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Storie di parassiti: La vespa gioiello e il suo schiavo zombie - Carl Zimmer

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    Vorrei presentarvi il mio parassita preferito.
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    Avrei potuto scegliere tra milioni
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    invece, eccolo qua:
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    si chiama vespa gioiello.
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    Si trova in alcune zone
    dell'Africa e dell'Asia.
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    È lunga circa due centimetri
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    ed è un parassita di bell'aspetto.
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    Potreste venirmi a dire:
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    "Ma questo non è un parassita.
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    Non si tratta di una tenia,
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    o di un virus,
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    com'è possibile
    che una vespa sia un parassita?"
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    Probabilmente state pensando
    a una normale vespa,
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    si, una di quelle che costruiscono nidi di carta.
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    Beh, il fatto è che la vespa gioiello
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    costruisce il nido all'interno di una blatta vivente.
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    Ecco cosa succede.
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    Una vespa gioiello svolazza in cerca di una blatta.
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    Appena ne vede una, plana e la morde
    all'attaccatura delle ali.
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    Allora, io faccio la blatta.
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    Che... che cosa...!
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    La blatta inizia a scuotersi,
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    "Vattene via!"
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    La vespa inizia subito a pungere la blatta.
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    E all'improvviso,
    questa non riesce più a muoversi
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    per circa un minuto.
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    Poi si riprende
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    e si rialza.
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    Potrebbe fuggire adesso,
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    ma non lo fa.
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    Semplicemente non vuole farlo.
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    Se ne sta lì.
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    È diventata uno schiavo zombie.
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    Davvero, non me lo sto inventando.
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    La vespa lascia la presa,
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    si allontana, trova un buco
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    e scava fino a farne una tana.
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    Poi torna dallo scarafaggio.
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    L'operazione può durare
    da 30 minuti a un'ora.
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    La blatta è ancora lì.
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    Che si fa adesso?
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    La vespa afferra una delle antenne
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    della blatta,
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    la morde
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    e se la tira dietro.
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    E la blatta dice: "Va bene,"
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    e cammina come un cane al guinzaglio.
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    La vespa se lo porta fin dentro la tana.
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    E la blatta dice: "Ah, che posto carino."
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    La vespa sbriga le sue faccende
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    e poi lascia la tana
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    non prima di aver sigillato la porta,
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    lasciando lo scarafaggio sepolto vivo nell'oscurità.
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    "Va bene, come vuoi tu, me ne starò qui."
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    Come ho già detto,
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    la vespa ha sbrigato una piccola faccenda
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    prima di lasciare la tana.
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    Ha deposto un uovo
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    sul lato inferiore dello scarafaggio.
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    L'uovo si schiude.
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    Ne esce una larva di vespa
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    che assomiglia a un verme con grosse
    e inquietanti mandibole.
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    Con queste pratica un foro nello scarafaggio
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    e comincia a nutrirsene dall'esterno.
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    Quindi cresce, come potete vedere qui,
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    e, quando è diventata abbastanza grande,
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    decide di infilarsi dentro il foro,
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    dentro lo scarafaggio.
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    Adesso si trova all'interno della blatta
    che è ancora viva
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    ma la cosa
    non sembra turbarla più di tanto.
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    Questa situazione si protrae
    per circa un mese.
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    La larva continua a crescere
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    fino a diventare una pupa,
    chiusa in una specie di bozzolo.
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    Mentre è lì dentro si sviluppano occhi,
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    ali,
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    zampe,
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    e intanto lo scarafaggio è ancora vivo,
    è lì che aspetta.
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    Finalmente la vespa è pronta ad andarsene
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    e a questo punto, finalmente,
    la blatta muore
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    perché la vespa adulta e completamente formata
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    striscia fuori dal corpo morente dello scarafaggio.
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    La vespa si scuote,
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    esce dalla tana
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    e va alla ricerca di un'altra vespa
    per accoppiarsi.
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    Così questo folle ciclo
    ricomincia da capo.
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    Questa non è fantascienza,
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    ma succede ogni giorno,
    in tutto il mondo.
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    Gli scienziati ne sono affascinati.
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    Stanno appena cominciando a capire come
    tutto ciò accada.
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    Ma quando si inizia a guardare la cosa
    in modo veramente scientifico,
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    si comincia a rispettare
    questa vespa raccapricciante.
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    Perché, vedete, quando attacca la blatta,
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    lei non si limita a mordere selvaggiamente,
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    ma punge in due punti molto precisi.
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    Conosce il sistema nervoso della blatta
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    come voi conoscete le vostre tasche.
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    La prima puntura colpisce quei punti là,
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    chiamati "generatori di ritmo deambulatorio,"
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    e, come potete immaginare,
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    si tratta dei neuroni
    che inviano alle zampe
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    i segnali del movimento.
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    Il morso blocca i canali
    che i neuroni utilizzano
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    per l'invio di questi segnali.
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    Così la blatta desidera sì andarsene,
    vuole fuggire,
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    ma non può perché non riesce a muovere
    le zampe.
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    Questa fase dura per circa un minuto.
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    È farmacologia
    di alto livello.
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    Noi in realtà usiamo lo stesso metodo,
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    con un farmaco che si chiama Ivermectin,
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    per la cura della cecità fluviale,
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    causata da un parassita vermiforme
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    che colpisce gli occhi.
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    Assumendo Ivermectin, il verme viene paralizzato
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    con lo stesso tipo di strategia.
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    Noi abbiamo fatto questa scoperta
    negli anni '70,
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    mentre la vespa
    lo fa da milioni di anni.
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    Poi arriva la seconda puntura.
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    Nel corso della seconda puntura
    vengono colpite due aree.
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    Provate a immaginare
    il modo in cui questo accade.
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    Immaginate di essere con un vostro amico
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    che si è procurato un lungo ago dall'aspetto sinistro.
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    Il vostro amico,
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    o almeno quello che pensavate fosse
    vostro amico,
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    vi infila l'ago nel collo,
  • 5:31 - 5:33
    lo fa penetrare nel cranio,
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    fino a raggiungere
    un punto del vostro cervello
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    e poi vi inietta dei farmaci.
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    Quindi, continua ad avanzare
    nel vostro cervello,
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    iniettandovi altri farmaci.
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    Questi sono due punti particolari,
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    contrassegnati come "SEG"
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    di cui potete vedere l'estremità,
    nel cervello, contrassegnata come "Br".
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    È una cosa che riusciamo a fare anche noi,
    ma è davvero molto difficile.
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    Viene definita somministrazione
    stereotassica di un farmaco.
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    Bisogna collocare il paziente in un'ampia
    struttura metallica
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    per tenerlo fermo in posizione,
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    è necessario fare una TAC
    per sapere in che direzione muoversi
  • 6:04 - 6:05
    in modo da poter guardare l'immagine
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    e controllare se si sta andando nella
    giusta direzione.
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    La vespa gioeillo ha dei sensori
    posti sul pungiglione
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    che, secondo gli studiosi, la guidano
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    attraverso il cervello della blatta
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    fino a raggiungere il punto preciso
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    in cui può penetrare un singolo neurone
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    e rilasciare il suo carico.
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    Una cosa davvero formidabile,
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    dopo la quale, pare che
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    la vespa assuma il controllo
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    del corpo dello scarafaggio.
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    Lo priva del suo libero arbitrio.
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    Non ci eravamo resi conto veramente
    del fatto che le blatte
  • 6:44 - 6:47
    avessero un libero arbitrio, finché
    questa vespa non ce l'ha dimostrato.
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    Noi non abbiamo idea di come lo faccia,
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    non sappiamo quale sia il veleno
    adoperato
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    e non sappiamo quali circuiti
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    del cervello della blatta vada a colpire.
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    Proprio per questo penso
  • 6:58 - 7:00
    che sia il mio parassita preferito,
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    un animale
    dal quale abbiamo ancora molto da imparare.
  • 7:03 - 7:05
    Grazie mille.
Title:
Storie di parassiti: La vespa gioiello e il suo schiavo zombie - Carl Zimmer
Description:

Vedi la lezione completa: http://ed.ted.com/lessons/parasite-tales-the-jewel-wasp-s-zombie-slave-carl-zimmer

Un rapporto bizzarro che va oltre la fantascienza. La vespa gioiello e la blatta hanno una relazione di parassitismo disgustosa e, insieme, affascinante . La vespa gioiello stordisce la blatta e, qualche mese dopo, una vespa gioiello nasce dal corpo dello scarafaggio. A TEDYouth 2012, Carl Zimmer ci fa capire come la cosa possa accadere e perché lui ne sia letteralmente affascinato.

Discorso di Carl Zimmer.

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English
Team:
closed TED
Project:
TED-Ed
Duration:
07:12

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