Natura, folklore e collaborazioni fotografiche fortuite
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0:03 - 0:05Riitta Ikonen: Vi presento
il nostro amico Bob. -
0:05 - 0:08Ci siamo conosciuti una notte d'inverno
-
0:08 - 0:13insieme ai membri della New York
Indoor Gardening Society. -
0:13 - 0:17Uno dei soci era
questo carismatico signore -
0:17 - 0:20che studiava le meraviglie
delle piante carnivore. -
0:21 - 0:22Eravamo là
-
0:22 - 0:25per cercare collaboratori
per un progetto artistico -
0:25 - 0:29incentrato sull'uomo moderno
e la sua appartenenza alla natura. -
0:30 - 0:33Karoline Hjorth: E noi abbiamo infilato
un biglietto nella tasca di Bob -
0:33 - 0:35per dirgli che volevamo conoscerlo.
-
0:35 - 0:39Il giorno dopo ci ha chiamato
e ha dichiarato entusiasta: -
0:39 - 0:42"Questo non è proprio il momento
di stare a poltrire sul letto". -
0:43 - 0:44La settimana dopo,
-
0:44 - 0:47eravamo su un treno della linea J
diretti a Forest Park, nel Queens. -
0:49 - 0:51RI: Bob ha lavorato per decine di anni
-
0:51 - 0:54nell'industria fotografica
della moda di New York -
0:54 - 0:57e hanno dovuto sostituirlo con tre persone
-
0:57 - 1:00quando ha deciso di dedicarsi
ad altre avventure. -
1:01 - 1:04Bob ha accettato di collaborare con noi
-
1:04 - 1:07a patto che non rovinassimo lo stile
-
1:07 - 1:10che aveva impiegato decine di anni
per mettere a punto. -
1:11 - 1:13Quindi, abbiamo promesso di non farlo
-
1:13 - 1:16e abbiamo aggiunto
solo un po' di aghi di pino. -
1:16 - 1:18Magari vi starete chiedendo
-
1:18 - 1:24perché eravamo in un parco a potare
il berretto di aghi di pino di Bob. -
1:24 - 1:27Noi ci siamo incontrate
qualche anno prima, -
1:27 - 1:30quando setacciavo Internet
-
1:30 - 1:35alla ricerca di un collaboratore
per un progetto artistico -
1:35 - 1:39incentrato sul rapporto
dell'uomo moderno con la natura. -
1:39 - 1:40Ho fatto ciò che fanno tutti,
-
1:40 - 1:44sono andata su Google
e ho scritto tre parole: -
1:44 - 1:45"Norvegia",
-
1:45 - 1:47"nonne" e "fotografo".
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1:48 - 1:50E ho cliccato sul primo risultato,
-
1:50 - 1:52che era la nostra Karoline Hjorth.
-
1:52 - 1:53(Risate)
-
1:53 - 1:56KH: Avevo appena pubblicato
un libro sulle nonne norvegesi. -
1:57 - 1:59Così abbiamo unito le forze
-
1:59 - 2:02per osservare come i fenomeni naturali
vengono espressi tramite il corpo umano. -
2:03 - 2:05Abbiamo cominciato a studiare
i racconti popolari -
2:05 - 2:07in una cittadina di mare della Norvegia.
-
2:08 - 2:13RI: Abbiamo capito che più
l'intervistata fosse stata vecchia, -
2:13 - 2:18più saremmo state vicine
alle pietre parlanti di queste storie. -
2:19 - 2:23KH: Agnes, per esempio, è la più vecchia
nonna paracadutista della Norvegia. -
2:24 - 2:26L'ultimo salto lo ha fatto a 91 anni.
-
2:27 - 2:30E questo ritratto è un omaggio
al leggendario vento del nord -
2:30 - 2:33spesso presente nei racconti
popolari scandinavi. -
2:34 - 2:37Poi abbiamo conosciuto un altro
personaggio mitico, chiamato Lyktemann, -
2:37 - 2:40in una palude alle porte di Oslo.
-
2:40 - 2:43La presenza di Lyktemann
sotto forma di luci misteriose -
2:43 - 2:46è stata raccontata per secoli
-
2:46 - 2:49in molte culture diverse
sotto nomi altrettanto diversi, -
2:49 - 2:51come Joan the Wad, fuochi fatui
-
2:51 - 2:53o l'uomo con la lanterna.
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2:54 - 2:55La visione attuale
-
2:55 - 2:58o la spiegazione attuale per queste luci
-
2:58 - 3:01è che sono frutto della combustione
dei gas delle paludi. -
3:02 - 3:03La visione più avventurosa
-
3:03 - 3:07è quella di un personaggio
che appare quando la nebbia è bassa -
3:07 - 3:10e ci sono in giro incauti viaggiatori
che hanno smarrito la strada. -
3:11 - 3:14RI: Lyktemann è noto per essere
un personaggio molto dispettoso, -
3:14 - 3:18che non rivela mai la vera natura
delle sue intenzioni. -
3:18 - 3:22KH: Bengt, essendo esperto
di navigazione astronomica, -
3:22 - 3:24ex capitano di sottomarini
-
3:24 - 3:28e l'ex primo ufficiale di coperta
della nave d'alto bordo Christian Radich, -
3:28 - 3:31era l'incarnazione perfetta di Lyktemann.
-
3:31 - 3:33RI: Nella nostra ricerca iniziale,
-
3:33 - 3:36volta a esaminare
il ruolo attuale del folklore, -
3:36 - 3:38venivamo subito derise
-
3:38 - 3:43perché ci interessavamo a storie
considerate banali favole per bambini. -
3:43 - 3:48La gente rimaneva interdetta
al solo suono della parola "folklore". -
3:48 - 3:50KH: E non era per il nostro accento.
-
3:51 - 3:52(Risate)
-
3:52 - 3:56RI: Un ceramista di ottava generazione
del posto ci ha detto addirittura -
3:56 - 3:59che la gente di quella regione
-
3:59 - 4:02ha elaborato alcune
delle migliori invenzioni del paese -
4:02 - 4:06e che non hanno tempo di alzare
le rocce per vedere cosa c'è sotto. -
4:07 - 4:11Quel rifiuto era proprio ciò
di cui avevamo bisogno -
4:11 - 4:13per ficcare ancora di più il naso
in quell'argomento. -
4:13 - 4:15(Risate)
-
4:15 - 4:17KH: Abbiamo continuato a fare domande
-
4:17 - 4:19sul rapporto che queste persone
hanno con la natura -
4:19 - 4:21e ci siamo chieste
-
4:21 - 4:23che cosa sta succedendo
all'immaginazione della gente. -
4:23 - 4:26Il nostro rapporto con la natura
-
4:26 - 4:28deve davvero essere espresso
in modo così pragmatico, -
4:28 - 4:30così noioso,
-
4:30 - 4:33da farci dire che una roccia
è solo una semplice vecchia roccia -
4:33 - 4:36e che un lago è semplicemente
un posto pieno d'acqua, -
4:36 - 4:38del tutto separato da noi?
-
4:39 - 4:44La natura deve davvero essere spiegata
in modo così noiosamente razionale? -
4:46 - 4:50RI: Il nome del nostro progetto,
"Eyes as Big as Plates", -
4:50 - 4:53è tratto da un racconto popolare.
-
4:53 - 4:56In una versione c'è un cane
che vive sotto un ponte -
4:56 - 4:59e in un'altra è un troll
a vivere sotto un ponte. -
5:00 - 5:03E questo approccio consapevole
e potenzialmente pericoloso -
5:03 - 5:06di vedere il mondo intorno a noi
-
5:06 - 5:10è diventato l'emblema della curiosità
che guida le nostre interazioni. -
5:12 - 5:15KH: Alla guida del nostro progetto
c'è la serendipità. -
5:15 - 5:18E idealmente i nostri collaboratori
li troviamo per puro caso: -
5:19 - 5:21nella corsia a fianco in piscina,
-
5:21 - 5:22alle prove del coro,
-
5:22 - 5:24in un noodle bar
-
5:24 - 5:27o a un porticciolo
di pescatori in Senegal, -
5:27 - 5:28come capita a tutti.
-
5:29 - 5:31Ogni immagine parte da una conversazione,
-
5:31 - 5:33proprio come un'intervista casuale.
-
5:34 - 5:37RI: Non chiamiamo mai "modelli"
i nostri collaboratori, -
5:37 - 5:40perché ogni immagine ha tre autori,
-
5:40 - 5:44tutti ugualmente fondamentali
per la realizzazione del ritratto. -
5:46 - 5:48Non ci sono limiti di età,
-
5:48 - 5:51chiunque abbia un vissuto interessante
-
5:51 - 5:54è più che qualificato per partecipare.
-
5:54 - 5:56KH: Lui è Boubou.
-
5:56 - 5:58Suo genero si trovava
per caso in quel porticciolo -
5:58 - 6:01quando lo abbiamo visitato
in cerca di nuovi luoghi. -
6:01 - 6:06E dopo una visita improvvisata a casa sua
e spese folli al mercato del pesce, -
6:06 - 6:09Boubou e la sua famiglia
sono entrati in acqua insieme a noi. -
6:09 - 6:13RI: Dalle conversazioni
con ogni collaboratore -
6:13 - 6:14è nata una scultura indossabile
-
6:14 - 6:18realizzata con materiali
trovati nella zona. -
6:19 - 6:22Circa un terzo del terreno
coltivabile del Senegal -
6:22 - 6:24è adibito alla coltivazione del miglio,
-
6:24 - 6:27che addosso provoca un prurito pazzesco,
-
6:27 - 6:31un alimento nutriente e resistente,
con radici culturali profonde. -
6:32 - 6:33Lei è Mane,
-
6:33 - 6:37una delle fantastiche nonne
del villaggio di Ndos, -
6:37 - 6:40un uragano di vigore ed energia.
-
6:40 - 6:42Era entusiasta quando le abbiamo proposto
-
6:42 - 6:45di ritrarla con i suoi prodotti
della terra preferiti, -
6:45 - 6:48quelli che lavora ogni giorno.
-
6:50 - 6:53KH: È importante
che la partecipazione sia volontaria. -
6:54 - 6:56(Risate)
-
6:56 - 6:58Se all'inizio hai qualche dubbio,
-
6:58 - 7:00te ne pentirai sicuramente
-
7:00 - 7:04quando Riita ti infilerà nel naso
un'alga fredda e bagnata. -
7:04 - 7:07(Risate)
-
7:07 - 7:10Lavorare con una fotocamera analogica
comporta un processo lento -
7:10 - 7:12e fisicamente impegnativo.
-
7:12 - 7:14La persona davanti all'obiettivo
-
7:14 - 7:17potrebbe dover stare inginocchiata
per tre ore sotto la neve, -
7:17 - 7:19essere bombardata dalle zanzare,
-
7:19 - 7:21o addirittura essere allergica
-
7:21 - 7:23alla flora locale
di cui è stata ricoperta. -
7:23 - 7:25RI: E fosse solo questo.
-
7:25 - 7:27(Risate)
-
7:27 - 7:29E poi, ovviamente, ci sono gli elementi.
-
7:29 - 7:33L'imprevedibilità è uno
dei principali fattori -
7:33 - 7:35che rendono interessante questo processo.
-
7:36 - 7:39Ad esempio, in Islanda,
-
7:39 - 7:43siamo rimaste operative,
abbiamo fotografato per due settimane, -
7:43 - 7:46senza sapere che la fotocamera
non funzionava correttamente. -
7:46 - 7:48Terribile, vero?
-
7:48 - 7:50KH: E dato che usiamo
fotocamere analogiche -
7:50 - 7:51con veri e propri rullini,
-
7:51 - 7:54l'eccitazione data dagli scatti cresce
-
7:54 - 7:56finché non ritiriamo
i negativi dal laboratorio. -
7:58 - 8:00RI: Fortunatamente, Edda,
la signora della foto, -
8:00 - 8:04era una delle poche persone
fotografate in Islanda. -
8:04 - 8:08Qui è raffigurata in mezzo a sorgenti
termali fumanti e gorgoglianti -
8:08 - 8:11tra due placche tettoniche.
-
8:11 - 8:14Pare che in queste sorgenti
ci siano degli uccellini -
8:14 - 8:16che si immergono nelle bolle,
-
8:16 - 8:18e la leggenda vuole
-
8:18 - 8:22che questi uccelli rappresentino
le anime dei morti. -
8:24 - 8:27Abbiamo l'onore di lavorare
-
8:27 - 8:31con alcune delle persone più tenaci,
coraggiose e stupende che ci siano -
8:31 - 8:33e adoriamo davvero
-
8:33 - 8:38come alcuni dei nostri lavori e ritratti
calpestino gli stereotipi sull'età, -
8:38 - 8:41sul genere e sulla nazionalità.
-
8:41 - 8:45KH: Secondo noi, gran parte della società
occidentale è inutilmente confusa -
8:45 - 8:47quando si parla dell'utilità
-
8:47 - 8:50di questa parte della popolazione
così rock and roll. -
8:50 - 8:51(Risate)
-
8:52 - 8:55RI: L'atteggiamento,
le esperienze di vita e l'energia -
8:55 - 8:57sono alcune delle caratteristiche
-
8:57 - 8:59che abbiamo trovato
in tutti i nostri collaboratori, -
8:59 - 9:04insieme a una straordinaria curiosità
per le nuove esperienze. -
9:05 - 9:10KH: Abbiamo notato che le figure
solitarie delle nostre immagini -
9:10 - 9:11sono viste sempre più spesso
-
9:11 - 9:14come rappresentazioni
dell'età della solitudine, -
9:14 - 9:16nota anche come Eremocene.
-
9:17 - 9:20RI: Cerchiamo di promuovere
-
9:20 - 9:26un nuovo modo di partecipare
e di comunicare con l'ambiente. -
9:26 - 9:28KH: C'è il presupposto
-
9:28 - 9:31che l’uomo abbia creato
una nuova era geologica -
9:31 - 9:34e noi dobbiamo capire
qual è il nostro ruolo al suo interno. -
9:36 - 9:40RI: Lavoreremo con contadini,
-
9:40 - 9:44cosmologi, geologi ambientali,
-
9:44 - 9:48etnomusicologi e biologi marini
-
9:48 - 9:53per capire come l'arte può cambiare
il nostro modo di pensare, agire e vivere. -
9:55 - 9:59KH: Non è chiaro chi o che cosa
sia il protagonista delle nostre opere, -
9:59 - 10:02se la figura umana
o la natura circostante, -
10:02 - 10:04e a noi sta bene così.
-
10:06 - 10:09Dopo 10 anni e 15 paesi
coinvolti nel progetto, -
10:09 - 10:12non sappiamo come, se
o quando questo progetto finirà. -
10:13 - 10:17RI: Ci siamo promesse di continuare
finché sarà divertente -
10:17 - 10:21e continueremo a fare foto
e libri che analizzino... -
10:21 - 10:25KH: Come conciliare la vita
con gli effetti della crisi climatica. -
10:26 - 10:29Lo scrittore Roy Scranton
ha riassunto brillantemente -
10:29 - 10:31come ci si può approcciare
al nostro progetto. -
10:32 - 10:34"Dobbiamo imparare a vedere,
-
10:34 - 10:36non solo con occhi occidentali,
-
10:36 - 10:39ma anche con occhi islamici e inuit,
-
10:39 - 10:41non solo con occhi umani,
-
10:41 - 10:44ma con gli occhi
della parula guancedorate, -
10:44 - 10:46del salmone argentato,
-
10:46 - 10:48dell'orso polare,
-
10:48 - 10:50e neanche con gli occhi,
-
10:50 - 10:53ma con lo spirito selvaggio,
che si esprime senza parole, -
10:53 - 10:58delle nuvole, del mare, delle rocce,
degli alberi e delle stelle." -
11:00 - 11:05RI: Magari se cominciamo a vederci
con gli occhi del salmone argentato, -
11:05 - 11:08potremmo iniziare a sincronizzarci meglio
-
11:08 - 11:12con i nostri simili,
la flora, la fauna e i funghi. -
11:12 - 11:17Per farlo servono
immaginazione ed empatia. -
11:17 - 11:20E la curiosità è alla base di entrambe.
-
11:20 - 11:25KH: Come ha detto Halvar, uno dei nostri
primi collaboratori, quasi 10 anni fa: -
11:25 - 11:27"Se smetti di essere curioso,
-
11:27 - 11:29tanto vale essere morto".
-
11:30 - 11:31(Insieme) Grazie.
-
11:31 - 11:32(Risate)
-
11:32 - 11:37(Applausi)
- Title:
- Natura, folklore e collaborazioni fotografiche fortuite
- Speaker:
- Riitta Ikonen, Karoline Hjorth
- Description:
-
Ispirate dal folklore scandinavo, le artiste Karoline Hjorth e Riitta Ikonen collaborano con anziani del posto – contadini, pescatori, cosmologi e molti altri – alla creazione di ritratti altamente immaginativi che esaminano il rapporto dell'uomo con la natura. Scoprite la loro pratica artistica fortuita mentre mostrano una selezione di immagini stravaganti dove natura e mito si incontrano per risvegliare il senso della meraviglia.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 11:50
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