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(musica ritmata)
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Grazie Skillshare,
sponsor di questo video.
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Ciao a tutti,
sono Amanda.
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Allora questo video è
il setup e plan with me
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del mio bullet journal
per aprile 2021
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Il video che vedrete è
un po' diverso
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dai miei soliti plan with me.
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In realtà parlerò quasi
come fosse un podcast
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dei miei pensieri e delle mie esperienze
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come creator asiatica,
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in particolare sulla scia
di tutto il razzismo e la violenza
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anti-asiatica.
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Quindi ecco cosa sentirete.
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Ovviamente vedrete
comunque il setup del mio
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bullet journal,
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ma non sarà come i miei soliti video
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in cui descrivo ogni tratto
di matita e ogni riquadro che disegno
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che, a questo punto,
non penso serva
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perché mi avete vista
fare il setup del mio bullet journal
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moltissime volte.
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Quindi di certo quasi tutti
a questo punto
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saprete cosa faccio.
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So che molti di voi
sosterranno me
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e questo video.
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Per cui vi ringrazio in anticipo.
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Ma, detto questo,
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cominciamo il nostro setup.
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(musica dolce)
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Bene.
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Il tema che ho scelto per
il mese di aprile
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è questa foresta di bambù
in bianco e nero
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ispirata ai dipinti ad inchiostro
tradizionali cinesi.
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L'ho scelto proprio perché
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è legato a ciò di cui
volevo parlarvi
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nel voiceover di oggi:
la mia identità asiatica e
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le mie esperienze e
-
l'aumento di violenza
e crimini contro gli asiatici.
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Quindi, solo per avvisarvi,
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prima di continuare, se non
volete sentirne parlare,
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potete mettere il video in muto.
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Ovviamente, visto il tema,
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parlerò di problematiche
abbastanza serie.
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Se non siete al corrente
di ciò che sta succedendo
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di recente, c'è stato
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un aumento nei crimini d'odio
e nella violenza contro gli asiatici
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sia in America che in Canada.
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Per fornirvi alcuni dati
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- sì, parlerò di statistiche -
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nonostante tra il 2019 e il 2020
i crimini d'odio in generale
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siano diminuiti del 7%,
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in America i crimini d'odio
rivolti in particolare
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contro gli asiatici
sono aumentati del 150%.
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E in Canada sono aumentati di
600 o 700 volte
-
nelle grandi città.
-
Questi attacchi comprendono
l'essere colpiti da sputi,
-
insultati verbalmente e fisicamente,
-
e ovviamente, come abbiamo
potuto vedere recentemente
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ad Atlanta, essere uccisi.
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Quindi ...
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sì, per buona parte è il risultato
della retorica razzista
-
dei notiziari dell'ultimo anno
riguardo la pandemia,
-
sapete, una certa persona che
la chiamava l'influenza cinese.
-
Ma penso sia importante
sottolineare che
-
è anche la rappresentazione
di una storia molto lunga
-
di razzismo verso gli asiatici
e di xenofobia presenti
-
nei paesi occidentali da secoli.
-
Il modo in cui l'occidente
parlava della Cina
-
anche prima della pandemia
-
era spesso pieno d'odio e paura.
-
E si sente sempre parlare
della minacciosa presenza
-
della Cina comunista, come se
stesse pianificando un'invasione,
-
il che ha dato vita a un'immagine
spaventosa e misteriosa
-
della Cina nella mente delle persone.
-
E ciò influenza la comunità asiatica oggi.
-
Nel corso della storia lo si può vedere
-
in modo sistematico con
l'atto di esclusione della Cina,
-
che è stato in vigore sia in Canada
che negli Stati Uniti,
-
i campi di concentramento per i giapponesi,
-
la tassa d'ingresso per i cinesi
in Canada,
-
per cui ogni persona che
immigrava dalla Cina
-
doveva pagare una tassa
per entrare nel Paese.
-
E per la cronaca, nessun
altro gruppo etnico in Canada
-
è mai stato costretto a pagare una tassa
-
in base al loro luogo di origine.
-
Non voglio riempire
tuto il voiceover
-
parlando di statistiche,
storia e cose simili,
-
perché ovviamente non è detto
che abbiate cliccato il video
-
per sentir parlare di quello.
-
Però guardate i miei video per me,
-
quello che creo, la mia arte e il mio
bullet journal
-
e la mia identità asiatica ha un
ruolo importante in queste cose.
-
Per chi non conoscesse le mie origini
-
(e sembra siate in tanti,
-
perché se cerco il mio nome
su Google, la prima cosa - una
-
delle prime cose a comparire
-
è "Amanda RachLee etnia"
-
Ad ogni modo, sono una canadese-cinese
di terza generazione.
-
Quindi i miei nonni sono nati in Cina
-
e poi sono immigrati qui in Canada.
-
Crescendo, la mia identità asiatica
mi confondeva
-
perché da un lato sono chiaramente cinese.
-
I miei genitori sono entrambi
-
cinesi, e anche il mio aspetto.
-
Ma dall'altro lato, non mi
sentivo per niente cinese.
-
Sono nata in Canada.
-
I miei genitori parlano inglese
fluentemente,
-
quindi ovviamente non ho mai
parlato cinese.
-
E sono cresciuta come qualunque
altro bambino canadese.
-
Perciò non mi sentivo per niente
legata alla mia parte cinese.
-
Anzi, ho iniziato quasi a
odiare quella parte di me,
-
cosa di cui non vado fiera,
-
e mi spezza il cuore ripensare
-
a cosa pensavo della mia stessa cultura
-
e della mia identità al tempo,
-
credo di aver avuto molto
razzismo interiorizzato.
-
Ricordo solo che desideravo di
essere bianca, perché per me
-
lo ero quasi già.
-
E so che questa cosa
-
succede a tanti figli di immigrati,
-
questo sentirsi in mezzo a due mondi
-
ma non del tutto accettati
da nessuno dei due.
-
Per me era davvero evidente
nella mia vita,
-
anche ai tempi del liceo.
-
Fortunatamente ho frequentato scuole
-
abbastanza diversificate,
-
e direi che nel mio liceo
-
C'erano un bel po' di asiatici.
-
Ero circondata da asiatici.
-
Ma anche allora, c'erano momenti
in cui mi sentivo esclusa
-
dai miei amici asiatici,
-
perché siccome io ero una canadese cinese
di terza generazione,
-
e la maggior parte di loro
di seconda,
-
molti parlavano le loro
lingue madri,
-
mentre io parlavo solo inglese.
-
In più ho scelto un percorso lavorativo
-
nell'industria creativa,
mentre tipicamente
-
sapete, gli asiatici sono associati
ai dottori,
-
agli avvocati, agli ingegneri.
-
E di certo gran parte è per
la pressione dei genitori,
-
della società, e così via.
-
Ma molte persone scherzavano dicendo
che sono un'asiatica sbiancata.
-
E ripetevo quella battuta anche io,
-
penso più per farmela scivolare addosso,
-
unirmi allo scherzo
e ridere con gli altri.
-
Ma, con senso di colpa, forse
ero addirittura orgogliosa
-
che mi chiamassero "sbiancata", o che
mi chiedessero se
-
fossi metà cinese e metà bianca.
-
E questo deriva dall'idea
che essere bianchi
-
sia la cosa migliore,
-
o qualcosa a cui aspirare.
-
E il fatto che le persone
lo vedessero in me
-
era quasi un segno di integrazione.
-
Ovviamente, pensandoci ora,
è tristissimo.
-
Vorrei conoscere il cinese ed
-
essermi impegnata di più a entrare
-
in contatto con la mia cultura crescendo.
-
Ed è una cosa su cui sto
ancora lavorando,
-
e che dovrò ancora affrontare per il
-
resto della mia vita
in quanto donna asiatica.
-
Come ho detto, mi sentivo
esclusa dai miei amici asiatici,
-
ma ovviamente non ero integrata
al 100% neanche con i non asiatici.
-
Cioè, ovviamente dato il mio
aspetto fisico,
-
sono chiaramente asiatica.
-
Ma gran parte era anche per le
micro-aggressioni
-
che affrontavo ogni giorno.
-
Se non sapete cosa sono,
-
le micro-aggressioni sono espressioni
sottili e indirette
-
di razzismo e supremazia bianca,
-
buttate lì e un po' camuffate.
-
E sono molto comuni,
-
così tanto che spesso si lasciano correre
-
o trattate come scherzi.
-
E anche se il nome contiene
la parola "micro",
-
queste piccole frasi
possono arrivare
-
ad avere grandi effetti
sulle minoranze.
-
E io, ovviamente, ho sperimentato
-
tutte le micro-aggressioni e gli scherzi,
-
dalle gente che veniva letteralmente
-
a cantarmi "Ching Chong" in faccia, alle
-
persone che si tiravano gli occhi,
-
a quelle che mi chiedevano
da dove vengo veramente.
-
Ci sono così tante micro-aggressioni
-
con cui le minoranze devono
fare i conti quotidianamente.
-
Ho addirittura trovato un paio
-
di testi accademici fantastici
-
che parlano dei temi più importanti
fra le micro-aggressioni.
-
Non li elencherò tutti,
-
ma il concetto di fondo è
-
il sentirsi un alieno
nel tuo stesso Paese.
-
E deriva dall'idea che tutti gli asiatici
-
o le persone di colore
siano nate all'estero,
-
e nella vita quotidiana questo
si concretizza nella domanda
-
che credo sia stata posta
a qualunque persona
-
di colore nella sua vita.
-
E cioè, "oh, da dove vieni?"
-
E alla fine, quando dice che
vengo dal Canada,
-
ti arriva un bel
-
"no, intendo, di dove sei veramente?"
-
E anche se la maggior parte
delle volte la persone
-
ha davvero buone intenzioni,
-
e si interessa alle tue origini,
-
il modo in cui è espresso fa sembrare
-
che io non sia davvero canadese,
-
nonostante io sia nata qui
-
e non sia mai stata in Cina in vita mia.
-
A proposito, se vi chiedete
come formulare quella domanda,
-
provate a chiedere a qualcuno
quali siano le sue
-
origini o la sua etnia,
-
invece di chiedere da dove venga.
-
Un altro tema delle
micro-aggressioni è la negazione
-
della razza in generale,
-
che si trova in frasi comuni come
-
"oh, io non vedo il colore,
-
esiste una sola razza, la razza umana".
-
E questo rinnega la cultura e le
-
esperienze di una persona di colore.
-
Non chiediamo di non vedere i colori,
-
ma di vederli e poi accettarli e prendere
-
atto che esistano.
-
Un altro esempio è quando le
persone negano
-
che l'etnia giochi un ruolo importante
nel successo delle persone.
-
L'ho sentito dire in prima persona
-
durante discussioni che ho avuto
-
riguardo le iniziative per la
diversità nelle aziende.
-
La gente dice cose come
"beh, sai, il lavoro
-
dovrebbe ottenerlo
la persona più qualificata.
-
Non dovrebbero
-
ottenerlo solo perché sono di colore"
-
o "tutti possono avere successo
in questa società
-
se si impegnano abbastanza".
-
E l'implicazione che c'è dietro è che
-
se una persona di colore ottiene il lavoro
o viene scelta,
-
ha sicuramente avuto dei
privilegi ingiusti
-
ed è stata scelta solo perché è di colore.
-
Ma insinua anche che
la controparte bianca
-
era sicuramente più adatta
o più qualificata.
-
E sminuisce i veri
ostacoli
-
che le persone di colore affrontano
nella società per avere successo.
-
Molte volte, quando mi capitavano
-
microaggressioni del genere, le ignoravo
-
o mi convincevo dicendo che non fosse
-
importante, o non valesse la penna prendersela.
-
E credo che molti asiatici siano scoraggiati dal parlare
-
di discriminazioni o problemi con cui hanno a che fare.
-
E viene da questa idea insita
-
nelle famiglie di non agitare le acque.
-
Negli anni gli immigrati asiatici hanno fatto del loro meglio
-
per integrarsi ed essere accettati in occidente,
-
anche facendo lavori che non voleva nessun altro
-
e senza creare un putiferio.
-
Ad ogni modo, questa passività si è evoluta.
-
Ed è usata anche contro di noi
-
come contro altre minoranze.
-
Ad esempio, mettere la comunità nera
-
contro quella asiatica
-
e usare gli asiatici come capri espriatori per incolpare la comunità nera
-
di non aver avuto successo nella società moderna.
-
Lo sapete, dicono che non non stai solo provando abbastanza,
-
Guardate gli asiatici, se la cavano così bene qui.
-
E questo si chiama il mito del modello minoritario.
-
C'è l'assunzione che gli asiatici abbiano alti salari
-
e abbiano avuto successo in occidente,
-
sminuendo il razzismo o gli ostacoli che hanno incontrato.
-
Tuttavia, ad esempio, in America,
-
gli asiatici hanno di fatto
il più alto divario di reddito
-
tra ricchi e poveri,
tra tutte le minoranze.
-
C'è un tasso di povertà del 12.3%
tra gli asiatici ma così sembra
-
che si stia parlando
di un unico gruppo.
-
In realtà non c'è un
solo tipo di situazione
-
asiatica e il fatto che
questa unica visione
-
venga usata contro di noi
e contro altre minoranze,
-
è terribile.
-
Un'altra cosa di cui volevo parlare
-
è la feticizzazione delle donne asiatiche,
-
a causa di precedenti di guerra
e della ipersessualizzazione
-
delle asiatiche.
-
Ciò ha portato all'idea
che le donne asiatiche
-
siano sottomesse e siano
perfette come mogli
-
poichè sono accondiscendenti.
-
A un certo punto sono
anche state descritte come
-
l'antitesi delle femministe bianche.
-
Nel 1990 un articolo di GQ
descrivere la tipica donna asiatica
-
come qualcuno che "non insiste
-
nell'essere trattata come una persona,
-
è lì quando hai bisogno di tregua
-
da quelle femministe infuriate."
-
Non credo che di dover spiegare
quale sia il problema in queste parole.
-
Ma al giorno d'oggi, gli uomini sono
molto aperti e parlano liberamente
-
dei loro fetish sulle donne asiatiche,
quasi non considerandole umane
-
ma più come un oggetto di conquista
-
e soprattuto ora è evidente
il collegamento
-
tra questo aspetto e la sparatoria
avvenuta
-
ad Atlanta questa, o la scorsa settimana,
-
in cui un uomo ha preso di mira
specificamente una SPA asiatica,
-
dopo avergli attribuito la colpa
della sua dipendenza sessuale.
-
Okay,
-
so di aver dato
un sacco di informazioni
-
e decisamente volevo
che questo video avesse tante
-
informazioni utili perchè
poteste saperne di più in merito.
-
Comunque,
-
tornando alla mia esperienza,
-
volevo parlarvi della mia condizione
in quanto creatrice asiatica.
-
Nello specifico su YouTube.
-
Non mi sono mai espressa molto
in proposito
-
e mi sono chiesta se volessi
tirarlo fuori
-
perchè per me è piuttosto
difficile parlarne.
-
Ma se scorrete i miei vecchi
video sul bullet journal,
-
potete vedere che non
mi facevo mai vedere in volto
-
nelle intro dei video.
-
Non le filmavo nemmeno
-
E in passato, nel periodo
dal 2017 al 2018 circa,
-
la mia faccia non è mai stata messa
nelle thumbnails dei miei video.
-
In effetti, è stato in parte intenzionale.
-
Ho proprio avuto questa conversazione
-
con la mia manager di Youtube.
-
Abbiamo discusso che sarebbe
stato meglio non inserire il mio viso
-
nelle thumbnail per evitare che
la gente potesse discriminare
-
nel cliccare sul video,
-
se avesse visto un viso asiatico.
-
Ovviamente alla fine
-
ho iniziato a inserire me stessa
sempre di più nei video
-
e ora voi vedete i miei vlog,
-
Delle volte mi metto nelle
thumbnail e cose del genere,
-
ma è accaduto solo dopo essermi
costruita un'audience.
-
E sapete, credo che ad oggi,
-
da qualche parte
nella mia testa, ci sia
-
ancora l'idea che i video con più views
-
siano alcuni di quelli in cui il mio viso
non si vede per nulla,
-
nella thumbnail o nel video.
-
Chiaramente, la mia etnia può
non avere nulla a che fare con questo
-
ma fa davvero schifo
dover pensare se
-
potrei avere più successo se fossi bianca
-
o se io sia stata scelta per certi lavori
-
o sponsorizzazioni per la mia etnia.
-
E credo sia importante
riconoscerere il privilegio
-
che ho anche in questo caso,
-
perchè anche nei video in cui
-
sto disegnando e si vedono
solo le mie mani,
-
il colore della mia pelle e le mie
mani, sono pallide e chiare
-
e mi chiedo se il tono della mia
pelle fosse stato più scuro,
-
i video avrebbero avuto lo stesso successo?
-
Non lo so, ma quel che so è che
-
nella pubblicità di cartoleria
-
o su Instagram,
-
nei post consigliati su Pinterest
o nei media,
-
le mani che vedete,
-
cioè i modelli di mani
sono sempre mani di colore chiaro.
-
Comunque, tornando
al presente
-
visto che stiamo arrivando alla
fine del mio setup.
-
Credo che questa sia l'ultima
o le ultime due pagine.
-
Volevo parlare di qualcosa
di cui ho effettivamente parlato
-
nelle mie storie su Instagram.
-
Se non avete visto,
-
in sostanza ho detto che vorrei che
più gente nell'ambito della stationary
-
parlasse del recente aumento
-
dei crimini d'odio contro gli asiatici,
semplicemente perché
-
così tanti prodotti che la
gente usa sono giapponesi
-
o presi in prestito dall'arte
o calligrafia tradizionali asiatici.
-
Cioè, non posso nemmeno elencare tutte
-
le marche giapponesi di cartoleria
che esistono
-
perché onestamente
sono praticamente tutte.
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Not Synced