Steven Pinker sul mito della violenza
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0:00 - 0:04Immagini come queste, del campo di concentramento di Auschwitz,
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0:04 - 0:09sono rimaste impresse nella nostra coscienza per tutto il 20esimo secolo,
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0:09 - 0:14e ci hanno dato una nuova concezione di chi siamo,
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0:14 - 0:17da dove veniamo, e di che tempi viviamo.
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0:17 - 0:21Durante il 20esimo secolo, abbiamo osservato le atrocità
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0:21 - 0:26di Stalin, Hitler, Mao, Pol Pot, Rwanda, e altri genocidi,
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0:26 - 0:30e sebbene il 21esimo secolo abbia solo sette anni,
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0:30 - 0:34abbiamo già osservato un genocidio in Darfur,
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0:34 - 0:36e gli orrori quotidiani dell'Iraq.
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0:37 - 0:40Questo ha portato ad un'opinione comune sulla nostra situazione,
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0:40 - 0:44cioé che la modernità ci ha portato una terribile violenza, e che magari
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0:44 - 0:47i popoli nativi vivevano in uno stato di armonia
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0:47 - 0:52da cui, a nostro pericolo, li abbiamo allontanati.
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0:52 - 0:55Ecco un esempio, da un editoriale sul Ringraziamento, scritto qualche anno fa,
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0:55 - 0:58sul Boston Globe, dove l'autore scrisse: "La vita indiana
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0:59 - 1:02era difficile, ma non c'erano problemi di occupazione,
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1:02 - 1:04l'armonia nella comunità era forte, l'abuso di sostanze sconosciuto,
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1:05 - 1:08il crimine quasi inesistente; le guerre tra tribù
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1:09 - 1:12erano perlopiù rituali, e raramente sfociavano in massacri
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1:12 - 1:16totali o indiscriminati." Ora, tutti voi avrete sentito queste storielle.
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1:17 - 1:20Le insegnamo ai bambini, le sentiamo in televisione
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1:20 - 1:25e nei libri. Ma il titolo originale di questa sessione
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1:25 - 1:28era "Tutto quello che sai é sbagliato" e vi porterò delle prove
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1:28 - 1:31che questo pezzetto della nostra concezione comune é sbagliata.
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1:31 - 1:35Che, in realtà, i nostri antenati erano molto più violenti di noi,
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1:35 - 1:38che la violenza sta diminuendo da lunghissimo tempo,
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1:39 - 1:42e che oggi viviamo probabilmente nel periodo più pacifico della nostra specie.
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1:42 - 1:46Nel decennio dell'Iraq e del Darfur,
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1:47 - 1:50una frase simile potrebbe suonare a metà tra folle
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1:50 - 1:53ed indecente, ma proverò a convincervi
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1:53 - 1:59della sua verità. Il declino della violenza
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1:59 - 2:02é un fenomeno frattale. Potete osservarlo nel corso dei millenni,
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2:02 - 2:05nel corso dei secoli, dei decenni e degli anni,
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2:06 - 2:08sebbene sembra ci sia stato un punto critico all'inizio
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2:08 - 2:12dell'Età della Ragione, nel XVI secolo. Lo si vede
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2:12 - 2:15in tutto il mondo, sebbene in modo non omogeneo,
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2:16 - 2:18ed é specialmente evidente nell'Occidente, a partire da Olanda
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2:19 - 2:21ed Inghilterra, nel periodo dell'Illuminismo.
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2:22 - 2:25Lasciate che vi porti in viaggio attraverso diverse potenze di dieci,
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2:26 - 2:28dalla scala millenaria a quella annuale,
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2:28 - 2:32per convincervene. Fino a diecimila anni fa, tutti gli umani
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2:32 - 2:35vivevano come cacciatori-raccoglitori, senza istituzioni o
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2:35 - 2:38governi permanenti, e questo é lo stato che comunemente si crede
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2:38 - 2:43di armonia primordiale. Ma l'archeologo
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2:44 - 2:48Lawrence Keeley, cercando statistiche sulle vittime
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2:48 - 2:51tra cacciatori- raccoglitori contemporanei-- che sono la migliore fonte di dati
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2:52 - 2:58per gruppi come questi -- ha mostrato una conclusione piuttosto differente.
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2:58 - 3:00Ecco un grafico che ha composto
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3:00 - 3:03mostrando la percentuale di morti maschili dovuta alla guerra
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3:03 - 3:07in un numero di società di caccia e raccolta.
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3:08 - 3:14Le barre rosse corrispondono alla probabilità che un uomo muoia
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3:14 - 3:17per mano di un altro uomo, piuttosto che
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3:17 - 3:21di cause naturali, in diverse società di raccolta,
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3:21 - 3:24nelle Highlands della Nuova Guinea e nella foresta pluviale amazzonica.
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3:25 - 3:28I tassi di possibilità di morte violenta, per mano di un altro uomo,
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3:28 - 3:31variano dal 60 % al solo 15% nel caso dei Gebusi.
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3:32 - 3:36La piccola barra blu, nell'angolo in basso a sinistra,
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3:36 - 3:39mostra la corrispondente statistica degli Stati Uniti
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3:40 - 3:44e dell'Europa nel 20esimo secolo, e include tutte le morti
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3:44 - 3:49di entrambe le guerre mondiali. Se il tasso di morte nelle guerre tribali fosse continuato
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3:49 - 3:55nel 20esimo secolo, i morti non sarebbero stati 100 milioni ma 2 miliardi.
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3:55 - 3:58Anche su scala millenaria, possiamo guardare
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3:58 - 4:03al modo di vivere delle precedenti civiltà, come quelle descritte
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4:03 - 4:08nella Bibbia. Ed in questa supposta fonte dei nostri valori morali,
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4:08 - 4:12si possono leggere le descrizioni di ciò che ci si aspettava dalla guerra,
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4:12 - 4:15come la seguente, da Numeri, 31: " Marciarono dunque
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4:15 - 4:18contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè,
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4:18 - 4:21e uccisero tutti i maschi. Mosè disse loro:
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4:21 - 4:25"Avete lasciato in vita tutte le femmine? Ora uccidete ogni maschio
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4:25 - 4:28tra i fanciulli e uccidete ogni donna che
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4:28 - 4:32si è unita con un uomo; ma tutte le fanciulle che non si sono unite
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4:32 - 4:35con uomini, conservatele in vita per voi." In altre parole,
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4:35 - 4:40uccidete gli uomini, i bambini, e se trovate delle vergini,
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4:40 - 4:42tenetele in vita così da poterle violentare.
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4:43 - 4:47E potete trovare quattro o cinque passaggi, nella Bibbia, del medesimo tenore.
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4:47 - 4:50Inoltre, nella Bibbia si legge come la pena di morte
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4:50 - 4:55fosse la punizione corrente per "crimini" come
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4:55 - 4:59l'omosessualità, l'adulterio, la blasfemia, l'idolatria, il rispondere ai genitori,
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4:59 - 5:03(Risate), e la raccolta di legna durante Sabbath.
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5:03 - 5:06Ora, rimettiamo a fuoco e
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5:06 - 5:09scendiamo di un ordine, sulla scala secolare.
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5:09 - 5:13Sebbene non esistano statistiche sulla guerra
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5:14 - 5:15dal Medioevo ad oggi,
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5:15 - 5:18la Storia convenzionale registra - e la prova
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5:18 - 5:22é sempre stata sotto i nostri occhi-- una riduzione
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5:22 - 5:25nelle forme di violenza socialmente previste:
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5:25 - 5:29una storia sociale, ad esempio, rivelerà come la mutilazione e la tortura
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5:29 - 5:32fossero forme comuni di punizione. Il tipo di infrazione che oggi
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5:32 - 5:36sarebbe sanzionato con una semplice multa, ai tempi avrebbe provocato
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5:36 - 5:40un taglio della lingua o delle orecchie, un accecamento,
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5:40 - 5:42un taglio della mano e così via.
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5:42 - 5:46Molte forme di punizione capitale erano ingegnosamente sadiche:
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5:47 - 5:49il rogo, lo sventramento, la ruota,
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5:50 - 5:52lo squartamento, e così via.
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5:53 - 5:57La pena capitale era comminata per una lunga lista di crimini non violenti:
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5:57 - 6:01criticare il re, rubare un pezzo di pane. La schiavitù, naturalmente,
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6:02 - 6:05era il miglior elettrodomestico, e la crudeltà era
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6:06 - 6:09una forma di intrattenimento comune, della quale l'esempio forse più vivido
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6:09 - 6:12era la pratica del gatto incendiato, nella quale un gatto era portato
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6:12 - 6:15sul palco, dentro una gabbia, veniva poi calato nel fuoco,
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6:15 - 6:20e gli spettatori si ammazzavano di risate, mentre il gatto, urlando di dolore,
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6:21 - 6:23bruciava a morte.
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6:23 - 6:26Che dire dell'omicidio uno ad uno? Beh, per quello abbiamo buone statistiche,
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6:26 - 6:32perché molti comuni hanno registrato la causa di morte,
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6:32 - 6:36ed il criminologo Manuel Eisner
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6:37 - 6:39ha raccolto tutte le statistiche
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6:39 - 6:44sui tassi di omicidio, in ogni villaggio, comunità, città, contea d'Europa
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6:44 - 6:46che trovasse; e poi li ha integrati
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6:46 - 6:49con dati nazionali quando le nazioni hanno cominciato a tenere statistiche.
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6:50 - 6:57Poi ha riportato i dati su una scala logaritmica che parte da cento morti
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6:57 - 7:03su centomila persone all'anno, che era più o meno il tasso
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7:03 - 7:08di omicidi nel Medioevo, e la cifra precipita
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7:08 - 7:12a meno di un omicidio ogni centomila persone
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7:13 - 7:17in 7 o 8 nazioni europee. Poi c'é un leggero rialzo
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7:17 - 7:21negli anni '60, quindi chi diceva che il rock'n'roll
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7:21 - 7:24ha corrotto i costumi forse qualche ragione ce l'aveva.
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7:25 - 7:28Ma c'é stato un declino di almeno due ordini di grandezza,
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7:29 - 7:31negli omicidi, dal Medioevo al presente,
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7:32 - 7:35ed il gomito della curva é arrivato nel 16esimo secolo.
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7:37 - 7:39Adesso scendiamo sulla scala decennale.
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7:39 - 7:41Secondo le organizzazioni non governative
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7:42 - 7:46che mantengono queste statistiche, dal 1945, in Europa e nelle Americhe,
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7:46 - 7:49c'é stato un rapido declino nelle guerre tra nazioni,
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7:50 - 7:54nelle guerre civili, nei pogrom, e nei colpi di stato militari,
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7:54 - 7:58persino in Sud America; su scala mondiale, c'é stato un rapido declino
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7:58 - 8:03dei morti nelle guerre internazionali. Le barre gialle, qui, mostrano la media annuale
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8:04 - 8:08di morti in battaglia nei conflitti armati dal 1950 ad oggi.
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8:09 - 8:13Come potete vedere, il numero di morti scende da 65000 morti
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8:13 - 8:17per conflitto all'anno negli anni '50 a meno di 2000 morti
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8:17 - 8:21per conflitto per anno in questo decennio, per orribile che sia.
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8:21 - 8:24Il declino nella violenza si può osservare persino su scala annuale.
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8:25 - 8:28Dalla fine della Guerra Fredda, ci sono state meno guerre civili,
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8:28 - 8:34meno genocidi, una riduzione del 90% dai picchi della Seconda Guerra Mondiale,
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8:34 - 8:40e persino un'inversione del picco degli anni '60 negli omicidi e nel crimine violento.
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8:40 - 8:44Questo viene dalle statistiche criminali dell'FBI. Potete vedere
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8:44 - 8:47un tasso di violenza molto basso negli anni '50 e '60,
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8:48 - 8:52poi un aumento, per diversi decenni, e infine l'inizio di
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8:52 - 8:56un precipitoso declino negli anni '90, così da indietreggiare
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8:56 - 9:00quasi al livello degli anni '60.
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9:00 - 9:02Presidente Clinton, se si trova qui, grazie.
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9:02 - 9:04(Risate)
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9:04 - 9:07La domanda, quindi, é: perché tanta gente si sbaglia tanto
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9:07 - 9:11su questioni tanto importanti? Le ragioni, penso, sono diverse.
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9:11 - 9:14Una é che gli eventi sono testimoniati meglio. L'Associated Press
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9:14 - 9:18é un migliore cronista delle varie guerre in corso sulla Terra
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9:18 - 9:22di quanto non lo fossero i monaci del 16esimo secolo.
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9:22 - 9:27C'é un'illusione cognitiva. Noi psicologi cognitivi sappiamo che più facilmente
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9:27 - 9:30si richiamano alla memoria degli esempi specifici di qualcosa,
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9:30 - 9:33più é probabile che vi si faccia riferimento.
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9:33 - 9:36Le morti di cui leggiamo sui giornali, con le loro descrizioni macabre,
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9:37 - 9:41sono ricordate meglio di chi muore di vecchiaia nel proprio letto.
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9:41 - 9:46I mercati dell'opinione e del consenso hanno le loro dinamiche.
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9:47 - 9:52Nessuno ha mai attratto osservatori, sostenitori
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9:52 - 9:53o donatori dicendo
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9:54 - 9:56che le cose sembrano andare sempre meglio.
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9:56 - 9:57(Risate)
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9:57 - 9:59Ci si sente in colpa riguardo al trattamento dei popoli nativi,
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10:00 - 10:03nella vita intellettuale moderna, manca una disponibilità a riconoscere
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10:03 - 10:05che potrebbe esserci un qualcosa di buono nella cultura occidentale.
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10:06 - 10:10E certamente, il nostro cambiamento negli standard potrebbe precedere il cambiamento
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10:11 - 10:13nei comportamenti. Una delle ragioni per cui la violenza é diminuita
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10:14 - 10:17é che le persone sono nauseate dalla violenza e della crudeltà del loro tempo.
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10:17 - 10:20E' un processo che sembra continuare,
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10:20 - 10:24ma se gli standard odierni superano il comportamento,
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10:24 - 10:27le cose sembrano sempre più barbariche di quanto sembrerebbero
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10:27 - 10:31a confronto con gli standard storici. Oggi, giustamente, ci indigniamo
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10:31 - 10:37se una manciata di assassini viene giustiziata con iniezione letale
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10:37 - 10:41in Texas dopo quindici anni di processo d'appello. Però non teniamo conto del fatto
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10:42 - 10:45che due secoli fa sarebbero stati messi al rogo,
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10:45 - 10:48anche solo per aver criticato il re, dopo dieci minuti di processo sommario -
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10:48 - 10:51e certamente, ciò non sarebbe stato un evento eccezionale.
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10:51 - 10:55Oggi non consideriamo la pena capitale
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10:56 - 10:59un esempio di quanto i nostri standard etici siano elevati,
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10:59 - 11:01bensì di quanto essi possano cadere in basso.
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11:03 - 11:06Beh, perché la violenza é diminuita? Nessuno lo sa davvero,
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11:06 - 11:10ma ho letto quattro spiegazioni, ciascuna delle quali, penso,
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11:11 - 11:14ha una sua plausibilità. Per prima cosa, forse
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11:14 - 11:17Thomas Hobbes aveva ragione. Fu lui a dire
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11:17 - 11:22che la vita in uno stato di natura era solitaria, povera, squallida, brutale,
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11:22 - 11:26e breve. Non perché, sosteneva,
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11:26 - 11:29gli umani avessero una qualche primordiale sete di sangue,
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11:29 - 11:32o l'istinto di aggredire o controllare il territorio,
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11:33 - 11:36ma a causa della logica dell'anarchia. In uno stato di anarchia,
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11:36 - 11:40c'é una tentazione costante ad invadere preventivamente i tuoi vicini,
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11:40 - 11:43prima che loro invadano te. Più di recente, Thomas Schelling
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11:43 - 11:45ha fatto l'esempio di un padrone di casa che sente un rumore
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11:46 - 11:48in cantina. Da buon americano, ha una pistola
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11:48 - 11:51sul comodino, la tira fuori, scende le scale,
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11:52 - 11:54e vede un ladro con un fucile in mano.
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11:55 - 11:56Ora, tutti e due pensano:
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11:56 - 12:00"Non voglio uccidere questo tipo, ma lui sta per uccidere me.
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12:00 - 12:04Forse farei meglio a sparargli io, prima che lui uccida me,
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12:04 - 12:06soprattutto visto che ora, anche se non vuole uccidermi,
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12:06 - 12:09probabilmente sta pensando che potrei ucciderlo
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12:09 - 12:11prima che lui uccida me...", e così via.
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12:12 - 12:16Le comunità di caccia e raccolta formulano esplicitamente questo ragionamento,
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12:17 - 12:20e spesso sterminano i loro simili solo per paura che lo facciano prima loro.
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12:22 - 12:25Un modo di affrontare questo problema é la deterrenza.
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12:25 - 12:30Non colpisci per primo, ma annunci pubblicamente
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12:30 - 12:33che ti vendicherai in modo selvaggio se verrai invaso.
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12:33 - 12:35Il problema è che questa politica funziona,
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12:35 - 12:39e il bluff non viene scoperto, solo
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12:40 - 12:44se credibile. E per renderla credibile, devi vendicare tutti gli insulti,
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12:45 - 12:49e regolare ogni conto, il che porta ad un ciclo di vendette sanguinarie.
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12:49 - 12:54La vita diventa un episodio dei Soprano. Invece la soluzione di Hobbes,
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12:54 - 12:58il Leviatano, sostiene che affidando il monopolio del legittimo uso
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12:58 - 13:03della forza ad una singola agenzia democratica, un Leviatano appunto,
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13:04 - 13:07uno Stato può ridurre la tentazione dell'attacco,
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13:07 - 13:10perché ogni tipo di aggressione sarà punita,
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13:10 - 13:15azzerandone la convenienza. Il che rimuoverebbe la tentazione
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13:15 - 13:19ad attaccare preventivamente spinti dalla paura che ti attacchino gli altri per primi,
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13:19 - 13:23rimuove il bisogno di attaccare con pretesti ridicoli
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13:23 - 13:26pur di rendere credibile la propria minaccia, e quindi porterebbe la comunità
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13:26 - 13:32verso uno stato di pace. Eisner, l'uomo del grafico sui tassi di omicidio
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13:32 - 13:34che non riuscivate a vedere nella slide precedente,
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13:35 - 13:38sostiene che il declino degli omicidi in Europa
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13:39 - 13:43ha coinciso con la nascita degli stati centralizzati
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13:43 - 13:46-- il che sembra sostenere la teoria del Leviatano.
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13:46 - 13:50Un altro supporto a questa teoria é il fatto che oggi vediamo esplosioni di violenza
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13:50 - 13:54nelle zone di anarchia -- negli stati falliti, negli imperi collassati,
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13:54 - 13:58nelle regioni di frontiera, nelle terre di mafia, tra le gang di strada, e così via.
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14:00 - 14:03La seconda spiegazione é che in molti tempi e luoghi
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14:03 - 14:06troviamo un sentimento diffuso che la vita valga poco.
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14:07 - 14:11Nei tempi antichi, quando sofferenza e morte precoce erano
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14:11 - 14:15un'esperienza comune nella vita delle persone, ci si faceva meno scrupoli ad infliggerle
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14:15 - 14:19agli altri. E man mano che tecnologia ed efficienza economica rendono la vita
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14:19 - 14:23più lunga e piacevole, si dà un maggior valore alla vita in generale.
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14:23 - 14:26E' una considerazione dello scienziato politico James Payne.
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14:27 - 14:31Una terza spiegazione invoca il concetto di gioco "a somma non-zero",
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14:31 - 14:35ed é stato sviluppato nel libro "Non-Zero" dal giornalista
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14:35 - 14:38Robert Wright. Wright sostiene che, in certe circostanze,
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14:39 - 14:42la cooperazione o la non violenza possono beneficiare entrambe le parti
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14:42 - 14:48di un'interazione, come coi guadagni di uno scambio, quando due parti scambiano
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14:48 - 14:52i propri surplus ed entrambe ne escono arricchite, o quando due parti
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14:52 - 14:55depongono le armi ottenendo il "dividendo della pace",
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14:55 - 14:58che consiste nel non dover sempre combattere.
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14:59 - 15:01Wright sostiene che la tecnologia ha incrementato i casi
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15:01 - 15:05di giochi a somma positiva in cui gli umani tendono ad imbattersi,
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15:06 - 15:09permettendo lo scambio di beni, servizi ed idee
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15:09 - 15:12tra distanze più lunghe e tra gruppi più estesi di persone.
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15:13 - 15:16Il risultato é che le altre persone acquistano più valore da vive che da morte,
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15:16 - 15:21e la violenza declina per ragioni egoistiche. Nelle parole di Wright:
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15:22 - 15:24"Uno dei tanti motivi per cui penso che non dovremmo bombardare
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15:24 - 15:27i giapponesi é che hanno costruito il mio minivan."
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15:27 - 15:29(Risate)
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15:29 - 15:33La quarta spiegazione si trova nel titolo di un libro
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15:33 - 15:36chiamato Il Cerchio in Espansione, dal filosofo Peter Singer,
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15:37 - 15:40il quale argomenta che l'evoluzione ha dotato tutti noi di un senso
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15:40 - 15:45di empatia, un'abilità nel trattare gli interessi delle altre persone
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15:45 - 15:49come confrontabili ai nostri. Sfortunatamente, di norma,
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15:49 - 15:53lo applichiamo solo ad un circolo molto ristretto di amici e familiari.
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15:53 - 15:56Le persone al di fuori di quel cerchio sono trattate come subumane,
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15:56 - 16:00e possono essere sfruttate impunemente. Ma nel corso della Storia,
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16:00 - 16:04quel cerchio si é allargato. Si può vedere, nei registri storici,
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16:04 - 16:07come si espande dal villaggio al clan, alla tribù,
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16:08 - 16:11alla nazione, alle altre razze, e ad entrambi i sessi,
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16:11 - 16:13e secondo Singer dovremmo estenderlo
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16:13 - 16:18alle altre specie senzienti. La questione é:
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16:18 - 16:21"Se questo fenomeno é avvenuto, che cosa ha alimentato la sua espansione?"
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16:21 - 16:24E ci sono diverse possibilità, come un crescente cerchio
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16:24 - 16:28di reciprocità, nel senso che le dà Robert Wright,
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16:29 - 16:33ossia la logica della regola d'oro: più pensi agli altri
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16:33 - 16:37e interagisci con loro, più ti rendi conto che é inaccettabile
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16:37 - 16:41privilegiare i tuoi interessi sui loro,
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16:41 - 16:44almeno non se vuoi che loro ti ascoltino. Non si può dire
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16:44 - 16:47che i propri interessi siano speciali rispetto a quelli altrui,
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16:47 - 16:49non più di quanto si possa dire che il punto particolare
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16:50 - 16:52in cui ci si trova é un punto unico e speciale dell'Universo
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16:53 - 16:55perché in questo preciso momento mi ci trovo io.
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16:56 - 17:00Anche l'essere cosmopoliti aiuta. Le storie aiutano,
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17:00 - 17:04i giornali, i saggi, le fiction realistiche, i viaggi,
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17:04 - 17:08la conoscenza, che ti permette di proiettarti nella vita
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17:08 - 17:12di altre persone che prima, forse, avresti trattato come subumane,
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17:12 - 17:16come anche di percepire la natura accidentale della
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17:16 - 17:19condizione umana, il sentire che "siamo qui per caso".
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17:21 - 17:24Qualunque ne sia la causa, il declino della violenza, trovo,
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17:24 - 17:28ha profonde implicazioni. Dovrebbe costringerci a chiedere non solo perché
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17:28 - 17:32esiste la guerra ma anche perché esiste la pace. Non solo
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17:33 - 17:36che cosa stiamo sbagliando ma anche cosa abbiamo fatto di buono.
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17:37 - 17:38Perché qualcosa di buono l'abbiamo fatto,
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17:39 - 17:41e sarebbe senz'altro un bene capire cosa sia.
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17:41 - 17:42Grazie molte. (Chris Anderson sale sul palco)
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17:42 - 17:53(Applausi).
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17:53 - 17:57Chris Anderson: Mi é piaciuto molto questo intervento. Penso che molti, qui in sala, direbbero
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17:57 - 18:00che questa espansione di-- di cui stavi parlando,
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18:00 - 18:03di cui parla Peter Singer-- é anche guidata dalla tecnologia,
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18:03 - 18:07dalla maggiore visibilità dell'altro, ed il senso che il mondo
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18:07 - 18:10stia diventando più piccolo. C'é un pò di verità in questo?
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18:11 - 18:14Steven Pinker: sì, molta. Andrebbe d'accordo con la teoria di Wright,
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18:15 - 18:18che ci permette di godere dei benefici di una
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18:19 - 18:22sempre maggiore cooperazione. Penso inoltre che ci aiuti
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18:24 - 18:27ad immaginare che cosa significhi essere qualcun altro. Quando leggi
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18:27 - 18:30di queste torture orribili che erano comuni nel Medioevo, pensi:
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18:30 - 18:32"Come possono aver fatto questo?
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18:32 - 18:34Come potevano non provare alcuna empatia con la persona
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18:35 - 18:37che stavano sventrando?"
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18:38 - 18:41Ma per quel che li riguardava, quello era solo un essere alieno
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18:41 - 18:44privo di un'umanità simile alla loro. Secondo me, qualunque cosa
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18:44 - 18:46renda più semplice immaginare scambi
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18:47 - 18:50con qualcun altro accresce la tua considerazione morale
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18:50 - 18:51nei confronti di quella persona.
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18:51 - 18:55Chris Anderson: Bene, Steve, mii piacerebbe che ogni proprietario di media ascoltasse questo talk,
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18:55 - 18:57nel prossimo anno. Penso sia davvero importante. Grazie.
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18:57 - 18:58Steven Pinker: Il piacere é tutto mio.
- Title:
- Steven Pinker sul mito della violenza
- Speaker:
- Steven Pinker
- Description:
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Steven Pinker illustra il declino dell'uso della violenza dai tempi biblici al presente, e sostiene che, per quanto possa sembrare illogico ed indecente da affermare nei tempi dell'Iraq e del Darfur, stiamo vivendo il periodo più pacifico nell'esistenza della nostra specie.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:58