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Tutto quello che pensate di sapere sulla dipendenza è sbagliato

  • 0:01 - 0:02
    In uno dei miei primi ricordi
  • 0:02 - 0:06
    cerco di svegliare un parente
    senza riuscirci.
  • 0:06 - 0:08
    Ero solo un bambino,
    quindi non capivo perché
  • 0:08 - 0:12
    ma da grande ho capito che in famiglia
    c'era un problema di tossicodipendenza,
  • 0:12 - 0:14
    inclusa quella successiva da cocaina.
  • 0:14 - 0:18
    Ci ho pensato molto ultimamente,
    anche perché ricorre il centenario
  • 0:18 - 0:21
    da quando abbiamo iniziato a bandire
    le droghe in America e Inghilterra
  • 0:21 - 0:24
    per poi imporre quel divieto
    al resto del mondo.
  • 0:24 - 0:28
    È il centenario di quando
    abbiamo preso questa decisione fatale
  • 0:28 - 0:32
    di prendere i drogati,
    punirli e farli soffrire,
  • 0:32 - 0:37
    perché credevamo che questo
    li avrebbe incentivati a smettere.
  • 0:37 - 0:42
    Qualche anno fa guardavo alcuni
    drogati che amo e sono nella mia vita,
  • 0:42 - 0:45
    e cercavo di capire
    se c'era un modo per aiutarli.
  • 0:45 - 0:48
    Ho realizzato che c'erano
    moltissime domande fondamentali
  • 0:48 - 0:50
    a cui non sapevo rispondere,
  • 0:50 - 0:52
    tipo: qual è la causa della dipendenza?
  • 0:52 - 0:56
    Perché continuiamo con questo approccio
    che sembra non funzionare?
  • 0:56 - 0:58
    Potremmo provare qualcosa di meglio?
  • 0:58 - 1:00
    Ho letto un sacco sull'argomento
  • 1:00 - 1:02
    senza trovare
    le risposte che cercavo,
  • 1:02 - 1:05
    quindi ho pensato:
    "Ok, incontrerò persone di tutto il mondo
  • 1:05 - 1:07
    che ci sono passate
    e che hanno studiato l'argomento,
  • 1:07 - 1:10
    per parlarci, e vedere
    se possono insegnarmi qualcosa.
  • 1:10 - 1:13
    All'inizio non pensavo
    che avrei fatto più di 50.000 km
  • 1:13 - 1:15
    ma alla fine ho incontrato
    un sacco di gente diversa:
  • 1:15 - 1:18
    da uno spacciatore di crack transgender
    di Brownsville, Brooklyn
  • 1:18 - 1:22
    a uno scienziato che ha passato molto
    tempo a dare allucinogeni alle manguste
  • 1:22 - 1:24
    per vedere apprezzavano --
  • 1:24 - 1:27
    pare che apprezzino,
    in circostanze molto specifiche --
  • 1:27 - 1:30
    fino all'unica nazione
    che ha decriminalizzato tutte le droghe
  • 1:30 - 1:33
    dalla cannabis al crack: il Portogallo.
  • 1:33 - 1:36
    Quello che ho realizzato
    e che mi ha sconvolto
  • 1:36 - 1:40
    è che quasi tutto ciò che pensiamo
    di sapere sulla dipendenza è sbagliato,
  • 1:40 - 1:43
    e se iniziamo ad accettare
    la realtà della dipendenza
  • 1:43 - 1:46
    penso che dovremo cambiare
    molto più delle leggi sulle droghe.
  • 1:46 - 1:50
    Ma iniziamo da quello che pensiamo
    di sapere, che io pensavo di sapere.
  • 1:50 - 1:52
    Pensiamo a questa fila centrale.
  • 1:52 - 1:57
    Immaginate di assumere eroina
    per 20 giorni, 3 volte al giorno.
  • 1:57 - 1:59
    Alcuni sembrano più entusiasti
    di altri all'idea.
  • 1:59 - 2:00
    (Risate)
  • 2:00 - 2:02
    Tranquilli, è solo un esperimento mentale.
  • 2:02 - 2:04
    Immaginate di farlo, ok?
  • 2:04 - 2:05
    Cosa succederebbe?
  • 2:05 - 2:09
    Ci hanno raccontato per un secolo
    una storia su quello che succederebbe.
  • 2:09 - 2:12
    Poiché nell'eroina ci sono delle sostanze
    chimiche che creano dipendenza,
  • 2:12 - 2:14
    pensiamo che,
    prendendola per un po',
  • 2:14 - 2:16
    il nostro corpo
    ne diventerà dipendente,
  • 2:16 - 2:18
    ne avrà fisicamente bisogno
  • 2:18 - 2:21
    e alla fine di quei 20 giorni
    sarete tutti eroinodipendenti, giusto?
  • 2:21 - 2:23
    Questo è quello che pensavo.
  • 2:23 - 2:26
    Ho cominciato a dubitare di questa storia
  • 2:26 - 2:28
    quando me l'hanno spiegata.
  • 2:28 - 2:31
    Se alla fine di questo intervento
    venissi investito e mi rompessi un'anca,
  • 2:31 - 2:35
    sarei portato in ospedale,
    dove mi darebbero un sacco di diamorfina.
  • 2:35 - 2:37
    La diamorfina è eroina.
  • 2:37 - 2:39
    Eroina migliore di quella
    che si compra per strada,
  • 2:39 - 2:42
    perché la roba che vende
    uno spacciatore è contaminata.
  • 2:42 - 2:44
    In realtà di eroina
    ce n'è molto poca,
  • 2:44 - 2:47
    mentre quella roba del medico è pura.
  • 2:47 - 2:49
    Supponiamo di assumerla
    per un periodo abbastanza lungo.
  • 2:49 - 2:51
    C'è un sacco di gente qui,
  • 2:51 - 2:53
    forse non lo sapete,
    ma avete assunto molta eroina.
  • 2:53 - 2:56
    E succede anche a chiunque
    ci stia guardando, ovunque nel mondo.
  • 2:56 - 2:59
    E se quello che crediamo è vero --
  • 2:59 - 3:02
    quelle persone sono esposte
    a sostanze che creano dipendenza --
  • 3:02 - 3:05
    cosa succederebbe?
    Dovrebbero diventare dei drogati.
  • 3:05 - 3:07
    È stato studiato molto attentamente,
  • 3:07 - 3:11
    e non succede: quando vostra nonna
    è stata operata all'anca
  • 3:11 - 3:13
    non si è trasformata in una tossica.
    (Risate)
  • 3:13 - 3:16
    Quando l'ho scoperto
    mi è sembrato stranissimo,
  • 3:16 - 3:19
    l'opposto di tutto quello che mi dicevano,
    che credevo di sapere,
  • 3:19 - 3:22
    non ci credevo,
    finché non incontrai Bruce Alexander,
  • 3:22 - 3:24
    un professore di psicologia
    di Vancouver
  • 3:24 - 3:26
    che ha fatto un esperimento incredibile
  • 3:26 - 3:29
    e credo possa davvero aiutarci
    a capire la questione.
  • 3:29 - 3:31
    Il professor Alexander mi ha spiegato
  • 3:31 - 3:34
    che l'idea, la storia che abbiamo in testa
    sulla dipendenza
  • 3:34 - 3:36
    deriva in parte
    da una serie di esperimenti
  • 3:36 - 3:38
    fatti all'inizio del XX secolo.
  • 3:38 - 3:39
    Sono esperimenti semplici,
  • 3:39 - 3:43
    potete farli a casa stasera
    se vi sentite un po' sadici.
  • 3:43 - 3:46
    Prendete un ratto, lo mettete in gabbia
    e gli date due bottiglie d'acqua.
  • 3:46 - 3:50
    Una è solo acqua, l'altra è acqua
    addizionata con eroina o cocaina.
  • 3:50 - 3:54
    Il ratto preferirà quasi sempre
    l'acqua drogata
  • 3:54 - 3:57
    e quasi sempre si ucciderà
    piuttosto rapidamente.
  • 3:57 - 4:00
    Ecco, questo è come pensiamo che funzioni.
  • 4:00 - 4:03
    Negli anni '70 il prof. Alexander
    guardò questi esperimenti
  • 4:03 - 4:04
    e notò qualcosa.
  • 4:04 - 4:07
    E disse: "Ah, noi mettiamo il ratto
    in una gabbia vuota,
  • 4:07 - 4:09
    non ha niente da fare
    a parte drogarsi.
  • 4:09 - 4:11
    Proviamo qualcosa di diverso".
  • 4:11 - 4:14
    Quindi costruì una gabbia
    che chiamò "Rat Park"
  • 4:14 - 4:17
    e che è sostanzialmente
    il paradiso dei ratti.
  • 4:17 - 4:20
    Un sacco di formaggio,
    palline colorate,
  • 4:20 - 4:21
    tantissimi tunnel.
  • 4:21 - 4:25
    Cosa fondamentale, avevano tanti amici.
    Potevano fare sesso a volontà.
  • 4:25 - 4:29
    E avevano anche le due bottiglie
    di acqua normale e acqua drogata.
  • 4:30 - 4:32
    Ecco la cosa affascinante:
  • 4:32 - 4:36
    nel Rat Park, ai ratti non piace
    l'acqua drogata.
  • 4:36 - 4:37
    Non la usano quasi mai.
  • 4:37 - 4:40
    Nessuno di loro la usa compulsivamente.
  • 4:40 - 4:41
    Nessuno di loro va in overdose.
  • 4:41 - 4:45
    Si va da un 100% di overdose
    quando sono isolati
  • 4:45 - 4:48
    a uno 0% quando vivono
    delle vite felici e connesse.
  • 4:48 - 4:51
    Quando vide tutto questo
    il prof. Alexander pensò:
  • 4:51 - 4:54
    "Forse questo vale per i ratti,
    che sono abbastanza diversi da noi".
  • 4:54 - 4:57
    -- Forse non tanto diversi
    quanto vorremmo ma insomma... --
  • 4:57 - 4:59
    Fortunatamente c'era
    anche un esperimento umano,
  • 4:59 - 5:02
    con lo stesso identico principio
    nello stesso identico momento.
  • 5:02 - 5:04
    Si chiamava Guerra del Vietnam.
  • 5:04 - 5:09
    In Vietnam il 20% delle truppe americane
    usavano un sacco di eroina,
  • 5:09 - 5:11
    e se guardate le notizie dell'epoca,
  • 5:11 - 5:14
    negli USA erano preoccupati
    perché pensavano:
  • 5:14 - 5:18
    "Mio Dio, avremo centinaia di migliaia
    di tossici per le strade degli Stati Uniti
  • 5:18 - 5:20
    quando la guerra finirà".
    Aveva senso.
  • 5:20 - 5:23
    Questi soldati, che facevano uso
    di eroina, vennero seguiti a casa.
  • 5:23 - 5:26
    Gli Archivi di Psichiatria Generale
    fecero uno studio dettagliato
  • 5:26 - 5:28
    e cosa successe a questi soldati?
  • 5:28 - 5:32
    Non andarono in riabilitazione
    né in astinenza.
  • 5:32 - 5:35
    Il 95% di loro aveva semplicemente smesso.
  • 5:35 - 5:38
    Se si crede alla storia
    delle sostanze che creano dipendenza
  • 5:38 - 5:41
    questo non ha assolutamente senso
    ma il prof. Alexander pensò
  • 5:41 - 5:43
    che poteva esserci una storia diversa
    sulla dipendenza.
  • 5:43 - 5:46
    E se la dipendenza non fosse determinata
    da quelle sostanze?
  • 5:46 - 5:49
    Se dipendesse dalle nostre gabbie?
  • 5:49 - 5:53
    E se la dipendenza fosse un adattamento
    all'ambiente che ci circonda?
  • 5:53 - 5:54
    Nei Paesi Bassi
  • 5:54 - 5:56
    c'era un altro professore,
    Peter Cohen,
  • 5:56 - 5:59
    che disse: "Forse non dovremmo
    neanche chiamarla dipendenza.
  • 5:59 - 6:01
    Forse dovremmo chiamarlo legame".
  • 6:01 - 6:04
    Gli esseri umani hanno
    un bisogno innato di legami,
  • 6:04 - 6:08
    quando siamo felici e sani
    ci leghiamo e ci connettiamo a vicenda;
  • 6:08 - 6:10
    ma se non ci si riesce,
  • 6:10 - 6:14
    perché si è traumatizzati, isolati
    o messi al tappeto dalla vita,
  • 6:14 - 6:17
    ci si legherà a qualcosa
    che ci dia un senso di conforto.
  • 6:17 - 6:20
    Questo può essere il gioco d'azzardo,
    la pornografia,
  • 6:20 - 6:22
    può essere la cocaina
    può essere la cannabis,
  • 6:22 - 6:26
    ma ci si lega a qualcosa
    perché è la nostra natura.
  • 6:26 - 6:28
    È ciò che vogliamo
    come esseri umani.
  • 6:29 - 6:32
    Di primo acchito
    mi riuscì difficile capirlo,
  • 6:32 - 6:35
    ma c'è un modo di vedere la cosa
    che mi ha aiutato a capire.
  • 6:35 - 6:38
    Accanto alla mia sedia
    c'è una bottiglia d'acqua, no?
  • 6:38 - 6:41
    Vedo che anche molti di voi
    hanno delle bottiglie d'acqua con sé.
  • 6:41 - 6:44
    Dimenticate le droghe,
    dimenticate la guerra alle droghe.
  • 6:44 - 6:48
    In modo totalmente legale,
    potrebbero essere bottiglie di vodka, no?
  • 6:48 - 6:51
    Potremmo essere tutti ubriachi --
    Io lo sarò di sicuro dopo -- (Risate)
  • 6:51 - 6:53
    ma invece non lo siamo.
  • 6:53 - 6:56
    Visto che vi siete potuti permettere
    di pagare la somma stratosferica
  • 6:56 - 7:00
    che ci vuole per accedere agli eventi TED,
    credo che possiate permettervi
  • 7:00 - 7:02
    di bere vodka per i prossimi sei mesi.
  • 7:02 - 7:04
    Non finireste sul lastrico.
  • 7:04 - 7:07
    Non lo farete,
    e il motivo per cui non lo farete
  • 7:07 - 7:10
    non è perché qualcuno vi fermerà,
  • 7:10 - 7:12
    è perché avete dei legami
    e delle connessioni
  • 7:12 - 7:13
    per cui volete essere presenti.
  • 7:13 - 7:16
    Avete un lavoro che amate,
    avete persone che amate.
  • 7:16 - 7:18
    Avete relazioni sane.
  • 7:18 - 7:20
    Una parte fondamentale della dipendenza,
  • 7:20 - 7:23
    credo che le prove lo suggeriscano,
  • 7:23 - 7:27
    è il non avere il coraggio
    di essere presenti alla propria vita.
  • 7:27 - 7:30
    Questo ha delle implicazioni importanti.
  • 7:30 - 7:33
    Le più ovvie sono relative
    alla guerra alle droghe.
  • 7:33 - 7:36
    In Arizona ho incontrato
    un gruppo di donne
  • 7:36 - 7:40
    costrette a indossare una t-shirt
    con scritto "Ero una tossicodipendente",
  • 7:40 - 7:45
    e ad uscire in catene scavando delle fosse
    mentre alcuni dal pubblico le deridevano.
  • 7:45 - 7:48
    Quando usciranno di prigione
    saranno nel casellario giudiziale,
  • 7:48 - 7:51
    quindi non potranno più
    accedere all'economia legale.
  • 7:51 - 7:54
    Questo delle catene è ovviamente
    un esempio estremo,
  • 7:54 - 7:56
    ma quasi ovunque nel mondo
  • 7:56 - 7:58
    in qualche modo trattiamo i drogati
    davvero così.
  • 7:58 - 8:01
    Li puniamo, li disprezziamo,
    li schediamo nei casellari.
  • 8:01 - 8:04
    Poniamo delle barriere
    tra loro e la riconnessione.
  • 8:04 - 8:07
    Un dottore in Canada,
    Gabor Maté, un uomo fantastico,
  • 8:07 - 8:10
    mi ha detto: "Se si volesse creare
    un sistema per aggravare la dipendenza,
  • 8:10 - 8:12
    sarebbe sicuramente questo".
  • 8:12 - 8:15
    C'è un posto che ha deciso
    di fare l'esatto opposto,
  • 8:15 - 8:17
    ci sono andato
    per vedere come funzionava.
  • 8:17 - 8:21
    Nel 2000 in Portogallo i problemi di droga
    erano tra i peggiori d'Europa.
  • 8:21 - 8:24
    L'1% della popolazione era dipendente
    da eroina, una roba folle,
  • 8:24 - 8:27
    e ogni anno provavano a seguire
    sempre di più il modello americano.
  • 8:27 - 8:30
    Punivano la gente, la stigmatizzavano,
    la disprezzavano
  • 8:30 - 8:32
    e ogni anno il problema peggiorava.
  • 8:32 - 8:35
    Un giorno il Primo Ministro
    e il leader dell'opposizione si incontrano
  • 8:35 - 8:37
    si dissero:
    "Non si può andare avanti così,
  • 8:37 - 8:40
    con un paese in cui sempre più gente
    diventa tossicodipendente.
  • 8:40 - 8:42
    Mettiamo insieme un team
    di scienziati e medici
  • 8:42 - 8:44
    per capire potrebbe
    risolvere il problema."
  • 8:44 - 8:48
    E misero insieme una squadra guidata
    dal fantastico dott. João Goulão
  • 8:48 - 8:50
    per studiare queste nuovo approccio.
  • 8:50 - 8:53
    Questi tornarono e dissero:
  • 8:53 - 8:58
    "Decriminalizzate tutte le droghe,
    dalla cannabis al crack, ma" --
  • 8:58 - 9:00
    e questo è il passo fondamentale --
  • 9:00 - 9:03
    "prendete tutti i soldi che spendevamo
    per tagliare fuori i tossici,
  • 9:03 - 9:05
    per disconnetterli,
  • 9:05 - 9:09
    e spendeteli per riconnetterli
    con la società."
  • 9:09 - 9:13
    Non è proprio ciò a cui pensiamo
    come riabilitazione da droga
  • 9:13 - 9:15
    negli Stati Uniti e in Inghilterra.
  • 9:15 - 9:17
    Sì, fanno anche
    la riabilitazione residenziale,
  • 9:17 - 9:19
    la psicoterapia,
    che ha qualche effetto.
  • 9:19 - 9:22
    Ma soprattutto, facevano
    l'opposto di ciò che facciamo noi:
  • 9:22 - 9:25
    un programma intensivo per creare
    posti di lavoro per drogati,
  • 9:25 - 9:27
    e micro-prestiti perché
    avviassero piccole attività.
  • 9:27 - 9:29
    Mettiamo che uno fosse un meccanico.
  • 9:29 - 9:32
    Quando sei pronto, vanno
    in un'officina e dicono:
  • 9:32 - 9:35
    "Se assumi questo ragazzo per un anno,
    noi ti paghiamo metà stipendio".
  • 9:35 - 9:37
    L'idea era che ogni
    tossicodipendente portoghese
  • 9:37 - 9:39
    avesse un motivo
    per alzarsi al mattino.
  • 9:39 - 9:41
    Quando ho incontrato
    i drogati portoghesi
  • 9:41 - 9:44
    mi hanno detto che,
    una volta ritrovato un obiettivo,
  • 9:44 - 9:48
    hanno anche ritrovato i legami
    e le relazioni con la società.
  • 9:48 - 9:52
    Quest'anno sono 15 anni
    da quando è iniziato questo esperimento
  • 9:52 - 9:53
    e sono arrivati i risultati:
  • 9:53 - 9:56
    l'uso di droghe da iniezione
    è diminuito, in Portogallo,
  • 9:56 - 9:57
    stando al British
    Journal of Criminology,
  • 9:57 - 10:00
    del 50%.
    Cinque-zero.
  • 10:00 - 10:04
    Overdose e HIV sono calati
    vertiginosamente tra i drogati.
  • 10:04 - 10:07
    Ogni studio riporta che la dipendenza
    è scesa significativamente.
  • 10:07 - 10:10
    La testimonianza del fatto
    che il sistema ha funzionato
  • 10:10 - 10:12
    è che quasi nessuno
    vuole tornare al vecchio sistema.
  • 10:12 - 10:15
    Per quanto riguarda
    le implicazioni politiche,
  • 10:15 - 10:18
    credo che ci sia tutto uno strato
    di implicazioni in questa ricerca.
  • 10:18 - 10:21
    Viviamo in una cultura dove la gente
    si sente sempre più vulnerabile
  • 10:21 - 10:24
    a dipendenze di ogni tipo,
    dal proprio smartphone
  • 10:24 - 10:26
    allo shopping, al cibo.
  • 10:26 - 10:29
    Prima che inizino questi interventi
    -- lo sapete --
  • 10:29 - 10:31
    ci viene detto
    di non portare il nostro smartphone
  • 10:31 - 10:34
    e devo dirlo, molti di voi
    somigliavano tanto
  • 10:34 - 10:35
    ai tossici quando si dice loro
  • 10:35 - 10:38
    che lo spacciatore sarà irreperibile
    per un paio d'ore. (Risate)
  • 10:38 - 10:41
    Molti di noi si sono sentiti così
    e può essere strano da dire,
  • 10:41 - 10:45
    ho parlato di disconnessione
    come veicolo principale di dipendenza
  • 10:45 - 10:47
    e questa sta aumentando.
    È strano da dire,
  • 10:47 - 10:49
    perché siamo certamente
    la società più connessa di sempre,
  • 10:49 - 10:52
    ma ho iniziato a pensare
    che le connessioni che abbiamo
  • 10:52 - 10:56
    o pensiamo di avere, siano una specie
    di parodia della connessione umana.
  • 10:56 - 10:59
    Se avete un momento di crisi
    noterete una cosa.
  • 10:59 - 11:03
    Non sarà un follower di twitter
    a sedersi con voi.
  • 11:03 - 11:05
    Non sarà un amico di facebook
    ad aiutarvi.
  • 11:05 - 11:09
    Saranno i vostri amici per la pelle,
    con cui avete relazioni profonde, sfumate,
  • 11:09 - 11:12
    intrecciate faccia a faccia,
  • 11:12 - 11:16
    e Bill McKibben, scrittore ambientalista,
    mi ha fatto conoscere uno studio
  • 11:16 - 11:17
    che credo colga bene il punto.
  • 11:17 - 11:21
    Lo studio analizza il numero di amici
    su cui gli americani, in media,
  • 11:21 - 11:23
    credono di poter contare
    in un momento di crisi.
  • 11:23 - 11:26
    Il numero si è abbassato
    continuamente, dagli anni '50.
  • 11:26 - 11:29
    Mentre l'area del pavimento
    che un individuo ha in casa sua
  • 11:29 - 11:31
    è costantemente cresciuta,
  • 11:31 - 11:33
    e credo che sia una sorta di metafora
  • 11:33 - 11:35
    delle scelte che abbiamo fatto
    come cultura.
  • 11:35 - 11:39
    Abbiamo barattato lo spazio con gli amici,
    oggetti con connessioni,
  • 11:39 - 11:43
    e così siamo diventati una delle società
    più sole mai esistite.
  • 11:43 - 11:46
    Bruce Alexander,
    il tipo del Rat Park, dice:
  • 11:46 - 11:50
    "Parliamo tutto il tempo di dipendenza
    e recupero individuale,
  • 11:50 - 11:52
    ed è giusto parlarne;
  • 11:52 - 11:54
    ma dobbiamo parlare molto di più
    del recupero sociale.
  • 11:54 - 11:58
    Qualcosa è andato storto,
    non solo come individui ma come gruppo
  • 11:58 - 12:00
    e abbiamo creato una società
    in cui per molti di noi
  • 12:00 - 12:02
    la vita somiglia tanto
    a quella gabbia isolata
  • 12:02 - 12:05
    e molto poco al Rat Park.
  • 12:05 - 12:08
    Se devo essere onesto, non è per questo
    che me ne sono interessato.
  • 12:08 - 12:11
    Non è stato per scoprire
    la roba politica, sociale.
  • 12:11 - 12:14
    Volevo sapere come aiutare
    le persone che amo.
  • 12:14 - 12:18
    Quando sono tornato da questo viaggio,
    forte di tutto questo,
  • 12:18 - 12:20
    ho guardato i drogati
    che conosco.
  • 12:20 - 12:23
    Ad essere proprio onesti...
  • 12:23 - 12:25
    è difficile amare un drogato.
  • 12:25 - 12:27
    Saranno in molti a saperlo
    in questa sala.
  • 12:27 - 12:30
    Ci si arrabbia un sacco di volte
  • 12:30 - 12:34
    e credo che uno dei motivi per cui
    questo dibattito è così intenso
  • 12:34 - 12:36
    è perché tocca il cuore
    di ognuno di noi, no?
  • 12:36 - 12:39
    A ognuno capita di guardare
    un drogato e pensare:
  • 12:39 - 12:41
    "Vorrei tanto che qualcuno ti fermasse."
  • 12:41 - 12:44
    Il tipo di cose che ci dicono
    su come relazionarci con i drogati
  • 12:44 - 12:45
    è esemplificato, credo, da --
  • 12:45 - 12:47
    avete mai visto
    il reality "Intervention"?
  • 12:47 - 12:50
    credo che tutto nelle nostre vite
    sia definito dai reality,
  • 12:50 - 12:52
    ma quello è un altro intervento TED --
  • 12:52 - 12:54
    se avete mai visto "Intervention",
  • 12:54 - 12:55
    l'idea di base è molto semplice.
  • 12:55 - 12:59
    Prendete un tossico e tutte le persone
    intorno a lui, metteteli insieme,
  • 12:59 - 13:01
    metteteli di fronte a ciò
    che fanno, e poi dite:
  • 13:01 - 13:04
    "Se non vi date
    una regolata, vi separeremo."
  • 13:04 - 13:06
    Ciò che fanno è prendere
    le connessioni del drogato
  • 13:06 - 13:08
    e con quelle minacciarlo,
    farle dipendere
  • 13:08 - 13:12
    dal comportamento del drogato,
    dal comportamento che loro vogliono.
  • 13:12 - 13:16
    Inizio a pensare, a vedere
    perché questo approccio non funziona
  • 13:16 - 13:20
    e inizio a pensare che sia un'importazione
    della logica della Guerra alle droghe
  • 13:20 - 13:22
    nelle nostre vite private.
  • 13:22 - 13:26
    Quindi ho iniziato a pensare:
    "Come potrei essere portoghese?"
  • 13:26 - 13:30
    Quello che cerco di fare adesso,
    non posso dire di farlo regolarmente,
  • 13:30 - 13:32
    e non posso dire che sia semplice,
  • 13:32 - 13:34
    è dire ai drogati che conosco
  • 13:34 - 13:36
    che voglio approfondire
    la connessione con loro,
  • 13:36 - 13:40
    dir loro "Ti voglio bene,
    che tu ti stia facendo o meno".
  • 13:40 - 13:43
    Ti voglio bene in qualunque stato tu sia,
  • 13:43 - 13:45
    e se hai bisogno di me
    io mi siederò accanto a te
  • 13:45 - 13:48
    perché ti voglio bene
    e non voglio che tu sia,
  • 13:48 - 13:50
    o ti senta, solo.
  • 13:50 - 13:52
    E credo che il cuore di quel messaggio --
  • 13:52 - 13:55
    non sei solo, ti vogliamo bene --
  • 13:55 - 13:58
    deve essere in ogni livello
    della nostra risposta ai drogati,
  • 13:58 - 14:00
    socialmente, politicamente
    e individualmente.
  • 14:00 - 14:05
    Sono 100 anni adesso che intoniamo
    inni di guerra contro i drogati.
  • 14:05 - 14:09
    Credo che fin dall'inizio
    avremmo dovuto cantare canzoni d'amore,
  • 14:09 - 14:13
    perché il contrario
    di 'dipendenza' non è 'sobrietà'.
  • 14:13 - 14:17
    Il contrario di 'dipendenza'
    è 'connessione'.
  • 14:17 - 14:18
    Grazie.
  • 14:18 - 14:22
    (Applausi)
Title:
Tutto quello che pensate di sapere sulla dipendenza è sbagliato
Speaker:
Johann Hari
Description:

Qual è la vera causa della dipendenza -- da qualsiasi cosa, dalla cocaina agli smartphone? E come si può superare? Johann Hari ha visto fallire i metodi attuali mentre guardava lottare le persone che amava per gestire le loro dipendenze. Ha iniziato a chiedersi perché trattiamo i drogati nel modo in cui facciamo, e se per caso non ci fosse un modo migliore. Come racconta in questo intervento profondamente personale, le sue domande lo hanno portato in giro per il mondo, facendogli scoprire alcuni modi sorprendenti e incoraggianti di pensare a un problema vecchio come il mondo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:42

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