TEDxParis 2011 - Pierre Rabhi - C'è vita prima della morte?
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0:17 - 0:20È da un po’ di tempo che mi chiedo cosa vi potrei raccontare.
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0:20 - 0:24E mi son passate davanti delle cose estremamente interessanti
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0:24 - 0:26che mi hanno arricchito molto.
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0:26 - 0:27Non ho immagini da proiettare,
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0:27 - 0:32quindi vi invito semplicemente a immaginare un gran deserto,
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0:32 - 0:35di sabbia e rocce, molto grande,
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0:35 - 0:38simile a quello che io chiamo “un abisso orizzontale”,
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0:38 - 0:40ovvero l’infinito ovunque,
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0:40 - 0:45il silenzio e in mezzo a questo infinito e a questo silenzio,
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0:45 - 0:47una piccola macchia verde,
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0:48 - 0:52un piccolo biotopo, un piccolo ecosistema denominato oasi.
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0:53 - 0:58Ed è dentro a una di queste oasi, realizzate dagli esseri umani,
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0:58 - 1:03nelle zone più aride, che io sono nato.
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1:03 - 1:07Dunque, silenzio, il minareto, le cinque preghiere, la giornata,
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1:07 - 1:13e poi, sembra che questo vascello in mezzo a questo grande deserto sia installato qui per l’eternità,
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1:13 - 1:17dall’origine della vita.
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1:17 - 1:18E poi, tutto va bene.
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1:18 - 1:24Un padre fabbro che è al contempo poeta e musicista
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1:24 - 1:26e incanta la gente con la sua musica,
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1:26 - 1:31e allo stesso tempo, per tutto il giorno, modella il metallo
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1:31 - 1:34e fa cantare l’incudine.
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1:34 - 1:39E l’incudine canta in città, e la gente accorre, si siede, conversa.
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1:39 - 1:45Questa città è stata creata nel 17° secolo da un taumaturgo sufi
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1:45 - 1:49che insegnava la non violenza.
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1:49 - 1:54Aveva capito che la violenza generava solo violenza.
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1:54 - 1:56Poi, all’improvviso, un gran subbuglio.
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1:56 - 2:01Il paese diventa una colonia della Francia.
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2:01 - 2:05E poi, i geologhi, o non so chi altro,
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2:05 - 2:07scoprono il carbone.
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2:07 - 2:13E con la scoperta del carbone, naturalmente, tutto cambia: era arrivata la modernità.
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2:13 - 2:17Così tutta la popolazione diventa salariata,
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2:17 - 2:21minatori; si esuma quella materia nera,
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2:21 - 2:25che avevamo sotto i piedi ma di cui ignoravamo l’esistenza.
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2:25 - 2:30Poi mio padre si ritrova disoccupato,
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2:30 - 2:34perché le persone per cui lavorava, forgiavano gli arnesi,
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2:34 - 2:40smettono di chiamarlo, e d’un tratto è costretto pure lui
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2:40 - 2:42a diventare minatore.
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2:42 - 2:46Finisce così il canto dell’incudine.
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2:46 - 2:49Vedo quel padre che aveva una certa nobiltà,
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2:49 - 2:53tornare a casa tutte le sere nero di carbone,
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2:53 - 2:56voglio dire che ne ho risentito davvero molto,
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2:56 - 3:01come se avessi subito una forma di umiliazione del destino.
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3:01 - 3:03La modernità era arrivata.
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3:03 - 3:08Poi succede che nello stesso periodo mia madre muore,
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3:08 - 3:11mio padre inizia a farsi domande sul futuro, e alla fine dice:
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3:11 - 3:15“le regole del gioco non sono più nelle nostre mani”.
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3:15 - 3:18Dunque mi affida a una coppia francese, un ingegnere e una istitutrice
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3:18 - 3:22emigrati nel nostro paese per via del lavoro alle miniere.
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3:22 - 3:28Così, all’età di 5 anni, entro nella modernità, senza aver conosciuto mia madre.
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3:28 - 3:33Ed entro in questa modernità, finalmente, e lì vado,
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3:33 - 3:35salto dalla tradizione alla modernità,
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3:35 - 3:37dall’islam al cristianismo,
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3:38 - 3:43dal fuoco al luogo dello spazzolino da denti, eccetera…
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3:43 - 3:47E mi ritrovo, diciamo così, preso tra queste due culture,
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3:47 - 3:50anche se tra queste due culture ci sono degli elementi convergenti
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3:50 - 3:53che sono molto poco convergenti,
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3:53 - 3:55e ci sono molte divergenze
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3:55 - 3:59nella visione e nei modi e nella cultura.
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3:59 - 4:04Prendo atto di tutta questa questione e finalmente tutto ciò mi sconcerta.
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4:04 - 4:10Vengo scolarizzato, sono uno studente medio per far piacere ai miei genitori,
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4:10 - 4:15ma continuo ad interrogarmi sulla mia identità.
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4:15 - 4:16Chi sono?
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4:16 - 4:17E chi ha ragione?
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4:17 - 4:21La gente tradizionale? La gente moderna?
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4:21 - 4:28Con simili discorsi contradditori, mi avventuro in questa interrogazione,
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4:28 - 4:30e ovviamente frequento,
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4:30 - 4:35piuttosto che fare scintille in chimica o matematica o altra cosa simile,
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4:35 - 4:37frequento molto i filosofi,
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4:37 - 4:42voglio dire coloro che s’interrogano profondamente sulla sorte,
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4:42 - 4:46e sul senso che può avere l’umanità.
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4:46 - 4:49Arriva la guerra in Algeria, lascio l’Algeria,
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4:49 - 4:51non perché avessi preso una decisione,
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4:51 - 4:53ma semplicemente perché dovevo andare.
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4:53 - 4:57Bisogna anche ricordare che quando andavo a scuola,
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4:57 - 5:00mi hanno insegnato che i miei avi erano galli.
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5:00 - 5:03Basta guardarmi per vederne l’ovvietà,
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5:03 - 5:05o sono forse l’unico gallo?
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5:05 - 5:06(Risate)
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5:06 - 5:08Allora, questo cosa vuol dire?
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5:08 - 5:12Vuol dire condizionamento, assimilazione,
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5:12 - 5:16integrazione della persona dentro a un’ideologia.
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5:16 - 5:20Arrivo a Parigi, escluso da entrambe le culture,
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5:20 - 5:24e mi ritrovo a cercare un lavoro,
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5:24 - 5:28e finalmente mi rendo conto che non avevo alcuna qualifica.
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5:28 - 5:32Potevo forse fare una buona dissertazione su Socrate, che amavo molto,
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5:32 - 5:36ma al mio datore di lavoro non sembrava interessare molto.
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5:36 - 5:39E così divento un OS,
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5:39 - 5:41un Operaio Specializzato.
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5:41 - 5:43Ma perché lo chiamiamo operaio specializzato?
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5:43 - 5:47È esattamente colui che non è specializzato in niente.
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5:47 - 5:49Anche se ero di secondo livello.
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5:49 - 5:53Quindi sono in questo microcosmo del lavoro,
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5:53 - 5:57e cerco, visto che studiavo filosofia della storia, dell’antropologia, ecc.,
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5:57 - 6:01cerco di dare una configurazione a questo sistema in cui mi trovavo,
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6:01 - 6:04ed era sempre la piramide ad imporsi.
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6:04 - 6:06Ci sono persone importanti in alto sulla piramide,
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6:06 - 6:09e persone per nulla importanti in basso.
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6:09 - 6:11E c’è una gerarchia: c’è il CEO.
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6:11 - 6:14il direttore generale, i quadri superiori,
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6:14 - 6:15i quadri un po’ meno superiori,
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6:15 - 6:18e poi si scende fino a noi, gli OS,
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6:18 - 6:19che, come direbbe Fernand Reynaud,
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6:19 - 6:21non abbiamo nessuno da offendere,
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6:21 - 6:23eravamo l’ultimo strato, ecco.
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6:23 - 6:28(Applausi)
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6:28 - 6:32E in questo mondo superattivo, in cui finalmente abbiamo dato qualcosa al lavoro,
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6:32 - 6:37il lavoro è una virtù, non si smette mai di ripetere che il lavoro è una virtù,
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6:37 - 6:46per cui, in pratica, un uomo che è un lavoratore, è un uomo di scelte in un sistema sociale.
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6:46 - 6:50E poi, cos’è questa effervescenza interna al sistema?
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6:50 - 6:54È alimentata dal fatto che è necessario produrre sempre di più,
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6:54 - 6:56che bisogna essere un buon lavoratore,
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6:56 - 7:02e alla fine, si finisce con l’innalzare il PIL,
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7:02 - 7:04per via di tale effervescenza,
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7:04 - 7:07ma senza l’equità che avrei voluto vedere.
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7:07 - 7:11E poi la grande proclamazione della modernità,
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7:11 - 7:15il fatto che il progresso avrebbe, in qualche modo,
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7:15 - 7:18liberato l’essere umano.
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7:18 - 7:23Eppure io, seguendo l’itinerario di un essere umano nella modernità,
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7:23 - 7:25ho solo trovato una serie di incarcerazioni.
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7:25 - 7:28A torto o a ragione, dalle scuole materne all’università,
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7:28 - 7:30veniamo chiusi in una scatola.
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7:30 - 7:32Tutti lavorano dentro a delle scatole,
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7:32 - 7:34piccole, grandi, e così via.
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7:34 - 7:37Anche la discoteca sembra una scatola, eppure ci andiamo per divertirci.
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7:37 - 7:38(Risate)
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7:38 - 7:40Certo, nella sua “cassa”, ben inteso.
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7:40 - 7:41(Risate)
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7:41 - 7:44Ed ecco l’ultima scatola, dove si immagazzinano le cose vecchie,
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7:44 - 7:45(Applausi)
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7:45 - 7:47in attesa dell’ultima scatola che vi lascio indovinare quale sia.
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7:47 - 7:48(Risate)
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7:48 - 7:49Ecco perché mi pongo questa domanda:
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7:49 - 7:53esiste una vita prima della morte?
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7:53 - 7:57Perché se vivere significa subire una simile incarcerazione a vita,
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7:57 - 8:00fino al momento in cui il sistema finalmente vi rigetta
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8:00 - 8:04per passare alla fase di transizione, prima di scomparire,
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8:04 - 8:05bene, e cosa vuol dire tutto questo?
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8:05 - 8:06Alienazione.
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8:06 - 8:09Fondamentale alienazione dell’essere umano.
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8:09 - 8:11E quindi, proprio per questo, ovviamente,
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8:11 - 8:14non vi sorprenderete del fatto che io non lo abbia sottoscritto,
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8:14 - 8:16e che mi sia detto: devo ritrovare
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8:16 - 8:17un altro tempo, un altro spazio.
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8:17 - 8:20Ovvero, riconquistare, in qualche modo,
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8:20 - 8:24la libertà di fare della mia vita, quello che intendo fare della mia vita,
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8:24 - 8:28e non essere determinato per il fatto che me lo imponga un sistema.
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8:28 - 8:30Ciò ha comportato un ritorno alla terra,
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8:30 - 8:33con mia moglie, nell’Ardèche del sud.
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8:33 - 8:37E lì, be’, il mio incontro con l’agricoltura.
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8:38 - 8:40Scegliamo un luogo,
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8:40 - 8:42e come se fossimo degli stupidi,
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8:42 - 8:45scegliamo un luogo in cui il suolo è degradato,
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8:45 - 8:49difficile, senz’acqua, senza elettricità,
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8:49 - 8:51senza telefono, senza niente di niente.
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8:51 - 8:54E il Crédit Agricole, a cui ho chiesto un prestito, mi dice:
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8:54 - 8:55“Lei è pazzo a installarsi lì”.
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8:55 - 8:57Non è facile spiegare
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8:57 - 9:00che c’era un motivo importante dietro alla nostra scelta
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9:00 - 9:03Ed era la bellezza del luogo, non solo la sua redditività.
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9:03 - 9:08È la bellezza, e il fatto che noi non desideriamo rinunciare alla bellezza di questo luogo.
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9:08 - 9:13In un secondo momento, c’è da dire che io sono un operaio agricolo,
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9:13 - 9:15che ho imparato l’agricoltura moderna,
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9:15 - 9:18che evidentemente integra i fertilizzanti chimici e i pesticidi.
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9:18 - 9:22Passiamo il tempo a uccidere e a inquinare.
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9:22 - 9:24E al contempo, nel suolo,
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9:24 - 9:26si usano fertilizzanti chimici che lo deteriorano,
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9:26 - 9:29che inquinano le falde freatiche, e così via.
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9:29 - 9:33Allora, qui si esclude anche di sottoscrivere questa logica.
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9:33 - 9:37Ciò mi ha portato all’agricoltura ecologica,
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9:37 - 9:39e da quel momento, ho capito
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9:39 - 9:43che si poteva perfettamente chiedere alla terra di nutrirci
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9:43 - 9:47in quantità e con qualità,
e allo stesso tempo -
9:47 - 9:50migliorarla, migliorare la sua qualità,
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9:50 - 9:52e trasmetterla migliore di come la si è ricevuta
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9:52 - 9:55alle generazioni seguenti.
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9:55 - 9:57Quindi, in qualche modo, ci si arrischiava in un atto di guarigione,
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9:57 - 9:59un atto di responsabilità,
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9:59 - 10:01nei confronti di questa vita.
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10:01 - 10:03Ma mi hanno detto: “Non ce la farete mai”,
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10:03 - 10:04e noi ci siamo riusciti.
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10:04 - 10:06Siamo riusciti a crescere cinque bambini,
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10:06 - 10:08tutti musicisti.
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10:08 - 10:11Quindi, se mi permettete, non abbiamo vissuto
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10:11 - 10:14nel miserabilismo, ma abbiamo ritrovato l’equilibrio,
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10:14 - 10:18quindi bisogna integrare la vita in un equilibrio,
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10:18 - 10:20il che vuol dire, che se si vive di eccessi,
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10:20 - 10:24si entra nell’alienazione, mentre se si resta nella moderazione,
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10:24 - 10:29tale moderazione mette le cose nella giusta misura per noi,
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10:29 - 10:31e ci dà l’equilibrio, e quindi la gioia di essere,
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10:31 - 10:36rispondendo, ben inteso, alle necessità più elementari,
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10:36 - 10:39e lasciando anche una frangia molto importante
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10:39 - 10:45a ciò che concerne la promozione dello stesso essere umano,
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10:45 - 10:49di modo che la vita non sia semplicemente
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10:49 - 10:53una vita bisognosa, ma sia un tempo,
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10:53 - 10:56nel quale, si possa fiorire,
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10:56 - 11:00in cui si possa avere uno spazio
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11:00 - 11:03per occuparsi di se stessi, della propria interiorità,
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11:03 - 11:07sviluppare delle competenze che non siano semplicemente
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11:07 - 11:08le competenze commerciali,
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11:08 - 11:12o le competenze indicizzate in base al valore finanziario,
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11:12 - 11:16ma liberarsi del superfluo, il più possibile,
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11:16 - 11:21per poter ritrovare la libertà di uno sviluppo personale.
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11:21 - 11:24Strada facendo, l’agricoltura ecologica dimostra
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11:24 - 11:27la propria capacità di rigenerazione del terreno,
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11:27 - 11:31e vengo invitato in un paese africano
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11:31 - 11:34dove propongo l’agro-ecologia come alternativa
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11:34 - 11:40a dei contadini che hanno subito il cataclisma della siccità,
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11:40 - 11:44e che, allo stesso tempo, sono nella situazione di non potersi più nutrire in modo corretto,
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11:44 - 11:46perché i fertilizzanti costano,
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11:46 - 11:48inquinano, e così via.
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11:48 - 11:50Quindi propongo loro l’agro-ecologia
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11:50 - 11:52e creo il primo centro di formazione in agro-ecologia.
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11:52 - 11:56Oggi ci sono 100 000 contadini che utilizzano questi metodi,
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11:56 - 11:58più o meno bene, ma tutto sommato, si può dire
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11:58 - 12:02che ci sono 100 000 contadini che si sono destati a questo principio
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12:02 - 12:05secondo il quale si può perfettamente prendere un suolo degradato,
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12:05 - 12:10rigenerarlo, renderlo fertile, e allo stesso tempo rispondere
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12:10 - 12:13in modo migliore ai propri bisogni alimentari
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12:13 - 12:19che sono i bisogni fondamentali senza i quali non può esistere nient’altro.
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12:19 - 12:22Funziona, e l’idea generale,
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12:22 - 12:25la riflessione sull’ecologia prende una certa ampiezza,
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12:25 - 12:30ed effettivamente nel 2002,
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12:30 - 12:33degli amici mi spingono a presentarmi a delle elezioni presidenziali,
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12:33 - 12:37e c’è mancato poco che vi toccasse un Obama, ma -
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12:37 - 12:38(Risate)
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12:38 - 12:41l’obiettivo non era affatto fare politica da politico,
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12:41 - 12:47nel senso classico del termine, anche se sono stato obbligato ad adottare lo scenario,
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12:47 - 12:50ma l’idea era dire che c’è un’urgenza assoluta:
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12:50 - 12:54si tratta di mettere l’umano e la natura al centro delle nostre preoccupazioni,
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12:54 - 12:56prima di ogni cosa, seduta stante,
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12:56 - 12:58oggi, contano l’umano e la natura.
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12:58 - 13:02Perché, in effetti, mi interessa sapere,
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13:02 - 13:06se per esempio, degli extra-terrestri ci osservassero,
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13:06 - 13:10e ci studiassero, sarebbero portati a concludere che
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13:10 - 13:13“sono superdotati ma poco intelligenti”.
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13:13 - 13:17Il fatto è che non è perché siamo superdotati di conoscenze
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13:17 - 13:20che abbiamo organizzato il mondo in modo tale da dover essere organizzato;
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13:20 - 13:23oltre tutto su delle disparità e delle ingiustizie inaudite,
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13:23 - 13:26per cui 4/5 della popolazione del mondo
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13:26 - 13:31hanno a malapena ciò con cui far fronte alle necessità semplicemente vitali,
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13:31 - 13:34e un quinto spende, ed evidentemente festeggia,
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13:34 - 13:39dopo aver saccheggiato altrove e continua a saccheggiare
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13:39 - 13:40il territorio degli altri.
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13:40 - 13:45Quindi, all’improvviso, questa iniquità e questa…
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13:45 - 13:46come dire,
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13:46 - 13:50questa disparità mi sembra che sia la principale alternativa da sistemare.
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13:50 - 13:53Se non la si risolve, la subordinazione della donna,
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13:53 - 13:55la donna subordinata.
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13:55 - 13:57No, la donna non deve essere subordinata,
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13:57 - 14:00deve costituire l’elemento che permetterà
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14:00 - 14:04l’equilibrio femminile-maschile, che riporterà nella società,
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14:04 - 14:08ovviamente, una sensibilità verso l'altro, per riequilibrare il tutto;
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14:08 - 14:09e nella mia campagna elettorale,
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14:09 - 14:12certamente, ho insistito molto sulla necessità di educare,
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14:12 - 14:15la necessità di ri-localizzare l’economia,
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14:15 - 14:22per non essere obbligati a dipendere dai trasporti alimentari, e così via.
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14:22 - 14:26Non ho molto tempo per spiegarvi tutto nei dettagli,
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14:26 - 14:28ma ad ogni modo, si tratta, se volete,
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14:28 - 14:33di un tipo di pratica sempre più confermata,
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14:33 - 14:36e alla fine il grande interrogativo,
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14:36 - 14:40sapete, ho preso la frase di Dostoïevski:
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14:40 - 14:42“La bellezza salverà il mondo”
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14:42 - 14:45o “La bellezza potrà salvare il mondo”.
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14:45 - 14:47Non mi ricordo esattamente,
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14:47 - 14:49e mi sono spesso interrogato su questa nozione di bellezza che salva il mondo.
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14:49 - 14:51Mi son detto, bene…
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14:51 - 14:53abbiamo tanta musica, abbiamo tanti quadri,
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14:53 - 14:56abbiamo tanti monumenti straordinari,
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14:56 - 14:58abbiamo… ma qualcosa di tutto ciò ha salvato il mondo?
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14:58 - 14:59No.
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14:59 - 15:03Oggi ci si dovrà interrogare su quale bellezza possa salvare il mondo.
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15:03 - 15:05Si trova dentro di noi.
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15:05 - 15:07La bellezza che salverà il mondo sta nella generosità,
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15:07 - 15:10nella condivisone, nella compassione,
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15:10 - 15:12sono tutti quei valori che consideriamo antiquati
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15:12 - 15:14eppure, che portano a cosa?
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15:14 - 15:17A una energia favolosa, che è quella dell’amore.
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15:17 - 15:19E senza amore, non se ne può avere.
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15:19 - 15:22L’altro elemento per arrivarci,
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15:22 - 15:24mi hanno detto delle vie alternative, bene,
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15:24 - 15:25ma io dico alla gente,
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15:25 - 15:27potete mangiare bio, riciclare l’acqua, riscaldare con il solare,
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15:27 - 15:30e sfruttare il vostro prossimo, non è incompatibile!
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15:30 - 15:31(Risate)
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15:31 - 15:33Non si tratta di alternative, vedete?
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15:33 - 15:36(Applausi)
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15:36 - 15:40Bisogna prestare attenzione a non perdersi,
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15:40 - 15:44nelle sostituzioni, in cose che si rifiutano
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15:44 - 15:46e dimenticarsi che la prima sostituzione da fare
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15:46 - 15:50deve essere fatta a partire dallo stesso cuore umano,
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15:50 - 15:52ovvero dalla visione che abbiamo della vita.
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15:52 - 15:55E se non forgiamo una visione di quel tipo,
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15:55 - 16:00ebbene, probabilmente finiremo per scomparire.
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16:00 - 16:02Bene, in conclusione,
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16:02 - 16:06mi sono spesso posto la questione
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16:06 - 16:09di quale sia la vocazione dell’essere umano sulla terra.
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16:09 - 16:14Sfortunatamente, abbiamo una visione di un pianeta che invece è magnifico,
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16:14 - 16:19ma che noi non vediamo come un dono straordinario del destino.
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16:19 - 16:23È un piccolo pianeta perduto nell’immenso deserto siderale.
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16:23 - 16:25E l'unica cosa che riusciamo a fare è vederlo
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16:25 - 16:30come un giacimento di risorse che è necessario sfruttare
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16:30 - 16:33fino all’ultimo pesce, fino all’ultimo albero, e così via.
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16:33 - 16:36È là che si trova l’intelligenza radicale e profonda
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16:36 - 16:40se non rivediamo tale visione e non la cambiamo.
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16:40 - 16:45Per concludere, citerò un aneddoto che illustra bene quello che vorrei dirvi,
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16:45 - 16:48e sono a zero con tempo…
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16:48 - 16:49(Risate)
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16:49 - 16:50Bene, adesso…
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16:50 - 16:53(Applausi)
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16:53 - 16:56Perlomeno, trasgredirò un po’,
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16:56 - 17:00rubo un minutino per concludere.
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17:00 - 17:05L’agricoltura ecologica ha dimostrato di poter essere una via valida,
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17:05 - 17:08in cui si diventa un piccolo terapeuta della terra
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17:08 - 17:09per prendersene cura.
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17:09 - 17:14La si nutre ed è questo che va sviluppato.
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17:14 - 17:17Citerò un altro aneddoto
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17:17 - 17:20che ho vissuto in Ardèche, dove abbiamo la nostra fattoria,
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17:20 - 17:23il nostro gregge di capre,
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17:23 - 17:26dove abbiamo costruito la nostra piccola libertà,
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17:26 - 17:32su delle azioni che hanno avuto senso per noi,
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17:32 - 17:35e che ci hanno regalato tanta felicità,
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17:35 - 17:38ma rispettando il principio di sobrietà.
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17:38 - 17:41Vale a dire, che è per via del principio di sobrietà e di moderazione,
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17:41 - 17:44è un atto liberatorio, immediatamente liberatorio.
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17:44 - 17:46Perché il problema della società umana,
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17:46 - 17:49è che l’indispensabile non è stato risolto,
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17:49 - 17:51e il superfluo non ha limiti.
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17:51 - 17:53E poiché il superfluo non ha limiti,
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17:53 - 17:57ci ritroviamo in questa crescita economica esponenziale
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17:57 - 17:59che non si pone alcun limite,
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17:59 - 18:01ed evidentemente, nella mia campagna elettorale,
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18:01 - 18:05ho fatto una proposta blasfema: la decrescita.
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18:05 - 18:06E quello che volevo dire con decrescita,
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18:06 - 18:08non era il ritorno indietro,
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18:08 - 18:10ma una civiltà della moderazione.
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18:10 - 18:18Perché oggi stiamo vivendo un’esperienza formidabile,
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18:18 - 18:20di cose scontate che abbiamo eredidato, davvero formidabile,
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18:20 - 18:22e ve ne ho parlato.
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18:22 - 18:25Ma a servizio di che cosa?
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18:25 - 18:28A quale paradigma fa riferimento il nostro sapere?
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18:28 - 18:31È certo che se non prendiamo in considerazione l’opzione
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18:31 - 18:34di una civiltà della moderazione,
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18:34 - 18:39se noi non consideriamo l’opzione del cambiamento di società tramite il cambiamento umano,
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18:39 - 18:44se non consideriamo l’opzione del valore inestimabile della vita,
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18:44 - 18:48la vita ha tanto valore, che non può avere un prezzo.
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18:48 - 18:51Se le si mette un prezzo, la si profana.
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18:51 - 18:54Se diamo uno sguardo al nostro comportamento globale su questo magnifico pianeta,
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18:54 - 18:57certamente si può concludere
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18:57 - 19:00che la nostra specie è un incidente.
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19:00 - 19:12(Applausi)
- Title:
- TEDxParis 2011 - Pierre Rabhi - C'è vita prima della morte?
- Description:
-
Pierre Rabhi a TEDxParis 2011.
Per maggiori informazioni: http://www.tedxparis.com/
- Video Language:
- French
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 19:19
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