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Perché le storie sono importanti | Garr Reynolds | TEDxKyoto

  • 0:12 - 0:17
    Oggi voglio condividere con voi dieci modi
    per migliorare le presentazioni.
  • 0:17 - 0:21
    Si tratta di lezioni
    che ho imparato negli anni
  • 0:21 - 0:24
    frequentando gli storyteller.
  • 0:24 - 0:29
    Il mio lavoro consiste nel girare il mondo
    e aiutare le persone con le presentazioni
  • 0:29 - 0:33
    soprattutto nel mondo degli affari,
    proponendo e condividendo le idee.
  • 0:33 - 0:39
    Cerco di applicare lo storytelling
    a ciò che mi dicono,
  • 0:39 - 0:42
    ma come potete immaginare,
    o magari avete visto,
  • 0:42 - 0:45
    il mondo è pieno
    di presentazioni noiose.
  • 0:46 - 0:49
    Ne avete mai vista una?
  • 0:49 - 0:51
    Non indendo adesso, ma...
  • 0:51 - 0:52
    (Risate)
  • 0:52 - 0:53
    Okay.
  • 0:53 - 0:56
    Perciò, l'idea è di tornare indietro -
  • 0:56 - 1:00
    possiamo capire il futuro
    guardando al passato.
  • 1:00 - 1:04
    Penso che quando si parla di comunicazione
    verbale e visiva,
  • 1:04 - 1:07
    ci siano molte lezioni che possiamo
    imparare, guardando al passato.
  • 1:07 - 1:10
    Un'idea di due anni fa
    è stata 'kamishibai'.
  • 1:10 - 1:11
    Solo per fare un esempio.
  • 1:11 - 1:13
    Un metodo ampiamente visivo,
  • 1:13 - 1:15
    che richiama le pergamene emaki,
  • 1:15 - 1:21
    che chiaramente negli anni '20, '30 e '40,
  • 1:21 - 1:22
    andava molto di moda.
  • 1:22 - 1:24
    Prendete uno storyteller;
  • 1:24 - 1:29
    visualizzate gli elementi che
    il vostro pubblico comprenderà facilmente,
  • 1:29 - 1:31
    e avrete un pubblico interessato.
  • 1:31 - 1:34
    Una sorta di armonia in tre parti;
  • 1:34 - 1:38
    ciò che le presentazioni dovrebbero avere.
  • 1:38 - 1:42
    Lo storytelling è ciò che ci rende umani,
    fa parte del nostro DNA;
  • 1:42 - 1:44
    È così che ci siamo evoluti.
  • 1:44 - 1:49
    Prima che l'Homo Sapiens sapesse leggere,
    raccontava già storie.
  • 1:49 - 1:51
    Così i bambini,
    molto prima di leggere o scrivere,
  • 1:51 - 1:54
    condividono le informazioni
    tramite le storie
  • 1:54 - 1:58
    e usano gli elementi narrativi
    anche quando si esprimono.
  • 1:58 - 2:01
    Non importa di che tipo
    di storia si tratti,
  • 2:01 - 2:04
    siamo in grado di usare più elementi
    presi da storie diverse
  • 2:04 - 2:07
    che ci aiutano ai rendere
    più interessanti le nostre parole.
  • 2:07 - 2:09
    E chiaramente, di enfatizzare il dramma.
  • 2:09 - 2:12
    (Musica drammatica)
  • 2:14 - 2:18
    Dovremmo sempre aggiungere un pizzico
    di drammaticità nelle presentazioni.
  • 2:18 - 2:23
    Io e mia moglie, e la mia famiglia,
    viviamo a Nara,
  • 2:23 - 2:25
    a pochi isolati da qui.
  • 2:25 - 2:31
    Il mio progetto, il nostro progetto
    è di crescrere due bambini.
  • 2:31 - 2:34
    Perciò, sono quello che in Giappone
    si definisce "ikumen."
  • 2:34 - 2:36
    (Risate)
  • 2:36 - 2:38
    Porto i bambini a scuola e poi
    li vado a prendere
  • 2:38 - 2:40
    cercando di far parte della loro vita,
  • 2:40 - 2:41
    il più possibile.
  • 2:41 - 2:44
    Gli esperti consigliano di evitare
    di guardare la TV con i piccoli,
  • 2:44 - 2:48
    e noi non la guardiamo,
    però guardiamo tanti DVD in Inglese.
  • 2:48 - 2:50
    Una sorta di "isseki-nicho":
  • 2:50 - 2:52
    Ci divertiamo,
  • 2:52 - 2:54
    e allo stesso tempo
    impariamo l'Inglese.
  • 2:54 - 2:58
    Abbiamo visto tutti i film
    che la Pixar abbia mai prodotto,
  • 2:58 - 3:00
    dozzine e dozzine di volte.
  • 3:00 - 3:01
    Che forse dovrei dire:
  • 3:01 - 3:03
    "Dieci modi per migliorare
    le presentazioni:
  • 3:03 - 3:06
    Lezioni imparate gurdando troppi
    film Pixar."
  • 3:06 - 3:08
    (Risate)
  • 3:08 - 3:09
    Direi che possiamo iniziare.
  • 3:09 - 3:11
    La prima cosa da fare,
  • 3:11 - 3:17
    come vedrete oggi, o avete visto,
    in altri TEDxKyoto,
  • 3:17 - 3:18
    è spegnere il computer.
  • 3:18 - 3:21
    Anche se ci sarà bisogno
    della tecnologia,
  • 3:21 - 3:22
    lo sappiamo, come disse John Cleese,
  • 3:22 - 3:25
    "Non sappiamo di preciso
    da dove nascono le idee,
  • 3:25 - 3:28
    ma di sicuro non vengono da un portatile.
  • 3:28 - 3:29
    Perciò, spegnete gli smartphone
  • 3:29 - 3:33
    e tutti i dispositivi tecnologici
    durante la fase preparatoria.
  • 3:33 - 3:34
    Questa è la chiave.
  • 3:34 - 3:36
    Non iniziare da lì.
  • 3:36 - 3:39
    Se andaste da Google,
    o da Apple -
  • 3:39 - 3:41
    dove ho lavorato molti anni fa -
  • 3:41 - 3:45
    società tecnologiche, non vedreste altro
    che carta e lavagne ovunque
  • 3:45 - 3:47
    perché la carta è ancora
    molto apprezzata -
  • 3:47 - 3:49
    Come Post-It
    e Block-Notes -
  • 3:49 - 3:50
    per scrivere le proprie idee,
  • 3:50 - 3:55
    dopo si può passare alla tecnologia
    per aggiungere il lato multimediale.
  • 3:55 - 3:57
    Uno dei miei studenti mi mandò questo:
  • 3:57 - 4:00
    Il miglior utilizzo per un PC Windows.
  • 4:00 - 4:01
    (Risate)
  • 4:01 - 4:04
    Scherzo; mi piace Bill Gates.
  • 4:04 - 4:07
    Bene, numero due è
    il pubblico è più impotante.
  • 4:07 - 4:09
    Quindi, mettetelo al primo posto.
  • 4:09 - 4:11
    Lo dico sempre -
    perché le persone mi domandano:
  • 4:11 - 4:13
    "Voglio raccontare la mia storia,
  • 4:13 - 4:15
    ma come faccio a raggiungere
    il pubblico?"
  • 4:15 - 4:19
    Se pensate che la vostra storia è
    la loro storia
  • 4:19 - 4:21
    ci riuscirete.
  • 4:21 - 4:24
    La trama, il messaggio e
    la descrizione di ciò che accade
  • 4:24 - 4:25
    sono unicamente vostri,
  • 4:25 - 4:29
    ma il tema deve essere universale,
    in modo ci si possa riconoscere.
  • 4:29 - 4:31
    Più avanti vi farò qualche esempio.
  • 4:31 - 4:33
    Andrew Stanton, della Pixar,
  • 4:33 - 4:37
    ha scritto e diretto
    "Alla ricerca di Nemo" e molte altri,
  • 4:37 - 4:39
    e ne ha parlato in un TED talk.
  • 4:39 - 4:42
    Ha detto che il pubblico
    deve appassionarsi.
  • 4:42 - 4:45
    A prescindere che si tratti
    di una storia inventata o vera,
  • 4:45 - 4:47
    o una lezione,
  • 4:47 - 4:48
    fate appassionare il pubblico.
  • 4:48 - 4:49
    Disse: "Fatemi appassionare.
  • 4:49 - 4:54
    Vi prego - emotivamente, intellettualmente
    esteticamente - fatemi appassionare"
  • 4:54 - 4:56
    E sarete a metà percorso.
  • 4:56 - 4:59
    Perciò, se penserete al pubblico
    nella fase preparatoria,
  • 4:59 - 5:01
    farà la differenza.
  • 5:01 - 5:04
    La numero tre è
    creare una struttura solida.
  • 5:04 - 5:06
    Uno dei miei registi preferiti
    è Billy Wilder.
  • 5:06 - 5:10
    Che disse: "[La storia] ha bisogno
    di una struttura architettonica
  • 5:10 - 5:13
    anche se non si vede" -
  • 5:13 - 5:16
    Non ci fate caso mentre vedete un film,
  • 5:16 - 5:18
    ed è lo stesso con le presentazioni.
  • 5:18 - 5:20
    La struttura è lì;
  • 5:20 - 5:21
    Il pubblico non ne è consapevole
  • 5:21 - 5:24
    perché sta ascoltando, sta comprendendo,
  • 5:24 - 5:26
    perché è interessato al messaggio.
  • 5:26 - 5:28
    Possiamo perciò parlare
    di una struttura di base, ok?
  • 5:28 - 5:30
    Forse l'avete già sentito:
  • 5:30 - 5:33
    C'è un inizio, una parte centrale
    e una fine.
  • 5:33 - 5:34
    Ed è molto utile,
  • 5:34 - 5:38
    ma anche un bassotto ha un
    inizio, centro e fine.
  • 5:38 - 5:40
    Perciò, in sé per sé non è poi così utile.
  • 5:40 - 5:41
    Ma è vero.
  • 5:41 - 5:43
    C'è l'inizio, dove si espone,
  • 5:43 - 5:46
    dove si parla dell'obiettivo e dei rischi;
  • 5:46 - 5:48
    e poi c'è il conflitto,
  • 5:48 - 5:50
    i problemi, nella parte centrale,
    la tensione sale
  • 5:50 - 5:52
    e una risoluzione alla fine.
  • 5:52 - 5:54
    Direi che è una buona
    struttura base.
  • 5:54 - 5:57
    Però, nel mondo reale, quello del lavoro,
  • 5:57 - 5:59
    uso questo modello,
    però mi concentro sulle soluzioni
  • 5:59 - 6:03
    perché, di solito, le aziende vendono
    un'idea o un prodotto
  • 6:03 - 6:06
    che aiuta a risolvere un problema.
  • 6:06 - 6:07
    Questo è il tipo di attività
  • 6:07 - 6:10
    che propongo agli studenti del college
    e agli imprenditori.
  • 6:10 - 6:14
    Gli presento una struttura tipo questa:
  • 6:14 - 6:20
    Pensa a un mondo ideale
    che contrasta con quello reale.
  • 6:20 - 6:23
    Quali sono i problemi che creano
    la realtà in cui viviamo?
  • 6:23 - 6:26
    E quale soluzione suggeriresti?
  • 6:26 - 6:28
    Ecco un buon punto di partenza
  • 6:28 - 6:30
    e gli studenti scrivono le idee.
  • 6:30 - 6:32
    Le appendono alla lavagna;
  • 6:32 - 6:35
    la mostrano agli altri
    e le sistemiamo tutti insieme.
  • 6:35 - 6:36
    Facciamo domande.
  • 6:36 - 6:38
    E si aggiungono altre idee.
  • 6:38 - 6:41
    Più avanti, possono tornare su quelle idee
  • 6:41 - 6:43
    e organizzarle in una trama.
  • 6:43 - 6:46
    Però esiste questa struttura di
    base che il pubblico non vede,
  • 6:46 - 6:51
    ed è questa che aiuta imprenditori
    e studenti a sviluppare un'idea.
  • 6:51 - 6:53
    Però bisogna avere chiaro il tema.
  • 6:53 - 6:55
    Il tema è il messaggio.
  • 6:55 - 6:56
    Qual è il punto?
  • 6:56 - 7:00
    Avete mai visto una presentazione
    senza un punto chiaro?
  • 7:00 - 7:02
    Spero non questa.
  • 7:02 - 7:04
    Qual è il messaggio?
  • 7:04 - 7:05
    Ecco un esempio.
  • 7:05 - 7:08
    Questa è Megumi, una regista
    che ha parlato lo scorso anno -
  • 7:08 - 7:10
    se non l'avete vista, cercatela -
  • 7:10 - 7:14
    e il mio amico Patrick che insegna alla
    USC di Los Angeles -
  • 7:14 - 7:15
    una presentazione bellissima.
  • 7:15 - 7:18
    Entrambe le presentazioni
    erano stupende,
  • 7:18 - 7:21
    eppure molto diverse -
    con trame diverse.
  • 7:21 - 7:26
    Da un lato, una giovane regista
    che racconta cosa significa essere hāfu,
  • 7:26 - 7:28
    cioè sia giapponese che americana,
  • 7:28 - 7:32
    e Patrick che parlava
    di come ci si sente a essere gay
  • 7:32 - 7:34
    e doverlo nascondere,
  • 7:34 - 7:37
    e di come sia stato possibile dichiararsi
    e sposare l'amore della sua vita,
  • 7:37 - 7:40
    e vivere sereno -
    una grande trasformazione.
  • 7:40 - 7:43
    Contenuti molto diversi,
    trame molto differenti,
  • 7:43 - 7:45
    ma entrambi parlavano
    della stessa cosa,
  • 7:45 - 7:47
    sentirsi diversi.
  • 7:47 - 7:50
    Entrambi i discorsi hanno avuto
    grande impatto sul pubblico,
  • 7:50 - 7:53
    perché molte persone del pubblico
    possono non essere hāfu
  • 7:53 - 7:55
    né tutto il pubblico è gay,
  • 7:55 - 7:58
    ma una gran parte conosce
    le battaglie interiori, l'insicurezza
  • 7:58 - 8:01
    e questi sono temi universali.
  • 8:01 - 8:05
    Così la vostra storia diventa
    la storia del vostro pubblico,
  • 8:05 - 8:08
    un approccio del genere fa la differenza.
  • 8:08 - 8:11
    Numero cinque togliere
    ciò che non è essenziale.
  • 8:11 - 8:13
    Perciò, se sei un commediografo -
  • 8:13 - 8:16
    chiunque scrive sceneggiature conosce
    il Fucile di Chekhov.
  • 8:16 - 8:21
    Più o meno è così: "Togli tutto ciò
    che non ha rilevanza per la storia."
  • 8:21 - 8:22
    Dice anche, per esempio,
  • 8:22 - 8:27
    "Se nel primo capitolo dici che c'è
    un fucile appeso al muro,
  • 8:27 - 8:31
    nel secondo o terzo capitolo devi
    assolutamente farlo sparare."
  • 8:31 - 8:33
    Quindi, non mettete niente
    di superfluo;
  • 8:33 - 8:35
    Tutto deve avere una ragione.
  • 8:35 - 8:37
    Numero sei: catturali da subito.
  • 8:37 - 8:39
    George è fantastico, vero?
  • 8:39 - 8:41
    Vi è piaciuto ascoltarlo?
  • 8:41 - 8:44
    Quante persone c'erano al live
    della scorsa primavera?
  • 8:44 - 8:45
    È stato emozionante dal vivo.
  • 8:45 - 8:49
    Eppure è arrivato, senza salutare -
  • 8:49 - 8:52
    non ha ringraziato né voi,
    né la madre o il padre;
  • 8:52 - 8:54
    il Primo Ministro -
  • 8:54 - 8:55
    Nessuno.
  • 8:55 - 8:58
    Ha iniziato così:
  • 8:58 - 9:01
    "Sono un veterano della
    Astronave Enterprise."
  • 9:01 - 9:04
    Chiaramente,
    ha subito catturato il pubblico,
  • 9:04 - 9:06
    e l'ha tenuto sul palmo
    della mano per 20 minuti.
  • 9:06 - 9:07
    Spettacolare.
  • 9:07 - 9:10
    Stabilire quella connessione,
    rompere il ghiaccio
  • 9:10 - 9:13
    e iniziare a parlare in quel modo,
  • 9:13 - 9:15
    ci ha fatto viaggiare con lui.
  • 9:15 - 9:17
    Un esempio perfetto.
  • 9:17 - 9:19
    Numero sette: Il conflitto deve
    essere chiaro.
  • 9:19 - 9:20
    Qual è il problema?
  • 9:20 - 9:22
    Questo libro si chiama "Story Proof",
  • 9:22 - 9:25
    indaga le ragioni scientifiche
    per cui le storie funzionano.
  • 9:25 - 9:27
    Nella sua definizione, dice:
  • 9:27 - 9:29
    "La storia si basa su un personaggio,
  • 9:29 - 9:32
    sulle sue battaglie
    e su come supera gli ostacoli
  • 9:32 - 9:33
    e raggiunge traguardi importanti."
  • 9:33 - 9:35
    Questa è una storia.
  • 9:35 - 9:40
    Il punto è: il personaggio lotta
    per superare degli ostacoli
  • 9:40 - 9:41
    e giungere a un traguardo.
  • 9:41 - 9:43
    Di nuovo: Personaggio,
  • 9:43 - 9:44
    battaglie,
  • 9:44 - 9:46
    ostacoli e traguardo.
  • 9:46 - 9:51
    Pensate a questi tre elementi,
    personaggio, battaglie e traguardo -
  • 9:51 - 9:52
    Ottimo, usiamoli.
  • 9:52 - 9:56
    Almeno mi perdonerete
    per questa animazione spicciola;
  • 9:56 - 9:58
    mi ha aiutato un bambino di 4 anni.
  • 9:58 - 10:00
    Bene, eccolo,
    il nostro protagonista cammina
  • 10:00 - 10:02
    e trova un ostacolo.
  • 10:02 - 10:04
    D'improvviso c'è un muro,
    e lui cerca di superarlo,
  • 10:04 - 10:06
    ma non ci riesce.
  • 10:06 - 10:07
    Nel mondo del lavoro,
  • 10:07 - 10:11
    forse possiamo suggerire alcune
    soluzioni per aiutarlo.
  • 10:11 - 10:14
    Possiamo lanciargli - metaforicamente -
    una corda.
  • 10:14 - 10:16
    il nostro protagonista
    ci metterà un po'
  • 10:16 - 10:18
    ma riuscirà più facilmente.
  • 10:18 - 10:20
    C'è la lotta;
    C'è la tensione crescente:
  • 10:20 - 10:23
    Ce la farà? Riuscirà? Ce la fa?
  • 10:23 - 10:25
    Sì, e ne sarà trasformato.
  • 10:25 - 10:28
    Potete applicare questo modello
    a molti tipi di presentazione.
  • 10:28 - 10:30
    Lo so che ci state pensando.
  • 10:30 - 10:33
    Personaggio, lotta, traguardo.
  • 10:33 - 10:37
    Bene. Numero otto:
    mostrate un cambio netto.
  • 10:37 - 10:39
    Ecco un altro magnifico esempio,
  • 10:39 - 10:43
    questo è Alek Kerr lo scorso anno,
    mentre parlava del suo ottimo lavoro
  • 10:43 - 10:48
    durante il quale ha sistemato
    queste case di 300 anni fa - case in Iya,
  • 10:48 - 10:49
    per esempio.
  • 10:49 - 10:52
    Questo è un ottimo esempio;
    è molto intenso -
  • 10:52 - 10:54
    una specie di Al Gore per
    "Una scomoda Verità" -
  • 10:54 - 10:56
    mostra il prima e il dopo.
  • 10:56 - 10:58
    Ciò colpisce le persone
    a livello intellettuale
  • 10:58 - 10:59
    e a livello profondo.
  • 10:59 - 11:03
    Questo è il prima, e questo è il dopo;
    mostra un cambio netto.
  • 11:03 - 11:06
    Chiaramente la vita è mutevole;
    tutto della vita è cambiamento.
  • 11:06 - 11:10
    Le cellule si rinnovano di continuo,
    niente resta uguale.
  • 11:10 - 11:12
    Ogni volta che salgo su un palco,
  • 11:12 - 11:14
    quando inizio una lezione,
    una presentazione,
  • 11:14 - 11:16
    si parla di cambiamento.
  • 11:16 - 11:18
    Se non lo fai,
  • 11:18 - 11:20
    non c'è motivo di salire su un palco.
  • 11:20 - 11:24
    Dovete mostrare
    o fare qualcosa di inatteso.
  • 11:24 - 11:27
    Questo è un libro che consiglio:
    "Idee forti."
  • 11:27 - 11:30
    C'è anche una traduzione
    giapponese (n.d.t. italiana).
  • 11:30 - 11:35
    Uno dei punti chiave è trovare un'idea
    che rimanga, che stupisca.
  • 11:35 - 11:37
    Vi ricordate
    "L'impero colpisce ancora?"
  • 11:37 - 11:39
    "Star Wars: L'impero colpisce ancora,"
  • 11:39 - 11:43
    tanto tempo fa - l'ho visto al cinema
    e poi in videocassetta.
  • 11:43 - 11:44
    Ricordate ancora Dart Fener -
  • 11:44 - 11:49
    quando ha detto:
    "No, Luke. Io sono tuo padre"?
  • 11:49 - 11:51
    Vi ricordate dove eravate
    e cosa è successo, vero?
  • 11:51 - 11:54
    Forse avete visto questo meme
    su internet:
  • 11:54 - 11:57
    la reazione di un gatto
    che lo vede per la prima volta
  • 11:57 - 12:01
    (Video) No, io sono tuo padre.
  • 12:01 - 12:07
    (Musica di Star Wars)
  • 12:07 - 12:09
    (Video) No!
  • 12:09 - 12:12
    (Video) Non è vero.
  • 12:12 - 12:14
    Garr Reynolds: Scioccante.
  • 12:14 - 12:18
    Cosa potete fare per far sentire
    il vostro pubblico come questo gatto?
  • 12:18 - 12:22
    In qualche modo dovete fare qualcosa
    che non si aspetta.
  • 12:22 - 12:24
    Numero dieci è fargli provare qualcosa.
  • 12:24 - 12:26
    Sì, avete bisogno dei dati,
  • 12:26 - 12:27
    di prove,
  • 12:27 - 12:31
    e spesso nemmeno bastano.
  • 12:31 - 12:34
    Perciò, altro esempio,
    sempre lo scorso anno,
  • 12:34 - 12:37
    questo è un libro di Stephen Denning
    che voglio consigliarvi.
  • 12:37 - 12:39
    Stephen Denning lavorava
    per la World Bank,
  • 12:39 - 12:41
    dove ha avuto una lunga carriera,
  • 12:41 - 12:42
    molto analitico,
  • 12:42 - 12:44
    il classico uomo tutto cervello e numeri,
  • 12:44 - 12:47
    ma era solito dire: ogni volta,
  • 12:47 - 12:51
    l'unica cosa che funziona
    quando vuoi cambiare le persone,
  • 12:51 - 12:53
    per cambiarne davvero
    il comportamento
  • 12:53 - 12:55
    o farli sentire felici all'idea
  • 12:55 - 12:57
    sono le storie.
  • 12:57 - 13:00
    Chiaramente, lui aveva molti dati;
    e molte prove,
  • 13:00 - 13:02
    ma da soli non servivano a molto.
  • 13:02 - 13:04
    Questo è John Gathright.
  • 13:04 - 13:06
    È stato l'ultimo a parlare lo scorso anno.
  • 13:06 - 13:09
    Ha un progetto stupendo
    per aiutare i bambini
  • 13:09 - 13:13
    con seri problemi fisici e psicologici,
  • 13:13 - 13:15
    e li porta sugli alberi,
  • 13:15 - 13:16
    a volte anche molto in alto.
  • 13:16 - 13:20
    Ha dimostrato nella sua presentazione
    con dati e prove,
  • 13:20 - 13:25
    che gli alberi hanno un effetto guaritore
    fisico ed emozionale.
  • 13:25 - 13:28
    Questo è solo l'ultimo esempio,
    forse vi ricordate di Nana,
  • 13:28 - 13:29
    di come all'inizio
  • 13:29 - 13:33
    non sorridesse mai; era incapace di
    controllare le espressioni di viso e corpo
  • 13:33 - 13:35
    e non sapevamo se ce l'avrebbe fatta.
  • 13:35 - 13:38
    E ci ha raccontato il suo percorso
    in modo visivo,
  • 13:38 - 13:41
    e quando è arrivata in cima,
    era cambiata, sorrideva.
  • 13:41 - 13:45
    John ha riferito le parole della madre:
    "Non l'avevo mai vista sorridere;
  • 13:45 - 13:50
    quella è la mia bambina che sorride
    per la prima volta grazie agli alberi."
  • 13:50 - 13:54
    Certo, John ci ha mostrato
    i dati alla base,
  • 13:54 - 13:59
    ma anche le immagini per mostrare
    la trasformazione,
  • 13:59 - 14:01
    questo colpisce le persone
    a livello emozionale.
  • 14:01 - 14:02
    Quel giorno,
  • 14:02 - 14:05
    ricordo di aver visto piangere
    molti tra il pubblico,
  • 14:05 - 14:08
    e si ricorderanno a lungo
    quella presentazione.
  • 14:08 - 14:10
    Avevo detto dieci.
    C'è un altro punto.
  • 14:10 - 14:12
    Numero undici: siate autentici.
  • 14:12 - 14:16
    Beh, poi le persone mi dicono
    "Ok, autentici. Come si fa?"
  • 14:16 - 14:19
    Tutti dicono di essere autentici.
    Qual è la formula giusta?
  • 14:19 - 14:22
    La formula è esporvi,
  • 14:22 - 14:25
    permettervi di esporvi,
  • 14:25 - 14:26
    di assumervi un rischio.
  • 14:26 - 14:30
    Spesso il sistema scolastico giapponese
    non incoraggia questo modo di pensare,
  • 14:30 - 14:32
    ma i bravi comunicatori,
  • 14:32 - 14:35
    tutti i conferenzieri giapponesi
    degli ultimi due anni
  • 14:35 - 14:37
    si sono presi quel rischio.
  • 14:37 - 14:39
    Si sono esposti
  • 14:39 - 14:42
    e sono saliti su questo palco.
  • 14:42 - 14:46
    Sono stati due anni grandiosi:
    2012 e 2013.
  • 14:46 - 14:48
    Cui ne seguiranno altri fantastici.
  • 14:48 - 14:52
    Perciò la domanda è:
    "Qual è la tua storia?"
  • 14:52 - 14:54
    Il mondo non vede l'ora di sentirla.
  • 14:54 - 14:56
    Godetevi il resto della giornata,
  • 14:56 - 15:00
    e spero di vedervi ancora qui
    il prossimo anno.
  • 15:00 - 15:02
    Grazie a tutti.
    (Ringraziamenti in giapponese).
  • 15:02 - 15:03
    (Applausi)
Title:
Perché le storie sono importanti | Garr Reynolds | TEDxKyoto
Description:

Usando i suoi stessi suggerimenti, Garr Reynolds delinea e mostra dieci passi per creare e migliorare le presentazioni, tramite l'arte e il potere delle storie ben raccontate. Tra le complessità delle nostre moderne vite quotidiane, permane la più profonda consapevolezza che 'meno è meglio.'
Per Garr, la sensibilità Zen della continua ricerca della semplicità e della chiarezza, è il fondamento per guidare gli altri verso una comunicazione e una qualità di vita migliori.

Come professore di Management e Design presso l'Università di Kansai Gaidai, autore, designer e consulente di comunicazione di fama mondiale, Garr aiuta gli altri a ottenere "di più" abbracciando la potenza e la bellezza del "meno".

Questo discorso è stato tenuto in un evento TEDx utilizzando il formato della conferenza TED, ma organizzato in modo indipendente da una comunità locale. Ulteriori informazioni su http://ted.com/tedx.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:11

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