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Domina i tuoi comportamenti, padroneggia la tua comunicazione, determina il tuo successo | Louise Evans | TEDxGenova

  • 0:21 - 0:25
    Vorrei presentarvi queste cinque sedie
  • 0:25 - 0:30
    perché in realtà sono loro
    le vere protagoniste della mia conferenza.
  • 0:31 - 0:35
    Hanno un messaggio speciale
    da dare a tutti noi,
  • 0:35 - 0:37
    e il messaggio riguarda
  • 0:37 - 0:43
    quali comportamenti e atteggiamenti
    assumiamo in ogni momento.
  • 0:44 - 0:46
    Ora, per mostrarvi ciò che intendo,
  • 0:46 - 0:49
    ho una storia da raccontarvi
    tratta dalla mia vita privata.
  • 0:49 - 0:52
    Stavo cercando di costruire
    una relazione più forte
  • 0:52 - 0:54
    con una persona molto importante,
  • 0:54 - 0:58
    la figlia ventenne del mio compagno.
  • 0:59 - 1:00
    Per fare ciò, pensai:
  • 1:00 - 1:03
    "Passiamo una bella serata fuori,
    solo noi due insieme".
  • 1:03 - 1:07
    Scelsi un posto speciale,
  • 1:07 - 1:10
    il Blue Note Jazz Club di Milano.
  • 1:10 - 1:14
    Quella sera, i Manhattan Transfer,
    il mio gruppo jazz preferito,
  • 1:14 - 1:16
    ci avrebbero tenuto un concerto.
  • 1:16 - 1:18
    Quindi, ci incontriamo,
    l'atmosfera è fantastica.
  • 1:18 - 1:20
    Stiamo andando molto d'accordo
  • 1:20 - 1:22
    e sono felice.
  • 1:24 - 1:27
    Essendo una "baby boomer"
    e un'amante della musica,
  • 1:29 - 1:31
    ho pensato: "Beh, le sta piacendo
    tanto quanto a me?"
  • 1:31 - 1:35
    Così in quel momento
    mi girai verso di lei per controllare.
  • 1:36 - 1:39
    E cosa vidi? Questo.
  • 1:40 - 1:42
    Stava guardando il suo iPhone.
  • 1:43 - 1:46
    Ora, come reagire?
  • 1:46 - 1:47
    Avevo diverse scelte.
  • 1:48 - 1:49
    Prima scelta.
  • 1:53 - 1:56
    Scusate, ma che sta facendo?
  • 1:56 - 1:57
    Guarda il suo iPhone.
  • 1:57 - 1:59
    Voglio dire, ho speso tempo e denaro
  • 1:59 - 2:02
    pensando ad una serata fantastica,
    l'ho portata qui e poi?
  • 2:02 - 2:04
    Dopo due minuti
    le tolgo gli occhi di dosso
  • 2:04 - 2:06
    e lei guarda il telefono?
  • 2:06 - 2:09
    Sul serio, cos'ha che non va
    questa generazione?
  • 2:09 - 2:12
    Hanno una capacità d'attenzione
    pari a quella di un pesce rosso,
  • 2:12 - 2:14
    perdio!
  • 2:14 - 2:16
    (Sospiro)
  • 2:18 - 2:20
    Scelta numero due.
  • 2:24 - 2:26
    È stato un errore.
  • 2:26 - 2:27
    (Risate)
  • 2:27 - 2:29
    Perché l'ho portata qui?
  • 2:29 - 2:33
    Cioè, è annoiata, non le interessa,
    non le piace la musica.
  • 2:33 - 2:37
    Ma cosa avevo in testa? Voglio dire,
    perché dovrebbe piacerle questa musica?
  • 2:37 - 2:40
    Questa è roba da "baby boomer".
  • 2:40 - 2:43
    Probabilmente starà pensando
    di essere in compagnia di un dinosauro.
  • 2:44 - 2:46
    Oh, Dio!
  • 2:47 - 2:49
    Scelta numero tre.
  • 2:53 - 2:55
    Aspetta un momento.
  • 2:55 - 2:57
    Conta fino a dieci.
    Fai un respiro profondo.
  • 2:58 - 3:01
    Non saltare alle conclusioni.
  • 3:01 - 3:03
    Non sai cosa sta facendo
    con il suo iPhone.
  • 3:03 - 3:05
    Quindi rilassati. Stai tranquilla.
  • 3:07 - 3:08
    Fatti un altro bicchiere.
  • 3:08 - 3:11
    (Risate)
  • 3:11 - 3:13
    Scelta numero quattro.
  • 3:15 - 3:17
    Suvvia, ciò che conta davvero per me
  • 3:17 - 3:21
    è che questa serata insieme sia speciale,
  • 3:21 - 3:25
    che, dopo questa serata, lei senta
    di potersi aprire davvero con me,
  • 3:25 - 3:27
    che si senta al sicuro con me,
  • 3:27 - 3:29
    e che sappia che la mia porta
    sarà sempre aperta per lei,
  • 3:29 - 3:31
    questo è ciò che conta davvero.
  • 3:31 - 3:33
    Spero che tutto questo succeda,
  • 3:33 - 3:35
    semplicemente lo spero.
  • 3:36 - 3:38
    Scelta numero cinque.
  • 3:44 - 3:46
    Cos'è importante per lei?
  • 3:46 - 3:49
    Cosa sta succedendo nel suo mondo
    in questo momento?
  • 3:49 - 3:51
    Cos'è importante per lei?
  • 3:51 - 3:53
    Vorrei davvero entrare
    in contatto con lei.
  • 3:53 - 3:55
    Di cosa ho bisogno per farlo?
  • 3:55 - 3:56
    (Sospiro)
  • 3:56 - 4:00
    Sapete, stavo avendo seri problemi
    a rispondere a quella domanda.
  • 4:00 - 4:04
    E in quel momento,
    lei si voltò verso di me e disse:
  • 4:05 - 4:08
    "Louise, sapevi
    che questo è l'unico Blue Note
  • 4:08 - 4:10
    in tutta Europa?
  • 4:10 - 4:13
    Ce n'è uno a New York
    e ce ne sono due in Giappone,
  • 4:13 - 4:15
    ma questo è l'unico qui a Milano.
  • 4:15 - 4:17
    È incredibile, ce l'hanno gli Italiani!"
  • 4:17 - 4:21
    E aggiunse: "Oh, ed ho cercato
    i Manhattan Transfer.
  • 4:21 - 4:25
    Lo sapevi che suonano e cantano
    insieme da 40 anni?
  • 4:25 - 4:27
    È incredibile!"
  • 4:27 - 4:30
    E disse: "Inoltre, guarda".
  • 4:31 - 4:34
    Mi porse il suo iPhone,
    aveva pubblicato un messaggio su Facebook
  • 4:34 - 4:38
    che diceva: "Al Blue Note a Milano,
  • 4:39 - 4:43
    con i Manhattan Transfer
    e Louise, la migliore!"
  • 4:46 - 4:49
    Beh, l'ho scampata bella.
  • 4:49 - 4:51
    Avrei potuto davvero rovinare tutto.
  • 4:51 - 4:56
    Perché avrei potuto guardarla
    con disapprovazione da questa sedia.
  • 4:56 - 5:00
    E lei avrebbe potuto iniziare a riflettere
    su di me, pensare cose su di me,
  • 5:00 - 5:04
    del tipo: "Louise,
    ha la mania del controllo".
  • 5:04 - 5:06
    "È una persona difficile".
  • 5:06 - 5:08
    "Non è facile starle accanto".
  • 5:08 - 5:11
    Quella non era affatto la mia intenzione.
  • 5:11 - 5:14
    E in effetti,
    lei ne era del tutto coinvolta.
  • 5:14 - 5:15
    Era lì,
  • 5:15 - 5:17
    a fare più cose contemporaneamente
    in maniera digitale,
  • 5:17 - 5:19
    ma stava potenziando la nostra realtà.
  • 5:19 - 5:21
    Quindi, in millisecondi,
  • 5:21 - 5:25
    avrei potuto distruggere quel momento
    meraviglioso che stavamo creando insieme.
  • 5:26 - 5:29
    Questo è ciò che facciamo tutto il tempo:
  • 5:29 - 5:34
    facciamo scelte circa i comportamenti
    che assumiamo con gli altri.
  • 5:35 - 5:38
    E le scelte che facciamo
    hanno un impatto diretto
  • 5:38 - 5:41
    sulle conversazioni che sosteniamo,
  • 5:41 - 5:44
    sulle relazioni che costruiamo,
  • 5:44 - 5:47
    sulla qualità delle nostre vite
    in generale.
  • 5:48 - 5:53
    Dunque, cosa possiamo fare
    a livello pratico
  • 5:53 - 5:55
    per aiutarci ad esserne più consapevoli?
  • 5:55 - 5:57
    Perché questo non ce l'insegnano a scuola.
  • 5:57 - 6:01
    Non c'è nel piano di studi:
    "Come comportarsi bene", sul serio.
  • 6:01 - 6:02
    Quindi, cosa possiamo fare?
  • 6:02 - 6:06
    L'idea delle cinque sedie mi è venuta
  • 6:06 - 6:12
    nel frequentare un corso di nove giorni
    sulla comunicazione nonviolenta,
  • 6:12 - 6:16
    tenuto da Marshall Rosenberg,
    oggi scomparso, un uomo straordinario,
  • 6:16 - 6:19
    che ha fatto così tanto
    per la pace nel mondo.
  • 6:19 - 6:22
    In seguito, in un certo senso
    la mia vita è cambiata.
  • 6:22 - 6:25
    In seguito, decisi che era un messaggio
  • 6:25 - 6:28
    che avevo bisogno di far entrare
    nei nostri luoghi di lavoro.
  • 6:28 - 6:31
    Luoghi in cui passo
    la maggior parte del tempo,
  • 6:31 - 6:35
    essendo una formatrice,
    una facilitatrice e un'istruttrice.
  • 6:36 - 6:42
    Nonché, dove esibiamo alcuni
    dei nostri atteggiamenti più discutibili,
  • 6:42 - 6:44
    talvolta deleteri.
  • 6:45 - 6:50
    Quindi, l'idea delle cinque sedie
    ci aiuta a rallentare
  • 6:50 - 6:54
    il modo in cui ci comportiamo
    in ogni momento delle nostre vite
  • 6:54 - 6:55
    e ad analizzare cosa sta succedendo.
  • 6:56 - 6:58
    Dunque, quello che vorrei fare
  • 6:58 - 7:02
    è osservare queste sedie
    più da vicino e spiegarvele.
  • 7:02 - 7:04
    La sedia rossa.
  • 7:08 - 7:11
    Questa è la sedia dello sciacallo.
  • 7:11 - 7:17
    Gli sciacalli sono animali
    incredibilmente arguti e opportunisti.
  • 7:17 - 7:19
    Sono sempre pronti ad attaccare.
  • 7:20 - 7:26
    E di fatto, questa sedia qui è quella
    sulla quale ci comportiamo peggio.
  • 7:26 - 7:33
    Su questa sedia amiamo incolpare,
    lamentarci, punire, spettegolare,
  • 7:33 - 7:38
    ma il nostro massimo gioco
    su questa sedia è giudicare.
  • 7:38 - 7:43
    Se non mi credete,
    vi invito a fare una dieta mentale,
  • 7:44 - 7:49
    vi invito a trascorrere un'ora
    con alcuni esseri umani
  • 7:50 - 7:54
    per vedere se riuscite a farlo
    senza che un solo giudizio
  • 7:54 - 7:55
    attraversi la vostra mente.
  • 7:56 - 7:58
    Prendiamoci in esame.
  • 7:58 - 8:00
    Qualcuno entra dalla porta
    e noi partiamo: bzzzzzzz,
  • 8:01 - 8:04
    "Mi piace, non mi piace,
    non sono molto interessato".
  • 8:04 - 8:07
    E non sappiamo assolutamente niente
    di quella persona.
  • 8:07 - 8:09
    Quindi, questa sedia qui
  • 8:10 - 8:11
    è una sedia che giudica.
  • 8:11 - 8:14
    A dire il vero, c'è un altro gioco
    che amo in questa sedia,
  • 8:14 - 8:17
    è il gioco dell'"ho ragione".
  • 8:17 - 8:20
    E lo facevo sempre, tutto il tempo,
  • 8:20 - 8:22
    finché mio fratello
    mi ha fatto qualche commento.
  • 8:22 - 8:26
    Lo facevo con mia madre,
    perché a mia madre piace esagerare.
  • 8:26 - 8:27
    Quindi lei diceva qualcosa del tipo:
  • 8:27 - 8:31
    "Oh sì, c'erano 30 persone
    alla riunione di famiglia".
  • 8:32 - 8:34
    E il mio compito era correggerla
  • 8:34 - 8:38
    dicendo: "No mamma,
    non erano 30, erano 13".
  • 8:38 - 8:41
    Ero la poliziotta della situazione.
  • 8:43 - 8:45
    Mio fratello mi ha toccato il braccio
  • 8:45 - 8:50
    e ha detto: "Non importa",
    al che ho risposto:
  • 8:50 - 8:53
    "Che intendi per non importa?
    Certo che importa. Ha torto.
  • 8:53 - 8:56
    E ha bisogno di essere corretta
    per il suo bene".
  • 8:58 - 9:00
    Mi ha toccato di nuovo il braccio
    e ha detto:
  • 9:00 - 9:03
    "Vuoi avere un rapporto con tua madre
  • 9:03 - 9:06
    o vuoi avere ragione?"
  • 9:08 - 9:10
    Fu una grande lezione.
  • 9:10 - 9:11
    Da quel momento,
  • 9:11 - 9:16
    ho sempre considerato le esagerazioni
    di mia madre come una forma di abbondanza.
  • 9:18 - 9:20
    Quindi, qui su questa sedia,
    ciò che tendiamo a fare
  • 9:20 - 9:23
    è vedere cosa c'è di sbagliato
    nelle altre persone,
  • 9:23 - 9:25
    piuttosto che cosa c'è di giusto.
  • 9:25 - 9:27
    Madre Teresa ci ricorda che:
  • 9:27 - 9:32
    "Se giudichi le persone,
    non avrai tempo per amarle".
  • 9:34 - 9:37
    La prossima sedia è la sedia del riccio,
  • 9:37 - 9:38
    la sedia gialla.
  • 9:38 - 9:40
    Ora, il riccio...
  • 9:40 - 9:43
    Quando ci comportiamo come ricci,
    ci sentiamo molto vulnerabili,
  • 9:43 - 9:49
    ci rannicchiamo, ci proteggiamo da ciò
    che sentiamo essere un mondo malvagio.
  • 9:50 - 9:54
    Ciò che facciamo su questa sedia
    è giudicare spietatamente noi stessi.
  • 9:54 - 9:59
    Quindi rivoltiamo questa sedia,
    la sedia rossa, contro noi stessi.
  • 10:00 - 10:02
    Diciamo cose come:
    "Non sono abbastanza intelligente.
  • 10:02 - 10:05
    Non posso farlo. Nessuno crede in me".
  • 10:06 - 10:07
    E abbiamo certe paure,
  • 10:07 - 10:14
    paura di essere respinti,
    di deludere, di fallire.
  • 10:14 - 10:16
    Facciamo anche le vittime.
  • 10:16 - 10:21
    Per cui: "A nessuno importa di me,
    nessuno mi ama".
  • 10:21 - 10:23
    Ma in effetti,
  • 10:23 - 10:27
    quando uso queste sedie nelle aziende
    e mi rivolgo ai manager dicendo:
  • 10:27 - 10:30
    "Su quale trascorri
    la maggior parte del tuo tempo?"
  • 10:31 - 10:34
    Quasi nessuno viene a sedersi qui.
  • 10:34 - 10:38
    Perché a volte è piuttosto difficile
    ammettere le nostre debolezze.
  • 10:38 - 10:39
    Abbiamo bisogno di molto coraggio.
  • 10:39 - 10:43
    Eppure, tutti soffriamo di insicurezza.
  • 10:43 - 10:46
    Ma sul serio, cosa facciamo
    con le nostre insicurezze?
  • 10:47 - 10:49
    Ci arrendiamo e ci rassegniamo?
  • 10:50 - 10:51
    Oppure diciamo: "No.
  • 10:51 - 10:54
    Voglio trovare le forze e crescere"?
  • 10:54 - 10:57
    Krishnamurti dice qualcosa
    di meraviglioso,
  • 10:57 - 11:00
    dice: "La più alta forma
    di intelligenza umana
  • 11:00 - 11:05
    è la capacità di osservare
    senza giudicare".
  • 11:06 - 11:09
    Dunque, prossima sedia.
  • 11:11 - 11:14
    Questa è la sedia del suricato.
  • 11:14 - 11:16
    Non so se avete mai visto un suricato.
  • 11:16 - 11:21
    Non ce ne sono molti in Italia
    ma sono incredibili.
  • 11:21 - 11:23
    Quando sono di guardia,
  • 11:23 - 11:26
    possono restare per un'ora proprio così:
  • 11:26 - 11:30
    un'ora muovendo solo la loro testa.
  • 11:30 - 11:32
    Incredibilmente vigili.
  • 11:32 - 11:35
    Quando siamo su questa sedia,
    questo è ciò che facciamo.
  • 11:35 - 11:37
    Siamo attenti, siamo molto vigili,
  • 11:37 - 11:40
    osserviamo, ci fermiamo,
    facciamo una pausa.
  • 11:40 - 11:43
    Facciamo un respiro profondo
    e siamo coscienti.
  • 11:43 - 11:47
    Questa è la sedia "ASP". A-S-P.
  • 11:48 - 11:52
    A cosa sto pensando?
    Cosa mi sto dicendo?
  • 11:53 - 11:55
    Quindi, qui diventiamo molto curiosi.
  • 11:55 - 12:00
    Se qualcuno è arrabbiato, invece di dire:
    "Per l'amor di Dio cresci un po', no?",
  • 12:01 - 12:04
    qui pensiamo: "Mi domando
    perché quella persona sia arrabbiata".
  • 12:04 - 12:06
    Ne siamo interessati.
  • 12:06 - 12:08
    Perciò questa sedia qui è...
  • 12:09 - 12:11
    Se penso a Nietzsche,
  • 12:11 - 12:13
    c'è una citazione importante
    per questa sedia.
  • 12:13 - 12:17
    Lui dice: "Tu hai la tua maniera,
    io ho la mia maniera.
  • 12:17 - 12:22
    Per quanto riguarda
    quella giusta e assoluta, non esiste".
  • 12:23 - 12:25
    Quindi qui abbiamo una scelta.
  • 12:26 - 12:29
    La pillola rossa o la pillola blu?
  • 12:29 - 12:32
    È la sedia della "porta scorrevole".
  • 12:32 - 12:35
    In questo momento,
    quando facciamo la scelta giusta,
  • 12:35 - 12:39
    intraprendiamo questo stile di vita
    di successo.
  • 12:40 - 12:41
    Prossima sedia.
  • 12:42 - 12:44
    Qui entriamo nel mondo dell'indagine.
  • 12:44 - 12:46
    Ora, perché "indagine"?
  • 12:46 - 12:50
    Indagine perché diventiamo
    investigatori di noi stessi,
  • 12:50 - 12:52
    tipo gli Sherlock Holmes di noi stessi.
  • 12:52 - 12:56
    Prendiamo una lente d'ingrandimento
    e osserviamo i nostri comportamenti.
  • 12:56 - 13:00
    È una bellissima sedia
    perché acquisiamo consapevolezza di noi.
  • 13:00 - 13:03
    Sappiamo chi siamo.
    Sappiamo cosa vogliamo.
  • 13:03 - 13:06
    Sappiamo dove stiamo andando.
    Non abbiamo paura di dire la verità.
  • 13:06 - 13:09
    Ma creiamo anche i nostri confini.
  • 13:09 - 13:11
    Ci occupiamo di noi stessi
    su questa sedia.
  • 13:11 - 13:13
    Ma siamo davvero molto forti.
  • 13:13 - 13:14
    Non diamo via la nostra forza.
  • 13:15 - 13:17
    Qui diamo via la nostra forza.
  • 13:17 - 13:20
    Dunque qui cresciamo, diventiamo liberi.
  • 13:20 - 13:22
    Entriamo in pieno possesso
    della nostra forza.
  • 13:22 - 13:26
    Diventiamo determinati ma non aggressivi.
  • 13:27 - 13:32
    Aristotele disse: "Conoscere te stesso
    è il principio di tutta la saggezza".
  • 13:32 - 13:35
    Possiamo stare qui
    per tutta la nostra vita.
  • 13:35 - 13:37
    Perché il delfino?
  • 13:37 - 13:42
    Perché il delfino
    è un animale meraviglioso.
  • 13:42 - 13:46
    È giocoso, è intelligente,
    comunica meravigliosamente.
  • 13:46 - 13:47
    Quando penso al delfino,
  • 13:47 - 13:52
    penso al meglio di noi come esseri umani.
  • 13:54 - 13:56
    Dunque, prossima sedia.
  • 14:02 - 14:05
    Questa è la sedia della giraffa.
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    Una sedia molto bella,
  • 14:09 - 14:11
    molto difficile.
  • 14:11 - 14:13
    Non so se lo sapete,
  • 14:13 - 14:19
    ma la giraffa ha il cuore più grande
    di tutti gli animali terrestri,
  • 14:19 - 14:21
    è di questa dimensione.
  • 14:21 - 14:24
    E non solo ha il cuore più grande,
  • 14:24 - 14:27
    ha anche il collo più lungo.
  • 14:28 - 14:30
    Perciò ha una visione incredibile.
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    Quindi quando siamo su questa sedia,
  • 14:33 - 14:39
    mostriamo empatia, compassione
    e comprensione.
  • 14:39 - 14:44
    Su questa sedia,
    mettiamo il nostro ego in secondo piano
  • 14:44 - 14:46
    e ascoltiamo le persone.
  • 14:46 - 14:51
    Consideriamo le persone
    e ci prendiamo cura di loro.
  • 14:53 - 14:57
    Mettersi nei panni degli altri
    e comprenderli
  • 14:57 - 14:59
    è un grande atto di generosità.
  • 15:01 - 15:03
    Abraham Lincoln una volta disse:
  • 15:03 - 15:07
    "Non mi piace quell'uomo.
    Devo conoscerlo meglio".
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    Quindi in questa sedia c'è un invito
  • 15:13 - 15:15
    a guardare ad altre prospettive,
  • 15:15 - 15:17
    ad abbracciare altre realtà,
  • 15:17 - 15:20
    ad abbracciare la diversità
  • 15:20 - 15:22
    e a diventare tolleranti.
  • 15:23 - 15:26
    La domanda più importante
    su questa sedia è:
  • 15:26 - 15:31
    "Cos'è importante per questa persona
    di fronte a me?"
  • 15:31 - 15:36
    E l'intenzione su questa sedia
    è rimanere in contatto nonostante tutto.
  • 15:37 - 15:39
    Quindi queste sono le sedie.
  • 15:40 - 15:43
    Come traduciamo ciò nella vita quotidiana?
  • 15:43 - 15:46
    Beh, immaginate: andate a lavoro,
  • 15:46 - 15:49
    magari andate per fare una presentazione
  • 15:49 - 15:51
    e vi va davvero bene.
  • 15:51 - 15:54
    Così siete qui che pensate:
    "Grande, fantastico!"
  • 15:54 - 15:58
    Poi, magari avete una riunione
    e le cose vanno male,
  • 15:58 - 16:01
    e sprofondate in queste sedie.
  • 16:01 - 16:06
    Ora la nostra sfida quotidiana
    è capire come trovare un equilibrio
  • 16:07 - 16:10
    fra sedersi qui e sedersi qua.
  • 16:10 - 16:13
    Perché se siamo seduti qui,
    la vita non è così felice.
  • 16:15 - 16:17
    Ma se siamo seduti qui, su queste sedie,
  • 16:17 - 16:19
    siamo più razionali, siamo più aperti,
  • 16:19 - 16:22
    siamo più intelligenti,
    siamo più premurosi.
  • 16:27 - 16:31
    Una cosa che mi ha davvero toccato
    nel profondo leggendola la prima volta,
  • 16:31 - 16:35
    contenuta nel libro di Viktor Frankl,
    "L'uomo in cerca di senso",
  • 16:35 - 16:40
    dice: "Tutto può essere tolto ad un uomo
    ad eccezione di una cosa:
  • 16:40 - 16:43
    l'ultima delle libertà umane,
  • 16:43 - 16:48
    poter scegliere il proprio atteggiamento
    in ogni determinata situazione".
  • 16:49 - 16:51
    Questo è così potente.
  • 16:51 - 16:55
    Quindi la prossima volta
    che vorrete rimproverare i vostri figli,
  • 16:56 - 16:58
    o discutere con il vostro partner,
  • 16:58 - 17:01
    o punire qualcuno sul lavoro,
  • 17:01 - 17:04
    provate a sedervi su questa sedia
    e pensate.
  • 17:05 - 17:09
    E se per caso finite con il ritrovarvi
    su questa sedia,
  • 17:09 - 17:11
    cosa che accade molto spesso,
  • 17:12 - 17:15
    riuscite a trovare il coraggio
    di dire: "Mi dispiace",
  • 17:15 - 17:18
    e rimettere le cose a posto?
  • 17:19 - 17:24
    Dunque, l'invito che vi rivolgo è quello
    di portare queste sedie a casa con voi.
  • 17:25 - 17:27
    Giocate con loro. Rendetele vostre.
  • 17:27 - 17:30
    Insegnatele ai vostri bambini,
    le comprendono immediatamente.
  • 17:30 - 17:33
    Mettetene cinque nella sala riunioni
  • 17:33 - 17:35
    e osservate come miglioreranno
    le vostre riunioni.
  • 17:36 - 17:41
    E la prossima volta che qualcuno
    premerà uno dei vostri pulsanti rossi,
  • 17:42 - 17:48
    pensate semplicemente:
    cinque sedie, cinque scelte.
  • 17:50 - 17:55
    Possiamo impegnarci tutti
    a fare delle nostre case,
  • 17:55 - 17:59
    dei nostri luoghi di lavoro
    e di questo mondo un posto migliore?
  • 18:00 - 18:03
    Un comportamento alla volta.
  • 18:04 - 18:05
    Grazie.
  • 18:05 - 18:26
    (Applausi)
Title:
Domina i tuoi comportamenti, padroneggia la tua comunicazione, determina il tuo successo | Louise Evans | TEDxGenova
Description:

Questa conferenza è un invito all'azione. Trascorriamo circa l'ottanta per cento della nostra giornata a lavoro, il restante a casa. Se abbiamo una brutta giornata al lavoro, probabilmente porteremo quella negatività a casa con noi e viceversa. È di fondamentale importanza creare ambienti sani negli spazi che maggiormente incidono sulle nostre vite, dando il nostro meglio e ricevendo lo stesso in cambio. "The 5 Chairs" è un metodo sistematico e potente che ci aiuta a padroneggiare i nostri comportamenti e a gestire i comportamenti altrui. Essere un buon leader significa contribuire al successo e alla felicità di tutti, sul lavoro e a casa, a livello cosciente. Le 5 sedie offrono 5 scelte. Quale sceglierai?

Istruttrice comportamentale, formatrice aziendale, autrice di "5 Chairs 5 Choices". Louise Evans dirige la propria organizzazione a Firenze, in Italia, dalla quale offre corsi sullo sviluppo della leadership internazionale, allenamento transizionale e interculturale e programmi di sviluppo personale per singoli e gruppi che lavorano in contesti internazionali. È inglese ma ha vissuto e lavorato in Germania, Francia e, negli ultimi 30 anni, in Italia.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:31

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