I lavori di Elle Pérez dietro l’inquadratura | Art21 “New York Close Up”
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0:00 - 0:00[RUMORI DI MACCHINA FOTOGRAFICA]
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0:22 - 0:24[Elle Pérez, artista]
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0:24 - 0:27Amo quel momento dove qualcosa è una foto
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0:27 - 0:28e non per forza una parola.
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0:28 - 0:33Oppure, non hai ancora parole per descrivere ciò che vedi.
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0:34 - 0:40Qualcosa può vivere nella fotografia e non essere per forza reale.
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0:42 - 0:47[Oltre l’inquadratura: i lavori di Ellen Pérez]
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0:55 - 1:00Mio cugino Alex fa il wrestler nel Bronx.
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1:00 - 1:03Gli ho scritto: “Posso venire e fotografare il tuo incontro?”
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1:03 - 1:06E lui mi ha detto tipo, “Si, solo non dirlo alla nostra famiglia”
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1:11 - 1:13Mentre fotografavo i lottatori,
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1:13 - 1:18Ciò che mi interessava era la coreografia dell’incontro,
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1:18 - 1:21perché il bello del wrestling è che tutto segue un copione
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1:21 - 1:22e anche una coreografia.
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1:23 - 1:25E ci sono modi per muovere il corpo
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1:25 - 1:28in modo da sembrare davvero dolorante.
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1:28 - 1:31Se tu fossi appeso alle corde come Joe,
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1:31 - 1:34l’intero istante diventerebbe più scultoreo.
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1:34 - 1:35[RISATE]
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1:39 - 1:41Non credo ci sia un modo per
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1:41 - 1:45usare una fotocamera senza creare una certa finzione.
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1:45 - 1:48È tutta un’aspirazione alla recitazione
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1:53 - 1:55[RUMORI DELLA METRO]
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2:05 - 2:07In un certo senso, il mio lavoro si è sempre basato sulla collaborazione.
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2:07 - 2:12Perciò non penso a questo come a un documentario.
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2:12 - 2:17Dato che il mio lavoro è legato in modo sincero e istintivo all’autenticità,
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2:17 - 2:19le persone mi consigliano spesso di fare documentari.
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2:19 - 2:22Ma non sono mai riuscit* a capirne le regole.
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2:24 - 2:27Il direttore del National Geographic mi ha urlato contro
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2:27 - 2:30perché le mie foto apparivano ingannevoli,
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2:30 - 2:32in quanto sembravano immagini da documentario,
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2:32 - 2:34ma in realtà erano state inscenate.
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2:36 - 2:37Sembra semplice.
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2:37 - 2:39Sono ancora piuttosto costruite.
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2:50 - 2:50[RUMORE DI MACCHINA FOTOGRAFICA]
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2:59 - 3:02Sicuramente il luogo dove molte fotografie vengono scattate-
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3:02 - 3:04-che sia il Bronx o Puerto Rico-
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3:04 - 3:07è davvero importante, ma non ci penso mai molto.
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3:07 - 3:10Penso ai luoghi in base a come si collegano alle persone.
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3:11 - 3:15Sono tutti legati da rapporti molto forti.
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3:16 - 3:22Ma come puoi mostrare qualcosa che si rifà ad una particolare esperienza
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3:22 - 3:25senza farne vedere lo scenario?
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3:27 - 3:29La fotografia della mano,
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3:29 - 3:31esprime la sensazione fisica e istintiva
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3:31 - 3:34di ciò di cui sono capaci due corpi.
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3:34 - 3:40Puoi usare la fotografia per rappresentare cose che non riesci ad immaginare.
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3:49 - 3:51Ha così tanto a che fare con la propria identità e con
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3:51 - 3:58come le superfici contengano le tracce di un’esperienza.
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4:17 - 4:21Un binder è un indumento per comprimere il torace che,
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4:21 - 4:26all’inizio, era stato creato per gli uomini con tessuto mammario in eccesso
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4:26 - 4:32Poi è stato utilizzato dalla comunità trans FtM.
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4:32 - 4:35La foto che ho fatto al mio binder
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4:35 - 4:40è stata possibile solo dopo averloindossato per tipo 5 anni.
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4:40 - 4:42Era diventato logoro.
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4:42 - 4:44Il sudore e il dolore di quell’indumento
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4:44 - 4:47sono tutti visibili sul tessuto stesso,
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4:47 - 4:52e in come viene fotografato, con una grande attenzione ai dettagli.
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4:54 - 4:57Le foto si concentrano su cose come una cucitura,
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4:57 - 4:59o sui tatuaggi di qualcuno,
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4:59 - 5:00o sulla sua faccia.
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5:00 - 5:02Poi quando lo vedi in scala,
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5:02 - 5:05sei in grado di avere una certa familiarità con il dettaglio
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5:05 - 5:09che non puoi avere tramite un rapporto quotidiano.
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5:15 - 5:19Questi enormi collage a muro che creavo,
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5:19 - 5:21sia che fossero formati da disegni per scrivere
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5:21 - 5:24o disegni fatti da testi o frammenti di testi,
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5:24 - 5:29servivano solo per guardare alle cose e proiettarle su di me
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5:29 - 5:31così da pensarci.
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5:31 - 5:35Poi esse entrano lentamente a far parte del lavoro.
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5:44 - 5:48La forma è legata all’essere queer, perché non ha definizioni né limiti,
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5:48 - 5:54deve avere un numero di possibilità tale da essere davvero possibile.
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5:54 - 5:57Una foto è dunque il contenitore perfetto
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5:57 - 6:01perché non è mai davvero definitiva.
- Title:
- I lavori di Elle Pérez dietro l’inquadratura | Art21 “New York Close Up”
- Description:
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Dal su* studio di Brooklyn, Elle Pérez riflette sul potere della fotografia di cogliere attimi che le parole non sono in grado di descrivere. Mostrando estratti sottolineati da testi ispiranti, controllando le stampe e creando collage di parole e immagini a muro su larga scala, Pérez ci spiega come ha cominciato fotografando aspiranti lottatori nel loro quartiere natale, il Bronx. Pérez paragona la natura inscenata e coreografata di questi lottatori al suo modo di fare ritratti fotografici: “non credo che ci sia un modo per utilizzare una fotocamera senza creare immediatamente una sorta di finzione”, spiega Pérez. Mentre scatta nel vicino parco di Bushwick, Pérez lavora assieme al soggetto per creare la foto. L’artista spiega semplicemente che la qualità autentica, pura e sincera delle sue foto viene spesso scambiata per qualità senza sforzo. Nate da questa stretta relazione con ciascun soggetto, Pérez descrive le sue foto come il mostrare le tracce delle esperienze queer senza mostrarne lo scenario- evidenziato in un primo piano da una mano insanguinata posata fra due cosce, o da un uomo avvolto in un telo che mostra le cicatrici a forma di U sul suo petto. Pérez paragona la qualità indefinibile dell’essere queer ala fotografia, definendola “il contenitore perfetto perché non è mai davvero definitivo”.
Elle Pérez vive e lavora a Brooklyn, New York. Scopri di più riguardo all’artista su: https://art21.org/artist/elle-perez
CREDITI: New York Close Up. Produttore esecutivo: Nick Ravich. Regia: Lorena Alvarado & Adam Golfer. Direttore: Lorena Alvarado. Cinematografia: Adam Golfer. Suono: Lorena Alvarado. Seconda camera: John Marton. Musiche: Beach Moon/ Peach Moon. Correzione del colore: Jonah Greenstein. Mix suoni: Adam Boese. Grafiche: Chips. Opere gentilmente concesse da: Elle Pérez. Grazie a: 47 Canal, Ian Forster, Gleason Gym, Jamie Kenyon, Nicole Myles & Xochitl Perez. Art 21, Inc. 2019. Tutti i diritti riservati. - Video Language:
- English
- Team:
- Art21
- Project:
- "New York Close Up" series
- Duration:
- 06:23
Mirea Colacioppo edited Italian subtitles for Elle Pérez Works Between the Frame | Art21 "New York Close Up" | ||
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