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Vivere con la Sindrome di Tourette - Marc Elliot - TEDxYouth@Hewitt

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    Prima di cominciare vorrei solo dire
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    un gigantesco grazie a TEDxYouth@Hewitt.
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    È un incredibile privilegio essere qui.
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    Chi ha sentito dire, qui, che ho la Sindrome di Tourette?
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    Ok, nessuno. Ok.
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    È vero, ho la Sindrome di Tourette.
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    Ce l'ho da circa 20 anni.
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    Ma mi è successo qualcosa di meraviglioso recentemente.
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    Circa 5 mesi fa,
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    ho imparato come controllarla.
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    E quindi, siccome non avrò dei tic
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    vi porterò indietro nella mia vita
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    degli utlimi 20 anni.
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    Possiamo guardare questa breve clip.
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    CHE COSA TI FA VENIRE I TIC?
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    (Tic della Sindrome di Tourette)
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    (Movimenti involontari della mandibola)
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    Comunque ho la Sindrome di Tourette, voglio dirlo.
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    Fanculo! Fanculo!
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    Frocio! Frocio!
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    Negro! Negro! Negro! Negro!
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    Biblioteca pubblica di Boston
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    Che succede? Signore!
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    No, no. Ho la Sindrome di Tourette.
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    Ok, bene.
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    Può trovare il modo di...
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    perché sta spaventando la gente.
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    Non riesci a controllarla?
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    No, si chiama Sindrome di Tourette.
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    Ne avete mai sentito parlare prima?
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    Si, ma...
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    è un disturbo clinico.
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    Sono rumori involontari, perciò...
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    non voglio disturbare.
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    (Mastica rumorosamente)
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    Non avrò tic.
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    Ho sicuramente la mandibola più forte del mondo. Sì.
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    L'anno scorso io e i miei amici abbiamo provato a fare un calcolo.
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    Pensiamo che nella mia vita io abbia avuto tic
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    20 o 30 milioni di volte.
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    Che sono una bella quantità di tic.
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    E come potete immaginare, ho imparato molto
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    da tutti questi tic.
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    Una cosa è la tolleranza.
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    E per gli ultimi 3 anni,
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    ho avuto l'incredibile privilegio e l'opportunità
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    di viaggiare negli Stati Uniti
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    illustrando la mia presentazione "Che cosa ti fa avere i tic?"
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    E ho provato a insegnare alla gente
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    come diventare più tolleranti.
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    L'ho fatto condividendo molte delle mie storie personali
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    e aprendomi molto relativamente alle sfide che ho dovuto affrontare.
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    E faccio questo perché quando lo faccio
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    scopro che la gente del pubblico si ricorda
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    di quanto poco conosciamo della vita dell'altro.
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    La mia speranza è che quando ce ne ricordiamo,
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    diventiamo un po' più compassionevoli con noi stessi
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    e anche con le persone diverse da noi.
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    Iniziamo a parlare della Sindrome di Tourette.
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    Chi ne ha già sentito parlare?
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    Splendido.
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    Qualcuno non ne ha mai sentito parlare? Mai?
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    Una coppia. Ok. Niente di male.
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    Allora, visto che la maggior parte di voi ne ha sentito parlare,
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    dove l'avete vista, in TV o in un film?
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    Vi chiedo di alzare la mano velocemente.
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    Nessuno?
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    Sì, in fondo.
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    (Pubblico) ABS News Special.
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    ABC news Special. Fantastico.
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    (Pubblico) Deuce Bigalow - Puttano in saldo.
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    Deuce Bigalow - Puttano in saldo. Un classico, ovviamente.
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    Nessun altro?
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    Sì.
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    (Pubblico) South Park.
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    Pensate sia divertente citare South Park?
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    Perché sì, era divertente.
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    Lo è, sì... (Risate)
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    Ridevo fino alle lacrime con gli amici, era così divertente.
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    E nessuno ha visto quel ragazzo con la Tourette su YouTube?
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    Il tizio con la Tourette su YouTube?
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    È mio cugino di primo grado.
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    No, non è vero. (Risate)
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    Non è...(Risate)
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    Non siamo parenti. (Risate)
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    (Risate)
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    Sono contento che l'abbiate visto in più occasioni,
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    ma lasciate che io sia molto chiaro su una cosa.
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    Come avete visto nel video, la Tourette è una follia.
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    È una totale follia.
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    E quello che accade è che la Tourette crea
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    dei pruriti, come delle sensazioni, nel corpo.
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    Quindi, adesso voglio che proviate
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    ad immaginare di sentire prurito.
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    Proprio adesso.
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    Io ho il prurito di Tourette in bocca.
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    Voglio essere chiaro.
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    Non è lo stesso prurito che potete sentire sul braccio
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    ma l'idea è la stessa
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    e non ho scelto di averlo.
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    È assolutamente involontario.
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    E mette anche molto a disagio.
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    E quando mi vedete fare...(Mastica rumorosamente)
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    o dico una parola o faccio qualcosa col mio corpo,
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    è un tic.
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    Sono io che cerco di grattare quel prurito.
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    Ha senso?
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    Quindi non ho controllo su quel prurito,
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    ma posso controllarlo volontariamente grattandolo.
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    E la gente ovviamente mi chiede sempre:
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    "Perché semplicemente non lo gratti?"
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    E la ragione è che non farlo è così difficile,
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    perché immaginate di avere quel prurito
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    moltiplicato per 10 o 15 volte.
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    Ed è quello che è stato negli ultimi 20 anni.
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    E ho avuto ogni genere di tic come avete visto:
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    sbattere gli occhi, aspirare in modo rumoroso, masticare rumorosamente, parole,
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    tutto quello che potete immaginare.
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    E quando ero alle scuole medie,
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    ho iniziato a dire parolacce.
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    Ora, chi qui ha sentito:
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    "Se hai la Tourette dici parolacce?"
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    Un grande stereotipo e legittimo.
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    La cosa divertente è che la maggior parte della gente non lo fa.
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    Penso meno del 10%.
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    Sfortunatamente, mi piace fare le cose in un modo un po' diverso
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    e ho detto ogni genere di cose.
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    Come avete sentito nel video, ho bestemmiato,
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    ho citato parti del corpo incluso il pene,
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    forse l'avete sentito.
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    (Risate)
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    E sono anche stato un insegnante supplente.
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    Un giorno stavo facendo una supplenza in una quarta elementare.
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    Ok. Non ho detto una barzelletta. (Risate)
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    Ero in questa classe e continuavo a ripetere 'pene'
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    e uno di questi alunni si mise a gridare.
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    Disse: "Signor Elliot, cosa sta dicendo?"
    (Risate)
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    Mi dissi: "Oh, mio Dio, cosa dico a questo bambino?"
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    E un altro alunno di quarta mi disse:
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    "Sta dicendo 'pizza'!"
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    (Risate)
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    Pizza. Ok.
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    E ho detto anche cose
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    molto offensive.
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    Immaginate di dire le cose più offensive a cui potete pensare
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    alle persone che amate di più.
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    Immaginate di dire la cosa più azzardata ai vostri amici di colore.
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    L'ho fatto. Migliaia di volte.
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    Il mio fratello più grande è gay.
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    Gli ho detto le cose più offensive
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    che potete immaginare.
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    Questa è stato davvero il lato peggiore della mia Tourette.
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    Davvero il peggiore.
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    Due estati fa ero in un McDonald's
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    e un ragazzo venne da me e mi disse:
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    "Oh, mio Dio, amico, hai la Tourette?"
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    Dissi: "Sì, in effetti sì."
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    Continuò: "E' fantastico!"
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    E io: "Non esattamente".
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    E lui mi disse: "Beh', dici parolacce?"
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    Dissi: "Sì".
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    Continuò: "Dici la lettera 'f'?"
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    Risposi: "Sì".
    E lui:
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    "Amico, è bellissimo perché hai una scusa".
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    (Risate)
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    E rimasi a pensarci per un attimo, pensai...
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    Come posso far capire a chi non conosco
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    cosa significa davvero soffrire della Sindromedi Tourette?
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    E allora, in mezzo al McDonald's,
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    che era pieno zeppo di persone, gli dissi:
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    "Allora, fammi un favore, voglio che adesso tu dica la lettera N
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    a voce più alta che puoi".
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    Lui non disse una parola.
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    Perché credo che improvvisamente avesse capito.
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    Che anche se può essere divertente dire una volta la parola 'pene',
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    dire parole così offensive
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    come ho fatto negli ultimi 20 anni,
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    non è affatto divertente.
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    E come ho sempre detto alla gente:
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    "Mi dispiace di infastidirti, dà fastidio più a me."
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    Quindi ragazzi, questa è la mia Tourette in breve.
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    Ma tutte le volte che ne parlo, desidero sempre dare alla gente
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    la possibilità di vedere che cosa significa avere la Tourette.
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    Potete alzarvi velocemente?
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    Per un attimo, vi dò il permesso di avere la Tourette.
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    Questa è la vostra unica possibilità nella vita di gridare
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    'incendio nella stanza' dove non c'è fuoco,
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    potete fingere di avere un tic fisico o vocale,
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    vi chiedo soltanto di non dire nulla
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    che possa potenzialmente offendere qualcun altro.
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    Avete 10 secondi da adesso.
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    (Gente che grida)
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    Ok. Possiamo fermarci. Possiamo fermarci.
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    Volete sapere che...
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    Volete sapere qual'è il problema?
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    Stavo scherzando.
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    No, sto scherzando. No. Sto scherzando.
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    Faccio questo non perché pensi
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    che sia divertente vedere tutti voi con la Tourette,
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    si tratta solo di un bel esperimento sociale.
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    Perché, anche se ho dato a tutti voi il permesso
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    di avere la Tourette e tutti voi sapevate che anche gli altri l'avevano,
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    molti di voi hanno scelto di non avere dei tic.
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    E spero che questa sia stata unopportunità comune di vedere
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    che cosa significa davvero soffrire della Sindrome di Tourette.
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    Quanto possa essere difficile conviverci ogni giorno.
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    Quindi, grazie di aver partecipato a questa esperienza tourettica.
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    Fatevi un applauso. Vi va?
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    E così, ragazzi, potete immaginare, come alcuni di voi hanno sperimentato,
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    che ho avuto una prospettiva diversa della vita.
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    Ho visto giorno dopo giorno
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    come la gente tratta e reagisce nei confronti di qualcuno
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    così diverso da tutti gli altri.
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    Cioè fare per 20 anni cose bizzarre come
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    masticare rumorosamente, dire cose offensive,
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    fare cose strane con il corpo, spaventare la gente.
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    Ho avuto anche la possibilità di vedere cosa vuol dire
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    essere tanto diverso dagli altri.
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    E da questa diversa prospettiva,
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    una delle cose più importanti che ho imparato
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    è stata la tolleranza.
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    E voglio chiarire una cosa:
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    parlo solo di tolleranza,
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    il livello più basso secondo me.
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    Parlo solo di tolleranza.
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    Alcune persone, inclusi alcuni di voi,
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    forse si sentono in difficoltà.
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    Perché forse state pensando:
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    "Mark, perché non stai parlando di accettazione?"
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    "Non è molto più potente?"
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    Non potrei essere più d'accordo.
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    Tuttavia nella mia vita, negli ultimi 20 anni, secondo me,
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    ho trovato che ci sono molte persone
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    che non hanno nemmeno le basi minime di tolleranza.
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    Questo è il motivo per cui ne parlo.
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    E invece di usare la parola 'tolleranza', ne uso una diversa.
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    In realtà una frase diversa. Che è:
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    "Vivi e lascia vivere".
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    Avete mai sentito questa frase prima?
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    Non l'ho inventata io. Vorrei essere chiaro.
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    Ma per me racchiude al suo interno ciò che significa tolleranza.
  • 9:29 - 9:31
    Posso chiedere il tuo nome?
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    (Donna nel pubblico) Tammy.
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    Ciao Tammy, non ti preoccupare, non ti chiederò di raggiungermi sul palco.
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    Se dico che sarò tollerante con Tammy,
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    in realtà sto dicendo:
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    "Vivo la mia vita
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    e lascerò che Tammy viva la sua".
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    Vivo e lascio vivere.
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    E ho imparato tanto sul 'vivi e lascia vivere',
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    non leggendolo in un libro,
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    ma perché mi sono trovato in tantissime situazioni di intolleranza.
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    E in seguito a queste
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    sono arrivato alla conclusione più semplice.
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    Che quando una persona è intollerante, di solito,
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    lui o lei fanno un sacco di supposizioni su qualcun altro
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    e penso che tutti noi siamo d'accordo che fare supposizioni è del tutto lecito.
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    Ma poi queste persone hanno deciso di trasformare queste supposizioni in azioni.
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    Vi racconterò una storia.
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    A chi piace il ristorante fast food Wendy's?
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    Aromatizzate il vostro crispy chicken sandwich.
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    Allora...sono in fila da Wendy's.
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    C'è una donna di fianco a me
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    e io sto latrando come un cane, mentre faccio i miei ragionamenti.
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    Lei non ha la minima idea di cosa stia succedendo proprio di fianco a lei
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    e io capisco esattamente il perché.
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    Allora l'ho guardata e ho detto:
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    "Salve signora, mi chiamo Mark. Ho la Sindrome di Tourette.
  • 10:25 - 10:27
    Volevo solo informarla.
  • 10:27 - 10:28
    Non sto cercando di darle fastidio."
  • 10:28 - 10:30
    Lei mi ha guardato in modo strano, ignorando ciò che stavo dicendo.
  • 10:30 - 10:31
    Non era un problema.
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    E dopo circa 10 secondi,
  • 10:33 - 10:36
    improvvisamente, la donna ha annunciato
  • 10:36 - 10:38
    a tutti i dipendenti che erano di fronte a noi
  • 10:38 - 10:40
    ad alta voce:
  • 10:40 - 10:43
    "Non preoccupatevi, è ritardato."
  • 10:43 - 10:46
    Io ho fatto un respiro profondo e...Testata!
  • 10:46 - 10:48
    No, non l'ho fatto. No.
    (Risate)
  • 10:48 - 10:51
    (Risate)
  • 10:51 - 10:53
    È stata colpa della Tourette. No, scherzo. Allora...
  • 10:53 - 10:56
    (Risate)
  • 10:56 - 10:59
    Ho detto: "Signora, non sono ritardato,
    ho solo la Sindrome di Tourette.
  • 10:59 - 11:02
    E voglio dire una cosa molto seriamente.
  • 11:02 - 11:05
    In realtà, lei potrebbe averlo detto per provare ad aiutarmi.
  • 11:05 - 11:07
    Potrebbe aver voluto proteggermi.
  • 11:07 - 11:11
    Ma il fatto è che mi conosceva da soli 10 o 15 secondi.
  • 11:11 - 11:14
    E si era fatta così tante supposizioni
    su chi fossi e su cosa stessi facendo.
  • 11:14 - 11:16
    Che, di nuovo, sono del tutto comprensibili.
  • 11:16 - 11:19
    Ma poi ha creduto che quello che aveva pensato fosse
  • 11:19 - 11:22
    la verità e ha trasformato quelle supposizioni in un'azione.
  • 11:22 - 11:24
    E ha scelto di non vivere e lasciar vivere.
  • 11:24 - 11:26
    E mi sono trovato in molte situazioni di questo tipo.
  • 11:26 - 11:27
    Sono persino stato buttato fuori a calci da un autobus.
  • 11:27 - 11:29
    I dottori mi avevano detto che
  • 11:29 - 11:31
    non credevano che io fossi affetto dalla Sindrome di Tourette.
  • 11:31 - 11:33
    Io mi sono sono messo a ridere. Potete immaginare.
  • 11:33 - 11:35
    E vi dico questo non perché voglio che voi vi sentiate
  • 11:35 - 11:37
    male per me.
  • 11:37 - 11:40
    Ma perché ci mostra molto bene
  • 11:40 - 11:42
    che quelle persone hanno
  • 11:42 - 11:44
    fatto un sacco di supposizioni su qualcun altro
  • 11:44 - 11:47
    e hanno creduto che ciò che hanno pensato fosse la verità.
  • 11:47 - 11:50
    E secondo me, l'ignoranza ha preso il sopravvento.
  • 11:50 - 11:52
    Non intendo l'ignoranza nella sua accezione negativa,
  • 11:52 - 11:54
    la mancanza di comprensione
  • 11:54 - 11:57
    della la vita di un altro detta le loro azioni.
  • 11:57 - 12:00
    E questo è il significato di 'vivi e lascia vivere'.
  • 12:00 - 12:02
    Quando viviamo la nostra vita
  • 12:02 - 12:05
    e vediamo qualcuno molto diverso da noi,
  • 12:05 - 12:07
    magari solo perché sembra strano, ridicolo,
  • 12:07 - 12:10
    ha un colore diverso della pelle, un diverso orientamento sessuale,
  • 12:10 - 12:11
    ha la Sindrome di Tourette,
  • 12:11 - 12:14
    magari è solo un estraneo che ci importuna.
  • 12:14 - 12:16
    Avete mai incontrato l'estraneo che importuna?
  • 12:16 - 12:18
    Ok.
  • 12:18 - 12:21
    Quando nel corso della vita incontriamo questo genere di persone
  • 12:21 - 12:24
    possiamo pensare di loro ciò che vogliamo.
  • 12:24 - 12:26
    Possiamo fare tutte le supposizioni che vogliamo,
  • 12:26 - 12:27
    possiamo dare tutti i giudizi che vogliamo,
  • 12:27 - 12:30
    perché, hey, siamo esseri umani.
    Questo è quello che facciamo.
  • 12:30 - 12:32
    Facciamo supposizioni sulle persone che sono diverse da noi.
  • 12:32 - 12:35
    Quello che dico è:
    perché non la lasciamo così com'è?
  • 12:35 - 12:37
    Una supposizione, solo una supposizione.
  • 12:37 - 12:40
    E perché, invece, la trasformiamo in azione?
  • 12:40 - 12:42
    Potrebbe avere un effetto negativo sulla vita di quella persona.
  • 12:42 - 12:45
    Alla fine della giornata sappiamo reciprocamente così poco
  • 12:45 - 12:47
    della vita degli altri e di quello che stiamo attraversando.
  • 12:47 - 12:49
    E quando vi ricorderete di questo, spero che
  • 12:49 - 12:51
    scatti qualcosa dentro di voi che vi dice:
  • 12:51 - 12:54
    "Hey, vivrò la mia vita e lascerò che loro vivano la loro.
  • 12:54 - 12:55
    Vivrò e lascerò vivere.'
  • 12:55 - 12:57
    Ho conosciuto una persona due anni fa,
  • 12:57 - 12:59
    quando mi sono trasferito a Manhattan, certo Manhattan
  • 12:59 - 13:01
    era la patria del vivi e lascia vivere.
  • 13:01 - 13:04
    Mi successe sulla 23esima e sulla Settima.
  • 13:04 - 13:06
    Stavo percorrendo il viale.
  • 13:06 - 13:07
    Stavo camminando e avevo le cuffie.
  • 13:07 - 13:09
    Non so voi, ragazzi,
  • 13:09 - 13:11
    ma quando sono da solo e ho le cuffie accese, io ballo.
  • 13:11 - 13:12
    Bel lavoro, prima.
  • 13:12 - 13:16
    Stavo ballando sul marciapiede
  • 13:16 - 13:18
    e avevo un sacco di tic
  • 13:18 - 13:19
    e dopo circa 30 secondi, mi sono accorto che
  • 13:19 - 13:21
    a un paio di metri da me c'era un ragazzo.
  • 13:21 - 13:24
    Non mi aveva ancora guardato nemmeno una volta.
  • 13:24 - 13:26
    Ma io stavo latrando così forte che
  • 13:26 - 13:28
    volevo avvertirlo.
  • 13:28 - 13:29
    Perciò lo guardai e gli dissi:
  • 13:29 - 13:31
    "Hey, signore, mi chiamo Mark e ho la Sindrome di Tourette.
  • 13:31 - 13:32
    Non voglio infastidirla.
  • 13:32 - 13:34
    Volevo solo avvertirla."
  • 13:34 - 13:37
    Si girò lentamente verso di me e disse:
  • 13:37 - 13:40
    "Amico, non ti preoccupare."
  • 13:40 - 13:42
    E poi tornò a quello che stava facendo.
  • 13:42 - 13:44
    E per il modo in cui mi rispose
  • 13:44 - 13:47
    mi sentii, per qualche motivo, spinto
  • 13:47 - 13:49
    a tornare indietro per fargli una domanda.
  • 13:49 - 13:51
    E mi crediate o no, non l'avevo mai fatto prima in vita mia.
  • 13:51 - 13:54
    Quindi, dopo 2 minuti presi il coraggio a due mani.
  • 13:54 - 13:57
    Raggiunsi il ragazzo e gli dissi: "Signore,
  • 13:57 - 13:59
    so che è molto strano, ma
  • 13:59 - 14:02
    cosa stava pensando di me
  • 14:02 - 14:04
    prima che le dicessi che soffro di Tourette?"
  • 14:04 - 14:07
    "Che cosa le passava per la testa?" Lui rispose:
  • 14:07 - 14:10
    "Onestamente? Ho solo pensato che ti stessi divertendo di brutto."
  • 14:10 - 14:15
    (Risate)
  • 14:15 - 14:17
    Ok. Latro, ballo,
  • 14:17 - 14:20
    non so che razza di festa sia.
  • 14:20 - 14:24
    Dissi: "Beh' e quando ho iniziato a sbattere i denti?"
  • 14:24 - 14:27
    Continuò: "Oh, sì, mi è sembrato strano.
  • 14:27 - 14:30
    (Risate)
  • 14:30 - 14:33
    Ok. bene. Un po' di onestà. E dissi:
  • 14:33 - 14:37
    "Signore, il motivo per cui gliel'ho chiesto è che quello che ha fatto è stato bellissimo.
  • 14:37 - 14:39
    Non importa cosa ha pensato di me,
  • 14:39 - 14:41
    non importa quali supposizioni ha fatto su di me,
  • 14:41 - 14:42
    non importa che giudizi ha espresso su di me
  • 14:42 - 14:45
    prima e dopo averle detto che avevo la Tourette,
  • 14:45 - 14:48
    mi ha fatto vivere la mia vita. Lei lascia vivere."
  • 14:48 - 14:51
    E gli ho raccontato dei miei discorsi e del mio messaggio.
  • 14:51 - 14:52
    E alla fine gli domandai a bruciapelo:
  • 14:52 - 14:55
    "Signore, perché lei è così?"
  • 14:55 - 14:57
    E lui: "Mi fa sorridere che tu mi faccia questa domanda, Mark"
  • 14:57 - 14:59
    E vorrei far notare che si chiamava Jay, nome corto,
  • 14:59 - 15:02
    conversazione lunga.
    (Risate)
  • 15:02 - 15:04
    E lui: "Mark, quando avevo 16 anni,
  • 15:04 - 15:07
    ero seduto nell'ultima fila di un autobus a New York
  • 15:07 - 15:09
    e davanti c'era un bambino
  • 15:09 - 15:11
    che gridava e dava fastidio."
  • 15:11 - 15:13
    Sapete come sono i bambini che gridano e danno fastidio.
  • 15:13 - 15:17
    Disse: "Quel bambino era assolutamente fuori controllo
  • 15:17 - 15:20
    e a peggiorare le cose
  • 15:20 - 15:22
    sembrava fosse seduto accanto a suo padre."
  • 15:22 - 15:24
    Jay era quindi seduto in fondo al bus che pensava:
  • 15:24 - 15:28
    "Oh mio Dio, perché questo bambino non sta zitto?"
  • 15:28 - 15:30
    E Jay mi disse che c'era una donna seduta accanto a lui.
  • 15:30 - 15:32
    E questa donna gli disse:
  • 15:32 - 15:36
    "Se quello fosse mio figlio, gliela farei vedere."
  • 15:36 - 15:39
    E mentre stavano discutendo di quanto fosse fastidioso quel bambino,
  • 15:39 - 15:41
    un altro estraneo sull'autobus si alzò
  • 15:41 - 15:43
    e si avvicinò al bambino e a suo padre.
  • 15:43 - 15:45
    E l'estraneo disse al padre:
  • 15:45 - 15:49
    "Potrebbe per favore tenere a bada suo figlio?"
  • 15:49 - 15:52
    che era quello che pensavamo tutti in fondo al pullman.
  • 15:52 - 15:57
    E Jay mi disse che il padre si girò verso l'estraneo e gli disse:
  • 15:57 - 16:02
    "Sua madre è appena morta, torniamo dal suo funerale".
  • 16:02 - 16:06
    E Jay mi disse: "Mark, in quel preciso istante
  • 16:06 - 16:10
    ho capito di non sapere nulla degli altri.
  • 16:10 - 16:11
    Non so cosa pensano le persone,
  • 16:11 - 16:14
    non so cosa facciano,
  • 16:14 - 16:16
    voglio solo lasciarle vivere.
  • 16:16 - 16:20
    In altre parole, voglio vivere e lasciar vivere."
  • 16:20 - 16:23
    Ragazzi, vorrei che tornaste a stamattina,
  • 16:23 - 16:24
    al momento in cui vi siete svegliati e vi siete alzati dal letto
  • 16:24 - 16:27
    e voglio che pensiate a una sfida
  • 16:27 - 16:30
    che sapevate che oggi avreste dovuto affrontare.
  • 16:30 - 16:33
    Qualsiasi tipo di sfida, una lotta, un'insicurezza.
  • 16:33 - 16:35
    Qualcosa con cui vi sareste confrontati.
  • 16:35 - 16:37
    E si può trattare di una cosa molto piccola o
  • 16:37 - 16:38
    molto grande,
  • 16:38 - 16:41
    può essere evidente come la mia Tourette
  • 16:41 - 16:44
    o forse, nessuno in questo mondo
  • 16:44 - 16:47
    sa che la state affrontando.
  • 16:47 - 16:49
    Tutti avete in mente qualcosa?
  • 16:49 - 16:52
    E adesso voglio che pensiate:
  • 16:52 - 16:56
    come quella sfida condiziona il vostro comportamento.
  • 16:56 - 16:58
    Ecco cosa intendo:
  • 16:58 - 17:01
    Come questa sfida e confrontarsi con essa
  • 17:01 - 17:04
    influenza il modo in cui vi comportate e agite
  • 17:04 - 17:07
    e altera potenzialmente il modo in cui la gente vi percepisce.
  • 17:07 - 17:09
    Per esempio, io sulla schiena ho dei brufoli.
  • 17:09 - 17:11
    Li ho sempre avuti. Li odio.
  • 17:11 - 17:12
    E a volte, quando sono in una stanza con degli amici
  • 17:12 - 17:14
    e sono senza maglietta e devo camminare davanti a loro,
  • 17:14 - 17:17
    cambio completamente direzione
  • 17:17 - 17:19
    in modo che loro non possano vedere la mia schiena
  • 17:19 - 17:21
    perché la cosa mi mette molto a disagio.
  • 17:21 - 17:24
    Come la vostra sfida influenza il vostro comportamento?
  • 17:24 - 17:27
    Vorrei che deste un breve sguardo a qualcuno
  • 17:27 - 17:31
    in questa sala che non conoscete. Un breve sguardo.
  • 17:31 - 17:33
    Può anche essere imbarazzante.
  • 17:33 - 17:36
    (Risate)
  • 17:38 - 17:40
    E ora vorrei che deste un veloce sguardo
  • 17:40 - 17:41
    a qualcuno in questa sala che conoscete.
  • 17:41 - 17:43
    E se non conoscete nessuno potete guardare me.
  • 17:43 - 17:45
    Mi conoscete abbastanza bene a questo punto.
  • 17:45 - 17:49
    (Risate)
  • 17:49 - 17:52
    Vi chiedo di fare questa cosa perché...
  • 17:52 - 17:56
    Vi siete mai davvero fermati
  • 17:56 - 17:58
    anche solo un momento a pensare
  • 17:58 - 18:00
    all'estraneo nel negozio di alimentari,
  • 18:00 - 18:02
    al vostro compagno di classe,
  • 18:02 - 18:03
    e addirittura al vostro migliore amico.
  • 18:03 - 18:05
    Avete mai pensato
  • 18:05 - 18:07
    quali sfide stanno affrontando
  • 18:07 - 18:10
    che stanno potenzialmente influenzando il loro comportamento
  • 18:10 - 18:13
    e atlerando il modo in cui voi li percepite?
  • 18:13 - 18:14
    Quando pensate alla vostra vita,
  • 18:14 - 18:16
    che sia quella qui alla Hewitt School
  • 18:16 - 18:17
    o quella che vivete al lavoro, ovunque voi siate.
  • 18:17 - 18:19
    Avete pensato al fatto che magari qualcuno
  • 18:19 - 18:21
    è ingrassato perché sta facendo delle cure
  • 18:21 - 18:24
    che causano l'aumento di peso?
  • 18:24 - 18:25
    O che qualcuno si comporta in modo sgarbato con voi
  • 18:25 - 18:28
    non perché ce l'ha con voi.
  • 18:28 - 18:30
    È solo perché la sera prima i suoi genitori hanno divorziato
  • 18:30 - 18:32
    o soffre d'ansia,
  • 18:32 - 18:35
    soffre di disturbi alimentari, per la sua sessualità, o forse
  • 18:35 - 18:37
    scoprite che quella persona
  • 18:37 - 18:41
    ha avuto un momento no in una giornata positiva.
  • 18:41 - 18:43
    Perciò, la prossima volta che state per trasformare
  • 18:43 - 18:45
    le vostre supposizioni in azioni
  • 18:45 - 18:48
    che possono avere un effetto negativo sulla vita di qualcun altro,
  • 18:48 - 18:49
    sparlando di qualcuno,
  • 18:49 - 18:51
    umiliando qualcuno,
  • 18:51 - 18:53
    scegliendo di non essere amico di qualcuno.
  • 18:53 - 18:55
    Prima di farlo, vi incoraggio a fermarvi
  • 18:55 - 18:57
    e pensare a questo:
  • 18:57 - 19:00
    "Sapete davvero cosa sta accadendo nella vita di quella persona?
  • 19:00 - 19:04
    Sapete davvero perché quella persona ha tanti tic?"
  • 19:04 - 19:06
    Penso che la risposta sia no.
  • 19:06 - 19:09
    E spero che questo faccia scattare qualcosa dentro di noi che dice:
  • 19:09 - 19:12
    "Vivrò la mia vita e lascerò che gli altri vivano la loro.
  • 19:12 - 19:13
    Vivrò e li lascerò vivere."
  • 19:13 - 19:16
    E concludo con una citazione di Platone.
  • 19:16 - 19:18
    Penso che esprima l'essenza del mio discorso.
  • 19:18 - 19:20
    E dice così:
  • 19:20 - 19:23
    "Sii più gentile del dovuto.
  • 19:23 - 19:25
    Tutti combattono la loro personale battaglia
  • 19:25 - 19:28
    di cui tu non sai nulla."
  • 19:28 - 19:29
    Grazie mille TEDx@Hewitt!
  • 19:29 - 19:32
    (Acclamazioni)
    (Applausi)
Title:
Vivere con la Sindrome di Tourette - Marc Elliot - TEDxYouth@Hewitt
Description:

Nella sua presentazione, 'Cosa ti causa i tic?', Marc Elliot parte dalla propria esperienza personale di non sentirsi a proprio agio con gli altri per discutere di temi fondamentali legati alla tolleranza.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
19:34
  • Nella parte del ristorante ho corretto i tempi verbali per renderli tutti simili.
    Ho corretto le virgolette, non perché fossero sbagliate, ma perché talvolta si confondevano quando contenute l'una dentro l'altra.

Italian subtitles

Revisions

  • Revision 5 Edited (legacy editor)
    Anna Cristiana Minoli