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Il razzismo ha un costo per tutti

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    Sono una secchiona di politiche pubbliche.
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    Ricerco dati che indicano problemi
    nell'economia americana,
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    come la crescita
    del debito delle famiglie,
  • 0:11 - 0:13
    il calo dei salari e dei servizi
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    e il deficit delle entrate pubbliche.
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    E provo a individuare soluzioni
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    atte a migliorare la nostra economia
    per un numero maggiore di persone.
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    A me esaltano la politica fiscale
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    e gli investimenti sulle infrastrutture,
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    e mi entusiasma molto
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    un regime normativo
    progettato con eleganza.
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    (Risate)
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    Questo era uno degli argomenti
    di cui stavo parlando
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    durante uno show televisivo
    con chiamate in diretta, nell'agosto 2016.
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    Il programma era quasi a metà
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    quando chiamò un uomo,
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    si identificò come Gary
    dalla Carolina del Nord
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    e disse:
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    "Sono un uomo bianco
    e ho tantissimi pregiudizi.”
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    E poi iniziò a elencare i suoi pregiudizi,
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    parlando di uomini di colore, gang,
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    droghe e crimini.
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    Poi disse qualcosa
    che non dimenticherò mai.
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    Disse: "Ma voglio cambiare.
  • 1:16 - 1:21
    E voglio sapere cosa posso fare
    per diventare un americano migliore.”
  • 1:23 - 1:26
    Ora ricordate, la mia carriera
    si basa sulla politica economica,
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    cioè concretamente di dollari e centesimi,
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    non pensieri personali e sentimenti.
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    Ma quando ho aperto bocca
    per rispondere a quest'uomo in diretta TV,
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    sono venute fuori
    le parole più sorprendenti.
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    Dissi:
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    "Grazie."
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    L'ho ringraziato per aver ammesso
    i suoi pregiudizi,
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    per voler cambiare e per sapere
    che, in qualche modo,
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    questo lo avrebbe reso
    un americano migliore.
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    Lo scambio tra me e Gary
    è diventato virale.
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    È stato visto più di otto milioni di volte
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    ispirando ondate di commenti sui social
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    e copertura giornalistica.
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    Penso che le persone fossero sorprese
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    che una donna nera
    mostrasse tanta compassione
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    per un uomo bianco prevenuto,
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    ed erano sorprese che un uomo bianco
    ammettesse i suoi pregiudizi
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    sulla rete televisiva nazionale.
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    Poco tempo dopo il nostro momento virale,
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    ci siamo incontrati di persona.
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    Disse di aver seguito il mio consiglio.
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    Disse di essersi sentito come se qualcuno
    avesse tolto la polvere da una finestra
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    permettendo alla luce di entrare.
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    Nel corso degli anni,
    io e Gary siamo diventati amici.
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    Gary vi direbbe che gli ho insegnato molto
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    sul razzismo sistemico
    e le politiche pubbliche in America.
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    Ma anche io ho imparato molto da Gary.
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    E la più grande lezione per me
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    è stata che i pregiudizi di Gary
    lo facevano soffrire:
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    paura, ansia e isolamento.
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    Mi hanno fatto ripensare
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    ai molti problemi economici
    che ho studiato
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    per tutta la mia carriera.
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    Mi chiedevo,
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    è possibile che il razzismo
    nella nostra società
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    si sia ritorto contro
    quelle stesse persone
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    che avrebbero dovuto
    beneficiare di quel privilegio?
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    Spinta da questa domanda,
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    ho passato gli ultimi anni
    a viaggiare per il Paese,
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    facendo ricerca e scrivendo un libro.
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    Le mie conclusioni?
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    Il razzismo porta
    a una cattiva politica.
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    Sta peggiorando la nostra economia.
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    E non solo in modi svantaggiosi
    per le persone di colore.
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    Sembra che non sia un gioco a somma zero.
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    Il razzismo è negativo
    anche per le persone bianche.
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    Prendete, per esempio,
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    il mancato investimento dell'America
    in beni pubblici,
  • 4:02 - 4:05
    le cose di cui tutti abbiamo bisogno,
    che condividiamo:
  • 4:05 - 4:08
    le nostre scuole, le strade e i ponti.
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    Queste infrastrutture
    ottengono la sufficienza
  • 4:10 - 4:13
    dalla Società Americana
    di Ingegneria Civile,
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    e inoltre, investiamo meno pro capite
    di quasi ogni altra nazione sviluppata.
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    Ma non è sempre stato così.
  • 4:20 - 4:22
    Sono stata a Montgomery, in Alabama
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    e lì ho visto come il razzismo
    può distruggere un bene pubblico
  • 4:27 - 4:29
    e la volontà pubblica di sostenerlo.
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    Negli anni '30 e '40,
  • 4:32 - 4:36
    c'è stato un boom di costruzioni
    di beni pubblici in tutti gli Stati Uniti
  • 4:36 - 4:39
    finanziato con i soldi delle tasse,
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    e che a Montgomery, in Alabama,
    includeva la piscina di Oak Park,
  • 4:43 - 4:46
    la più grande nel raggio di chilometri.
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    Sapete, a quei tempi le persone
    non avevano l'aria condizionata
  • 4:49 - 4:53
    e trascorrevano gli afosi giorni estivi
  • 4:53 - 4:57
    in un continuo alternarsi
    di abbronzatura, schizzi d'acqua
  • 4:57 - 5:00
    e una rinfrescata
    sotto una cornice di alberi vicina.
  • 5:01 - 5:03
    Era il punto d'incontro per la città.
  • 5:04 - 5:07
    Peccato che la piscina di Oak Park,
  • 5:07 - 5:10
    sebbene finanziata
    da tutti i cittadini di Montgomery,
  • 5:10 - 5:12
    era solo per bianchi.
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    Quando finalmente la Corte Federale
    lo ha giudicato incostituzionale,
  • 5:17 - 5:20
    la reazione del comitato
    della città è stata rapida.
  • 5:20 - 5:25
    A partire dal primo gennaio 1959,
  • 5:25 - 5:29
    ha deciso di prosciugare
    la piscina pubblica,
  • 5:30 - 5:32
    piuttosto che lasciar nuotare
    le famiglie afroamericane.
  • 5:37 - 5:40
    La distruzione di beni pubblici
  • 5:40 - 5:43
    è stata replicata in tutto il Paese,
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    in città, non solo al sud.
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    Le città hanno chiuso i parchi pubblici,
    le piscine e le scuole,
  • 5:49 - 5:52
    tutto in risposta
    agli ordini di desegregazione
  • 5:52 - 5:54
    nel corso di tutti gli anni '60.
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    A Montgomey, hanno chiuso
    l'intero Dipartimento per i Parchi
  • 5:58 - 5:59
    per un decennio.
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    Hanno chiuso i centri di ricreazione,
  • 6:01 - 6:04
    hanno persino venduto
    gli animali dello zoo.
  • 6:07 - 6:11
    Oggi si può camminare
    per i campi di Oak Park, come ho fatto io,
  • 6:11 - 6:13
    ma pochissime persone lo fanno.
  • 6:14 - 6:16
    Non hanno mai ricostruito la piscina.
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    Il razzismo ha conseguenze per tutti.
  • 6:23 - 6:27
    Ricordo di aver avuto lo stesso pensiero
    il 15 settembre del 2008,
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    quando ho appreso la notizia
    che la Lehman Brothers stava fallendo.
  • 6:31 - 6:33
    La Lehman si è esaurita,
  • 6:33 - 6:37
    come sarebbe successo alle altre società
    finanziarie nei giorni seguenti,
  • 6:37 - 6:41
    a causa della troppa esposizione
    a uno strumento finanziario tossico
  • 6:41 - 6:44
    basato su una cosa che al contempo
    era semplice e sicura:
  • 6:44 - 6:46
    un mutuo per la casa
    a tasso fisso di 30 anni.
  • 6:47 - 6:51
    Ma i mutui al centro e alla radice
    della crisi finanziaria
  • 6:51 - 6:54
    avevano strani nuovi termini.
  • 6:54 - 6:58
    Erano stati sviluppati e lanciati
    aggressivamente sul mercato per anni
  • 6:58 - 7:02
    nelle comunità di colore
    delle classe medie,
  • 7:02 - 7:05
    come quella che ho visitato
    con uno dei proprietari di nome Glenn.
  • 7:07 - 7:09
    Glenn possedeva un casa
  • 7:09 - 7:12
    in una zona verdeggiante
    nel quartiere Mount Pleasant di Cleveland
  • 7:12 - 7:14
    da più di dieci anni.
  • 7:14 - 7:17
    Ma quando l'ho conosciuto,
    era prossimo al pignoramento.
  • 7:18 - 7:20
    Come quasi tutti i suoi vicini,
  • 7:20 - 7:21
    aveva ricevuto la visita
  • 7:21 - 7:24
    di un broker che si era proposto
    di rifinanziare il suo mutuo.
  • 7:24 - 7:29
    Ma il broker non gli aveva detto
    che si trattava di un nuovo tipo di mutuo.
  • 7:29 - 7:32
    Un mutuo con un esagerato
    tasso d’interesse,
  • 7:32 - 7:34
    una maxi rata finale
  • 7:34 - 7:38
    e una sanzione sul pagamento anticipato
    se avesse cercato di uscirne.
  • 7:39 - 7:42
    L'erronea convinzione comune
  • 7:42 - 7:44
    di allora così come di oggi,
  • 7:44 - 7:49
    è che le persone come Glenn comprino
    proprietà che non si possono permettere,
  • 7:50 - 7:53
    che loro stessi siano mutuatari a rischio.
  • 7:54 - 7:59
    Ho visto come questo stereotipo
    abbia reso difficile per i legislatori
  • 7:59 - 8:02
    vedere la crisi per come era davvero,
  • 8:02 - 8:05
    quando era ancora possibile fermarla.
  • 8:06 - 8:07
    Ma era semplicemente questo,
  • 8:07 - 8:09
    uno stereotipo.
  • 8:09 - 8:15
    La maggior parte dei mutui subprime
    andava a persone con un buon credito,
  • 8:15 - 8:16
    come Glenn.
  • 8:16 - 8:20
    Gli afroamericani e i latini
    avevano il triplo delle probabilità,
  • 8:20 - 8:22
    pur avendo un buon credito,
  • 8:22 - 8:25
    di ritrovarsi questi prestiti tossici,
    rispetto ai bianchi.
  • 8:25 - 8:27
    Il problema non era il mutuatario,
  • 8:27 - 8:29
    il problema era il prestito.
  • 8:32 - 8:34
    Dopo il collasso,
  • 8:34 - 8:39
    la maggior parte dei grandi creditori
    nazionali, da Wells Fargo a Countrywide,
  • 8:39 - 8:42
    sarebbe poi stata multata
    per discriminazione razziale.
  • 8:43 - 8:45
    Ma questa consapevolezza
    arrivò troppo tardi.
  • 8:46 - 8:49
    Questi prestiti,
    altamente redditizi per i creditori
  • 8:49 - 8:51
    ma destinati a fallire per i mutuatari,
  • 8:51 - 8:53
    si espansero oltre i confini
  • 8:53 - 8:55
    dei quartieri di colore
    come quello di Glenn,
  • 8:55 - 8:59
    nel più vasto mercato
    dei mutui per bianchi.
  • 9:01 - 9:04
    Tutte le grandi società di Wall Street
    puntarono su questi prestiti.
  • 9:04 - 9:05
    Al suo apice,
  • 9:05 - 9:09
    uno su cinque mutui della nazione
    aveva questa struttura,
  • 9:09 - 9:11
    e la crisi,
  • 9:11 - 9:15
    la crisi che io e i miei colleghi
    vedevamo avvicinarsi,
  • 9:16 - 9:18
    sarebbe costata cara a tutti noi.
  • 9:19 - 9:23
    19mila miliardi
    di perdite di ricchezza.
  • 9:25 - 9:28
    Pensioni, equità domestiche e risparmi.
  • 9:28 - 9:32
    Otto milioni di posti di lavoro svanirono.
  • 9:34 - 9:37
    Un tasso di proprietà della casa
    che non si è mai più ripreso.
  • 9:39 - 9:44
    Gli anni in cui ho combattuto invano
    per i proprietari come Glenn
  • 9:44 - 9:46
    mi hanno sempre più convinta:
  • 9:46 - 9:51
    non avremmo avuto una crisi finanziaria
    se non fosse stato per il razzismo.
  • 9:54 - 9:56
    Nel 2017, sono stata nel Mississipi,
  • 9:57 - 10:02
    dove un gruppo di operai automobilistici
    stava provando a creare un sindacato.
  • 10:02 - 10:04
    I benefici per cui stavano lottando,
  • 10:04 - 10:06
    una paga più alta,
    una migliore copertura sanitaria
  • 10:06 - 10:08
    e una vera pensione,
  • 10:08 - 10:10
    avrebbero aiutato tutti
    nello stabilimento.
  • 10:10 - 10:13
    Ma una persona dopo l'altra
    con cui ho parlato,
  • 10:13 - 10:17
    bianca, nera, favorevole al sindacato
    o contraria al sindacato,
  • 10:17 - 10:19
    faceva emergere sempre
    il fattore razziale.
  • 10:20 - 10:23
    Un uomo bianco di nome Joey
    l'ha messa in questo modo,
  • 10:23 - 10:24
    ha detto:
  • 10:24 - 10:29
    "I lavoratori bianchi pensano
    di non votare sì se i neri votano sì.
  • 10:29 - 10:32
    Se i neri sono a favore, io sono contro.”
  • 10:33 - 10:36
    Un uomo bianco di nome Chip mi ha detto:
  • 10:36 - 10:39
    "L'idea è che se sostieni i neri,
  • 10:39 - 10:41
    danneggi i bianchi."
  • 10:41 - 10:44
    È come se il mondo pensasse:
    "Se non posso io, non puoi neanche tu."
  • 10:45 - 10:48
    Il voto per il sindacato fallì.
  • 10:49 - 10:54
    Gli stipendi nella fabbrica risultano
    più bassi di quelli che hanno un sindacato
  • 10:54 - 10:57
    e le persone continuano a preoccuparsi
    dell'assicurazione sanitaria.
  • 10:58 - 11:01
    Sapete, forse è invitante
  • 11:01 - 11:04
    concentrarsi
    sull’attitudine al pregiudizio
  • 11:04 - 11:08
    degli uomini e dei lavoratori
    che ho ascoltato nel Mississippi.
  • 11:08 - 11:11
    Ma a me interessa che si assumano
    le proprie responsabilità
  • 11:11 - 11:14
    coloro che vendono idee razziste
    per il proprio profitto
  • 11:15 - 11:17
    più che coloro che sono
    così disperati da comprarle.
  • 11:19 - 11:21
    Viaggiando, ho anche scoperto posti
  • 11:21 - 11:25
    dove tutto questo
    non necessariamente accade.
  • 11:25 - 11:28
    Sono stata nel Maine,
    lo stato più bianco del Paese,
  • 11:28 - 11:29
    il più vecchio,
  • 11:29 - 11:32
    dove ogni anno
    ci sono più decessi che nascite.
  • 11:32 - 11:37
    Sono stata in un desolato
    villaggio operaio chiamato Lewiston,
  • 11:37 - 11:40
    che sta rinascendo grazie a nuove persone,
  • 11:40 - 11:43
    principalmente africani, musulmani,
  • 11:43 - 11:45
    immigrati e rifugiati.
  • 11:45 - 11:47
    Lì, ho conosciuto una donna di nome Cecile
  • 11:47 - 11:51
    i cui genitori facevano parte
    dell'ultima ondata di nuove persone
  • 11:51 - 11:52
    arrivate a Lewiston.
  • 11:52 - 11:55
    Si tratta di operai franco-canadesi
    giunti all'inizio del secolo.
  • 11:56 - 12:00
    Cecile è in pensione,
    ma ha trovato un nuovo scopo nella vita
  • 12:00 - 12:03
    invitando i rifugiati congolesi
  • 12:04 - 12:08
    a unirsi ai pensionati bianchi
    del Centro per il Patrimonio Francese.
  • 12:08 - 12:09
    (Risate)
  • 12:09 - 12:12
    Questi uomini e queste donne del Congo
  • 12:12 - 12:15
    aiutavano i pensionati
    a ricordare il francese,
  • 12:16 - 12:18
    lingua che non parlavano
    da quando erano bambini.
  • 12:20 - 12:25
    Insieme, queste due comunità
    si sono aiutate a sentirsi a casa.
  • 12:25 - 12:27
    In merito al discorso politico
  • 12:27 - 12:31
    legato al fatto che gli stranieri
    siano un male per la città,
  • 12:31 - 12:33
    un gruppo di esperti
    bipartitico ha scoperto
  • 12:33 - 12:36
    che le comunità locali di rifugiati
  • 12:36 - 12:39
    hanno generato entrate fiscali
    per 40 milioni di dollari
  • 12:39 - 12:41
    e 130 milioni di utili.
  • 12:41 - 12:43
    Ho parlato con l'amministratore comunale
  • 12:43 - 12:46
    che vantava il fatto che Lewiston
    stesse costruendo una nuova scuola,
  • 12:46 - 12:49
    quando il resto delle città
    come quella, nel Maine,
  • 12:49 - 12:51
    le stava chiudendo.
  • 12:51 - 12:56
    Sapete, ci costa così tanto
    rimanere divisi.
  • 12:56 - 12:58
    Questo gioco a somma zero
  • 12:58 - 13:01
    per cui il bene di un gruppo
    va alle spese di un altro,
  • 13:01 - 13:04
    è quello che ci ha trascinati
    in questo caos.
  • 13:04 - 13:07
    Credo sia tempo di rifiutare
    quel vecchio paradigma
  • 13:07 - 13:10
    e comprendere che i nostri destini
    sono connessi.
  • 13:11 - 13:15
    Un danno per il singolo
    è un danno per tutti.
  • 13:18 - 13:20
    Ma abbiamo una scelta.
  • 13:21 - 13:26
    Il nostro Paese è fondato sul credo
    di una gerarchia di valori umani.
  • 13:27 - 13:31
    Ma presto saremo una nazione
    con nessuna maggioranza razziale.
  • 13:32 - 13:36
    Quindi, possiamo continuare a fare finta
    di non far parte della stessa squadra.
  • 13:37 - 13:39
    Possiamo continuare
    a sabotare il nostro successo
  • 13:39 - 13:42
    e mutilare i nostri stessi giocatori.
  • 13:42 - 13:48
    Oppure possiamo lasciare che la vicinanza
    a tutta questa diversità
  • 13:48 - 13:50
    riveli la nostra umanità comune.
  • 13:51 - 13:55
    E potremo finalmente investire
    nella nostra risorsa maggiore:
  • 13:56 - 13:57
    i nostri concittadini.
  • 13:58 - 13:59
    Tutti i nostri concittadini.
  • 14:01 - 14:02
    Grazie.
  • 14:02 - 14:08
    (Applausi)
Title:
Il razzismo ha un costo per tutti
Speaker:
Heather C. McGhee
Description:

Il razzismo peggiora la nostra economia, e non solo nei modi che danneggiano le persone di colore, dice l'esperta di politiche pubbliche Heather C. McGhee.
Dalla sua ricerca e dai viaggi attraverso gli Stati Uniti, McGhee condivide allarmanti approfondimenti su come il razzismo alimenti una cattiva politica e prosciughi il nostro potenziale economico e propone un ripensamento cruciale su che cosa possiamo fare per creare una nazione più prospera per tutti.
Afferma: "Tutti i nostri destini sono connessi. Ci costa così tanto rimanere divisi."

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:21

Italian subtitles

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