-
Subsfactory presenta:
Dates s01e04
-
Traduzione: Temperance, seanma,
marko988, Amandamap
-
Revisione: Adduari
-
www.subsfactory.it
-
Ehi, quaggiù!
-
- Kate?
- Scusa se ti ho presa così. Erica, giusto?
-
Ciao.
-
Ciao.
-
Bel posto, vero?
-
E'...
-
già.
-
- Beviamo?
- Certo.
-
- Che posto strano!
- Già.
-
E' vero.
-
Dai.
-
I cocktail qui sono fantastici.
-
Sei mai stata in un bar
che fa cocktail molecolari?
-
E' una figata. Usano
sostanze chimiche, schiuma...
-
ghiaccio secco e cose così.
-
Ok. E salmone affumicato?
-
- Con un po' di fantasia.
- Ok.
-
Va bene.
-
Cosa vi porto, ragazze?
-
Di solito prendo
il Bellini con aria di pesca.
-
Tu?
-
Prendo il salmone. Perché no?
-
Bene. Mettiamoci comode.
-
- Dove ci sediamo?
- Va bene ovunque.
-
Qui va bene?
-
Ok.
-
Cosa c'è?
-
Ecco qui.
-
Un salmone affumicato,
-
e un Bellini.
-
- Divertitevi.
- Grazie.
-
- Ecco il menù.
- Vuoi mangiare?
-
- Mangiamo anche?
- Posso passare dopo.
-
No, va bene.
-
- Iniziamo con gli assaggi di salumi e...
- Ok.
-
Acciughe dolci,
-
frittelle di piselli e barbabietole,
e patatine fritte.
-
Bene. Vuoi le patatine?
-
Ok.
-
Va bene.
-
Ti piace che ti si dica cosa fare.
-
Sì, lo trovo più facile.
-
Più facile?
-
Per me.
-
Per tutti.
-
Ok.
-
Allora non esageriamo.
-
Qualcos'altro?
-
Sì, puoi portare via quella cosa
di pesce. Non le piace.
-
- Scusa.
- Nessun problema. Bellini?
-
- Sì.
- Divertitevi, ragazze.
-
Carino.
-
E' a posto.
-
Immagino che tu abbia fatto conoscere
il Bellini a molte ragazze.
-
- Probabilmente meno di quello che pensi.
- Non credo.
-
Secondo me, sono parecchie.
-
Mi dispiace.
-
Scusa.
-
Tranquilla. Rispondi pure.
-
E' solo mio fratello.
-
Lo chiamo dopo.
-
Rompe le palle, come al solito.
-
Avete un bel rapporto? Tu e tuo fratello?
-
Sai...
-
la famiglia.
-
Sanno essere abbastanza pesanti.
-
Dev'essere bello.
-
Io vedo i miei genitori due volte l'anno,
dipende se ne hanno voglia o no,
-
e di solito non ne hanno.
-
Perché?
-
Chiama tuo fratello.
-
Te l'ho detto, rompe solo le palle.
-
Dove eravamo rimaste?
-
Non lo so.
-
Sto sbagliando qualcosa?
-
No...
-
stai andando alla grande.
-
Mi piace.
-
Cos'è?
-
L'ho comprato in Toscana l'estate scorsa.
-
Lo metto spesso.
-
- E' carino.
- Sì, infatti.
-
Non volevo neanche comprarlo.
-
Ero ad Arezzo, cercavo
uno stupido negozio di formaggi, quando...
-
passo accanto a questa bambina...
-
di sette o otto anni...
che vendeva questi la strada.
-
Li facevano lei e suo padre,
seduti su delle cassette del latte.
-
Sono rimasta un sacco di tempo ad osservarli,
e loro non si sono neanche accorti di me.
-
Dai, è bello.
-
Non è niente di che, ma...
-
aveva un sorriso così bello...
-
quella bambina.
-
- Penserai che sia un'idiota.
- Per niente.
-
Ah, ma è vero. E' vero.
-
Non so neanche perché
ti sto dicendo queste cose.
-
Tipico degli appuntamenti,
va tutto così in fretta.
-
Sì, lo so.
-
Troppo... troppo presto?
-
No.
-
No.
-
Veramente...
-
no.
-
Di' qualcosa...
-
sto arrossendo.
-
Ok. In Toscana...
-
dev'essere stato fantastico.
-
Sì.
-
Un po' strana, come vacanza.
-
Sull'aereo verso casa, sono tornata single.
-
Scusa, ti sto parlando di ex.
-
Abbastanza antipatico, direi.
-
Lui era convinto...
che saremmo andati a vivere insieme, ma...
-
sì, insomma.
-
Non è successo.
-
- Lui?
- Sì.
-
Ecco, avevo sentito bene.
-
Sì.
-
Beh, che...
-
esci con uomini?
-
Possiamo...
-
- smettere?
- Io non ho cominciato nulla.
-
- Tu esci con le donne, ma ti fai gli uomini!
- E'...
-
- è complicato.
- Odio chi tiene il piede in due scarpe.
-
Non è complicato, è seccante e disonesto.
-
E chi lo dice?
-
Sì, esco con degli uomini, di tanto in tanto.
-
Beh, scusami, ma le ragazze che escono
con gli uomini non fanno per me.
-
Sono qui con te, adesso.
-
Ci stiamo divertendo.
-
Magari sei solo un'etero annoiata.
-
E allora?
-
Comunque stiano le cose...
-
non sono affari tuoi, cazzo.
-
Cosa fai?
-
Mi passi la borsa, per favore?
-
Te ne vai, così?
-
Mi stai dando ragione, lo sai?
-
- Non sarò la prima a fartelo notare, no?
- Sei maleducata.
-
Non mi conosci neanche.
-
Aspetta un attimo.
-
Perché?
-
Perché c'è qualcosa qui.
-
Vero?
-
Eccoci qui.
-
Affettati, alici, olive,
e frittelle di piselli e barbabietola...
-
patatine, in arrivo.
-
Poi un po' di maionese, salsina,
chili, pomodoro, e...
-
ecco il suo Bellini.
-
Ecco qui.
-
Tutto bene?
-
Tutto a posto... grazie.
-
Buona cena.
-
Ubriachiamoci.
-
Avevi ragione su questi cocktail.
-
Sì, ti danno una bella botta.
-
Bevi un po' d'acqua.
-
Tranquilla.
-
Davvero.
-
Continuerò a bere finché...
-
sì, che c'è?
-
No, no, non posso parlare, al momento.
-
Scusa.
-
- Ti chiama molto spesso.
- Davvero?
-
Vuole solo che io sia felice.
-
Ma non sembri molto felice,
quando parli con lui.
-
Vorrei sapere perché sei così arrabbiata.
-
- Non sono arrabbiata.
- Senza offesa, Kate, ma...
-
sembri proprio una lesbica arrabbiata
con una fissazione per il cazzo.
-
Non sono io a dovermi preoccupare dei cazzi.
-
Vediamo...
-
con quante donne sei andata a letto?
-
- E che c'entra questo?
- Con una, almeno?
-
Sei andata a letto almeno con una donna?
-
Ok, sei tornata ad essere maleducata.
-
Cerco solo di capire perché sei qui.
-
Non l'abbiamo ordinata noi.
-
No, questi ve li offrono quei signori laggiù.
-
Riportala indietro,
i drink ce li paghiamo da sole.
-
Non fare la scema.
-
Lasciala pure. Grazie.
-
Sì, prendete le cose per come vengono.
-
Grazie.
-
Rilassati... non devi
per forza essere scortese.
-
Mio Dio, non farlo!
-
Che c'è? Sono solo ragazzi, sii educata.
-
Ok.
-
Che fai?
-
L'educata.
-
Merda!
-
Ciao.
-
Ehi.
-
Come vi chiamate?
-
Io sono Kate, lei è Erica.
-
Bene. Christopher... Richard.
-
Sembravate un po' sole, a quel tavolo.
-
Siamo venute solo a ringraziarvi per i drink.
-
Di nulla.
-
A posto!
-
- Buon divertimento.
- Un attimo!
-
Solo questo?
-
Possiamo fare qualcosa per voi?
-
Non saprei...
-
che ne dite di ballare?
-
Direi che tu avresti proprio bisogno
di ballare un po'.
-
Certo.
-
Balliamo.
-
Ok.
-
Piacere... Chris.
-
Andiamo.
-
Ciao.
-
Da quant'è che mi stai guardando?
-
Non da molto.
-
Sembrava avessi bisogno di riposare.
-
Infatti.
-
La stanza dobbiamo lasciarla tra due ore,
puoi dormire un altro po'.
-
Bene.
-
Ehi...
-
siamo state bene, vero?
-
Sì, ma...
-
tra poco devo andarmene.
-
E di solito che fai, a questo punto?
-
Torno a casa.
-
Farai così anche ora?
-
Credo di sì.
-
Se vuoi liberarti di me,
ci stai riuscendo benissimo.
-
Vieni qui.
-
Chiedimi quello che vuoi.
-
Chiedimi qualcosa...
-
e ti risponderò.
-
Vai.
-
Cosa odii di più di te stessa?
-
Sono molto brava a mentire.
-
Ah, sì?
-
A chi menti?
-
Principalmente a me stessa.
-
Ma anche...
-
a quasi tutti gli altri.
-
E allora perché dovrei chiederti qualcosa,
se non mi dirai la verità?
-
Perché mi piaci.
-
Con te può essere diverso.
-
Chiedimi qualcos'altro.
-
Che ne pensa la tua famiglia?
-
Di cosa sei?
-
Non lo sanno, vero?
-
Kate...
-
non capisci.
-
I miei mi amano.
-
Mi amano davvero.
Non capisci quanto sia importante?
-
Sì, certo!
-
Quindi, fai così?
-
Lanci la pietra e scappi?
-
Perché dovrei restare?
-
Perché non so quando mi ricapiterà.
-
Erica... puoi fare quello che vuoi!
-
Capisci, non è che casca il mondo!
-
Tre.
-
Come?
-
Volevi sapere con quante donne fossi stata.
-
Tre.
-
C'è stata una, sei anni fa...
-
ero pazza di lei.
-
Poi una della palestra, l'anno scorso.
-
Ok.
-
- E' vero? Perché è così...
- Sì...
-
lo so.
-
Quindi, restiamo un po' insieme?
-
Poi puoi andare.
-
Promesso.
-
E la terza?
-
Com'è?
-
Non lo so.
-
La giuria sta decidendo.
-
Il caso deve essere rivisto.
-
Ah, sì?
-
No, no, no... ignoralo.
-
Non...
-
Ehi, cosa c'è?
-
Dove sei?
-
No, sto bene.
-
E' che... ho fatto tardi.
-
Ma vuoi dirmi dove sei?
-
No, non potevo richiamarti.
-
- Perché no? Eh?
- Non potevo.
-
Hai scordato che alle tre
dobbiamo vederci con mamma?
-
Di' a mamma che sarò lì alle tre.
-
Ma vaffanculo!
-
- Chi è?
- Nessuno, sono sola!
-
Erica! Erica, devi venire!
-
- Devi esserci!
- Ok, ok, sì!
-
Dev... devo andare, ok?
Sì, sì, d'accordo!
-
Sì, devo andare!
-
Non ce la faccio, mi spiace.
-
Ehi, non me ne vado!
-
- Sono qui!
- Ok, lo capisco, ma devo andare,
-
nella mia vita non devo nascondermi!
-
I tuoi non ti parlano.
-
Quindi non dirmi che non puoi capire!
-
Kate, ti prego!
-
Dimmi che devo fare!
-
Di' quello che devi dire!
Non succede nulla, sono solo parole!
-
Di' la verità, porca puttana!
-
- Voglio che resti!
- Non intendo questo...
-
Cristo... dillo qui, ora!
-
- Sono gay!
- Sì, ce l'hai fatta!
-
E?
-
Esco con i ragazzi per far contenta
la mia famiglia.
-
Per non fargli credere
che li abbia disonorati.
-
E che non mi piacciano le donne.
-
C'è altro?
-
Non faccio che razionalizzare.
-
E dopo sto di merda.
-
Dio, grazie!
-
Ora, mettiti una cosa e andiamo
a fare un brunch, cazzo!
-
Un brunch?
-
Sì.
-
Erica...
-
Erica?
-
Erica?
-
Pronto?
-
Erica...
-
ti voglio bene,
ma questa cosa non può essere.
-
Non puoi!
-
Lo capisci?
-
Non puoi!
-
Mi dispiace, ma no.
-
www.subsfactory.it
-
- Ma cos'hai che non va?
- Niente!
-
C'è, tipo, una categoria particolare
in cui voi donne cercate idioti come me?