
    in un modo umano
  • 27:17 - 27:22
    e senza dare inizio
    a una campagna di militarizzazione.
  • 27:23 - 27:27
    Ci azzuffiamo per poche centinaia di
    migliaia di euro
  • 27:27 - 27:32
    mentre bailout da centinaia di miliardi
    di prestiti tossici
  • 27:32 - 27:36
    vengono elargiti senza scrupoli.
  • 27:36 - 27:39
    Questo è un altro segno della
    disintegrazione dell'UE.
  • 27:39 - 27:43
    La storia ci giudicherà molto duramente.
  • 27:45 - 27:52
    Q: Lei parla del bisogno di pratiche più
    democratiche all'interno dell'UE,
  • 27:52 - 27:57
    ad esempio il partito comunista in Grecia
    spinge perché il paese esca dall'UE.
  • 28:01 - 28:03
    Y: Voglio rispondere con molta sincerità.
  • 28:04 - 28:09
    Credo che non avremmo dovuto creare
    l'UE nel modo in cui l'abbiamo fatto.
  • 28:09 - 28:13
    Sarebbe stato meglio non crearla o
    se non altro farlo in modo molto diverso.
  • 28:14 - 28:23
    Ad ogni modo, la disintegrazione dell'UE
    porterà a un crollo molto rapido
  • 28:23 - 28:29
    e per certi aspetti molto simile a quello
    degli anni '30.
  • 28:30 - 28:35
    Al partito comunista e alla sinistra
    più radicale,
  • 28:35 - 28:43
    che sostengono di poter risolvere la crisi
    tornando alle monete e agli stati nazionali,
  • 28:43 - 28:48
    voglio ricordare che dopo il disastro
    degli anni '30,
  • 28:48 - 28:51
    a vincere non sono stati la solidarietà
    e la sinistra,
  • 28:51 - 28:54
    ma i fascisti e i nazisti.
  • 28:55 - 29:02
    L'Europa cadde in una trappola tremenda
    con altissimi costi umani.
  • 29:03 - 29:05
    Vogliamo che tutto questo si ripeta?
    Io no di certo.
  • 29:07 - 29:10
    S: Purtroppo abbiamo tempo solo
    per un'altra domanda.
  • 29:10 - 29:17
    Chi non ha avuto modo di parlare
    è invitato a seguirci questa sera.
  • 29:18 - 29:22
    Chi non ha un biglietto potrà seguire
    la serata in streaming,
  • 29:22 - 29:25
    disponibile per circa 50 mila persone.
  • 29:27 - 29:31
    Prego,
    a lei la parola per l'ultima domanda.
  • 29:33 - 29:39
    Q: Come pensate di coinvolgere i cittadini
    di paesi piccoli, come la Slovenia?
  • 29:39 - 29:44
    Ci saranno anche iniziative
    a livello locale?
  • 29:44 - 29:47
    O solo idee generali?
  • 29:49 - 29:53
    Y: Crediamo fermamente
    nelle iniziative locali
  • 29:53 - 29:57
    all'interno di
    un più ampio contesto paneuropeo.
  • 29:58 - 30:01
    Ci saranno diversi livelli di
    partecipazione.
  • 30:02 - 30:08
    Ci saranno un'app per cellulari e
    un sito web, quindi piattaforme digitali,
  • 30:08 - 30:14
    che ormai sono essenziali per qualsiasi
    progetto collettivo o individuale.
  • 30:15 - 30:19
    Così facendo, la gente in Slovenia,
    ad esempio a Lubiana
  • 30:19 - 30:22
    potrà vedere se in città
  • 30:22 - 30:25
    se in città ci sono persone
    che fanno parte di DiEM.
  • 30:26 - 30:31
    Pensiamo di muoverci molto rapidamente
    dalla comunicazione digitale
  • 30:31 - 30:34
    a eventi che si terranno in comuni piccoli
    e grandi,
  • 30:34 - 30:38
    dal piccolo villaggio alla grande città.
  • 30:38 - 30:41
    su temi concordati collettivamente
    in tutta Europa,
  • 30:41 - 30:45
    per poi arrivare a eventi
    più grandi, come quello di oggi.
  • 30:46 - 30:48
    Sarà un processo continuo,
  • 30:48 - 30:51
    in modo che la
    comunicazione digitale diventi analogica
  • 30:51 - 30:54
    e assomigli
    a incontri veri e propri incontri
  • 30:54 - 30:59
    a livello locale, nazionale e paneuropeo.
  • 31:00 - 31:04
    S: Grazie, Yanis.
    Vuoi inviare un messaggio conclusivo?
  • 31:05 - 31:12
    Y: Indubbiamente, quello che facciamo noi
    di DiEM sembra utopico.
  • 31:13 - 31:16
    L'idea di dar vita a un movimento europeo,
  • 31:16 - 31:23
    non a partire da un paese in particolare
    o da un'organizzazione esistente,
  • 31:24 - 31:27
    ma con un'azione
    orizzontale che coinvolga tutta l'Europa,
  • 31:28 - 31:29
    per cambiarla
  • 31:29 - 31:33
    e mettere fine alla corsa verso
    questa voragine di disintegrazione
  • 31:33 - 31:37
    che si è aperta davanti a noi,
  • 31:37 - 31:41
    è molto ambiziosa e potrebbe di certo
    fallire.
  • 31:41 - 31:43
    Ma qual è l'alternativa?
  • 31:43 - 31:53
    L'alternativa è continuare a fingere
    che si possa andare avanti con questa UE,
  • 31:53 - 31:57
    ma non si può,
    sarebbe un'utopia molto più grande.
  • 32:01 - 32:06
    L'alternativa alla nostra utopia,
    sarebbe una tragica distopia
  • 32:06 - 32:11
    che punirà duramente tutti,
  • 32:12 - 32:17
    salvo chi si arricchisce
  • 32:17 - 32:21
    sui disastri della nostra umanità.
    Grazie.
Title:
Press Conference: Yanis Varoufakis & Democracy in Europe Movement 25
Description:

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English
Duration:
32:36

Italian subtitles

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