What is an Engaged Buddhist Response to Suffering? | Brother Phap Linh (Br. Spirit)
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0:07 - 0:17Caro rispettato Maestro, cara amata comunità,
oggi è il 12 giugno 2024 -
0:17 - 0:25e ci stiamo avvicinando alla fine del ritiro di giugno di quest'anno;
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0:25 - 0:32siamo al New Hamlet a Plum Village
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0:32 - 0:38Mi sento molto grato del suono della campana
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0:38 - 0:44perché, quando suona la campana,
non devo dire niente. -
0:44 - 0:49È difficile dire qualche cosa proprio adesso,
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0:57 - 1:04è difficile dire qualunque cosa, e non
è necessariamente utile dire qualcosa. -
1:14 - 1:19Sono anche molto grato per la presenza del sangha,
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1:20 - 1:23di molti praticanti,
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1:27 - 1:33di molti momenti di pratica
conservati dal passato, -
1:35 - 1:38di cui oggi facciamo tesoro:
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1:38 - 1:44è il nostro magazzino
collettivo di presenza mentale, -
1:44 - 1:48concentrazione e visione profonda,
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1:48 - 1:52su cui tutti noi
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1:54 - 1:55ci basiamo,
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1:55 - 2:00è la nostra eredità condivisa
che ci offriamo gli uni con gli altri. -
2:02 - 2:09È una cosa preziosissima e bellissima,
una risorsa preziosa. -
2:25 - 2:31È bello poter semplicemente
sedersi insieme e respirare insieme; -
2:47 - 2:56è interessante domandarci se riusciamo a
sentire la presenza del sangha nel nostro respiro, -
2:56 - 2:59nel nostro stare seduti,
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2:59 - 3:02perché è una cosa che Thay
ci chiedeva spesso di fare. -
3:02 - 3:08Ci diceva: “Inspirando, sono consapevole del sangha
tutto intorno a me, -
3:08 - 3:12espirando, mi sento molto felice”.
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3:12 - 3:17Io non mi sentivo veramente felice,
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3:17 - 3:25all'inizio lo trovavo molto difficile perché
ero confuso su quello che avrei dovuto provare. -
3:25 - 3:30Cosa significa “sentire la presenza del sangha”?
È qualcosa di mistico? -
3:30 - 3:33È un sesto senso come
il super potere di Spiderman? -
3:35 - 3:39“Sento la presenza del sangha”.
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3:41 - 3:43Forse lo è…
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3:49 - 3:53adesso penso di poter sentire
la presenza del sangha -
3:53 - 4:00e mi sento molto felice di sentirla.
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4:11 - 4:19Oggi vorrei parlare un po’ dell'azione;
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4:20 - 4:28abbiamo già parlato molto dell'azione
e voglio continuare a farlo; -
4:28 - 4:34voglio parlare di attivismo, di buddhismo impegnato,
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4:37 - 4:41e voglio parlare di fede,
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4:42 - 4:47che è una parola complicata.
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5:10 - 5:17La fede è il primo dei cinque poteri;
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5:17 - 5:23se vi piace il buddhismo,
sapete che ci sono anche degli elenchi, -
5:23 - 5:29possiamo metterci sempre
in tasca uno di questi elenchi; -
5:30 - 5:35è come una piccola mappa
che possiamo usare per navigare, -
5:35 - 5:44può essere utile ma può essere
anche un ostacolo, quindi state attenti. -
5:45 - 5:50Dunque, la fede è il primo dei cinque poteri,
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5:51 - 5:57e certe volte Thay si riferiva a questi
cinque poteri come a una centrale elettrica, -
5:57 - 6:00anzi cinque centrali elettriche;
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6:02 - 6:14i cinque poteri sono la centrale elettrica che produce l'energia,
e sono anche l'energia che viene prodotta. -
6:15 - 6:18C’è la fede,
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6:19 - 6:30poi il secondo è l'energia, il vigore, la vitalità,
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6:31 - 6:34e gli ultimi tre sono facili,
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6:35 - 6:40sono i tre che si trovano in quasi tutti gli elenchi:
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6:40 - 6:47la presenza mentale, la concentrazione
e la visione profonda. -
6:47 - 6:53Cominciamo con la fede; qualche
volta si comincia con la consapevolezza, -
6:53 - 6:57ma oggi voglio riavvolgere un po’ il nastro
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6:58 - 7:05e vedere che cosa intendiamo con la parola “fede”
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7:07 - 7:13e voglio trattare questo argomento
perché è qualcosa con cui ho lottato; -
7:13 - 7:19è una parola che inizialmente mi scoraggiava,
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7:19 - 7:26perché pensavo che il buddhismo fosse razionale,
analitico, e che non avessimo bisogno della fede, -
7:26 - 7:30che non ci fosse chiesto di avere fede.
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7:31 - 7:41In realtà Thay parla di fede non come di un “atto” di fede,
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7:42 - 7:46quindi non una fede cieca,
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7:48 - 7:54ma una fede che si basa sull'esperienza,
sulla pratica. -
8:03 - 8:07Fede in che cosa?
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8:13 - 8:20In che cosa abbiamo fede, basandoci sulla pratica
o come risultato della pratica? -
8:28 - 8:35Ci sono degli ostacoli a questa fede,
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8:36 - 8:39nel nostro modo di pensare,
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8:39 - 8:43nella nostra visione del mondo?
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8:45 - 8:53Potrebbero esserci alcuni ostacoli
nascosti al risveglio di questa fede, -
8:53 - 9:07per il tempo in cui viviamo, per il modo in cui siamo
stati educati o per le idee correnti, -
9:08 - 9:11i modi dominanti di pensiero,
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9:11 - 9:14perciò questi potrebbero essere ostacoli.
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9:16 - 9:20Per questo voglio indagare
un po’ insieme su questo tema. -
9:25 - 9:32Vorrei anche parlare di sofferenza,
uno dei nostri argomenti preferiti, -
9:37 - 9:45e vorrei riconoscere che tutto ciò è difficile,
adesso, in questo momento; -
9:45 - 9:51è difficile, non so se lo sentite,
io lo sento. -
10:00 - 10:02Proprio perché è così difficile,
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10:03 - 10:09perché c'è così tanta
sofferenza nel mondo, -
10:11 - 10:18può essere difficile anche avere fede
in quello che facciamo, -
10:19 - 10:25e in ultima analisi la questione
della fede si riduce a questo: è abbastanza? -
10:25 - 10:30Stiamo facendo abbastanza?
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10:31 - 10:37In un modo o nell'altro, in questo ritiro ho
sentito molte persone porre questa domanda: -
10:38 - 10:43“È abbastanza?”
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10:44 - 10:51E, visto che ci poniamo la domanda: “Questo è abbastanza?”
dobbiamo anche chiederci cosa si intende per “questo”, -
10:51 - 10:55cos'è questa cosa che può
essere o non essere abbastanza. -
10:57 - 11:04In linea di principio sappiamo
di cosa stiamo parlando: la pratica, -
11:05 - 11:13ma questo è un argomento contenitore molto ampio
che racchiude molti tipi di comprensione e di interpretazione. -
11:18 - 11:24Qualche volta recitiamo i tre rifugi,
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11:26 - 11:32che potrebbero sembrare articoli di fede,
come se dicessimo: è in questo che abbiamo fede. -
11:33 - 11:35Abbiamo fede nel Buddha,
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11:38 - 11:43abbiamo fede nel Dharma,
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11:45 - 11:48abbiamo fede nel Sangha,
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11:49 - 11:52oppure no?
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11:52 - 11:58Le tre gemme: il Buddha, il Dharma, il Sangha.
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12:02 - 12:06Nella mia famiglia di ordinazione c'era un fratello,
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12:06 - 12:14un ottimo amico che poi è tornato allo stato
laicale e pratica ancora in modo diligente, -
12:17 - 12:21che era solito dire:
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12:22 - 12:26“Capisco che il Buddha sia una gemma, anche il Dharma,
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12:28 - 12:29ma il Sangha…”,
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12:31 - 12:34lo chiamava il “carbone” del sangha,
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12:37 - 12:40che non era ancora diventato una gemma.
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12:42 - 12:44Forse se si prendesse un pezzo di carbone
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12:44 - 12:49e lo si mettesse sotto pressione per qualche milione di anni
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12:49 - 12:53potrebbe diventare un diamante,
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12:53 - 12:56magari abbiamo bisogno di più pressione,
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12:57 - 13:00anche se penso che ne abbiamo a sufficienza,
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13:01 - 13:04e penso che il sangha sia una gemma,
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13:05 - 13:09ma è interessante domandarselo:
lo vediamo sempre come tale? -
13:10 - 13:13Qualche volta lo vediamo come un ostacolo
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13:14 - 13:17e pensiamo: il problema è il sangha.
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13:20 - 13:23Il sangha non è abbastanza questo,
non è abbastanza quest'altro, -
13:24 - 13:26dovrebbe fare questo,
dovrebbe fare quest'altro. -
13:32 - 13:36Qualche volta ce ne sentiamo parte,
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13:37 - 13:46qualche volta sentiamo che ne siamo al di fuori, e lo guardiamo dall'esterno,
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13:49 - 13:53qualche volta sentiamo di appartenervi,
qualche volta sentiamo di non appartenervi. -
13:53 - 14:00Il sangha è una bestia complicata
con molte facce, con molte manifestazioni: -
14:01 - 14:03parliamo del sangha monastico?
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14:03 - 14:05Il sangha dell'ordine dell'interesse,
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14:05 - 14:08il sangha degli insegnanti di Dharma,
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14:09 - 14:11il sangha locale?
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14:13 - 14:15Il sangha nazionale?
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14:16 - 14:18Ha molte identità,
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14:22 - 14:31molti tipi di identificazione, che vanno a costituire
il nostro senso di appartenenza o di non appartenenza, -
14:31 - 14:41e la nostra sensazione di essere
all'interno del sangha o di restarne fuori puntando il dito. -
14:51 - 14:59Ora scrivo qualcosa alla lavagna
tanto per divertimento… -
15:26 - 15:29fede
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15:34 - 15:37abbiamo i tre rifugi:
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15:37 - 15:39il Buddha
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15:40 - 15:41il Dharma
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15:43 - 15:45il Sangha
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15:50 - 15:52I cinque poteri:
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15:52 - 15:54fede
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15:54 - 15:56energia
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15:58 - 16:01presenza mentale
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16:12 - 16:14concentrazione,
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16:15 - 16:19e - si spera- visione profonda.
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16:20 - 16:23Con un po’ di fortuna...
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16:34 - 16:39Da questa parte scrivo il tema dell'azione,
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16:41 - 16:44che cosa si intende per “azione”?
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16:46 - 16:54Thay Phap Huu ha condiviso molto bene
sul tema del triplice karma: le azioni del corpo, -
16:57 - 17:00della parola,
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17:00 - 17:04e del pensiero.
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17:06 - 17:07Queste sono
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17:10 - 17:15tre zone di azione, tre tipi di azione,
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17:16 - 17:20e quando pensiamo alle nostre azioni
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17:21 - 17:24in relazione alla sofferenza
possiamo domandarci: -
17:24 - 17:27qual è la risposta appropriata?
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17:27 - 17:30Shantum, nel dibattito con Sister True Dedication e
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17:30 - 17:35Christiana ci ha ricordato che al tempo del Buddha
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17:35 - 17:40c'erano molti insegnanti che
parlavano di determinismo, -
17:40 - 17:46dicendo che non c'è libero arbitrio,
che ogni cosa è predeterminata; -
17:47 - 17:51quindi, in realtà, non c'è azione,
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17:52 - 17:54ma il Buddha
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18:05 - 18:10offriva un tipo diverso di comprensione,
un tipo diverso di visione profonda, -
18:11 - 18:15ed è interessante vedere che oggi, nei tempi moderni,
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18:15 - 18:20molti neuroscienziati e filosofi
stanno dicendo la stessa cosa. -
18:21 - 18:26Molte persone parlano di determinismo assoluto,
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18:27 - 18:29dicono che il libero arbitrio è un'illusione,
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18:30 - 18:36e secondo alcuni persino
la coscienza è un'illusione. -
18:37 - 18:39È interessante,
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18:39 - 18:43la cosa più onnipresente che ci sia,
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18:43 - 18:45la sostanza della nostra esperienza,
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18:45 - 18:52ogni singolo momento della nostra consapevolezza,
secondo alcuni è un’illusione. -
18:56 - 19:01Per me è interessante che questo
tema sia rilevante ancora adesso -
19:01 - 19:07per sostenere la possibilità dell'azione;
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19:09 - 19:13forse è importante, per indagare
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19:15 - 19:20che cosa intendiamo per azione,
soprattutto alla luce del non sé, -
19:21 - 19:23che è un terreno un po’ scivoloso.
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19:24 - 19:27Quando parliamo di azione,
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19:28 - 19:33se togliamo il concetto di attore,
la nozione di attore, -
19:36 - 19:41può esserci azione senza un attore?
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19:42 - 19:47Un pensiero senza un pensatore?
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19:47 - 19:51Una sensazione senza qualcuno che sente?
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19:55 - 20:00Dobbiamo essere molto attenti e precisi
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20:01 - 20:05per essere sicuri di sapere
di cosa stiamo parlando. -
20:05 - 20:12Anche per questo è difficile
aprire la bocca a caso. -
20:13 - 20:16E appena lo facciamo commettiamo un errore,
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20:18 - 20:21ma lo facciamo comunque.
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20:24 - 20:26Lo facciamo comunque, nello spirito di
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20:26 - 20:34“magari è sbagliato” ma forse, si spera, utile.
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20:36 - 20:42C'è uno scienziato che ha detto che tutti i modelli
sono sbagliati, ma alcuni sono utili. -
20:43 - 20:50Penso che la stessa cosa sia
vera per il Dharma scritto -
20:50 - 20:52e anche parlato,
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20:54 - 20:57in un certo senso è tutto sbagliato.
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20:58 - 21:01Che cosa? Sacrilegio!
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21:01 - 21:05Come puoi dire una cosa simile?
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21:05 - 21:10C'è una specie di gerarchia nella
nostra comprensione del Dharma -
21:10 - 21:13che è utile tenere a mente
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21:15 - 21:18quando parliamo del Dharma scritto,
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21:23 - 21:27del Dharma parlato,
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21:27 - 21:31e del Dharma vivente
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21:31 - 21:35questo è quello buono, ma lo sono tutti.
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21:39 - 21:47Forse nel Dharma vivente c'è meno rischio di confusione.
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21:55 - 22:00Qui sto solo tracciando le linee generali, ma c'è di più.
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22:01 - 22:07Parleremo di azione, di attivismo
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22:11 - 22:14e di buddhismo impegnato.
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22:26 - 22:29E poiché vogliamo che la nostra azione,
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22:31 - 22:38come ha detto Shantum nel dibattito, sia una risposta appropriata,
se possiamo agire, se c’è la possibilità dell’azione, -
22:40 - 22:43e data la nostra consapevolezza
della sofferenza, -
22:43 - 22:51come praticanti la nostra priorità è sapere
qual è la risposta appropriata alla sofferenza. -
22:53 - 23:02Quindi la nostra consapevolezza
della possibilità di azione -
23:03 - 23:09o la nostra scelta dell’azione dipende
dalla nostra consapevolezza della sofferenza. -
23:12 - 23:14Giusto?
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23:14 - 23:18Se non sei consapevole di questo,
non puoi dare una risposta appropriata. -
23:18 - 23:23Bisogna essere molto fortunati per riuscire a rispondere a caso,
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23:23 - 23:28ma dobbiamo essere il più consapevoli possibile
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23:29 - 23:35e si spera che, quanto più consapevoli siamo della sofferenza,
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23:35 - 23:41tanto più saremo in grado
di trovare la risposta appropriata, -
23:45 - 23:51quindi pratichiamo la
consapevolezza della sofferenza. -
23:55 - 24:00Infatti, l'azione implica
la possibilità di una risposta, -
24:00 - 24:05e noi vorremmo dare la
risposta appropriata -
24:11 - 24:14alla sofferenza.
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24:16 - 24:20Di quale tipo di sofferenza stiamo parlando?
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24:20 - 24:22Per il momento
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24:22 - 24:29ho identificato due tipi di sofferenza, anche se non sono veramente due,
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24:33 - 24:39ma allo scopo di fare delle mappe
- che sono probabilmente sbagliate ma forse utili - -
24:40 - 24:43faremo questa distinzione:
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24:43 - 24:46Sofferenza nel mondo:
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24:54 - 24:59questa è la sofferenza che dilaga
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24:59 - 25:03nei collegamenti con i social media,
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25:03 - 25:05nelle nostre caselle di posta
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25:05 - 25:07e in quello che vediamo nei telegiornali;
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25:07 - 25:10ce n’è tantissima
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25:11 - 25:21e possiamo essere più o meno consapevoli dell'ingiustizia,
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25:23 - 25:25di molti tipi diversi di ingiustizia,
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25:26 - 25:29delle disuguaglianze,
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25:31 - 25:35di molti tipi diversi di disuguaglianze;
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25:36 - 25:42forse sia l'ingiustizia che le disuguaglianze
hanno delle sottocategorie, -
25:45 - 25:51per esempio la disuguaglianza di accesso alle risorse,
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25:53 - 25:55all'istruzione,
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25:59 - 26:07le disuguaglianze nel potere politico e altro.
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26:08 - 26:14La disuguaglianza nella rappresentanza,
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26:17 - 26:21le disuguaglianze nella sicurezza,
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26:22 - 26:28fisica, politica e così via,
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26:28 - 26:32la disuguaglianza di sovranità.
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26:34 - 26:38Questa lista non ha lo scopo di essere esaustiva
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26:38 - 26:40e se salto qualcosa non bisogna dire:
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26:40 - 26:44“Ha saltato qualcosa, ne ha saltata una”,
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26:44 - 26:49ci sono i puntini … la lista è lunga.
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26:54 - 26:58Poi c'è la sofferenza in noi stessi
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27:02 - 27:07e naturalmente una è collegata all’altra;
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27:09 - 27:17forse ne possiamo scrivere alcune qui anche se non c'è più spazio:
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27:17 - 27:20la solitudine,
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27:31 - 27:34lo stress
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27:35 - 27:40nelle sensazioni, nel corpo, nelle relazioni,
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27:40 - 27:43tensioni, paura,
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27:45 - 27:49odio, rabbia,
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27:53 - 27:58ansia, angoscia,
-
27:59 - 28:02destino tragico,
-
28:03 - 28:07disperazione,
-
28:09 - 28:13impotenza,
-
28:15 - 28:19collera,
-
28:20 - 28:24burnout
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28:25 - 28:32e suicidio o pensieri di suicidio.
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28:41 - 28:46Queste sofferenze sono parte della
realtà del nostro momento presente, -
28:46 - 28:49perché una volta o l'altra tutti noi
-
28:49 - 28:57proviamo aspetti diversi di queste cose e qualche volta,
-
28:57 - 29:03quando vediamo la violenta
disuguaglianza nel mondo, l'ingiustizia, -
29:05 - 29:08gli squilibri di potere,
-
29:12 - 29:18l'odio, le uccisioni,
la discriminazione di ogni genere, -
29:22 - 29:28questo ci può far provare tutte queste cose
che abbiamo elencato, -
29:29 - 29:34perché le due sofferenze sono
collegate e quindi sorge la domanda: -
29:34 - 29:38qual è la risposta appropriata,
cosa possiamo fare? -
29:38 - 29:42Posto che ne abbiamo la possibilità.
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29:49 - 29:50bella scelta.
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30:29 - 30:36È tanto più bello ascoltare il suono
della campana che dire delle cose. -
30:40 - 30:44Grazie campana!
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31:04 - 31:07Quindi, sulla questione dell'azione,
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31:07 - 31:13qualche volta possiamo avere
la tendenza a confonderci un po’, -
31:18 - 31:22quando pensiamo quale
sia la risposta appropriata. -
31:26 - 31:32Potremmo avere la tendenza a pensare
che cosa dovremmo fare noi, -
31:32 - 31:37ma spesso pensiamo a
che cosa dovrebbero fare gli altri, -
31:41 - 31:46e questo comprende
il campo di azione del sangha. -
31:49 - 31:58E se il sangha non fa le cose che
noi pensiamo siano quelle giuste da fare, -
31:58 - 32:05questo ci può portare a sentire
che non apparteniamo più al sangha -
32:06 - 32:09e ci può portare a dire e a fare cose
-
32:12 - 32:19che ci fanno sentire ancora
meno il senso di appartenenza. -
32:19 - 32:26Quanto più diciamo e facciamo determinate
cose, tanto meno sentiamo di appartenere, -
32:27 - 32:33e qualche volta possiamo avere la sensazione
che quello non sia più il nostro sangha, -
32:33 - 32:36che non stia più praticando
il buddhismo impegnato; -
32:36 - 32:41così pensiamo: “Creerò un nuovo gruppo
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32:42 - 32:50e noi porteremo la torcia del buddhismo impegnato,
Plum Village non pratica più il buddhismo impegnato”. -
32:54 - 33:01Alcune persone l'hanno detto di recente
in modi più o meno espliciti. -
33:06 - 33:13E di nuovo quando diciamo “Plum Village” intendiamo i monaci?
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33:13 - 33:17Quali monaci?
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33:20 - 33:24Tutti? Alcuni?
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33:24 - 33:29Quelli con cui siamo d'accordo?
Quelli con cui non siamo d'accordo? -
33:30 - 33:33Includiamo noi stessi in Plum Village?
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33:33 - 33:37O ci mettiamo fuori e,
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33:37 - 33:41puntando il dito, diciamo: quello è Plum Village,
loro dovrebbero fare questo, -
33:41 - 33:45loro dovrebbero fare quest'altro.
-
33:47 - 33:49Per me, quando facciamo così,
-
33:51 - 33:59quando puntiamo il dito,
-
34:01 - 34:06e lo facciamo - io lo faccio -
-
34:09 - 34:15a qualche livello stiamo dividendo il sangha,
-
34:15 - 34:29e questo è un tipo di azione molto grave,
un tipo di parola, di pensiero. -
34:29 - 34:41Nei precetti monastici dividere il sangha
è il secondo livello di gravità. -
34:44 - 34:50Ci sono i precetti principali, fondamentali,
infrangendo i quali non si è più monaci -
34:50 - 34:56– chiuso. Sei fuori.
-
34:57 - 35:03Poi c'è un altro livello in cui ti
vengono date tre occasioni: di solito, -
35:03 - 35:08se fai una determinata cosa, ti viene
ricordato tre volte, se poi continui a farla, -
35:08 - 35:17allora hai infranto il precetto e devi impegnarti
in un processo abbastanza serio di reintegrazione -
35:18 - 35:22Questa è la questione,
-
35:24 - 35:31può voler dire vivere mesi lontano dal sangha,
non avere il permesso di insegnare o di facilitare; -
35:31 - 35:37è una cosa molto seria,
è presa molto sul serio. -
35:38 - 35:41Questo processo di reintegrazione
è molto importante, lungo e complesso, -
35:41 - 35:44e si deve veramente diventare più umili
-
35:44 - 35:48e ammettere quello che si è fatto,
-
35:48 - 35:57ma è anche un precetto
abbastanza difficile da applicare. -
35:58 - 36:01Non ricordo nessuna occasione
in cui abbiamo effettivamente fatto così, -
36:01 - 36:07e detto: “Questa persona è
colpevole di aver diviso il sangha”. -
36:09 - 36:15Quindi è soprattutto qualcosa che riguarda
noi, è così che funziona il precetto, -
36:15 - 36:18perlopiù non c’è qualcuno che punta il dito
verso di te e dice: “Hai fatto questo, hai fatto quest'altro”, -
36:19 - 36:25dipende da ognuno di noi
riconoscere e ammettere -
36:25 - 36:31quello che abbiamo fatto e
ammettere le nostre responsabilità. -
36:31 - 36:37È così che funziona il sistema nella comunità monastica,
-
36:39 - 36:42ma penso che da questo
possiamo imparare qualcosa, -
36:42 - 36:51principalmente a considerare
che cosa significa dividere il sangha -
36:51 - 36:56e che cosa significa non dividere il sangha,
-
36:56 - 37:02perché non è solo quello che diciamo,
ma è anche il modo in cui lo diciamo. -
37:05 - 37:10Questo non significa che non si possano dire le cose,
-
37:13 - 37:16ma penso che sia importante
per tutti noi membri del sangha -
37:16 - 37:20avere questa consapevolezza di fondo,
e domandarci: -
37:20 - 37:23“Sto contribuendo alla divisione del sangha
-
37:25 - 37:33o sono ancora impegnato in quella che
è la mia carriera più nobile, più alta, -
37:33 - 37:35che è la costruzione del sangha?”.
-
37:35 - 37:39Costruire il sangha è una delle cose
più belle che possiamo fare -
37:39 - 37:48coi nostri preziosi secondi, minuti,
ore e giorni su questo pianeta; -
37:48 - 37:54quindi vale la pena controllare
-
37:54 - 38:00e non è sempre ovvio -
il che lo rende interessante. -
38:04 - 38:13Penso che per me essere molto sicuri
sia un segnale di allarme; -
38:14 - 38:17quando sono molto sicuro questa dovrebbe
essere la mia bandiera rossa; -
38:17 - 38:21quando ho una sorta di sicurezza, questo dovrebbe farmi da segnale di pericolo,
-
38:23 - 38:28dovrebbe essere come il suono
che fa il campanello d'allarme. -
38:28 - 38:33“Sei davvero sicuro?”, controlla di nuovo!
-
38:40 - 38:44Questo sangha è così prezioso,
non è carbone, è una gemma, -
38:44 - 38:47e non vogliamo distruggerlo;
-
38:49 - 39:01così il nostro rispetto per il sangha è quello che ci
fa rendere conto dell'importanza di non distruggerlo, -
39:01 - 39:07nel nostro pensiero, nelle parole e nelle azioni,
-
39:10 - 39:18e se non abbiamo abbastanza rispetto per il sangha
possiamo facilmente dire e fare delle cose -
39:18 - 39:27che dividono il sangha, lo distruggono, causano divisioni
e contribuiscono a formare fazioni e gruppi separati. -
39:27 - 39:35Magari pensiamo di agire nel nome della giustizia,
-
39:36 - 39:40potremmo esserne molto sicuri
-
39:47 - 39:55spero che sia chiaro che io non sono qui per dire
quello che è giusto e sbagliato dire o fare, -
39:56 - 40:04ma che spero di offrire dei parametri,
-
40:04 - 40:10delle linee guida in modo da poter
controllare, quando vogliamo dire o fare qualcosa, -
40:10 - 40:18se ho nutrito il mio rispetto e la mia fiducia nel sangha
e se vedo ancora il sangha come un gioiello. -
40:18 - 40:22Se non è così, come faccio a
ristabilire prima di tutto quella fiducia, -
40:22 - 40:29come nutro, come costruisco quella fiducia?
-
40:29 - 40:31Potrebbe essere attraverso la gratitudine
-
40:31 - 40:36e ricordando quando il sangha mi ha salvato,
-
40:38 - 40:42quando la pratica mi ha salvato,
-
40:43 - 40:48perché penso che in un modo o
nell'altro tutti noi siamo stati salvati, -
40:49 - 40:53siamo stati salvati dall'oceano
della sofferenza -
40:55 - 41:04più volte, e, quando ci ricordiamo di questo,
ci ricordiamo che il sangha è un gioiello, -
41:04 - 41:08qualcosa da preservare, da proteggere
-
41:09 - 41:11e di cui prenderci cura
-
41:11 - 41:18Questo potrebbe farci
riflettere un po’ di più -
41:18 - 41:24sul modo in cui vogliamo parlare e agire,
-
41:25 - 41:29e non significa che non dovremmo
dire quello che abbiamo da dire, -
41:32 - 41:37ma lo facciamo con la consapevolezza
del rischio di distruggere il sangha. -
41:38 - 41:44È un fatto grave, non è una cosa piccola,
-
41:45 - 41:48causare una divisione in un sangha,
-
41:48 - 41:57è una cosa che dobbiamo valutare e soppesare
quando decidiamo qual è la nostra risposta appropriata -
41:58 - 42:04in una situazione qualsiasi.
-
42:11 - 42:16Adesso, pensando al buddhismo impegnato,
-
42:23 - 42:29è successo che - molti di voi magari
ne sono consapevoli e ne sono al corrente -
42:30 - 42:38- più o meno nelle ultime settimane e mesi a Plum Village,
o a Plum Village a livello internazionale, -
42:38 - 42:41la comunità monastica internazionale
-
42:41 - 42:50è stata più o meno indirettamente accusata
di non praticare più il buddhismo impegnato. -
42:50 - 42:54Non so se lo sapevate.
-
43:03 - 43:12Queste critiche sono arrivate qualche volta
anche dall'interno della comunità monastica, -
43:12 - 43:16giusto per completare il quadro;
-
43:18 - 43:25e di solito queste critiche nascono con il
presupposto che la persona che sta criticando, -
43:25 - 43:30per poterlo fare, sappia che cos'è il buddhismo impegnato,
-
43:30 - 43:34altrimenti non sarebbe in grado di dirlo, non sarebbe
in grado di dire che non lo stiamo più facendo. -
43:34 - 43:41Perciò questo è il presupposto:
“Io so cos'è e voi non lo state più facendo”. -
43:41 - 43:44Siamo sicuri?
-
43:44 - 43:48Siamo sicuri di sapere di cosa si tratta?
-
43:48 - 43:52Molto spesso quando ci colpiscono si usa la frase:
-
43:58 - 44:00“Thay avrebbe fatto questo,
-
44:00 - 44:03Thay avrebbe detto questo…”.
-
44:07 - 44:11Sei sicuro?
-
44:11 - 44:15È complicato catturare,
cogliere un maestro Zen! -
44:17 - 44:21Molti ci hanno provato
-
44:21 - 44:24e l'unica cosa che posso dire
della mia esperienza con Thay -
44:24 - 44:31è che lui non ha mai fatto quello
che io pensavo che avrebbe fatto; -
44:32 - 44:34per questo, se vi scoprite a dire:
-
44:35 - 44:40“Thay avrebbe fatto questo,
Thay avrebbe detto questo”, -
44:41 - 44:42non siate troppo certi,
-
44:46 - 44:52è più probabile che avrebbe
fatto qualche cosa di sorprendente, -
44:52 - 44:54qualche cosa che non ci si aspettava
-
44:54 - 44:58e che nemmeno si pensava possibile.
-
45:00 - 45:03Quindi, quando ci giudichiamo gli uni gli altri
-
45:03 - 45:06perché lo facciamo,
-
45:06 - 45:11ci giudichiamo, giudichiamo l'impegno l'uno dell’altro
-
45:11 - 45:16nel sangha laico, nel sangha monastico,
tra il sangha laico e quello monastico, -
45:16 - 45:21tra l'Ordine dell'Interesse e quelli che
non ne fanno parte, tra gli insegnanti di Dharma -
45:21 - 45:28quando ci giudichiamo gli uni con gli altri,
e dico questo con sicurezza perché lo facciamo, -
45:29 - 45:35dovremmo essere molto attenti,
-
45:37 - 45:42perché in quel giudizio è nascosta
la presunzione di sapere -
45:44 - 45:49che cos'è il buddhismo impegnato
e che cosa dovrebbe essere. -
45:49 - 45:53Abbiamo già deciso qual è la risposta più appropriata,
-
45:53 - 45:55quello che Thay avrebbe fatto,
-
45:55 - 45:56quello che avrebbe detto,
-
45:56 - 46:00quello che il sangha dovrebbe fare…
-
46:00 - 46:02Quindi di nuovo vorrei davvero
-
46:10 - 46:11partire della mia pratica
-
46:12 - 46:16e costruire il mio sistema di preavviso:
-
46:17 - 46:21se scopro che sto pensando in questo modo,
-
46:21 - 46:24se mi scopro a pensare in questo modo
o a parlare in questo modo, -
46:26 - 46:30scatta l'allarme che dice:
-
46:31 - 46:34“Sei troppo sicuro”
-
46:34 - 46:44e la sicurezza per me è
un segno di confusione, -
46:51 - 46:56è un segno che ho ristretto le scelte
-
46:56 - 46:59fino al punto di pensare
che ce n'è una sola, -
46:59 - 47:02che c’è solo una cosa giusta da fare.
-
47:02 - 47:06È importante sapere che, dal punto di vista delle neuroscienze,
-
47:06 - 47:08questa sicurezza è una dipendenza.
-
47:09 - 47:12Amiamo il senso di sicurezza
-
47:13 - 47:18e amiamo avere ragione
ed essere nel giusto, retti. -
47:23 - 47:29Potremmo pensare che la nostra sicurezza
sia il frutto di una valutazione razionale, -
47:29 - 47:42in cui abbiamo valutato le opzioni e per poi concludere
che questa è la risposta corretta, l'analisi corretta, -
47:42 - 47:44ma potrebbe essere importante sapere
-
47:44 - 47:46- potete prendere nota di questo per dopo -
-
47:46 - 47:53che la sicurezza non è questo.
-
47:53 - 47:56In uno sviluppo recente delle
neuroscienze abbiamo scoperto -
47:56 - 48:01che la sicurezza non deriva
da un processo di valutazione razionale, -
48:01 - 48:04è una sensazione.
-
48:04 - 48:11Ecco perché le persone possono essere sicure
di cose che molto chiaramente non sono corrette, -
48:11 - 48:19e penso che noi sappiamo che questo è
un elemento della situazione corrente del mondo. -
48:19 - 48:24Le persone possono essere molto sicure,
di cose molto strane -
48:28 - 48:31e questo resiste all'evidenza.
-
48:33 - 48:38Più siamo sicuri e più sentiamo di non aver bisogno di prove
-
48:38 - 48:41e si può mostrare alle persone una
prova e loro ti possono rispondere: -
48:41 - 48:48“Sì ma io lo so, non puoi dimostrare
che sto sbagliando, lo so che è vero”. -
48:48 - 48:53È una sensazione che ci piace, è una sensazione piacevole,
-
48:54 - 49:06e forse si può chiarire il punto rendendosi conto che l'insicurezza non è una sensazione piacevole:
-
49:08 - 49:17è instabile, complicata e impegnativa, sfidante,
-
49:17 - 49:23e l'insicurezza è anche una sensazione che si esprime
nel nostro sistema nervoso e nel nostro corpo. -
49:23 - 49:31Se ti prendi un momento per sentire
qual è la sensazione che ci dà l'essere incerti, -
49:31 - 49:37potresti notare che non è una sensazione
particolarmente piacevole -
49:38 - 49:41e visto che siamo quello che siamo,
-
49:41 - 49:49noi tendiamo a evitare le sensazioni spiacevoli
e a cercare le sensazioni piacevoli, -
49:50 - 50:00quindi potremmo inconsciamente evitare l'insicurezza, compresa l'insicurezza morale,
-
50:00 - 50:03l'ambiguità morale,
-
50:03 - 50:04l'incertezza dell'azione,
-
50:04 - 50:11il non sapere che cosa dovremmo
fare o non fare, dire o non dire; -
50:14 - 50:25quindi cadiamo nella sicurezza perché
è meno impegnativa e meno spiacevole. -
50:25 - 50:34Perciò una parte della mia pratica è anche addestrarmi
ad accettare le sensazioni spiacevoli -
50:35 - 50:38nel corpo, nelle mie sensazioni, nella mente e dire:
-
50:38 - 50:43“Ah, va bene, non è poi così terribile”.
-
50:44 - 50:48Questo è un addestramento,
-
50:48 - 50:54possiamo addestrarci ogni giorno
a essere a nostro agio col disagio, -
50:59 - 51:04e questo potrebbe aiutarci quando
dobbiamo affrontare situazioni complicate, -
51:04 - 51:08in cui potremmo non avere tutte le informazioni:
-
51:09 - 51:16non sappiamo qual è la cosa giusta
da fare, qual è la cosa giusta da dire. -
51:17 - 51:24Possiamo permetterci di
stare con questa pazienza, -
51:26 - 51:36e non cercare di risolvere quello
stato di disagio troppo in fretta; -
51:37 - 51:41forse va bene stare con quel disagio,
-
51:44 - 51:47potrebbe essere molto doloroso,
-
51:48 - 51:52potrebbe essere molto scomodo,
-
51:55 - 52:00ma stai attento a non cercare
di risolverlo troppo in fretta, -
52:01 - 52:04perché questo potrebbe portarci
-
52:07 - 52:16nella confusione della certezza,
-
52:15 - 52:21dove incominciamo a non prestare più
attenzione ad altri tipi di informazioni -
52:22 - 52:25e quindi restringiamo
il campo d'azione, -
52:27 - 52:29e poi lo imponiamo agli
altri e gli diciamo: -
52:30 - 52:37“Se non fai questo non stai più
praticando il buddhismo impegnato”. -
52:37 - 52:40Davvero?
-
52:40 - 52:42Sei sicuro?
-
52:44 - 52:49Quindi uno dei modi in cui noi
restringiamo il campo d'azione -
52:50 - 52:54è passando un sacco di tempo online,
-
52:59 - 53:02a guardare il nostro piccolo
schermo luccicante, -
53:05 - 53:07perché può sembrare avvincente,
-
53:08 - 53:13può sembrare che il campo d'azione
sia dire delle cose online, -
53:18 - 53:25e la questione si riduce a: stai
dicendo le cose giuste o le cose sbagliate? -
53:29 - 53:36Per vostra informazione, non sto dicendo
che non dovremmo dire niente online, -
53:42 - 53:47ma sto dicendo che non
è l'unico tipo di azione, -
53:54 - 53:59quindi faccio un invito a tutti noi ,
e anche a me stesso: -
54:18 - 54:26sai trovare un tipo di azione impegnata
-
54:29 - 54:34che non biasimi nessuno,
che non dia la colpa a nessuno, -
54:36 - 54:37è possibile?
-
54:39 - 54:45È possibile trovare un tipo di azione
impegnata che non punti il dito? -
54:48 - 54:51È una domanda,
-
54:55 - 54:57perché nella mia
esperienza puntare il dito alle persone -
54:58 - 55:03non è di grande aiuto,
non so se l'avete notato. -
55:04 - 55:10E lo facciamo, lo facciamo molto!
-
55:13 - 55:16Io sono un monaco,
-
55:18 - 55:27non penso che il mio campo di
azione sia dire qualche cosa online, -
55:27 - 55:33e so che alcune persone
vorrebbero che io dicessi qualcosa online, -
55:38 - 55:45e sono sicuro che ci sono persone
che diranno delle cose online, -
55:47 - 55:52e io li sostengo nel
dire queste cose online, -
55:53 - 55:59ma personalmente non penso che
sia l'uso migliore del mio tempo. -
56:04 - 56:13Se riduciamo la questione del buddhismo
impegnato a dire delle cose online, -
56:13 - 56:17allora potremmo avere la tendenza a dire che
io non sto praticando il buddhismo impegnato, -
56:17 - 56:21perché non ho detto cose online.
-
56:21 - 56:24Quello che vorrei dire è:
-
56:24 - 56:27non facciamo questo gli uni agli altri,
-
56:27 - 56:32non pensiamo così poco gli uni degli altri,
-
56:32 - 56:39non restringiamo l'ambito del possibile
in termini dei campi di azione. -
56:40 - 56:44La natura del nostro impegno teniamola vasta,
-
56:44 - 56:49e dire delle cose online è una forma legittima
di azione, non sto dicendo che non lo sia, -
56:53 - 56:58e magari ci sono cose migliori o peggiori da dire.
-
56:58 - 57:05Non è un campo d’azione facile,
è molto difficile dire qualunque cosa online, -
57:05 - 57:09senza infastidire e turbare qualcuno,
-
57:09 - 57:15e forse alcuni di voi pensano che
sia necessario infastidire qualcuno, -
57:15 - 57:20e anche questo potrebbe essere vero.
-
57:24 - 57:32Per chiarezza, non sto dicendo che la comunità monastica
di Plum Village non dovrebbe dire niente online, -
57:34 - 57:38sto dicendo che non è questo
tutto quello che facciamo, -
57:38 - 57:45non è questo che determina il nostro essere o
meno una comunità buddhista impegnata. -
57:47 - 57:51Se pensate che lo sia,
allora non ci avete capito. -
57:58 - 58:01Quando ci colpiscono citando Thay,
-
58:01 - 58:07“Thay avrebbe fatto questo, Thay avrebbe detto questo,
Thay ha fatto questo, Thay ha detto questo”, -
58:07 - 58:11queste parole sono spesso accompagnate
da un particolare tipo di comprensione storica -
58:11 - 58:13della vita di Thay e del
buddhismo impegnato di Thay. -
58:13 - 58:19Di solito dicono così: Thay è stato impegnato negli anni ‘60
-
58:19 - 58:21nel movimento per la pace,
-
58:21 - 58:25quando ha partecipato alle marce per la
pace a New York e in altri luoghi, -
58:25 - 58:32e ha partecipato a conferenze stampa con
il dottor Martin Luther King jr, -
58:32 - 58:34e così via, sapete com’è.
-
58:34 - 58:40Poi negli anni ‘70 è stato impegnato nel salvataggio dei “boat people”,
-
58:43 - 58:48in seguito ha fatto altre cose, ha scritto dei libri
-
58:48 - 58:51e infine ha fondato Plum Village,
-
58:51 - 58:54e si è concentrato molto sulla costruzione
di una comunità monastica. -
58:54 - 59:00Immagino che abbia rinunciato
al buddhismo impegnato. -
59:03 - 59:09Molti lo pensano, molti sono ancora
turbati da questo, -
59:11 - 59:15non tutti nel movimento per
la pace l’hanno apprezzato. -
59:17 - 59:21È stato odiato da alcuni
-
59:23 - 59:25per non aver detto le cose
che volevano che dicesse, -
59:25 - 59:29per non aver fatto le cose
che volevano che facesse. -
59:34 - 59:43In generale, alcune persone hanno visto il
buddhismo impegnato di Thay in calo, -
59:43 - 59:49come se fosse forte all'inizio ma poi lui avesse
cominciato a fare [semplicemente] dei ritiri, -
59:55 - 59:59e vorrei esaminare un po’ questo tema,
-
60:00 - 60:08perché penso che facciamo una vera
ingiustizia a Thay se lo vediamo così. -
60:10 - 60:14Penso, anzi sono piuttosto sicuro …
-
60:22 - 60:27- sicuro? diciamo moderatamente sicuro -
-
60:29 - 60:34che la visione profonda di Thay abbia continuato a crescere,
-
60:34 - 60:37che non abbia mai smesso di crescere,
-
60:37 - 60:40e posso dire di avere fiducia
in questo perché -
60:41 - 60:45per molti anni ho passato
del tempo vicino a lui, -
60:46 - 60:48e mi sembra che non abbia mai
smesso di crescere, -
60:54 - 60:57quindi penso che sarebbe più sicuro ipotizzare
-
60:58 - 61:01- visto che non lo sappiamo -
-
61:01 - 61:06sarebbe più sicuro ipotizzare che la pratica di
buddhismo impegnato di Thay non fosse in calo, -
61:06 - 61:08ma anzi in crescita,
-
61:11 - 61:15che sia diventata più impegnata,
-
61:17 - 61:23forse semplicemente non appariva
come ci aspettavamo che apparisse, -
61:27 - 61:34e quel crescendo per me è una cosa
che continua e non si è mai fermata. -
62:28 - 62:33C’è un'intervista a Thay di Joe Confino
-
62:33 - 62:35- che è qui da qualche parte;
-
62:38 - 62:39mi pare del 2011
-
62:39 - 62:42si è svolta nella capanna di Thay,
-
62:42 - 62:46eravamo convinti di aver
perso la registrazione, -
62:46 - 62:51ma di recente è ricomparsa
ed è molto bella; -
62:51 - 62:55è stata pubblicata in uno degli episodi del
podcast “La via d'uscita è dentro di noi”, -
62:57 - 63:01vale davvero la pena di ascoltarla.
-
63:01 - 63:05Ne farò una parafrasi molto poco accurata:
-
63:05 - 63:11a un certo punto Joe aveva fatto a
Thay una serie di domande, -
63:11 - 63:18del tipo: “Come fai a risvegliare le persone?”.
-
63:19 - 63:23Il contesto di questa intervista
riguardava la crisi climatica -
63:27 - 63:31e voi sapete che Joe è un giornalista,
stava parlando come giornalista -
63:32 - 63:36e gli chiese: “Cosa devo fare?
Qual è l'azione appropriata?” -
63:37 - 63:44Joe è impegnato a dire cose online,
come ero io una volta. -
63:46 - 63:49È una buona domanda:
-
63:49 - 63:53come risvegliamo le persone,
come le avvisiamo del pericolo, -
63:54 - 64:03e la risposta di Thay fu questa:
“Lo sanno già, non è questo il punto, lo sanno”. -
64:12 - 64:16Se lo sanno perché non agiscono?
-
64:17 - 64:20Perché certamente
se sai qualcosa, poi agisci. -
64:25 - 64:34Potrei dire la stessa cosa adesso che siamo
testimoni di quotidiane atrocità sui nostri schermi -
64:36 - 64:37e nei nostri salotti,
-
64:40 - 64:47e una parte dello shock morale in cui siamo
inseriti come specie è questa confusione. -
64:47 - 64:50Tutti possono vedere
-
64:51 - 64:53Tutti possono vedere
-
64:54 - 64:56e tuttavia noi permettiamo
a tutto questo di continuare! Perché? -
64:56 - 65:00Lo sappiamo, tutti lo sanno!
-
65:01 - 65:05Perché c'è la convinzione che,
se noi sappiamo, allora agiremo. -
65:07 - 65:11La risposta di Thay per me è
molto importante perché lui disse: -
65:11 - 65:14“Non è che le persone non lo sappiano, lo sanno”
-
65:14 - 65:20possiamo parlare di una qualunque delle molteplici
crisi che stiamo affrontando proprio adesso -
65:23 - 65:27e tutte sono intersecate
-
65:28 - 65:30quindi il punto non è che non lo sappiano,
-
65:30 - 65:42il punto è che già non agiscono per affrontare
e risolvere la sofferenza nelle proprie vite, -
65:46 - 65:51già adesso non sono in
grado di riconciliarsi, -
65:51 - 65:56non sono in grado di allentare
le tensioni, lo stress, -
65:56 - 66:00non sono capaci di guarire
le proprie ferite -
66:02 - 66:08e volete che possano fare qualcosa per
quest'altro enorme problema strutturale? -
66:12 - 66:15Sono già sopraffatti!
-
66:18 - 66:21Per questo, quando pensiamo all'arco della vita di Thay,
-
66:21 - 66:23del suo insegnamento
-
66:23 - 66:25e del suo buddhismo impegnato,
-
66:25 - 66:29dobbiamo domandarci:
“Che cosa stava combinando?”. -
66:29 - 66:33Thay è un uomo intelligente,
-
66:34 - 66:36aveva un progetto,
-
66:37 - 66:40e se siamo suoi studenti
dobbiamo capirlo; -
66:42 - 66:48la mia ipotesi è che io non l'abbia
ancora capito, non del tutto, -
66:49 - 66:55e, proprio nel momento in cui penso di
averlo capito, potrebbe essermi sfuggito. -
66:55 - 66:57Nel cercare di cogliere un
insegnante Zen dicendo: -
66:57 - 67:00“Ah, Thay sta facendo questo”
-
67:02 - 67:08Thay già sfugge, non lo
si può cogliere in questo modo, -
67:08 - 67:15ma possiamo continuare a
porci le domande su che cosa voleva fare, -
67:15 - 67:19qual era il suo programma
-
67:19 - 67:22e qual era il suo progetto per
trovare la risposta alla domanda: -
67:22 - 67:25“Qual è l'azione appropriata, qual è
la risposta appropriata alla sofferenza?”. -
67:25 - 67:28Di certo Thay era consapevole della sofferenza
-
67:28 - 67:31nelle sue molte sfaccettature
-
67:31 - 67:36ed era continuamente impegnato a rispondere
alla domanda: qual è la risposta appropriata? -
67:36 - 67:42Dovremmo riuscire a trovare degli
indizi in quello che faceva e diceva, -
67:43 - 67:46non faceva e non diceva;
-
67:49 - 67:53quello che pensava è forse più misterioso,
-
67:54 - 67:57ma almeno in quello che fece e disse,
-
67:57 - 68:00non fece e non disse, ci sono degli indizi.
-
68:02 - 68:05Vorrei fare l’ipotesi, magari mi sbaglio,
-
68:05 - 68:09che ci fosse un ‘crescendo’ e non un ‘diminuendo’,
-
68:10 - 68:16che la sua comprensione e la sua abilità nel
rispondere stesse continuamente crescendo, -
68:19 - 68:26magari mi sbaglio, ma
in questo caso non credo. -
68:32 - 68:35Quindi ipotizziamo che,
-
68:35 - 68:40da bravo praticante buddhista,
-
68:40 - 68:45Thay continuasse a porsi la domanda:
quali sono le radici della sofferenza? -
68:46 - 68:49Siamo consapevoli della sofferenza, la prima nobile verità
-
68:49 - 68:54e poi cerchiamo le radici, come si
è creata questa sofferenza? -
68:54 - 68:58Perché per affrontarla dobbiamo capirla,
-
68:58 - 69:04dobbiamo capire come si è creata nel mondo e in noi stessi;
-
69:04 - 69:07quello è il sentiero,
-
69:07 - 69:13e dovremmo tutti continuare a chiederci:
-
69:13 - 69:20ho capito le radici della sofferenza
in me stesso e nel mondo, -
69:20 - 69:26ho davvero capito?
-
69:26 - 69:29Questa è la base della nostra pratica,
-
69:29 - 69:30se non lo facciamo,
-
69:30 - 69:35certamente non possiamo dire che stiamo
praticando il buddhismo impegnato. -
69:35 - 69:40Quindi dobbiamo farlo,
dobbiamo continuare a farlo. -
69:40 - 69:43Ipotizziamo che Thay lo stesse facendo,
-
69:43 - 69:46penso che lo stesse facendo,
-
69:47 - 69:51per cui c’è tutto nella risposta alla domanda, quando ha detto:
-
69:51 - 69:54“Non è che le persone non lo sappiano, lo sanno,
-
69:54 - 70:00ma sono già sopraffatte
e incapaci di trasformare la propria -
70:00 - 70:04sofferenza personale nella
loro vita, di riconciliarsi e di guarire”. -
70:05 - 70:08Guardando la mia vita
penso di poter dire: -
70:08 - 70:18“Sì ha ragione, ha proprio
ragione il maestro Zen!” -
70:19 - 70:26Ahi! è un po’ seccante,
-
70:29 - 70:32perché anche adesso che sono un monaco,
e che sono monaco da un po’ di anni, -
70:32 - 70:37ho la sensazione di non
aver ancora fatto i compiti. -
70:38 - 70:44È proprio difficile sapere cosa fare,
-
70:46 - 70:52visto che le persone sono sopraffatte
-
70:52 - 70:59e non sono capaci neanche di dare una risposta alle
proprie sofferenze immediate, nella situazione [in cui si trovano]. -
70:59 - 71:03Thay disse: “Mostrate loro una persona felice”
-
71:06 - 71:09interessante
-
71:09 - 71:17“Mostrate loro che è possibile
essere felici, essere liberi”. -
71:18 - 71:22È tutto qui quello che dovremmo fare,
-
71:24 - 71:27qualche volta con più o meno successo,
-
71:27 - 71:31ma in linea di principio questa
è parte della sua risposta, -
71:31 - 71:35questa è la sua risposta appropriata
alla sofferenza del nostro tempo. -
71:35 - 71:40Dimostrare che è possibile essere felici, essere liberi,
-
71:40 - 71:42senza ignorare la sofferenza,
-
71:42 - 71:48al contrario dando alle persone,
-
71:56 - 71:59facendo sperimentare alle persone,
-
71:59 - 72:03un momento di felicità,
un momento di libertà. -
72:03 - 72:09Questo succede nella comunicazione
silenziosa nel sangha, -
72:09 - 72:17quando si passa del tempo vicino a una
persona che è davvero piena di vita, -
72:17 - 72:20piena di gioia, piena di libertà:
-
72:20 - 72:27è contagioso, si trasmette, lo si sente,
lo si riceve, se ne coglie un po’ il sapore; -
72:27 - 72:34ci fa dire: “Ah è bello, mi piace, forse
dovrei passare più tempo a Plum Village” -
72:35 - 72:39Questo è quello che è successo a me,
-
72:39 - 72:42io non sapevo letteralmente cosa stessi facendo,
-
72:42 - 72:50ho semplicemente detto: “Ah è bello, queste persone sono belle”,
-
72:50 - 72:54questa è stata una delle impressioni più potenti che ho avuto di Plum Village,
-
72:54 - 72:57di un posto, il primo posto in tutta la mia vita
-
72:57 - 73:08in cui io abbia sperimentato che non
mi sarebbe successo niente di male, -
73:08 - 73:11dove nessuno aveva intenzioni
malevole e tutti erano gentili. -
73:11 - 73:15Quando si sta qui un po’ più a lungo,
-
73:15 - 73:24beh, sai com'è, diventa un po’ più complicato,
è molto più facile quando si sta solo una settimana, -
73:24 - 73:29ma facciamo del nostro meglio,
-
73:29 - 73:35facciamo del nostro meglio.
-
73:39 - 73:50Thay disse anche: “Sai, quando fai vedere a qualcuno
che è possibile essere felici con meno cose, -
73:50 - 73:56e che la loro felicità non dipende dal potere,
dalla posizione, dalla fama, dal profitto, dal sesso, -
73:56 - 73:59da tutte queste cose,
-
73:59 - 74:03allora forse le persone si possono rilassare,
perché non devono rincorrere così tanto queste cose, -
74:08 - 74:10e così si crea un po' di spazio”.
-
74:12 - 74:17Cosa succede quando qualcuno ha spazio?
-
74:17 - 74:21Qui stiamo parlando di presenza mentale,
-
74:21 - 74:24stiamo parlando della pratica della presenza mentale,
-
74:24 - 74:28tutto quello che ho detto finora è che,
con la pratica della presenza mentale, -
74:28 - 74:33si dà alle persone la capacità di coltivare
una sensazione di felicità, -
74:33 - 74:38di generare una sensazione di gioia,
di gratitudine, -
74:39 - 74:47si dà loro spazio, e la presenza mentale
è una fonte di tutte queste cose. -
74:47 - 74:52Potremmo parlare di più di cosa significa coltivare
concretamente una sensazione di gioia, -
74:56 - 75:02ma è molto importante che finora non abbiamo puntato il dito,
-
75:01 - 75:05non abbiamo detto: “Dovresti fare di più,
-
75:05 - 75:09dovresti essere più impegnato,
-
75:09 - 75:11dovresti essere più consapevole della sofferenza,
-
75:11 - 75:13dovresti dare una risposta alla sofferenza”.
-
75:13 - 75:14Non abbiamo detto niente di tutto questo;
-
75:14 - 75:18al contrario abbiamo detto: “Rilassati,
-
75:18 - 75:24va tutto bene, vieni a prendere
una tazza di tè”. -
75:24 - 75:30I fratelli e le sorelle mi hanno davvero insegnato
come bere una tazza di tè con gioia, -
75:30 - 75:32non avevo assolutamente idea di
come bere una tazza di tè con gioia; -
75:32 - 75:34pensavo fossero matti a dirmi:
-
75:34 - 75:36“Vieni a goderti una tazza di tè”,
-
75:36 - 75:41sembrava una perdita di tempo,
-
75:43 - 75:46ma mi hanno trasmesso quell'arte
-
75:48 - 75:52e la mia mente ha continuato
a generare problemi: -
75:52 - 75:58“Non è abbastanza, questo non risolve
niente, questo non è di aiuto”. -
75:58 - 76:03Sapete, la mia mente era ancora molto
focalizzata su questo elenco -
76:04 - 76:07perché in un certo senso questo elenco,
-
76:07 - 76:12quello delle sofferenze nel mondo,
è molto più facile di quest’altro. -
76:14 - 76:20Davvero ci si può infiammare su questo,
sulla sofferenza del mondo, -
76:20 - 76:25“Cosa dobbiamo fare? Bisogna capire!”.
-
76:25 - 76:28Siamo molto impegnati a capire le cause storiche,
-
76:28 - 76:30come è successo,
-
76:30 - 76:32e poi andiamo a dare un colpo in testa a tutti
-
76:32 - 76:38nella convinzione - che condividevo e che qualche volta ancora condivido -
-
76:38 - 76:48che se noi potessimo arrivare alla perfetta comprensione
di che cosa è giusto e di che cosa è sbagliato, -
76:48 - 76:52chi ha ragione, chi ha più potere, chi ha meno potere,
-
76:52 - 76:57dov'è l'ingiustizia strutturale e come si è verificata,
-
76:57 - 77:01se davvero potessimo
capire questo e poi comunicarlo, -
77:01 - 77:03tutti sarebbero d'accordo e direbbero:
-
77:03 - 77:06“Ah sì, la tua analisi è davvero
avvincente, capisco, -
77:07 - 77:12smettiamo di ucciderci l'un l'altro”
-
77:13 - 77:15Davvero vi convince? Ci credete?
-
77:15 - 77:18Pensate davvero che funzionerà?
-
77:18 - 77:22Non l'abbiamo già provato?
-
77:22 - 77:26Non sto dicendo che non sia importante
capire le cause storiche, -
77:26 - 77:30le condizioni della sofferenza, certamente lo è,
-
77:30 - 77:36ma non sono convinto che questo
lo risolverà, non da solo, -
77:38 - 77:42perché le persone non vengono
convinte nemmeno dall'evidenza, -
77:42 - 77:46non ha nemmeno importanza se hai ragione,
-
77:46 - 77:52puoi essere il più giusto
dei giusti, non servirà! -
77:53 - 77:56Puoi scrivere tutto su un libro,
-
77:56 - 78:02portarlo alle persone che stanno per
schiacciare il bottone dell'intelligenza artificiale -
78:02 - 78:05del sistema che lancerà una bomba;
-
78:05 - 78:14questi leggeranno l'analisi: “sì sì va bene”,
e schiacceranno lo stesso il bottone. -
78:14 - 78:16Non servirà,
-
78:16 - 78:23perché non abbiamo ancora identificato
tutte le radici della sofferenza. -
78:23 - 78:26Ricordiamoci che, nell'arco del buddhismo
impegnato di Thay, -
78:26 - 78:30lui ha fatto anche questo: ha scritto
“Un loto in un mare di fuoco” -
78:30 - 78:35Se lo leggete, vedrete che è una intensa descrizione delle condizioni storiche
-
78:35 - 78:38di come si è verificata la
guerra in Vietnam -
78:38 - 78:41e come l'avremmo potuta risolvere
se solo l'avessimo capita. -
78:41 - 78:43Ha funzionato?
-
78:43 - 78:51No, mi dispiace, questo
non ha fermato la guerra. -
78:51 - 78:56Vi immaginate quanto
potesse essere doloroso? -
78:56 - 78:59Il fatto è che sono abbastanza sicuro
-
78:59 - 79:01- non penso che questo si applichi a tutti
-
79:01 - 79:02ma almeno nel caso di Thay,
-
79:02 - 79:10lui probabilmente aveva ragione su
quasi tutto quello che c'era in quel libro, -
79:10 - 79:16ma non ha risolto il problema;
-
79:16 - 79:20non dico che non sia servito,
-
79:20 - 79:22ma non è stata una soluzione completa.
-
79:22 - 79:25Di fatto è interessante vedere che in seguito,
-
79:25 - 79:29nell'insegnamento di Thay e nel suo rapporto con noi come discepoli monastici
-
79:29 - 79:33- molti di noi, me compreso,
-
79:33 - 79:37erano infiammati da questo
libro “Il loto in un mare di fuoco”, -
79:37 - 79:44pensavamo che fosse energico, intenso,
-
79:44 - 79:45uno stile molto diverso
-
79:48 - 79:51- Thay ci ha detto di non leggerlo.
-
79:55 - 80:00Come, non leggerlo?
-
80:00 - 80:05Perché la saggezza di Thay
aveva continuato ad evolversi. -
80:05 - 80:06Come a dire: va bene,
-
80:06 - 80:09ma quel Thay è morto, non c’è più.
-
80:09 - 80:18C'è un Thay vivente proprio qui
davanti a te e non si è fermato. -
80:18 - 80:23Ricordate la gerarchia, il Dharma scritto?
È in fondo alla lista. -
80:23 - 80:26Avete il Dharma vivente
proprio davanti a voi, -
80:26 - 80:29prestate attenzione a questo
più che alle parole, -
80:29 - 80:36ancora di più del Dharma parlato
-
80:36 - 80:39Per questo [Thay] non voleva che lo leggessimo
-
80:39 - 80:43e da questo bisogna dedurre
-
80:43 - 80:46mettendo insieme gli indizi
e i suggerimenti che abbiamo -
80:46 - 80:52che non pensasse più che l'analisi
storica fosse la risposta appropriata; -
80:52 - 80:56non che la volesse escludere,
ma non era sufficiente. -
80:57 - 80:59Così ha continuato nella sua indagine,
-
80:59 - 81:05ha continuato a cercare
di capire come fare, -
81:05 - 81:09come risolvere,
-
81:09 - 81:17e nel 2011 ha detto: “Mostrate alla gente
una persona felice, -
81:17 - 81:22mostrate alla gente una comunità felice
-
81:22 - 81:27è possibile vivere insieme
-
81:30 - 81:33e date loro le pratiche di presenza mentale,
-
81:33 - 81:40in modo che possano coltivare la felicità,
la gioia e la libertà in sé stessi”. -
81:40 - 81:42Tutto questo è parte della sua risposta,
-
81:42 - 81:44e qual è il risultato che ne deriva
-
81:44 - 81:48quando si crea quello spazio e
si offre alle persone la presenza mentale -
81:48 - 81:53e un modo risvegliato di vivere?
-
81:53 - 81:56Cosa succede?
-
81:56 - 82:01Tutti ne abbiamo fatto esperienza,
perché è questo che facciamo, -
82:01 - 82:07cominciamo a essere in grado di
affrontare un po’ di più quel secondo elenco, -
82:07 - 82:12quello più difficile,
-
82:12 - 82:16quello che è più vicino all'osso:
-
82:16 - 82:19i nostri antenati, il rapporto coi genitori,
-
82:19 - 82:22il rapporto col partner, con gli amici, coi figli,
-
82:22 - 82:27con le persone con cui non parliamo più,
-
82:27 - 82:29con la nostra infanzia,
-
82:29 - 82:34il dolore, le ferite, le cose sepolte,
-
82:34 - 82:38le sofferenze che nemmeno
sappiamo da dove vengono -
82:38 - 82:41e che sono state passate
da una generazione all'altra. -
82:41 - 82:44Cominciamo ad avere un po’ più di spazio
-
82:44 - 82:47e cominciamo a capire come
generare una sensazione di gioia. -
82:47 - 82:51Che sollievo! È possibile!
-
82:51 - 82:54Non ignorando la sofferenza,
-
82:54 - 82:55non è un bypass spirituale,
-
82:55 - 82:58non si tratta di fingere che non esista,
-
82:58 - 83:02è una gioia in quanto parte
della risposta alla sofferenza, -
83:02 - 83:05una gioia che accompagna la sofferenza.
-
83:05 - 83:09È questo che succede quando si entra un
po’ in contatto con quello spazio, -
83:09 - 83:15e la prima cosa che si apre
è la tua capacità di sentire il dolore. -
83:16 - 83:19Ma vedete il percorso?
Non ci siamo andati subito lì, -
83:19 - 83:21non siamo andati a colpire
qualcuno in testa per dirgli: -
83:21 - 83:24“Devi fare di più”,
-
83:24 - 83:26ci siamo limitati a prenderci
cura di loro, -
83:26 - 83:31ad occuparci di loro e dar loro
un po' di sollievo e di fiducia, -
83:31 - 83:35perché dobbiamo fidarci
gli uni degli altri. -
83:35 - 83:41Questo gioiello del Buddha non è
una statuetta laggiù, -
83:41 - 83:43non è neanche il Buddha storico,
-
83:43 - 83:49è la capacità di risveglio
in ognuno di noi, -
83:49 - 83:59e se non abbiamo fiducia in
questo siamo bloccati. -
83:59 - 84:04Questa fiducia è qualcosa che possiamo costruire
e sperimentare per vedere che cosa succede; -
84:04 - 84:09possiamo condividere la pratica con qualcuno
finché è in grado di avere un po’ più di respiro, -
84:09 - 84:14un po’ più di spazio, un po' più
di tenerezza e di rilassamento. -
84:14 - 84:21La prima cosa che succede alle persone è
la capacità di stare un po' di più col proprio dolore, -
84:21 - 84:24sono in grado di stare col tuo dolore
e col dolore del mondo, -
84:24 - 84:29perché adesso hanno questa capacità,
-
84:29 - 84:32che continua a crescere in ciascuno di noi,
-
84:32 - 84:33individualmente e collettivamente,
-
84:33 - 84:38ed è qualcosa a cui possiamo
sempre contribuire. -
84:38 - 84:42Abbiamo anche la fiducia,
-
84:42 - 84:45abbiamo una fede basata sulla nostra esperienza,
-
84:45 - 84:51che - quando siamo capaci di sentire il dolore con un po’ di spazio -
-
84:52 - 84:56la compassione ci pervada.
-
84:59 - 85:01È la capacità di sentire il dolore,
-
85:01 - 85:02di stare con il proprio dolore,
-
85:02 - 85:05con il dolore attorno a noi,
-
85:05 - 85:08delle persone care, delle persone
amate e del mondo; -
85:08 - 85:12questa è la fonte della compassione,
-
85:12 - 85:17ciò che genera l'energia
della compassione. -
85:20 - 85:22Quindi sappiamo che quello è l'obiettivo:
-
85:22 - 85:24ci serve più compassione nel mondo,
-
85:24 - 85:27e Thay ci ha detto come arrivarci.
-
85:27 - 85:31Non si comincia da lì perché
le persone sono sopraffatte, -
85:31 - 85:35non riescono a gestirla, è troppo;
-
85:37 - 85:43quindi, bisogna dare prima un po’ di sollievo,
un po’ di spazio. -
85:45 - 85:49Quando poi abbiamo la compassione,
-
85:49 - 85:52quello che ne deriva è il coraggio,
-
85:52 - 85:55il coraggio di agire,
-
85:58 - 86:00e l'assenza di paura, l'audacia,
-
86:00 - 86:03quando conosciamo la
fonte della nostra felicità -
86:04 - 86:08e sappiamo che non
dipende dalle comodità, -
86:08 - 86:12dal lusso, dal denaro, dal possesso, dal potere,
dallo status e dalla posizione sociale. -
86:12 - 86:15Quando sappiamo questo, possiamo
generare la nostra stessa felicità, -
86:15 - 86:19che è già presente gratuitamente,
-
86:19 - 86:23allora possiamo essere
davvero coraggiosi. -
86:24 - 86:27Di recente, la comunità monastica è
stata anche accusata di -
86:28 - 86:33non parlare apertamente
della situazione a Gaza perché -
86:33 - 86:40avremmo paura che le persone
smettano di fare donazioni. -
86:43 - 86:46Qualcuno lo crede,
-
86:47 - 86:53ed è vero che quella specie di minaccia è stata fatta,
-
86:53 - 86:58basta solo che usiamo la parola “Gaza”,
-
86:58 - 87:03e ci arrivano queste lunghe
e-mail che dicono: “Come osate? -
87:05 - 87:11Non vi sosterrò più, smetterò di fare donazioni”,
-
87:12 - 87:16così questo ha portato
alcune persone a pensare -
87:16 - 87:24che questo è il motivo per cui
non abbiamo fatto una dichiarazione. -
87:24 - 87:30Davvero avete davvero
un'opinione così bassa di noi? -
87:30 - 87:38Pensate davvero che prenderemmo una
decisione di questo tipo sulla base del denaro? -
87:38 - 87:41Siamo monaci!
-
87:44 - 87:54Abbiamo rinunciato a tutto,
-
87:54 - 87:59alla carriera, all'occasione
di avere una famiglia, -
87:59 - 88:03all’occasione di avere
rapporti intimi, di avere figli, -
88:03 - 88:10di realizzare la nostra visione artistica,
abbiamo rinunciato a tutto. -
88:13 - 88:15Abbiamo rinunciato alle comodità,
-
88:15 - 88:19al lusso, a tutte queste cose, perché?
-
88:19 - 88:23Perché non abbiamo paura!
-
88:24 - 88:28Non abbiamo paura.
-
88:29 - 88:31Pensate che, se tutti smettessero di fare donazioni a Plum Village,
-
88:31 - 88:35smetteremmo di praticare?
-
88:35 - 88:38Ma dai!
-
88:43 - 88:49Non è questo il motivo.
-
88:56 - 89:03L'altro giorno, durante un cerchio di
condivisione, di ascolto profondo, -
89:04 - 89:06per permettere a tutti di riflettere
-
89:06 - 89:15e condividere il dolore in relazione
ai conflitti armati in atto nel mondo, -
89:15 - 89:18e in relazione alla domanda su cosa fare,
-
89:18 - 89:21cosa dire, che cosa non dire,
-
89:21 - 89:25qualcuno ha chiesto - e penso
che sia un'ottima domanda -
89:25 - 89:32e penso che possa in momenti diversi
essere in tutti i nostri cuori - è abbastanza? -
89:32 - 89:34Tutto questo,
-
89:34 - 89:38respirare,
-
89:38 - 89:40sorridere,
-
89:40 - 89:42camminare,
-
89:42 - 89:44sedersi,
-
89:44 - 89:47sdraiarsi,
-
89:47 - 89:50mangiare,
-
89:50 - 89:55è tutto qui ? è tutto quello che avete?
-
89:55 - 89:57è sufficiente?
-
89:57 - 90:02Lo capisco e io mi chiedo la stessa cosa,
-
90:02 - 90:06perché tante volte non sembra che sia sufficiente.
-
90:07 - 90:13Faccio un passo in presenza mentale,
-
90:13 - 90:18ma le bombe continuano a cadere,
-
90:18 - 90:22le persone sono ancora uccise
e io non posso impedirlo! -
90:24 - 90:27E mi spezza il cuore
-
90:27 - 90:29ogni giorno
-
90:29 - 90:33di non poterlo fermare.
-
90:44 - 90:47È sufficiente?
-
90:50 - 90:57Abbiamo fiducia nel modo risvegliato di vivere
-
90:57 - 91:05in quanto risposta appropriata alla
sofferenza in noi stessi nel mondo? -
91:13 - 91:18Sì e no.
-
91:18 - 91:23È davvero difficile avere fiducia in questo,
-
91:23 - 91:28perché non sembra una risposta diretta,
-
91:28 - 91:32non sembra una risposta impegnata,
-
91:32 - 91:37qualunque cosa pensiamo che significhi.
-
91:37 - 91:43Potrebbe persino sembrare una
risposta che mira soltanto -
91:43 - 91:48a creare una piccola isola di agio
e di sicurezza per noi stessi, -
91:48 - 91:51potrebbe persino sembrare un bypass spirituale:
-
91:51 - 91:54“Ah va bene per voi respirare,
sorridere, camminare in pace, ma -
91:59 - 92:02le bombe continuano a cadere”.
-
92:05 - 92:09È questo è il punto in cui noto
-
92:12 - 92:15scogli nascosti nella mia mente,
-
92:16 - 92:21che sono lì come risultato
della mia visione del mondo, -
92:21 - 92:25perché, crescendo,
-
92:25 - 92:30la mia istruzione mi ha dato due scelte
dal punto di vista della visione del mondo: -
92:31 - 92:36una è la visione scientifica del mondo,
-
92:36 - 92:42che dice che l'universo
è fatto di atomi ed elettroni, -
92:42 - 92:49le leggi fisiche sono deterministiche,
prive di significato, -
92:49 - 92:53un cosmo morto in cui la vita
è successa in modo accidentale, -
92:53 - 93:01come se fosse sputata fuori
dal brodo primordiale, -
93:02 - 93:06priva di significato, inutile,
-
93:07 - 93:13indifferente a tutto ciò a cui teniamo,
-
93:13 - 93:18direi che questa è la visione dominante.
-
93:19 - 93:24Penso che, qualche volta,
-
93:24 - 93:31persino noi che ci descriveremmo
come persone spirituali, -
93:34 - 93:42siamo soggetti a questa visione;
è molto difficile contestarla, -
93:42 - 93:46perché sembra abbia avuto tanto successo
-
93:46 - 93:48e abbia prodotto così tanto:
-
93:48 - 93:50un aumento della durata della vita,
-
93:50 - 93:52una riduzione della mortalità infantile,
-
93:52 - 93:58la cura delle malattie, una tecnologia incredibile
-
93:58 - 94:00- tutto questo,
-
94:00 - 94:01incluso il fatto che possiamo atterrare sulla luna,
-
94:01 - 94:06non prova in un certo senso che la descrizione
scientifica della realtà è quella giusta? -
94:06 - 94:09Sembra convincente,
è difficile contestarla, -
94:09 - 94:11io trovo molto difficile contestarla,
-
94:11 - 94:19e l'unica altra scelta che avevo era una versione
molto molto strana del cristianesimo, -
94:20 - 94:24tutta fuoco e zolfo.
-
94:24 - 94:28Un predicatore che veniva nella mia scuola
una volta portò una spada in classe, -
94:28 - 94:33agitandola, noi avevamo
circa sei anni, che diamine! -
94:33 - 94:37Cercava di spaventarci
con la paura dell’inferno, -
94:37 - 94:40della dannazione eterna
-
94:40 - 94:41e quindi mi sono chiesto:
-
94:41 - 94:53è questo o è quella bella dimostrazione logica e
coerente, quella spiegazione e quel meccanismo incredibili? -
94:53 - 95:00A me è sembrato abbastanza
ovvio, a sette anni; -
95:00 - 95:06perciò sono diventato uno scettico
razionale abbastanza militante. -
95:07 - 95:10Pensavo che la cosa moralmente giusta da fare
-
95:10 - 95:13fosse distruggere la fede delle persone,
-
95:13 - 95:18perché pensavo che la fede fosse una specie di veleno,
-
95:18 - 95:25e che le persone fossero state assoggettate
per secoli a credenze superstiziose -
95:25 - 95:31e controllate da strutture di potere,
-
95:31 - 95:34in una religione intesa come
strumento di controllo, -
95:37 - 95:42ne ero piuttosto sicuro.
-
95:44 - 95:47Ho fatto molti danni,
-
95:47 - 95:54ho ferito molti amici con la mia
certezza e col mio scetticismo. -
96:01 - 96:03Una domanda che riguarda tutti noi,
-
96:04 - 96:11indipendentemente da
quello che crediamo, è: -
96:11 - 96:17quanto viviamo all’interno
della storia del materialismo, -
96:20 - 96:23che sostiene che il mondo
è fatto di materia? -
96:23 - 96:26Perché quasi tutte le notizie
si basano su quello, -
96:26 - 96:33e anche le decisioni politiche,
-
96:33 - 96:37nella maggior parte dei paesi
- se non in tutti i paesi - -
96:37 - 96:44e le decisioni economiche vengono prese
all’interno di quel quadro interpretativo. -
96:44 - 96:49Le decisioni sul clima vengono
prese all'interno di quel quadro, -
96:49 - 96:54e se doveste partecipare a una
di quelle conferenze e diceste: -
96:54 - 97:01“No, il sole è un bodhisattva e la Madre
Terra è viva, forse dovreste parlarle”, -
97:01 - 97:09penso che capiate che questa non sia
considerata una comprensione legittima, -
97:09 - 97:12anche se un po’ sta cambiando.
-
97:12 - 97:16Per esempio, c'è una maggiore consapevolezza
delle convinzioni e pratiche dei popoli indigeni, -
97:16 - 97:23e della loro saggezza, quindi
c'è un inizio di cambiamento. -
97:23 - 97:24Ciò che è davvero interessante per me,
-
97:24 - 97:26anche se non mi dilungherò,
-
97:26 - 97:33è che il cosiddetto mondo
scientifico non è scientifico. -
97:33 - 97:34Questa è una storia lunga,
-
97:34 - 97:40ma la scienza davvero non ha niente
da dire sulla natura della realtà, -
97:41 - 97:45non è il suo settore.
-
97:45 - 97:49La scienza può formulare ipotesi,
-
97:49 - 97:52fare esperimenti per testarle,
-
97:52 - 97:54può fare previsioni e testarle,
-
97:54 - 97:59migliorare le ipotesi e le teorie,
-
97:59 - 98:02può creare delle mappe,
-
98:02 - 98:08ottime mappe, tante mappe,
-
98:08 - 98:14ma non ha accesso
alla natura della realtà. -
98:18 - 98:24Quindi, quello che sto cercando di sostenere è
-
98:24 - 98:31che quella visione del mondo forse può
essere nascosta nella nostra cantina, -
98:31 - 98:36e forse può limitare l'ambito del possibile;
-
98:36 - 98:41così, quando pensiamo alla guerra
e cerchiamo di fermarla, -
98:41 - 98:48possiamo avere la tendenza a pensare
secondo quella visione del mondo, -
98:51 - 98:59possiamo avere la tendenza
a pensare in termini di leggi, -
99:00 - 99:02dichiarazioni,
-
99:03 - 99:06sanzioni,
-
99:07 - 99:12il tipo di azioni che esistono all'interno di
un mondo costituito di materia, -
99:13 - 99:18e non sto dicendo neanche per un momento
che quelle cose non siano importanti, -
99:18 - 99:21sono tutte importanti!
-
99:21 - 99:22Però, se non siamo attenti
-
99:22 - 99:25- e qui parlo in base alla mia esperienza -
-
99:25 - 99:38quando penso che gli unici modi per
fermare questa guerra siano materiali, -
99:38 - 99:44essenzialmente, cado in una
profonda disperazione, -
99:44 - 99:51e non posso fare a meno di concludere
che non stiamo facendo abbastanza, -
99:51 - 100:05e questo mi porta persino a pensare
che tutto è cupo e senza scopo; -
100:06 - 100:12poi guardo le poesie del mio maestro e
noto che anche lì ha lasciato degli indizi per noi. -
100:33 - 100:43“Oggi il regno dei cieli ha fatto una grande festa per migliaia di stelle,
-
100:43 - 100:51il cielo è limpido, le nuvole sono state tutte spazzate via;
-
100:51 - 100:56sono salito fino a quel regno,
-
100:56 - 101:02mi sono inginocchiato e ho pregato
-
101:02 - 101:06affinché l'angoscia, le uccisioni,
-
101:06 - 101:10il disastro delle inondazioni e degli incendi,
-
101:10 - 101:16e la crudeltà cessino
nella nostra povera terra” -
101:27 - 101:32Questo è buddhismo impegnato?
-
101:32 - 101:34Funziona?
-
101:34 - 101:40In un mondo materialista non funziona.
-
101:40 - 101:48La preghiera è impotente, futile.
-
101:51 - 101:58Ma Thay non è un uomo poco intelligente.
-
101:58 - 102:05Alcune settimane fa sono stato sveglio
per la maggior parte della notte -
102:05 - 102:11sdraiato sulla schiena
a guardare le stelle, -
102:11 - 102:16a meditare su questa domanda.
-
102:17 - 102:20Ho notato che
-
102:20 - 102:25quando guardo le stelle ho la tendenza
-
102:25 - 102:35a vederle secondo la mia
comprensione scientifica, -
102:35 - 102:41quindi faccio questo processo
inconscio di costruzione mentale -
102:41 - 102:47e penso: gigantesca palla di idrogeno ed elio,
-
102:47 - 102:56costretta a una reazione di fusione da
immense forze di attrazione gravitazionale… -
102:56 - 102:59wow, fantastico!
-
103:00 - 103:06Sì, da questo si può trarre
un po’ di succo, -
103:06 - 103:09di soddisfazione da ciò, si può dire:
-
103:09 - 103:16“Ah è davvero grande, davvero
lontanissima, davvero deserta, -
103:16 - 103:20ma è morta!”.
-
103:19 - 103:25Improvvisamente mi sono venuti
in mente i versi di questa poesia, -
103:25 - 103:29grazie a una nostra sorella
che l’ha messa in musica, -
103:29 - 103:33e mi è entrata in testa e mi sono detto:
-
103:34 - 103:39sono salito a quel regno a quel
festival di stelle e ho pregato… -
103:40 - 103:42che diamine!
-
103:42 - 103:45Hai pregato una gigantesca palla di idrogeno fuso?
-
103:45 - 103:50Perché? Che senso ha?
-
103:50 - 103:53Improvvisamente mi sono reso conto che
-
103:53 - 104:01la mia fede era limitata
dalla mia visione del mondo. -
104:04 - 104:09La mia visione del mondo
a cui tra l'altro nemmeno credo, -
104:09 - 104:11perché razionalmente so che è sbagliata,
-
104:11 - 104:14non è neanche scientifica;
-
104:14 - 104:16potrei spiegarlo tutto il giorno, tutta la notte,
-
104:16 - 104:17potrei scriverci un libro,
-
104:17 - 104:22potrei riempirvi le orecchie
spiegandovi perché è sbagliata, -
104:22 - 104:26ma ce l'ho ancora nelle ossa!
-
104:26 - 104:32Quando guardo le stelle io le definisco
-
104:32 - 104:37e le vedo ancora attraverso questa lente.
-
104:37 - 104:42Improvvisamente è caduta,
-
104:42 - 104:58e le stelle mi si sono rivelate come
ardente consapevolezza e coscienza -
104:58 - 105:00- mi mancano le parole -
-
105:00 - 105:07come divinità; è così ovvio
che siano vive, -
105:07 - 105:10che siano dei bodhisattva,
-
105:10 - 105:20è così ovvio, non è razionale, è solo
consapevolezza chiara e immediata. -
105:20 - 105:23Mi sono reso conto improvvisamente che,
-
105:23 - 105:25quando leggo queste poesie,
penso che siano metafore, -
105:25 - 105:28“Ah che bella metafora!
-
105:28 - 105:36Ho pregato le stelle, perché le
stelle sono una specie di persone”, -
105:36 - 105:40non so, non ha molto senso,
ma le tratto come metafore. -
105:40 - 105:42Improvvisamente ho pensato:
-
105:42 - 105:46“E se intendesse esattamente
quello che ha detto, -
105:46 - 105:55letteralmente, se non fosse
affatto una metafora? -
105:55 - 106:00Ci sono anche altre prove,
-
106:00 - 106:06quando si pensa alla risposta di
Thay alla guerra nel suo paese, -
106:06 - 106:13all'uccisione di fratelli, sorelle,
amici, studenti. -
106:13 - 106:19Thay pregava per un risveglio,
-
106:19 - 106:24pregava che nascesse un Buddha,
-
106:29 - 106:31perché chi può dare una risposta
alla sofferenza se non un Buddha? -
106:36 - 106:42Quindi mi sono domandato: pregare non
dovrebbe essere parte del mio buddhismo impegnato? -
106:44 - 106:47Con tutto il mio cuore e
la mia anima per un risveglio, -
106:47 - 106:52non il mio, il nostro, ma
per un risveglio collettivo. -
106:56 - 107:01Ed è qui che ci imbattiamo
in questi scogli nascosti, -
107:00 - 107:04perché quello che è popolare adesso
è il buddhismo secolare, anzi, -
107:04 - 107:07la consapevolezza secolare,
-
107:09 - 107:12la consapevolezza
come sollievo allo stress. -
107:13 - 107:17Questo è molto interessante,
che cosa pensiamo che sia? -
107:17 - 107:24Potete per un attimo tenere nel cuore
e nella mente il divario di significato -
107:24 - 107:28tra la consapevolezza come
sollievo allo stress -
107:28 - 107:33e la consapevolezza come
l'energia dello Spirito Santo? -
107:35 - 107:38Che cosa?
-
107:40 - 107:44Thay sta entrando nel nostro
inconscio collettivo. -
107:44 - 107:46Io non sono neanche cristiano
-
107:48 - 107:52non so neanche cosa sia lo Spirito Santo,
non ho studiato teologia -
107:52 - 107:58ma in un certo senso quando Thay dice
così so per certo che non è una piccola cosa. -
107:58 - 108:00Non è solo una funzione del mio cervello,
-
108:01 - 108:04che è quello a cui stiamo riducendo la
consapevolezza se non stiamo attenti; -
108:04 - 108:06con tutto il nostro entusiasmo
-
108:06 - 108:17nel cercare una prova neuroscientifica che
supporti e puntelli la legittimità della nostra pratica, -
108:18 - 108:25la riduciamo a una funzione di
una piccola parte del cervello, -
108:28 - 108:32la parte frontale, temporale.
-
108:37 - 108:39Confrontate,
usate la vostra immaginazione, -
108:39 - 108:42per sentire dentro di voi la differenza
-
108:42 - 108:46tra intendere la consapevolezza
come una funzione di cervello, -
108:46 - 108:49che in un certo senso ci aiuta a
regolarizzare le nostre emozioni, -
108:52 - 108:53a calmare il nostro sistema nervoso e
-
108:54 - 109:02rinforza la capacità di processo
decisionale, eccetera. -
109:02 - 109:04Questa è una spiegazione,
-
109:04 - 109:06oppure sentite Thay che dice:
-
109:06 - 109:12“È l'energia dello Spirito Santo”
-
109:12 - 109:16il miracolo della presenza mentale,
-
109:17 - 109:26la fede che un respiro,
un passo possa guarire, -
109:26 - 109:32che noi possiamo andare oltre ed essere liberati,
-
109:34 - 109:40che ci possiamo risvegliare insieme,
con una risposta attiva, -
109:40 - 109:44una risposta appropriata,
-
109:44 - 109:50e che abbiamo bisogno di farlo
non come esseri umani, -
109:51 - 109:52non come esseri separati.
-
109:52 - 109:56Infatti ci ha dato un'altra mappa, è la
mappa del sutra del diamante: -
109:56 - 110:01rimuovi l'idea di un sé separato,
quello non è il tuo risveglio, -
110:01 - 110:05non è “tuo”, rimuovi l'idea di “umano”,
non è un risveglio umano, -
110:06 - 110:11rimuovi l'idea di essere vivente, non è un risveglio
che appartiene solo agli esseri viventi, -
110:11 - 110:18rimuovi l'idea di durata della vita,
non è confinato a questa durata della vita, -
110:19 - 110:28e quindi parla alle stelle,
parla alla Terra, prega. -
110:29 - 110:31Ricordiamoci della nostra immensità,
-
110:33 - 110:35della nostra vastità,
-
110:35 - 110:39ricordiamoci di essere parte
di una tradizione spirituale, -
110:40 - 110:45che ha un significato e un valore per rispondere
alla sofferenza del nostro tempo; -
110:45 - 110:48la nostra risposta non può essere
soltanto una risposta materiale, -
110:48 - 110:52non possiamo limitarla
a dire delle cose online -
110:53 - 110:57- benché possiamo
anche dire delle cose online. -
111:03 - 111:07Non mi potete dire
-
111:07 - 111:13che un passo fatto con quella qualità di
risveglio non sia buddhismo impegnato. -
111:14 - 111:19Però dobbiamo vedere il collegamento,
-
111:19 - 111:22il punto di contatto,
-
111:22 - 111:27tra la crisi che è nei nostri cuori,
-
111:28 - 111:30il modo in cui la affrontiamo,
-
111:30 - 111:33la risposta appropriata
alle nostre tensioni, -
111:33 - 111:37al nostro biasimo, alle nostre accuse,
al nostro puntare il dito, -
111:37 - 111:38alla sensazione che non è abbastanza,
-
111:38 - 111:40che il sangha non è abbastanza
-
111:40 - 111:47e alle nostre proiezioni nei confronti dell’idea
di una figura che rappresenta un’autorità. -
111:47 - 111:53Rinunciamo al nostro potere,
-
111:53 - 111:58e lo facciamo perché non abbiamo
fiducia nel modo risvegliato di vivere, -
111:58 - 112:07non crediamo che il modo risvegliato
di vivere sia la risposta appropriata. -
112:07 - 112:10Vi chiedo, solo per un momento,
di usare la vostra immaginazione, -
112:10 - 112:15se siete cristiani come me, o meglio,
-
112:15 - 112:18provenienti da un contesto
culturale più o meno cristiano, -
112:18 - 112:19senza limitarci a questo,
-
112:19 - 112:26usate la vostra immaginazione per
collegarvi a figure della vostra cultura -
112:26 - 112:30che hanno incarnato una grande fede.
-
112:30 - 112:34Se siete cristiani magari San Francesco, S. Teresa d’Avila,
-
112:34 - 112:38San Giovanni della Croce, Gesù,
-
112:38 - 112:46se siete musulmani magari Hafez, o Rumi,
-
112:46 - 112:50un mistico sufi, di cui
non avevo mai sentito parlare, -
112:50 - 112:54trovate un esempio che vi risuoni,
-
112:54 - 113:00un archetipo di straordinaria
fede trascendente, -
113:03 - 113:05ce l’avete?
-
113:05 - 113:10Poi trasferite l’intensità di quella fede,
di quella umiltà, -
113:10 - 113:20di quella resa, trasferite
quella fede al modo risvegliato di vivere. -
113:21 - 113:30E se avessimo quel nucleo ardente di
fede nel modo risvegliato di vivere? -
113:31 - 113:34Il gioiello del Dharma,
-
113:34 - 113:37il gioiello del Buddha in ciascuno di noi.
-
113:37 - 113:44E se non potessimo fare a meno di vederci
gli uni con gli altri come dei futuri Buddha? -
113:45 - 113:53Se riconoscessimo il potenziale di un
grande risveglio in ogni singola persona? -
113:53 - 113:58Se questo fosse l’unico modo di vederci?
-
114:00 - 114:02E se vedessimo questo nel nostro sangha?
-
114:02 - 114:06Un sangha inteso non come un pezzo di carbone,
-
114:06 - 114:10ma come un gioiello
scintillante di risveglio -
114:10 - 114:16- con le sue pecche,
con le sue imperfezioni. -
114:16 - 114:20Quanto a me, mi domando dove porre questa [fede]
-
114:20 - 114:24– perché posso usare la mia immaginazione
per evocare quella intensità di fede, -
114:24 - 114:26e so che loro ce l’avevano,
-
114:26 - 114:33perché non erano degli stupidi,
né degli ignoranti, -
114:33 - 114:37e quella fede, se resto entro i confini
del materialismo scientifico, -
114:37 - 114:40quella fede mi è inaccessibile,
-
114:40 - 114:45non ha spazio, non ha senso, è illogica,
-
114:45 - 114:50è stupida, superstiziosa.
-
114:50 - 114:57Ma il materialismo scientifico è una
serie di ipotesi non dimostrate, -
114:57 - 115:01non scientifiche.
-
115:01 - 115:05E se è questo che ci sta intrappolando,
-
115:05 - 115:08ce ne dobbiamo liberare,
-
115:08 - 115:10perché è incompatibile con il risveglio.
-
115:10 - 115:16Non c’è risveglio nel materialismo scientifico,
-
115:16 - 115:23non è possibile, quindi gettiamolo via.
-
115:23 - 115:28gettiamolo via non perché vogliamo
sostituirlo con un’altra visione del mondo, -
115:28 - 115:34ma perché prendiamo rifugio
nel rimuovere i punti di vista, -
115:34 - 115:39nel liberarci dalle visioni del mondo,
-
115:39 - 115:44diventiamo capaci di essere a nostro agio
con il disagio di non sapere. -
115:44 - 115:50E quel non sapere ci dà uno spazio
immenso di possibilità. -
115:50 - 115:54Se guardate le stelle e non
sapete che cosa sono, -
115:54 - 115:56allora riuscite a vederle.
-
115:56 - 116:00Se pensate di sapere che “è una
grande palla di idrogeno fuso, -
116:00 - 116:04scriviamone l’equazione”,
-
116:04 - 116:07la rendete piccola, irrilevante,
-
116:07 - 116:11anche se in un certo senso è fantastica,
-
116:11 - 116:14meravigliosa, mi piace ancora la scienza…
-
116:14 - 116:16Non sto parlando contro la scienza,
-
116:16 - 116:17la scienza è straordinaria,
-
116:17 - 116:23è la visione del mondo
che non è scientifica. -
116:38 - 116:47Quando sappiamo agire quella fede
risoluta di fronte alla sofferenza -
116:48 - 116:54non sto dicendo che dovremmo soltanto
stare seduti a pregare e basta, -
116:57 - 117:00abbiamo bisogno di tutti i
tipi di risposte, -
117:00 - 117:05abbiamo bisogno di un’enorme
varietà di risposte -
117:05 - 117:08ma quando guardiamo
l’albero di tiglio all’Upper Hamlet, -
117:08 - 117:16gli chiediamo di fare una
dichiarazione sulla guerra a Gaza? -
117:16 - 117:21Siamo scontenti dell’albero di tiglio
perché non ha detto niente online? -
117:22 - 117:27No, vogliamo che l’albero di tiglio
sia un vero albero di tiglio, -
117:27 - 117:38e il tiglio lo è, e sta molto bene,
è bellissimo, offre rifugio a tutti noi; -
117:45 - 117:53perciò dipende da ognuno di noi
identificare la propria zona di azione, -
117:54 - 117:57e reclamare la nostra sovranità.
-
117:57 - 118:02Se volete dire qualcosa online, ditela,
ditela con tutta la saggezza, -
118:02 - 118:06l’amore e la cura e l’abilità della vostra pratica,
-
118:06 - 118:13ma non puntate il dito per dire che
altre persone non stanno facendo abbastanza, -
118:13 - 118:17a cosa e a chi può servire questo?
-
118:18 - 118:21Ci divide, divide il sangha.
-
118:28 - 118:36Penso che la creazione di Thay
di questa tradizione monastica -
118:36 - 118:40sia parte del crescendo del suo
buddhismo impegnato, -
118:40 - 118:48perché lui capiva che avremmo avuto
bisogno di una continuità nella pratica -
118:48 - 118:53e di un luogo dove praticare
a tempo pieno, -
118:55 - 119:00perché questo non riguarda solo quello che
succede quest’anno o il prossimo anno, -
119:00 - 119:07riguarda quello che succederà
fra cinquecento anni, fra mille anni. -
119:07 - 119:12Quindi penso, spero,
-
119:12 - 119:18che quello che volete che siamo
è dei veri monaci. -
119:18 - 119:22Abbiamo appena ricevuto una mail
che diceva: “Dovreste …” -
119:22 - 119:28ve la leggo, perché dovete capire
la situazione in cui siamo. -
119:29 - 119:31Questi sono praticanti molto bravi,
-
119:31 - 119:36pieni di esperienza, non vi
leggo questa mail per criticarli, -
119:36 - 119:38per puntare il dito o per
dire che non stanno praticando, -
119:38 - 119:40è chiaro che capiscono la pratica,
-
119:40 - 119:44che capiscono l’interessere,
e tuttavia c’è un punto critico, -
119:44 - 119:48perché apparentemente vedono
la comunità monastica -
119:48 - 119:54come una specie di fonte di potere
o di autorità nel mondo, -
119:54 - 120:02e quando ci sentiamo disperati,
vogliamo che l’autorità faccia qualcosa. -
120:03 - 120:10Ma non sono sicuro, perché se facessimo
la dichiarazione perfetta, -
120:10 - 120:16che non disturba nessuno,
che va al cuore del problema, -
120:16 - 120:17dice la cosa giusta,
-
120:17 - 120:21e la pubblicassimo online, pensate
che farebbe la differenza? -
120:21 - 120:23Pensate che fermerebbe la guerra?
-
120:23 - 120:30Francamente, nell'arco degli anni abbiamo
fatto innumerevoli dichiarazioni, -
120:30 - 120:32è una cosa che lascia il tempo che trova,
-
120:32 - 120:36nessuno nei media le presta
alcuna attenzione, -
120:36 - 120:40anche quando facciamo un comunicato
stampa nessuno ce lo pubblica, -
120:40 - 120:44nemmeno quando l'ha fatto Thay,
solo un piccolo segno, subito sparito; -
120:44 - 120:53siamo fortunati ad avere Joe, ma
nessun altro ha pubblicato niente. -
120:53 - 120:56Quando, soprattutto negli ultimi anni,
-
120:56 - 120:59hanno chiesto a Thay di fare una
dichiarazione su una cosa o l'altra -
120:59 - 121:00o di firmare una cosa o l'altra,
che cosa ha fatto? -
121:00 - 121:02Magari eravamo noi che glielo chiedevamo,
-
121:02 - 121:04sentendoci molto nel giusto e gli dicevamo:
-
121:04 - 121:07“Thay, sei stato invitato ad andare nel tal posto
a firmare questa dichiarazione”, -
121:15 - 121:21questa era la risposta di Thay,
-
121:22 - 121:27e poi si allontanava per
andare nel suo studio. -
121:27 - 121:29Noi ci seccavamo un po’, dicevamo:
-
121:29 - 121:34“Ma Thay, è una dichiarazione
contro la schiavitù moderna, -
121:34 - 121:37il traffico di esseri umani,
-
121:37 - 121:41è ovvio che è una cosa sbagliata, firma!
-
121:41 - 121:45È tutto chiaro: la questione morale contro il traffico di esseri umani!
-
121:45 - 121:47Non è difficile da fare”.
-
121:47 - 121:50Non è che Thay pensasse che fosse sbagliato,
-
121:50 - 121:55ma non credeva che quello fosse l'uso più
efficace del suo tempo e della sua energia, -
121:55 - 122:02andare in aereo da qualche parte,
firmare qualcosa, farsi fotografare. -
122:04 - 122:12Lui faceva qualcosa di diverso, magari in
modo molto silenzioso, ma molto potente. -
122:12 - 122:18Quindi quando ci fanno questa domanda:
-
122:21 - 122:28“Vi chiediamo di trovare la strada
per uscire dalla confusione” -
122:29 - 122:33- ah grazie, grazie molte –
-
122:33 - 122:38“e di capire che la chiarezza è una scelta”
-
122:38 - 122:41bene,
-
122:41 - 122:43perché implicitamente, in questo caso,
-
122:43 - 122:45non fare una dichiarazione,
non dire delle cose online, -
122:45 - 122:50viene considerato come complicità
e condono dell'azione. -
122:50 - 122:52Davvero?
-
122:52 - 122:56Avete un'opinione così bassa di noi?
-
122:56 - 122:59Pensate che non prendiamo
posizione contro le uccisioni? -
122:59 - 123:04Sinceramente, come
potete dire una cosa simile? -
123:04 - 123:10È una follia presupporre che, perché non
abbiamo detto qualche cosa online, -
123:10 - 123:13siamo a favore delle uccisioni!
-
123:13 - 123:16Pensate davvero questo?
-
123:16 - 123:21Come potete avere un'opinione
così bassa di noi? -
123:22 - 123:29- “Vi chiediamo di trovare modi
per usare la vostra voce, -
123:30 - 123:33come vasta comunità internazionale
che pratica la pace, -
123:34 - 123:37di usare la vostra voce per la pace,
così come usate la vostra voce per la Terra, -
123:37 - 123:40di unirvi alle richieste delle Nazioni Unite
per un cessate il fuoco a livello mondiale, -
123:40 - 123:45e alle richieste per gli aiuti umanitari
per Gaza in un modo sostenuto e visibile”. -
123:45 - 123:47Quindi sostenuto e visibile.
-
123:56 - 123:57“Azioni più specifiche e visibili
potrebbero comprendere -
123:58 - 124:04delle dichiarazioni frequentemente sui siti web
di Plum Village e di altri monasteri, -
124:04 - 124:08e poi parlare ai media nel
corso di conferenze”. -
124:08 - 124:10Davvero?
-
124:10 - 124:12È questo che volete che facciamo?
-
124:12 - 124:17È questo l'uso migliore del nostro tempo?
-
124:19 - 124:20Mi dispiace,
-
124:21 - 124:28se volete che andiamo a
più conferenze non ci avete capito, -
124:28 - 124:36non avete capito che abbiamo già rinunciato a tutto per
impegnare ogni nostro momento di veglia per la pace, -
124:36 - 124:41la pratica di pace del momento presente.
-
124:41 - 124:43Dite che non facciamo abbastanza?
-
124:43 - 124:45Venite a vivere con noi,
-
124:45 - 124:49passate un anno al nostro fianco
a vedere che cosa facciamo, -
124:49 - 124:53e poi diteci che non facciamo abbastanza.
-
124:55 - 124:59Non sono davvero arrabbiato …
-
125:02 - 125:10Comunque, è ora di fermarci,
-
125:13 - 125:17ma non voglio lasciarvi con questo,
-
125:18 - 125:25voglio lasciarvi con un altro brano di poesia
-
126:08 - 126:14Fortunatamente c'è sempre spazio
per la crescita e chissà, -
126:16 - 126:21potremmo sviluppare la nostra
capacità di dire cose online, -
126:22 - 126:23di fare dichiarazioni,
-
126:23 - 126:25persino io potrei cominciare
a dire delle cose online, -
126:25 - 126:27chi lo sa?
-
126:31 - 126:35Ma per piacere non pensate che,
-
126:35 - 126:38se non facciamo quello che vi aspettate,
-
126:38 - 126:42vuol dire che non stiamo facendo niente!
-
126:44 - 126:47Per piacere non limitateci,
-
126:47 - 126:51non restringete così tanto
l'ambito dell'impegno -
126:51 - 126:58fino al punto di giudicare
se siamo impegnati oppure no. -
126:58 - 127:02Diamoci gli uni gli altri
il beneficio del dubbio, -
127:02 - 127:04e reclamiamo il nostro potere e la nostra sovranità:
-
127:04 - 127:09se volete fare una dichiarazione,
fate una dichiarazione, -
127:09 - 127:14fate una dichiarazione come
Ordine dell'Interessere, -
127:14 - 127:16non avete bisogno di noi.
-
127:18 - 127:21Noi stiamo facendo
già tutto quello che possiamo, -
127:24 - 127:29stiamo mantenendo questo spazio di pace
e rendendolo disponibile per tutti, -
127:29 - 127:31come anche la bellezza del nostro sangha.
-
127:31 - 127:37Inoltre, non forzate il vostro sangha a
scegliere una posizione su questo tema, -
127:37 - 127:44non fatene una questione, perché allora
rendete il sangha più piccolo e lo dividete. -
127:44 - 127:54La bellezza del sangha è che può
abbracciare persone che non sono d'accordo, -
127:54 - 127:59non dovremmo volere che tutte le persone
nel sangha siano d'accordo, -
128:00 - 128:02perché renderemmo il sangha
molto piccolo, -
128:02 - 128:06magari rimarrebbe solo una persona…
-
128:07 - 128:10la bellezza è che non è necessario
che siamo d'accordo, -
128:11 - 128:15perché abbiamo un accordo più profondo,
-
128:15 - 128:17concordiamo sulla pratica,
-
128:17 - 128:20concordiamo sugli addestramenti
alla consapevolezza. -
128:20 - 128:26C’è tanto spazio dentro
di ciò per includere tutti, -
128:26 - 128:31quindi teniamo aperto quello spazio
-
128:32 - 128:41e non limitiamo l’ambito del possibile alle nostre
convinzioni e ai nostri campi di azione. -
128:44 - 128:54Penso che sia legittimo di questi tempi
pregare per il risveglio, -
128:55 - 128:57pregare con tutto il nostro cuore,
-
128:57 - 129:00con tutto il nostro fervore,
-
129:00 - 129:10e ricostruire e consolidare la nostra
fede nel modo risvegliato di vivere, -
129:10 - 129:17perché, se noi stiamo reclamando perché si dicano delle
cose online è perché non abbiamo abbastanza fede -
129:17 - 129:21nel modo risvegliato di vivere
e pensiamo che non sia sufficiente. -
129:21 - 129:31Io non ne sono tanto sicuro. Grazie.
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