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Petrarca: l'uomo che cambiò per sempre la poesia italiana

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    oggi parliamo di una delle figure
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    culturali più importanti di tutta la
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    storia italiana è un autore ed è un caso
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    storico e letterario straordinario
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    secondo la leggenda studiava così tanto
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    che è morto reclinando la testa sulle
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    proprie carte e il primo essere umano
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    della storia su cui abbiamo ricevuto
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    così tante informazioni e per di più da
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    fonti di prima mano ed è anche l'autore
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    di una delle opere più influenti della
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    letteratura italiana a un punto tale che
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    nemmeno Shakespeare sarebbe stato al
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    100% lo Shakespeare che tutti conosciamo
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    Se non ci fosse stato lo zampino
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    dell'Opera in questione sto parlando di
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    Francesco Petrarca che con Dante e
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    Boccaccio fa parte delle cosiddette tre
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    corone i tre maggiori autori del tardo
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    medioevo Fiorentino fondamentali nella
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    storia della lingua e della letteratura
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    italiane Questo è il secondo video a
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    riguardo dopo quello di qualche anno fa
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    su Dante Naturalmente in futuro non
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    potrà non arrivare il terzo su Giovanni
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    Boccaccio Ma veniamo subito a Petrarca
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    una fermata nel suo mondo è un passaggio
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    quasi obbligato se si vuole iniziare a
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    studiare e comprendere la letteratura
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    italiana perché questo autore ha
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    influenzato per sempre Non solo le sorti
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    della letteratura del bel paese ma anche
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    le sorti della lingua letteraria in
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    generale e in particolare della lingua
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    della poesia In un primo momento dunque
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    ci soffermeremo sulla vita dell'autore e
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    sulla sua fortuna intesa come successo
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    Poi daremo un'occhiata alla sua opera
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    più conosciuta e studiata ovvero sia il
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    Canzoniere E per finire cercheremo di
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    capire quale sia l'eredità culturale
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    letteraria e linguistica che Petrarca ci
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    ha lasciato io sono Davide e questo è
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    podcast italiano un canale per chi
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    impara o ama l'italiano se impari la
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    lingua di Dante Petrarca e Boccaccio
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    trovi la trascrizione di tutto quello
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    che dico sul mio sito ti lascio il link
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    in descrizione e se ti serve Attiva i
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    sottotitoli Francesco Petrarca nasce nel
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    1304 ad Arezzo in Toscana tra il 19 e il
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    20 luglio secondo la tradizione è figlio
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    di un notaio bandito da Firenze dove nei
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    decenni precedenti erano infuriate
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    grandi battaglie politiche si tratta
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    delle stesse battaglie che portarono
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    all'esilio di Dante che tra parentesi il
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    padre di Petrarca conosceva ma torniamo
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    subito dal nostro Francesco Petrarca già
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    da piccolo diventa un viaggiatore nel
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    1312 Infatti il padre porta la famiglia
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    a vivere ad Avignone nella Francia
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    meridionale dove Petrarca viene istruito
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    da un italiano a sua volta esule
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    l'accesso a questi studi non era comune
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    il giovanissimo Francesco nasce in una
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    condizione abbastanza agiata e suo padre
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    non gli nega l'acquisto di diversi
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    manoscritti utili per gli studi
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    Considerate che ci troviamo nel 14o
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    secolo prima dell'invenzione della
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    stampa spesso per avere accesso a un
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    testo i più ricchi ne potevano
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    commissionare la riproduzione a un
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    copista che ricopi Ava tutto altrimenti
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    bisognava direttamente acquistare
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    l'originale o una copia già prodotta in
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    precedenza o ancora pensate copiare il
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    testo da sé se possibile pensate che
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    fatica in tutti i casi si trattava di un
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    investimento spesso di di denaro o
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    alternativamente di tempo qualche anno
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    dopo Petrarca inizia gli studi di legge
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    a Montpellier sempre in Francia che
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    tuttavia affronta Di malavoglia sempre
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    nel periodo della prima giovinezza
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    visita anche Rimini Venezia e
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    soprattutto Bologna destinazione molto
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    importante per affinare le proprie
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    competenze letterarie la città Infatti
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    al tempo era un importantissimo centro
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    di
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    irradiazione della poesia in lingua
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    volgare cioè in questo questo caso
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    specifico in una delle tante lingue
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    d'Italia che si erano evolute a partire
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    dal latino tra parentesi oggi in
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    italiano volgare significa tipicamente
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    grossolano Rozzo scurrile o in altri
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    termini maleducato Nel gergo tecnico
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    però questa parola indica soprattutto
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    quando si parla del Medioevo perché poi
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    in futuro si inizia a parlare di
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    dialetti indica dicevo le lingue parlate
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    dal Volgo cioè dal popolo in
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    contrapposizione alla lingua letteraria
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    più alta e nobile che era il latino nel
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    1326 c'è una svolta il padre del nostro
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    giovane studioso muore portando la
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    famiglia a un periodo di difficoltà
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    economica proprio in questa occasione
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    Petrarca abbandona definitivamente gli
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    studi di legge e forse inizia a sua
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    volta a produrre opere in lingua volgare
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    presto si stabilisce ad Avignone dove al
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    tempo tra l'altro si trovava la sede
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    della Curia papale Come alcuni di voi
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    sapranno Infatti per gran parte del X
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    secolo Il Papa non risiedette a Roma
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    bensì proprio ad Avignone in Francia a
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    proposito di religione ad Avignone
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    Petrarca decide di prendere gli ordini
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    minori che in breve rappresentano
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    un'affiliazione alla chiesa che comporta
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    qualche compito ma soprattutto che
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    garantisce tutti i benefici economici
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    che al tempo erano riservati agli uomini
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    di chiesa furbo il nostro Francesco
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    questa pratica in realtà non era rara
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    proprio perché non richiedeva grandi
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    sforzi ma dava notevoli vantaggi in
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    questo modo Petrarca si libera
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    fondamentalmente delle maggiori
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    preoccupazioni economiche e alla
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    possibilità di fare quello che gli piace
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    gli anni della giovinezza sono
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    caratterizzati almeno a detta di
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    Petrarca da un certo abbandono alla vita
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    mondana anche se Dobbiamo considerare
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    che parliamo dei criteri di un uomo
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    molto m Severo che vuole dare una certa
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    immagine di sé e ne parleremo dopo in
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    questo periodo forse Petrarca si
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    abbandona anche all'amore per una donna
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    della quale ancora una volta sappiamo
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    poco alcuni studiosi credono di aver
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    addirittura trovato la sua identità
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    mentre altri ne dubitano fortemente Ad
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    ogni modo questa relazione verrà poi
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    ripresa nell'opera più importante di
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    Petrarca quindi teniamola a mente
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    intanto gli anni passano il nostro
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    Francesco si avvicina grazie alla
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    propria cultura e alle proprie
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    conoscenze a personalità importanti per
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    visitare le quali compie diversi altri
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    viaggi ci troviamo ormai intorno agli
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    anni 30 quando vediamo dei grossi passi
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    avanti anche negli studi petrarc infatti
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    era molto vicino ai testi dell'antichità
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    e cercava costantemente di comprendere e
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    analizzare i testi Latini produce
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    addirittura delle Edizioni per esempio
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    di un'opera del celebre autore latino
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    Livio e forse ancor più
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    sorprendentemente
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    opre i manoscritti di Alcuni testi
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    importantissimi della latinità come
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    quello del Pro Archia di Cicerone al
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    contempo questi testi facevano da
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    maestri a Petrarca che assorbe le
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    sottigliezze della lingua latina e le
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    riproduce con maestria una maestria
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    davanti a cui i contemporanei Non
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    restano indifferenti nel 1341 Petrarca
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    viene Incoronato poeta a Roma in
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    campidolio da niente meno che il re
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    Roberto D'Angiò che al tempo eraa il
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    sovrano del Regno di Napoli questo rito
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    voleva riprendere esplicitamente la
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    tradizione Latina nella quale secondo le
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    informazioni disponibili all'epoca si
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    era usato rendere onore alla Gloria
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    poetica in questo modo e Petrarca viene
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    Incoronato proprio per la sua produzione
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    in latino che era considerata la più
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    bella per adesso i Suoi versi in lingua
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    volgare non sono ancora pronti a
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    risplendere Anche se come si suol dire
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    qualcosa bolle in pentola sulla testa
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    del nostro autore intanto viene dunque
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    posata una corona dall'oro rendendolo
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    per così dire un vip della sua epoca e
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    ha ragion veduta perché non ci
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    dimentichiamo che Petrarca è uno dei più
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    grandi autori anche in lingua latina del
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    suo tempo ma il nostro Petrarca non si
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    adagia sugli Allori i viaggi continuano
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    grazie ai benefici ecclesiastici e ancor
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    più ormai grazie alla protezione dei
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    potenti che con piacere sostengono un
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    intellettuale di questo calibro nel 1348
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    quando l'Italia e l'Europa sono in
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    ginocchio a causa di un'epidemia di
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    peste Petrarca supera la crisi incolume
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    ma la donna che ama ricordate invece non
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    sopravvive anche questo evento sarà
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    molto importante per ciò che diremo più
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    tardi quindi teniamolo a mente Nel 1350
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    Finalmente il poeta visita Firenze
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    l'esilio della famiglia era stato
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    revocato nel frattempo e in città ci
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    sono amici e ammiratori inoltre il
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    nostro poeta incontra un altro scrittore
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    importantissimo per la sua epoca e per i
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    secoli futuri la terza corona di cui
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    parleremo vale a dire Giovanni Boccaccio
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    Peraltro influenzandone la produzione
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    artistica i viaggi tra Italia e Francia
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    ancora non si fermano finché nel
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    1352 Petrarca lascia definitivamente la
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    Francia per Milano in quell'anno Infatti
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    Innocenzo vi diventa papa e i rapporti
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    con Petrarca non erano esattamente dei
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    migliori ricordate che il papa al tempo
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    si trovava in Francia così il nostro
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    amico decide che è il caso di fare le
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    valigie e tornare nella madre patria A
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    partire dal soggiorno Milanese
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    l'attività letteraria cresce
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    ulteriormente anche se non mancano i
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    viaggi e gli impegni politici ai potenti
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    del tempo non dispiaceva avere al
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    proprio servizio un grande intellettuale
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    né affidargli per esempio missioni
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    diplomatiche con il tempo però Petrarca
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    decide di volersi dedicare ai suoi studi
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    in pace a partire dal
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    1369 70 si stabilisce per quanto
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    possibile ad Arqua non lontano da Padova
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    in Veneto dove muore Nel
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    1374 oggi in suo onore Arqua È un
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    villaggio conosciuto anche con il nome
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    di Arqua Petrarca dove è tutt'oggi
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    possibile visitare la casa in cui visse
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    il grande poeta grande Sì e ora vedremo
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    perché al punto che dopo la morte A
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    miratori e studiosi iniziano a cercare i
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    suoi libri e fino a oggi arriva
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    un'enorme quantità di materiale opere
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    appunti lettere lettere poi
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    accuratamente copiate E sempre sulla
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    falsa riga dei grandi modelli Latini
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    pensate per essere effettivamente lette
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    dai posteri Petrarca sapeva che le sue
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    lettere sarebbero state lette E proprio
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    per questo non possiamo fidarci
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    ciecamente del loro contenuto l'autore
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    voleva tracciare un'autobiografia
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    ideale in modo da mostrare al mondo e ai
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    posteri di aver ripercorso quanto più
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    possibile i passi di un grande Romano
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    ideale per tutto il XIV secolo e per
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    parte del XO Petrarca viene Ammirato
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    come fine poeta latino finché qualcosa
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    non cambia a partire dal secolo 400
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    l'attenzione per il Petrarca latino
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    diminuisce mentre la fama del poeta in
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    lingua volgare aumenta ben presto il
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    nostro poeta diventa il poeta il modello
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    Insuperabile di poesia sia nella
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    penisola italiana sia al di fuori ma
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    grazie A quale opera
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    esattamente l'opera in questione è
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    chiamata tipicamente canzoniere parola
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    in realtà generica che in italiano
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    indica una raccolta di poesie inutile
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    dire che quello di Petrarca è diventato
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    il Canzoniere per antonomasia ed ecco
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    servito il titolo dell'Opera In realtà
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    però il vero titolo era Rerum vulgarium
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    fragmenta cioè frammenti di cose volgari
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    cioè testi vari scritti in lingua
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    volgare in tutto ci sono arrivati 72
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    fogli di pergamena che contengono tutte
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    le 366 poesie che compongono l'opera una
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    per ogni giorno dell'anno Se escludiamo
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    la poesia che fa da introduzione
  • 12:26 - 12:28
    all'opera su questi fogli di pergamena
  • 12:28 - 12:32
    scrissero sia lo Petrarca sia un copista
  • 12:32 - 12:34
    che lavorava sotto la sua diretta
  • 12:34 - 12:36
    sorveglianza questi fogli furono
  • 12:36 - 12:38
    rilegati cioè messi insieme Dopo la
  • 12:38 - 12:41
    scomparsa dell'autore e ora si trovano
  • 12:41 - 12:44
    nella Biblioteca Apostolica Vaticana con
  • 12:44 - 12:47
    il nome di codice Vaticano latino
  • 12:47 - 12:50
    3195 quasi non c'è studioso di
  • 12:50 - 12:52
    letteratura italiana che non conosca
  • 12:52 - 12:54
    questo numero il fatto che abbiamo
  • 12:54 - 12:57
    un'intera opera di Petrarca scritto
  • 12:57 - 13:00
    dallo stesso Petrarca è stra Ario basti
  • 13:00 - 13:03
    pensare che di Dante non abbiamo una
  • 13:03 - 13:05
    sola parola scritta di prima mano e né
  • 13:05 - 13:07
    in realtà scritta sotto la sua diretta
  • 13:07 - 13:09
    sorveglianza in questi casi in gergo
  • 13:09 - 13:13
    tecnico si parla di testo
  • 13:14 - 13:16
    ideografia ci sono giunte addirittura le
  • 13:16 - 13:19
    carte contenenti gli abbozzi dell'Opera
  • 13:19 - 13:22
    e altri abbozzi ancora il manoscritto in
  • 13:22 - 13:24
    questo caso si chiama Vaticano latino
  • 13:24 - 13:27
    3196 queste carte ci danno la
  • 13:27 - 13:29
    possibilità di studiare come il testo
  • 13:29 - 13:31
    sia stato stato migliorato rimaneggiato
  • 13:31 - 13:34
    e portato alla sua forma finale oggi
  • 13:34 - 13:36
    Questo esercizio potrebbe sembrare ovvio
  • 13:36 - 13:39
    ma al tempo non lo era e proprio le
  • 13:39 - 13:41
    carte di Petrarca Ebbero un ruolo di
  • 13:41 - 13:44
    propulsore di motore che diede una
  • 13:44 - 13:46
    spinta a queste riflessioni a questo
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    punto ormai è impossibile non
  • 13:47 - 13:50
    chiederselo Di che cosa parla l'opera Il
  • 13:50 - 13:52
    Canzoniere racconta dell'amore di
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    Petrarca per Laura una donna bellissima
  • 13:55 - 13:57
    che rappresenta non soltanto l'oggetto
  • 13:57 - 13:59
    di un amore terreno ma anche che la
  • 13:59 - 14:02
    stessa Gloria poetica Questa
  • 14:02 - 14:03
    interpretazione nasce dal fatto che
  • 14:03 - 14:06
    Petrarca accosta continuamente il nome
  • 14:06 - 14:09
    di Laura con una serie di parole che
  • 14:09 - 14:11
    hanno lo stesso etimo cioè la stessa
  • 14:11 - 14:14
    origine e che rimandano all'alloro
  • 14:14 - 14:17
    Questa pianta detta anche Lauro è la
  • 14:17 - 14:20
    stessa di cui era composta la corona con
  • 14:20 - 14:22
    cui vi ricordate Petrarca fu Incoronato
  • 14:22 - 14:26
    Ed è proprio un simbolo che rappresenta
  • 14:26 - 14:28
    la poesia tra l'altro è anche per questo
  • 14:28 - 14:29
    che in Italia quando si finisce
  • 14:29 - 14:32
    l'università Ci si laurea D Lauro e
  • 14:32 - 14:35
    nella cerimonia si indossa una corona
  • 14:35 - 14:37
    dall'oro il nostro Petrarca Dunque ama
  • 14:37 - 14:41
    una donna e ama la gloria poetica vi
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    starete chiedendo forse quale sia il
  • 14:43 - 14:45
    problema Il fatto è che Petrarca
  • 14:45 - 14:47
    vorrebbe amare le cose eterne e quindi
  • 14:47 - 14:49
    dedicare il suo spirito all'adorazione
  • 14:49 - 14:52
    di Dio ciò genera un conflitto interiore
  • 14:52 - 14:56
    o si amano le cose terrene o si amano le
  • 14:56 - 14:59
    cose ultraterrene e non c'è una via di
  • 14:59 - 15:02
    mezzo Possibile Eppure Petrarca fatica a
  • 15:02 - 15:04
    lasciare andare il suo amore per Laura
  • 15:04 - 15:06
    lui stesso ci dice pensando al sé del
  • 15:06 - 15:09
    passato che ora è un uomo diverso ma
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    solo in parte e usa esattamente queste
  • 15:12 - 15:15
    due parole in parte questa lotta
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    interiore dura una vita intera e
  • 15:17 - 15:19
    condanna Petrarca a un'eterna
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    inquietudine non può godersi l'amore e
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    la Gloria poetica perché si sente in
  • 15:23 - 15:26
    colpa e al contempo non può godersi
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    l'amore per Dio perché l'amore per Laura
  • 15:28 - 15:31
    non mai del tutto per quanto l'opera ci
  • 15:31 - 15:34
    porti costantemente verso l'adorazione
  • 15:34 - 15:37
    di Dio vediamo o meglio leggiamo con i
  • 15:37 - 15:39
    nostri occhi di seguito ascolterete la
  • 15:39 - 15:42
    poesia o più precisamente il sonetto che
  • 15:42 - 15:46
    in 14 versi fa da introduzione a tutta
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    l'opera voi che ascoltate in rime sparse
  • 15:49 - 15:53
    il suono di quei sospiri Ono nutriva il
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    core in sul mio primo giovenile errore
  • 15:56 - 16:00
    quando era in parte altrom da quel sono
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    del vario stile in chi iio piango e
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    ragiono fra le varie speranze il van
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    dolore ove sia chi per prova intenda
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    Amore spero trovar pietà nonché perdono
  • 16:12 - 16:16
    ma ben veggio or Sì come al popol tutto
  • 16:16 - 16:20
    favola fui gran tempo onde sovente di me
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    medesmo Meco mi vergogno e del mio
  • 16:24 - 16:26
    vaneggiar vergogna il frutto e il
  • 16:26 - 16:29
    pentirsi e il conoscer chiaramente che
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    quanto piace al mondo è breve
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    sogno Petrarca con questo testo si
  • 16:35 - 16:37
    rivolge a chi sta leggendo il testo e in
  • 16:37 - 16:40
    particolare a chi come lui e molti di
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    noi ha sofferto per amore la sua
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    speranza è quella di essere compreso e
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    perdonato per aver commesso l'errore di
  • 16:48 - 16:50
    amare Laura il suo errore giovanile lo
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    ha portato a essere preso in giro a
  • 16:53 - 16:55
    pentirsi e soprattutto a capire che le
  • 16:55 - 16:58
    cose terrene sono soltanto un breve
  • 16:58 - 17:00
    sogno nel senso che non sono eterne come
  • 17:00 - 17:03
    le cose Divine Eppure il cambiamento di
  • 17:03 - 17:06
    Petrarca non è completo è avvenuto come
  • 17:06 - 17:09
    abbiamo già visto solo in parte non c'è
  • 17:09 - 17:11
    il tempo necessario per analizzare il
  • 17:11 - 17:13
    testo nel dettaglio o leggerne altri ma
  • 17:13 - 17:14
    vi faccio notare intanto che
  • 17:14 - 17:17
    fondamentalmente l'italiano di Petrarca
  • 17:17 - 17:19
    è anche il nostro italiano per buona
  • 17:19 - 17:22
    parte e questo perché proprio Petrarca
  • 17:22 - 17:25
    ha contribuito indirettamente a creare
  • 17:25 - 17:27
    l'italiano letterario E perché proprio
  • 17:27 - 17:28
    il volgare Fiorentino che era poi la
  • 17:28 - 17:31
    lingua di Petrarca nei secoli come
  • 17:31 - 17:33
    sapete sarebbe stato eletto come lingua
  • 17:33 - 17:36
    di riferimento per gli italiani pensiamo
  • 17:36 - 17:39
    soltanto al primo verso voi che
  • 17:39 - 17:41
    ascoltate in rime sparse il suono
  • 17:41 - 17:43
    foneticamente tutte le parole sono
  • 17:43 - 17:45
    rimaste identiche Sarebbe davvero
  • 17:45 - 17:47
    difficile dire lo stesso di un verso
  • 17:47 - 17:50
    scritto in inglese in francese in
  • 17:50 - 17:53
    tedesco in greco in cinese nel XIV
  • 17:53 - 17:55
    secolo è sorprendente Quanto al
  • 17:55 - 17:57
    significato rime sparse si potrebbe
  • 17:57 - 18:00
    piuttosto tradurre con poesie sciolte
  • 18:00 - 18:02
    Cioè non raccolte in un'opera ben
  • 18:02 - 18:05
    ordinata e conclusa in generale però la
  • 18:05 - 18:08
    poesia È abbastanza facile tutto sommato
  • 18:08 - 18:11
    da comprendere per un italiano del 2024
  • 18:11 - 18:13
    a condizione ovviamente che venga
  • 18:13 - 18:15
    fornita qualche indicazione il messaggio
  • 18:15 - 18:17
    è che l'italiano di Petrarca per una
  • 18:17 - 18:20
    serie di motivi è molto simile al nostro
  • 18:20 - 18:22
    italiano e ciò vale per una buona fetta
  • 18:22 - 18:25
    dell'italiano letterario Questa è
  • 18:25 - 18:27
    un'ottima notizia per chi già sa e per
  • 18:27 - 18:29
    chi studia l'italiano perché si
  • 18:29 - 18:31
    significa che Chi conosce la lingua
  • 18:31 - 18:33
    contemporanea può anche con un po' di
  • 18:33 - 18:37
    impegno e pazienza accedere a 800 anni
  • 18:37 - 18:41
    di letteratura non è male
  • 18:42 - 18:45
    vero prima di chiudere il video Vorrei
  • 18:45 - 18:47
    cercare di spiegare più esplicitamente
  • 18:47 - 18:50
    perché Petrarca è un atore così
  • 18:50 - 18:52
    importante e perché gli ho dedicato un
  • 18:52 - 18:54
    video così lungo Innanzitutto ci ha
  • 18:54 - 18:56
    lasciato una grandissima eredità
  • 18:56 - 18:59
    culturale e letteraria sia con le sue
  • 18:59 - 19:01
    due opere latine e volgari sia con le
  • 19:01 - 19:03
    opere che ha scoperto sia con le opere
  • 19:03 - 19:05
    che ha studiato e commentato Ma se
  • 19:05 - 19:07
    questo è un merito anche di diversi
  • 19:07 - 19:09
    altri autori con petrarc invece c'è
  • 19:09 - 19:12
    dell'altro con il Canzoniere sono
  • 19:12 - 19:15
    fondamentalmente state fissate in modo
  • 19:15 - 19:17
    definitivo le forme poetiche
  • 19:17 - 19:19
    dell'italiano si va dalla canzone che è
  • 19:19 - 19:21
    la forma più nobile usata per gli
  • 19:21 - 19:24
    argomenti più alti e politici alle
  • 19:24 - 19:27
    sestine Le Ballate e i Madrigali fino al
  • 19:27 - 19:30
    sonetto cioè la forma usata per scrivere
  • 19:30 - 19:32
    la poesia che abbiamo letto poco fa
  • 19:32 - 19:35
    composta da 14 versi nel canzoniere il
  • 19:35 - 19:38
    sonetto è la forma quantitativamente più
  • 19:38 - 19:40
    rappresentata e in generale a partire da
  • 19:40 - 19:43
    Petrarca sarà spesso usata per trattare
  • 19:43 - 19:45
    argomenti un po' più leggeri rispetto a
  • 19:45 - 19:47
    quelli della canzone e in particolare
  • 19:47 - 19:50
    ovviamente l'amore si tratta tra
  • 19:50 - 19:52
    parentesi di una forma tutta italiana
  • 19:52 - 19:54
    visto che nasce in Italia nel primo
  • 19:54 - 19:57
    duecento ben presso si diffonde in tutta
  • 19:57 - 20:00
    la penisola e grazie a petarca supera
  • 20:00 - 20:03
    anche i confini dell'Italia nel 500
  • 20:03 - 20:05
    Infatti Henry Howard poeta inglese
  • 20:05 - 20:08
    traduce diversi testi di Petrarca Thomas
  • 20:08 - 20:11
    Wyatt a sua volta poeta tende invece a
  • 20:11 - 20:12
    usare di meno la traduzione e
  • 20:12 - 20:15
    l'imitazione e piuttosto scrive sonetti
  • 20:15 - 20:17
    propri sempre sulla base della forma
  • 20:17 - 20:20
    stabilita da Petrarca a partire da
  • 20:20 - 20:22
    questi input e poi dai contributi di
  • 20:22 - 20:26
    altri seguaci del Petrarca il sonetto si
  • 20:26 - 20:28
    diffonde sempre di più il numero di
  • 20:28 - 20:30
    questi seguaci elevato a un punto tale
  • 20:30 - 20:32
    per cui possiamo parlare di un vero e
  • 20:32 - 20:34
    proprio fenomeno artistico detto
  • 20:34 - 20:38
    petrarchismo nel Seo secolo ne troviamo
  • 20:38 - 20:40
    i segni oltre che in Inghilterra Anche
  • 20:40 - 20:42
    in Francia e in Spagna e non solo
  • 20:42 - 20:45
    Shakespeare probabilmente lesse solo in
  • 20:45 - 20:47
    parte le opere di Petrarca Anche perché
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    non conosceva molto bene l'italiano
  • 20:49 - 20:51
    tuttavia non poteva non conoscere i
  • 20:51 - 20:54
    petrarchismo
  • 20:59 - 21:00
    Arca non avremmo nemmeno avuto lo
  • 21:00 - 21:03
    Shakespeare che conosciamo né avremmo
  • 21:03 - 21:04
    avuto diverse altre opere come le
  • 21:04 - 21:07
    abbiamo conosciute sia in Italia sia
  • 21:07 - 21:09
    all'estero quanto alla lingua italiana
  • 21:09 - 21:12
    il petrarchismo è arrivato nel momento
  • 21:12 - 21:14
    giusto perché a inizio 500 il dibattito
  • 21:14 - 21:17
    sulla lingua è piuttosto intenso la
  • 21:17 - 21:19
    penisola era divisa in tante entità
  • 21:19 - 21:22
    politiche non esisteva una nazione come
  • 21:22 - 21:24
    sapete e Ciò nonostante si cercava una
  • 21:24 - 21:27
    lingua per l'Italia per scrivere e
  • 21:27 - 21:29
    comunicare tra le varie regioni e a
  • 21:29 - 21:31
    questo punto che entra in scena Pietro
  • 21:31 - 21:33
    Bembo intellettuale italiano di cui
  • 21:33 - 21:35
    parleremo più dettagliatamente in un
  • 21:35 - 21:38
    futuro video Bembo intellettuale
  • 21:38 - 21:40
    letterato italiano capisce che scegliere
  • 21:40 - 21:42
    un volgare d'Italia come lingua di
  • 21:42 - 21:45
    riferimento significa anche far
  • 21:45 - 21:48
    prevalere una lingua su tutte le altre e
  • 21:48 - 21:51
    capisce anche che questa imposizione può
  • 21:51 - 21:54
    avvenire con successo solo se si basa
  • 21:54 - 21:56
    sul prestigio per questo come modello
  • 21:56 - 21:58
    per la prosa cioè la scrittura non
  • 21:58 - 22:01
    poetica sceglie il celebre Decameron di
  • 22:01 - 22:04
    Boccaccio l'autore che ho citato prima
  • 22:04 - 22:07
    che Petrarca incontrò a Firenze nel
  • 22:07 - 22:10
    1350 Ne parleremo e come modello di
  • 22:10 - 22:12
    lingua poetica invece indica il
  • 22:12 - 22:15
    Canzoniere del nostro Petrarca forse
  • 22:15 - 22:17
    Bambo indica l'unica soluzione vincente
  • 22:17 - 22:19
    l'unica possibile in quel preciso
  • 22:19 - 22:23
    contesto culturale storico e geografico
  • 22:23 - 22:25
    nel 400 c'era stata molta più
  • 22:25 - 22:29
    eterogeneità linguistica ma al 500 il
  • 22:29 - 22:32
    primo vero secolo della stampa esigeva
  • 22:32 - 22:35
    maggiore uniformità e Bembo dalle
  • 22:35 - 22:38
    proposte giuste nel momento giusto nel
  • 22:38 - 22:41
    1525 compone le prose della volgar
  • 22:41 - 22:43
    lingua in cui vengono dati i modelli
  • 22:43 - 22:46
    appena citati costituendo così una sorta
  • 22:46 - 22:48
    di grammatica del Toscano letterario
  • 22:48 - 22:51
    trecentesco cioè di due secoli prima
  • 22:51 - 22:53
    rispetto al suo tempo in più Bembo
  • 22:53 - 22:55
    stesso compone su queste basi diversi
  • 22:55 - 22:57
    testi che poi verranno presi come
  • 22:57 - 22:59
    esempio la proposta funzione funziona
  • 22:59 - 23:02
    incredibilmente bene Petrarca resta
  • 23:02 - 23:04
    Indiscutibilmente il massimo modello
  • 23:04 - 23:07
    poetico per oltre
  • 23:07 - 23:10
    500500 anni tant'è che ancora nelle
  • 23:10 - 23:12
    poesie ottocentesche possiamo vederne
  • 23:12 - 23:14
    chiaramente l'influenza prendiamo Il
  • 23:14 - 23:16
    sabato del villaggio poesia scritta da
  • 23:16 - 23:19
    Giacomo Leopardi nel 1829 a un certo
  • 23:19 - 23:22
    punto troviamo sulla scala filarla
  • 23:22 - 23:24
    vecchierella nel Canzoniere di Petrarca
  • 23:24 - 23:27
    invece troviamo levata era aff filarla
  • 23:27 - 23:29
    vecchiarella non solo la lingue è molto
  • 23:29 - 23:31
    simile ma anche le immagini poetiche che
  • 23:31 - 23:34
    Leopardi Seleziona sono spesso di
  • 23:34 - 23:36
    ispirazione petrarchesca e ancora
  • 23:36 - 23:38
    leggiamo già tutta l'aria in Bruna nel
  • 23:38 - 23:40
    sabato del villaggio mentre nel
  • 23:40 - 23:43
    canzoniere troviamo e l'aere nostro e la
  • 23:43 - 23:46
    mia mente in
  • 23:47 - 23:50
    Bruna abbiamo Insomma scoperto un autore
  • 23:50 - 23:52
    italiano importante importante sotto
  • 23:52 - 23:55
    ogni punto di vista culturale letterario
  • 23:55 - 23:58
    linguistico anche a livello europeo gli
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    esempi non si conterebbero basti pensare
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    a quanti intellettuali della Vienna
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    settecentesca conoscevano l'italiano
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    grazie al canzoniere e poi grazie al suo
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    ruolo di grande modello di lingua
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    poetica Petrarca ha influenzato per
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    sempre le sorti dell'italiano anche se
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    la storia è molto più lunga nel prossimo
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    video di questa serie Parleremo della
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    terza Corona ovvero Giovanni Boccaccio
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    prossima
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    C
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    [Musica]
Title:
Petrarca: l'uomo che cambiò per sempre la poesia italiana
Description:

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Video Language:
Italian
Team:
Podcast Italiano
Duration:
24:42

Italian subtitles

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