-
♫ C'è un posto per te nel circolo ♫
-
♫ il circolo può espandersi ♫
-
♫ vieni ed unisciti al circolo ♫
-
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
-
♫ C'è amore per te nel circolo ♫
-
♫ un amore che tu puoi capire, ♫
-
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
-
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
-
♫ C'è pace nel circolo, ♫
-
♫ il silenzio è nostro amico, ♫
-
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
-
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
-
♫ C'è accoglienza nel circolo, ♫
-
♫ ed insieme possiamo restare, ♫
-
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
-
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
-
♫ C'è guarigione nel circolo, ♫
-
♫ guarigione sulla terra, ♫
-
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
-
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
-
♫ C'è un posto per te nel circolo, ♫
-
♫ il circolo può espandersi, ♫
-
♫ vieni ed unisciti al circolo, ♫
-
♫ tutti insieme mano nella mano. ♫
-
♫ C'è vero amore proprio qui, ♫
-
♫ c'è vero amore proprio qui, ♫
-
♫ e siamo così felici di averlo trovato, ♫
-
♫ c'è vero amore proprio qui. ♫
-
♫ C'è vera pace proprio qui, ♫
-
♫ c'è vera pace proprio qui, ♫
-
♫ e siamo così felici di averla trovata, ♫
-
♫ c'è vera pace proprio qui. ♫
-
♫ C'è vera gioia proprio qui, ♫
-
♫ e siamo così felici di averla trovata, ♫
-
♫ e siamo così felici di averla trovata, ♫
-
♫ c'è vera gioia proprio qui. ♫
-
♫ C'è vero amore proprio qui, ♫
-
♫ c'è vera pace proprio qui, ♫
-
♫ e siamo così felici di averli trovati, ♫
-
♫ c'è vera gioia proprio qui. ♫
-
Cari amici,
-
vi diamo un caloroso benvenuto
qui nel Borgo Inferiore online,
-
Siamo molto felici
di aver trascorso con voi
-
gli ultimi giorni dell'anno
come una famiglia spirituale
-
Stasera il nostro primo insegnamento
sarà offerto dalla Sorella Hien Nghiem,
-
Sorella Hien Nghiem è anche conosciuta
come "Sorella Vera Dedizione",
-
Lei coltiva un'aspirazione molto profonda
di diffondere il Buddismo nel mondo,
-
e dedica molto del suo tempo e delle sue energie
alla condivisione della pratica con i giovani,
-
e a compiere azioni che possano
aiutare la Madre Terra.
-
Sorella Hien Nghiem
ha molti hobbies,
-
e uno dei suoi passatempi preferiti è godersi
una tazza di caffè con un gatto sulle ginocchia.
-
Quindi, con il prossimo
suono della campanella
-
possiamo alzarci, o restare seduti, e inchinarci
in segno di ringraziamento verso Sorella Hien Nghiem,
-
per offrirci questo
insegnamento stasera. Grazie.
-
Cara Comunità, prima di goderci
tre suoni di campana
-
volevo solo dire "Ciao a tutti",
-
saluti a chi ci segue online,
-
siamo veramente felici
di avervi qui con noi,
-
e vi ringraziamo
-
per averci invitato
nelle vostre case.
-
Sento che, attraverso lo schermo,
-
è come se entrassimo
in casa vostra.
-
Quindi, grazie per averci invitato
nelle vostre case,
-
allo stesso modo noi siamo felici di invitarvi
nella nostra casa e nei nostri cuori,
-
La chat ora è aperta, quindi quelli
di voi che lo desiderano
-
possono salutarsi nella chat,
-
e magari potreste dirci
da dove ci state seguendo,
-
e se volete fare un saluto
-
potete anche farlo nella
vostra lingua, se volete,
-
è sempre bello sentire tutti i diversi Paesi
e le lingue che partecipano con noi oggi.
-
Nel corso dei prossimi giorni saremo
più di 500 a seguire questo ritiro,
-
anche se, a causa dei problemi di fuso orario,
forse solo poche centinaia alla volta su Zoom,
-
ma, anche se state guardando una
registrazione, noi vi vediamo, vi sentiamo,
-
e siamo molto felici
che possiate unirvi a noi.
-
Sto strizzando gli occhi per
vedere un po' la chat ma...
-
non riesco a vederla bene da qui, ma siamo
in grado di vedervi su uno schermo di fronte a noi,
-
quindi la vostra immagine è seduta
in questa sala di meditazione con noi,
-
Questo è molto bello,
e il sangha vi sorride,
-
vi sorride sullo schermo.
-
Oggi è un'occasione molto felice,
-
perché abbiamo potuto ricevere
i nostri primi ospiti di persona,
-
nella Borgo Alto
e nel Borgo Nuovo,
-
quindi oggi è una vera
giornata di celebrazione,
-
affinché tutti noi ci sentiamo
davvero connessi
-
con voi e con la nostra amata
Comunità Internazionale.
-
E siamo così felici di
poter continuare ad offrire
-
la pratica online a tutti voi.
-
Il tema del nostro ritiro
-
è "Il dono di una mente tranquilla".
-
alcuni di voi potrebbero aver ricevuto
regali meravigliosi durante queste Feste,
-
ma forse il dono più grande di tutti
-
è il dono della pace, della
compassione e della presenza,
-
la nostra presenza e la
presenza dei nostri cari.
-
E ci auguriamo che
nei prossimi giorni
-
saremo davvero in grado
di coltivare questa presenza,
-
questa qualità di pace e tranquillità,
-
di cui abbiamo sete, e di cui
anche i nostri cari hanno sete,
-
Quindi potremmo pensare che stiamo facendo
questo ritiro come un piacere per noi stessi,
-
ma è anche un piacere
per tutti coloro che ci circondano.
-
Perché sappiamo che la nostra pace,
la nostra calma e la nostra presenza
-
sono di immediato beneficio
di chi ci circonda.
-
E il titolo è divertente,
perché dice
-
"Il dono di una mente tranquilla"
-
ma noi sappiamo che
una mente tranquilla
-
può esistere solo
in un corpo tranquillo,
-
la nostra mente non è qualcosa
di separato dal nostro corpo,
-
le due entità coesistono
e si co-manifestano.
-
E così vorrei iniziare la nostra
chiacchierata questa sera,
-
prendendoci davvero
cura del nostro corpo,
-
preparandoci ad accogliere
tre suoni della campana.
-
Quindi, ovunque siate seduti a casa,,
-
prendetevi un momento e vedete come
potreste migliorare la vostra postura,
-
Prestate attenzione, ad esempio,
alla vostra schiena,
-
assicuratevi che sia
ben eretta,
-
se siete appoggiati
a qualcosa potreste dire
-
"Ok per i prossimi cinque o dieci minuti,
voglio usare la mia spina dorsale,
-
voglio sentire il mio tronco
e la sua verticalità".
-
E nel fare questo sappiamo
che c'è anche spazio e pace,
-
E anche le vostre spalle,
provate ad aprirle un po',
-
per alcuni di noi viene naturale davanti
allo schermo, di venire attratti dallo schermo,
-
e le nostre spalle si chiudono,
quindi possiamo aprirle.
-
E il collo,
-
provate ad allungarlo leggermente dietro
e magari a ritrarre un po' il mento
-
così da sentire la vostra testa fluttuare
dolcemente sopra la colonna vertebrale.
-
E spero che le vostre ginocchia e la parte
inferiore del corpo siano comodi,
-
ovunque siate seduti.
-
E forse potreste anche prendere
un momento per muovere le dita,
-
le nostre mani sono sempre molto
impegnate, in questa era dei dispositivi,
-
quindi c'è sempre un po' di
tensione nelle nostre mani,
-
ed è molto piacevole rilassarle,
-
e poi posizioneremo delicatamente una mano
sopra all'altra sulle nostre gambe,
-
e poi lasciamo che le nostre spalle e tutta la parte
superiore del corpo, e le nostre mani, siano rilassati.
-
Così, mentre ci godiamo
il suono della campana,
-
potete chiudere gli occhi,
se lo desiderate,
-
e permettiamoci davvero di godere di questa
consapevolezza del nostro corpo.
-
E mentre ascoltiamo
il suono della campana
-
possiamo dire "Ascolto, ascolto,
-
questo suono meraviglioso
-
che mi riporta alla mia vera casa.
-
Ascolto, ascolto,
-
questo suono meraviglioso
che mi riporta alla mia vera casa".
-
Mentre inspiriamo, possiamo
rilassare dolcemente
-
i muscoli del viso,
-
la nostra mandibola, le nostre spalle,
lasciamole ammorbidirsi,
-
e mentre espiriamo
-
possiamo sorridere al nostro corpo.
-
Che bello essere vivi!
-
Rilassiamo e ammorbidiamo
il nostro corpo,
-
gioiamo di essere vivi.
-
E mentre seguiamo
la nostra inspirazione
-
e seguiamo la nostra espirazione,
-
possiamo rimanere affascinati
dall'esperienza del nostro corpo che respira,
-
e notiamo che la nostra inspirazione
diventa un po’ più profonda,
-
e la nostra espirazione
diventa un po' più lenta.
-
Inspiriamo
-
più profondamente
-
espiriamo più lentamente.
-
E mentre continuiamo
a seguire il nostro respiro,
-
possiamo sentire questa
energia di calma
-
permeare delicatamente il nostro
corpo e la nostra mente,
-
e un'energia di benessere.
-
Inspirando,
-
sentendosi sempre più calmi,
-
espirando sentendosi
a proprio agio.
-
Adesso possiamo
aprire un po' gli occhi,
-
e sorridere a noi stessi
e agli altri sullo schermo.
-
Con pochi respiri
-
possiamo generare un'energia
-
di maggiore calma,
di maggiore tranquillità,
-
di maggiore pace,
-
E questa è la vera sfida
dei prossimi giorni,
-
ovvero creare
momenti di pace
-
e di quiete
-
nelle nostre giornate e nel tempo
che siamo on-line insieme.
-
E penso che molti di voi si siano uniti a questo ritiro,
si spera, perché sono stati ispirati dall'argomento,
-
forse alcuni di voi avrebbero voluto partecipare
al ritiro ma non erano sicuri dell'argomento,
-
ma volevamo solo sentirsi
connessi alla comunità spirituale,
-
e quindi potrebbero esserci alcuni di noi per i quali
c'è una domanda, che è qualcosa come...
-
"Abbiamo il diritto
-
di cercare la pace
-
in un momento così difficile
per il nostro mondo?"
-
"Abbiamo il diritto
di provare pace?"
-
Sappiamo che c'è
molta sofferenza,
-
sappiamo che ci sono persone
-
sappiamo che ci sono persone
che sono malate in questo momento,
-
o quelli tra di noi i cui cari potrebbero
non stare bene in questo momento,
-
sappiamo che c'è violenza e
oppressione in tutto il mondo,
-
disuguaglianza, discriminazione,
-
sappiamo che c'è molta sofferenza
-
per coloro che non hanno
una sicura dimora,
-
che sono costretti
a fuggire dalle loro case.
-
E come praticanti, come persone
consapevoli e compassionevoli,
-
potremmo davvero porci questa
domanda: "Abbiamo il diritto
-
di cercare la pace in una
situazione del genere?"
-
Ho riflettuto a lungo
su questa domanda
-
negli ultimi giorni
-
e per me
-
una delle mie riflessioni
-
è stata che anche noi siamo
parte di questa situazione,
-
e offrendo un’energia diversa,
-
offrendo l’energia della pace
-
a questa situazione, stiamo già
contribuendo con qualcosa di più positivo,
-
stiamo già cambiando la situazione.
-
Compassione ed empatia,
-
e quel sentimento di sofferenza, e la consapevolezza
di esso, ha sicuramente la sua ragione di essere,
-
ma anche l’energia della pace
ha la sua ragione di essere.
-
E con l’intuizione dell’inter-essere
-
sappiamo che ciò si riflette
-
su tutti coloro ai
quali siamo legati.
-
E forse c'è chi non ha le condizioni
sufficienti per generare pace,
-
e sta a noi contribuire a
generarne anche per loro.
-
Così, lo facciamo
anche per gli altri.
-
Penso che, parte della sofferenza che molti
di noi stanno sperimentando in questo momento,
-
per quelli di noi che non hanno
vissuto direttamente queste sfide,
-
o forse...
-
anche noi stessi, per esempio
come nel caso di una malattia,
-
quindi la sofferenza è anche
la sofferenza della preoccupazione,
-
dell'ansia e della preoccupazione,
-
quindi è una sofferenza della mente,
-
e allora il modo migliore con cui possiamo
prendercene cura è anche nella mente.
-
Quindi coltivare
una mente tranquilla,
-
la pace e la compassione
nella nostra mente,
-
è un'azione, è già
un'azione rispondere
-
all’energia collettiva dell’ansia
e angoscia nel mondo.
-
Quindi non pensiate che partecipare a questo
ritiro sia in qualche modo una fuga,
-
questa è anche una risposta,
-
stiamo rispondendo all'energia collettiva
con una diversa qualità di energia,
-
stiamo contribuendo a portare equilibrio,
ad offrire un elemento che è mancante.
-
Possiamo dire che
la calma, la compassione,
-
la chiarezza, o forse anche l'immobilità,
la mancanza di irrequietezza,
-
sono risorse rare
in questo momento,
-
e potremmo aver
percepito questo
-
nelle nostre famiglie,
nei nostri luoghi di lavoro,
-
nei nostri ambienti e
nelle nostre comunità.
-
Potremmo aver avuto la sensazione
-
che non ci sia così tanta chiarezza e calma
come forse due o tre anni fa.
-
Quindi è per noi ancora più importante coltivare
queste risorse intenzionalmente e attivamente.
-
Possiamo quindi parlare dell'energia
-
dell'irrequietezza
-
e della paura e dell'ansia,
-
e uniamo quell'energia
con un'altra energia,
-
che può essere
l'energia della stabilità,
-
della compassione e
dell'assenza di paura,
-
un'energia spaziosa che
può includere al suo interno
-
quell'ansia e quella paura.
-
Non li rifiutiamo,
non li aggiriamo,
-
ma abbiamo abbastanza stabilità
e pace da poterli accogliere.
-
Come molti di noi,
-
nelle ultime settimane, ho anch'io avuto persone
care che si sono ammalate di Covid,
-
in particolare mia sorella
e tutta la sua famiglia,
-
e mi sono resa conto che
il mio livello di irrequietezza
-
è aumentato parecchio,
-
e deve essere stato lo stesso
anche per tanti di voi.
-
È così difficile essere in pace
quando ci si sente così impotenti,
-
e, ovviamente, coloro che si
ammalano devono isolarsi,
-
quindi non possiamo nemmeno stare con loro
nel modo normale in cui vorremmo.
-
Io ho dovuto davvero
allenarmi, ogni volta che
-
sentivo crescere l’energia dell’ansia o della
preoccupazione, dovevo fare uno sforzo
-
per tornare al mio respiro,
-
per tornare al mio corpo, e sapere che
la cosa migliore che potevo offrire a mia sorella
-
era la mia stabilità, la mia calma,
-
la mia pace, la mia tenerezza,
la mia dolcezza,
-
e non la mia preoccupazione,
-
quindi ho continuato a sopprimere
i miei pensieri di preoccupazione,
-
e a sostituirli con altri tipi di pensieri
che potevo condividere con lei.
-
Quindi, forse possiamo
continuare ad allenarci un po',
-
e vedere come il nostro respiro
può essere qualcosa che può aiutarci
-
ad accettare un momento
di preoccupazione o ansia.
-
Siamo molto fortunati che, in questo
ritiro, quasi la metà di noi
-
hanno già molta familiarità
con la nostra pratica,
-
credo che quasi la metà di noi abbia già ricevuto
I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza,
-
quindi sono già a buon punto
su questo bellissimo percorso.
-
Quindi una parte di noi
già conosce la pratica,
-
sappiamo come respirare.
-
Inoltre, qui nel monastero
-
ovviamente anche noi sappiamo
tutti come respirare,
-
ma la domanda è se stiamo
usando il nostro respiro
-
nei momenti in cui
ne abbiamo più bisogno.
-
Riusciamo a rifugiarci
nel nostro respiro
-
per placare davvero la nostra
ansia, quando si presenta?
-
È il vostro respiro qualcosa
a cui potete ricorrere,
-
trovare, e in cui rifugiarvi
ogni volta che ne avete bisogno?
-
O è soltanto
-
un amico quando siamo seduti
sul cuscino di meditazione,
-
o quando sentiamo
il suono della campana.
-
E penso che parte dell'arte
della nostra pratica
-
sia assicurarsi che la nostra connessione
con il respiro sia molto stretta,
-
molto intima, e rappresenti davvero
un rifugio molto sicuro per noi.
-
Molti di noi, soprattutto quando ci sentiamo
ansiosi, potremmo tendere a respirare,
-
il respiro diventa un po' più corto,
il nostro respiro contiene molte informazioni,
-
e quando ci sentiamo ansiosi potrebbe
essere un po' più corto e più teso.
-
E quando riusciamo a
portare il nostro respiro
-
giù in basso,
nel nostro addome,
-
allentiamo la tensione
nel nostro corpo
-
per permettere al nostro respiro
di essere un respiro davvero profondo.
-
Può essere un respiro più lungo,
-
o, nella mia esperienza, può
essere un respiro più rilassante.
-
Quando possiamo davvero
renderlo un respiro più profondo.
-
Quindi vi invito, inclusi quelli di voi
che già conoscono la pratica,
-
a posizionare le vostre mani su quello che chiamiamo
il nostro punto Dantian, che è appena sotto l'ombelico,
-
e notate quanto è facile
-
portare la nostra
consapevolezza su questo punto,
-
e trovare stabilità
nella nostra respirazione.
-
Concentriamo il nostro
respiro in questo punto,
-
inspirando,
-
sentendo la stabilità
di essere davvero radicati
-
in questa parte del nostro tronco, la parte
stabile dell'albero del nostro corpo,
-
ed espirando godendo
davvero di quella stabilità.
-
Inspiriamo, sentendo quella stabilità,
-
espiriamo, godendo della stabilità.
-
E ora focalizziamo
la nostra attenzione
-
alla consapevolezza
di qualsiasi ansia,
-
qualsiasi preoccupazione che potremmo
avere nel cuore in questo momento.
-
Potrebbe essere preoccupazione
per una persona cara,
-
o potrebbe essere
preoccupazione per noi stessi.
-
Ed inspirando
-
semplicemente diventando
consapevoli di quella preoccupazione,
-
potrebbe anche avere un posto particolare
nel nostro corpo o nella nostra mente,
-
mentre inspiriamo la identifichiamo,
-
e mentre espiriamo la accogliamo davvero,
la includiamo nella nostra respirazione consapevole.
-
Inspirando,
-
so che sei lì,
mia paura, mia ansia,
-
espirando, ti abbraccio dolcemente
-
ti abbraccio teneramente.
-
La respirazione è una
cosa intelligente,
-
perché l'atto di respirare
con la nostra consapevolezza,
-
accompagnando il nostro respiro
con la nostra consapevolezza e tenerezza,
-
fa sì che noi abbracciamo
dolcemente l'ansia,
-
non è più da sola,
noi siamo lì con essa.
-
E mentre continuiamo a inspirare
-
possiamo davvero espandere questa
energia di consapevolezza e compassione,
-
e quando espiriamo possiamo
offrire quell'energia di compassione
-
a coloro che amiamo, e a coloro
per i quali ci preoccupiamo.
-
Generando un’energia di compassione
-
e offrendo quell’energia
di compassione.
-
Quindi una cosa molto
interessante dello stare in silenzio
-
è che non vogliamo necessariamente cacciare via
tutti gli elementi che non ci rendono tranquilli,
-
vogliamo poterli riconoscere,
-
abbracciarli teneramente,
-
e offrire una sorta di antidoto,
o un'energia curativa,
-
per affrontare gli ostacoli
alla nostra quiete
-
e a stare con loro per
ammorbidirli, integrarli,
-
permettere loro di essere lì, ma anche
permettere alla pace e alla compassione
-
di essere lì con loro.
-
Quindi, potreste aver visto,
durante il nostro ritiro,
-
il programma, in alto ci
sono molti inviti diversi,
-
e uno degli inviti è a scaricare
l'app di Plum Village,
-
e ad attivare la campanella
sull'app di Plum Village.
-
E voglio davvero
invitare tutti voi a farlo,
-
quindi se non avete ancora
scaricato l'app, per favore, fatelo,
-
potrei mostrarvela, ma
-
avrete capito di cosa si tratta,
-
è l'app Plum Village,
la trovate, la scaricate,
-
e, per favore, durante
questo ritiro
-
attivate la campanella
sulla vostra app,
-
così che, nei momenti in cui non siamo
insieme, su uno schermo, come adesso,
-
avrete la possibilità di sentire
il suono della campana,
-
forse ogni 30 minuti,
-
o ogni ora,
-
potete impostarla
come preferite,
-
e questo vi aiuterà davvero
a praticare quanto detto nel ritiro,
-
tra le varie sessioni che stiamo
facendo insieme online.
-
E quando sentite
il suono della campana,
-
interrompete qualunque
cosa stiate facendo,
-
quindi, quelli di voi che sono stati a Plum Village
sapranno che abbiamo molte campane diverse a Plum Village,
-
abbiamo un orologio
nella sala da pranzo,
-
e abbiamo quella che chiamiamo la campana delle attività,
che ci fa sapere quando sta per succedere qualcosa,
-
forse voi impostate un piccolo allarme sul vostro
telefono prima della prossima sessione di ritiro,
-
e ci fermiamo anche quando sentiamo i suoni...
-
della grande campana,
-
o, naturalmente, della campana
nella sala di meditazione.
-
E questo è un allenamento,
-
per ritornare al nostro
corpo e alla respirazione,
-
qualsiasi cosa
stia succedendo,
-
c'è qualcosa di molto
incoraggiante in questo,
-
perché vuol dire che
non saremo distratti da niente
-
che la vita può presentarci,
-
sentiamo il suono
della campana,
-
e torniamo al nostro corpo,
-
e la pratica è
non parlare più,
-
non compiere più alcun
tipo di azione fisica,
-
e seguire tre respiri completi,
di inspirazione ed espirazione.
-
Quindi, facciamo una prova
con il suono della campana,
-
e vediamo quanto
è facile farlo,
-
o quanto sia impegnativo.
-
Quindi, la domanda è:
-
è stata un'esperienza piacevole,
-
oppure c'era qualche
resistenza dentro noi?
-
Nel fermarsi al suono
della campana,
-
la sfida è vedere che
questo suono è un amico,
-
è un invito,
-
non è qualcun altro... oh, Sorella Vera Dedizione
è arrivata con la campana,
-
non siamo noi che ci
imponiamo di fermarci,
-
l'idea è che la campana dovrebbe sembrare,
diciamo, come una voce interiore,
-
che ci invita a fermarci
e ad arrivare a casa.
-
Una voce interiore che ci
richiama in un luogo tranquillo.
-
E quello che è un posto tranquillo per qualcuno
può essere diverso da quello di un altro.
-
Speriamo che nei
prossimi giorni
-
riusciremo davvero a prenderci cura
di questo posto tranquillo dentro di noi,
-
affinché sia un qualcosa che
sentiamo accogliente, a cui tornare.
-
Alcuni di noi potrebbero non sentire il proprio corpo
come un posto sicuro in cui tornare,
-
quando sentiamo il suono della campana e ci fermiamo,
quello potrebbe essere l'ultimo posto in cui vogliamo andare.
-
Il respiro e il corpo.
-
Quindi a volte tengo
anche solo un dito,
-
a volte è il mignolo,
a volte è un altro dito,
-
e invece della sfida
di seguire il mio respiro,
-
Sentendo la connessione.
-
Uso anche le perline,
-
noi le chiamiamo mala, e credo che ci siano
anche in molte tradizioni spirituali.
-
E potremmo sfidarci a seguire un'inspirazione
e un'espirazione per ciascuna delle perle,
-
e con il movimento delle mani
-
potrebbe essere un po' più facile avere la sensazione
di poter trovare una sicurezza e un filo conduttore.
-
Per quelli di noi che praticano
già da un po' di tempo,
-
dobbiamo essere piuttosto
creativi per continuare
-
a mantenere fresca la nostra pratica
del fermarsi al suono della campana.
-
Forse alcuni di voi hanno già usato
il suono della campana sull'app per un po',
-
e poi l'hanno spento,
perché non funzionava più,
-
perché lo stavamo
ignorando troppo.
-
per quelli di voi che lo hanno fatto,
vi invito a provare di nuovo
-
nei prossimi quattro giorni,
-
provate ad avere la mente del
principiante, per vedere se
-
c'è un modo in cui possiamo davvero
impegnarci, ed avere la freschezza di dire:
-
"Ho sete di quiete,
-
ho sete di immobilità,
-
e questa campana mi aiuta
a ricordarmi di cercarle".
-
In quei momenti chiave della giornata
in cui siamo davvero travolti dagli eventi,
-
perché sono proprio quei momenti,
in cui siamo più presi,
-
sia che siamo in cucina, o stiamo
parlando, o facendo qualcos'altro,
-
quelli sono i momenti in cui
è più potente fermarsi,
-
tornare a noi stessi,
-
alla nostra mano
o alle nostre perle,
-
e dire che la vita è molto
di più di questa
-
corsa senza fine.
-
Saper fermarsi è una
forma di potere.
-
Una volta, era la prima volta che avevo
la possibilità di fare da assistente a Thay,
-
gli avevo preparato una tazza di tè
prima della meditazione camminata,
-
e proprio accanto alla sua stanza, qui nel Borgo
Inferiore, c'è la campana delle attività,
-
ed ero così nervosa, perché credo che fossi
stata ordinata solo da quattro mesi,
-
e Thay stava riposando
sulla sua amaca,
-
e mi ha guardato dritto negli occhi
quando è suonata la campana,
-
e quindi ho detto:
"Ok, devo chiudere gli occhi,
-
e seguire la campana",
-
ma ero così consapevole
del fatto che lui mi guardava,
-
con i suoi occhi da falco,
-
e ho davvero provato a fermarmi, e a cercare
di respirare, ma ero così nervosa,
-
che, ehm, penso che la qualità del mio
fermarmi non sia stata molto profonda.
-
E poi ho aperto gli occhi e Thay
mi stava ancora guardando,
-
e poi ha detto,
-
"La mente è come un CD,
-
anche se premi "Stop",
continua a girare",
-
e ho pensato:
"Mi ha visto proprio bene!"
-
"Mi ha proprio inquadrato"
-
E quello che ho imparato
da questo fatto è stato:
-
"Ho comunque fatto la cosa giusta,
mi sono comunque fermata",
-
dobbiamo comunque fermarci,
fermiamo il nostro corpo,
-
e anche la mente,
-
potrebbe magari ancora aver
bisogno di tempo per rallentare,
-
ma piano piano,
con l'allenamento,
-
e l'arresto sarà
completo più rapidamente.
-
Quindi, per favore,
attenetevi a questa pratica,
-
e integratela nei vostri
prossimi giorni,
-
e se non volete
installare l'app,
-
o avete qualche resistenza
al suono della campana,
-
possiamo scegliere altre cose che possano
fungere da campana della consapevolezza,
-
Per esempio, se vivete
vicino a una strada,
-
potrebbe essere il rumore
di un camion che passa,
-
o se vivete vicino ad una
ferrovia, o in una città,
-
potrebbero essere le
sirene delle ambulanze,
o se vivete vicino ad una
ferrovia, o in una città,
-
potrebbero essere le
sirene delle ambulanze,
-
o se ci sono altre persone
in casa con noi,
-
potrebbe essere un'abitudine poco
simpatica del nostro coinquilino,
-
per esempio ogni
volta che tossiscono
-
o fanno qualcosa,
-
quella può essere la nostra
campana di consapevolezza,
-
e allora ci fermiamo, chiudiamo gli occhi
e semplicemente inspiriamo ed espiriamo tre volte.
-
Quindi, è una sfida
essere creativi
-
ed è essenziale farlo per
generare la quiete della mente.
-
Dobbiamo sfidare il nostro
discorso interiore,
-
ad interrompersi naturalmente,
-
e non perché diciamo a noi stessi:
"Voglio smettere di pensare",
-
ma quello che facciamo è
portare la nostra consapevolezza
-
al nostro corpo, al nostro respiro,
o alla nostra mano o alle nostre perle,
-
scegliamo un oggetto
di consapevolezza
-
e ne diventiamo affascinati,
-
ci piace stare con questo oggetto
della nostra consapevolezza,
-
e questo rende impossibile
al pensiero di continuare,
-
perché siamo troppo impegnati
a goderci l'aria fresca che ci scorre attorno,
-
il ristoro per il nostro corpo,
e poi il comforto e il relax
-
mentre espiriamo.
-
Quindi sentire, l'esperienza
corporea delle sensazioni,
-
è quello che ci aiuta a
calmare la nostra mente.
-
In quel momento siamo solo un
corpo che respira, e rimaniamo incantati
-
da quell'esperienza del
nostro corpo nel corpo,
-
la chiamiamo consapevolezza
del corpo nel corpo,
-
ogni volta che ci fermiamo al
suono della campana e respiriamo.
-
Penso che questo ritiro sia una
sorta di pratica del fermarsi,
-
molti di noi potrebbero aver avuto
dei mesi piuttosto frenetici,
-
le festività natalizie portano con sé
anche le proprie sfide, per molti di noi.
-
Questo è il momento di esercitarsi,
-
credo sia quello che
chiamano 'svernamento',
-
se si può trasformare la
parola 'inverno' in un verbo,
-
stiamo 'svernando'
in questo ritiro,
-
ci stiamo astenendo dal fare
quello che facciamo normalmente,
-
e ci stiamo prendendo tempo
per rimanere immobili,
-
per semplificare,
-
almeno si spera, è ciò che
accadrà nei prossimi giorni,
-
e per riposarsi davvero
e calmarsi interiormente.
-
Penso che sia molto
naturale farlo,
-
e penso che tutti noi abbiamo
bisogno di 'svernare'
-
ogni anno,
-
proprio come la Terra ha
bisogno di questo svernamento.
-
Forse il tempo fuori
è turbolento e tempestoso,
-
sembra decisamente così per la nostra
società e per il nostro mondo,
-
e noi vogliamo la calma interiore,
-
Forse alcuni di voi conoscono
una storia che Thay racconta spesso,
-
di una volta, quando
viveva a Parigi,
-
prima ancora di trovare il terreno
per Plum Village e di trasferirsi qui,
-
e c'era un piccolo eremo
vicino alla Foresta d'Othe,
-
credo si dica così,
-
appena fuori Parigi,
-
ed era un bellissimo
giorno di sole autunnale,
-
Thay era andato a fare
una passeggiata nel bosco,
-
e ne stava godendo così tanto che passò
l'intero pomeriggio nel bosco,
-
sedendo, camminando, contemplando,
-
ma poi all'improvviso
il tempo è cambiato,
-
e c'era una tempesta all'orizzonte,
-
e Thay dovette tornare di corsa
dalla foresta al suo eremo,
-
e poiché era stata una
giornata così soleggiata
-
aveva lasciato tutte le finestre
aperte per areare l'ambiente.
-
Ma immagino che avesse fatto
una lunga passeggiata nella foresta,
-
perché quando tornò
c'era già vento e pioggia,
-
E lui irruppe nel suo eremo,
-
e già tutto volava da tutte le parti,
a causa della tempesta,
-
c'era carta ovunque e molte cose
erano state fatte cadere dal vento,
-
E la prima cosa che Thay fece
-
fu chiudere le finestre,
-
chiuse la porta,
chiuse le finestre,
-
e poi accese un fuoco,
-
per riscaldare la stanza, perché credo che fosse
un edificio in pietra, quindi era molto freddo,
-
E poi, una volta
acceso il fuoco
-
ha potuto ripulire da tutte le carte e ha
rimesso a posto tutto ciò che era caduto,
-
e poi si è seduto
davanti al fuoco
-
per scaldarsi le mani e le dita,
-
per godersi l'intimità del fuoco
-
e ascoltare il vento e la
pioggia che battevano sulle finestre.
-
Penso che per molti di noi
-
questo sia il tipo di esperienza
che dobbiamo aspirare ad avere,
-
la possibilità di creare un'isola
interiore nei prossimi giorni.
-
Dobbiamo poter chiudere
le porte e le finestre
-
alla tempesta che c'è
fuori nel mondo.
-
Per poter avere
un po' di tempo
-
per prenderci davvero cura
di ciò che emerge dentro di noi,
-
dei nostri sentimenti,
delle nostre percezioni,
-
quelli sono le nostre carte, che sono sparse ovunque
perché non abbiamo avuto tempo di prenderci cura di essi.
-
E accendere il fuoco,
-
in modo da avere un po' di
calore e intimità dentro di noi.
-
Quindi Thay ha descritto questa
esperienza di ritorno all'eremo,
-
come la pratica del
coltivare un'isola interiore,
-
Quando abbiamo una brutta
giornata, o una brutta settimana,
-
o un brutto anno, dobbiamo sapere come
poter ritornare al nostro eremo interiore,
-
per poter chiudere
le porte e le finestre,
-
e per noi questi sono i
nostri sensi, porte e finestre.
-
Quindi, quando pensiamo
-
a quali potrebbero essere gli ostacoli
ad avere una mente tranquilla,
-
è tutta la tempesta
intorno a noi,
-
forse le notizie che abbiamo
visto, letto o sentito,
-
i film o le serie che
potremmo aver guardato,
-
persino le conversazioni che
potremmo aver avuto con gli altri,
-
potremmo aver assorbito molte
cose che sono state un po'
-
caotiche e difficili,
-
forse la nostra stessa vita quotidiana
è stata particolarmente impegnativa.
-
Ed è per questo che vi invitiamo a questo ritiro,
per vedere insieme quali sono
-
le porte e le finestre dei sensi
che potreste chiudere,
-
per poter semplificare
-
la vostra isola interiore e per
tenere a bada la tempesta.
-
Quindi, è consigliabile di evitare di leggere
le notizie nei prossimi giorni,
-
forse dovreste sedervi un attimo
e pianificare una strategia,
-
su come utilizzerete
i vostri dispositivi.
-
Forse avete delle consuetudini,
come ascoltare la radio,
-
o dei podcast all'ora di colazione,
-
o in altri momenti della giornata,
-
e forse possiamo vedere quali
elementi potremmo semplificare
-
per portarne più pace
nella nostra giornata,
-
più tranquillità,
meno input sensoriali,
-
chiudere alcune porte e finestre.
-
Ma, per alcuni di voi il silenzio potrebbe
anche essere davvero impegnativo,
-
perché nel silenzio potremmo improvvisamente
essere sopraffatti dai nostri sentimenti.
-
E ricordo che...
-
in uno dei suoi
discorsi Thay disse,
-
immaginate di quanti anni
fa era questo discorso,
-
forse era di circa 15 anni fa,
-
e Thay disse: "A volte,
-
la vita è così intensa,
-
e ti ritrovi con tante
lettere, tanta posta,
-
sulla tua scrivania la mattina",
-
e lui ha detto: "E tu apri ogni
lettera una per una,
-
e ognuna è urgente,
-
e quella dopo è urgente,
e la prossima ancora,
-
e quindi hai una pila
di lettere tutte urgenti".
-
Ovviamente oggi possiamo tradurre
questo in e-mails, o cose da fare,
-
e Thay ha detto: "Quando tutto è urgente,
-
e richiede la tua
immediata attenzione,
-
sai cosa devi fare?
-
Quello è il momento
di ascoltare della musica".
-
"Lascia stare le lettere,
ascolta un po' di musica",
-
perché la musica a volte è
anche una specie di silenzio,
-
e Thay ha detto: "Dobbiamo...
-
la musica è una specie di ninna nanna
per la nostra coscienza deposito,
-
dove sono raccolti tutti i nostri semi,
la coscienza più profonda dentro di noi,
-
è turbolenta, perché è
sottoposta a così tanti input,
-
e l'arte della consapevolezza è trovare
-
cosa può calmare
tutta quella turbolenza.
-
E se trovate il silenzio
troppo impegnativo,
-
allora forse avete davvero bisogno
di procurarvi una buona playlist musicale,
-
per tutte quelle volte che
potreste ricevere qualche input,
-
e così invece di andare da molto
rumore di sottofondo al silenzio,
-
potresti scegliere un po'
di buona musica rilassante,
-
non troppo triste però,
-
non vogliamo nemmeno
annaffiare i semi della tristezza,
-
solo della musica gradevole.
-
E, ovviamente, il canto degli uccelli
è un altro tipo di musica,
-
o il suono del vento tra gli alberi.
-
È molto raro che il silenzio
sia un silenzio assoluto,
-
spesso c'è tanto a cui possiamo
concentrare la nostra attenzione,
-
e sentire il ronzio, il reale
brusio vita intorno a noi.
-
Penso...
-
che adesso possiamo goderci
il suono della campana,
-
e vedere se riusciamo a trovare
quell'accogliente eremo dentro di noi,
-
e dove l'energia della consapevolezza
e compassione sono il nostro fuoco,
-
sono il calore
-
che possiamo generare semplicemente stando
lì con il nostro corpo e il nostro respiro.
-
Quindi, nei prossimi giorni
-
ognuno di noi ha il compito
-
di generare l'energia
della consapevolezza,
-
ovunque ci troviamo,
-
sia che siamo con altri, che potrebbero
o meno seguire il ritiro,
-
o sia che siamo da soli.
-
E la sfida è riuscire
-
a coltivare uno spirito di quiete,
-
una qualità di pace e tranquillità
-
durante il giorno, e in tutte
le diverse cose che stiamo facendo,
-
Siamo in grado di avere
una mente tranquilla
-
quando ci laviamo i denti?
-
Siamo capaci di lavarci
semplicemente i denti
-
senza pensare alla prossima
cosa che dovremo fare?
-
Siamo capaci di
lavarci i denti
-
davvero con pace, con
libertà e senza fretta?
-
Penso che ci sia una connessione
tra la quiete e l'immobilità,
-
quindi, non appena
stiamo correndo
-
non siamo veramente tranquilli
e in pace con noi stessi.
-
E c'è molto di cui restare affascinati
mentre ci laviamo i denti,
-
e possiamo...
-
beh, se avete uno specchio
potete divertirvi a guardarvi,
-
potete godervi la sensazione dello
spazzolino sui denti e sulle gengive,
-
i suoni che fate,
-
o anche semplicemente la
sensazione dei vostri piedi a terra,
-
mentre vi lavate i denti.
-
A volte potete divertirvi a lavarvi
i denti con l'altra mano,
-
e questo ci rende molto consapevoli
di quello che stiamo facendo,
-
nel caso in cui sia diventato
qualcosa di automatico.
-
E quando preparate la vostra
tazza di tè o caffè mattutina,
-
siete in grado di farlo
con una mente tranquilla?
-
Di concentrare davvero
tutta la vostra attenzione
-
sulle sensazioni e sulle azioni della
preparazione del vostro tè o caffè,
-
e poi sedervi tranquillamente
-
con la vostra bevanda calda
-
goderne la fragranza,
inspirando ed espirando,
-
e godervi davvero
il vostro corpo,
-
allo stesso modo in cui vi
godete la vostra bevanda calda.
-
E quando preparate la colazione, anche quello
è un momento per godersi in silenzio
-
tutti i suoni, per esempio
del tagliare la frutta,
-
oppure preparare il pane, o qualunque
cosa mangiate a colazione,
-
Quindi, questo è una sorta
di koan per noi,
-
come possiamo coltivare una mente
tranquilla in tutto ciò che facciamo?
-
Se vivete da soli,
-
durante questo ritiro dovreste
proprio prestare attenzione
-
ai suoni che facciamo,
-
quando le sorelle
fanno un ritiro solitario,
-
quello è proprio uno
degli addestramenti,
-
diventiamo veramente consapevoli
di tutto, del suono dei nostri passi,
-
dell'apertura e della
chiusura delle porte,
-
qualsiasi tipo di
movimento che facciamo,
-
e questo può essere
un vero e proprio portale
-
verso la consapevolezza,
-
ascoltando davvero tutti
i suoni che produciamo.
-
Ho descritto questo momento
come un periodo di svernamento,
-
un momento di riposo
proprio come per la Terra,
-
e penso che in questo senso
siamo anche come la Terra,
-
perché abbiamo anche noi bisogno di
un po' di fertilizzante durante l'inverno,
-
per nutrire davvero il nostro suolo
mentre lasciamo riposare il corpo.
-
E penso che per molti di
noi, durante la pandemia,
-
tutte quelle cose
che ci nutrono di più,
-
potremmo non essere stati in
grado di farle, o di farle a sufficienza,
-
e potremmo aver bisogno di essere creativi
riguardo al trovare nuove fonti di nutrimento.
-
Così, mentre semplifichiamo la nostra vita
nel corso dei prossimi quattro giorni,
-
vi prego di trovare anche
il modo di nutrire voi stessi,
-
anche con la natura.
-
Qui a Plum Village siamo molto
fortunati a vivere in campagna,
-
e spero che alcuni di voi a casa abbiano
un giardino, un cortile o un parco vicino,
-
o anche un solo albero vicino,
-
che possa essere
una fonte di nutrimento
-
nei prossimi giorni.
-
Ogni giorno avrete la possibilità
di fare la vostra meditazione camminata,
-
e, per favore, fate uno sforzo, anche se potete
solo fare una passeggiata per 15 minuti,
-
o di 20 minuti, per favore,
fate del vostro meglio
-
per godervi questa pratica.
-
Per me, stare nella natura, o con
la natura, e soprattutto con gli alberi,
-
è un modo molto semplice
per trovare la quiete e il silenzio
-
con la pratica dell'ascolto,
-
ascoltando la terra,
gli uccelli, il vento.
-
Penso che sia molto facile...
-
stare in silenzio, in pace e aprirsi,
-
quando siamo con Madre Terra.
-
È come se Madre Terra
avesse una mente tranquilla,
-
non c'è dialogo interiore,
-
ci sono solo i suoni
e i canti della natura.
-
Possiamo anche dire che
tornare al nostro corpo
-
è una sorta di nutrimento,
-
perché forse siamo stati
così occupati, o preoccupati,
-
o trascinati via
dai nostri pensieri,
-
da non esserci dati abbastanza spazio
e tempo per stare con il nostro corpo.
-
E, di fatto, tutte le
pratiche di questo ritiro,
-
implicano davvero lo stare
con il proprio corpo,
-
sia che respiriamo
nella meditazione seduta,
-
o che facciamo movimenti consapevoli,
-
ehm, c'è la possibilità di farlo...
-
abbiamo alcuni video
che potreste seguire,
-
o potreste fare la vostra
pratica yoga preferita,
-
o fare jogging,
o qualunque altra cosa,
-
e la meditazione camminata,
-
il rilassamento profondo,
-
avremo delle meravigliose classi
di rilassamento in questo ritiro.
-
Stare con il nostro corpo
è già fonte di nutrimento,
-
per noi stessi.
-
Per quelli di voi che
vivono con altre persone
-
che non seguono il ritiro,
-
voglio anche dirvi che
-
vi capisco, sono consapevole che questo
potrebbe essere un po' impegnativo.
-
E, una cosa che penso che abbiamo
scoperto dai ritiri precedenti è
-
per favore, prendetevi cura
dei rapporti con chi vi circonda,
-
quando parliamo dell'eremo dove è
necessario chiudere le finestre e le porte,
-
se possibile, per favore, non chiudete
fuori le persone con cui vivete,
-
perché anche loro potrebbero essere
come un terreno di pratica in questo ritiro.
-
Penso che la cosa più semplice che
probabilmente possiamo offrire agli altri
-
è la nostra presenza,
il nostro ascolto,
-
e anche se qualcuno
non è molto attento,
-
o non parla in modo
molto consapevole,
-
semplicemente, tornando al nostro
corpo e seguendo il nostro respiro,
-
mentre li ascoltiamo,
-
che è già un momento di pratica,
-
è un momento di...
-
sì, di guarigione e di trasformazione,
che stanno già avvenendo,
-
quindi è una grande fortuna avere
soggetti con cui praticare ovunque voi siate,
-
quindi, per favore, integrateli nel
modo in cui state gestendo il ritiro,
-
soprattutto durante l'ora dei pasti,
-
ovviamente potete sperimentare, chiedergli
se desiderano mangiare consapevolmente con voi per un po',
-
ma se è troppo difficile
lasciate perdere,
-
potreste solo creare attriti,
-
e per un solo pasto al giorno forse
potreste mangiare separatamente
-
così potrete mangiare
davvero lentamente,
-
specialmente se avremo dei pasti
che faremo insieme online.
-
Anche quando lavate i piatti,
insieme agli altri,
-
anche quello può essere un momento
di pratica della consapevolezza.
-
Non è necessario
fare conversazione,
-
ma semplicemente godere
delle mani nell'acqua insaponata ,
-
seguire il vostro
respiro in quel momento,
-
e anche quello può essere un momento
in cui avere una mente tranquilla,
-
anche quando c'è
rumore intorno a voi.
-
E per quelli che stanno
seguendo questo ritiro
-
da soli,
-
forse vivete da soli nella vostra
casa, o nel vostro appartamento,
-
e la sfida è aprirsi davvero a tutto
il nutrimento che c'è intorno a voi,
-
e cercare di capovolgere le cose,
e invece di sentirsi soli
-
pensare a tutti i modi in cui
la Madre Terra è lì per voi,
-
e l'intero cosmo è lì per voi,
avvolgendovi nella solitudine.
-
A noi monaci piace
molto la solitudine,
-
non ci sentiamo soli
quando siamo soli,
-
e penso che sia perché noi ci alleniamo gradualmente
a vedere le cose con l'intuizione dell'inter essere,
-
così una ciotola di cibo è la Terra
che ti ama e si prende cura di te,
-
ti sorride attraverso
le carote, il riso, il pane,
-
le patate,
-
e gli alberi ti sorridono,
gli uccelli cantano per te,
-
la Terra è lì per te.
-
Questa è anche una sfida per quelli
che seguono il ritiro da soli,
-
nei momenti di intervallo,
quando non si è on-line,
-
trovare dei momenti
di connessione.
-
Adesso vorrei invitare
Sorella Chang Nghiem,
-
Noi diciamo che la pratica
della consapevolezza,
-
illumina l'energia di compassione
e consapevolezza nei nostri cuori,
-
quindi con l'atto di ritornare
al nostro respiro, al nostro corpo,
-
in qualche modo stiamo accendendo
l'energia della consapevolezza.
-
Come sapete a Plum Village
ci piacciono molto le poesie meditative,
-
e Thay ha scritto tante belle poesie
che noi recitiamo in vari modi,
-
tra cui "Accendere la luce",
-
o "Accendere una candela",
-
e, come molti di voi sapranno,
Sorella Chang Nghiem ha la voce di un angelo,
-
e anche il cuore di un angelo,
-
e c'è una bellissimo arrangiamento
in musica per "Accendere una candela".
-
Quindi, possiamo
goderci queso canto
-
per concludere la nostra chiacchierata
sul Dharma di questa sera,
-
e magari, dopo la canzone, sentiremo
insieme tre suoni di campana.
-
♫ Accendendo questa candela, ♫
-
♫ offrendo la luce
a innumerevoli buddha, ♫
-
♫ la pace e la gioia che provo ♫
-
♫ illuminano la faccia della terra. ♫
-
♫ Accendendo questa candela, ♫
-
♫ offrendo luce a innumerevoli buddha, ♫
-
♫ la pace e la gioia che provo, ♫
-
♫ illuminano la faccia della Terra. ♫
-
Grazie mille cara sorella,
-
e grazie a tutti voi
per esservi uniti a noi.
-
Spero che questo vi ispiri ad avere
un momento di tranquillità e pace,
-
mentre accenderete una
candela a casa vostra oggi.
-
Per quelli di voi che hanno allestito un piccolo
altare, questa è una pratica molto bella,
-
per creare un momento di pace
-
e di presenza
e di calore,
-
e speriamo di poter trovare quel calore
nel nostro cuore mentre accendiamo la candela.
-
Adesso faremo degli annunci, quindi se il team
organizzatore potesse venire qui per favore,
-
vieni, vieni, siediti qui,
-
Questa è la Sorella Hien Yan,
-
la nostra giovane suora messicana,
canadese, francese del Borgo Inferiore,
-
e anche la mia
compagna di stanza.
-
Penso che quando Sorella
Nghiem Hien parlava
-
di praticare la consapevolezza con le
persone che vivono con noi,
-
stesse pensando a me,
-
perché sono molto goffa
e faccio sempre cadere tutto,
-
quindi fornisco alla mia Sorella
tante opportunità per respirare.
-
Allora, cari amici, grazie mille per
essere stati con noi questa sera,
-
e grazie Sorella Nghiem Hien
per il suo discorso illuminante.
-
Al prossimo suono della
piccola campana ci alzeremo,
-
e ci inchineremo in segno di
gratitudine verso la nostra Sorella
-
per aver condiviso la sua
esperienza con noi,
-
e poi, per favore, sedetevi di nuovo
per un minuto di brevi annunci.
-
- Grazie
- Puoi farli adesso
-
Oh, posso farli adesso.
-
Dunque, se state partecipando
al ritiro all'ora di Parigi,
-
vi auguriamo una buona notte,
-
così che possiate
svegliarvi presto domani,
-
forse un po' prima del solito.
-
Inizieremo la giornata alle 6:45,
-
con qualche esercizio fisico,
-
per mettere in moto
la nostra energia,
-
e preparare il nostro corpo
e la nostra mente alla seduta,
-
e poi faremo insieme una sessione
guidata di meditazione seduta
-
alle 19:30.
-
Per quelli di voi che
vivono negli Stati Uniti,
-
vi auguriamo un bellissimo
resto di giornata,
-
con i vostri nuovi amici,
il respiro e i passi consapevoli.
-
Grazie mille e a presto.
-
Grazie a tutti!
-
Lasceremo il collegamento
aperto per qualche minuto,
-
per quelli di voi che potrebbero voler
connettersi tra loro o inviare messaggi,
-
e quindi spero che anche la chat possa restare
aperta per quelli di voi che lo desiderano.
-
Grazie mille, a domani!