La crisi dei rifugiati è una prova del nostro carattere
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0:01 - 0:04Vi parlerò della crisi
globale dei rifugiati -
0:04 - 0:08e il mio scopo è mostrarvi
che questa crisi -
0:08 - 0:11è gestibile, non irrisolvibile,
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0:12 - 0:17ma mostrarvi anche che questo riguarda
tanto noi e ciò che siamo -
0:17 - 0:21quanto è una prova
per i profughi in prima linea. -
0:21 - 0:24Per me, non si tratta soltanto
di un obbligo professionale, -
0:24 - 0:29perché gestisco una ONG a sostegno
dei rifugiati e degli sfollati nel mondo. -
0:29 - 0:30È personale.
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0:31 - 0:33Amo questa foto.
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0:34 - 0:36Quel bellissimo uomo sulla destra,
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0:36 - 0:37non sono io.
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0:38 - 0:41È mio padre, Ralph, a Londra nel 1940
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0:41 - 0:43con suo padre Samuel.
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0:44 - 0:46Erano rifugiati ebrei dal Belgio.
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0:46 - 0:50Sono fuggiti il giorno
dell'invasione nazista. -
0:51 - 0:52E amo anche questa foto.
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0:53 - 0:55È un gruppo di bambini rifugiati
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0:55 - 0:58mentre arrivano in Inghilterra
nel 1946 dalla Polonia. -
0:59 - 1:02Al centro c'è mia madre, Marion.
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1:03 - 1:05È stata mandata
a iniziare una nuova vita -
1:06 - 1:07in un nuovo paese
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1:07 - 1:08da sola
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1:08 - 1:10all'età di 12 anni.
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1:11 - 1:12Io so questo:
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1:13 - 1:17se il Regno Unito non avesse
accolto i rifugiati negli anni '40 -
1:18 - 1:21sicuramente io non sarei qui oggi.
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1:22 - 1:26Eppure 70 anni dopo,
il cerchio si chiude. -
1:27 - 1:30Il suono è quello di muri innalzati,
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1:30 - 1:32di una retorica politica rancorosa,
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1:32 - 1:36di valori e principi umanitari in fiamme
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1:37 - 1:40proprio nei Paesi che
70 anni fa dissero: "Mai più" -
1:41 - 1:45all'apolidia e alla disperazione
delle vittime di guerra. -
1:47 - 1:49Lo scorso anno, ogni minuto,
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1:50 - 1:5424 persone sono state
sfrattate dalle loro case -
1:54 - 1:56da conflitti, violenza e persecuzione:
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1:57 - 2:00un altro attacco
con armi chimiche in Siria, -
2:00 - 2:03la furia dei talebani in Afghanistan,
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2:03 - 2:09le ragazze portate via dalla loro scuola
nella Nigeria del nord-est da Boko Haram. -
2:10 - 2:13Queste non sono persone
che si trasferiscono in un altro paese -
2:13 - 2:15per una vita migliore.
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2:15 - 2:17Stanno fuggendo per sopravvivere.
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2:19 - 2:21È una vera tragedia
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2:22 - 2:27che il profugo più famoso al mondo
non possa parlare con voi qui oggi. -
2:27 - 2:29Molti riconosceranno questa foto.
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2:30 - 2:32Mostra il corpo senza vita
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2:32 - 2:35di Alan Kurdi, di 5 anni,
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2:35 - 2:39un profugo siriano morto
nel Mediterraneo nel 2015. -
2:39 - 2:43È morto insieme ad altre 3.700 persone
che cercavano di approdare in Europa. -
2:44 - 2:46L'anno successivo, il 2016,
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2:47 - 2:49sono morte 5.000 persone.
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2:51 - 2:52È troppo tardi per loro,
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2:53 - 2:56ma non è troppo tardi
per i milioni di altri. -
2:56 - 2:58Non è troppo tardi
per gente come Frederick. -
2:59 - 3:02L'ho incontrato nel campo profughi
di Nyarugusu in Tanzania. -
3:02 - 3:03Viene dal Burundi.
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3:04 - 3:06Voleva sapere dove
poteva completare gli studi. -
3:06 - 3:10Aveva fatto 11 anni di scuola.
Voleva fare l'ultimo anno del diploma. -
3:10 - 3:14Mi disse: "Prego
di non finire i miei giorni qui -
3:14 - 3:16in questo campo profughi."
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3:16 - 3:18Non è troppo tardi per Halud.
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3:19 - 3:22I suoi genitori erano profughi palestinesi
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3:22 - 3:25che vivevano nel campo profughi
di Yarmouk fuori Damasco. -
3:25 - 3:27È nata da genitori profughi
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3:27 - 3:30e ora è lei stessa una profuga in Libano.
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3:31 - 3:34Lavora per il International Rescue
Committee per aiutare altri profughi -
3:35 - 3:37ma non ha assolutamente alcuna certezza
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3:38 - 3:40sul suo futuro,
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3:40 - 3:42dove sarà o cosa le riserverà.
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3:42 - 3:46Questo intervento
riguarda Frederick, Halud -
3:46 - 3:48e milioni come loro:
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3:48 - 3:50perché sono sfollati,
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3:50 - 3:55come sopravvivono, di cosa hanno bisogno
e quali sono le nostre responsabilità. -
3:56 - 3:57Credo davvero
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3:58 - 4:01che il più grande problema nel XXI secolo
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4:02 - 4:05riguardi il nostro dovere
verso gli sconosciuti. -
4:05 - 4:08Il futuro "te" riguarda i tuoi doveri
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4:09 - 4:10verso gli sconosciuti.
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4:10 - 4:12Sapete meglio di chiunque,
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4:12 - 4:16il mondo non è mai stato così connesso,
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4:17 - 4:18eppure il grande pericolo
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4:18 - 4:21è che siamo consumati
dalle nostre divisioni. -
4:22 - 4:24E non c'è prova migliore di ciò
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4:24 - 4:26del modo in cui trattiamo i profughi.
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4:27 - 4:30Eccovi i fatti: 65 milioni di persone
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4:30 - 4:33sfrattati dalle loro case
da violenza e persecuzioni lo scorso anno. -
4:33 - 4:35Se fosse una nazione,
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4:35 - 4:38sarebbe la 21esima nazione
più grande del mondo. -
4:39 - 4:43La maggior parte di quelle persone,
circa 40 milioni, resta nel proprio paese, -
4:44 - 4:45ma 25 milioni sono profughi.
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4:45 - 4:48Ciò vuol dire che attraversano
il confine con lo stato vicino. -
4:49 - 4:53La maggior parte di loro
vive in paesi poveri, -
4:53 - 4:56relativamente poveri o con un reddito
medio-basso, come il Libano, -
4:56 - 4:58dove vive Halud.
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4:59 - 5:03In Libano, una persona
su quattro è un profugo, -
5:04 - 5:07un quarto dell'intera popolazione.
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5:07 - 5:09E restano profughi per un lungo periodo.
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5:09 - 5:11La durata media del dislocamento
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5:11 - 5:12è di 10 anni.
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5:13 - 5:17Sono andato in quello che era
il più grande campo profughi del mondo, -
5:17 - 5:18nel Kenia orientale.
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5:18 - 5:19Si chiama Dadaab.
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5:19 - 5:21Fu costruito nel 1991-92
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5:21 - 5:25come un "campo provvisorio"
per i somali in fuga dalla guerra civile. -
5:26 - 5:27Ho conosciuto Silo.
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5:28 - 5:30Ingenuamente le chiesi:
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5:31 - 5:33"Pensi che tornerai mai
a casa in Somalia?" -
5:34 - 5:36Lei rispose: "Cosa intendi
con tornare a casa? -
5:36 - 5:38Io sono nata qui."
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5:39 - 5:41E quando chiesi alla direzione del campo
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5:41 - 5:45quante di quelle 330.000 persone
nel campo fossero nate lì, -
5:45 - 5:46mi diedero la risposta:
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5:47 - 5:49100.000.
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5:50 - 5:52Ecco cos'è il dislocamento
a lungo termine. -
5:53 - 5:56Le cause di ciò sono profonde:
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5:56 - 5:58stati deboli incapaci
di sostenere la propria gente, -
5:59 - 6:01un sistema politico internazionale
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6:01 - 6:04più debole di quanto
sia mai stato dal 1945 -
6:04 - 6:08e differenze riguardo teologia, governo,
relazioni col mondo esterno -
6:08 - 6:11in parti significative del mondo islamico.
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6:13 - 6:16Queste sono sfide generazionali
a lungo termine. -
6:16 - 6:20Ecco perché dico che questa crisi è
una tendenza e non un problema temporaneo. -
6:20 - 6:25È complesso, e quando si hanno problemi
grandi, complessi e a lungo termine, -
6:25 - 6:27la gente pensa che
non si possa fare nulla. -
6:28 - 6:30Quando Papa Francesco andò a Lampedusa,
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6:31 - 6:33un'isola italiana, nel 2014,
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6:33 - 6:36accusò tutti noi
e la popolazione globale -
6:36 - 6:40di ciò che lui definì
"la globalizzazione dell'indifferenza." -
6:41 - 6:42È una frase inquietante.
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6:42 - 6:45Vuol dire che i nostri cuori
sono diventati di pietra. -
6:47 - 6:48Ora, io non lo so, ditemi voi.
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6:48 - 6:52È permesso discutere con il Papa,
anche in una conferenza TED? -
6:53 - 6:54Ma penso che non sia vero.
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6:54 - 6:56Penso che la gente voglia
cambiare le cose, -
6:56 - 7:00ma non sa se ci siano
soluzioni a questa crisi. -
7:00 - 7:02Quello che voglio dirvi oggi
-
7:02 - 7:06è che anche se i problemi sono reali,
sono reali anche le soluzioni. -
7:06 - 7:07Prima soluzione:
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7:07 - 7:10i profughi hanno bisogno di lavorare
nei Paesi dove vivono, -
7:10 - 7:13e i Paesi ospitanti hanno bisogno
di un forte supporto economico. -
7:14 - 7:16In Uganda nel 2014 hanno fatto uno studio:
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7:17 - 7:20l'80% dei profughi nella capitale Kampala
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7:20 - 7:22non avevano bisogno
di aiuti umanitari perché lavoravano. -
7:22 - 7:24Erano assistiti nella ricerca del lavoro.
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7:24 - 7:26Seconda soluzione:
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7:26 - 7:30l'educazione per i ragazzi
è un'ancora di salvezza, non un lusso, -
7:30 - 7:32quando si è sfollati così a lungo.
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7:33 - 7:37I ragazzi possono riprendersi se ricevono
un supporto sociale, emotivo appropriato -
7:37 - 7:40con l'alfabetizzazione
letteraria e numerica. -
7:40 - 7:41L'ho visto coi miei occhi.
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7:43 - 7:46Ma metà dei bambini esuli
in età scolare primaria nel mondo -
7:46 - 7:48non riceve alcuna educazione,
-
7:48 - 7:51e lo stesso vale per i tre quarti
di quelli in età scolare secondaria. -
7:51 - 7:53È assurdo.
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7:54 - 7:56Terza soluzione:
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7:56 - 8:00la maggior parte degli esuli sono
in aree urbane, in città, non nei campi. -
8:00 - 8:02Cosa vorreste o vorrei
se fossimo un profugo in città? -
8:02 - 8:05Vorremmo soldi per l'affitto
o per comprare vestiti. -
8:06 - 8:09Questo è il futuro del sistema umanitario,
-
8:09 - 8:10o di una sua parte rilevante:
-
8:10 - 8:13dà del denaro alla gente
per sostenere la forza dei profughi -
8:13 - 8:15e aiuterai l'economia locale.
-
8:15 - 8:17C'è anche una quarta soluzione,
-
8:17 - 8:19che è controversa ma va discussa.
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8:20 - 8:23I profughi più vulnerabili
hanno bisogno di un nuovo inizio -
8:23 - 8:25e di una nuova vita nel nuovo Paese,
-
8:26 - 8:27anche in Occidente.
-
8:28 - 8:32I numeri sono relativamente piccoli,
centinaia di migliaia, non milioni, -
8:32 - 8:35ma il simbolismo è enorme.
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8:36 - 8:39Questo non è il momento
di bandire i profughi, -
8:39 - 8:40come propone l'amministrazione Trump.
-
8:40 - 8:44È tempo di accogliere
le persone vittime del terrore. -
8:44 - 8:45E ricordate
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8:45 - 8:48(Applausi)
-
8:52 - 8:56Ricordate, chiunque vi chieda:
"Sono adeguatamente controllati?" -
8:56 - 8:59è una domanda molto sensata
e giusta da porre. -
9:00 - 9:04La verità è che i profughi
che arrivano per il reinsediamento -
9:04 - 9:08sono più controllati di qualunque popolo
che entra nei nostri Paesi. -
9:08 - 9:10Benché sia sensato porre questa domanda,
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9:10 - 9:14non è sensato dire che profugo
è sinonimo di terrorista. -
9:15 - 9:16Ora, cosa accade
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9:16 - 9:18(Applausi)
-
9:20 - 9:22Cosa accade quando
i profughi non trovano lavoro, -
9:22 - 9:24non riescono a mandare i figli a scuola,
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9:24 - 9:28non ricevono denaro, non hanno
una via legale per sperare? -
9:28 - 9:30Accade che intraprendono viaggi rischiosi.
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9:30 - 9:35Due anni fa sono andato a Lesbo,
una bella isola greca. -
9:35 - 9:37Ci vivono 90.000 persone.
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9:37 - 9:41In un anno, 500.000 profughi
hanno attraversato l'isola. -
9:41 - 9:43Voglio mostrarvi ciò che ho visto
-
9:43 - 9:46quando ho guidato
verso il nord dell'isola: -
9:46 - 9:50un mucchio di giubbotti salvagente
di coloro che erano arrivati a riva. -
9:51 - 9:52Quando ho guardato meglio,
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9:52 - 9:55ho notato piccoli giubbotti
salvagente per bambini, -
9:55 - 9:56quelli gialli.
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9:56 - 9:58E ho scattato questa foto.
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9:58 - 10:01Forse non riuscite a leggere,
ma lo farò io per voi. -
10:01 - 10:05"Attenzione: non protegge
dall'annegamento." -
10:06 - 10:07Quindi nel 21° secolo,
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10:08 - 10:11ai bambini vengono dati
giubbotti salvagente -
10:11 - 10:13per raggiungere la sicurezza l'Europa
-
10:13 - 10:16anche se quei giubbotti
non salveranno le loro vite -
10:16 - 10:19se cadessero giù dalla barca
che li sta portando lì. -
10:21 - 10:24Questa non è solo una crisi, è una prova.
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10:26 - 10:29È una prova che le civiltà
hanno affrontato nei secoli. -
10:30 - 10:31È un test della nostra umanità.
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10:32 - 10:34È un test per noi nell'Occidente
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10:34 - 10:37di ciò che siamo e per cosa lottiamo.
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10:39 - 10:42È un test del nostro carattere,
non solo della nostra politica. -
10:43 - 10:45I profughi sono un caso difficile.
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10:45 - 10:47Vengono da parti remote del mondo.
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10:48 - 10:50Hanno subito un trauma.
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10:50 - 10:52Spesso hanno una religione diversa.
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10:52 - 10:55Queste sono esattamente le ragioni
per cui aiutare i profughi, -
10:55 - 10:57non un motivo per non farlo.
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10:57 - 11:01È un motivo per aiutarli
per quello che rivela di noi. -
11:02 - 11:04Mostra i nostri valori.
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11:05 - 11:10Empatia e altruismo sono due
dei fondamenti della civiltà. -
11:11 - 11:14Mettendo in atto l'empatia e l'altruismo
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11:14 - 11:16vivremo seguendo una profonda etica.
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11:17 - 11:19Nel mondo moderno, non abbiamo scuse.
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11:19 - 11:23Non possiamo dire di non sapere
ciò che accade a Giuba, Sud Sudan, -
11:23 - 11:25o ad Aleppo, Siria.
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11:25 - 11:28È lì, nel nostro smartphone
-
11:28 - 11:29nelle nostre mani.
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11:29 - 11:32L'ignoranza non può essere una scusa.
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11:32 - 11:36Se falliamo nell'aiutare, dimostriamo
di non avere senso morale. -
11:37 - 11:40Mostra anche se conosciamo
la nostra storia. -
11:41 - 11:43Il motivo per cui i rifugiati
hanno diritti nel mondo -
11:43 - 11:46risiede nella straordinaria
leadership occidentale -
11:46 - 11:49degli statisti, uomini e donne,
dopo la seconda guerra mondiale -
11:49 - 11:51che creò i diritti universali.
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11:52 - 11:55Se buttiamo la protezione dei profughi,
buttiamo la nostra storia. -
11:56 - 11:57Questo è
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11:57 - 11:59(Applausi)
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11:59 - 12:03Questo è rivelatore anche
del potere della democrazia -
12:03 - 12:06come rifugio dalla dittatura.
-
12:06 - 12:08Quanti politici avete ascoltato dire:
-
12:09 - 12:13"Crediamo nel potere del nostro esempio,
non nell'esempio del nostro potere." -
12:14 - 12:18Vuol dire che ciò per cui lottiamo
ha più valore delle bombe che sganciamo. -
12:18 - 12:20I rifugiati in cerca di asilo
-
12:21 - 12:25vedono nell'Occidente una fonte
di speranza e un luogo di rifugio. -
12:27 - 12:29Russi, iraniani,
-
12:29 - 12:32cinesi, eritrei, cubani,
-
12:32 - 12:34sono giunti in Occidente per la sicurezza.
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12:35 - 12:37Lo gettiamo via a nostro rischio.
-
12:38 - 12:40C'è un'altra cosa che rivela di noi:
-
12:40 - 12:43se abbiamo umiltà
per i nostri stessi errori. -
12:43 - 12:45Non sono una di quelle persone
-
12:45 - 12:48che crede che ogni problema al mondo
sia causato dall'Occidente. -
12:48 - 12:49Non è così.
-
12:50 - 12:52Ma quando facciamo degli errori,
dovremmo riconoscerlo. -
12:53 - 12:55Non è un caso che il paese che ha accolto
-
12:55 - 12:58più rifugiati di qualsiasi alto,
gli Stati Uniti, -
12:58 - 13:01abbia accolto più rifugiati
dal Vietnam di tutti gli altri Paesi. -
13:02 - 13:03Parla alla storia.
-
13:04 - 13:07Ma c'è una storia più recente,
in Iraq e Afghanistan. -
13:08 - 13:11Non si può rimediare
agli errori della politica estera -
13:11 - 13:13con azioni umanitarie,
-
13:13 - 13:17ma quando rompi qualcosa,
hai il dovere di provare a ripararla, -
13:17 - 13:19ed è questo il nostro dovere ora.
-
13:22 - 13:23Ricordate all'inizio dell'intervento,
-
13:23 - 13:26ho detto di voler spiegare
che la crisi dei rifugiati -
13:26 - 13:28è gestibile, non irrisolvibile?
-
13:29 - 13:32È vero, voglio che pensiate
in un modo nuovo, -
13:32 - 13:34ma voglio anche che facciate qualcosa.
-
13:36 - 13:38Se siete datori di lavoro,
-
13:38 - 13:39assumete i rifugiati.
-
13:40 - 13:43Se siete persuasi dalle argomentazioni,
-
13:43 - 13:45combattete i falsi miti
-
13:45 - 13:47quando familiari o amici
o colleghi li ripetono. -
13:48 - 13:51Se avete soldi, donateli
a enti di beneficenza -
13:51 - 13:54che fanno la differenza
per i rifugiati nel mondo. -
13:54 - 13:55Se siete cittadini,
-
13:56 - 13:58votate per quei politici
-
13:58 - 14:02che metteranno in pratica
le soluzioni di cui ho parlato. -
14:02 - 14:05(Applausi)
-
14:06 - 14:08Il dovere verso gli estranei
-
14:08 - 14:10si mostra
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14:10 - 14:13in piccoli e grandi modi,
-
14:13 - 14:15banali ed eroici.
-
14:16 - 14:17Nel 1942,
-
14:19 - 14:21mia zia e mia nonna
vivevano a Bruxelles -
14:21 - 14:23sotto l'occupazione tedesca.
-
14:24 - 14:26Ricevettero una convocazione
-
14:26 - 14:30dalle autorità naziste
di recarsi alla stazione di Bruxelles. -
14:32 - 14:35Mia nonna subito pensò
che c'era qualcosa di strano. -
14:37 - 14:39Ha supplicato i suoi parenti
-
14:39 - 14:41di non andare alla stazione di Bruxelles.
-
14:42 - 14:44I parenti le dissero:
-
14:45 - 14:48"Se non andiamo,
se non facciamo come dicono, -
14:48 - 14:50finiremo nei guai."
-
14:51 - 14:53Potete immaginare cosa accadde
-
14:53 - 14:55ai parenti che andarono
alla stazione di Bruxelles. -
14:56 - 14:58Non si sono più visti.
-
14:58 - 15:00Ma mia nonna e mia zia
-
15:01 - 15:03andarono in un piccolo paese
-
15:03 - 15:05a sud di Bruxelles
-
15:06 - 15:09dove erano state in vacanza
nei dieci anni precedenti, -
15:09 - 15:13e si presentarono a casa
del contadino locale, -
15:13 - 15:15un contadino cattolico, Monsieur Maurice,
-
15:16 - 15:18e gli chiesero di accoglierle.
-
15:19 - 15:20Lui lo fece,
-
15:21 - 15:22e alla fine della guerra,
-
15:23 - 15:2717 ebrei, mi è stato detto,
vivevano in quel paesino. -
15:28 - 15:30Quand'ero adolescente,
ho chiesto a mia zia: -
15:30 - 15:32"Puoi farmi conoscere Monsieur Maurice?"
-
15:33 - 15:37Mi disse: "Sì che posso.
È ancora vivo. Andiamo a trovarlo." -
15:37 - 15:38Allora, sarà stato l'83 o l'84,
-
15:39 - 15:41siamo andati a trovarlo.
-
15:41 - 15:44Suppongo, come può solo un adolescente,
-
15:44 - 15:45quando l'ho incontrato,
-
15:45 - 15:48era un gentiluomo dai capelli bianchi,
-
15:48 - 15:50gli ho chiesto:
-
15:51 - 15:52"Perché l'ha fatto?
-
15:53 - 15:56Perché ha corso quel rischio?"
-
15:57 - 15:59Mi ha guardato e scrollando le spalle
-
15:59 - 16:01mi ha detto, in francese:
-
16:01 - 16:03"On doit."
-
16:03 - 16:04"Si deve."
-
16:04 - 16:07Era innato in lui.
-
16:07 - 16:08Era naturale.
-
16:08 - 16:13La mia osservazione è che dovrebbe
essere naturale e innato anche in noi. -
16:13 - 16:14Dite a voi stessi:
-
16:15 - 16:18questa crisi dei rifugiati è gestibile,
-
16:18 - 16:19non irrisolvibile,
-
16:19 - 16:21e ognuno di noi
-
16:21 - 16:25ha la responsabilità personale
di aiutare a renderla tale. -
16:25 - 16:29Perché questo riguarda il salvataggio
di noi stessi e dei nostri valori -
16:29 - 16:32tanto quanto il salvataggio
dei rifugiati e delle loro vite. -
16:32 - 16:34Grazie mille, davvero.
-
16:34 - 16:36(Applausi)
-
16:44 - 16:47Bruno Giussani: Grazie, David.
David Miliband: Grazie a te. -
16:47 - 16:49BG: Questi sono consigli forti
-
16:49 - 16:52così come lo è l'appello
alla responsabilità individuale, -
16:52 - 16:54ma sono turbato
da un pensiero, ed è questo: -
16:54 - 16:59hai menzionato, e queste sono parole tue,
la "straordinaria leadership occidentale" -
16:59 - 17:01che circa 60 anni fa portò
-
17:01 - 17:03a tutta la discussione sui diritti umani,
-
17:03 - 17:06alle convenzioni sui rifugiati, ecc. ecc.
-
17:07 - 17:10Quella leadership avvenne
dopo un grande trauma -
17:10 - 17:13e avvenne in uno spazio
politico consensuale, -
17:13 - 17:15e ora siamo in uno spazio
politico divisivo. -
17:15 - 17:18Gli esuli sono diventati
uno dei motivi di divisione. -
17:18 - 17:21Quindi da dove arriverà
la leadership oggi? -
17:21 - 17:24DM: Credo tu abbia ragione nel dire
-
17:24 - 17:26che la leadership forgiata in guerra
-
17:27 - 17:29ha un carattere diverso e un passo diverso
-
17:29 - 17:30e un atteggiamento diverso
-
17:30 - 17:33rispetto alla leadership
forgiata nella pace. -
17:34 - 17:37Quindi la mia risposta è che la leadership
debba provenire dal basso, -
17:37 - 17:39non dall'alto.
-
17:39 - 17:42Voglio dire, un tema ricorrente
della conferenza questa settimana -
17:42 - 17:46è stata la democratizzazione del potere.
-
17:46 - 17:48Dobbiamo preservare le nostre democrazie,
-
17:48 - 17:50ma le dobbiamo anche attivare.
-
17:51 - 17:53Quando la gente mi dice:
-
17:53 - 17:54"C'è una reazione contro i rifugiati",
-
17:54 - 17:56quello che rispondo è:
-
17:56 - 17:58"No, c'è una polarizzazione
-
17:58 - 17:59e al momento,
-
17:59 - 18:02quelli spaventati fanno
più rumore di quelli orgogliosi". -
18:03 - 18:07Quindi la mia risposta alla tua domanda
è che sosterremo e incoraggeremo -
18:07 - 18:08e daremo fiducia alla leadership
-
18:08 - 18:10quando ci mobiliteremo.
-
18:10 - 18:14Penso che quando sei in cerca
di una leadership, -
18:14 - 18:17devi guardare all'interno
e mobilitarti nella tua comunità -
18:17 - 18:20per provare a creare le condizioni
per un diverso tipo di accordo. -
18:20 - 18:22BG: Grazie, David.
Grazie di essere a TED. -
18:22 - 18:25(Applausi)
- Title:
- La crisi dei rifugiati è una prova del nostro carattere
- Speaker:
- David Miliband
- Description:
-
Sessantacinque milioni di persone sono state cacciate dalle loro case a causa di conflitti e disastri nel 2016. Non è solo una crisi; è una prova di ciò che siamo e per cosa lottiamo, dice David Miliband — e ognuno di noi ha la responsabilità personale di aiutare a risolverla. In questo intervento da non perdere, Miliband ci illustra modi specifici e tangibili per aiutare i rifugiati e mettere in atto empatia e altruismo.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:38
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