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Visualizzare undici dimensioni: Thad Roberts a TEDxBoulder

  • 0:15 - 0:18
    Per caso, qui c'è qualcuno
    interessato alle altre dimensioni?
  • 0:18 - 0:19
    (Applausi)
  • 0:19 - 0:21
    Bene.
  • 0:21 - 0:24
    Beh, grazie a tutti per il vostro tempo...
    ed il vostro spazio.
  • 0:24 - 0:26
    (Risate)
  • 0:26 - 0:28
    Bene, mi fa piacere che l'abbiate capita.
  • 0:28 - 0:30
    Ok.
  • 0:34 - 0:37
    Immaginate un mondo i cui abitanti vivono e muoiono
  • 0:37 - 0:40
    credendo solo nell'esistenza
    di due dimensioni spaziali.
  • 0:40 - 0:42
    Un piano.
  • 0:42 - 0:45
    Questi Bidimensionali vedranno
    delle cose decisamente strane;
  • 0:45 - 0:51
    cose impossibili da spiegare all'interno
    dei limiti della loro geometria.
  • 0:51 - 0:59
    Per esempio, immaginate che un giorno, alcuni scienziati Bidimensionali osservino questo:
  • 0:59 - 1:02
    una serie di luci colorate
    che sembrano apparire a caso
  • 1:02 - 1:04
    in zone diverse lungo l'orizzonte.
  • 1:04 - 1:06
    Pur mettendocela tutta per capire queste luci,
  • 1:06 - 1:10
    non saranno mai in grado
    di formulare una teoria che le spieghi.
  • 1:10 - 1:11
    Alcuni degli scienziati più intelligenti
  • 1:11 - 1:15
    potrebbero escogitare un modo
    per descrivere probabilisticamente i flash.
  • 1:15 - 1:17
    Per esempio, per ogni 4 secondi,
  • 1:17 - 1:21
    c'è l'11 per cento di probabilità che lungo
    la linea si verifichi un flash rosso.
  • 1:21 - 1:24
    Ma nessun Bidimensionale sarà in grado
    di determinare esattamente quando
  • 1:24 - 1:28
    o dove si potrà vedere il flash rosso successivo.
  • 1:28 - 1:31
    Conseguentemente, cominciano a pensare
  • 1:31 - 1:34
    che il mondo contenga un senso di indeterminazione,
  • 1:34 - 1:36
    che il motivo per cui queste luci
    non si possono spiegare
  • 1:36 - 1:42
    è che, a livello di base, la natura non ha senso.
  • 1:42 - 1:44
    Hanno ragione? Il fatto che essi siano obbligati
  • 1:44 - 1:47
    a descrivere queste luci in modo probabilistico
  • 1:47 - 1:51
    significa veramente che il mondo è indeterministico?
  • 1:52 - 1:54
    La lezione che possiamo imparare dalla Terra Bidimensionale
  • 1:54 - 1:58
    è che quando consideriamo solo
    una parte dell'intera geometria della natura,
  • 1:58 - 2:02
    eventi deterministici possono apparire,
    in realtà, indeterministici.
  • 2:02 - 2:05
    Tuttavia, quando ampliamo il nostro campo visivo
  • 2:05 - 2:09
    e riusciamo ad accedere
    alla geometria completa del sistema,
  • 2:09 - 2:12
    l'indeterminazione scompare.
  • 2:12 - 2:16
    Come potete vedere, ora possiamo
    determinare esattamente quando e dove
  • 2:16 - 2:21
    si potrà vedere la luce rossa successiva
    lungo questa linea.
  • 2:21 - 2:23
    Stasera siamo qui
  • 2:23 - 2:27
    per considerare la possibilità
    che noi siamo come i Bidimensionali.
  • 2:27 - 2:31
    Perché, a quanto pare,
    il nostro mondo è pieno di misteri
  • 2:31 - 2:37
    che sembrano scontrarsi con le supposizioni geometriche
    che abbiamo fatto.
  • 2:37 - 2:41
    Misteri come la distorsione dello spazio-tempo,
    i buchi neri, l'Effetto Tunnel,
  • 2:41 - 2:45
    le costanti della natura, la materia oscura,
    l'energia oscura, etc.
  • 2:45 - 2:48
    La lista è abbastanza lunga.
  • 2:48 - 2:51
    Come rispondiamo a questi misteri?
  • 2:51 - 2:53
    Beh, abbiamo due possibilità:
  • 2:53 - 2:56
    possiamo aggrapparci
    alle nostre supposizioni precedenti,
  • 2:56 - 2:59
    ed inventare nuove equazioni che in qualche modo
    esistono al di fuori dello spazio metrico,
  • 2:59 - 3:02
    come vago tentativo per spiegare quello che succede,
  • 3:02 - 3:07
    oppure possiamo compiere un passo più coraggioso,
    buttare via le nostre vecchie supposizioni,
  • 3:07 - 3:09
    e costruire un nuovo piano per la realtà.
  • 3:09 - 3:14
    Uno che contenga già questi fenomeni.
  • 3:14 - 3:17
    È ora di compiere quel passo.
  • 3:17 - 3:21
    Perché siamo nella stessa situazione dei Bidimensionali.
  • 3:21 - 3:23
    La natura probabilistica della meccanica quantistica
  • 3:23 - 3:26
    porta i nostri scienziati a credere che,
  • 3:26 - 3:30
    in fondo, il nostro mondo sia indeterminante.
  • 3:30 - 3:32
    Che più osserviamo, più scopriremo
  • 3:32 - 3:34
    che la natura non ha senso.
  • 3:34 - 3:36
    Hmm...
  • 3:36 - 3:39
    Forse tutti questi misteri in realtà ci stanno dicendo
  • 3:39 - 3:42
    che c'è qualcos'altro.
  • 3:42 - 3:45
    Che la natura ha una geometria
    più ricca di quello che abbiamo pensato.
  • 3:45 - 3:49
    Forse i fenomeni misteriosi nel nostro mondo
  • 3:49 - 3:51
    potrebbero essere spiegati
    da una geometria più complessa,
  • 3:51 - 3:54
    con più dimensioni.
  • 3:54 - 3:58
    Ciò vorrebbe dire che siamo incastrati
    nella nostra versione della Terra Bidimensionale.
  • 3:58 - 4:02
    E se così fosse, come possiamo uscirne fuori?
  • 4:02 - 4:04
    Almeno concettualmente?
  • 4:04 - 4:08
    Beh, il primo passo è assicurarsi
    di sapere esattamente cosa sia una dimensione.
  • 4:12 - 4:14
    Una buona domanda di partenza sarebbe:
  • 4:14 - 4:19
    Cos'è che rende x, y, e z delle dimensioni spaziali?
  • 4:19 - 4:22
    La risposta è che un cambiamento
    di posizione in una dimensione
  • 4:22 - 4:25
    non implica un cambiamento
    di posizione in un'altra dimensione.
  • 4:25 - 4:29
    Le dimensioni sono descrittori indipendenti di posizione.
  • 4:29 - 4:34
    Quindi, z è una dimensione perché
    un oggetto può essere fermo in x e y
  • 4:34 - 4:36
    mentre si muove in z.
  • 4:36 - 4:39
    Quindi, supporre che vi siano altre dimensioni spaziali
  • 4:39 - 4:42
    è come dire che è possibile che un oggetto
  • 4:42 - 4:45
    sia fermo in x, y, e z,
  • 4:45 - 4:49
    ma che si muova in qualche altro senso spaziale.
  • 4:49 - 4:52
    Ma dove potrebbero essere queste altre dimensioni?
  • 4:52 - 4:56
    Per risolvere questo mistero,
    dobbiamo compiere una modifica alle basi
  • 4:56 - 5:00
    delle nostre supposizioni geometriche
    riguardo lo spazio.
  • 5:00 - 5:07
    Dobbiamo presupporre che lo spazio sia
    letteralmente e fisicamente quantizzato,
  • 5:07 - 5:11
    che sia composto da pezzi interagenti.
  • 5:11 - 5:13
    Se lo spazio è quantizzato,
  • 5:13 - 5:17
    allora non può essere diviso infinitamente
    in incrementi sempre più piccoli.
  • 5:17 - 5:20
    Una volta raggiunta una misura base,
  • 5:20 - 5:22
    non possiamo andare oltre
  • 5:22 - 5:25
    e parlare ancora di distanze nello spazio.
  • 5:25 - 5:27
    Consideriamo un'analogia:
  • 5:27 - 5:30
    immaginiamo di avere un pezzo di oro puro
  • 5:30 - 5:33
    da tagliare a metà di volta in volta.
  • 5:33 - 5:35
    Possiamo farci due domande:
  • 5:35 - 5:38
    Quante volte possiamo tagliare
    a metà quello che abbiamo?
  • 5:38 - 5:43
    e: quante volte possiamo tagliare a metà
    quello che abbiamo e continuare ad ottenere oro?
  • 5:43 - 5:45
    Sono due domande completamente diverse,
  • 5:45 - 5:48
    perché una volta raggiunto un atomo di oro,
  • 5:48 - 5:50
    non possiamo andare oltre
  • 5:50 - 5:54
    senza trascendere la definizione di oro.
  • 5:54 - 5:59
    Se lo spazio è quantizzato, vale lo stesso principio.
  • 5:59 - 6:01
    Non possiamo parlare di distanze nello spazio
  • 6:01 - 6:03
    che siano inferiori all'unità base dello spazio,
  • 6:03 - 6:06
    per lo stesso motivo per cui
    non possiamo parlare di quantità di oro
  • 6:06 - 6:10
    inferiori ad un atomo di oro.
  • 6:10 - 6:16
    Quantizzare lo spazio ci porta
    ad un nuovo disegno geometrico.
  • 6:16 - 6:17
    Come questo,
  • 6:17 - 6:21
    in cui l'insieme di questi pezzi, questi Quanti,
  • 6:21 - 6:25
    si uniscono per costituire la struttura di x, y e z.
  • 6:25 - 6:28
    Questa è una geometria ad 11 dimensioni.
  • 6:28 - 6:31
    Se riuscite a vedere questo, allora avete già capito.
    Non vi risulterà difficile.
  • 6:31 - 6:33
    Dobbiamo solo dare un senso
    a quello che sta accadendo.
  • 6:33 - 6:37
    Osservate come esistono tre tipi distinti di volumi
  • 6:37 - 6:40
    e come tutti i volumi sono tridimensionali.
  • 6:40 - 6:44
    La distanza tra due punti qualsiasi nello spazio
    diventa uguale al numeri di Quanti
  • 6:44 - 6:48
    che si trovano istantaneamente tra loro.
  • 6:48 - 6:51
    Il volume all'interno di ogni Quanto è interspaziale,
  • 6:51 - 6:55
    ed il volume nel quale si spostano i Quanti è superspaziale.
  • 6:55 - 6:59
    Osservate come l'avere informazioni perfette
    riguardo le posizioni di x, y e z
  • 6:59 - 7:03
    ci permette solamente di identificare
    un singolo Quanto dello spazio.
  • 7:03 - 7:06
    Osservate inoltre che ora è possibile per un oggetto
  • 7:06 - 7:10
    spostarsi in modo interspaziale o superspaziale
  • 7:10 - 7:15
    senza cambiare in alcun modo
    la posizione della sua x, y e z.
  • 7:15 - 7:17
    Questo significa che un oggetto può spostarsi
  • 7:17 - 7:19
    in nove modi indipendenti.
  • 7:19 - 7:21
    Questo ci dà nove dimensioni spaziali.
  • 7:21 - 7:25
    Tre dimensioni del volume x, y e z,
    Tre dimensioni del volume superspaziale,
  • 7:25 - 7:27
    e tre dimensioni del volume interspaziale.
  • 7:27 - 7:30
    Poi abbiamo il tempo,
    che può essere definito come
  • 7:30 - 7:33
    l'intero numero di risonanze
    riscontrabili in ogni Quanto.
  • 7:33 - 7:39
    Ed il super-tempo ci permette di descrivere
    il loro moto attraverso il super-spazio.
  • 7:39 - 7:42
    Ok, so che è complicato, purtroppo devo andare veloce
  • 7:42 - 7:44
    perché ci sono un sacco di
    dettagli che possiamo analizzare.
  • 7:44 - 7:49
    Ma c'è un vantaggio significativo
    nell'essere in grado di descrivere lo spazio
  • 7:49 - 7:54
    come un mezzo che possiede densità,
    distorsioni ed increspature.
  • 7:54 - 8:00
    Per esempio, ora possiamo descrivere
    la curvatura spazio-tempo di Einstein
  • 8:00 - 8:03
    senza ridurre dimensionalmente il disegno.
  • 8:03 - 8:07
    La curvatura è il cambiamento nella densità
    di questi Quanti spaziali.
  • 8:07 - 8:11
    Più i Quanti diventano densi,
    meno sono in grado di risuonare liberamente,
  • 8:11 - 8:13
    quindi il tempo è minore.
  • 8:13 - 8:15
    E nelle aree di massima densità,
  • 8:15 - 8:18
    in cui i Quanti sono completamente uniti,
  • 8:18 - 8:22
    come nei buchi neri, non c'è esperienza del tempo.
  • 8:22 - 8:27
    La gravità è semplicemente il risultato
    di un oggetto che viaggia direttamente
  • 8:27 - 8:29
    attraverso lo spazio curvo.
  • 8:29 - 8:31
    Passare attraverso lo spazio x, y, z
  • 8:31 - 8:34
    significa che sia il vostro lato sinistro
    che quello destro
  • 8:34 - 8:38
    percorrono la stessa distanza, interagiscono
    con lo stesso numero di Quanti.
  • 8:39 - 8:42
    Quindi, quando nello spazio si
    ha un gradiente di densità,
  • 8:42 - 8:46
    il percorso dritto è quello che
    fornisce un'esperienza spaziale uguale
  • 8:46 - 8:51
    per tutte le parti dell'oggetto in movimento.
  • 8:51 - 8:53
    Ok, questo è veramente importante.
  • 8:53 - 8:56
    Se avete mai osservato un grafico
    della curvatura di Einstein,
  • 8:56 - 8:58
    la curvatura dello spazio-tempo,
  • 8:58 - 9:02
    forse non avete notato che
    una delle dimensioni non aveva nome.
  • 9:02 - 9:06
    SI supponeva di prendere
    un piano del nostro mondo
  • 9:06 - 9:08
    ed ogni volta che in quel piano
    vi era massa, l'allungavamo;
  • 9:08 - 9:10
    e se c'era più massa,
    l'allungavamo di più,
  • 9:10 - 9:13
    per mostrare quanta curvatura ci fosse.
  • 9:13 - 9:15
    Ma qual è la direzione dell'allungamento?
  • 9:15 - 9:17
    Abbiamo eliminato la dimensione z.
  • 9:17 - 9:20
    La ignoriamo ogni volta nei nostri manuali.
  • 9:20 - 9:23
    Qui, non abbiamo dovuto eliminare la dimensione z.
  • 9:23 - 9:27
    Abbiamo potuto mostrare la curvatura al completo.
  • 9:27 - 9:29
    E questo è veramente importante.
  • 9:29 - 9:32
    Altri misteri che emergono da questa mappa,
  • 9:32 - 9:34
    come l'Effetto Tunnel -
  • 9:34 - 9:37
    ricordate i nostri Bidimensionali? -
  • 9:37 - 9:40
    Beh, vedranno apparire una luce rossa
    da qualche parte all'orizzonte
  • 9:40 - 9:44
    e poi scomparirà, e per quello che ne sanno,
  • 9:44 - 9:46
    è scomparsa dall'universo.
  • 9:46 - 9:50
    Ma se una luce rossa compare
    di nuovo in un'altra parte della linea,
  • 9:50 - 9:53
    potrebbero chiamarla Effetto Tunnel.
  • 9:53 - 9:55
    Succede la stessa cosa quando
    osserviamo un elettrone,
  • 9:55 - 9:57
    che scompare dal tessuto dello spazio
  • 9:57 - 9:59
    e ricompare da qualche altra parte, che può essere
  • 9:59 - 10:03
    oltre il limite al di là del quale
    non sarebbe potuto andare.
  • 10:03 - 10:08
    Ok? Ora potete usare questa immagine?
    Per risolvere quel mistero?
  • 10:08 - 10:11
    Riuscite a vedere come i misteri del nostro mondo
    possono trasformarsi in aspetti eleganti
  • 10:11 - 10:14
    del nostro nuovo disegno geometrico?
  • 10:14 - 10:16
    Tutto ciò che dobbiamo fare per
    dare un senso a quei misteri
  • 10:16 - 10:23
    è cambiare i nostri presupposti geometrici,
    quantizzare lo spazio.
  • 10:23 - 10:25
    Ok, questa immagine ha qualcosa da dire anche
  • 10:25 - 10:27
    riguardo l'origine delle costanti della natura,
  • 10:27 - 10:32
    come la velocità della luce, la costante di Planck,
    la costante gravitazionale, e via dicendo.
  • 10:32 - 10:36
    Poiché tutte le unità di espressione,
    Newton, Joule, Pascal, etc.,
  • 10:36 - 10:40
    possono essere ridotte a cinque combinazioni
  • 10:40 - 10:43
    di lunghezza, massa, tempo, ampere e temperatura,
  • 10:43 - 10:45
    quantizzare il tessuto dello spazio
  • 10:45 - 10:51
    significa che quelle cinque espressioni
    devono anche avere unità quantizzate.
  • 10:51 - 10:55
    Quindi, questo ci dà cinque numeri che scaturiscono
    dalla nostra mappa geometrica.
  • 10:55 - 10:58
    Conseguenze naturali della nostra mappa,
    con singole unità.
  • 10:58 - 11:01
    Ci sono due altri numeri nella nostra mappa.
  • 11:01 - 11:04
    Numeri che riflettono i limiti della curvatura.
  • 11:04 - 11:07
    Il Pi greco può essere usato per rappresentare
    lo stato minimo della curvatura,
  • 11:07 - 11:11
    o curvatura zero, mentre un numero
    che noi chiamiamo zhe
  • 11:11 - 11:14
    può essere usato per rappresentare
    lo stato massimo di curvatura.
  • 11:14 - 11:17
    Il motivo per cui ora abbiamo un massimo è perché
    abbiamo quantizzato lo spazio.
  • 11:17 - 11:23
    Non possiamo continuare all'infinito.
  • 11:23 - 11:24
    Cosa possono fare per noi questi numeri?
  • 11:24 - 11:27
    Beh, questa lunga lista rappresenta le costanti della natura,
  • 11:27 - 11:30
    e se osservate, nonostante
    stiano scorrendo velocemente,
  • 11:30 - 11:33
    sono tutte costituite da cinque numeri
  • 11:33 - 11:35
    provenienti dalla nostra geometria,
    e da i due numeri
  • 11:35 - 11:39
    provenienti dai limiti della curvatura.
  • 11:39 - 11:42
    Tra l'altro, è un fatto veramente importante,
    almeno per me.
  • 11:42 - 11:44
    Questo significa che le costanti della natura
  • 11:44 - 11:47
    provengono dalla geometria dello spazio;
  • 11:47 - 11:51
    sono conseguenze necessarie del modello.
  • 11:54 - 11:58
    Ok. Questo è molto divertente perché
    si possono trarre talmente tante conclusioni
  • 11:58 - 12:01
    che è difficile fare previsioni precise.
  • 12:01 - 12:04
    Ma questa nuova mappa
  • 12:04 - 12:07
    ci permette di spiegare la gravità.
  • 12:07 - 12:09
    in un modo totalmente concettuale,
  • 12:09 - 12:11
    l'intera soluzione ti si forma nella mente,
  • 12:11 - 12:14
    buchi neri, Effetto Tunnel, le costanti della natura,
  • 12:14 - 12:16
    ed in caso nessuna di quelle cose
    abbia attirato la vostra attenzione,
  • 12:16 - 12:18
    o nel caso non ne abbiate mai sentito parlare prima,
  • 12:18 - 12:24
    avrete sicuramente sentito
    almeno della materia oscura e dell'energia oscura.
  • 12:24 - 12:28
    Anch'esse sono conseguenze geometriche.
  • 12:28 - 12:31
    La materia oscura, quando
    osserviamo galassie distanti,
  • 12:31 - 12:35
    e le stelle che orbitano attorno a quelle galassie,
  • 12:35 - 12:38
    le stelle lungo i bordi si muovono troppo velocemente,
  • 12:38 - 12:42
    sembrano avere della gravità supplementare.
  • 12:42 - 12:46
    Come possiamo spiegarcelo?
    Beh, non possiamo, quindi diciamo che
  • 12:46 - 12:49
    ci deve essere qualche altra materia
    che crea più gravità,
  • 12:49 - 12:51
    producendo quegli effetti.
    Ma la materia non la vediamo.
  • 12:51 - 12:58
    Quindi la chiamiamo materia oscura. E la definiamo come qualcosa che non possiamo vedere!
  • 12:58 - 13:00
    E va bene, è un buon passo, è un buon inizio,
  • 13:00 - 13:03
    ma nel nostro modello
    non abbiamo dovuto compiere quel salto nel vuoto.
  • 13:03 - 13:05
    Abbiamo compiuto un salto, abbiamo detto
    che lo spazio è quantizzato,
  • 13:05 - 13:08
    ma tutto il resto è scaturito da quello.
  • 13:08 - 13:11
    Qui stiamo dicendo che lo spazio
    è composto da parti basilari,
  • 13:11 - 13:15
    così come crediamo che l'aria
    sia composta da molecole.
  • 13:15 - 13:18
    Se questo è vero, allora
    un prerequisito automatico è che
  • 13:18 - 13:22
    si possono avere cambiamenti di densità,
    questo è l'origine della gravità,
  • 13:22 - 13:27
    ma si dovrebbero anche avere cambiamenti di fase.
  • 13:27 - 13:30
    E cosa sollecita un cambiamento di fase?
  • 13:30 - 13:32
    Beh, la temperatura.
  • 13:32 - 13:37
    Quando qualcosa diventa abbastanza freddo,
    la sua disposizione geometrica cambierà,
  • 13:37 - 13:40
    e cambierà fase.
  • 13:40 - 13:43
    Un cambio di densità qui,
    nelle regioni più esterne delle galassie,
  • 13:43 - 13:47
    darà origine ad un campo gravitazionale,
  • 13:47 - 13:50
    perché i campi gravitazionali sono proprio questo,
  • 13:50 - 13:53
    sono cambiamenti di densità.
  • 13:53 - 13:55
    Ok?
  • 13:56 - 14:00
    Siamo andati velocissimi.
  • 14:00 - 14:05
    Ed ora passiamo alla materia oscura,
    in 15 secondi.
  • 14:05 - 14:08
    Quando osserviamo il cosmo,
    vediamo che la luce distante
  • 14:08 - 14:10
    si sposta verso il rosso, ok?
  • 14:10 - 14:12
    Che perde parte della sua energia
    nel viaggiare verso di noi
  • 14:12 - 14:14
    per miliardi di anni.
  • 14:14 - 14:16
    Come possiamo spiegare
    quello spostamento verso il rosso?
  • 14:16 - 14:21
    Beh, al momento diciamo che vuol dire
    che l'universo si sta espandendo. Ok?
  • 14:21 - 14:24
    Tutte le nostre idee per cui l'universo si sta espandendo
    vengono da questo,
  • 14:24 - 14:26
    dalle misurazioni dei cambiamenti
    dello spostamento verso il rosso,
  • 14:26 - 14:28
    da questa distanza a questa
    distanza, a quella distanza.
  • 14:28 - 14:32
    Ok? E ne misuriamo l'espansione allo stesso modo.
  • 14:32 - 14:35
    Ma c'è un altro modo per spiegare
    lo spostamento verso il rosso.
  • 14:35 - 14:37
    Così come ci sarebbe un altro modo per spiegare come,
    se avessi un diapason
  • 14:37 - 14:39
    accordato in Do,
  • 14:39 - 14:43
    ed entrassi in un tunnel e voi sentiste... un Si.
  • 14:43 - 14:46
    Certo, potreste dire che è perché
    mi sto allontanando da voi all'interno del tunnel,
  • 14:46 - 14:51
    ma potrebbe anche essere per via
    della pressione dell'atmosfera
  • 14:51 - 14:54
    che diminuisce mentre il suono
    viaggia verso le vostre orecchie.
  • 14:54 - 14:56
    Qui, potrebbe sembrare abbastanza improbabile
  • 14:56 - 14:59
    perché la pressione atmosferica
    non diminuisce velocemente,
  • 14:59 - 15:03
    ma quando si parla di luce che viaggia
    attraverso lo spazio per miliardi di anni,
  • 15:03 - 15:05
    abbiamo solo bisogno dei Quanti
  • 15:05 - 15:11
    per avere una piccola quantità di non-elasticità
    e lo spostamento verso il rosso è imminente.
  • 15:11 - 15:14
    Bene, ci sarebbe ancora molto da dire al riguardo,
  • 15:14 - 15:17
    e se siete interessati,
    date pure un'occhiata a questo sito
  • 15:17 - 15:20
    e date tutti i feedback che potete.
  • 15:20 - 15:26
    Il tempo sta per terminare, quindi lasciatemi solo dire
    che questa mappa ci dà uno strumento mentale,
  • 15:26 - 15:29
    uno strumento che può espandere la portata
    della nostra immaginazione,
  • 15:29 - 15:35
    e, forse, dare nuova linfa al romanticismo della ricerca di Einsten.
  • 15:35 - 15:36
    Grazie.
  • 15:36 - 15:39
    (Applausi)
Title:
Visualizzare undici dimensioni: Thad Roberts a TEDxBoulder
Description:

In questo intervento, Thad Roberts rivela una teoria che potrebbe essere la chiave per la semplificazione di diverse complessità della meccanica quantistica, dello spazio e del tempo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:48

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