Sono cresciuta nella Chiesa Battista di Westboro. Ecco perché l'ho lasciata
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0:01 - 0:04Avevo cinque anni, gli occhi blu
e le guance paffute -
0:04 - 0:07quando per la prima volta
partecipai a un picchetto con la famiglia. -
0:08 - 0:10Mia mamma mi fece lasciare
le bambole nel minivan. -
0:11 - 0:14Stavo all'angolo di una strada
nella densa umidità del Kansas, -
0:14 - 0:17circondata da alcune dozzine di parenti,
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0:17 - 0:20e tenevo con le manine un cartello
che non sapevo ancora leggere: -
0:21 - 0:22"I gay meritano la morte".
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0:23 - 0:24Questo fu l'inizio.
-
0:25 - 0:28Le nostre manifestazioni divennero
presto un evento quotidiano -
0:28 - 0:29e un fenomeno internazionale,
-
0:29 - 0:32e io, membro della Chiesa Battista
di Westboro -
0:32 - 0:35divenni una presenza fissa
ai picchetti di tutto il Paese. -
0:35 - 0:37La fine della mia carriera
di picchetti anti-gay -
0:37 - 0:39e della vita per come la conoscevo
-
0:39 - 0:40arrivò vent'anni dopo,
-
0:40 - 0:43in parte innescata da estranei
su Twitter -
0:43 - 0:46che mi mostrarono il potere
di coinvolgere l'altro. -
0:47 - 0:48A casa mia
-
0:49 - 0:52la vita era intesa come un'epica battaglia
spirituale tra bene e male. -
0:52 - 0:55Il bene erano la mia chiesa
e i suoi membri -
0:55 - 0:57e il male erano tutti gli altri.
-
0:58 - 0:59Per le nostre pagliacciate
-
0:59 - 1:02eravamo costantemente
in disaccordo con il mondo, -
1:02 - 1:05e ciò rafforzava la nostra diversità
giorno dopo giorno. -
1:06 - 1:08"Distinguere ciò che è impuro
da ciò che è puro" -
1:08 - 1:10recita il versetto,
-
1:10 - 1:11e così facevamo.
-
1:11 - 1:13Dalle partite di baseball
ai funerali militari -
1:13 - 1:17percorrevamo tutto il Paese
con cartelli di protesta fluorescenti -
1:17 - 1:20per dire agli altri esattamente
quanto fossero "impuri" -
1:20 - 1:23ed esattamente perché
fossero destinati alla dannazione. -
1:23 - 1:26Questo era il fulcro
delle nostra intera esistenza. -
1:26 - 1:31L'unico modo per fare del bene
in un mondo che siede in grembo a Satana. -
1:31 - 1:33E come i miei altri dieci fratelli,
-
1:33 - 1:36credevo profondamente
a ciò che mi era stato insegnato, -
1:36 - 1:39e seguivo l'agenda della Westboro
con uno zelo particolare. -
1:40 - 1:43Nel 2009, questo stesso zelo
mi portò su Twitter. -
1:43 - 1:46All'inizio, le persone che incontravo
nella piattaforma -
1:46 - 1:48erano ostili come mi aspettavo.
-
1:48 - 1:51Erano le versioni digitali
delle orde urlanti -
1:51 - 1:53che avevo visto alle manifestazioni
sin da bambina. -
1:53 - 1:56Ma in mezzo a quella zuffa digitale,
-
1:56 - 1:58si sviluppò un modello strano.
-
1:58 - 2:03Se qualcuno arrivava sul mio profilo
con la solita rabbia e il disprezzo, -
2:03 - 2:07io rispondevo con una miscela consolidata
di versetti della Bibbia, riferimenti pop -
2:07 - 2:08e faccine sorridenti.
-
2:09 - 2:14L'altro era comprensibilmente confuso
e colto alla sprovvista, -
2:14 - 2:16ma da ciò derivava una conversazione.
-
2:16 - 2:17Ed era civile,
-
2:17 - 2:20piena di genuina curiosità
da entrambe le parti. -
2:20 - 2:24In che modo l'altra persona era giunta
a conclusioni così scandalose sul mondo? -
2:25 - 2:28A volte la conversazione
si estendeva persino alla vita reale. -
2:28 - 2:30Persone con cui avevo litigato
su Twitter -
2:30 - 2:32venivano ai picchetti a vedermi
-
2:32 - 2:34quando manifestavo
nella loro città. -
2:35 - 2:37Un uomo di nome David fu uno di loro.
-
2:38 - 2:40Teneva un blog chiamato "Jewlicious"
-
2:41 - 2:44e dopo diversi mesi di discussioni online,
accese ma amichevoli, -
2:44 - 2:46venne a New Orleans
a vedermi a un picchetto. -
2:47 - 2:51Mi portò un dolce mediorentale
da Gerusalemme, dove vive, -
2:51 - 2:53io gli portai del cioccolato kosher
-
2:53 - 2:55mentre tenevo un cartello:
"Dio odia gli ebrei". -
2:55 - 2:57(Risate)
-
2:57 - 2:59Non c'era confusione
sulle nostre posizioni, -
2:59 - 3:03ma il confine tra amico e nemico
cominciava ad appannarsi. -
3:03 - 3:05Avevamo cominciato a vederci
come due esseri umani, -
3:05 - 3:07e questo cambiò il nostro modo
di relazionarci. -
3:08 - 3:10Ci volle tempo,
ma alla fine questi dialoghi -
3:10 - 3:13piantarono il seme del dubbio
dentro di me. -
3:13 - 3:17I miei amici di Twitter si presero il tempo
per capire le dottrine di Westboro, -
3:17 - 3:18e facendolo
-
3:18 - 3:22riuscirono a trovare incongruenze
che mi erano sfuggite per tutta la vita. -
3:22 - 3:25Perché eravamo sostenitori
della pena di morte per i gay, -
3:25 - 3:29se Gesù diceva: "Chi è senza peccato
scagli la prima pietra?". -
3:29 - 3:32Come potevamo affermare
di amare il nostro prossimo -
3:32 - 3:34quando allo stesso tempo
pregavamo Dio di distruggerlo? -
3:36 - 3:40La verità è che l'interesse dimostratomi
da questi sconosciuti su internet -
3:40 - 3:41era in sé una contraddizione.
-
3:42 - 3:43Diveniva sempre più chiaro
-
3:43 - 3:47che le persone dall'altra parte non erano
i demoni che mi avevano fatto credere. -
3:48 - 3:50Questa consapevolezza
fu sconvolgente. -
3:51 - 3:54Avendo capito che non eravamo
i sommi giudici della verità divina -
3:55 - 3:56bensì esseri umani e imperfetti,
-
3:56 - 3:58non potevo fingere altrimenti.
-
3:58 - 4:01Non potevo giustificare le nostre azioni,
-
4:01 - 4:04specialmente la crudele pratica
di manifestare ai funerali -
4:04 - 4:06e festeggiare una tragedia umana.
-
4:08 - 4:09Questi miei cambamenti di prospettiva
-
4:09 - 4:12contribuirono a diminuire
la fiducia nella mia chiesa, -
4:12 - 4:15e alla fine mi fu impossibile restare.
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4:17 - 4:21Malgrado un dolore e una paura enormi,
lasciai Westboro nel 2012. -
4:23 - 4:25Nei primi giorni dopo essermene andata,
-
4:25 - 4:28l'istinto di nascondermi
fu quasi paralizzante. -
4:28 - 4:31Volevo nascondermi
dal giudizio dei miei familiari, -
4:31 - 4:33che non mi avrebbero mai più
rivolto la parola. -
4:33 - 4:36Persone i cui pensieri e le cui opinioni
erano stati tutto per me. -
4:36 - 4:40E volevo nascondermi dal mondo
che avevo rifiutato a lungo, -
4:40 - 4:43da persone che non avevano motivo
di darmi una seconda possibilità -
4:43 - 4:45dopo una vita di antagonismo.
-
4:46 - 4:47E che tuttavia, incredibilmente,
-
4:47 - 4:49lo fecero.
-
4:49 - 4:52Il mondo aveva accesso al mio passato
perché era ovunque su internet, -
4:52 - 4:54migliaia di tweet
e centinaia di interviste, -
4:54 - 4:58dai telegiornali locali
a "The Howard Stern Show", -
4:58 - 5:01ma in molti mi accolsero comunque,
a braccia aperte. -
5:02 - 5:04Scrissi delle scuse per il dolore
che avevo causato, -
5:04 - 5:07ma sapevo anche che le scuse
non potevano cancellarlo. -
5:08 - 5:10Potevo solo provare
a costruire una nuova vita -
5:10 - 5:14e trovare un modo per riparare
parte del danno. -
5:14 - 5:17Tutti avrebbero potuto
dubitare della mia sincerità, -
5:17 - 5:19ma la maggior parte di loro
non lo fece. -
5:19 - 5:20E...
-
5:21 - 5:22data la mia storia,
-
5:22 - 5:24era più di ciò che potessi sperare:
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5:24 - 5:26il perdono e il beneficio del dubbio.
-
5:26 - 5:28Ancora mi sorprende.
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5:29 - 5:31Trascorsi il mio primo anno fuori casa
-
5:32 - 5:34allo sbando, con mia sorella minore,
-
5:34 - 5:36che scelse di venire via con me.
-
5:37 - 5:38Camminavamo in un abisso,
-
5:38 - 5:42ma rimanemmo scioccate nel trovare
la luce e una strada da seguire -
5:42 - 5:45nelle stesse comunità che avevamo
bersagliato a lungo. -
5:46 - 5:47David,
-
5:47 - 5:49il mio amico "Jewlicious" di Twitter,
-
5:49 - 5:52ci invitò a stare per un po' in una
comunità ebrea di Los Angeles. -
5:53 - 5:56Dormivamo sul divano a casa
di un rabbino chassidico, con sua moglie -
5:56 - 5:57e i loro quattro figli,
-
5:58 - 6:00lo stesso rabbino che avevo criticato
tre anni prima -
6:00 - 6:03con un cartello che diceva:
"Il vostro rabbino è una sgualdrina". -
6:05 - 6:09Stavamo ore a parlare di teologia,
di ebraismo, della vita -
6:09 - 6:11mentre lavavamo i piatti
nella cucina kosher -
6:11 - 6:13e tagliavamo le verdure per la cena.
-
6:14 - 6:16Ci trattavano come membri
della famiglia. -
6:16 - 6:18Non avevano niente contro di noi
-
6:18 - 6:20e io rimasi di nuovo stupita.
-
6:21 - 6:22Fu un periodo pieno di disordini,
-
6:22 - 6:25ma una cosa a cui ho pensato spesso
-
6:25 - 6:28è la sorprendente conclusione
a cui mi fece giungere: -
6:29 - 6:33che era un sollievo e un privilegio
poter abbandonare i giudizi aspri -
6:33 - 6:37che mi venivano in mente d'istinto
su qualunque persona vedessi. -
6:38 - 6:40Mi resi conto che avevo bisogno
di imparare. -
6:41 - 6:42Di ascoltare.
-
6:44 - 6:46È stato in cima ai miei pensieri
ultimamente, -
6:46 - 6:49perché non posso fare a meno di vedere
nel nostro dibattito pubblico -
6:49 - 6:53molti degli stessi impulsi distruttivi
che governavano la mia chiesa. -
6:54 - 6:57Celebriamo la tolleranza e la diversità
più che in qualsiasi altra epoca -
6:58 - 7:00eppure siamo sempre più divisi.
-
7:00 - 7:02Vogliamo cose buone:
-
7:02 - 7:06giustizia, uguaglianza, libertà,
dignità, prosperità, -
7:06 - 7:07ma la strada che abbiamo scelto
-
7:07 - 7:10somiglia molto a quella
da cui mi allontanai quattro anni fa. -
7:11 - 7:14Abbiamo spaccato il mondo
tra noi e loro, -
7:15 - 7:17emergendo dai nostri bunker
giusto il tempo -
7:17 - 7:19per lanciare granate retoriche
all'altro accampamento. -
7:20 - 7:23Tacciamo metà del paese
come élite progressiste fuori dal mondo -
7:23 - 7:26o come prepotenti razzisti e misogini.
-
7:26 - 7:30Niente sfumature, niente complessità,
niente umanità. -
7:30 - 7:34Anche quando si sollecitano empatia
e comprensione verso l'altra parte, -
7:34 - 7:36la conversazione quasi sempre diventa
-
7:36 - 7:38un dibattito su chi meriti
maggiore empatia. -
7:39 - 7:41E proprio come io ho imparato a fare,
-
7:41 - 7:45rifiutiamo regolarmente di riconoscere
i difetti delle nostre posizioni -
7:45 - 7:47o i meriti di quelle
del nostro avversario. -
7:47 - 7:49Il compromesso è un anatema.
-
7:50 - 7:54Colpiamo persino chi è dalla nostra parte
se osa contestare la linea del partito. -
7:55 - 7:59Questa via ci ha portato una crudele,
acuta, crescente polarizzazione -
7:59 - 8:01e anche scoppi di violenza.
-
8:02 - 8:04Io mi ricordo di questa via.
-
8:04 - 8:06Non ci porterà dove vogliamo andare.
-
8:07 - 8:10Ciò che mi dà speranza
è che possiamo fare qualcosa. -
8:11 - 8:12La buona notizia è che è semplice,
-
8:13 - 8:15e la cattiva notizia è che è difficile.
-
8:15 - 8:19Dobbiamo parlare con le persone
con cui siamo in disaccordo e ascoltare. -
8:20 - 8:22È dura perché spesso non possiamo capire
-
8:22 - 8:25come le persone dall'altra parte
siano giunte alle loro posizioni. -
8:25 - 8:27È dura perché l'indignazione morale,
-
8:27 - 8:31quel senso di certezza che la ragione
sia dalla nostra, -
8:31 - 8:32è molto attraente.
-
8:33 - 8:36È dura perché vuol dire
estendere empatia e comprensione -
8:36 - 8:39a persone che ci dimostrano
ostilità e disprezzo. -
8:40 - 8:43L'impulso di rispondere a tono
è molto allettante, -
8:43 - 8:45ma non è questo
ciò che vogliamo essere. -
8:45 - 8:47Possiamo resistere.
-
8:47 - 8:51E sarò sempre ispirata a farlo
da quelle persone incontrate su Twitter, -
8:51 - 8:55apparenti nemici
che sono diventati miei cari amici. -
8:55 - 8:59E, nel caso di un ragazzo
particolarmente comprensivo e generoso, -
8:59 - 9:00mio marito.
-
9:01 - 9:04Non c'era niente di speciale
nel modo in cui io gli rispondevo. -
9:05 - 9:07Ciò che era speciale
era il loro approccio. -
9:08 - 9:11Ci ho pensato molto negli ultimi anni
-
9:11 - 9:14e ho trovato quattro cose
che facevano diversamente -
9:14 - 9:16che rendevano possibile
una reale conversazione. -
9:17 - 9:19Questi quattro passi erano piccoli,
ma poderosi -
9:19 - 9:23e oggi faccio tutto il possibile
per impiegarli nelle conversazioni difficili. -
9:24 - 9:27Il primo è non dare per scontate
cattive intenzioni. -
9:28 - 9:30I miei amici di Twitter capivano
-
9:30 - 9:33che persino quando le mie parole
erano aggressive e offensive -
9:33 - 9:36io credevo sinceramente
di fare la cosa giusta. -
9:36 - 9:39Dare per scontati dei moventi cattivi
ci impedisce quasi subito -
9:39 - 9:43di capire davvero perché qualcuno
agisce e crede in un determinato modo. -
9:43 - 9:45Ci dimentichiamo che è un essere umano
-
9:45 - 9:48con un'esperienza di vita
che ha modellato la sua mente, -
9:48 - 9:50e rimaniamo bloccati
in quella prima ondata di rabbia, -
9:50 - 9:54e la conversazione ha molta difficoltà
a muoversi da lì. -
9:55 - 9:57Invece quando presupponiamo
intenzioni buone o neutre, -
9:57 - 10:01diamo alle nostre menti una struttura
molto più forte per dialogare. -
10:02 - 10:05Il secondo è fare domande.
-
10:06 - 10:09Quando dialoghiamo con qualcuno
e ci sono divergenze ideologiche -
10:09 - 10:11fare domande ci aiuta
a tracciare il distacco -
10:11 - 10:13tra i diversi punti di vista.
-
10:13 - 10:16È importante perché non possiamo
presentare argomentazioni efficaci -
10:16 - 10:19senza capire il punto di vista
dell'altra persona, -
10:20 - 10:24e perché permette all'altro di segnalare
le debolezze nelle nostre posizioni. -
10:25 - 10:28Ma fare domande
ha anche un altro scopo: -
10:28 - 10:30comunica all'altro che lo stai ascoltando.
-
10:31 - 10:33Quando i miei amici su Twitter
smettevano di accusare -
10:33 - 10:35e cominciavano a fare domande,
-
10:35 - 10:37io li imitavo quasi automaticamente.
-
10:38 - 10:40Le loro domande mi davano modo
di parlare, -
10:40 - 10:43ma mi davano anche il permesso
di fare domande a loro, -
10:43 - 10:45e ascoltare sinceramente
le loro repliche. -
10:46 - 10:49Ciò cambiò radicalmente
le dinamiche della nostra conversazione. -
10:50 - 10:52Il terzo è mantenere la calma.
-
10:53 - 10:55Richiede pratica e pazienza,
-
10:55 - 10:56ma è molto efficace.
-
10:57 - 11:01In chiesa imparai a non badare
alle conseguenze del mio modo di parlare. -
11:01 - 11:04Pensavo che avere ragione
giustificasse la mia insolenza - -
11:04 - 11:08toni aspri, grida,
insulti, interruzioni - -
11:08 - 11:10ma questa strategia
è del tutto controproducente. -
11:11 - 11:15Aumentare il volume e il sarcasmo
è naturale in situazioni di stress, -
11:15 - 11:20ma porta la conversazione verso
una fine insoddisfacente ed esplosiva. -
11:21 - 11:24Quando mio marito era ancora soltanto
un anonimo conoscente su Twitter, -
11:24 - 11:27le nostre parole diventavano
spesso dure e taglienti, -
11:27 - 11:29ma ci rifiutavamo sempre
di far degenerare le discussioni. -
11:29 - 11:31Piuttosto, cambiavamo argomento.
-
11:31 - 11:34Lui mi raccontava una barzelletta
o mi consigliava un libro -
11:34 - 11:37o eludeva gentilmente la conversazione.
-
11:37 - 11:39Sapevamo che la discussione
non era finita, -
11:39 - 11:43era solo una tregua
per tornare a un equilibrio. -
11:43 - 11:47Spesso ci si lamenta che
la comunicazione digitale rende meno civili, -
11:47 - 11:51ma è un vantaggio delle conversazioni
online rispetto a quelle fatte di persona: -
11:52 - 11:54abbiamo un cuscinetto di tempo e spazio
-
11:54 - 11:58tra noi e le persone
di cui reputiamo così frustranti le idee. -
11:58 - 12:00Possiamo usare quel cuscinetto.
-
12:00 - 12:04Invece di attaccare,
possiamo fermarci, respirare, -
12:04 - 12:06cambiare argomento o lasciare,
-
12:06 - 12:09e poi tornarci su
quando siamo pronti. -
12:10 - 12:11E infine...
-
12:13 - 12:14argomentare.
-
12:16 - 12:17Potrebbe sembrare ovvio,
-
12:17 - 12:20ma un effetto collaterale
dell'avere solide convinzioni -
12:20 - 12:22a volte è quello di dare per scontato
-
12:22 - 12:27che il valore della nostra posizione
sia o debba essere ovvio ed evidente, -
12:27 - 12:29che non dobbiamo difendere
le nostre posizioni -
12:29 - 12:32perché sono giuste e valide
in maniera tanto chiara, -
12:32 - 12:35che se qualcuno non le capisce,
è un problema suo: -
12:35 - 12:37non sta a me istuirlo.
-
12:38 - 12:39Ma se fosse così semplice,
-
12:39 - 12:41tutti vedremmo le cose
allo stesso modo. -
12:41 - 12:44Per quanto gentili fossero,
se i miei amici su Twitter -
12:44 - 12:46non avessero realmente
argomentato le loro idee, -
12:46 - 12:50sarebbe stato molto più difficile per me
vedere il mondo in modo diverso. -
12:51 - 12:53Siamo tutti il frutto
della nostra educazione, -
12:53 - 12:56e le nostre credenze
riflettono le nostre esperienze. -
12:57 - 13:00Non possiamo aspettarci che gli altri
cambino spontaneamente idea. -
13:01 - 13:02Se vogliamo il cambiamento,
-
13:02 - 13:04dobbiamo sostenerne la causa.
-
13:05 - 13:09Gli amici di Twitter non abbandonarono
le loro idee e i loro principi -
13:09 - 13:10ma solo il loro disprezzo.
-
13:11 - 13:15Incanalarono il loro attacco,
giustificabile all'infinito, -
13:15 - 13:19e vennero da me con domande mirate
temperate con gentilezza e umorismo. -
13:20 - 13:22Mi avvicinarono come un essere umano,
-
13:22 - 13:24e questo ebbe
un potere di trasformazione più forte -
13:24 - 13:28di due interi decenni
d'oltraggio, disdegno e violenza. -
13:29 - 13:32So che qualcuno potrebbe non avere
il tempo o l'energia o la pazienza -
13:32 - 13:34di impegnarsi profondamente,
-
13:34 - 13:36ma per quanto possa essere difficile,
-
13:36 - 13:39aprire un dialogo con persone
con cui siamo in disaccordo -
13:39 - 13:41è un'opzione disponibile per tutti noi.
-
13:41 - 13:45E credo sinceramente
che possiamo fare cose difficili, -
13:45 - 13:48non solo per loro
ma per noi e per il nostro futuro. -
13:48 - 13:51Disgusto crescente
e conflitto insostenibile -
13:51 - 13:53non sono ciò che vogliamo per noi
-
13:53 - 13:54o per il nostro Paese
-
13:54 - 13:56o per la prossima generazione.
-
13:58 - 14:02Mia mamma mi disse una cosa,
dopo il mio distacco da Westboro, -
14:02 - 14:03quando cercavo disperatamente
-
14:03 - 14:05un modo per poter restare
con la mia famiglia. -
14:07 - 14:09Persone che ho amato
con tutto il cuore -
14:09 - 14:13da ancor prima di essere quella bimba
di cinque anni con le guance paffute, -
14:13 - 14:16in piedi al picchetto, con in mano
un cartello che non sapeva leggere. -
14:16 - 14:19Mi disse: "Sei solo un essere umano,
-
14:19 - 14:21mia cara, dolce bambina".
-
14:22 - 14:24Mi stava chiedendo di essere umile,
-
14:24 - 14:27di non dubitare, ma avere fede in Dio
e nei miei parenti più anziani. -
14:28 - 14:31Ma secondo me, non vedeva
il quadro generale: -
14:32 - 14:33che siamo tutti solo essere umani.
-
14:34 - 14:37Che dovremmo essere guidati
da questo fatto essenziale, -
14:37 - 14:40e avvicinarci l'un l'altro
con generosità e comprensione. -
14:40 - 14:43Ognuno di noi
dà un contributo alle comunità -
14:43 - 14:45e alle culture e alle società
che formiamo. -
14:46 - 14:51La fine di questa spirale di rabbia
e biasimo comincia con una persona -
14:51 - 14:55che rifiuta di cedere a questi impulsi
distruttivi e seducenti. -
14:56 - 14:59Dobbiamo solo decidere
che cominci con noi. -
14:59 - 15:00Grazie.
-
15:00 - 15:05(Applauso)
- Title:
- Sono cresciuta nella Chiesa Battista di Westboro. Ecco perché l'ho lasciata
- Speaker:
- Megan Phelps-Roper
- Description:
-
Come ci si sente a crescere in un gruppo di persone che provano gioia a demonizzare... chiunque altro? Megan Phelps-Roper descrive i particolari della vita all'interno della chiesa più controversa d'America e spiega come alcune conversazioni su Twitter siano state la chiave per prendere la decisione di abbandonarla. In questo straordinario discorso, Megan racconta la sua esperienza personale di estrema polarizzazione e ci indica alcune argute strategie che possiamo imparare per attraversare le barriere ideologiche.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 15:17
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Elena Montrasio accepted Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Elena Montrasio edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left | |
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Helena Caruso edited Italian subtitles for I grew up in the Westboro Baptist Church. Here's why I left |