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Charles Leadbeater sull'innovazione

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    Quello che farò, nello spirito di una creatività collaborativa,
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    è solo ripetere molti dei punti
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    che tre persone hanno già detto prima di me.
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    Ma voglio farlo --
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    La chiamano collaborazione creativa;
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    ma in realtà è un prendere in prestito.
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    Userò un'altra prospettiva,
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    interrogandoci sul ruolo di utenti e consumatori
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    in questo mondo emergente
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    della collaborazione creativa
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    di cui Jimmy e altri hanno già parlato
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    Voglio chiedervi, per iniziare,
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    questa semplice domanda
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    chi inventò la mountain-bike?
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    Secondo la teoria economica tradizionale
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    sarà stata inventata da qualche grande azienda,
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    con un grande laboratorio di ricerca e sviluppo
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    dove nascevano nuovi progetti,
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    Sarà venuta da lì. E invece no.
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    Un'altra risposta potrebbe essere, che sarà venuta da qualche genio solitario
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    che lavorando in garage,
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    su vari tipi di bici, si è inventato
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    un nuovo tipo di bicicletta, dal nulla.
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    Non viene da lì. La mountain-bike
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    viene dagli utilizzatori; da giovani utilizzatori,
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    in particolare da un gruppo della California del Nord,
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    rustrato dalle solite bici da corsa,
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    tipo quella che usava Eddy Merckx,
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    o quelle dei fratelli maggiori, bici alla moda.
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    Erano frustrati anche dalle bici dei padri,
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    che avevano un grosso manubrio così, erano troppo pesanti.
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    Hanno preso i telai di queste grandi bici,
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    messi insieme alla meccanica delle bici da corsa,
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    hanno preso i freni delle moto,
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    e hanno mischiato i vari ingredienti.
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    E per i primi, che so, 3 o 5 anni di vita
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    le mountain-bike erano chiamate "Rottami"
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    Assemblate da una comunità di appassionati,
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    della California del nord.
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    Poi una ditta che importava pezzi di ricambio
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    per questi rottami ha deciso di mettere su un business,
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    cominciando a venderle ad altre persone,
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    poi è spuntata un'altra società, la Marin,
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    e ci sono voluti, non so,
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    Dieci o quindici anni
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    prima che le grandi marche di bici
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    si accorgessero del nuovo mercato.
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    30 anni dopo,
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    le vendite di mountain-bike
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    e equipaggiamento da mountain bike,
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    rappresentano il 65 percento delle vendite di bici in America.
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    Parliamo di 58 miliardi di dollari.
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    E' una categoria di merce creata da consumatori,
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    che non sarebbe mai nata dal mercato delle bici.
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    perché non vedevano il bisogno,
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    l'opportunità;
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    non c'era incentivo ad innovare.
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    La sola cosa su cui non sono d'accordo
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    nella presentazione di Yochai
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    è quando dice che Internet genera
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    questa capacità distribuita dell'innovazione di nascere.
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    E' quando Internet si combina
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    con questi consumatori tra il professionismo e l'amatore --
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    gente che ha conoscenze e incentivi ad innovare,
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    hanno gli strumenti, vogliono --
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    che si ottiene questa esplosione
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    di collaborazione creativa.
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    E da lì deriva il bisogno per le cose
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    di cui parlava Jimmy, che sono i nostri nuovi tipi di organizzazione,
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    o per dire meglio:
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    come organizzarsi senza organizzazioni?
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    Ora si può; non serve un'organizzazione per organizzarsi.
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    per eseguire compiti grandi o complessi,
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    come innovare nei software.
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    Si tratta di una sfida enorme
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    a come concepiamo la creatività oggi.
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    Il modo tradizionale, tuttora legato
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    alla visione della creatività che abbiamo
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    -- nelle organizzazioni e nei governi --
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    è che la creatività è per le persone speciali:
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    col berretto da baseball alla rovescia,
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    che vengono a conferenze come questa, in posti speciali,
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    università di elite, laboratori di ricerca nelle foreste, acqua
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    locali particolari in aziende colorate in modo bizzarro,
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    divani morbidi, magari un biliardino.
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    Gente speciale in posti speciali a creare idee speciali,
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    e poi canali che convogliano le idee
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    a valle, verso i consumatori passivi, in attesa.
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    Possono dire "si" o un "no" all'invenzione;
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    questa è la nostra idea della creatività.
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    Che modello di comportamento ne può derivare
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    se siete in un governo, o a capo di una grande azienda?
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    Sempre più gente speciale, più posti speciali.
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    Costruire più centri creativi nelle città;
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    creare più centri di ricerca e sviluppo e così via.
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    Espandere i canali verso i consumatori.
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    Credo sia una visione sempre più sbagliata.
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    Credo sia sempre stata sbagliata.
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    perché la creatività è sempre stata molto collaborativa.
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    e probabilmente è stata anche molto interattiva.
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    Ma è sempre più sbagliata, e uno dei motivi per cui è sbagliata
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    è che le idee ritornano indietro, risalgono i canali.
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    Le idee, dai consumatori, ritornano indietro,
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    e sono spesso più avanti dei produttori stessi.
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    Perché?
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    Beh, il primo problema
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    è che l'innovazione radicale,
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    quando ci sono idee che
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    coinvolgono un alto numero di tecnologie o persone,
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    comportano spesso anche molta incertezza.
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    L'innovazione paga di più
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    dove l'incertezza é maggiore.
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    E quando un innovazione é radicale,
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    spesso il suo campo di applicazione è molto incerto.
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    La storia della telefonia
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    ha a che fare con questa incertezza.
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    La prima linea telefonica terrestre,
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    gli inventori avevano pensato
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    che sarebbe stata usata per ascoltare
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    eventi dal vivo
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    dai teatri del West End.
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    Quando le aziende di telefoni cellulari hanno inventato gli SMS,
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    non avevano idea a cosa servissero;
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    solo quando la tecnologia è arrivata in mano
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    a utenti teenager
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    loro ne hanno inventato l'uso.
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    Quindi, più è radicale l'innovazione,
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    maggiore è l'incertezza;
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    maggiore è la necessità di innovazione nell'uso
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    per capire a che serve una tecnologia.
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    Patenti industriali e brevetti, tutto il nostro approccio
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    ai brevetti e all'invenzione, si fonda sull'idea
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    che l'inventore sa già a cosa serve un'invenzione;
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    Sappiamo a cosa serve.
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    Sempre più spesso, gli inventori
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    non sapranno dire subito a che servono le loro cose.
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    Lo si scoprirà durante l'uso,
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    in collaborazione con gli utenti.
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    Ci piace pensare che inventare sia
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    un momento di creazione:
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    un'idea vista come momento di nascita quando qualcuno salta fuori con un'idea.
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    In verità, la maggior parte della creatività
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    è cumulativa e collaborativa,
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    come Wikipedia, si sviluppa nel corso di molto tempo.
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    Il secondo motivo per cui gli utenti contano sempre più
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    è che sono fonte di grandi innovazioni d'impatto.
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    Se cercate le nuove grandi idee,
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    è spesso difficile trovarle in ambito commerciale,
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    o in grandi organizzazioni.
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    Sbirciate nelle grandi organizzazioni
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    e vedrete perchè.
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    Diciamo che lavorate per una grossa società;
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    Ovviamente volete fare carriera.
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    Andate in consiglio a dire,
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    guardate qui, ho un'idea fantastica
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    per un prodotto in stato embrionale,
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    in un mercato marginale,
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    per consumatori che non conosciamo nemmeno,
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    e non so se darà profitti oggi, ma forse in futuro sarà un successo?
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    No. Invece ciò che fate è entrare e dire,
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    ho un'idea fantastica per un'altra innovatizione
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    ad un prodotto che già vendiamo via canali esistenti
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    ed a utenti esistenti, e posso garantire
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    un tot di profitto nei prossimi 3 anni.
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    Le grandi aziende tendono di natura
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    a insistere sui successi del passato.
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    Hanno già investito così tanto,
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    che faticano a notare
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    l'emergere di nuovi mercati. Quindi, i mercati emergenti
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    sono terreno fertile per utenti appassionati.
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    Ad esempio:
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    chi, nell'industria della musica,
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    avrebbe detto, 30 anni fa,
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    "Sì, inventiamo un forma di musica
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    che parla di uomini di colore senza speranza
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    nei ghetti, che esprimono la loro frustrazione
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    verso il mondo attraverso una forma di musica
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    che molta gente all'inizio trova difficile da ascoltare.
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    Questa sembra vincente, lanciamola."
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    (risate)
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    Cosa succede? Che la musica rap viene creata dagli utenti.
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    La fanno coi loro nastri, coi loro registratori;
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    la distribuiscono da soli.
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    30 anni dopo,
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    il rap è la forma musicale dominante nella cultura popolare --
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    e non sarebbe mai emersa dalle grandi aziende.
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    Doveva nascere -- questo è il terzo punto --
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    da questi professionisti-amatori.
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    Ho usato questo termine
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    in alcuni lavori che ho fatto
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    insieme ad un gruppo di Londra chiamato Demos.
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    Con loro osservavamo questa gente, gli amatori --
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    quelli che lo fanno per passione --
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    ma vogliono mantenere standard molto elevati.
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    E in molti campi diversi --
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    dal software, all'astronomia,
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    alle scienze naturali,
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    e a varie attività culturali e di tempo libero
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    tipo il surf con l'aquilone, eccetera.
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    C'è gente che vuole fare cose perché gli piace,
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    ma vuole mantenere standard elevati.
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    Lavorano per piacere, per così dire.
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    Prendono quel piacere molto sul serio:
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    acquisiscono capacità, investono tempo,
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    usano tecnologie sempre meno care: non solo Internet;
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    tecnologie fotografiche e di design,
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    tecnologie per il tempo libero, tavole da surf e altro.
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    In gran parte grazie alla globalizzazione,
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    molti materiali oggi costano meno.
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    Più utenti hanno conoscenze, hanno studiato di più,
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    sono più capaci di connettersi tra di loro,
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    e più in grado di agire insieme.
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    Il consumo, in questo senso, esprime
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    il loro potenziale produttivo.
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    Perché la gente è interessata a questo,
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    perché sul lavoro non sentono di esprimersi.
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    Non sentono di fare cose che gli interessa veramente,
  • 9:22 - 9:25
    e quindi iniziano questo tipo di attività.
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    Le conseguenze sono enormi, a livello organizzativo
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    e per molti aspetti della vita di tutti i giorni.
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    Prendiamo l'astronomia, ad esempio,
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    cui Yochai ha già accennato.
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    20 o 30 anni fa
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    solo i grandi astronomi professionisti
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    potevano scrutare lo spazio con grandi telescopi.
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    Al nord dell'Inghilterra c'è un grande telescopio, Jodrell Bank,
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    quando ero ragazzino, era sorprendente,
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    e si vedeva la luna, e questo coso era su dei binari.
  • 9:52 - 9:55
    Era enorme -- era assolutamente immenso.
  • 9:55 - 9:58
    Oggi, sei
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    astronomi dilettanti lavorando su internet,
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    con telescopi digitali Dobsoniani --
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    che sono più o meno "open source" --
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    con dei sensori di luce
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    svluppati 10 anni fa su internet --
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    riescono a fare ciò che solo Jodrell poteva fare, 30 anni fa.
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    Quindi in Astronomia c'é un´esplosione
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    di nuove risorse produttive.
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    Gli utenti possono produrre.
  • 10:21 - 10:23
    Che vuol dire questo, allora,
  • 10:23 - 10:25
    nel panorama delle organizzazioni?
  • 10:25 - 10:27
    Immaginate un mondo,
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    diviso in due campi.
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    Da un lato il modello tradizionale degli affari.
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    Gente speciale, in posti speciali;
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    proprietà intellettuale giù per il tubo della distribuzione
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    verso consumatori passivi, in attesa.
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    Da questo lato, invece, immaginiamo di avere
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    Wikipedia, Linux, e ancora oltre - "open source".
  • 10:47 - 10:49
    Questo è aperto, questo è chiuso.
  • 10:49 - 10:51
    questo è nuovo, questo è tradizionale.
  • 10:51 - 10:54
    Per primo possiamo dire, credo con certezza,
  • 10:54 - 10:56
    quello che ha già detto Yochai -
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    che è in corso un grande conflitto
  • 10:58 - 11:00
    tra queste due forme di organizzazione.
  • 11:00 - 11:03
    Di qua faranno tutto il possibile
  • 11:03 - 11:06
    per far fallire quest'altro tipo di organizzazione,
  • 11:06 - 11:08
    perché si sentono minacciati.
  • 11:08 - 11:11
    E allora i dibattiti
  • 11:11 - 11:15
    sul copyright, sui diritti digitali e così via --
  • 11:15 - 11:18
    secondo me cercano di danneggiare
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    questo tipo di organizzazione.
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    Vediamo la corruzione totale
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    dei principi base di copyright e patenti industriali.
  • 11:25 - 11:29
    Pensate per incentivare le invenzioni,
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    fatte per orchestrare la diffusione del sapere,
  • 11:32 - 11:35
    vengono usati sempre più da grandi aziende
  • 11:35 - 11:37
    per creare blocchi di patenti
  • 11:37 - 11:39
    che impediscono l'innovazione.
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    Vi faccio due esempi.
  • 11:42 - 11:45
    Il primo: immaginate di andare da un finanziatore
  • 11:45 - 11:47
    e di dire : "Ho un'idea fantastica.
  • 11:47 - 11:50
    Ho inventato questo nuovo software geniale
  • 11:50 - 11:53
    che è molto meglio di Microsoft Outlook."
  • 11:54 - 11:58
    Quale finanziatore vi darà i soldi per fare una società
  • 11:58 - 12:01
    che competerà con Microsoft Outlook? Nessuno.
  • 12:01 - 12:04
    Ecco perché la concorrenza a Microsofft verrà --
  • 12:04 - 12:06
    verrà soltanto -
  • 12:06 - 12:08
    da un progetto di tipo "open-source".
  • 12:08 - 12:10
    C'è in corso una discussione accesa
  • 12:10 - 12:12
    su come sostenere la capacità
  • 12:12 - 12:15
    per progetti open-source e guidati da innovazioni dei consumatori,
  • 12:15 - 12:17
    perché è una delle più importanti
  • 12:17 - 12:20
    leve competitive contro il monopolio.
  • 12:20 - 12:23
    Anche i professionisti avranno molto da discutere.
  • 12:23 - 12:25
    I professionisti qui
  • 12:25 - 12:27
    in queste organizzazioni chiuse --
  • 12:27 - 12:29
    che siano accademici o programmatori,
  • 12:29 - 12:32
    magari dottori, o giornalisti --
  • 12:32 - 12:34
    la mia professione di una volta --
  • 12:34 - 12:36
    dicono: "No, non vi fidate di quelli laggiù."
  • 12:38 - 12:40
    Quando ho iniziato come giornalista --
  • 12:40 - 12:43
    al Financial Times, 20 anni fa --
  • 12:44 - 12:46
    era molto, molto entusiasmante
  • 12:46 - 12:48
    vedere qualcuno che leggeva il giornale.
  • 12:48 - 12:50
    E sulla Metro sbirciavi da dietro le spalle
  • 12:50 - 12:53
    per vedere se qualcuno leggeva i tuoi articoli.
  • 12:53 - 12:55
    Di solito leggevano il corso delle azioni,
  • 12:55 - 12:57
    e il pezzetto di pagina col tuo articolo
  • 12:57 - 12:59
    era per terra, o qualcosa di simile,
  • 12:59 - 13:01
    e dicevo: "Per dio, cosa stanno facendo!
  • 13:01 - 13:04
    Non leggono il mio brillante articolo!"
  • 13:04 - 13:07
    Abbiamo lasciato ai nostri utenti, ai lettori,
  • 13:07 - 13:09
    due sole sezioni di giornale, dove contribuire:
  • 13:09 - 13:12
    la pagina delle lettere all'editore, a cui scrivere
  • 13:12 - 13:14
    e noi con aria di superiorità ne tagliavamo metà,
  • 13:14 - 13:16
    e li stampavamo tre giorni dopo.
  • 13:16 - 13:18
    O gli editoriali, dove se conoscevano il caporedattore --
  • 13:18 - 13:20
    erano stati a scuola insieme o a letto con la moglie --
  • 13:20 - 13:23
    allora sì, potevano scrivere un editoriale.
  • 13:23 - 13:25
    Erano questi i luoghi per scrivere.
  • 13:25 - 13:29
    Shock e orrore. Oggi i lettori vogliono scrivere e pubblicare.
  • 13:29 - 13:32
    Non è il loro ruolo. Devono solo leggere quello che scriviamo noi.
  • 13:32 - 13:34
    Ma non vogliono essere giornalisti. I giornalisti credono
  • 13:34 - 13:36
    che i blogger vogliano diventare giornalisti;
  • 13:36 - 13:38
    Non vogliono essere giornalisti, vogliono solo avere voce.
  • 13:38 - 13:41
    Come diceva Jimmy, vogliono il dialogo, la conversazione.
  • 13:41 - 13:45
    Vogliono far parte del flusso di informazione.
  • 13:45 - 13:47
    Quello che succede è che l'intero spazio
  • 13:47 - 13:49
    di creatività è in espansione.
  • 13:49 - 13:52
    Ci sarà un conflitto tremendo.
  • 13:52 - 13:55
    Ma ci sarà anche grande movimento
  • 13:55 - 13:58
    dal modo aperto al modo chiuso.
  • 13:58 - 14:01
    Vedrete due cose secondo me decisive
  • 14:01 - 14:03
    e queste, penso, sono due sfide
  • 14:03 - 14:05
    per il movimento "open".
  • 14:05 - 14:07
    La prima è:
  • 14:07 - 14:10
    Si sopravvive col volontariato?
  • 14:10 - 14:12
    Se è così importante,
  • 14:12 - 14:15
    non andrà finanziato, organizzato, sostenuto?
  • 14:15 - 14:17
    in modi più strutturati?
  • 14:17 - 14:19
    Credo che l'idea di creare una Croce Rossa
  • 14:19 - 14:22
    dell'informazione e del sapere sia fantastica,
  • 14:22 - 14:26
    ma possiamo organizzarla solo col volontariato?
  • 14:26 - 14:28
    Che cambiamanti servono in ambito pubblico
  • 14:28 - 14:30
    e quali fondi per rendere possibile tutto ciò?
  • 14:30 - 14:32
    Che ruolo ha la BBC,
  • 14:32 - 14:34
    per esempio, in quel mondo?
  • 14:34 - 14:36
    Quale ruolo avranno le politiche pubbliche?
  • 14:36 - 14:39
    E infine, credo che vedrete
  • 14:39 - 14:42
    le organizzazioni intelligenti che oggi sono chiuse
  • 14:42 - 14:45
    muoversi verso una maggiore apertura.
  • 14:45 - 14:48
    Non sarà solo un conflitto tra due posizioni opposte,
  • 14:48 - 14:51
    ma anche tra le due troveremo posizioni intermedie interessanti
  • 14:51 - 14:53
    che la gente prenderà.
  • 14:53 - 14:56
    Nuovi modelli organizzativi emergono
  • 14:56 - 14:59
    mischiando chiuso e aperto in altri modi.
  • 14:59 - 15:03
    Non sarà facile definirlo; non sarà Microsoft contro Linux --
  • 15:03 - 15:05
    ci saranno tante vie di mezzo.
  • 15:05 - 15:07
    E questi modelli organizzativi, si vede che
  • 15:07 - 15:09
    sono incredibilmente potenti,
  • 15:09 - 15:11
    e chi lo saprà capire
  • 15:11 - 15:13
    avrà molto, molto successo.
  • 15:13 - 15:16
    Voglio farvi un ultimo esempio
  • 15:16 - 15:18
    di cosa vuol dire.
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    Ero a Shangai,
  • 15:20 - 15:22
    in una zona di uffici
  • 15:22 - 15:25
    costruiti dove 5 anni fa c'era solo una risaia -
  • 15:25 - 15:28
    Uno dei 2.500 grattacieli
  • 15:28 - 15:31
    costruiti a Shangai negli ultimi 10 anni.
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    Ero a cena con un tale di nome Timothy Chen
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    Timothy Chen ha aperto un'attività su internet
  • 15:36 - 15:38
    nel 2000.
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    Ma non ha insistito in internet, si è tenuto i soldi,
  • 15:41 - 15:43
    e ha investito invece sui videogame.
  • 15:43 - 15:46
    Dirige una società che si chiama Shanda,
  • 15:46 - 15:50
    la maggiore ditta di videogiochi in Cina.
  • 15:50 - 15:53
    9000 server in tutta la Cina;
  • 15:53 - 15:57
    250 millioni di abbonati.
  • 15:57 - 16:01
    Ci sono sempre almeno 4 milioni di giocatori collegati.
  • 16:02 - 16:04
    Quanti dipendenti ha?
  • 16:04 - 16:07
    per servire tutti questi utenti?
  • 16:07 - 16:09
    500 persone.
  • 16:09 - 16:11
    Come si fa a seguire 2 milioni e mezzo --
  • 16:11 - 16:14
    250 milioni di persone, con 500 dipendenti?
  • 16:14 - 16:16
    In pratica, non li segue affatto.
  • 16:16 - 16:18
    Lui da loro una piattaforma
  • 16:18 - 16:21
    alcune regole, alcuni strumenti
  • 16:21 - 16:24
    e poi orchestra la conversazione;
  • 16:24 - 16:26
    orchestra quello che succede.
  • 16:26 - 16:28
    In realtà, molti contentuti
  • 16:28 - 16:31
    sono creati dagli utenti stessi.
  • 16:31 - 16:33
    Si determina un rapporto appiccicoso
  • 16:33 - 16:35
    tra la comunità di utenti e l'azienda
  • 16:35 - 16:37
    che è davvero potente.
  • 16:37 - 16:40
    Il segnale più forte: si entra in uno di questi giochi,
  • 16:40 - 16:42
    si crea un personaggio
  • 16:42 - 16:44
    e poi lo si sviluppa nel corso del gioco.
  • 16:44 - 16:47
    Se per qualche motivo, la tua carta di credito non va
  • 16:47 - 16:49
    o c'è qualche altro problema,
  • 16:49 - 16:51
    il tuo personaggio sparisce.
  • 16:51 - 16:53
    Allora hai due scelte.
  • 16:53 - 16:56
    Primo: puoi crearti un nuovo personaggio,
  • 16:56 - 16:59
    da zero, ma senza la storia del personaggio.
  • 16:59 - 17:01
    Ti costa circa 100 dollari.
  • 17:01 - 17:04
    Oppure puoi prendere un volo per Shangai,
  • 17:04 - 17:07
    fare la fila davanti alla sede di Shanda --
  • 17:07 - 17:11
    ad un costo di 600, 700 dollari --
  • 17:11 - 17:14
    e farti restituire il personaggio, storia inclusa.
  • 17:14 - 17:16
    Ogni mattina, ci sono 600 persone in fila
  • 17:16 - 17:18
    davanti alla sede
  • 17:18 - 17:20
    a farsi restituire i propri personaggi.
  • 17:20 - 17:23
    Ecco le aziende basate su comunità di utenti,
  • 17:23 - 17:26
    che forniscono alle comunità strumenti,
  • 17:26 - 17:28
    risorse, piattaforme in cui condividere.
  • 17:28 - 17:30
    Non è "open-source",
  • 17:30 - 17:32
    ma è molto molto potente.
  • 17:32 - 17:35
    Ecco una delle sfide, penso
  • 17:35 - 17:37
    per gente come me, che
  • 17:37 - 17:40
    lavora molto con gli enti pubblici.
  • 17:40 - 17:43
    Se siete produttori di giochi,
  • 17:43 - 17:46
    e avete un milione di giocatori,
  • 17:46 - 17:49
    vi basta solo l'uno per cento di loro
  • 17:49 - 17:51
    a fare anche sviluppo, a contribure con idee,
  • 17:51 - 17:53
    e avete una forza lavoro per lo sviluppo
  • 17:53 - 17:56
    di 10.000 persone.
  • 17:56 - 17:59
    Immaginate di prendere tutti i bambini
  • 17:59 - 18:02
    che vanno a scuola in Inghilterra, e l'1% di loro
  • 18:02 - 18:04
    fossere collaboratori allo sviluppo della scuola.
  • 18:04 - 18:06
    Che cosa succederebbe alle risorse disponibili
  • 18:06 - 18:08
    per il sistema educativo?
  • 18:08 - 18:11
    Oppure se l'1% per cento dei pazienti in ospedale
  • 18:11 - 18:14
    in qualche modo fossero co-produttori di salute.
  • 18:14 - 18:16
    Il motivo per cui ---
  • 18:16 - 18:19
    malgrado gli sforzi contrari,
  • 18:19 - 18:21
    per limitare, far rallentare --
  • 18:21 - 18:24
    il motivo per cui questi modelli aperti emergeranno
  • 18:24 - 18:26
    con una forza enorme,
  • 18:26 - 18:28
    è che moltiplicano le nostre risorse produttive.
  • 18:28 - 18:30
    E uno dei motivi per cui lo fanno
  • 18:30 - 18:32
    è che trasformano gli utenti in produttori;
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    e i consumatori in progettisti.
  • 18:34 - 18:36
    Grazie mille.
Title:
Charles Leadbeater sull'innovazione
Speaker:
Charles Leadbeater
Description:

Nel corso di questa chiacchierata apparentemente informale, Charles Leadbeater illustra perchè l'innovazione non é più solo per professionisti. Dilettanti appassionati, con strumenti nuovi, creano ogni giorno prodotti e paradigmi, che le grandi aziende non possono fare.

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English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
18:37
daniel alegi added a translation

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