Jonathan Trent: Energia da microalghe in moduli galleggianti
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0:01 - 0:03Alcuni anni fa cercavo di capire
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0:03 - 0:06se fosse possibile sviluppare i biocarburanti
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0:06 - 0:11a un livello tale da competere con i combustibili fossili,
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0:11 - 0:14ma senza competere con l'agricoltura per acqua,
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0:14 - 0:17fertilizzanti o terra.
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0:17 - 0:18Ecco cosa mi è venuto in mente.
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0:18 - 0:20Immaginate un bacino collocato appena sotto
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0:20 - 0:22la superficie dell'acqua, in cui immettere acque reflue
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0:22 - 0:25e alcuni tipi di microalghe che producono olio,
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0:25 - 0:27una struttura costruita con un tipo di materiale flessibile
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0:27 - 0:29che segue il moto ondoso;
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0:29 - 0:32il dispositivo che realizzeremo userà, naturalmente,
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0:32 - 0:34la luce solare per far crescere le alghe,
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0:34 - 0:36e queste assorbiranno CO2, il che è positivo,
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0:36 - 0:38e produrranno ossigeno man mano che crescono.
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0:38 - 0:42Il bacino in cui crescono le alghe
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0:42 - 0:45propaga calore alle acque circostanti,
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0:45 - 0:47e le alghe si possono utilizzare per biocarburanti,
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0:47 - 0:50cosmetici, fertilizzanti e mangimi.
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0:50 - 0:53Certo servirebbe una vasta area per la coltivazione,
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0:53 - 0:55il che interferirebbe con le attività
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0:55 - 0:59di pescatori, navi e simili. Ma attenzione,
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0:59 - 1:02stiamo parlando di biocarburanti,
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1:02 - 1:04e sappiamo quanto sia importante poter contare
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1:04 - 1:06su un combustibile liquido alternativo.
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1:06 - 1:09Perché abbiamo considerato le microalghe?
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1:09 - 1:13Qui vedete un grafico che mostra i diversi tipi
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1:13 - 1:17di colture attualmente impiegate per i biocarburanti.
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1:17 - 1:19Ci sono vegetali come la soia,
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1:19 - 1:21con una resa di 190 litri per ettaro all'anno,
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1:21 - 1:27o il girasole, la colza, la jatropha o la palma,
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1:27 - 1:31e il valore più alto è quello relativo alle microalghe.
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1:31 - 1:34Vale a dire, tra circa 7.500
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1:34 - 1:36e 19.000 litri per ettaro all'anno,
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1:36 - 1:40rispetto ai 190 litri per ettaro all'anno dalla soia.
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1:40 - 1:43Ma che sono le microalghe? Sono alghe microscopiche,
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1:43 - 1:45cioè sono estremamente piccole, e nella foto vedete
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1:45 - 1:48le dimensioni di questi organismi unicellulari
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1:48 - 1:51rispetto a un capello umano.
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1:51 - 1:53Questi piccoli organismi esistono
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1:53 - 1:56da milioni di anni, e ci sono migliaia
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1:56 - 1:58di specie diverse di microalghe in tutto il mondo,
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1:58 - 2:01con esemplari a maggiore velocità di crescita
di tutto il pianeta, -
2:01 - 2:04e che producono, come vi ho appena indicato,
tantissimo olio. -
2:04 - 2:07Ora, perché dovremmo utilizzare le coste?
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2:07 - 2:10Beh, il motivo è che, considerando l'ubicazione
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2:10 - 2:15delle nostre città costiere, non c'è altra scelta,
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2:15 - 2:18per via dell'impiego di acque reflue, come vi dicevo,
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2:18 - 2:19e la maggior parte degli impianti di depurazione
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2:19 - 2:23delle acque reflue si trovano nelle città costiere.
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2:23 - 2:27Questa è la città di San Francisco, che ha già 1450 km
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2:27 - 2:29di condotte fognarie
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2:29 - 2:33che riversano le acque reflue in mare.
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2:33 - 2:37Ogni città del mondo tratta le proprie acque reflue
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2:37 - 2:40in modo diverso. Alcune le filtrano.
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2:40 - 2:41Altre semplicemente le rilasciano.
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2:41 - 2:44Ma in ogni caso, l'acqua che fuoriesce
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2:44 - 2:47è l'ideale per la coltivazione di microalghe.
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2:47 - 2:49Ma vediamo come sarebbe un sistema del genere.
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2:49 - 2:51Noi lo chiamiamo OMEGA, acronimo di
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2:51 - 2:55*Offshore Membrane Enclosures for Growing Algae*.
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2:55 - 2:58Alla NASA bisogna ideare dei buoni acronimi.
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2:58 - 3:00Ma come funziona? Vi ho già dato qualche accenno.
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3:00 - 3:04Immettiamo acque reflue e prodotti che generano CO2
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3:04 - 3:07nella struttura galleggiante.
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3:07 - 3:11I liquami forniscono alle alghe i nutrienti per crescere,
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3:11 - 3:14e catturano la CO2 che altrimenti si disperderebbe
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3:14 - 3:16nell'atmosfera sotto forma di gas serra.
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3:16 - 3:18Utilizzano ovviamente luce solare per crescere,
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3:18 - 3:21e l'energia delle onde sulla superficie fornisce energia
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3:21 - 3:23per miscelare le alghe, e la temperatura
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3:23 - 3:26è controllata da quella dell'acqua circostante.
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3:26 - 3:29Le alghe che crescono producono ossigeno,
come ho già detto, -
3:29 - 3:33e producono anche biocarburanti, fertilizzanti, cibo
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3:33 - 3:36e altri prodotti pregiati.
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3:36 - 3:39Il sistema è confinato. Cosa intendo dire?
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3:39 - 3:42Che è modulare. Supponiamo che qualcosa
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3:42 - 3:44di totalmente inaspettato accada a uno dei moduli,
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3:44 - 3:46ad esempio una perdita o un fulmine.
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3:46 - 3:49Il liquame che fuoriesce si diffonde
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3:49 - 3:51nel vicino ambiente costiero;
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3:51 - 3:53e siccome le alghe che escono sono biodegradabili
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3:53 - 3:54e vivono nelle acque reflue,
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3:54 - 3:57sono di acqua dolce, il che significa che non possono
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3:57 - 3:59vivere in acqua salata, quindi muoiono.
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3:59 - 4:01La plastica utilizzata per la struttura
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4:01 - 4:04è un materiale che abbiamo ampiamente testato,
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4:04 - 4:09e nostri moduli saranno riutilizzabili.
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4:09 - 4:12Ma possiamo spingerci oltre
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4:12 - 4:15il tipo di sistema che vi sto mostrando,
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4:15 - 4:18bisogna concepirlo in termini di acqua, di acqua dolce,
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4:18 - 4:20che diventerà anche un problema in futuro,
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4:20 - 4:22e noi stiamo lavorando, oggi, su metodi
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4:22 - 4:24per il recupero delle acque reflue.
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4:24 - 4:27L'altra cosa da considerare è la struttura stessa,
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4:27 - 4:30che fornisce una superficie ad altri organismi;
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4:30 - 4:33e questa superficie, ricoperta di alghe marine
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4:33 - 4:36e di altri organismi acquatici,
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4:36 - 4:40diventerà un habitat marino migliorato
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4:40 - 4:42che aumenta la biodiversità.
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4:42 - 4:44Infine, essendo una struttura collocata in mare aperto,
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4:44 - 4:47possiamo pensare a come potrebbe contribuire
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4:47 - 4:50ad una attività di acquacoltura.
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4:50 - 4:52Probabilmente state pensando: "Accidenti,
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4:52 - 4:56sembra una buona idea.
Cosa possiamo fare per vedere se è fattibile?" -
4:56 - 5:00Beh, ho aperto dei laboratori a Santa Cruz
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5:00 - 5:03negli impianti della *California Fish and Game*;
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5:03 - 5:06lì ci hanno permesso di usare
grandi vasche di acqua di mare -
5:06 - 5:08per testare alcune di queste idee.
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5:08 - 5:11Abbiamo anche condotto esperimenti a San Francisco,
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5:11 - 5:14nella struttura di uno dei tre impianti di depurazione,
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5:14 - 5:16dove testare le nostre idee.
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5:16 - 5:19E, infine, volevamo capire
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5:19 - 5:22quale impatto avrebbe avuto questa struttura
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5:22 - 5:26sull'ambiente marino, e abbiamo attrezzato un sito
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5:26 - 5:28nella località detta *Moss Landing Marine Lab*
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5:28 - 5:31nella Baia di Monterey, una rada dove poter
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5:31 - 5:35verificare l'impatto sugli organismi marini.
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5:35 - 5:39Il laboratorio di Santa Cruz era il nostro centro
sperimentale. -
5:39 - 5:41Un posto dove coltivavamo le alghe,
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5:41 - 5:44saldavamo la plastica, costruivamo strumenti
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5:44 - 5:46e facevamo un sacco di errori,
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5:46 - 5:48o, per dirla con Edison, dove
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5:48 - 5:51cercavamo i 10.000 modi che avrebbero inceppato
il sistema. -
5:51 - 5:55Abbiamo coltivato alghe nelle acque reflue, realizzando strumenti
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5:55 - 5:59che ci permettevano di entrare nella vita delle alghe
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5:59 - 6:00per monitorare il modo in cui crescevano,
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6:00 - 6:03cosa le faceva star bene, e come garantire
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6:03 - 6:07la sopravvivenza e la prosperità delle colture.
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6:07 - 6:10I congegni più importanti da sviluppare sono stati
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6:10 - 6:13i cosiddetti fotobioreattori o PBR.
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6:13 - 6:14Erano strutture che galleggiavano in superficie,
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6:14 - 6:18fatte di un materiale plastico economico,
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6:18 - 6:20che avrebbero favorito la crescita delle alghe.
Abbiamo costruito un sacco di modelli, -
6:20 - 6:23molti dei quali sono stati dei terribili fallimenti,
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6:23 - 6:26e quando finalmente ne abbiamo fatto uno
che funzionava, -
6:26 - 6:28per circa 115 litri, l'abbiamo maggiorato
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6:28 - 6:32per 1700 litri a San Francisco.
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6:32 - 6:34Vi faccio vedere come funziona.
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6:34 - 6:38In pratica, prendiamo acque reflue con alghe selezionate
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6:38 - 6:40e le pompiamo attraverso questa struttura galleggiante,
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6:40 - 6:43questa struttura tubolare di plastica flessibile.
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6:43 - 6:44E queste circolano attraverso questa cosa,
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6:44 - 6:47e in superficie c'è ovviamente luce solare,
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6:47 - 6:50e le alghe crescono sui nutrienti.
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6:50 - 6:52Ma è un po' come infilare la testa
in un sacchetto di plastica. -
6:52 - 6:55Le alghe non soffocano per l'anidride carbonica,
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6:55 - 6:56come succederebbe a noi.
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6:56 - 6:59Soffocano perché producono ossigeno,
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6:59 - 7:01e in realtà non soffocano, ma l'ossigeno che producono
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7:01 - 7:04è problematico, e consumano tutta la CO2.
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7:04 - 7:06Il passo successivo è stato trovare il modo
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7:06 - 7:10per rimuovere l'ossigeno, conseguito grazie a questa
colonna -
7:10 - 7:11che pompa una parte dell'acqua
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7:11 - 7:15e restituisce la CO2 facendo gorgogliare il sistema
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7:15 - 7:17prima di rimettere l'acqua in circolazione.
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7:17 - 7:19Quello che vedete qui è il prototipo,
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7:19 - 7:23il primo tentativo di costruzione di questo tipo di colonna.
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7:23 - 7:25La colonna più grande che poi abbiamo montato
a San Francisco -
7:25 - 7:27nel sistema lì installato.
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7:27 - 7:30Un'altra caratteristica molto interessante di questa colonna
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7:30 - 7:33è che le alghe colonizzano la colonna,
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7:33 - 7:37e questo ci ha permesso di accumulare la biomassa algale
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7:37 - 7:40in un ambiente che ne facilitava la raccolta.
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7:40 - 7:42Abbiamo rimosso le alghe concentrate
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7:42 - 7:45sul fondo della colonna, e poi abbiamo raccolto il tutto
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7:45 - 7:49mediante una procedura con cui le alghe rimangono
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7:49 - 7:53in superficie e si possono rimuovere con una rete.
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7:53 - 7:56Volevamo anche studiare quale fosse l'impatto
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7:56 - 7:59di questo sistema sull'ambiente marino,
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7:59 - 8:03e come ho detto, abbiamo preparato l'esperimento
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8:03 - 8:05al *Moss Landing Marine Lab*.
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8:05 - 8:08Naturalmente, abbiamo trovato questo materiale
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8:08 - 8:11ricoperto di alghe, e bisognava sviluppare
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8:11 - 8:13una procedura per la pulizia. Abbiamo anche visto
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8:13 - 8:16come interagivano gli uccelli e i mammiferi marini.
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8:16 - 8:19Ecco qui una lontra marina che ha trovato il tutto incredibilmente interessante,
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8:19 - 8:22che periodicamente si faceva strada attraverso
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8:22 - 8:25il letto galleggiante, e avevamo pensato di utilizzarla
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8:25 - 8:27addestrandola a pulire la superficie
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8:27 - 8:30della struttura, ma è un progetto per il futuro.
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8:30 - 8:31Ora, in realtà
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8:31 - 8:33stavamo lavorando su quattro aree.
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8:33 - 8:36La nostra ricerca si è incentrata sulla biologia del sistema,
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8:36 - 8:38che comprendeva lo studio della crescita delle alghe,
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8:38 - 8:41ma anche della nutrizione e di ciò che le uccide.
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8:41 - 8:44Abbiamo fatto calcoli ingegneristici per stabilire
cosa servisse -
8:44 - 8:46per la costruzione di questa struttura,
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8:46 - 8:49non solo su piccola scala, ma anche
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8:49 - 8:52sull'enorme scala che alla fine sarà necessaria.
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8:52 - 8:55Ho già detto che abbiamo studiato gli uccelli
e i mammiferi marini, -
8:55 - 8:58l'impatto ambientale che avrà il sistema,
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8:58 - 9:01e, infine, gli aspetti economici,
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9:01 - 9:02e per economia intendo la quantità di energia
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9:02 - 9:06necessaria al funzionamento del sistema.
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9:06 - 9:07Si ottiene più energia dal sistema
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9:07 - 9:09di quanta se ne immette
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9:09 - 9:11per farlo funzionare?
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9:11 - 9:12E che dire dei costi operativi,
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9:12 - 9:14dell'investimento di capitale
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9:14 - 9:18e del costo dell'intera struttura economica?
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9:18 - 9:21Lasciatemi dire che non sarà facile.
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9:21 - 9:24C'è ancora molto lavoro da fare in queste quattro aree
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9:24 - 9:27per poter davvero far funzionare il sistema.
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9:27 - 9:30Ma non abbiamo tanto tempo, e vorrei mostrarvi
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9:30 - 9:34un'immagine di come potrebbe essere questo sistema
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9:34 - 9:36se ci trovassimo in una baia protetta
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9:36 - 9:40da qualche parte nel mondo; sullo sfondo vediamo
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9:40 - 9:42l'impianto di trattamento delle acque reflue
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9:42 - 9:45e una fonte di gas di scarico per la CO2,
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9:45 - 9:48ma se si valuta l'aspetto economico del sistema
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9:48 - 9:51si scopre che in realtà sarà difficile farlo decollare.
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9:51 - 9:56A meno che non venga visto come un modo
per trattare le acque reflue -
9:56 - 9:59e catturare anidride carbonica, e come piattaforma per l'energia fotovoltaica,
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9:59 - 10:03del moto ondoso o anche eolica.
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10:03 - 10:04Se si inizia a pensare all'integrazione
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10:04 - 10:07di tutte queste diverse attività,
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10:07 - 10:12si potrebbe anche includere l'acquacoltura.
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10:12 - 10:15In questo sistema avremmo l'acquacoltura
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10:15 - 10:17per l'allevamento di cozze o capesante,
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10:17 - 10:20ostriche e altri organismi
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10:20 - 10:23per il confezionamento di prodotti ad alto valore,
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10:23 - 10:25e questo sarebbe determinante per la realizzazione
di sistemi -
10:25 - 10:29sempre più grandi, così da renderli, infine,
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10:29 - 10:35più attraenti rispetto alla sola produzione di carburante.
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10:35 - 10:37Ma sorge sempre un grande dubbio,
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10:37 - 10:41per via della pessima reputazione dei rifiuti
di plastica in mare, -
10:41 - 10:44dunque abbiamo pensato alle possibilità di riciclo.
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10:44 - 10:46Cosa ci faremo con tutta quella plastica
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10:46 - 10:49che dovremo utilizzare nel nostro ambiente marino?
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10:49 - 10:51Beh, non so se lo sapete,
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10:51 - 10:53ma in California c'è una quantità enorme di plastica
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10:53 - 10:57che viene utilizzata in agricoltura come pacciame.
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10:57 - 11:00Sono teli di plastica che formano delle piccole serre
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11:00 - 11:03sulla superficie del suolo, che forniscono calore
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11:03 - 11:06al terreno prolungando la stagione di crescita,
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11:06 - 11:08limitano la crescita di erbe infestanti
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11:08 - 11:12e, naturalmente, ottimizzano l'irrigazione.
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11:12 - 11:14Il sistema OMEGA farà parte
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11:14 - 11:17di questo tipo di risultato, e quando avremo finito
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11:17 - 11:20di usarla nell'ambiente marino, si spera
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11:20 - 11:23che venga usata nei campi.
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11:23 - 11:24Dove lo collocheremo,
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11:24 - 11:27e che aspetto avrà in mare?
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11:27 - 11:29Ecco ciò che potremmo fare nella Baia
di San Francisco. -
11:29 - 11:32San Francisco produce circa 250 milioni di litri
di acque reflue al giorno. -
11:32 - 11:35Se immaginiamo un tempo di ritenzione di 5 giorni
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11:35 - 11:37per questo sistema, ci vorrebbe una capacità
di 1.250 milioni litri, -
11:37 - 11:41o l'equivalente di circa 520 ettari
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11:41 - 11:45di questi moduli OMEGA nella Baia
di San Francisco. -
11:45 - 11:47Beh, sarebbe meno dell'1%
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11:47 - 11:48della superficie della baia.
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11:48 - 11:52Produrrebbe circa 18.000 litri per ettaro all'anno,
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11:52 - 11:55quindi oltre 7,5 milioni di litri di carburante,
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11:55 - 11:57che è circa il 20% del biodiesel o del diesel
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11:57 - 12:00che sarebbe necessario a San Francisco,
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12:00 - 12:04e tutto questo senza lavorare sull'efficienza.
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12:04 - 12:07In quale altro luogo potremmo installare questo sistema?
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12:07 - 12:09Ci sono molte possibilità.
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12:09 - 12:12C'è, ovviamente, la Baia di San Francisco,
come ho già detto. -
12:12 - 12:13La baia di San Diego è un altro esempio,
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12:13 - 12:16la Mobile Bay o la Baia di Chesapeake, ma la realtà è che
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12:16 - 12:18con l'innalzamento del livello del mare, ci saranno
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12:18 - 12:22molte nuove opportunità da considerare. (Risate)
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12:22 - 12:26Vi sto parlando di un sistema
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12:26 - 12:29di attività integrate.
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12:29 - 12:32La produzione di biocarburanti è integrata
con l'energia alternativa -
12:32 - 12:35che a sua volta è integrata con l'acquacoltura.
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12:35 - 12:39Ho cercato di trovare una strada
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12:39 - 12:44per la produzione innovativa di biocarburanti sostenibili,
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12:44 - 12:48e lungo il percorso ho scoperto che
la cosa davvero necessaria -
12:48 - 12:55per la sostenibilità è l'integrazione
piuttosto che l'innovazione. -
12:55 - 12:58A lungo termine, ho grande fiducia
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12:58 - 13:04nella nostra ingegnosità collettiva e connettiva.
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13:04 - 13:08Penso che non ci sia quasi limite
a ciò che possiamo compiere -
13:08 - 13:10se siamo radicalmente aperti
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13:10 - 13:14e non ci importa a chi vada il credito.
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13:14 - 13:18Le soluzioni sostenibili ai nostri problemi futuri
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13:18 - 13:20saranno diverse
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13:20 - 13:23e saranno molteplici.
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13:23 - 13:26Penso che non possiamo tralasciare nulla,
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13:26 - 13:29nulla dall'Alfa all'Omega.
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13:29 - 13:32Grazie. (Applausi)
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13:32 - 13:37(Applausi)
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13:37 - 13:41Chris Anderson: Solo una domanda veloce, Jonathan.
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13:41 - 13:43Questo progetto può proseguire all'interno della NASA
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13:43 - 13:47o avete bisogno di un fondo per l'energia verde
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13:47 - 13:51abbastanza ambizioso per occuparsene?
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13:51 - 13:52Jonathan: La NASA ormai è entrata in una fase
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13:52 - 13:55in cui vorrebbe espandersi in qualcosa
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13:55 - 13:58che possa andare in mare, e ci sono molti ostacoli
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13:58 - 14:00burocratici negli Stati Uniti a causa delle licenze limitate
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14:00 - 14:02e il tempo richiesto per ottenere i permessi
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14:02 - 14:04per progetti in mare.
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14:04 - 14:07A questo punto c'è bisogno di persone esterne,
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14:07 - 14:09e noi siamo completamente disposti
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14:09 - 14:11a mettere questa tecnologia a disposizione
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14:11 - 14:13di chiunque sia interessato ad adottarla
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14:13 - 14:15e provi a trasformarla in realtà.
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14:15 - 14:17CA: Molto interessante. Non lo state brevettando.
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14:17 - 14:19Lo state pubblicando.
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14:19 - 14:20JT: Assolutamente.
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14:20 - 14:21CA: Va bene. Grazie mille.
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14:21 - 14:25JT: Grazie. (Applausi)
- Title:
- Jonathan Trent: Energia da microalghe in moduli galleggianti
- Speaker:
- Jonathan Trent
- Description:
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Chiamatelo "carburante senza fossili": Jonathan Trent sta lavorando ad un progetto per sviluppare nuovi biocarburanti dalla coltivazione di microalghe in moduli che galleggiano in mare, che utilizzano le acque reflue delle città. Ascoltate l'audace visione della sua squadra per il progetto OMEGA (Offshore Membrane Enclosures for Growing Algae) e come potrebbe fornire energia in futuro.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 14:45
Daniele Buratti approved Italian subtitles for Energy from floating algae pods | ||
Daniele Buratti edited Italian subtitles for Energy from floating algae pods | ||
Daniele Buratti edited Italian subtitles for Energy from floating algae pods | ||
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