Per salvare il clima dobbiamo immaginare un nuovo capitalismo

Io abbraccio gli alberi.

Ho passato la maggior
parte della mia infanzia

sul grande ramo più basso
di un enorme faggio rosso,

leggendo o guardando il cielo

attraverso i suoi rami.

Mi sentivo sicura e protetta

e connessa a qualcosa di
infinitamente più grande di me.

Pensavo che gli alberi fossero immortali,

che ci sarebbero sempre stati.

Ma mi sbagliavo.

Gli alberi stanno morendo.

Il cambiamento climatico sta
uccidendo i cedri del Libano

e le foreste dell'Ovest americano.

E non sono solo gli alberi.

Dal 1988, il calore estremo ha
ucciso più di 160.000 persone

e il cambiamento climatico incontrollato

potrebbe ucciderne ancora milioni.

Come siamo arrivati a questo punto?

Ci sono molti motivi, ovviamente,

ma uno dei più importanti

è che abbiamo lasciato che il
capitalismo si trasformasse

in qualcosa di mostruoso.

Sono una convinta
sostenitrice del capitalismo

al suo meglio.

Dopo tutto, sono economista

e professoressa in una business school.

Penso veramente che i
mercati liberi ed equi

siano una delle grandi
invenzioni della razza umana.

Ma ecco dov'è la trappola: i
mercati funzionano a meraviglia

solo quando i prezzi
rispecchiano i costi reali.

E, proprio adesso, i prezzi
sono pesantemente fuori fase.

Permettiamo che le imprese
vendano combustibili fossili

e, senza dubbio, chiunque emette gas serra

causa un danno enorme per
il quale non deve pagare

e questo non affatto giusto.

Immaginate per un attimo, che
le mie mani siano riempite

con una nube di elettroni

del valore di 10$ di
elettricità prodotta dal carbone

che potrebbe alimentare
il vostro cellulare

per più di 10 anni.

Probabilmente sembra un buon affare.

Ma è così a buon mercato

solo perché non state
pagando il danno che provoca.

Bruciare carbone manda
veleni come il mercurio

e il piombo nell'aria,

aumentando le spese sanitarie
di miliardi di dollari

e causando la morte

di centinaia di migliaia
di persone ogni anno.

Emette anche enormi quantità
di anidride carbonica.

Quindi, un'altra parte del
costo reale del carbone

è il danno al clima che
causerà e che sta già causando.

Oltre 400.000 ettari sono
stati distrutti dalle fiamme

quest'estate in California

e inondazioni massicce hanno sommerso

un terzo del Bangladesh.

Centinaia di studi hanno
tentato di calcolare

questi costi.

La mia percezione di questo
lavoro, e qui mi affido

ai miei colleghi

della School of Public Health
e ai miei amici economisti,

è che generare 10$ di
elettricità prodotta dal carbone

provoca almeno 8$ di
danno alla salute umana

e almeno altri 8$ di danno climatico

e forse molto di più.

Quindi, il costo vero di
questa manciata di elettroni

non è pari a 10$.

È qualcosa come 26$.

I costi occulti di fare cose
come bruciare petrolio e gas

e mangiare carne bovina sono
similmente enormi e iniqui.

Coloro che stanno tentando di
costruire un'economia pulita

devono competere con imprese
pesantemente sovvenzionate

dalla distruzione della nostra salute

e dal degrado del nostro clima.

Questo non è il capitalismo
a cui ho aderito.

Questo non è un mercato libero né equo.

Quindi,

che cosa facciamo?

La risposta "facile" è che i
governi dovrebbero insistere

affinché chiunque emette gas serra

paghi il danno che provoca.

Tuttavia, adesso non
sembrano esserci segni

che i governi siano disposti a farlo,

in parte perché le aziende
di combustibili fossili

negli ultimi 20 anni

hanno usato i loro profitti
pesantemente sovvenzionati

per negare la realtà del
cambiamento climatico

e coprire di denaro i politici

che dovrebbero regolamentarle.

Quindi, ecco la mia idea folle.

Io penso che l'imprenditoria
dovrebbe farsi avanti.

Penso che l'imprenditoria
dovrebbe sanare il capitalismo.

Lo so.

Alcuni di voi probabilmente
stanno pensando "stai fresca!"

Non ho appena detto che le imprese

sono quelle che negano la scienza,

distorcendo il mercato e
facendo pressione sui politici?

L'ho detto.

Ma sanare la situazione

francamente è nell'interesse
del settore privato.

La verità è che l'imprenditoria è fregata,

se non saniamo il cambiamento climatico.

Sarà difficile fare soldi

quando le grandi città
costiere saranno sott'acqua

e milioni di persone infuriate
migreranno verso Nord,

se non ci saranno raccolti.

Sarà difficile mantenere
viva la libera impresa,

se la maggior parte della gente penserà

che i ricchi e i bianchi

la stanno usando per
distruggere il pianeta

a proprio vantaggio.

Lasciate che vi dica com'è
la situazione in pratica.

Il mio amico Erik Osmundsen
ha lasciato un lavoro sicuro

in un'impresa di fondi private

per diventare l'amministratore delegato

di un'azienda di raccolta rifiuti.

Sembra un'idea un po' strana,

ma Erik voleva cambiare le cose

e trattare i rifiuti in modo diverso

potrebbe ridurre le emissioni
di miliardi di tonnellate.

Ha avuto subito un grossissimo problema:

il settore era completamente corrotto.

Le aziende riducevano i costi

smaltendo rifiuti illegalmente,

i regolamenti erano scarsamente applicati,

e le multe per le violazioni erano minime.

Erik ha annunciato che avrebbe
lavorato in modo corretto

e avrebbe alzato i prezzi per
coprire i costi per farlo.

Molti dei suoi vertici
pensavano che fosse pazzo.

Metà di loro se ne sono andati.

Hanno fatto la stessa
cosa molti suoi clienti.

I suoi concorrenti lo hanno denunciato

per aver screditato il settore

e ha iniziato a ricevere
minacce personali.

Ma la corruzione funziona
meglio quando è nascosta.

Appena Erik ha reso
pubblica la situazione,

le persone hanno iniziato a farsi avanti.

Qualche cliente era
disposto a pagare di più.

I suoi investitori hanno
convenuto che fare la cosa giusta

poteva ripagare.

Ai dipendenti che erano rimasti

è piaciuta l'idea di prendere posizione

e hanno trovato tutti i modi
legali per ridurre i costi.

Erik ha convinto parecchi suoi concorrenti

a unirsi a lui rifiutandosi di
smaltire rifiuti illegalmente

ed è diventato molto più difficile

per le autorità di regolamentazione
restare in disparte.

Oggi, l'azienda di
Erik, Norsk Gjenvinning,

è una delle maggiori imprese
di riciclo della Scandinavia.

Fatemi generalizzare.

Questi sono i quattro
pilastri del cambiamento:

costruire un'attività che può
stabilire il giusto prezzo

ed essere comunque redditizia,

persuadere i concorrenti
a fare la stessa cosa,

assicurarsi che gli investitori capiscano

che si possono fare soldi

e spingere i governi a stabilire
per legge il giusto prezzo,

in modo tale che gli opportunisti
non possano sopravvivere.

Non vi sto dicendo che ci siamo riusciti.

La situazione è alquanto disperata.

Ma ci sono migliaia di
imprenditori come Erik

e ci sono milioni di persone come noi,

e noi siamo clienti, dipendenti,
investitori e cittadini.

Invece di abbandonare il
capitalismo, saniamolo

assicurandoci che i mercati
siano realmente equi e liberi

e che nessuno possa
scaricare rifiuti su di noi

e andarsene senza pagare per questo.

Abbiamo le risorse e la tecnologia

per risolvere il problema
del cambiamento climatico.

Insieme possiamo salvare gli
alberi e salvarci a vicenda.

Grazie.