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L'incredibile potenziale della flessibilità dei robot

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    Robot.
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    i robot possono essere programmati
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    per fare gli stessi compiti milioni
    di volte con errori minimi,
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    una cosa molto difficile per noi, giusto?
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    Può essere impressionante
    guardarli lavorare.
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    Guardateli.
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    Potrei guardarli per ore.
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    No?
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    La cosa che fa meno effetto
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    è che se li portate fuori dalla fabbrica
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    dove l'ambiente non è
    perfettamente calibrato
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    per fare un semplice compito
    che non richiede molta precisione,
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    questo è quello che succede.
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    Aprire una porta
    non richiede molta precisione.
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    (Risate)
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    O un piccolo errore nelle misurazioni,
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    manca la valvola, ed è game over.
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    (Risate)
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    Senza nessun recupero,
    la maggior parte delle volte.
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    Perché?
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    Per molti anni,
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    i robot sono stati progettati
    per aumentare velocità e precisione,
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    e questo si traduce
    in un'architettura specifica.
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    Un braccio robotico,
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    ha una serie di legami
    rigidi molto ben definiti
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    e motori, che chiamiamo attuatori,
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    muovono i legami lungo le giunture.
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    In questa struttura,
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    dovete misurare perfettamente l'ambiente,
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    quello che vi circonda,
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    e dovete programmare
    perfettamente ogni movimento
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    delle articolazioni robotiche,
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    perché il minimo errore
    potrebbe causare un grosso danno,
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    come danneggiare qualcosa
    o danneggiare il robot stesso
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    se qualcosa è più difficile.
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    Consideriamoli per un momento.
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    Non pensate ai cervelli di questi robot
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    o come li programmiamo con cura,
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    ma considerate invece i loro corpi.
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    C'è ovviamente qualcosa di sbagliato,
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    perché ciò che rende
    un robot accurato e forte,
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    lo rende anche ridicolmente pericoloso
    e inefficace nel mondo reale,
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    perché il suo corpo
    non può cambiare forma
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    o adeguarsi all'interazione
    con il mondo reale.
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    Considerate l'approccio opposto,
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    diventare più morbidi
    a tutto ciò che vi circonda.
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    Forse pensate di non fare molto
    se siete morbidi,
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    probabilmente.
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    La natura dice l'opposto.
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    Per esempio, nelle profondità oceaniche,
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    sotto la pressione idrostatica
    di migliaia di chili,
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    un animale completamente morbido
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    può muoversi ed interagire
    con un oggetto molto più rigido.
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    Cammina trasportando con sé
    questo guscio di noce di cocco
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    grazie alla flessibilità
    dei suoi tentacoli,
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    che usa sia come piedi, sia come mani.
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    Apparentemente, un polpo
    può anche aprire un vasetto.
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    Piuttosto impressionante, no?
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    Ma chiaramente, ciò non avviene
    solo grazie al cervello di questo animale,
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    ma anche grazie al suo corpo,
  • 2:42 - 2:47
    e questo è un esempio chiaro,
    forse l'esempio più chiaro,
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    di intelligenza pratica,
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    un tipo di intelligenza posseduta
    da tutti gli organismi viventi.
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    Tutti la possediamo.
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    Il nostro corpo, la sua forma,
    materia e struttura,
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    giocano un ruolo fondamentale
    durante un'esecuzione fisica,
  • 3:00 - 3:06
    perché possiamo adeguarci
    al nostro ambiente
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    e superare una grande varietà
    di situazioni
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    senza prima pianificare e valutare troppo.
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    Perché non usiamo parte
    di questa intelligenza pratica
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    per le nostre macchine robotiche,
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    per non sovraccaricarli
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    con calcoli e percezioni?
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    Per farlo, possiamo seguire
    la strategia della natura,
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    perché l'evoluzione
    ha fatto un bel lavoro
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    nel progettare macchine
    per l'interazione con l'ambiente.
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    Si può facilmente notare che la natura
    usa frequentemente materia morbida
  • 3:35 - 3:38
    e sporadicamente materia dura.
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    È quello che abbiamo fatto
    in questo nuovo campo della robotica,
  • 3:42 - 3:44
    chiamato "robotica soft",
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    dove l'obiettivo principale non è creare
    macchine altamente accurate,
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    perché già esistono,
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    ma costruire robot in grado di affrontare
    situazioni inaspettate nel mondo reale,
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    capaci di andare all'esterno.
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    Ciò che rende la robotica soft
    è innanzi tutto il corpo conforme,
  • 4:00 - 4:05
    costruito da materiali o strutture
    che possono tollerare grandi deformazioni,
  • 4:05 - 4:07
    niente più connettori rigidi,
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    e poi, trasferirli, usare ciò
    che chiamiamo attuazione distribuita,
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    quindi dobbiamo controllare di continuo
    la forma di questo corpo molto deformabile
  • 4:16 - 4:19
    che ha la conseguenza
    di avere molti connettivi e giunture,
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    ma nessuna struttura rigida.
  • 4:21 - 4:25
    Potete capire che la costruzione
    è un processo piuttosto differente
  • 4:25 - 4:28
    dalla robotica tradizionale,
    dove abbiamo anelli, ingranaggi e viti.
  • 4:28 - 4:30
    da assemblare insieme
    in modo molto precisi.
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    Nella robotica soft, potete costruire
    i vostri attuatori da zero
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    quasi sempre,
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    ma modellate quel materiale flessibile
  • 4:38 - 4:40
    in forme che daranno luogo
    ad un certo input.
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    Per esempio, qui potete
    deformare una struttura
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    creando una forma piuttosto complessa
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    se la paragonate alla stessa forma
    fatta con maglie rigide e giunture,
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    e qui, usate soltanto un input,
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    come la pressione atmosferica.
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    Ok, ma vediamo alcuni esempi
    straordinari di robotica soft.
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    Ecco un tipetto molto carino
    costruito all'Università di Harvard,
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    e cammina grazie alle onde di pressione
    applicate lungo tutto il suo corpo,
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    grazie alla flessibilità, può anche
    introdursi furtivamente sotto un ponte,
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    continuare a camminare,
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    e dopo camminare in modo differente.
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    È un prototipo sperimentale,
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    ma hanno anche costruito una versione
    più forte con alimentatore
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    che può essere spedito nel mondo esterno
    ad affrontare interazioni reali
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    come le macchine che passano...
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    e continuare a lavorare.
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    Simpatico.
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    (Risate)
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    O un pesce robotico, che nuota
    come i pesci veri
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    semplicemente perché ha una coda morbida
    con l'attuazione distribuita
  • 5:42 - 5:44
    che usa la pressione dell'aria.
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    Quello arriva dal MIT,
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    e ovviamente, abbiamo un polpo robotico.
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    Questo era uno dei primi progetti
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    sviluppati in questo nuovo campo.
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    Qui vedete il tentacolo artificiale,
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    ma in realtà hanno costruito
    una macchina intera con diversi tentacoli
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    che possono essere lanciati in acqua,
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    e li vedete andare intorno
    a fare esplorazioni sottomarine
  • 6:06 - 6:09
    diversamente dai robot rigidi.
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    Ma questo è molto importante in ambienti
    delicati, come le barriere coralline.
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    Torniamo di nuovo a terra.
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    Qui avete la vista
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    da un robot sviluppato
    dai miei colleghi di Stanford.
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    Vedete la videocamera fissata in alto.
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    Questo robot è speciale,
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    perché usando la pressione dell'aria,
    cresce in alto,
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    mentre il resto del corpo rimane
    stabilmente in contatto con l'ambiente.
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    L'ispirazione qui arriva dalle piante,
    non dagli animali,
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    che crescono attraverso la materia
    in modo simile
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    così da poter fronteggiare
    una grande gamma di situazioni.
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    Ma sono un ingegnere biomedico,
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    e forse l'applicazione che preferisco
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    è in ambito medico,
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    ed è molto difficile immaginare
    un'interazione vicina al corpo umano
  • 6:49 - 6:51
    a meno che non si vada dentro il corpo,
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    per esempio, ad eseguire
    una procedura poco invasiva.
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    In questo caso, i robot possono essere
    di grande aiuto al chirurgo,
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    perché possono entrare nel corpo
  • 7:00 - 7:03
    usando piccoli buchi e strumenti precisi,
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    e questi dispositivi devono interagire
    con strutture molto delicate
  • 7:06 - 7:08
    in un ambiente incerto,
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    e devono farlo in sicurezza.
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    Inoltre, portare una videocamera
    dentro il corpo,
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    portare gli occhi del chirurgo
    dentro la parte da operare
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    può essere molto difficile
    con un dispositivo rigido
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    come un endoscopio classico.
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    Con il mio precedente
    gruppo di ricerca in Europa,
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    abbiamo sviluppato questa videocamera
    per la chirurgia,
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    molto diversa dal classico endoscopio,
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    che si può muovere
    grazie alla flessibilità modulare
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    andare in ogni direzione ed allungarsi.
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    È stata usata dai chirurghi
    per vedere cosa stavano facendo
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    con altri strumenti
    da diversi punti di osservazione,
  • 7:43 - 7:47
    senza preoccuparsi troppo
    da cos'altro avrebbero toccato.
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    Qui potete vedere
    la robotica soft in azione
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    appena va all'interno.
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    È una simulazione corporea,
    non un corpo umano reale.
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    Si muove intorno.
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    C'è una luce, perché in genere
  • 8:00 - 8:03
    non avete molte luci
    all'interno del vostro corpo.
  • 8:03 - 8:04
    Speriamo.
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    (Risate)
  • 8:07 - 8:12
    A volte, in una procedura chirurgica
    si può usare anche un singolo ago
  • 8:12 - 8:16
    e a Stanford lavoriamo per ottenere
    un ago estremamente flessibile,
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    una sorta di robot molto sottile
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    progettato meccanicamente
    per interagire con l'apparato tissutale
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    ed entrare dentro un organo.
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    Questo ci permette di raggiungere
    diversi bersagli, come tumori,
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    in profondità dentro un organo
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    usando un singolo punto di inserimento.
  • 8:33 - 8:37
    Potete anche dirigerlo intorno
    alla struttura che volete evitare
  • 8:37 - 8:39
    mentre raggiungete l'organo bersaglio.
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    Chiaramente, questi sono tempi
    entusiasmanti per la robotica.
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    Abbiamo robot che devono interagire
    con strutture morbide,
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    e questo pone domande nuove
    e molto interessanti
  • 8:48 - 8:50
    per la comunità scientifica,
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    abbiamo appena cominciato
    a capire come controllarli
  • 8:53 - 8:56
    come inserire sensori
    dentro queste strutture molto flessibili.
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    Ma siamo molto lontani
    da ciò che la natura ha creato
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    in milioni di anni di evoluzione.
  • 9:01 - 9:03
    Ma so una cosa per certo,
  • 9:03 - 9:05
    i robot saranno più flessibili e sicuri,
  • 9:05 - 9:08
    potranno aiutare le persone
    nel mondo esterno.
  • 9:09 - 9:10
    Grazie.
  • 9:10 - 9:14
    (Applausi)
Title:
L'incredibile potenziale della flessibilità dei robot
Speaker:
Giada Gerboni
Description:

I robot sono progettati per essere veloci ed accurati, ma la loro rigidità ne ha spesso limitato il loro uso. In questo intervento illuminante, l'ingegnere biomedico Giada Gerboni, mostra gli ultimi sviluppi nel campo emergente chiamato "soft robotic" (robotica soft), che aspira a creare macchine che imitano la natura, come il polpo robotico. Guardate questo talk per saperne di più su come queste strutture flessibili potranno avere un ruolo decisivo in chirurgia, medicina e nelle nostre vite di tutti i giorni.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
09:14

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