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Sarah-Jayne Blakemore: I meccanismi misteriosi del cervello adolescente.

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    Quindici anni fa, si pensava
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    che la maggior parte dello sviluppo del cervello
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    avvennisse nei primi anni della nostra vita.
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    All'epoca, 15 anni fa, non eravamo in grado
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    di guardare all'interno del cervello umano
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    seguendone lo sviluppo per tutta la durata della vita.
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    Negli ultimi dieci anni circa, soprattutto grazie
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    alle tecnologie di scanning del cervello,
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    come la risonanza magnetica, detta anche MRI,
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    i neuroscienziati hanno cominciato a guardare all'interno
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    del cervello umano di tutte le età, riuscendo a seguirne i cambiamenti
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    all'interno della sua struttura e delle sue funzioni,
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    così possiamo usare le risonanze per fare delle istantanee,
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    delle foto, con una risoluzione molto alta dell'interno
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    del cervello, potendo così chiederci cose tipo,
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    quanta materia grigia contiene il cervello,
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    e quanto questa cambia con l'età?
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    Usiamo anche la risonanza magnetica funzionale, chiamata FMRI,
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    per fare dei video, dei filmati, sull'attività cerebrale
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    dei pazienti mentre sono impegnati a svolgere dei compiti
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    come ad esempio pensare, sentire, o percepire qualcosa.
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    Molti laboratori in tutto il mondo si sono interessati a questo tipo
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    di ricerca, e adesso disponiamo di un'immagine ricca
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    e dettagliata di come il cervello si sviluppa,
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    e quest'immagine ha cambiato in modo radicale il modo
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    di pensare allo sviluppo cerebrale
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    rivelando che non si ferma nella prima infanzia,
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    ma anzi, il cervello continua a svilupparsi
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    per tutta l'adolescenza e durante i 20 e i 30 anni di età.
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    Quindi l'adolescenza viene definita come quel periodo di vita che comincia
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    col cambiamento biologico, ormonale e fisico della pubertà,
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    e termina nell'età in cui un individuo raggiunge
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    un ruolo stabile ed indipendente nella società.
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    (Risate)
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    Può durare molto quindi. (Risate)
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    Una delle regioni del cervello che cambia in modo più radicale
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    durante l'adolescenza è chiamata corteccia prefrontale.
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    Questo qui è un modello di cervello umano,
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    e questa è la corteccia prefrontale, qui davanti.
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    La corteccia prefrontale è una parte interessante del cervello.
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    E' proporzionalmente molto più grande nell'uomo rispetto
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    alle altre specie, e si occupa di una serie
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    di funzioni cognitive di alto livello, cose tipo prendere decisioni,
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    organizzarsi su cosa fare domani,
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    o tra una settimana, un anno;
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    inibisce atteggiamenti inappropriati, in modo da evitare di dire
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    cose sgarbate o fare cose veramente stupide.
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    Si occupa anche dell'interazione sociale,
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    di capire le altre persone e dell'autoconsapevolezza.
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    Quindi gli studi di imaging a risonanza magnetica, che osservano lo sviluppo di questa regione,
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    hanno mostrato che il cervello subisce un cambiamento notevole
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    durante il periodo dell'adolescenza.
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    Osserviamo per esempio la quantità di materia grigia
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    dai 4 ai 22 anni: la materia grigia
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    aumenta durante l'infanzia, come potete vedere
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    in questo grafico, e il suo apice si manifesta all'inizio dell'adolescenza.
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    Le frecce indicano l'apice della quantità di materia grigia
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    nella corteccia prefrontale.Potete vedere che quell'apice si manifesta
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    un paio di anni dopo nei ragazzi rispetto alle ragazze,
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    e ciò avviene forse perchè i ragazzi attraversano la pubertà mediamente
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    un paio di anni dopo rispetto alle ragazze,
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    e poi, durante l'adolescenza, vi è un declino significativo
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    di materia grigia nella corteccia prefrontale.
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    Ora, ciò potrebbe sembrare brutto, ma questo è
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    veramente un processo di sviluppo importante, perchè
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    la materia grigia contiene dei corpi cellulari e delle connessioni
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    tra le cellule, cosiddette sinapsi, e questa riduzione di
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    materia grigia nella corteccia cerebrale
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    corrisponde ad una riduzione sinaptica,
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    all'eliminazione di sinapsi superflue.
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    Tutto questo è un processo molto importante. Un po' perchè dipende
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    dall'ambiente di cui fanno parte gli uomini e gli animali,
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    ma anche perchè dipende dal fatto che le sinapsi che vengono usate sono rinforzate,
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    mentre quelle che non vengono usate
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    in quell'ambiente particolare, vengono eliminate.
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    E' un po' come quando si pota un rosaio.
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    Si tagliano via i rami più deboli in modo che
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    quelli che rimangono, i rami importanti, possano crescere più forti,
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    e questo processo, che mette a punto efficacemente il tessuto del cervello
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    secondo l'ambiente delle specie,
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    avviene nella corteccia prefrontale e in altre regioni del cervello
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    durante il periodo adolescenziale dell'uomo.
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    Un altro metodo di indagine che usiamo per seguire i cambiamenti
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    del cervello di un adolescente, è quello della risonanza magnetica funzionale
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    che osserva i cambiamenti dell'attività cerebrale durante il corso degli anni.
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    Vi farò un esempio preso dal mio laboratorio.
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    Nel mio laboratorio ci occupiamo del 'cervello sociale', che è
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    quella rete di regioni cerebrali che usiamo per capire
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    le altre persone e per interagire con loro.
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    Mi piacerebbe mostrarvi una foto di una partita di calcio
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    per illustrarvi due aspetti che vi faranno capire come funziona il cervello.
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    Allora, questa è una partita di calcio. (Risate)
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    Michael Owen ha appena sbagliato un goal, ed è
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    a terra, e il primo aspetto del cervello sociale,
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    che questa foto mostra simpaticamente, è che le
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    reazioni emotive e sociali sono automatiche,
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    così in una frazione di secondo dall'errore di Michael Owen,
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    tutti si mettono a fare la stessa cosa con le braccia
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    e la stessa cosa con la faccia, anche Michael Owen
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    che si lascia andare sull'erba, fa la stessa cosa
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    con le braccia, e probabilmente assume la stessa
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    espressione, mentre le uniche persone che non lo fanno
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    sono quelli in giallo là dietro - (Risate) -
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    credo che siano nella parte sbagliata dello stadio,
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    assumendo un altro tipo di risposta emotiva
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    che riconosciamo tutti istintivamente. Questo è il secondo aspetto
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    del cervello sociale che questa foto illustra molto bene:
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    quanto siamo bravi a leggere gli atteggiamenti degli altri,
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    le loro azioni, i loro gesti, le loro espressioni facciali,
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    in termini di emozioni e stato mentale.
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    Così non c'è bisogno che chiediate a nessuno.
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    Riuscite a farvi un'idea di come si sentono
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    e cosa pensano in questo preciso momento.
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    Ed è quindi di questo che siamo interessati al mio laboratorio.
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    portiamo sia adolescenti che adulti in laboratorio
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    per far loro una scansione al cervello, dando loro qualche compito da svolegere
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    come ad esempio pensare ad altre persone, alle loro menti,
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    al loro stato mentale, le loro emozioni, e uno dei risultati
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    che è emerso diverse volte ormai, così come lo hanno notato altri laboratori
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    sparsi nel mondo, riguarda una parte della corteccia prefrontale, chiamata
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    corteccia prefrontale intermedia, che è quella blu
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    e si trova in mezzo alla corteccia prefrontale
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    nella linea mediana della vostra testa.
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    Questa regione è più attiva negli adolescenti, quando prendono
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    decisioni sociali e pensano ad altre persone,
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    piuttosto che negli adulti, e questa è in realtà una meta analisi
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    di nove studi diversi di quest'area dei laboratori
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    di tutto il mondo, e tutti mostrano la stessa cosa, ossia che le attività
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    della corteccia prefrontale intermedia diminuiscono
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    durante il periodo dell'adolescenza.
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    E noi crediamo che ciò accada perchè gli adolescenti e gli adulti
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    usano un approccio mentale diverso, una stategia
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    cognitiva diversa, per prendere decisioni,
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    e uno dei modi per capirlo è compiere studi comportamentali
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    attraverso i quali portiamo la gente nel laboratorio assegnandole
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    alcuni obbiettivi comportamentali, e vi mostrerò
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    un altro esempio del tipo di compito che usiamo nel mio laboratorio.
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    Immaginate di prendere parte ad uno dei nostri
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    esperimenti. Arrivate al laboratorio,
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    vedete questo compito computerizzato.
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    In questa immagine vedete una serie di ripiani.
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    Ora, ci sono degli oggetti su questi ripiani, su alcuni di loro,
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    e noterete che c'è un ragazzo in piedi dietro a questi
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    ripiani, e ci sono alcuni oggetti che non riesce a vedere.
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    Sono nascosti, dal suo punto di vista, da una specie di
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    pezzo di legno grigio.
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    Questi sono gli stessi ripiani dal suo punto di vista.
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    Notate che ci sono solo alcuni oggetti che lui riesce a vedere,
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    mentre voi riuscite a vederne molti di più.
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    Il vostro compito è quello di muovere gli oggetti.
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    Il direttore, che sta dietro allo scaffale,
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    vi guiderà nello spostamento degli oggetti,
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    ma sappiate che lui non vi chiederà di muovere oggetti
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    che non riesce a vedere. Tutto questo introduce una condizione
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    molto interessante, in cui vi è una specie di conflitto
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    tra la vostra prospettiva e quella del direttore.
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    Quindi immaginate che vi dica di muovere a sinistra il camion più in alto.
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    Ci sono tre camion, e istintivamente voi
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    penserete a quello bianco, perchè è quello che si trova più in alto
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    secondo la vostra prospettiva, però dovete ricordare che
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    lui non riesce a vedere quel camion, quindi si tratterà
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    di spostare quello blu, che è quello che sta più in alto
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    secondo la sua prospettiva. Che ci crediate o meno,
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    gli adulti normali, in salute, e intelligenti come voi, commettono errori
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    circa il 50% delle volte in prove come questa.
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    Spostano quello bianco invece di quello blu.
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    Quindi noi facciamo fare questa prova sia agli adulti che agli adolescenti,
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    ma con una condizione diversa
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    per cui non vi è nessun direttore, diamo solo una regola da rispettare.
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    Diciamo loro: ''ok, faremo la stessa cosa,
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    ma questa volta senza alcun direttore. Dovete
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    ignorare gli oggetti sullo sfondo grigio.''
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    Si tratta esattamente della stessa condizione,
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    solo che in questo caso devono ricordarsi solo
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    di applicare questa regola piuttosto arbitrairia, mentre
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    nel caso del direttore, devono ricordarsi
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    di tenere presente la prospettiva del direttore
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    per riuscire a guidare il loro comportamento durante la prova.
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    Bene, vi mostrerò la percentuale degli errori
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    in un un ampio studio sullo sviluppo che abbiamo fatto,
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    che riguarda soggetti dall'età di 7 anni finò all'età adulta.
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    e potrete notare la percentuale di errori
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    nell'età adulta, con entrambe le condizioni.
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    Quella grigia è la condizione del direttore, e vedete
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    che i nostri intelligenti adulti commettono un errore il 50% delle volte,
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    mentre commettono molti meno errori
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    quando il direttore non è presente, ossia quando devono
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    ricordarsi della regola di ignorare gli oggetti su sfondo grigio.
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    Con l'età, queste due condizioni si sviluppano
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    esattamente nella stessa maniera. Tra la fine della giovinezza
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    e la metà dell'adolescenza, vi è un miglioramento,
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    una riduzione di errori in altre parole, in entrambe le prove,
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    con entrambe le condizioni.
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    Ma quando paragonate gli ultimi due gruppi,
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    quello dei giovani adolescenti e quello degli adulti,
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    le cose si fanno interessanti, perchè lì non continuano
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    i miglioramenti nella condizione in cui manca il direttore.
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    In altre parole, tutto ciò che serve per
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    ricordare la regola e applicarla, sembra essere pienamente sviluppato
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    già verso la metà dell'adolescenza, mentre invece,
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    se guardate le ultime due barre grigie, c'è ancora
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    un miglioramento significativo nella condizione in cui il direttore è presente
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    tra la metà dell'adolescenza e l'età adulta, e ciò
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    significa che l'abilità di prendere in considerazione la prospettiva
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    di qualcun altro per guidare un comportamento in corso,
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    che comunque è qualcosa che facciamo continuamente nella vita di tutti i giorni,
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    è ancora in fase di sviluppo nella tarda adolescenza.
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    Quindi se avete un figlio o una figlia adolescente e
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    pensate a volte che abbia dei problemi a capire la prospettiva degli altri,
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    avete ragione, ce li hanno. E il motivo è questo.
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    A volte ridiamo degli adolescenti.
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    Li prendiamo in giro, a volte addirittura vengono demonizzati dai media
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    per il loro tipico atteggiamento da adolescenti. Si prendono dei rischi,
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    a volte sono lunatici, e si sentono molto a disagio.
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    Ho un aneddoto molto simpatico che mi ha raccontato un amico.
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    La più grande differenza che ha notato
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    nelle sue figlie adolescenti, prima e dopo la pubertà,
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    è stato il livello di imbarazzo di fronte a lui.
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    Ha detto che, "Prima della pubertà, se le mie figlie
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    litigavano in un negozio, io dicevo: hey,
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    se la smettete vi canto la vostra canzone preferita".
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    E loro subito smettevano di litigare, mentre lui cantava
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    quella canzone. Dopo la pubertà è diventata una minaccia.
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    (Risate)
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    Solo l'idea del loro padre che cantava in pubblico
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    era abbastanza per farle comportare bene.
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    Spesso la gente si chiede
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    se l'adolescenza sia una sorta di fenomeno recente,
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    una cosa inventata in occidente negli ultimi tempi.
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    In realtà, probabilmente la risposta è no. Nella storia, troviamo un sacco
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    di descrizioni dell'adolescenza che sembrano essere
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    molto simili alle descrizioni che usiamo oggi.
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    C'è una citazione famosa di Shakespeare, tratta da "Il Racconto d'inverno"
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    in cui descrive l'adolescenza in questo modo:
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    Vorrei che non ci fosse età di mezzo fra i dieci
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    e i ventitré anni o che la gioventù dormisse tutto questo intervallo;
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    poiché non c'è nulla in cotesto tempo se non ingravidare ragazze
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    vilipendere gli anziani, rubare e darsi legnate". (Risate)
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    Poi, continua dicendo, "Dopo aver detto ciò, verrebbe mai in mente a qualcuno,
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    tranne a queste teste calde tra i 19 e 22 anni,
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    di "andare a caccia" con questo tempo?" (Risate)
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    Quindi, quasi 400 anni fa, Shakespeare descrisse
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    gli adolescenti in una maniera molto simile a quella con cui
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    li descriviamo oggi, però oggi noi cerchiamo di capire
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    il loro comportamente analizzando i cambiamenti
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    che avvengono nel loro cervello.
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    Quindi, per esempio, prendiamo il dover correre dei rischi. Sappiamo che gli adolescenti
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    hanno una tendenza a correre dei rischi. E' vero.
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    Corrono più rischi loro dei bambini o degli adulti,
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    è sono particolarmente soggetti a correre questi rischi
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    quando sono in compagnia dei loro amici. Compiono uno sforzo importante
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    per diventare indipendenti dai genitori
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    e per impressionare gli amici durante l'adolescenza.
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    Ma adesso cerchiamo di capire ciò in termini di
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    sviluppo di una parte del loro cervello chiamata sistema limbico,
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    vi mostrerò il sistema limbico, quello in rosso,
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    nella slide dietro di me, e anche su questo cervello.
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    Il sistema limbico si trova in fondo al nostro cervello,
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    e riguarda cose come il processo emotivo e
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    quello di ricompensa. E' quello che vi dà quel senso di ricompensa
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    quando fate cose divertenti, incluse delle prove rischiose.
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    Vi fa godere del rischio.
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    E questa regione, quella all'interno del sistema limbico,
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    si è scoperta essere ipersensibile alla sensazione di
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    ricompensa del correre rischi negli adolescenti rispetto a quella degli adulti,
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    e nello stesso periodo, la corteccia prefrontale,
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    che è quella blu in questa slide,
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    e che ci impedisce di correre dei rischi eccessivi,
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    è ancora molto sviluppata negli adolescenti.
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    La ricerca sul cervello ha dimostrato che un cervello adolescente
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    subisce uno sviluppo piuttosto profondo,
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    e questo ha delle conseguenze sull'educazione, la riabilitazione
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    e l'intervento. L'ambiente, incluso quello dell'educazione,
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    può dare e dà forma al cervello adolescenziale in via di sviluppo,
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    e tuttavia è solo recentemente che abbiamo
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    sistematicamente educato gli adolescenti dell'Occidente.
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    Tutti e quattro i miei bisnonni, per esempio, hanno abbandonato la scuola
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    nella loro prima adolescenza. Non avevano scelta.
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    E questo succede ancora a molti adolescenti
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    nel mondo oggi. Il 40% degli adolescenti
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    non ha accesso alla scuola secondaria.
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    Eppure questo è un periodo della vita in cui il cervello è
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    particolarmente adattabile e malleabile.
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    E' un'opportunità fantastica per imparare ed essere creativi.
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    Quello che a volte viene visto come un problema
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    con gli adolescenti - lo spiccato gusto per il rischio, lo scarso controllo
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    degli impulsi, l'imbarazzo - non dovrebbe essere biasimato.
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    Riflette, anzi, i cambiamenti nel cervello che forniscono
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    un'ottima opportunità nell'educazione
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    e nello sviluppo sociale. Grazie. (Applauso)
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    (Applauso)
Title:
Sarah-Jayne Blakemore: I meccanismi misteriosi del cervello adolescente.
Speaker:
Sarah-Jayne Blakemore
Description:

Perchè i giovani sembrano essere più impulsivi, meno consapevoli di sé stessi dei grandi? Sarah-Jayne Blakemore, neuroscienziata cognitiva, paragona la corteccia prefrontale degli adolescenti con quella degli adulti, per dimostrare quanto gli atteggiamenti tipici dei giovani siano causati dalla crescita e dallo sviluppo del cervello.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:26

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