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[Olafur Eliasson:
Diventa il Tuo Navigatore]
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L'arte a volte è capace di dare voce
al vostro posto
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ad un sentimento che vi portate dietro.
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Potrebbe anche essere un trauma,
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oppure un ricordo positivo.
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Ognuno vede qualcosa di diverso
perché l'opera riflette
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qualsiasi esperienza soggettiva
con cui la si guarda.
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Riconosco che non è sempre così.
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Ad alcuni potrebbe sembrare che il
mondo dell'arte sia elitario
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e non propenso all'ascolto,
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e anche questa è un'opinione valida.
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La grande forza dell'arte, ma anche
della cultura,
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è questa capacità
di essere inclusiva
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e di riflettere i bisogni emotivi
delle persone.
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Non era voluto, ma questo è uno
spettacolo molto circolare.
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Il titolo è "La dimensione dell'ascolto"
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È una realtà immaginaria
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basata sull'idea di un'illusione ottica.
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Se si è in dubbio (su come funzioni),
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si può sempre guardare dietro (all'opera).
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L'astrazione permette di cercare di
capire da soli come funzioni.
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Lo trovo qualcosa di molto generoso
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e che genera molta fiducia.
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[CINGUETTIO DI UCCELLI]
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Quando frequentavo la scuola
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d'arte ho conosciuto il
Movimento californiano
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Luce e Spazio
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["Second Meeting" (1989), James Turrell]
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Fu fondato da James Turrel e
Robert Irwin--
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che hanno introdotto
elementi spaziali
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per riconsiderare il ruolo dello
spettatore
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o della persona coinvolta.
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[Studio Olafur Eliasson,
Berlino, Germania]
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Secondo me quello riguardava la fiducia--
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avevo l'opportunità di avere delle
vere responsabilità.
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Qualcuno che ti dice "Mi fido di te,"
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"puoi guardare questo,
farci qualcosa,"
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"creare qualcosa che abbia senso per te"
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questa è una delle cose più belle
dell'arte.
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--È il momento,
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--e poi c'è luce, giusto?
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--12 mesi.
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--E dopo c'è questo..
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Mio padre era un pittore.
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Viaggiava in montagna e io lo seguivo.
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Mentre lui dipingeva, io esploravo
in giro, scalavo,
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costruivo piccole dighe nei fiumi.
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Ciò mi offriva una relazione relativamente
rilassata, ma anche molto tangibile,
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con l'ambiente offerto dal
paesaggio islandese.
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Il paesaggio islandese è privo di
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alberi, macchine o mucche.
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Assomiglia alla luna.
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Ti domandi,
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"Quel punto dista un'ora, un giorno
o una settimana?"
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Camminando realizzi, "quella pietra
non è poi così lontana".
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Ti incoraggia ad essere il tuo stesso
navigatore.
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Se sei attivo, il paesaggio cambierà.
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Se sei passivo, sarà sempre fuori portata.
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Chiunque ha a che fare con i
fenomeni naturali.
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Non devi essere un esperto per
avere un'opinione sull'arcobaleno.
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Nei miei lavori sono stato
attento a dire,
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"Questo non parla di me che cresco
immerso nella natura."
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"In realtà riguarda te e cosa
puoi ricavarne."
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È fantastico trovarti in una situazione
dove, a livello profondo,
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senti che ciò che ti circonda riflette
i tuoi bisogni emotivi,
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perché è lì che puoi dire,
"Sono necessario."