Enric Sala: immagini di un oceano incontaminato
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0:00 - 0:02Vi parlerò di due cose oggi.
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0:02 - 0:04Uno, di quello che abbiamo perso,
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0:04 - 0:06due, di come riportarlo indietro.
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0:06 - 0:08Vorrei cominciare con questo.
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0:08 - 0:10Questa è la mia linea di riferimento.
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0:10 - 0:13Questa è la costa del Mediterraneo
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0:13 - 0:16senza pesci, con le nude rocce
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0:16 - 0:19e molti ricci di mare ghiotti di alghe.
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0:20 - 0:22Qualcosa di simile è ciò che ho visto
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0:22 - 0:25quando mi sono immerso per la prima volta
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0:25 - 0:28nel Mediterraneo al largo della Spagna.
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0:28 - 0:31Se un alieno scendesse sulla Terra
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0:31 - 0:33- chiamiamolo Joe -
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0:33 - 0:35cosa vedrebbe Joe?
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0:35 - 0:38Se Joe si immergesse in una barriera corallina,
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0:38 - 0:41sarebbero molte le cose che potrebbe vedere.
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0:41 - 0:43E' molto improbabile che Joe riesca ad immergersi
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0:43 - 0:45in una barriera corallina intatta,
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0:45 - 0:47una barriera vergine con molti coralli, squali, coccodrilli,
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0:47 - 0:49lamantini, cernie,
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0:49 - 0:51tartarughe, ecc.
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0:51 - 0:53Quindi, probabilmente, quello che Joe vedrebbe
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0:53 - 0:56sarebbe qui, nella parte verdognola della foto.
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0:57 - 1:00Qui vediamo l'altro estremo: coralli morti,
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1:00 - 1:02microorganismi in abbondanza e meduse.
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1:02 - 1:04Dove si trova il subacqueo, sapete,
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1:04 - 1:07è probabilmente il luogo con più scogliere al mondo in questo momento,
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1:07 - 1:09con pochissimi coralli, alghe che superano in crescita i coralli,
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1:09 - 1:11molti batteri,
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1:11 - 1:14un luogo dove i grandi animali sono scomparsi.
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1:14 - 1:16Questo è quello che anche la maggior parte degli scienziati ha visto.
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1:16 - 1:19Questo è il loro punto di riferimento. E' quello che ritengono naturale
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1:19 - 1:21poiché abbiamo avviato la scienza moderna
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1:21 - 1:23con le immersioni subacquee molto dopo
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1:23 - 1:26aver cominciato a inquinare l'ecosistema marino.
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1:26 - 1:29Vi porterò tutti su una macchina del tempo,
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1:29 - 1:31andando verso sinistra andremo indietro nel tempo
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1:31 - 1:34per vedere com'era l'oceano una volta.
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1:35 - 1:37Cominciamo il nostro viaggio nel tempo da qui, le Isole Sporadi Equatoriali,
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1:37 - 1:39dove abbiamo condotto una serie
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1:39 - 1:41di spedizioni per il National Geographic.
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1:41 - 1:43Si tratta di un arcipelago appartenente alle Kiribati
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1:43 - 1:45che attraversa l'Equatore.
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1:45 - 1:47E' composto da diverse isole disabitate,
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1:47 - 1:49non sfruttate per la pesca e incontaminate
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1:49 - 1:51più alcune isole abitate.
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1:51 - 1:54Cominciamo con la prima, Isola Christmas: oltre 5000 abitanti.
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1:54 - 1:57La maggior parte delle barriere sono morte.
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1:57 - 2:00La maggior parte dei coralli sono morti, ricoperti dalle alghe.
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2:00 - 2:02La maggior parte dei pesci è più piccola
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2:02 - 2:05delle matite che usiamo per contarli.
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2:05 - 2:07Qui, nel 2005, abbiamo effettuato
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2:07 - 2:09250 ore di immersioni.
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2:09 - 2:11Non abbiamo visto nemmeno uno squalo.
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2:11 - 2:14Questo è il luogo che il Capitano Cook scoprì nel 1777.
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2:14 - 2:17Osservò una grande abbondanza di squali
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2:17 - 2:20che rosicchiavano i timoni e i remi delle loro piccole imbarcazioni
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2:20 - 2:22mentre si avvicinavano alla riva.
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2:22 - 2:24Facciamo un altro piccolo passo più indietro nel tempo.
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2:24 - 2:26L'atollo di Fanning, 2500 abitanti.
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2:26 - 2:28I coralli stanno meglio qui. Ci sono molti piccoli pesci.
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2:28 - 2:30Questo è quello che molti sub chiamerebbero un paradiso.
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2:30 - 2:32E' quello che potete vedere in quasi tutto
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2:32 - 2:34il Florida Keys National Marine Sanctuary.
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2:34 - 2:37Molte persone pensano che sia davvero meraviglioso,
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2:37 - 2:39se questo è il vostro punto di partenza.
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2:39 - 2:41Se ritorniamo in un luogo
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2:41 - 2:43come l'atollo Palmyra,
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2:43 - 2:46dove sono stato con Jeremy Jackson qualche anno fa,
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2:46 - 2:49i coralli stanno meglio e ci sono squali.
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2:49 - 2:51Se ne possono vedere a ogni singola immersione.
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2:51 - 2:54E' una cosa piuttosto insolita per le barriere coralline odierne.
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2:54 - 2:56Però se portiamo le lancette
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2:56 - 2:59200, 500 anni indietro,
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2:59 - 3:01troveremo dei luoghi dove i coralli
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3:01 - 3:03si ergono assolutamente sani e sgargianti
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3:03 - 3:05a formare strutture spettacolari
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3:05 - 3:07e dove i predatori
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3:07 - 3:10sono qualcosa di facilmente individuabile,
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3:10 - 3:13dove si possono osservare dai 25 ai 50 squali in ogni immersione.
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3:15 - 3:18Cosa abbiamo imparato da questi luoghi?
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3:18 - 3:21Questo è ciò che credevamo naturale.
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3:22 - 3:24Questa è quella che chiamiamo piramide ecologica.
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3:24 - 3:27Se prendessimo tutto il pesce di una barriera corallina e lo pesassimo,
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3:27 - 3:29questo è quello che ci aspetteremmo.
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3:29 - 3:32La maggior parte della biomassa è in fondo alla catena alimentare: gli erbivori,
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3:32 - 3:35i pesci pappagallo e gli storioni che mangiano alghe.
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3:35 - 3:38Poi ci sono i mangiatori di plancton, piccoli pesci damigella,
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3:38 - 3:41tutti i piccoli pesci che nuotano in acqua.
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3:41 - 3:43Poi abbiamo una biomassa più ridotta di carnivori,
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3:43 - 3:45e una ancora più piccola al vertice,
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3:45 - 3:48gli squali, i grandi dentici e le grosse cernie.
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3:48 - 3:50Ma questa è una conseguenza.
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3:50 - 3:52Questa visione del mondo è una conseguenza
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3:52 - 3:54dello studio di barriere impoverite.
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3:54 - 3:56Quando ci siamo recati su barriere incontaminate,
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3:56 - 3:58ci siamo resi conto che il mondo naturale
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3:58 - 4:00era sottosopra.
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4:00 - 4:02Questa piramide era invertita.
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4:02 - 4:05La parte in alto contiene la maggior parte della biomassa,
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4:05 - 4:07raggiungendo, in alcuni punti, l'85%:
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4:07 - 4:10un esempio è Kingman Reef, che ora è protetta.
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4:10 - 4:12La buona notizia è che, oltre ad esserci più predatori,
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4:12 - 4:14c'è di più di tutto.
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4:14 - 4:16Le dimensioni di queste caselle sono maggiori.
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4:16 - 4:19Ci sono più squali, una maggiore biomassa di dentici
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4:19 - 4:21e anche una maggiore biomassa di erbivori,
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4:21 - 4:24come i pesci pappagallo, in pratica delle capre marine
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4:24 - 4:27che puliscono la barriera: tutto che cresce abbastanza da essere visto
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4:27 - 4:30loro lo mangiano, tengono pulita la barriera
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4:30 - 4:32e permettono ai coralli di rifiorire.
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4:32 - 4:34Non soltanto questi luoghi...
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4:34 - 4:36questi luoghi antichi e incontaminati... ospitano molti pesci,
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4:36 - 4:38ma ospitano anche altri importanti componenti
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4:38 - 4:40dell'ecosistema, come i molluschi giganti.
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4:40 - 4:42Fondali interi di molluschi giganti nelle lagune,
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4:42 - 4:44fino a 25, 25 per metro quadro.
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4:44 - 4:47Sono scomparsi da ogni barriera abitata del mondo.
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4:47 - 4:49Ma essi filtrano l'acqua;
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4:49 - 4:51mantengono l'acqua pulita
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4:51 - 4:53da microbi e agenti patogeni.
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4:53 - 4:56Come se non bastasse, adesso c'è il riscaldamento globale.
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4:56 - 4:59Se non si pesca perché queste barriere sono protette dalla legge
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4:59 - 5:01o dalla loro inaccessibilità, è un'ottima cosa.
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5:01 - 5:03Ma se l'acqua si riscalda troppo per troppo tempo
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5:03 - 5:05i coralli muoiono.
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5:05 - 5:07Che aiuto possono dare
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5:07 - 5:09questi pesci e questi predatori?
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5:09 - 5:11Ciò che abbiamo notato è che,
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5:11 - 5:13in questa particolare area
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5:13 - 5:15negli anni 1997 e '98, anni di El Nino,
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5:15 - 5:17l'acqua è stata troppo calda per troppo tempo
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5:17 - 5:19e molti coralli hanno perso il colore
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5:19 - 5:21e molti sono morti.
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5:21 - 5:24Sull'isola Christmas, dove la biomassa è impoverita all'estremo,
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5:24 - 5:26dove i grandi animali sono scomparsi,
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5:26 - 5:28i coralli non si sono ripresi.
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5:28 - 5:31Neanche sull'isola Fanning i coralli si sono ripresi.
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5:31 - 5:34Ma qui potete vedere
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5:34 - 5:37un grande corallo che è morto e si è spezzato.
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5:37 - 5:39Quindi i pesci si sono cibati delle alghe
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5:39 - 5:41e quindi il manto di alghe è più rado.
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5:41 - 5:43Poi spostiamoci sull'atollo di Palmyra
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5:43 - 5:46dove la biomassa di erbivori è maggiore,
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5:46 - 5:49e vediamo che i coralli sono puliti.
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5:49 - 5:51E sono di nuovo in aumento.
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5:51 - 5:53Quando poi raggiungiamo un luogo incontaminato...
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5:53 - 5:56questi hanno mai perso il colore?
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5:56 - 5:58Sì, anche loro hanno sofferto, ma hanno recuperato più in fretta.
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5:58 - 6:00Più intatta, più completa,
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6:00 - 6:02più complessa è la catena alimentare,
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6:02 - 6:05più alta è la resistenza, più è probabile
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6:05 - 6:07che il sistema si riprenda più in fretta
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6:07 - 6:10dagli impatti a breve termine di un riscaldamento dell'area.
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6:10 - 6:13Questa è una buona notizia. E dobbiamo recuperare questa struttura.
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6:13 - 6:16Dobbiamo fare in modo che tutti i pezzi dell'ecosistema siano presenti
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6:17 - 6:19in modo che il sistema si possa adattare
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6:19 - 6:22agli effetti dei cambiamenti climatici.
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6:22 - 6:25Dobbiamo resettare il punto di partenza,
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6:25 - 6:27dobbiamo spingere l'ecosistema verso la sinistra dello schema,
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6:27 - 6:29e come possiamo farlo?
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6:29 - 6:31Beh, ci sono diversi modi.
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6:31 - 6:33Uno molto evidente sono le riserve marine protette,
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6:33 - 6:35soprattutto le riserve con divieti di pesca totali,
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6:35 - 6:37che creiamo
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6:37 - 6:39per permettere il recupero della vita marina.
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6:39 - 6:41Vorrei tornare all'immagine
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6:41 - 6:44del Mediterraneo.
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6:44 - 6:47Era il mio punto di partenza. Era quello che vedevo da piccolo.
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6:47 - 6:49Ma allo stesso tempo guardavo
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6:49 - 6:52gli show di Jaques Cousteau in TV
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6:52 - 6:54e vedevo tutta quella ricchezza, quell'abbondanza, quella diversità.
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6:54 - 6:56Pensavo che quella ricchezza
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6:56 - 6:58fosse esclusiva dei mari tropicali
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6:58 - 7:00e che il Mediterraneo fosse un mare normalmente povero.
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7:00 - 7:02O almeno così pensavo,
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7:02 - 7:05finché non mi sono tuffato per la prima volta in una riserva marina.
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7:05 - 7:08Ecco ciò che ho visto, milioni di pesci.
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7:08 - 7:10Dopo alcuni anni, più o meno dopo cinque, sette anni,
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7:10 - 7:12i pesci ritornano, mangiano i ricci
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7:12 - 7:14e quindi le alghe possono ricrescere.
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7:14 - 7:16All'inizio ci sono solo alghe piccole,
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7:16 - 7:19e in un rettangolo delle dimensioni di un laptop
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7:19 - 7:21si possono trovare più di 100 specie di alghe,
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7:21 - 7:23molte delle quali microscopiche,
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7:23 - 7:26e centinaia di pesci, di piccoli animali
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7:26 - 7:28di cui i pesci si nutrono,
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7:28 - 7:30l'ecosistema può recuperare.
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7:30 - 7:33Questo luogo in particolare, la Medes Islands Marine Reserve,
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7:33 - 7:35copre solo 94 ettari
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7:35 - 7:38ma porta 6 milioni di euro nelle casse locali,
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7:38 - 7:4020 volte di più che la pesca.
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7:40 - 7:42E rappresenta l'88%
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7:42 - 7:44di tutti i ricavi del turismo.
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7:44 - 7:47Questi luoghi non solo aiutano l'ecosistema
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7:47 - 7:49ma aiutano anche le persone
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7:49 - 7:51che possono trarre benefici dall'ecosistema.
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7:51 - 7:53Vorrei farvi un riassunto
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7:53 - 7:55di quello che le riserve protette possono fare,
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7:55 - 7:57quando davvero proteggiamo questi luoghi.
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7:57 - 8:00Quando le confrontiamo con aree adiacenti non protette, ecco cosa succede.
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8:00 - 8:02Il numero di specie cresce del 21%.
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8:02 - 8:04Quindi se abbiamo 1000 specie
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8:04 - 8:06possiamo aspettarcene 200 in più in una riserva.
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8:06 - 8:08E' davvero impressionante.
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8:08 - 8:11La taglia degli organismi cresce di un terzo.
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8:11 - 8:13Quindi i pesci sono adesso grandi così.
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8:13 - 8:16L'abbondanza, il numero di pesci che si trovano in un metro quadrato,
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8:16 - 8:19cresce di quasi il 170%.
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8:19 - 8:22E la biomassa - questo è il cambiamento più spettacolare -
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8:22 - 8:24è 4,5 volte più grande
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8:24 - 8:26in media, dopo soli 5 o 7 anni.
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8:26 - 8:28A volte si arriva ad una biomassa
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8:28 - 8:3110 volte più grande all'interno delle aree protette.
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8:31 - 8:34Quindi troviamo tutti questi organismi
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8:34 - 8:37che crescono all'interno della riserva, e cosa fanno?
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8:37 - 8:39Si riproducono. Questa è biologia a livello base.
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8:39 - 8:42Se non uccidete i pesci, questi vivono più a lungo,
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8:42 - 8:45diventano più grandi e si riproducono più volte.
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8:45 - 8:47Stesso discorso per gli invertebrati. Ecco l'esempio.
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8:47 - 8:49Queste sono uova
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8:49 - 8:51deposte da una lumaca al largo della costa Cilena.
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8:51 - 8:54Ecco quante uova depongono sul fondo.
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8:54 - 8:56Fuori dalla zona protetta,
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8:56 - 8:58non riusciamo a trovarne.
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8:58 - 9:011,3 milioni di uova per metro quadrato
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9:01 - 9:04all'interno della riserva dove queste lumache sono abbondanti.
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9:05 - 9:08Quindi gli organismi si riproducono.
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9:08 - 9:10Le piccole larve si spostano,
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9:10 - 9:12tutti gli organismi si spostano,
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9:12 - 9:14e quindi le persone all'esterno della riserva possono beneficiarne.
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9:14 - 9:16Qui siamo alle Bahamas, una cernia striata.
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9:16 - 9:18Troviamo tantissime cernie nelle riserve.
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9:18 - 9:20E più ci avviciniamo,
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9:20 - 9:22più pesci troviamo.
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9:22 - 9:24Quindi anche i pescatori ne prendono di più.
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9:24 - 9:26Si nota dove sono i confini delle riserve
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9:26 - 9:28dalle barche allineate lungo di essi.
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9:28 - 9:30Quindi i pesci si diffondono.
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9:30 - 9:32Ci sono dei benefici oltre i confini delle riserve
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9:32 - 9:34che aiutano le persone che vivono nelle vicinanze,
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9:34 - 9:36mentre allo stesso tempo
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9:36 - 9:38la riserva protegge
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9:38 - 9:41l'intero habitat; ne sviluppa le capacità di recupero.
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9:42 - 9:44In pratica, quello che abbiamo adesso
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9:44 - 9:46in un mondo senza riserve
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9:46 - 9:48è come un conto corrente
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9:48 - 9:50da cui preleviamo sempre
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9:50 - 9:52senza però fare mai un versamento.
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9:52 - 9:54Le riserve sono dei libretti di risparmio;
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9:54 - 9:56dobbiamo metterci in testa di non toccarle
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9:56 - 9:58in modo che producano risultati
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9:58 - 10:01sociali, economici ed ecologici.
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10:01 - 10:04E se pensiamo alla crescita della biomassa all'interno delle riserve,
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10:04 - 10:07possiamo considerarla come un interesse composito.
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10:07 - 10:09Vi faccio altri due esempi
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10:09 - 10:12di come le riserve tornano a vantaggio dell'uomo.
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10:12 - 10:15Questo è quanto guadagnano i pescatori
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10:15 - 10:17ogni giorno in Kenya, pescando
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10:17 - 10:19per un certo numero di anni
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10:19 - 10:21in un luogo dove
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10:21 - 10:24non c'è protezione; tutti pescano ciò che vogliono.
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10:24 - 10:27Quando le attrezzature da pesca più dannose,
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10:27 - 10:29le reti da circuizione, vennero messe fuori legge
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10:29 - 10:31i pescatori prendevano più pesce.
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10:31 - 10:34Se pescate meno, in realtà prendete di più.
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10:34 - 10:36Ma se aggiungiamo una zona protetta a tutto questo
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10:36 - 10:38i pescatori guadagnano ancora più soldi
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10:38 - 10:41dal pescare intorno ad una zona protetta.
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10:41 - 10:43Un altro esempio:
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10:43 - 10:46cernie striate in Belize sulla piattaforma Mesoamericana.
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10:46 - 10:48Queste sono cernie in accoppiamento,
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10:48 - 10:50le cernie si radunano nei periodi di luna piena
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10:50 - 10:52in dicembre e gennaio per una settimana.
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10:53 - 10:56Una volta si radunavano in gruppi
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10:56 - 10:58di decine di migliaia... 30mila cernie di queste dimensioni
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10:58 - 11:01in un ettaro, in un solo gruppo.
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11:01 - 11:04I pescatori sapevano di questi raggruppamenti; hanno pescato e li hanno esauriti.
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11:04 - 11:07Quando ci sono andato per la prima volta nel 2000
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11:07 - 11:09erano rimaste solo tremila cernie.
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11:09 - 11:12Inoltre i pescatori erano autorizzati a pescare il 30%
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11:12 - 11:15di tutti i nuovi nati ogni anno.
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11:15 - 11:17Abbiamo fatto una semplice analisi,
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11:17 - 11:19e non è molto complicato
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11:19 - 11:21capire che, se pescate il 30% ogni anno
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11:21 - 11:23la vostra attività di pesca collasserà molto in fretta.
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11:23 - 11:25Ed insieme a quella scompare l'intera capacità
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11:25 - 11:27riproduttiva della specie.
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11:27 - 11:30E' successo in molti luoghi diversi nei Caraibi.
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11:30 - 11:32E si ricavavano circa 4.000 dollari all'anno,
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11:32 - 11:34totali, per tutta la zona di pesca,
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11:34 - 11:37con molte barche coinvolte.
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11:37 - 11:39Ora, se facciamo un'analisi economica
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11:39 - 11:41e facciamo una proiezione di quello che succederebbe
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11:41 - 11:43se i pesci non venissero sterminati,
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11:43 - 11:45se portassimo anche solo 20 sub
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11:45 - 11:47per un mese all'anno,
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11:47 - 11:50il ricavo sarebbe più di 20 volte più alto.
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11:50 - 11:53E soprattutto sarebbe sostenibile nel tempo.
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11:53 - 11:55Quante zone del genere abbiamo?
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11:55 - 11:58Se è tanto bello, e se è tanto facile da capire, quante zone protette abbiamo?
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11:58 - 12:00L'avete già sentito:
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12:00 - 12:02meno dell'uno percento dell'oceano è protetto.
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12:02 - 12:04Ci stiamo avvicinando all'uno percento adesso
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12:04 - 12:06grazie alla protezione dell'arcipelago Chagos.
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12:06 - 12:09E solo una frazione di esso è completamente vietata alla pesca.
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12:10 - 12:12Studi scientifici indicano che almeno il 20 percento
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12:12 - 12:15dell'oceano dovrebbe essere protetto.
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12:15 - 12:17La percentuale stimata è tra il 20 e il 50 percento
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12:17 - 12:19perché siano raggiunti una serie di obiettivi
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12:19 - 12:22di biodiversità, sviluppo dei pesci e capacità di recupero.
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12:22 - 12:25Ora... è possibile? La gente si chiede: quanto costerebbe tutto questo?
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12:25 - 12:27Beh, pensiamo a quanto
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12:27 - 12:29stiamo spendendo al momento
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12:29 - 12:32per i sussidi alla pesca.
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12:32 - 12:3535 miliardi di dollari all'anno.
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12:36 - 12:39Molti di questi sussidi vanno a metodi di pesca distruttivi.
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12:39 - 12:41Ci sono un paio di stime
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12:41 - 12:43di quanto costerebbe creare
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12:43 - 12:45una rete di aree protette
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12:45 - 12:47per coprire il 20% dell'oceano.
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12:47 - 12:49Si stima che costerebbe solo una frazione
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12:49 - 12:51di quello che spendiamo adesso,
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12:51 - 12:53di quello che i governi regalano ad una pesca
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12:53 - 12:55al collasso.
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12:55 - 12:58Le persone stanno perdendo il lavoro perché le zone di pesca collassano.
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12:58 - 13:00La creazione di una rete di aree protette
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13:00 - 13:02fornirebbe lavoro direttamente a più di un milione di persone
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13:02 - 13:05senza contare i lavori collegati e tutti i benefici secondari.
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13:05 - 13:07Come possiamo realizzare tutto questo?
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13:07 - 13:10Se è talmente ovvio che questi 'libretti di risparmio'
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13:10 - 13:13sono una buona idea per l'ambiente e per le persone,
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13:13 - 13:16perché non coprono il 20, il 50 percento dell'oceano?
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13:16 - 13:19E come possiamo arrivare a quel risultato?
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13:19 - 13:22Beh, ci sono due strade per arrivarci.
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13:22 - 13:25La soluzione ovvia è creare zone protette veramente enormi
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13:25 - 13:27come l'arcipelago Chagos.
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13:27 - 13:30Il problema è che possiamo creare queste riserve enormi
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13:30 - 13:33solo in luoghi dove non ci sono persone, non ci sono conflitti sociali,
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13:33 - 13:35dove il costo politico è molto basso
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13:35 - 13:38ed è basso anche quello economico.
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13:38 - 13:41Alcuni di noi, alcune organizzazioni in questa stanza e altrove
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13:41 - 13:43ci stanno lavorando.
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13:43 - 13:45Ma come facciamo per il resto delle coste del mondo,
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13:45 - 13:48dove le persone vivono e si guadagnano da vivere con la pesca?
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13:49 - 13:51Ci sono tre ragioni principali per cui
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13:51 - 13:54non esistono decine di migliaia di piccole riserve.
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13:54 - 13:56La prima è che le persone non hanno idea
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13:56 - 13:59di cosa le riserve possono fare.
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13:59 - 14:02E i pescatori tendono a stare molto, molto sulla difensiva
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14:02 - 14:04quando si parla di regolare o chiudere
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14:04 - 14:06una zona, anche se piccola.
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14:06 - 14:08Secondo, la gestione non è adeguata
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14:08 - 14:10perché quasi tutte le comunità costiere del mondo
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14:10 - 14:12non hanno l'autorità
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14:12 - 14:15per gestire le risorse per creare la riserva e farla rispettare.
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14:15 - 14:17E' una struttura gerarchica a piramide
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14:17 - 14:19in cui le persone aspettano
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14:19 - 14:21che arrivino i funzionari del governo.
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14:21 - 14:24Non è un metodo efficiente. E i governi non hanno abbastanza risorse.
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14:24 - 14:26E questo ci porta alla terza ragione.
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14:26 - 14:29Il motivo per cui non abbiamo molte più riserve
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14:29 - 14:32è che i modelli di finanziamento sono sbagliati.
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14:32 - 14:34Le ONG e i governi
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14:34 - 14:37spendono molto tempo, energia e risorse
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14:37 - 14:40in poche piccole aree, di solito.
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14:40 - 14:42Quindi la conservazione e la protezione degli oceani
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14:42 - 14:45sono diventate una discarica di denaro pubblico e privato,
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14:45 - 14:47e tutto ciò non è sostenibile.
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14:47 - 14:49Le soluzioni si trovano
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14:49 - 14:51nel risolvere queste tre questioni.
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14:51 - 14:54Primo, dobbiamo sviluppare una campagna di sensibilizzazione globale
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14:54 - 14:57per ispirare le comunità locali e i governi
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14:57 - 14:59perché creino zone totalmente protette
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14:59 - 15:01migliori di quelle che abbiamo adesso.
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15:01 - 15:03E' sempre la storia del libretto di risparmio
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15:03 - 15:06a confronto del conto corrente dove non versiamo mai.
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15:06 - 15:08Secondo, dobbiamo riprogettare i nostri sistemi direttivi
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15:08 - 15:11in modo che gli sforzi di conservazione possano essere decentrati,
-
15:11 - 15:14e non dipendano
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15:14 - 15:16dal lavoro delle ONG
-
15:16 - 15:18o delle agenzie governative,
-
15:18 - 15:20e che possano essere creati dalle comunità locali
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15:20 - 15:23come accade nelle Filippine e in alcuni altri luoghi.
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15:23 - 15:25Terzo, e molto importante,
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15:25 - 15:28dobbiamo sviluppare nuovi modelli di business.
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15:28 - 15:31La discarica di denaro come unico modo per creare zone protette
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15:31 - 15:33non è sostenibile.
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15:33 - 15:36Dobbiamo davvero sviluppare dei modelli, modelli finanziari,
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15:36 - 15:39in cui la conservazione costiera
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15:39 - 15:41sia un investimento.
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15:41 - 15:43Sappiamo già
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15:43 - 15:45che queste riserve marine forniscono
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15:45 - 15:48benefici sociali, ecologici ed economici.
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15:48 - 15:51Vorrei concludere con un pensiero,
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15:51 - 15:53e dire che nessuna organizzazione,
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15:53 - 15:55da sola,
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15:55 - 15:57salverà l'oceano.
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15:57 - 16:00C'è stata molta competizione in passato.
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16:00 - 16:02E dobbiamo sviluppare
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16:02 - 16:04un nuovo modello di cooperazione
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16:04 - 16:06realmente collaborativo,
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16:06 - 16:08in cui andiamo alla ricerca di complementarietà,
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16:08 - 16:10non di sostituzione.
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16:10 - 16:12La posta è semplicemente troppo alta
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16:12 - 16:14per continuare sulla strada in cui siamo.
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16:14 - 16:16Dobbiamo agire. Grazie mille.
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16:16 - 16:23(Applausi)
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16:24 - 16:26Chris Anderson: Grazie Enric.
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16:26 - 16:28Enric Sala: Grazie a te.
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16:29 - 16:31Chris Anderson: Un lavoro davvero splendido
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16:31 - 16:33di raccolta ed esposizione.
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16:33 - 16:36Per prima cosa, la tua piramide, la tua piramide invertita
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16:36 - 16:38che mostra l'85% della biomassa composta di predatori,
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16:38 - 16:40sembra davvero impossibile.
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16:40 - 16:43Come può l'85%
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16:43 - 16:45sopravvivere sul 15%?
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16:45 - 16:48Enric Sala: Beh, immagina di avere due ruote dentate
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16:48 - 16:50di un orologio, una grande e una piccola.
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16:50 - 16:53Quella grande si muove molto lentamente e la piccola si muove velocissima.
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16:53 - 16:55In pratica è tutto qui.
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16:55 - 16:58Gli animali negli strati inferiori della catena alimentare
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16:58 - 17:01si riproducono molto in fretta, crescono molto in fretta, depongono milioni di uova.
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17:01 - 17:04Quassù ci sono gli squali e i grandi pesci che vivono 25, 30 anni.
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17:04 - 17:07Si riproducono molto lentamente. Hanno un metabolismo lento.
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17:07 - 17:09In pratica non fanno altro che mantenere la loro biomassa.
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17:09 - 17:12Alla fine il surplus produttivo degli organismi in basso
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17:12 - 17:14è sufficiente a mantenere questa biomassa
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17:14 - 17:16che non si muove.
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17:16 - 17:19Sono una specie di condensatore per il sistema.
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17:19 - 17:21Chris Anderson: Molto affascinante.
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17:21 - 17:23Quindi, in realtà, la nostra immagine della piramide alimentare
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17:23 - 17:25è completamente... dobbiamo cambiarla completamente.
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17:25 - 17:28Enric Sala: Di sicuro in mare.
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17:28 - 17:30Ciò che abbiamo scoperto nelle barriere coralline è che la piramide invertita
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17:30 - 17:32è l'equivalente del Serengeti,
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17:32 - 17:34dove ci sono 5 leoni per ogni animale selvaggio.
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17:34 - 17:36Sulla terra questo schema non può funzionare.
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17:36 - 17:38Sicuramente però le barriere coralline sono un sistema
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17:38 - 17:40dove c'è un componente sul fondo che ha una struttura.
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17:40 - 17:42E pensiamo che sia universale.
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17:42 - 17:45Però abbiamo cominciato a studiare barriere incontaminate
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17:45 - 17:47solo di recente.
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17:47 - 17:50Chris Anderson: I numeri che ci hai mostrato sono sorprendenti.
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17:50 - 17:52Dici che spendiamo 35 miliardi di dollari
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17:52 - 17:54proprio adesso in sussidi.
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17:54 - 17:56Costerebbe solo 16 miliardi trasformare
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17:56 - 17:59il 20% dell'oceano
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17:59 - 18:01in riserve marine protette
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18:01 - 18:03che davvero forniscono nuove scelte di vita
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18:03 - 18:05anche ai pescatori.
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18:05 - 18:07Se il mondo fosse un luogo più intelligente
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18:07 - 18:10potremmo risolvere questo problema per meno 19 miliardi di dollari.
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18:10 - 18:12Avremmo 19 miliardi da spendere in sanità o qualcos'altro.
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18:12 - 18:15Enric Sala: E dobbiamo considerare anche la scarsa produttività della pesca
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18:15 - 18:18che costa altri 50 miliardi di dollari.
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18:18 - 18:20Di nuovo, una delle grandi soluzioni è
-
18:20 - 18:22convincere il World Trade Organization a spostare i sussidi
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18:22 - 18:25verso pratiche sostenibili.
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18:25 - 18:27Chris Anderson: Va bene, ci sono molti esempi che si sentono in giro
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18:27 - 18:29su come fermare questa pazzia dei sussidi.
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18:29 - 18:31Grazie per queste cifre.
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18:31 - 18:33Un'ultima domanda personale.
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18:33 - 18:35Molte delle esperienze vissute dalle persone presenti,
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18:35 - 18:37che hanno attraversato gli oceani per molto tempo,
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18:37 - 18:40sono state di degrado, luoghi che una volta erano meravigliosi piano piano
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18:40 - 18:42si sono rovinati, sono morti.
-
18:42 - 18:44Parlami della sensazione che devi aver provato
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18:44 - 18:47quando hai raggiunto quelle aree incontaminate
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18:47 - 18:50e hai visto le cose rinascere.
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18:50 - 18:53Enric Sala: E' un'esperienza spirituale.
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18:53 - 18:55Andiamo là cercando di capire l'ecosistema,
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18:55 - 18:58cercando di misurare e contare i pesci e gli squali
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18:58 - 19:01e vedere come questi luoghi sono diversi da quelli che conosciamo.
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19:01 - 19:04Ma la sensazione migliore
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19:04 - 19:06è questa biofilia di cui parla E.O. Wilson,
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19:06 - 19:09quando gli umani provano questo senso di ammirazione e stupore
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19:09 - 19:12davanti alla natura selvaggia, alla natura inviolata.
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19:12 - 19:14E lì, soltanto lì,
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19:14 - 19:17senti davvero di essere parte di una cosa più grande,
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19:17 - 19:20parte di un ecosistema globale.
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19:20 - 19:23E se non fosse per questi luoghi pieni di speranza,
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19:23 - 19:25non credo che potrei continuare a fare questo lavoro.
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19:25 - 19:27Sarebbe troppo deprimente.
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19:27 - 19:29Chris Anderson: Beh, Enric, grazie davvero per aver condiviso
-
19:29 - 19:31con noi un po' di quell'esperienza spirituale. Grazie.
-
19:31 - 19:33Enric Sala: Grazie.
- Title:
- Enric Sala: immagini di un oceano incontaminato
- Speaker:
- Enric Sala
- Description:
-
Pensate all'oceano come al nostro libretto di risparmio globale - per adesso, stiamo solo prelevando senza depositare niente. Enric Sala ci mostra come possiamo riempire il nostro conto attraverso riserve marine protette che portano anche notevoli benefici ecologici ed economici.
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- English
- Team:
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- Project:
- TEDTalks
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- 19:34