La struttura segreta delle grandi presentazioni – Nancy Duarte a TEDxEast
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0:12 - 0:15È davvero fantastico essere qui.
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0:15 - 0:17Voi avete il potere di cambiare il mondo.
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0:17 - 0:19E lo dico davvero, non è una frase fatta,
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0:19 - 0:22voi avete davvero il potere di cambiare il mondo.
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0:22 - 0:24Dentro di voi, nel profondo, ognuno di voi
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0:24 - 0:27possiede il più potente dispositivo conosciuto al mondo:
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0:27 - 0:29un’idea.
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0:29 - 0:33Una singola idea della mente umana
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0:33 - 0:35potrebbe dare il via a una sollevazione popolare,
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0:35 - 0:37potrebbe essere la scintilla di un movimento,
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0:37 - 0:40e può riscrivere il nostro futuro.
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0:40 - 0:43Ma un’idea è priva di potere
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0:43 - 0:45se rimane dentro di noi.
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0:45 - 0:48Se non la tirate mai fuori e non permettete agli altri di discuterne,
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0:48 - 0:49morirà con voi.
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0:49 - 0:53Forse qualcuno di voi ha provato a comunicare la propria idea,
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0:53 - 0:54che però non è stata accolta ed è stata scartata
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0:54 - 0:58a favore di qualche altra idea mediocre o comune.
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0:58 - 1:02E l’unica differenza tra le due è il come viene comunicata.
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1:02 - 1:05Perché se comunicate un’idea in modo che risuoni,
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1:05 - 1:08il cambiamento avverrà e voi potete cambiare il mondo.
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1:09 - 1:11Nella mia famiglia, collezioniamo questi antichi poster europei.
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1:11 - 1:14Ogni volta che andiamo a Maui,
andiamo dal rivenditore, -
1:14 - 1:15e lui ci mostra questi grandi poster.
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1:15 - 1:17Io li adoro. Rappresentano tutti un’idea,
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1:17 - 1:20con un’immagine veramente chiara che comunica l’idea.
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1:20 - 1:22Sono grandi quanto un materasso. Sono davvero enormi,
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1:22 - 1:25non hanno lo spessore di un materasso,
ma sono altrettanto grandi. -
1:25 - 1:27E il tizio ve ne racconta la storia man mano che li sfoglia.
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1:27 - 1:29Una volta avevo i miei due bambini a fianco,
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1:29 - 1:33e mentre l’uomo li sfogliava, ne vedo uno sotto,
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1:33 - 1:35e proprio quando mi chino e dico:
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1:35 - 1:37“Oh mio Dio, questo poster è stupendo”,
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1:37 - 1:40i miei figli sussultano e insieme dicono “Oh mio Dio, mamma, ma sei tu”.
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1:40 - 1:44Ecco il poster.
(Risate) -
1:44 - 1:46Vedete, sono lì che urlo: “Scatenate l’inferno!”
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1:46 - 1:48La cosa che amo di questo poster è la sua ironia.
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1:48 - 1:51Ecco una ragazza tutta accaldata, pronta a combattere,
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1:51 - 1:52- con una bandiera in una mano -
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1:52 - 1:55e le spezie da cucina della Suavitos nell'altra.
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1:55 - 1:58come se fossero qualcosa di apparentemente insignificante,
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1:58 - 2:00ma è disposta a rischiare la pelle
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2:00 - 2:02per promuovere questa cosa.
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2:03 - 2:06Ora, se c’è uno scambio da fare qui, scambiate quelle spezie
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2:06 - 2:08con una presentazione.
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2:08 - 2:10Eccomi qua, piuttosto infiammata.
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2:10 - 2:13Sono sempre stata una gran patita delle presentazioni.
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2:13 - 2:15Non era molto di moda esserlo.
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2:15 - 2:17Io invece credo che possano cambiare il mondo
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2:17 - 2:20se la comunicazione che contengono è efficace.
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2:20 - 2:22Cambiare il mondo è molto difficile.
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2:22 - 2:26Non è l’opera di una sola persona con una sola idea.
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2:26 - 2:29Quell’idea deve essere diffusa, altrimenti non sarà efficace.
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2:29 - 2:31Quindi deve uscire da voi,
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2:31 - 2:34uscire allo scoperto, affinché altri la vedano.
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2:34 - 2:39Il modo migliore di comunicare un’idea è con una storia.
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2:39 - 2:42Sapete, per migliaia di anni, intere generazioni di analfabeti
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2:42 - 2:45si sono trasmessi valori e cultura da una generazione all’altra,
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2:45 - 2:47preservandone la loro integrità.
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2:47 - 2:50C’è qualcosa di magico nella struttura di una storia
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2:50 - 2:52che la rende tale per cui quando viene assemblata,
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2:52 - 2:54può essere assimilata e poi raccontata di nuovo
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2:54 - 2:57dalla persona che la riceve.
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2:57 - 3:01Fondamentalmente da una storia si ha una reazione fisica,
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3:01 - 3:04il cuore può iniziare a battere più forte,
gli occhi a dilatarsi, -
3:04 - 3:06potreste dire: “Oh ho sentito un brivido lungo la schiena”
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3:06 - 3:08oppure: “Ho sentito un morso allo stomaco”.
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3:08 - 3:12Abbiamo vere e proprie reazioni fisiche quando qualcuno ci racconta una storia.
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3:12 - 3:14Quindi, anche se il palcoscenico è lo stesso, si può raccontare una storia,
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3:14 - 3:17ma quando si racconta una presentazione, tutto si appiattisce.
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3:17 - 3:18E volevo capire il perché.
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3:18 - 3:22Perché quando ascoltiamo una storia ci sediamo e prestiamo la massima attenzione,
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3:22 - 3:24ma in una presentazione l’attenzione svanisce.
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3:24 - 3:28Volevo capire come si fa a inserire una storia in una presentazione.
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3:28 - 3:30Avevamo migliaia di presentazioni,
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3:30 - 3:33centinaia di migliaia di presentazioni,
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3:33 - 3:36e conoscevo il contesto di quelle veramente brutte.
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3:36 - 3:39Ho deciso di studiare cinema e letteratura
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3:39 - 3:41e di indagare a fondo per capire cosa funzionava
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3:41 - 3:43e cosa non andava bene.
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3:43 - 3:46Ora vi spiego alcune delle cose che ho scoperto
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3:46 - 3:50e che mi hanno portato a quella che credo sia la forma di una presentazione.
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3:50 - 3:52Partirò da Aristotele, naturalmente.
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3:52 - 3:55Lui aveva elaborato una struttura in tre atti, l'inizio, la parte centrale e la fine,
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3:55 - 3:57aveva studiato poetica e retorica,
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3:57 - 4:01ma molte presentazioni non seguono questa struttura nemmeno nella sua forma più semplice.
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4:01 - 4:03Quando sono passata allo studio degli archetipi eroici
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4:03 - 4:05ho pensato, ok, il presentatore è l’eroe,
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4:05 - 4:07sono sul palcoscenico, sono le star dello show.
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4:07 - 4:11È davvero facile sentirsi la star dello show se si è il presentatore.
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4:11 - 4:13Me ne sono resa conto subito.
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4:13 - 4:17Se ho un’idea, posso enunciarla,
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4:17 - 4:19ma se voi non l’afferrate e la fate vostra,
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4:19 - 4:22le idee non vanno da nessuna parte e il mondo non cambia mai.
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4:22 - 4:24Quindi, in realtà, l’eroe non è il presentatore,
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4:24 - 4:27il pubblico è l’eroe della nostra idea.
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4:27 - 4:30Se date un’occhiata al viaggio dell’eroe di Joseph Campbell,
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4:30 - 4:33proprio all’inizio, sono presenti intuizioni davvero molto interessanti.
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4:33 - 4:35Abbiamo un probabile eroe in un mondo ordinario,
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4:35 - 4:37che viene chiamato a intraprendere un’avventura.
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4:37 - 4:39Quindi il mondo si trova in una sorta di disequilibrio.
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4:39 - 4:41E in un primo tempo resiste,
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4:41 - 4:43dicendo “Non so se voglio saltare dentro a questa storia”.
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4:43 - 4:44Allora arriva il mentore
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4:44 - 4:47e lo aiuta a passare dal mondo ordinario
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4:47 - 4:48a quello speciale.
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4:48 - 4:50E questo è il ruolo del presentatore:
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4:50 - 4:53essere il mentore. Non siete Luke Skywalker, ma siete Yoda.
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4:53 - 4:55Siete colui che aiuta effettivamente il pubblico
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4:55 - 4:59a passare da una situazione a una nuova idea speciale,
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4:59 - 5:01ed è lì che risiede la forza della storia.
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5:01 - 5:06Quindi, nella sua struttura più semplice, la storia consta di tre parti.
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5:06 - 5:09C’è un eroe potenziale che ha un desiderio,
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5:09 - 5:11incontra un ostacolo, e alla fine emerge,
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5:11 - 5:15si trasforma – questa è la struttura di base.
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5:15 - 5:19Ma poi sono venuta a conoscenza della struttura piramidale di Gustav Freytag
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5:19 - 5:22-- disegnò questa forma nel 1863.
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5:22 - 5:24Era un drammaturgo tedesco,
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5:24 - 5:26-- un drammaturgo tedesco --
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5:26 - 5:29e pensava che esistesse una struttura in cinque atti,
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5:29 - 5:35con un’esposizione, un’ascesa, un climax, una caduta e una risoluzione,
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5:35 - 5:38che poi è l’epilogo della storia.
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5:38 - 5:40Adoro questa forma. E parlando di forme,
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5:40 - 5:43la storia ha un arco o meglio l’arco è una forma.
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5:43 - 5:46Quando parliamo di musica classica, diciamo che non ha una forma.
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5:46 - 5:50Mi sono chiesta, ma se le presentazioni avessero una forma, che forma sarebbe?
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5:50 - 5:53E come hanno utilizzato quella forma i grandi comunicatori
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5:53 - 5:54o usano una forma?
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5:54 - 5:56E così non dimenticherò mai, era un sabato mattina.
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5:56 - 5:59Dopo tanto studiare – un paio di anni di studi --
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5:59 - 6:00ho disegnato una forma.
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6:00 - 6:01E mi son detta,
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6:01 - 6:03“Oh mio Dio, se questa forma è reale,
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6:03 - 6:06dovrei poterci sovrapporre due presentazioni completamente diverse
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6:06 - 6:08e dovrebbe funzionare.”
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6:08 - 6:09E così ne ho prese due molto note,
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6:09 - 6:11il discorso “Ho un sogno“ di Martin Luther King,
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6:11 - 6:14e quello di Steve Jobs del 2007 per il lancio dell’iPhone.
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6:14 - 6:16Le ho sovrapposte alla mia forma e ha funzionato.
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6:16 - 6:20Ero seduta nel mio studio, senza parole. Ho anche pianto un po’,
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6:20 - 6:23perché mi dicevo: “Mi è stato dato questo dono”,
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6:23 - 6:24ed eccola qui.
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6:24 - 6:27Questa è la forma di una grande presentazione.
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6:27 - 6:31Non è eccezionale? (Finge di piangere; risate) Piangevo.
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6:31 - 6:34Vorrei spiegarvela passo a passo, perché è davvero incredibile.
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6:34 - 6:36C’è un inizio, una parte centrale e una fine e ora ve li spiego.
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6:36 - 6:40La trovate in tutti i grandi comuncatori di tutti i tempi -- mi sono ripassata tutti i discorsi, tutto --
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6:40 - 6:41anzi posso sovrapporla,
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6:41 - 6:44persino il discorso di Gettysburg segue questa struttura.
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6:44 - 6:48Quindi, all’inizio di una presentazione, dovete stabilire “ciò che è”.
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6:48 - 6:50Questo è lo status quo, ciò che succede.
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6:50 - 6:53E lo dovete confrontare con “ciò che potrebbe essere”.
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6:53 - 6:56Ora dovete rendere quel divario il più grande possibile.
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6:56 - 6:59Perché esiste un luogo comune sullo status quo,
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6:59 - 7:02e lo dovete confrontare con la nobiltà della vostra idea.
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7:02 - 7:04È un po’ come dire: ecco, questo è il passato, questo è il presente,
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7:04 - 7:07ma guardiamo il nostro futuro.
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7:07 - 7:08Ecco, qui c’è un problema,
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7:08 - 7:10ma pensatelo rimosso.
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7:10 - 7:11Ecco un ostacolo,
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7:11 - 7:13ma lo annienteremo.
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7:13 - 7:15Dovete proprio amplificare quel divario.
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7:15 - 7:18È simile all’evento scatenante in un film,
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7:18 - 7:21quando il pubblico deve fare i conti con quello che vede sullo schermo,
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7:21 - 7:22e, meravigliato,
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7:22 - 7:24si chiede se è d’accordo o meno con ciò che vede.
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7:24 - 7:28Nella parte restante la vostra presentazione dovrebbe appoggiare l’idea espressa.
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7:28 - 7:30Quindi nella parte centrale si va avanti e indietro,
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7:30 - 7:34passando tra “ciò che è” e “ciò che potrebbe essere”.
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7:34 - 7:35Perché ciò che si sta cercando di fare
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7:35 - 7:38è rendere lo status quo anormale, sgradevole,
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7:38 - 7:43e si vuole portare il pubblico a ciò che potrebbe essere se la vostra idea venisse adottata.
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7:43 - 7:46Nell vostro tentativo di cambiare il mondo, la gente opporrà resistenza,
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7:46 - 7:48non sarà entusiasta, potrebbe andargli bene il mondo così com'è.
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7:48 - 7:50Quindi troverete resistenze.
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7:50 - 7:52Ecco perché dovete andare avanti e indietro,
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7:52 - 7:54è un po’ come andare a vela.
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7:54 - 7:58Nella vela, quando si va controvento, e il vento fa resistenza,
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7:58 - 8:01la barca si deve muovere avanti e indietro, avanti e indietro.
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8:01 - 8:03È così che si cattura il vento.
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8:03 - 8:06Bisogna proprio catturare la resistenza che ti viene contro quando si fa vela.
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8:06 - 8:10La cosa interessante è che se si cattura il vento a destra, e ci si dispone a destra,
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8:10 - 8:12la barca andrà più veloce dello stesso vento
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8:12 - 8:14-- si tratta di un fenomeno fisico.
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8:14 - 8:18Quindi piazzandosi lì, il modo in cui resistiranno tra ciò che è e ciò che può essere,
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8:18 - 8:23li porterà più velocemente verso la vostra idea di quanto succederebbe se non lo facessero.
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8:23 - 8:26Quindi, dopo essere passati tra ciò che è e ciò che potrebbe essere,
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8:26 - 8:30l’ultimo punto di svolta è una chiamata all’azione che ogni presentazione dovrebbe includere
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8:30 - 8:32-- ma proprio alla fine.
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8:32 - 8:34Dovete descrivere il mondo come sarebbe nel nuovo stato di felicità suprema.
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8:34 - 8:36"Questa è l’utopia se la mia idea viene adottata."
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8:36 - 8:38"Questo è come il mondo sarà
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8:38 - 8:40quando ci uniremo e risolveremo questo grande problema."
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8:40 - 8:43Lo userete come finale
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8:43 - 8:46in modo poetico e drammatico.
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8:46 - 8:49La cosa interessante è che alla fine ho pensato
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8:49 - 8:52di usarlo come strumento di analisi.
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8:52 - 8:54Trascrivo i discorsi
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8:54 - 8:55e vedo di verificare se rientrano in questo schema,
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8:55 - 8:57se coincidono con questo strumento.
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8:57 - 8:59Ora vi mostrerò come.
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8:59 - 9:02Oggi prenderò ad esempio le due persone con cui ho iniziato.
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9:02 - 9:05Ecco Jobs. Ha radicalmente cambiato il mondo.
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9:05 - 9:08Ha cambiato il mondo dei PC, l’industria discografica,
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9:08 - 9:10e ora sta cambiando lo stesso dispositivo,
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9:10 - 9:12l’industria del dispositivo mobile.
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9:12 - 9:13Quindi ha davvero cambiato il mondo.
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9:13 - 9:16E questa è la forma del discorso sull’iPhone del 2007
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9:16 - 9:18quando ha lanciato l’iPhone.
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9:18 - 9:21È una presentazione di novanta minuti e inizia descrivendo la situazione corrente,
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9:21 - 9:24va avanti e indietro nel tempo e termina con ciò che potrebbe essere.
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9:24 - 9:26Vorrei soffermarmi su questo punto:
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9:26 - 9:30la linea bianca è lui che parla
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9:30 - 9:33e la successiva linea di colore che vedete là è quando passa al video.
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9:33 - 9:35Quindi aggiunge qualche nota diversa e poi fa vedere la demo.
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9:35 - 9:38Quindi non è sempre lui che parla per tutto il tempo
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9:38 - 9:41e queste righe sono rappresentative in tal senso.
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9:41 - 9:44Poi verso la fine vedete una linea blu, quella del relatore ospite.
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9:44 - 9:47E qui la cosa si fa più interessante:
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9:47 - 9:49ogni segno qui rappresenta una risata del pubblico,
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9:49 - 9:52e questi sono gli applausi.
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9:52 - 9:54C’è un forte coinvolgimento fisico,
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9:54 - 9:58reagiscono fisicamente a quello che dice, ed è davvero fantastico,
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9:58 - 10:01è quando ha il pubblico in mano.
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10:01 - 10:04Così attacca con ciò che potrebbe essere
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10:04 - 10:07dicendo: “Questo è il giorno tanto atteso da due anni e mezzo”.
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10:07 - 10:09Sta lanciando un nuovo prodotto,
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10:09 - 10:10già noto da un paio di anni.
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10:10 - 10:12Non è un nuovo prodotto per lui.
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10:12 - 10:14Ma guardate qui:
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10:14 - 10:16si sorprende.
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10:16 - 10:17Si sorprende del suo stesso prodotto,
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10:17 - 10:20si sorprende più delle risate e degli applausi del pubblico,
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10:20 - 10:24e dice: ”Non è meraviglioso? Non è stupendo?”
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10:24 - 10:27Sta modellando il sentimento che vuole che il pubblico provi.
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10:27 - 10:32Quindi li sta spingendo a sentire in un certo modo.
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10:32 - 10:34E attacca con ciò che potrebbe essere,
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10:34 - 10:39dicendo: “Una volta ogni tanto esce un prodotto rivoluzionario che cambia tutto.”
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10:39 - 10:41Poi si mette a parlare del nuovo prodotto.
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10:41 - 10:44All’inizio tiene il telefono spento.
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10:44 - 10:47Come vedete, la linea è piuttosto ampia fino a questo punto,
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10:47 - 10:52e dice: “Ecco il nuovo telefonino ed ecco quello orribile dei concorrenti.
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10:52 - 10:55Ecco il nuovo telefonino ed ecco quello orribile dei concorrenti”.
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10:55 - 10:58Poi, più o meno qui, c’è il momento culmine
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10:58 - 11:00-- e questo è quello che ricorderemo sempre.
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11:00 - 11:01Accende il telefonino.
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11:01 - 11:03Il pubblico vede lo scrolling per la prima volta,
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11:03 - 11:05sentite come viene a mancare l’ossigeno nella stanza.
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11:05 - 11:07Hanno sussultato. Lo potete sentire per davvero.
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11:07 - 11:09Riesce a creare un momento ricorderanno sempre.
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11:09 - 11:12Se proseguiamo con questo modello, potete vedere la zona blu
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11:12 - 11:13-- dove intervengono i relatori esterni --
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11:13 - 11:16e poi verso la fine a destra, l’interruzione di linea.
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11:16 - 11:18Gli si rompe il telecomando.
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11:18 - 11:21A quel punto cosa fa? Vuole mantenere alta l’eccitazione.
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11:21 - 11:23Racconta una storia personale,
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11:23 - 11:25proprio in quel momento, in cui la tecnologia viene meno.
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11:25 - 11:27Perché è un maestro della comunicazione
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11:27 - 11:29e la storia gli serve per mantenere vivo l’interesse del pubblico.
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11:29 - 11:32Ecco che in alto a destra termina con il nuovo stato di felicità suprema.
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11:32 - 11:33Li lascia con una promessa,
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11:33 - 11:37che Apple continuerà a creare prodotti rivoluzionari.
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11:37 - 11:39E dice:
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11:39 - 11:41“C’è una citazione di Wayne Gretzky che adoro:
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11:41 - 11:44'Pattino dove sta andando il dischetto, non dove è stato.'
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11:44 - 11:48Abbiamo sempre cercato di fare proprio questo alla Apple, fin dall’inizio, e lo faremo sempre.”
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11:48 - 11:50E termina con una nuova estasi.
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11:50 - 11:52Guardiamo adesso il discorso di King.
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11:52 - 11:54Un grandissimo visionario, un sacerdote,
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11:54 - 11:57che ha lottato tutta la vita per l’uguaglianza.
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11:57 - 12:00Questa è la forma del suo discorso “Ho un sogno”.
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12:00 - 12:01Vedete che inizia con “ciò che è”,
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12:01 - 12:03va avanti e indietro tra il ciò che è e il ciò che potrebbe essere,
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12:03 - 12:08e termina con una nuova felicità molto poetica, che è la parte famosa che tutti conosciamo.
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12:08 - 12:12Se ci estendiamo un po’ qui, fino al sì del coro,
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12:12 - 12:14e collochiamo la trascrizione originale qui
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12:14 - 12:17con il testo, so che non riuscite a leggerlo.
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12:17 - 12:19Ma alla fine di ogni interruzione di linea, qui c’è una mia interruzione,
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12:19 - 12:22perché fa un respiro e una pausa.
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12:22 - 12:25Era un predicatore battista del sud, molti non lo hanno sentito,
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12:25 - 12:26quindi aveva una cadenza e un ritmo particolare,
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12:26 - 12:28e questa era una novità per la gente di quel posto.
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12:28 - 12:31Ora copro queste righe di testo con una barra
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12:31 - 12:34perché mi serve come strumento di informazione.
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12:34 - 12:38Soffermiamoci su come parlava alle persone.
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12:39 - 12:41Le barre blu ci serviranno per indicare quando si è servito
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12:41 - 12:43della tecnica retorica della ripetizione.
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12:43 - 12:44Quindi si ripeteva,
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12:44 - 12:46usava le stesse parole e le stesse frasi,
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12:46 - 12:49affinché la gente potesse ricordarsele e ripeterle.
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12:49 - 12:52Ma ha anche fatto uso di tante parole visive e metafore.
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12:52 - 12:54Era un modo per prendere le idee molto complicate
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12:54 - 12:57e renderle memorabili, comprensibili, per farle capire alla gente.
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12:57 - 12:59Ha praticamente creato --
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12:59 - 13:01quasi delle scene con le sue parole,
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13:01 - 13:04affinché potessero immaginare quello che diceva.
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13:04 - 13:07Si serviva anche di molte scritture e canzoni familiari.
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13:07 - 13:09Quella che vedete è solo la prima parte.
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13:09 - 13:14Faceva anche molti riferimenti politici alle promesse fatte alla gente.
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13:14 - 13:17Se date uno sguardo alla fine della prima parte del “ciò che è”,
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13:17 - 13:22giusto alla fine del “ciò che è” sentite il primo applauso e le prime urla e grida della gente.
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13:22 - 13:24Ecco la fine del “ciò che è, dove dice:
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13:24 - 13:26“L’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo;
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13:26 - 13:29un assegno che si trova compilato con la frase: 'fondi insufficienti'."
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13:29 - 13:32Be’, tutti sanno cosa vuol dire non avere soldi sul conto.
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13:32 - 13:35Quindi si è servito di una metafora molto familiare alla gente.
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13:35 - 13:39Ma quando si sentirono sotto pressione, la prima volta che hanno davvero urlato è stata qui:
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13:39 - 13:41“Siamo venuti per incassare questo assegno,
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13:41 - 13:46un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze della libertà e della garanzia di giustizia.”
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13:46 - 13:48Qui hanno applaudito fragorosamente,
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13:48 - 13:51ovvero quando lui ha confrontato la situazione attuale con ciò che potrebbe essere.
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13:51 - 13:53Se andiamo un po’ più avanti,
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13:53 - 13:56vedete come va avanti e indietro con più foga.
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13:56 - 13:59Ecco qua: avanti e indietro, avanti e indietro,
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13:59 - 14:01e il pubblico era in delirio.
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14:01 - 14:03Erano tutti eccitati, si sa, e per mantenere alta
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14:03 - 14:06quell’eccitazione generale, si può fare proprio questo.
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14:06 - 14:09Poi dice: “Io ho un sogno
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14:09 - 14:14che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni:
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14:14 - 14:17noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali.”
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14:17 - 14:20Lì ha usato un po’ di testo arancione per ricordargli della promessa
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14:20 - 14:23che i politici avevano fatto loro o che la nazione aveva fatto loro.
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14:23 - 14:25Poi va avanti e indietro
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14:25 - 14:29tra “Io ho un sogno, che un giorno, Io ho un sogno, che un giorno,
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14:29 - 14:32Io ho un sogno che un giorno,” e alla fine, si fa più interessante.
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14:32 - 14:35Perché usa molte ripetizioni -- vedete quattro sfumature di verde,
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14:35 - 14:38e ci sono molte righe blu, che sono ripetizioni,
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14:38 - 14:40ne faceva un gran uso.
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14:40 - 14:43Mentre il verde indica i riferimenti alle scritture e alle canzoni.
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14:43 - 14:47La prima parte verde è la scrittura dal libro di Isaia,
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14:47 - 14:51la seconda parte verde è il "My Country, 'Tis of Thee. "
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14:51 - 14:54Ora si tratta di una canzone familiare, molto significativa
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14:54 - 14:56per la gente nera a quel tempo,
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14:56 - 15:00perché quella canzone era stata scelta affinché i suoi testi modificati diventassero un grido di protesta,
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15:00 - 15:02che diceva che le promesse non erano state mantenute.
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15:02 - 15:06Quindi il terzo blocco verde era una strofa di quella canzone.
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15:06 - 15:09E il quarto blocco era uno spiritual.
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15:09 - 15:12"Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente".
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15:12 - 15:17È riuscito a toccare il cuore del pubblico.
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15:17 - 15:19Ha attinto dalle scritture le cose importanti.
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15:19 - 15:21Ha attinto dai loro canti,
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15:21 - 15:24che cantavano come grido di protesta contro l’offesa subita e li ha utilizzati come strumenti
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15:24 - 15:26per mettersi in contatto ed entrare in risonanza con il pubblico.
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15:26 - 15:29Per finire, ha dipinto un quadro della nuova felicità
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15:29 - 15:34servendosi delle stesse cose presenti dentro di loro e per loro sacre.
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15:34 - 15:37Quindi era un grande uomo. Aveva un sogno grande, grandissimo.
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15:37 - 15:39C’è un sacco di gente qui. E avete dei sogni grandissimi. (Risate)
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15:39 - 15:41Le grandi idee che stanno dentro di voi
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15:41 - 15:44e che dovete far uscire. E sapete una cosa?
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15:44 - 15:47Incontriamo ostacoli. Non è facile cambiare il mondo, è un gran lavoro.
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15:47 - 15:49Vedete --
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15:49 - 15:51la sua casa è stata bombardata e lui è stato colpito con un tagliacarte,
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15:51 - 15:53e alla fine ha perso la vita
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15:53 - 15:55per ciò in cui credeva.
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15:55 - 15:59Ma sapete anche che molti di noi non dovranno pagare quel prezzo,
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15:59 - 16:02essenzialmente
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16:02 - 16:05è un po’ come la struttura di base di una storia. La vita può essere così.
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16:05 - 16:08Siete tutte persone simpatiche,
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16:08 - 16:10avete un desiderio, ma vi scontrate con degli ostacoli,
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16:10 - 16:12e vi fermate lì.
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16:12 - 16:14Siamo un po’ così: “Avevo un’idea,
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16:14 - 16:16ma non la realizzerò.
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16:16 - 16:17È stata rifiutata."
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16:17 - 16:21Siamo noi stessi a sabotare le nostre idee,
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16:21 - 16:24non facciamo altro che urtare contro ostacoli su ostacoli
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16:24 - 16:27anziché scegliere di far sì che la lotta ci trasformi
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16:27 - 16:31e scegliere di andare avanti e di avere un sogno e farlo diventare reale.
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16:31 - 16:33E sapete, succede a tutti,
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16:33 - 16:35se io posso farlo, chiunque può farlo.
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16:35 - 16:39Sono cresciuta in un ambiente economicamente povero ed emotivamente carente.
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16:39 - 16:43La prima volta che sono andata in un campo scuola con mia sorella mi hanno violentata,
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16:43 - 16:46ma non era la prima volta però, solo la più aggressiva.
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16:46 - 16:50Mia madre e mio padre si sono risposati ben tre volte,
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16:50 - 16:53be’ certo, era una vita tumultuosa e quando non litigavano,
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16:53 - 16:56aiutavano qualche alcolizzato che viveva con noi a riprendersi
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16:56 - 16:58perché entrambi erano alcolizzati sobri.
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16:58 - 17:00Mia madre ci ha abbandonati quando avevo sedici anni.
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17:00 - 17:04E io ho assunto il ruolo di custode della casa e dei miei fratelli.
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17:04 - 17:07E mi sono sposata. Ho incontrato un uomo.
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17:07 - 17:10Mi sono innamorata. Ho fatto un anno di college.
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17:10 - 17:12Ho fatto quello che ogni ragazza intelligente dovrebbe fare,
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17:12 - 17:14mi sono sposata a diciotto anni.
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17:14 - 17:16E sapete una cosa?
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17:16 - 17:20Sapevo, sapevo che ero fatta per qualcos’altro,
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17:20 - 17:23e a un certo punto della storia della mia vita avevo una scelta da fare:
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17:23 - 17:26potevo farmi abbattere da tutte queste cose
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17:26 - 17:29e lasciar morire tutte queste idee dentro di me.
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17:29 - 17:31Potevo dire, be’ sapete la vita è troppo dura per mettersi a cambiare il mondo.
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17:31 - 17:32Troppo dura.
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17:32 - 17:35Ma ho scelto una storia diversa per la mia vita.
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17:35 - 17:39Non lo sapevate? (Risate)
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17:39 - 17:44E quindi penso che ci siano persone qui in questa stanza, con quelle spezie Suavitos in mano,
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17:44 - 17:46e sapete che non è poi così difficile.
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17:46 - 17:49Non è che potete cambiare il mondo intero,
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17:49 - 17:50ma potete cambiare il vostro mondo.
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17:50 - 17:53Potete cambiare la vostra vita,
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17:53 - 17:54potete cambiare il mondo sotto il vostro controllo,
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17:54 - 17:56potete cambiare la vostra sfera.
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17:56 - 17:58Vi incoraggio a farlo.
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17:58 - 18:00Sapete cosa vi dico?
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18:00 - 18:03Il futuro non è un luogo dove stiamo andando.
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18:03 - 18:06È un luogo che dobbiamo creare.
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18:06 - 18:08Desidero ringraziarvi. (Applausi)
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18:08 - 18:12Dio vi benedica. Grazie.
- Title:
- La struttura segreta delle grandi presentazioni – Nancy Duarte a TEDxEast
- Description:
-
Tutte le grandi presentazioni hanno in comune la stessa architettura. In questo intervento Nancy Duarte ci incoraggia con forza a comprendere come sia possibile implementare nuove idee e modificare il nostro mondo servendosi di tale architettura in modo efficace. Attraverso l’analisi di due delle più importanti presentazioni del nostro tempo, il discorso “Ho un sogno” di Martin Luther King e quello del lancio dell’iPhone di Steve Jobs, ci spiega come preparare una presentazione che incita ad agire in modo radicale.
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- English
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