Do You Get Fortnite FOMO?

Ehi, sono Mark.

Nel fine settimana
ho assistito alla fine di Fortnite.

Ecco cos'è successo.

Improvvisamente, tutte le modalità
di gioco sono state disabilitate.

Io e la mia famiglia siamo stati
catapultati dalla lobby

in una tetra sala d'attesa
sospesa sopra il vuoto più nero.

Poi, in un'appariscente cutscene,

abbiamo osservato l'intero mondo di gioco
annichilirsi nella luce.

Poi c'è stato un minigame un po' barboso

dove si collezionavano sfere Zero Point,

prima che Brie Larson apparisse
e facesse qualche magia sci-fi

per cucire insieme i pezzi
di un mondo completamente nuovo.

E così, dopo un breve downtime dei server,

Fortnite era tornato,
con una mappa tutta nuova da giocare.

Location iconiche come Pinnacoli Pendenti,

Crocevia Conici e Rave Cave
sono scomparse,

sostituite da una foresta autunnale,
un castello medievale,

una desolata distesa innevata,
e altro ancora.

Ok, non è la prima volta che succede.

Fortnite è già stato distrutto
e ricostruito due volte

ma è la prima volta
da quando ho iniziato a giocarci.

E nei mesi in cui ho giocato,
questa sorta di distruzione

si è rivelata un elemento di spicco
del design del gioco.

Ogni volta che Epic aggiungeva
nuovi contenuti a Fortnite,

altri venivano eliminati.

Al momento mi diverto a sfrecciare
con le moto da cross,

ma in passato il gioco ha offerto
carri armati, dischi volanti,

elicotteri e le automobili antigravità
di Rocket League.

Cose che ora non ci sono più.

Anche la mappa
– quella appena distrutta –

è mutata e cambiata
nel periodo in cui ho giocato.

È stata lentamente invasa
da grandi globi di cromo fuso,

trasformando per sempre i Crocevia Conici
in Crocevia Cromati.

Ci sono state anche settimane a tema

– come quelle di Star Wars, Bownanza
e di "Fuoco al fuoco" –

dove contenuti come armi
e personaggi apparivano

per poi scomparire sette giorni dopo.

Ci sono stati anche eventi
a tempo limitato di ogni tipo

come quelli per l'uscita di nuovi film,
concerti digitali,

e persino intere modalità.

Infatti la wiki di Fortnite
ha così tante voci scritte al passato

da somigliare più
alla storia archeologica del gioco

che ad una guida consultabile.

E, per me, questo costante cambiamento
ha reso Fortnite

uno dei più divertenti ed emozionanti
giochi multiplayer degli ultimi anni.

Il fulcro del gioco
è rimasto praticamente lo stesso:

100 persone paracadute su un'isola.

Ricercano armi e oggetti.

Vengono spinti verso il centro
di una tempesta che si rimpicciolisce.

E si azzuffano per essere
l'ultima persona o team rimasti.

L'unico cambiamento significativo dal 2017

è stata la benvoluta rimozione della
maldestra meccanica delle costruzioni.

Ma tutto il resto è in costante mutamento.

Ci sono nuove armi,
nuovi costumi, nuove aree,

nuove boss fight,
nuove meccaniche di gioco.

Questo nuovo aggiornamento
– il Capitolo 4 –

è così vasto da sembrare un nuovo gioco.

Questo grazie
ad un sistema casuale di perk,

uno spassoso martello a trampolo,
la nuova meccanica rubabandiera

e l'introduzione di elementi
di Unreal Engine 5 come Lumen.

Onestamente, ci sono stati più
cambiamenti in questo update di Fortnite

di quanti ne abbia offerti
Overwatch nel suo sequel.

Ogni settimana il gioco si rinnova
abbastanza da rimanere interessante,

e non si sa mai come sarà Fortnite
mese dopo mese,

mentre multiplayer più vecchi sono
diventati rapidamente stantii e noiosi.

E rimuovendo ciclicamente dei contenuti,

Epic ha mantenuto accessibile Fortnite
ai nuovi giocatori.

Immaginate se la mappa attuale
comprendesse quattro o cinque anni

di nuove idee e meccaniche.

Sarebbe impossibile iniziare adesso.

Al contrario,
il gioco è riuscito a mantenere

un approccio accessibile,
casual e arcade fin dal principio.

Inoltre, la temporaneità dei contenuti
li rende più esclusivi e memorabili

rispetto a qualcosa che è lì da sempre.

Non avevo mai aggiunto
l'evento di un gioco al mio calendario,

ma non ho voluto perdermi
l'irripetibile finale del capitolo.

Però…

Non posso ignorare che rendendo
i contenuti temporanei e provvisori,

beh, Epic non miri solo
a rendere il gioco più divertente.

Può essere anche una potente
tecnica di fidelizzazione,

progettata per tenervi stretti.

I commercianti sanno da sempre
che pubblicizzare qualcosa di limitato

– in tempo o quantità –
incoraggia le persone a comprare

semplicemente perché potrebbe essere
"ora o mai più".

Dal McRib e la salsa Szechuan
di McDonald's,

alla Nintendo che elimina
Mario 3D All-Stars dall'eShop,

potremmo essere spinti
a dare più valore a qualcosa

solo perché il commerciante
ha deciso di limitarne la disponibilità.

HOWARD: Mi scusi!
COMMESSO: Sì?

HOWARD: Sto cercando Turbo-Man!
MYRON: Anch'io! Anch'io!

HOWARD: Ne avete ancora in magazzino?
COMMESSO: (risata capitalista)

Si fa leva sulla FOMO,
o la "paura di perdersi qualcosa".

È un'ansia che può assumere molte forme,

dall'ansia sociale del vedere su Facebook
le vite perfette degli altri,

al voler comprare qualcosa
prima che sparisca.

E questa paura dilaga
nei live service game.

Ricompense giornaliere,
quest settimanali, stagioni, capitoli,

abbonamenti che scadono dopo un mese,

eventi temporanei,
weekend con doppia XP

e filotti che dovete continuare
per non dover ricominciare da zero.

Ed è certamente una parte importante
del design di Fortnite.

Il Negozio Oggetti, ad esempio.

Potrebbe avere tutti i costumi e le emote
che si possono comprare,

e invece mostra solo
una manciata di oggetti

aggiornandosi con i nuovi arrivi
il giorno successivo.

Limitandone la disponibilità,

Epic spera che,
se notate una skin che vi piace,

siate spinti a comprarla immediatamente

perché altrimenti
chissà quando ricomparirà.

Anche il Pass Battaglia
è basato su questo concetto.

Invece di comprare skin,
emote, deltaplani e spray

che potete usare immediatamente,

comprate la possibilità di sbloccarli
un po' alla volta.

E così dovete continuare a giocare
e ad investire il vostro tempo

se volete ottenere tutta la roba
per cui avete pagato.

Ed è meglio sbrigarsi,
perché se non completate il Pass Battaglia

quei contenuti andranno persi.

Per sempre.

E da questo aggiornamento,

le quest settimanali devono essere
terminate entro quella settimana,

quindi se volete rimanere al passo
non potete rilassarvi.

Per alcuni giocatori
questa FOMO armata

potrebbe rappresentare
una pessima esperienza.

Su Reddit dozzine di giocatori
dicono di sentirsi intrappolati

dai contenuti da catena di montaggio
di vari live service game.

Questo utente nel sub di Destiny 2 dice:

«Mi sembra di giocare per minimizzare
il rischio di perdermi qualcosa

piuttosto che giocare
per massimizzare i miei progressi.»

Altri giocatori parlano
di sentirsi vincolati ad un solo gioco

perché il tempo passato su altri titoli

viene tolto ad un battle pass
o ad una sfida stagionale.

Potenzialmente la FOMO è anche un fattore
per la dipendenza da videogiochi,

anche se, ovviamente,
gli studi sono ancora pochi.

Ma sappiamo benissimo
che i trucchi psicologici del mestiere

sono particolarmente efficaci
su bambini e giovani adulti,

due fasce che ovviamente
Fortnite corteggia.

Personalmente, la FOMO in Fortnite
non mi irrita più di tanto.

Non mi interessa collezionare
tutte le skin e le emote,

o completare tutte le quest e le sfide.

In parte perché sono arrivato tardi:

ho già perso così tanta roba
che è trascurabile perderne altra.

E so già che prima o poi
abbandonerò Fortnite,

quindi a chi interesserà
quanta spazzatura digitale ho accumulato?

Inoltre sono su Fortnite
per il gusto di giocare,

non per dare la caccia
ad obiettivi, quest e livelli.

E come ho detto prima,
è qui, nel gioco stesso,

che il costante ricambio di contenuti
dà il meglio di sé,

perché un mondo in continuo mutamento

ha reso Fortnite
più divertente ed emozionante.

E vale la pena sottolineare
che ci sono metodi ben peggiori

per monetizzare un gioco.

Come poter comprare oggetti
che rendono più potenti

o competitivi contro altri giocatori.

In Fornite, tutto ciò che potete comprare
o sbloccare è puramente cosmetico.

E poi quello più disgustoso di tutti:
le loot box casuali.

Fortnite le ha usate in passato,
per poi rimuoverle,

probabilmente perché sempre più nazioni
stanno indagando tale pratica

se non l'hanno già dichiarata illegale.

Ma capisco come per altri giocatori
il traino psicologico della FOMO

sia troppo potente da ignorare.

Quindi è interessante che altre compagnie
stiano provando a ridurne gli effetti.

Ad esempio,
il battle pass di Halo Infinite non scade,

quindi è possibile inseguire gli obiettivi
per tutto il tempo necessario.

E Bungie ha usato letteralmente
il termine "FOMO" in Destiny 2,

facendo dei passi avanti
nel ridurne gli effetti negativi,

riducendo le penalità
in termini di XP e Polvere Luminosa

per aver perso una settimana di gioco.

Ma è Fortnite l'osservato speciale:
in quanto leader del settore

è chiaro che gli altri sviluppatori
copieranno tutto ciò che farà.

Ma fortunatamente ci sono cose
che potete fare, come giocatori,

per combattere la FOMO.

Ad esempio,
permettendovi di perdere qualcosa

potrebbe farvi capire
che non è così brutto come temevate,

spezzando così l'incantesimo della FOMO
per le volte a venire.

Ma la cosa più importante è essere
consapevoli di questi stratagemmi.

Se sapete che questi trucchi esistono,

se capite che compagnie losche
possono sfruttarli

e se vi accorgete della loro presenza
nei titoli che giocate,

potete impedirgli di farvi fare cose
che inconsciamente non volete fare.

Quindi siate consapevoli e domandatevi:

state giocando
perché il titolo è divertente

o perché vi sentite obbligati
a stare al passo con le ricompense?

O perché non volete perdervi
un contenuto temporaneo?

O perché i vostri amici
vi prenderanno in giro

perché non avete quell'ultima skin?

Se così fosse, giocate a qualcos'altro.
E fatevi nuovi amici.

Cosa ne pensate?
Fortnite sfrutta la FOMO per fare soldi?

O è una parte emozionante
dei live service game?

O un po' entrambe le cose?

Fatemelo sapere nei commenti.