Il clima giusto per migrare | Grammenos Mastrojeni | TEDxMilano
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0:05 - 0:07Stiamo tutti dicendo
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0:07 - 0:10che la consolidata massima
"Mors tua, vita mea" -
0:11 - 0:14è una delle più grosse idiozie
che la mente umana abbia mai partorito. -
0:15 - 0:19Madre Terra ci sta dicendo,
anzi ci sta urlando, -
0:20 - 0:21che ad occuparci
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0:21 - 0:26dell'ultimo, del più fragile,
del più minuto dei suoi esseri, -
0:27 - 0:30non stiamo facendo
un atto di bontà ed eroismo. -
0:30 - 0:32Stiamo soltanto perseguendo
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0:32 - 0:36il nostro bieco, cinico
e immediato interesse. -
0:37 - 0:41Questo vale per una questione
di cui si parla dandole un nome errato: -
0:42 - 0:45i migranti climatici.
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0:47 - 0:49Ne tratteremo dal punto di vista
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0:49 - 0:53del nostro bieco, immediato,
cinico interesse. -
0:54 - 0:56Solo che questo interesse
dobbiamo capirlo. -
0:58 - 1:01Vedete in questa diapositiva
qualcosa che vi è familiare, -
1:01 - 1:02si chiama Europa.
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1:03 - 1:06Ma avete mai riflettuto
sulla stranezza di questa idea? -
1:07 - 1:11Tutti i continenti sono delimitati
secondo delle barriere geofisiche. -
1:12 - 1:15Secondo questo stesso
criterio, noi siamo Asia. -
1:15 - 1:16Non esistiamo.
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1:17 - 1:20Eppure vogliamo essere un continente,
anzi il Vecchio Continente. -
1:21 - 1:24Che cos'è che ci caratterizza
come qualcosa di diverso dall'Asia? -
1:25 - 1:26Diremo: una cultura
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1:26 - 1:28che nella sua diversità
ha una certa unitarietà; -
1:29 - 1:32senza voler fare
stupidi discorsi di razza, -
1:32 - 1:35una certa omogeneità fisionomica.
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1:36 - 1:39Ma poi qual è la determinante
fondamentale di tutto questo? -
1:39 - 1:42Perché siamo unitari?
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1:43 - 1:44Beh, la determinante è il clima.
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1:46 - 1:49L'Europa è l'Europa,
con una sua identità particolare, -
1:49 - 1:52perché ha beneficiato
di una anomalia climatica. -
1:53 - 1:55E intorno a questa anomalia climatica
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1:55 - 1:58si è creato il nostro
congiunto di interessi. -
1:59 - 2:01Solo che le cose stanno cambiando.
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2:03 - 2:06Questa caratteristica
climatica dell'Europa - -
2:07 - 2:10sto super-semplificando,
ma in qualche modo è determinata -
2:10 - 2:13dall'essere stati soggetti all'influsso
dell'anticiclone delle Azzorre. -
2:14 - 2:19Che sta retrocedendo, lasciando il passo,
sempre di più, agli anticicloni africani. -
2:20 - 2:21Che cosa significa questo?
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2:21 - 2:24Significa che, se il clima
è stato così determinante -
2:24 - 2:27nel forgiare la nostra identità,
e i nostri interessi, -
2:27 - 2:29cambiando il clima cambiano anche questi.
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2:30 - 2:32Perdiamo la nostra identità europea?
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2:32 - 2:35No, a questa se ne aggiunge un'altra.
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2:37 - 2:39Noi entriamo, anche,
nella comunità di interessi -
2:39 - 2:42che sono governati
dall’anticiclone africano. -
2:43 - 2:46In questa prospettiva di interesse
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2:46 - 2:49possiamo cercare di capire
cosa significano per noi -
2:49 - 2:53quelle persone che sono
mandate via dalle loro terre -
2:54 - 2:58da un clima che cambia
e le rende meno generose. -
2:59 - 3:02Ma dobbiamo anche capire di cosa parliamo.
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3:03 - 3:06L'idea generale
è che quanto più si è poveri, -
3:06 - 3:08tanto più si è propensi a emigrare,
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3:08 - 3:09e questo non è vero.
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3:09 - 3:11I più poveri sono racchiusi
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3:11 - 3:14in quella che tecnicamente si chiama
la "trappola della povertà". -
3:14 - 3:16Hanno così poco,
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3:16 - 3:18la loro prospettiva
è di così corto raggio, -
3:18 - 3:19che a emigrare non ci pensano.
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3:19 - 3:22Il loro problema è trovare
la ciotola di riso fra due ore. -
3:23 - 3:26E solo quando si inizia ad avere
qualche sicurezza in più, -
3:27 - 3:30che si concepisce il viaggio
per andare lontano, -
3:30 - 3:33per migliorare il proprio stile di vita.
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3:33 - 3:40Ebbene, questi, coloro che hanno
un po' di base per concepire il viaggio, -
3:40 - 3:42almeno una piccola dose
di libera scelta di farlo, -
3:42 - 3:43sono i veri migranti.
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3:44 - 3:46E se gestiti bene possono anche avere
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3:46 - 3:48un ruolo positivo per sé stessi
e per chi li accoglie; -
3:48 - 3:50ma questo è un altro discorso.
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3:51 - 3:53Il problema è che il clima che cambia
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3:53 - 3:56incide sulle vite di quelli
che migrare non potrebbero. -
3:57 - 4:02Quelli che devono andarsene semplicemente
perché il campo si è disseccato. -
4:02 - 4:03Questi non sono migranti,
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4:03 - 4:07questi fanno parte
di movimenti forzati di popolazione. -
4:07 - 4:10E chi è preda di un movimento
forzato di popolazione -
4:10 - 4:12non è utile sé stesso,
non è utile a nessuno. -
4:12 - 4:14Perché è anche preda,
nella sua estrema fragilità, -
4:15 - 4:21dell'illegalità, dei traffici,
del terrorismo, del fanatismo. -
4:22 - 4:24Cosa fa il clima?
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4:26 - 4:29Siamo abituati a sentire
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4:29 - 4:34che il clima che cambia crea
dei fenomeni più estremi, più violenti -
4:34 - 4:38e quindi impatta anzitutto
sulla nostra fisiologia. -
4:40 - 4:44Ondate di calore mettono in difficoltà
le persone più anziane; -
4:44 - 4:46si stanno ampliando i cosiddetti areali,
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4:46 - 4:50cioè le aree d'incidenza
di alcune malattie infettive. -
4:51 - 4:52Poi sentiamo anche dire
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4:52 - 4:58che i fenomeni climatici violenti
fanno del male alle nostre infrastrutture. -
4:58 - 5:01Gli uragani che fanno
crollare i ponti, eccetera, eccetera. -
5:02 - 5:03Ma quasi nessuno parla
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5:03 - 5:07del vero effetto devastante
del clima che cambia. -
5:07 - 5:09Che cos'è l'effetto serra?
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5:09 - 5:12L'effetto serra è una porzione
di energia solare -
5:12 - 5:18che viene introitata dal nostro sistema
e non viene rispedita nello spazio. -
5:20 - 5:21È tanta!
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5:23 - 5:26La quantità è stata annunciata
in un'altra TED, una decina di anni fa, -
5:26 - 5:29da uno scienziato
forse anche un po' controverso, -
5:29 - 5:31ma comunque della NASA: James Hansen.
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5:31 - 5:35È l'equivalente dell'esplosione
di 400.000 bombe atomiche al giorno. -
5:35 - 5:37E in che cosa si trasforma questa energia
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5:37 - 5:42che non si incanala in delle strutture
che si sono formate nel corso di millenni? -
5:42 - 5:47Si trasforma in disordine,
si trasforma in imprevedibilità. -
5:48 - 5:50Lì dove il clima diventa imprevedibile,
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5:51 - 5:53le società hanno difficoltà
ad organizzarsi. -
5:54 - 5:57Se io sono un contadino
e non so quando pioverà, -
5:57 - 5:58non so quando semino.
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5:58 - 6:00Ma non è solo una questione rurale.
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6:00 - 6:03Se io sono l'amministratore
dell'acquedotto di Milano, -
6:03 - 6:05e non so se ci sarà neve o no,
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6:05 - 6:07ho dei grossi problemi a pianificare.
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6:07 - 6:10Ecco, se succede da noi,
nella misura in cui sta succedendo, -
6:10 - 6:12ancora riusciamo a rimediare.
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6:12 - 6:15Ma se succede a un contadino
del Burkina Faso, -
6:16 - 6:18lì la questione non è più economica.
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6:19 - 6:22Un mancato raccolto,
per un contadino della Valpadana, -
6:22 - 6:24può significare perdite economiche;
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6:24 - 6:26ma forse si è assicurato,
forse interviene la Regione. -
6:27 - 6:29Per il contadino del Burkina Faso
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6:29 - 6:32fa la differenza fra mandare
o non mandare i propri figli a scuola. -
6:32 - 6:34E allora diventa
un problema di diritti umani. -
6:35 - 6:38E capiamo come una persona
che è sottoposta a pressione -
6:39 - 6:40sulle sue prospettive di futuro,
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6:41 - 6:44sui diritti più fondamentali
della sua famiglia -
6:44 - 6:48diventa preda di migrazioni, di fanatismi,
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6:48 - 6:53di destabilizzazione di ogni tipo.
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6:53 - 6:56È qualcosa per il futuro?
Purtroppo no, sta già succedendo. -
6:56 - 7:00Sta già succedendo in zone
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7:00 - 7:02che sono caratterizzate
da un ecosistema fragile -
7:02 - 7:05che si sovrappone ad una società fragile.
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7:06 - 7:11Sta succedendo nelle isole,
che stanno urlando la loro disperazione. -
7:13 - 7:18Le Maldive stanno mettendo da parte
una porzione dei proventi del turismo -
7:18 - 7:20per comprare, in futuro, un'altra terra.
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7:21 - 7:24Sta succedendo nei delta dei fiumi,
che si stanno salinizzando. -
7:25 - 7:27Sta succedendo nell'Artico:
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7:27 - 7:30le popolazioni artiche
sono alla disperazione. -
7:31 - 7:35Gli manca tutto quello
che ha definito la loro cultura. -
7:35 - 7:39E si trasforma in alcolismo,
si trasforma in suicidi. -
7:40 - 7:45Sta succedendo nelle montagne,
particolarmente esposte; -
7:45 - 7:48e poi sta succedendo di fronte a noi.
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7:49 - 7:54Il posto dove sta succedendo
più massicciamente, al momento attuale, -
7:54 - 7:58è proprio di fronte a noi:
ci separa un breve tratto di mare. -
7:58 - 8:02L'Italia si distende
fra le due sponde del Mediterraneo -
8:02 - 8:04come se fosse un ponte.
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8:05 - 8:08Vi mostro una mappa della porzione
settentrionale dell'Africa. -
8:08 - 8:13È composta perlopiù di deserti
che sono stati deserti per lungo tempo. -
8:13 - 8:16All'interno di questi deserti,
come abbiamo ben capito questa mattina, -
8:16 - 8:18ci sono delle popolazioni
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8:18 - 8:20che hanno trovato un modo di vita
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8:20 - 8:23compatibile con quell’ecosistema
piuttosto avaro. -
8:23 - 8:26Solo che in questa zona
non c'è solo il deserto. -
8:27 - 8:30C'è anche una zona,
che grossomodo coincide col Sahel, -
8:30 - 8:32dove c'è la desertificazione.
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8:33 - 8:35Se noi mettiamo sul piatto della bilancia
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8:36 - 8:40la generosità di queste due aree,
il deserto e la desertificazione, -
8:40 - 8:41in termini obiettivi
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8:41 - 8:44l'area della desertificazione
è ancora un po' più generosa, -
8:44 - 8:47ancora un po' più ricca
che non quella del deserto. -
8:47 - 8:49Solo che nell'area della desertificazione
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8:49 - 8:52è venuta meno la certezza
dei cicli della natura. -
8:52 - 8:54C'è il disordine di un clima
che non è più regolato -
8:54 - 8:56e quindi non ci si può più organizzare.
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8:57 - 8:59Vi invito a osservare dove si trova
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8:59 - 9:02e notare che coincide
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9:02 - 9:05con l'area di concentrazione
della fame e dei conflitti, -
9:07 - 9:11con l'aria di concentrazione
delle dinamiche terroristiche, -
9:12 - 9:17con l'area di concentrazione
dei traffici illeciti di ogni tipo: -
9:17 - 9:20armi; denaro; droga; esseri umani.
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9:21 - 9:25E guardate un po' da dove vengono
9 su 10 di questi migranti, -
9:25 - 9:28che ci stanno mettendo un po' in crisi.
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9:28 - 9:30Se questa è la realtà, per il momento,
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9:30 - 9:33su cui l'Italia, nel suo ruolo
di primo protagonista, -
9:33 - 9:35stabilirà uno standard,
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9:36 - 9:38non dobbiamo pensare
che la cosa finisca qui. -
9:40 - 9:45Vi mostro due foto.
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9:45 - 9:46Una è una mappa.
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9:46 - 9:52Nella prima mappa, vedete la fascia
dell’Hindu Kush, Himalaya, e Pamir. -
9:52 - 9:54Queste ad un certo punto fonderanno.
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9:54 - 9:57Non ho il tempo di spiegare perché,
[ma] non fonderanno gradualmente, -
9:57 - 9:59in proporzione all'aumento
della temperatura. -
10:00 - 10:02Ci sarà, ad un certo punto, un collasso.
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10:03 - 10:07I ghiacciai di questa fascia,
ad un certo punto, crolleranno. -
10:08 - 10:10Ma a noi che siamo italiani
che cosa ce ne importa? -
10:11 - 10:14Be', il fatto è che ogni volta
che si perde un elemento -
10:14 - 10:17di questo meraviglioso equilibrio
che chiamiamo biosfera o ecosistema, -
10:17 - 10:19non si perde soltanto
la sua presenza e bellezza. -
10:20 - 10:23Si perde anche la sua funzione,
la funzione che svolge -
10:23 - 10:25nel mantenere l'equilibrio
di tutto il resto. -
10:26 - 10:29I ghiacciai svolgono molte funzioni:
una di queste ci interessa molto. -
10:30 - 10:33Sono i regolatori di un ordinato
deflusso a valle di acque. -
10:34 - 10:37Dai ghiacciai di questa fascia
si dipartono fiumi, -
10:37 - 10:41che irrigano piane ove sono stanziate
1.400.000.000 di persone. -
10:43 - 10:48Se i ghiacciai crollano, in questa zona,
che soprattutto a sud è monsonica, -
10:49 - 10:53la situazione delle valli
improvvisamente passa -
10:53 - 10:55da una in cui, durante la siccità,
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10:55 - 10:58il ghiacciaio sciogliendosi
fa arrivare l'acqua con i fiumi, -
10:59 - 11:02a una di disastrosa alternanza
di siccità e alluvioni. -
11:03 - 11:07Significa che va in tilt l'agricoltura,
le infrastrutture. E molto altro. -
11:08 - 11:101.400.000 di persone.
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11:10 - 11:16Noi abbiamo iniziato ad avere problemi
con l'arrivo di circa 380.000 persone. -
11:16 - 11:17Sommiamo a tutto questo
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11:17 - 11:20che comunque le montagne
sono degli ecosistemi molto fragili, -
11:20 - 11:22dove abitano popolazioni molto fragili.
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11:22 - 11:24Eh, sì, ma sono piccole, sono lontane -
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11:24 - 11:29no no, sono il 22% delle terre emerse
e ci abitano 913 milioni di persone. -
11:30 - 11:32Se si mettono in moto quelle...
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11:32 - 11:35E poi c’è un'altra foto,
mostra una metropolitana allagata. -
11:35 - 11:36È a New York.
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11:37 - 11:40L’innalzamento dei mari
è una questione molto controversa, -
11:40 - 11:42non si capisce bene se sarà tanto o poco,
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11:42 - 11:44però ormai gli scienziati -
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11:44 - 11:45avrete sentito parlare
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11:45 - 11:48di un recente rapporto
del Panel delle Nazioni Unite - -
11:48 - 11:51considerano abbastanza plausibile l'idea
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11:51 - 11:54che aumenti di un metro e mezzo
entro la fine di questo secolo. -
11:54 - 11:57Beh, aggiungete che il 42%
della popolazione umana -
11:57 - 12:00è stanziata lungo le coste.
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12:01 - 12:05Se il mare si innalza di un metro e mezzo,
ci saranno delle aree sommerse, -
12:05 - 12:07ma non è tanto quello il problema.
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12:07 - 12:10È che entra in gioco il cuneo salino.
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12:10 - 12:13L'acqua salata entra
nelle terre, e le brucia. -
12:14 - 12:15I romani,
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12:16 - 12:21per assicurarsi che la città sconfitta
fosse completamente fuori gioco, -
12:21 - 12:23sporgevano sale sui campi.
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12:23 - 12:26E questo è l'effetto che farà.
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12:28 - 12:33Vedo dai visi che vi ho comunicato
una bella cappa di tristezza. -
12:33 - 12:34(Risate)
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12:34 - 12:37Tutto è perduto? No, possiamo risolverlo.
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12:37 - 12:42E possiamo risolverlo
nel nostro bieco, cinico, -
12:42 - 12:45immediato interesse.
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12:47 - 12:48Come?
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12:49 - 12:52Beh, ricordandoci
che siamo parte di un tutto. -
12:52 - 12:54Questo schema che vi mostro
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12:54 - 12:56è stato elaborato
dalla fondazione Barilla. -
12:58 - 12:59Mostra due piramidi:
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12:59 - 13:02la prima è molto nota,
è la piramide alimentare. -
13:02 - 13:06Ci indica in che proporzione dovremmo
nutrirci di ogni categoria di cibo -
13:06 - 13:07per essere in buona salute.
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13:08 - 13:13Quindi poca carne rossa,
un po' più di proteine da altre fonti -
13:13 - 13:16e via via, soprattutto: fibre;
vegetali; eccetera, eccetera. -
13:16 - 13:19Succede che se noi
affianchiamo questa piramide -
13:19 - 13:22alla piramide dell’impatto sull'ecosistema
-
13:22 - 13:24della produzione
di ciascuna categoria di cibo, -
13:24 - 13:26coincidono in maniera quasi perfetta.
-
13:27 - 13:29Cioè, tanto più un certo tipo di cibo -
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13:29 - 13:33consumato in eccesso,
non sono vegetariano - -
13:33 - 13:36fa male alla persona,
-
13:36 - 13:38tanto più fa male all'ecosistema.
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13:38 - 13:42Accidenti, che coincidenza spettacolare
nel settore dell'alimentazione! -
13:43 - 13:44Solo che non è una coincidenza,
-
13:44 - 13:46e non è solo nel settore
dell'alimentazione. -
13:47 - 13:49È un paradigma della nostra
relazione con l’ecosistema -
13:49 - 13:53e non c'è bisogno di andare
a scomodare saggezze ultraterrene. -
13:53 - 13:55È il frutto della coevoluzione.
-
13:55 - 13:58È solo normale che noi
siamo in pieno benessere -
13:58 - 14:01quando ci poniamo in sintonia
con il sistema di cui siamo parte. -
14:03 - 14:06Se non mi credete, provate
a farvi un piccolo esercizio: -
14:06 - 14:09la vostra piramide
del trasporto individuale. -
14:09 - 14:12E noterete che quanto più
la vostra scelta di trasporto -
14:12 - 14:15giova alla vostra salute,
al vostro benessere integrale, -
14:15 - 14:17alla vostra socializzazione,
ai ritmi di vita, -
14:17 - 14:19tanto più diventa sostenibile.
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14:20 - 14:23E questo vale un po' in tutti i settori.
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14:23 - 14:24Ma perché vi sto dicendo questo?
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14:24 - 14:26Perché questo ci dà una pista.
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14:26 - 14:27Ci dà una regola:
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14:27 - 14:33ciò che fa veramente bene a te,
fa bene anche al tuo pianeta. -
14:33 - 14:38Passiamo dalla scoperta individuale
a quella globale, geostrategica. -
14:40 - 14:45Se l’Occidente, per magia,
decidesse di nutrirsi secondo la piramide, -
14:47 - 14:49non solo staremo un po' tutti meglio,
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14:49 - 14:52ma si scardinerebbe
la polarizzazione del mondo -
14:52 - 14:54fra un miliardo e mezzo di persone
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14:54 - 14:57che soffrono di patologie
per errata o eccessiva nutrizione, -
14:58 - 15:01e 814 milioni di persone
che soffrono la fame. -
15:01 - 15:02Cosa significa?
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15:02 - 15:05Significa che sostenibilità e benessere
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15:05 - 15:08diventano anche giustizia,
ridistribuzione. -
15:09 - 15:13Si liberano quelle risorse
che sono consumate in eccesso da alcuni, -
15:13 - 15:16e diventano disponibili per gli altri.
-
15:16 - 15:20Con che potenza, l’ha calcolato
un professore di Piacenza. -
15:20 - 15:24Se ciascuno di coloro che sono iscritti
come patologicamente obesi, -
15:24 - 15:26nei servizi sanitari occidentali
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15:26 - 15:29si astenesse da un'unica lattina
di bibita gasata al giorno, -
15:31 - 15:34creerebbe risorse per nutrire
56 milioni di persone. -
15:34 - 15:37Quindi: il mio benessere individuale
diventa sostenibilità; -
15:37 - 15:40la sostenibilità diventa giustizia;
ma la giustizia diventa pace, -
15:40 - 15:43perché un mondo dove tutti i bambini
hanno accesso ad una nutrizione decente -
15:43 - 15:47è anche un mondo che prende un po' a calci
Boko Haram, ISIS, eccetera. -
15:47 - 15:51E quindi io vi propongo questa equazione,
l’equazione della terra. -
15:52 - 15:55Sembra un discorso molto individuale:
la mia scelta in armonia col pianeta. -
15:55 - 15:56ma è un discorso politico.
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15:56 - 15:58Possiamo applicare questo metodo.
-
15:59 - 16:03Queste mezzelune che vedete
scavate nel terreno sono in Burkina Faso, -
16:03 - 16:05e sono un sistema
con cui possiamo recuperare -
16:06 - 16:10un ettaro di terreno desertificato a $130.
-
16:11 - 16:13Facendo questo, che cosa facciamo?
-
16:14 - 16:16Riattiviamo per l'agricoltura
questo terreno, -
16:16 - 16:20ma creiamo un pozzo di carbonio
straordinariamente efficiente, -
16:20 - 16:22perché la vegetazione rinasce.
-
16:22 - 16:24Non solo: proteggiamo la biodiversità;
-
16:24 - 16:27consolidiamo l'equilibrio idrico;
-
16:27 - 16:29facciamo diminuire localmente il calore,
-
16:29 - 16:32perché la vegetazione
fa diminuire il calore; -
16:32 - 16:36e riparte tutta l'attività,
il mercato, eccetera. -
16:36 - 16:41Cioè, noi scardiniamo
il meccanismo del fanatismo, -
16:41 - 16:46il meccanismo dei traffici umani,
il meccanismo delle guerre. -
16:46 - 16:48Non ci credete?
-
16:48 - 16:52Questo è il risultato vero.
-
16:53 - 16:55Se non lo facciamo, cosa facciamo?
-
16:55 - 16:58Lasciamo questi paesi
in preda all’instabilità -
16:58 - 16:59e questo significa che loro
-
16:59 - 17:02non possono più collaborare
a recuperare il clima. -
17:03 - 17:05Sono fuori dalla gara comune
-
17:05 - 17:09per avere un clima
che ancora sia gestibile. -
17:09 - 17:11Ma se sono fuori dalla gara comune,
-
17:11 - 17:14nessuno riesce ad avere
un clima gestibile per tutti, -
17:14 - 17:16perché questi paesi contribuiscono
-
17:16 - 17:19con i loro territori
gestiti sostenibilmente. -
17:19 - 17:21Allora cosa succede?
-
17:23 - 17:24Se noi li lasciamo in preda a sé stessi,
-
17:24 - 17:27tutti quanti ci creiamo quel futuro
-
17:27 - 17:31che la IPCC, il panel delle Nazioni Unite,
ci ha dipinto 4 giorni fa: -
17:31 - 17:332040, la catastrofe.
-
17:33 - 17:37È solo il nostro bieco interesse.
-
17:37 - 17:40Dobbiamo occuparci
dei più piccoli e dei più poveri. -
17:40 - 17:42Grazie.
-
17:42 - 17:45(Applausi)
- Title:
- Il clima giusto per migrare | Grammenos Mastrojeni | TEDxMilano
- Description:
-
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
Grammenos Mastrojeni ci racconta come i cambiamenti climatici incidono direttamente su migrazioni, povertà e guerre, dimostrando che il degrado ambientale ha impatti sociali, geo-strategici ed economici. Dobbiamo tutti cooperare ed avere un ruolo attivo per risolvere questo problema globale. Nelle sue parole, "Dobbiamo occuparci dei più poveri e dei più deboli, nel nostro bieco, cinico, e immediato interesse".
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 17:55
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